Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie
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- Ilaria Filippi
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1 INTERVENTO ing Paola Marone 16 GIUGNO 2015 C.C.I.A.A. Napoli Le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie Saluto tutti i presenti sono Paola Marone Presidente del CFS e vicepresidente dell Ordine degli Ingegneri della prov di Napoli enti organizzatori unitamente al Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco dell evento odierno, ringrazio la CCIAA ed il Consorzio Promos Ricerche per l ospitalità ed il patrocinio concessi,ringrazio ancora il collegio dei geometri, il collegio dei periti, il Formedil Campania per il patrocinio concesso. L evento odierno tratterà le nuove norme antincendio per le strutture sanitarie e ringrazio gli illustri relatori l ing Gaetano Vallefuoco Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco della prov. Di Napoli e l ing.veneranda Celardo coordinatrice della commissione acustica dell Ordine degli Ingegneri della prov. di Napoli. La presenza numerosa di professionisti ed imprenditori è per me un occasione importante per presentare, prima di dare inizio ai lavori, Il Centro Formazione e Sicurezza, ente da me presieduto e costituto nell aprile di quest anno. La nuova struttura nasce dalla unificazione del CFME e del CPT. E un organismo paritetico bilaterale previsto dal C.C.N.L. in edilizia costituito dai rappresentanti dei datori di Lavoro (ACEN) e dai rappresentanti delle tre organizzazioni sindacali FENEAL-UIL,FILCA-CISL,FILLEA-CGIL.La missione consiste nell effettuare Consulenza sui luoghi di lavoro per favorire l attuazione delle norme di sicurezza e delle misure prevenzionali da adottare nei cantieri edili,conferenze di cantiere (artt.
2 36 37 d. lgs. 81/2008),Formazione delle Figure Preposte alla gestione della Sicurezza in cantiere,attività didattica,studi e ricerche, Pubblicazione di testi sui temi della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Il Cfs continuerà, come già fatto dal Cpt, un fecondo rapporto con il mondo dell università e della ricerca, che ha permesso di realizzare per esempio con il finanziamento dell Inail il cosiddetto progetto Sisca, che prevede l utilizzo di tecnologie Ict per il monitoraggio della sicurezza e soprattutto per il corretto utilizzo dei mezzi di protezione. Nell anno 2014 l attività di consulenza si è concretizzata in 1652 visite in cantiere, nella realizzazione di 156 corsi che hanno coinvolto 1957 persone fra tecnici e maestranze. v Il progetto di ricerca più importante in corso è il Centro Sperimentale di SVILUPPO DELLE Competenze nell area delle costruzioni,promosso dalla Regione Campania, e di cui il Cfs è capofila. Esso rappresenta un prezioso strumento di riposizionamento del comparto edile attraverso una riconfigurazione che passa per l individuazione di nuovi segmenti di mercato e di conseguenza di nuove competenze. Il CSSC, rappresenta la lente d ingrandimento per la lettura del tessuto produttivo del comparto delle costruzioni,uno dei settori più vitali dell economia regionale, evidenziando i fabbisogni attuali e le esigenze future del sistema formativo ad esso correlato. v Integra nella sua compagine il tessuto produttivo del settore,la filiera dei sistemi di formazione e istruzione, il mondo della ricerca v Coordina e anima una governance multilivello
3 v Costituisce un Osservatorio territoriale permanente dei fabbisogni professionali, di innovazione organizzativa, tecnologica e di analisi degli scenari economici nell area delle costruzioni, per un riposizionamento efficace ed efficiente della filiera edilizia campana su mercati nazionali ed internazionali v Eroga sperimentalmente servizi di formazione tecnico professionale e specialistica nell area delle costruzioni, finalizzati a sviluppare le competenze nei lavoratori e nei giovani intenzionati ad entrare nel mercato del lavoro della filiera edilizia, nonché a contribuire alla specializzazione e crescita professionale dei progettisti e degli imprenditori. v Grazie, focalizziamo ora l attenzione sull argomento oggetto dell incontro odierno: v L'adeguamento ai requisiti antincendio delle strutture sanitarie pubbliche e private v Vorrei ricordare che,purtroppo,negli ospedali campani negli ultimi cinque anni si sono registrati 126 incendi con percentuali di incidenza cosi distribuite nell ambito delle 5 province campane v Napoli 47% v Avellino 9% v Benevento 5% v Caserta 15% v Salerno 24% Oggi parleremo del v D.M. 19 marzo 2015 integrato dal Comunicato riportato in Gazzetta n.123 del Questi testi aggiornano la regola tecnica di PREVENZIONE INCENDI per la progettazione, la
4 costruzione e l'esercizio delle STRUTTURE SANITARIE PUBBLICHE E PRIVATE (sia esistenti che di nuova costruzione)di cui al D.M.18 settembre v Con il Comunicato riportato in Gazzetta n.123 del il Ministero dell'interno apporta una correzione al decreto del 19 marzo 2015.L'aggiornamento della regola tecnica di prevenzione incendi introdotto con il decreto 19 marzo 2015 sostituisce i titoli III e IV della regola tecnica di prevenzione incendi allegata al decreto del Ministro dell'interno 18 settembre 2002 e introduce il titolo V. v L allegato I riporta le modalità di adeguamento delle strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/ o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno con oltre i 25 posti letto, esistenti alla data di entrata in vigore del decreto18 settembre 2002, che non abbiano completato l adeguamento alle disposizioni previste. v L allegato II Contiene le disposizioni per l adeguamento di strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime ambulatoriale esistenti alla data di entrata in vigore del nuovo decreto prevedendo trutture con superficie maggiore di 500 m2 e fino a m2 e strutture con superficie maggiore ai 1000m2 v L allegato III Contiene la regolamentazione del Sistema di gestione della sicurezza finalizzato all adeguamento antincendio. A tal fine è stata prevista una nuova figura, quella del Responsabile tecnico della sicurezza antincendio per la predisposizione e attuazione del sistema di gestione, che dovrà avere un ruolo centrale nel processo di adeguamento Vediamo ora:
5 v Quali sono le maggiori difficoltà per raggiungere l obiettivo : v pianificare le azioni v programmare le attività v garantire la sicurezza v realizzare le opere contemporaneamente all attività ospedaliera v In conclusione. La complessità dei processi da svolgere presuppone un azione concordata tra sanitari,tecnici e istituzioni in una prospettiva sinergica, affinchè l adeguamento antincendio assicuri da una parte la continuità assistenziale e dall altra i tempi delle opere da realizzare v
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