le vie della scienza, le vie dell educazione Le tecnologie che riducono l'impronta ecologica Maurizio Pallante Consulente del Ministero dell'ambiente

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1 le vie della scienza, le vie dell educazione Le tecnologie che riducono l'impronta ecologica Maurizio Pallante Consulente del Ministero dell'ambiente Modena, 6 settembre 2007

2 MEMO: Le vie della scienza. Le vie dell educazione Modena, 2-7 settembre Le tecnologie che riducono l impronta ecologica Maurizio Pallante Posizioni ideologiche opposte sulla tecnologia e sulle innovazioni tecnologiche: - il progresso tecnologico come strumento fondamentale della tutela ambientale - il progresso tecnologico come causa della distruzione ambientale Due affermazioni recenti di sostenitori politicamente molto autorevoli (molto potenti) della prima posizione: - Walter Veltroni, Discorso del Lingotto: Sì a utilizzare le immense possibilità della tecnologia per difendere la natura - George W. Bush in un discorso pronunciato nella sede dell Amministrazione americana della meteorologia, a Silver Spring, il 14 febbraio 2002: «La crescita è la chiave del progresso dell ambiente, perché fornisce le risorse che permettono di investire nelle tecnologie pulite; rappresenta quindi la soluzione e non il problema». Un affermazione recente di un sostenitore culturalmente molto autorevole della seconda posizione: - Latouche, La scommessa della decrescita, Feltrinelli 2007, pag. 169: Decretare una moratoria sull innovazione tecnologica, tracciarne un bilancio serio e orientare la ricerca scientifica e tecnologica in funzione delle nuove aspirazioni. Fino ad ora le immense possibilità della tecnologia sono state utilizzate per distruggere la natura e non per difenderla: - fiumi inquinati da veleni di sintesi chimica, - emissioni nocive in atmosfera, - fusti di rifiuti tossici interrati nei piazzali delle fabbriche e nelle aree golenali, - eutrofizzazione delle acque costiere, - falde idriche contaminate da diserbanti e trielina, - maree nere di petrolio defluito da navi affondate, - nubi radioattive rilasciate da centrali nucleari, - alterazioni irreversibili degli habitat di centinaia di migliaia di specie viventi, - estensione della cementificazione e della impermeabilizzazione dei suoli. Viste dalle navicelle spaziali, le incrostazioni di cemento e asfalto delle aree urbanizzate appaiono come vere e proprie conformazioni geologiche che attraversano interi continenti. Una motosega consente a una persona di abbattere in un giorno quantità di alberi che non potevano essere abbattute in un mese da una squadra di boscaioli. 1

3 L aumento delle concentrazioni di CO2 nell atmosfera terrestre da 280 a 380 parti per milione, e il conseguente innalzamento della temperatura terrestre, dipendono dall uso di tecnologie sempre più potenti per estrarre quantità sempre maggiori di idrocarburi dal sottosuolo, con cui alimentare impianti industriali dotati di tecnologie sempre più potenti che consumano sempre maggiori quantità di energia per produrre sempre maggiori quantità di oggetti che consumano quantità sempre maggiori di energia per funzionare Tuttavia la difesa della natura attualmente non può più prescindere dalle possibilità offerte dalla tecnologia. Auspicare una moratoria delle innovazioni tecnologiche, come pure è stato fatto, oltre a non essere possibile, per lo meno a livello mondiale, aggraverebbe l impatto ambientale dell umanità sull ecosistema terrestre. Il raggiungimento di soglie minime di benessere da parte delle popolazioni più povere sarebbe distruttivo se non venisse supportato dalla tecnologia. Le cucine a gas, meglio se prodotto mediante fermentazione anaerobica di scarti organici, sono ecologicamente molto più compatibili della combustione della legna all aperto. Il miglioramento dell efficienza tecnologica dei pannelli fotovoltaici comporta una proporzionale riduzione delle emissioni di CO2 derivanti dalla generazione termoelettrica. Indicare nelle innovazioni tecnologiche la dannazione o la salvezza dell umanità ha la stessa inconsistenza concettuale. Allora dov è il discrimine? Il discrimine è costituito dalle finalità a cui si indirizzano i progressi scientifici e tecnologici Se la tecnologia viene posta a servizio della crescita del prodotto interno lordo non può che essere distruttiva nei confronti della natura Le innovazioni tecnologiche finalizzate alla crescita del pil sono di due tipi: - innovazioni tecnologiche di processo - innovazioni tecnologiche di prodotto Le innovazioni tecnologiche di processo finalizzate alla crescita della produzione sono indirizzate ad aumentare la produttività, cioè le quantità prodotte nell unità di tempo. Produrre sempre di più: - in tempi sempre più brevi - con un apporto sempre più ridotto di lavoro umano sul valore aggiunto Comportano un consumo crescente di risorse, che esaurisce progressivamente - sta esaurendo - gli stock di quelle non rinnovabili ed eccede le capacità naturali di rigenerazione di quelle rinnovabili Scaricano negli ambienti emissioni liquide, solide e gassose non metabolizzabili dai cicli biologici o in quantità maggiori di quelle che riescono a metabolizzare Se l impronta ecologica dell umanità nel suo complesso è già oggi superiore alle capacità del pianeta terra e ne richiederebbe uno e mezzo, le innovazioni tecnologiche finalizzate alla crescita del prodotto interno lordo non possono che aggravare progressivamente questi problemi fino all implosione. 2

4 Le innovazioni tecnologiche di processo finalizzate a incrementare la produttività richiedono contestualmente innovazioni tecnologiche di prodotto finalizzate a rendere obsoleti in tempi sempre più brevi i prodotti per accelerare i tempi di sostituzione. Da ciò deriva un incremento costante dei rifiuti, l altro gravissimo problema ambientale che i paesi industrializzati soprattutto, ma non solo, si trovano a dover risolvere e non riescono a risolvere. Le innovazioni tecnologiche finalizzate alla crescita economica sono la causa di tutti i gravi problemi ecologici che stanno distruggendo gli equilibri fisici, chimici e biologici della terra che hanno consentito lo sviluppo della specie umana. Non distruggono l ecosistema terrestre, che troverà, come ha trovato in passato, altri equilibri. E forse, se è vera la teoria di Gaia, troverà finalmente pace dalla sparizione della nostra specie. Per evitare questa rottura e recuperare le alterazioni già introdotte negli ultimi 2 secoli le innovazioni tecnologiche devono essere di segno opposto: devono essere finalizzate alla decrescita del prodotto interno lordo. In termini più generali, devono ridurre, per unità di prodotto o di servizio fornito: - la quantità di energia necessaria a produrlo o a fornirlo - la quantità di materie prime necessarie a produrlo o a fornirlo - la quantità di rifiuti che riproducono in fase di produzione e quando il prodotto viene dismesso Accrescimento dell efficienza energetica nei 3 settori in cui si distribuiscono, in misura pressoché paritetica (1/3) i consumi di fonti fossili: - riscaldamento degli ambienti - produzione di energia termoelettrica - autotrasporto Nel riscaldamento degli ambienti il consumo medio italiano è di 20 litri di gasolio (20 mc di metano) al metro quadrato all anno. Il regolamento edilizio della Provincia autonoma di Bolzano, di alcuni comuni italiani e la legge tedesca non consentono di costruire e ristrutturare edifici che consumano più di 7 litri/mc al metro quadrato all anno. Suddivisione per classi di efficienza energetica degli edifici: classe C: 7 lt/mc; classe B: 5 lt/mc; classe A: 3 lt/mc; classe oro (case passive tedesche): 1,5 lt/mc Quali innovazioni tecnologiche sono necessarie per ottenere questi risultati? - riduzione delle dispersioni termiche dell involucro edilizio (cappotti, doppi vetri evoluti, tetti ventilati) - produzione efficiente dell energia da fonti fossili (caldaie a condensazione; micro-cogenerazione) - sistemi efficienti di distribuzione interna (per irraggiamento e non per moti convettivi) - recuperi di calore dai ricambi d aria (incidono per il 30 per cento) - uso dell energia solare nelle sue varie forme con applicazioni per autoconsumo, quindi di piccola taglia e decentrate): solare termico; fotovoltaico, mini-eolico, mini-idroelettrico, biomasse Produzione di energia termoelettrica: - centrali a ciclo combinato (rendimento del per cento, anziché 35 per cento) - cogenerazione industriale, nella grande distribuzione, negli ospedali, ecc. Autotrasporto: 3

5 - aumento efficienza automobili a motore termico - automobili ibride - autobus e automobili elettriche alimentate da rete Riduzione del consumo di materie prime a parità di produzione: - processi produttivi studiati specificamente (responsible care) - recupero scarti processi produttivi - riciclaggio delle materie prime contenute nei prodotti dismessi - sistemi industriali strutturati a catena sul modello degli ecosistemi (progetto zeri) Riduzione rifiuti: - riutilizzazione - riparazione - riciclaggio - ricerca IPCC e Unione Europea: - da anni le emissioni di CO2 non hanno mai superato le 270 ppm - nello scorso secolo sono arrivate a 380 ppm - dal 1905 al 2005 la temperatura media della terra è salita appena di 0,74 C - necessario ridurre le emissioni di CO2 del 20 per cento entro il 2010 rispetto ai valori del 1990 per contenere in 2 C l aumento della temperatura media della terra (se salisse oltre si metterebbe in gioco la sopravvivenza stessa dell umanità) - A Kyoto (dicembre 1997) l impegno era stato di ridurre le emissioni a livello mondiale di CO2 del 5,2 per cento nel 2012 rispetto ai valori del l Italia si era impegnata a ridurre le sue del 6,7 e le ha aumentate del 13,5 Se si adottano le innovazioni tecnologiche finalizzate a ridurre la crescita del pil, le emissioni di CO2 si possono abbattere del 100 per cento: esempio di fabbriche tedesche che ci sono riuscite. Di queste innovazioni abbiamo bisogno. L inversione di rotta, per quanto difficile, è ancora possibile. 4