ORGANISMO DI MEDIAZIONE DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SASSARI

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1 ORGANISMO DI MEDIAZIONE DEL CONSIGLIO DELL ORDINE DEGLI AVVOCATI DI SASSARI REGOLAMENTO DI PROCEDURA ai sensi del D.Lgs.n.28/2010 D.M. n.180/2010 D.M. 145/2011 successive modifiche e integrazioni Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 1

2 INDICE PARTE PRIMA DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 DEFINIZIONI Art. 2 OGGETTO DEL REGOLAMENTO Art. 3 AMBITO DI APPLICAZIONE PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE INTERNA Art. 4 L ORGANISMO Art. 5 Gli ORGANI Art. 5.A Il PRESIDENTE Art. 5.B. IL DIRETTIVO Art. 5.B.1 COMPOSIZIONE Art. 5.B.2 COMPITI Art. 5.C. IL COORDINATORE Art. 5.C.1 CARICA Art. 5.C.2 COMPITI Art. 5.D. IL TESORIERE Art. 5.D.1 CARICA Art. 5.D.2 COMPITI Art. 5.E LA SEGRETERA AMMINISTRATIVA Art. 5.E.1 COMPOSIZIONE Art. 5.E.2 SEDE Art. 5.E.3 COMPITI PARTE TERZA IL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE SEZIONE I I SOGGETTI Art. 6 ELENCHI Art. 7 INSERIMENTO NEGLI ELENCHI Art. 8 AGGIORNAMENTO ELENCHI Art. 9 COMPITI DEL MEDIATORE Art. 10 DOVERI DEL MEDIATORE Art. 11 OBBLIGHI DI INFORMATIVA Art. 12 INCOMPATIBILITA Art. 13 SANZIONI CAPO I IL MEDIATORE CAPO II IL MEDIATORE TIROCINANTE Art. 13 Bis TIROCINIO ASSISTITO CAPO III AUSILIARI Art. 14 ESPERTI Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 2

3 SEZIONE II LUOGO E MODALITA DI SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO Art. 15 SEDE DEL PROCEDIMENTO CAPO I SEDE CAPO II IL PROCEDIMENTO. PRINCIPI GENERALI Art. 16 FORMA LIBERA Art. 17 RISERVATEZZA Art. 18 TERMINI Art. 19 ASSISTENZA LEGALE Art. 20 ACCESSO AGLI ATTI Art. 21 TRATTAMENTO DATI Art.21 Bis RESPONSABILITA E COMPETENZA DELLE PARTI CAPO III INIZIO DEL PROCEDIMENTO Art. 22 ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA Art. 23 DOMANDA DI MEDIAZIONE Art. 24 VERSAMENTO DELLE SPESE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO Art. 25 VERIFICA REGOLARITA E AVVIO DEL PROCEDIMENTO Art. 26 FORMAZIONE FASCICOLO CAPO IV INCARICO AL MEDIATORE Art. 27 DESIGNAZIONE DEL MEDIATORE E CONFERIMENTO INCARICO Art. 28 ACCETTAZIONE DELL INCARICO Art. 29 RINUNCIA, SOSTITUZIONE E RICUSAZIONE DEL MEDIATORE CAPO V TENTATIVO DI CONCILIAZIONE Art. 30 FISSAZIONE INCONTRO Art. 31 COMUNICAZIONI DI AVVIO Art. 32 ADESIONE Art. 33 DETERMINAZIONE DEL VALORE DEL PROCEDIMENTO LIQUIDAZIONE INDENNITA. Art. 34 MANCATA ADESIONE Art. 35 INCONTRO Art. 36 ACCORDO Art. 37 MANCATO ACCORDO Art. 38 LA PROPOSTA DEL MEDIATORE : RICHIESTA CONGIUNTA Art. 39 RICHIESTA DI UNA SOLA PARTE Art. 40 AVVISI PRELIMINARI Art. 41 FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA Art. 42 ACCETTAZIONE O RIFIUTO Art. 43 LIQUIDAZIONE DEFINITIVA INDENNITA Art. 44 CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO Art. 45 VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Art. 46 CRITERI DI DETERMINAZIONE DELL INDENNITA Art. 47 NORMA FINALE CAPO VI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO ALLEGATI All. 1 CODICE ETICO All.2 TABELLA INDENNITA All. 3 SCHEDA DI VALUTAZIONE Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 3

4 PARTE PRIMA DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 DEFINIZIONI : Ai fini del presente Regolamento si intende per : a. Organismo : L Organismo di Mediazione costituito dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari; b. Consiglio dell Ordine : Il Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari; c. Direttivo : il Direttivo dell Organismo di Mediazione costituito dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari d. Coordinatore : il Coordinatore dell Organismo di Mediazione costituito dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari; e. Segreteria : la Segreteria Amministrativa dell Organismo di Mediazione costituito dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari. f. Tesoriere : Tesoriere dell Organismo di Mediazione costituito dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari; g. Mediazione, Mediatore, Conciliazione, Indennità : si fa riferimento alle definizioni fornite dal D.M. n.180/2010 h. Legge : il D.Lgs n.28/10 sue modifiche ed integrazioni i. Regolamento : il presente Regolamento Art. 2 OGGETTO DEL REGOLAMENTO 1. Il Presente regolamento è adottato nel rispetto di quanto stabilito dal D.Lgs. n.28/2010 e dal D.M. n.180/2010 e successive modifiche e integrazioni; 2. Il Regolamento è suscettibile di modifiche solo ad opera del Consiglio dell Ordine, a mezzo delibera dal medesimo adottata nel rispetto della normativa vigente. 3. Il Regolamento : - disciplina l organizzazione interna dell Organismo di Mediazione, non autonomo, costituito dal Consiglio dell Ordine; - fissa i criteri per l individuazione del mediatore-conciliatore e disciplina le modalità di nomina dello stesso; - disciplina la procedura di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali di cui al citato decreto legislativo s.m.i., svolta dall Organismo nel rispetto dei principi di legge. Art. 3 AMBITO DI APPLICAZIONE Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 4

5 1. Ai sensi degli artt. 2 e 5 del Dlgs. n.28/10, il presente regolamento è applicabile alla mediazione per la conciliazione di controversie civili e commerciali, relative a diritti disponibili, che le parti tentino di risolvere in maniera collaborativa in forza di un accordo, di una clausola contrattuale e/o statutaria, di un obbligo di legge, su invito del giudice o ad iniziativa di parte. 2. Il Regolamento si applica alle mediazioni amministrate dall Organismo di Mediazione in relazione a controversie nazionali. Le controversie internazionali possono essere soggette ad altro regolamento. 3. Il presente regolamento si applica, in quanto compatibile, ai procedimenti di mediazione e conciliazione disciplinati da leggi speciali. PARTE SECONDA ORGANIZZAZIONE INTERNA Art. 4 L ORGANISMO L Organismo, non autonomo rispetto al Consiglio dell Ordine, è costituito nel proprio ambito dal Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari ai sensi dell art.18 D.Lgs. n.28/2010 s.m.i.. Esso ha quale denominazione : Organismo di Mediazione del Consiglio dell'ordine degli Avvocati di Sassari. Art. 5 Gli ORGANI Ai fini della gestione dell Organismo e delle procedure da esso amministrate, sono istituiti i seguenti organi : A) PRESIDENTE B) DIRETTIVO, C) COORDINATORE D) TESORIERE E) SEGRETERIA AMMINISTRATIVA Art. 5.A Il PRESIDENTE 1. Il Presidente è il Presidente del Consiglio dell Ordine degli Avvocati. Egli è il Responsabile dell Organismo, presiede il Direttivo, dirige e rappresenta l Organismo nei confronti dei terzi. 2. Il Presidente dell Organismo non ha diritto ad alcun compenso né remunerazione di alcun tipo, forma e natura. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 5

6 Art. 5.B. IL DIRETTIVO Art. 5.B.1 COMPOSIZIONE 1. Il Direttivo è composto e costituito dal Consiglio dell Ordine e dai componenti dello stesso in carica e per tutta la durata della stessa, secondo la normativa vigente. 2. Esso non è soggetto giuridico differente dal Consiglio dell Ordine. 3. Il numero dei membri del Direttivo è, quindi, pari a quello dei Consiglieri dell Ordine. 4. La carica non dà diritto ad alcun compenso né remunerazione di alcun tipo, forma e natura. Art. 5.B.2 COMPITI 1. Il Direttivo : a) cura l organizzazione e la gestione dell Organismo; b) stabilisce i requisiti di formazione e selezione dei mediatori, nel rispetto della normativa vigente e degli imprescindibili principi di imparzialità, competenza professionale ed idoneità al corretto e sollecito espletamento dell incarico; c) decide in merito all iscrizione nell Elenco dei Mediatori, adotta ogni provvedimento inerente la tenuta e l aggiornamento dell Elenco dei Mediatori nessuno escluso ivi comprese la revoca delle nomine e l esclusione dagli Elenchi medesimi; d) adotta ogni provvedimento inerente la designazione e sostituzione del mediatore con riguardo a ciascun singolo procedimento di mediazione, così come in merito alle domande di ricusazione del mediatore o suoi eventuali ausiliari; e) adotta ogni provvedimento in merito al tirocinio assistito svolto presso l Organismo; f) nomina, revoca e sostituisce e adotta ogni provvedimento inerente il Coordinatore ed il Tesoriere; g) adotta ogni necessario provvedimento inerente il personale della Segreteria Amministrativa; h) delibera ogni impegno di spesa; i) è competente ad adottare qualunque provvedimento inerente l Organismo anche nei casi non espressamente disciplinati dal presente Regolamento, procedendo per analogia e secondo i principi che ispirano il Regolamento, sempre e comunque nel rispetto della normativa vigente. Art. 5.C. IL COORDINATORE Art. 5.C.1 CARICA 1. Il Coordinatore è nominato dal Direttivo tra i propri componenti o tra i mediatori. 2. Dura in carica un anno. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 6

7 3. Può essere revocato dallo stesso Direttivo in qualunque momento. 4. La carica non dà diritto ad alcun compenso né remunerazione di alcun tipo, forma e natura. Art. 5.C.2 COMPITI 1. Il Coordinatore esegue ogni delibera del Direttivo e rende periodicamente conto del proprio operato al Direttivo, nei tempi e modi stabiliti dal Direttivo medesimo; 2. salve le funzioni riservate al Direttivo, adotta ogni necessario provvedimento con riguardo ai procedimenti di mediazione, la loro organizzazione e gestione; 3. cura la tenuta e l aggiornamento degli Elenchi dei Mediatori, sulla base delle delibere del Direttivo; 4. dirige e coordina la Segreteria Amministrativa; 5. coordina l attività dei Mediatori; 6. dirige, coordina e controlla il Tirocinio assistito svolto dai mediatori presso l Organismo, ai sensi dell art.4 comma 3 lett. b D.M. 180/10 7. svolge tutti gli altri compiti attribuitigli dal Regolamento o su specifiche deleghe del Direttivo. Art. 5.D. IL TESORIERE Art. 5.D.1 CARICA 1. Il Tesoriere dell Organismo è il Consigliere Tesoriere del Consiglio dell Ordine od altro Consigliere delegato, nominato dal Direttivo tra i propri componenti. 2. Dura in carica un anno. 3. Può essere revocato dallo stesso Direttivo in qualunque momento. 4. L incarico viene automaticamente meno con il venir meno della carica di Consigliere dell Ordine/componente del Direttivo. 5. Il Tesoriere dell Organismo non ha diritto ad alcun compenso né remunerazione di alcun tipo, forma e natura. Art. 5.D.2 COMPITI 1. Il Tesoriere esegue ogni delibera del Direttivo nei settori di sua competenza; 2. Cura la gestione economica ordinaria della cassa dell Organismo e dà esecuzione alle delibere di spesa del Direttivo; 3. Provvede alla predisposizione dei bilanci; 4. Nell esercizio delle proprie funzioni si avvale della collaborazione della Segreteria Amministrativa; 8. Svolge tutti gli altri compiti attribuitigli dal Regolamento o su specifiche deleghe del Direttivo. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 7

8 Art. 5.E LA SEGRETERIA AMMINISTRATIVA Art. 5.E.1 COMPOSIZIONE La segreteria amministrativa è composta da una o più persone scelte dal Direttivo nel rispetto della normativa vigente. Art. 5.E.2 SEDE Essa è collocata presso la sede del Consiglio dell Ordine e/o presso i locali messi a disposizione dello stesso dal Presidente del Tribunale di Sassari ai sensi dell art.18 Dlgs. n.28/2010 ed a ciò destinati dal Direttivo. Art. 5.E.3 COMPITI 1. La Segreteria esegue le delibere del Direttivo ed i provvedimenti del Coordinatore e del Tesoriere. 2. Cura l espletamento dei servizi amministrativi, contabili e logistici indispensabili per l attività dell Organismo e lo svolgimento dei procedimenti in oggetto secondo le indicazioni e la direzione del Coordinatore. 3. Tiene un registro degli Affari di Mediazione, anche informatico, per ogni procedimento di mediazione, con le annotazioni relative al numero d ordine progressivo, ai dati identificativi delle parti, all oggetto della controversia, al mediatore designato, alla durata del procedimento così come ad ogni evento interessante il medesimo ed il relativo esito. 4. Il fascicolo di ciascun procedimento, registrato e numerato, è conservato, a cura della Segreteria, per i tre anni successivi alla chiusura del procedimento. 5. Presso la Segreteria ed all interno dei relativi fascicoli sono depositati tutti i verbali inerenti i procedimenti svolti dall Organismo; 6. La Segreteria cura il rilascio delle copie alle parti interessate, nel rispetto della normativa vigente. 7. Salva la facoltà di cui all art. 22 comma 3, la Segreteria effettua tutte le comunicazioni previste dal presente regolamento in modo da garantire la sicurezza delle stesse e nel rispetto della riservatezza dei dati, come previsto dalla legge. 8. Cura la tenuta e l aggiornamento degli elenchi dei Mediatori e le Schede Personali dei medesimi, segnalando in particolare ogni ragione di incompatibilità ed ogni circostanza che renda necessaria od opportuna l adozione di necessari provvedimenti da parte degli Organi competenti. 9. Svolge tutti i compiti fissati ed ad essa riservati dal Regolamento e dal Direttivo. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 8

9 PARTE TERZA IL PROCEDIMENTO DI MEDIAZIONE SEZIONE I I SOGGETTI CAPO I IL MEDIATORE Art. 6 ELENCHI 1. Il Mediatore è nominato tra quelli inseriti nell elenco interno dei mediatori iscritti con provvedimento del Responsabile del Registro di cui all art.3 D.M. n.180/10 s.m.i., tenuto presso il Ministero e nella lista dei mediatori dell Organismo formata e tenuta anche dall Organismo, nel rispetto della specifica competenza professionale del Mediatore e sulla base dei requisiti minimi stabiliti dalla normativa vigente, dal Regolamento dell Organismo e dalle delibere del Direttivo. 2. La lista può essere suddivisa per materia in Sezioni o Elenchi, nel rispetto della specifica competenza professionale dei Mediatori. Infatti, considerato che nell assegnazione degli incarichi, l Organismo si attiene a quanto previsto nell art.3 comma 1 lett. B) del D.I. 145/2011, l Organismo, per il tramite del Direttivo, provvede a raggruppare per categorie di massima i mediatori iscritti nel proprio elenco, tenendo conto delle diverse aree di specifica competenza professionale, nonché, all interno di ciascuna di esse, del grado di competenza in materia di mediazione di ciascun mediatore. 3. La lista dei mediatori dell Organismo è consultabile sul sito del Consiglio dell Ordine e potrà essere resa pubblica dall Organismo secondo le modalità dallo stesso reputate più opportune. 4. Agli Elenchi sono allegate le Schede Personali di ciascun Mediatore ove, a cura della Segreteria, sono annotati gli incarichi conferiti (con la specifica di quelli oggetto di patrocinio a spese dello Stato) e tutto quanto inerente l assolvimento dei medesimi, ivi comprese incompatibilità, rinunce, sostituzioni ed eventuali sanzioni adottate dall Organismo. 5. Le schede personali non sono pubblicabili. Art. 7 INSERIMENTO NEGLI ELENCHI Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 9

10 1. Requisito indispensabile ai fini dell inserimento negli elenchi in oggetto è A. l iscrizione all Albo Avvocati di Sassari; B. Possesso dei requisiti stabiliti dalla Legge e dal D.M. ed in particolare specifica formazione e specifico aggiornamento almeno biennale, acquisiti presso gli enti di formazione in base all art.18 D.M. n.180/2010, nonché la partecipazione, nel biennio di aggiornamento ed in forma di tirocinio assistito, ad almeno 20 casi di mediazione svolti presso Organismi iscritti; C. Possesso degli ulteriori requisiti di cui all art.4 comma 3 lettere c) e d) D.M. n.180/2010; D. l accettazione di quanto previsto dalla normativa vigente, dal Regolamento dell Organismo, Codice Etico e Tabelle Indennità adottate dal medesimo. E. Non versare in situazione di incompatibilità in base a quanto stabilito dalla Legge e dal Regolamento. F. Non aver riportato la sanzione disciplinare definitiva dell avvertimento negli ultimi 5 anni; G. Non essere stato estromesso dagli elenchi negli ultimi 5 anni. 2. Il Mediatore al momento dell iscrizione nell Elenco tenuto dall Organismo può indicare le materie rispetto alle quali non intende assolutamente prestare opera di mediazione. 3. Ai fini dell inserimento negli Elenchi, il Mediatore provvede alle dichiarazioni ed alle allegazioni previste dalla Legge, dal D.M. n.180/10 s.m.i. così come a quelle previste dal Regolamento, circa la sussistenza dei requisiti indispensabili e l assenza di cause di esclusione ed incompatibilità previste dal medesimo. 4. La violazione degli obblighi inerenti le dichiarazioni previste dall art.6 D.M. n.180/10 costituisce illecito disciplinare. 5. Gli Elenchi sono soggetti a revisione annuale; in sede di revisione, in considerazione del numero e tipologia dei procedimenti che è chiamato a svolgere ed al fine di garantire il miglior servizio, l Organismo ha la facoltà di stabilire il numero massimo di Mediatori da inserire in ciascun Elenco. 6. Il Mediatore può richiedere l inserimento negli Elenchi dell ODM in qualunque momento ed ha facoltà di recesso dall inserimento negli elenchi in qualunque momento, con preavviso di almeno gg. 15. Art. 8 AGGIORNAMENTO ELENCHI 1. La formazione e l aggiornamento degli elenchi avviene secondo una numerazione progressiva che tiene conto della data di presentazione della domanda. 2. I ritardi, le negligenze, le omissioni, il venir meno di alcuno dei requisiti indispensabili fissati dalla legge e dal Regolamento e la violazione di quanto prescritto da quest ultimo e dal Codice Etico, costituiscono motivo di estromissione dai medesimi. Art. 9 COMPITI DEL MEDIATORE Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 10

11 1. Il Mediatore non decide la controversia ma aiuta le parti nella ricerca di un accordo soddisfacente per la composizione della controversia nei modi e termini previsti dal D.Lgs. 28/2010 e dai relativi regolamenti attuativi. 2. Il Mediatore dirige e regola la procedura di mediazione in piena autonomia, salvo il rispetto della Legge, del Codice Deontologico, del Regolamento e Codice Etico dell Organismo. 3. In nessun caso il Mediatore svolge né può svolgere attività di consulenza sull oggetto della controversia o sui contenuti dell eventuale accordo. 4. Svolge le funzioni di tutor ed assiste il Tirocinante affiancatogli con riguardo al procedimento di mediazione, nei casi di cui all art.4 comma 3 lett. b) DM 180/10. Art. 10 DOVERI DEL MEDIATORE 1. È dovere del Mediatore rispettare le norme di comportamento stabilite dall Organismo, garantendo in particolare la propria indipendenza, neutralità ed imparzialità rispetto alle parti in lite e all oggetto della controversia; 2. Fermi i doveri di cui sopra, il Mediatore è chiamato a svolgere la sua funzione improntando il proprio comportamento a probità e correttezza. 3. Egli è tenuto all assolvimento del proprio compito in maniera puntuale, scrupolosa e solerte. 4. Il Mediatore deve comportarsi nel corso del procedimento in modo da preservare la fiducia in lui riposta dalle parti e deve rimanere immune da influenze e condizionamenti esterni di qualunque tipo. 5. Il Mediatore non può percepire compensi di alcun tipo dalle Parti Art. 11 OBBLIGHI DI INFORMATIVA 1. Ai fini di cui al precedente articolo il Mediatore è tenuto ad effettuare le dichiarazioni e comunicazioni di cui all art. 28 sia al momento dell accettazione dell incarico che immediatamente in ogni fase del procedimento, ogni qualvolta dovesse rendersi necessario. 2. Parimenti, egli deve sempre tempestivamente comunicare eventuali influenze o condizionamenti di cui ritenga di poter essere oggetto e, comunque, qualsiasi circostanza, anche sopravvenuta rispetto alla nomina, che, anche ove non tale da costituire motivo di incompatibilità, possa pregiudicare in qualunque modo l adeguato e corretto svolgimento delle proprie funzioni. 3. Nell ipotesi di cui al comma 2 è facoltà del Direttivo sostituire il Mediatore. 4. In ogni caso il Mediatore fermi i propri obblighi e doveri di informativa con riguardo all Organismo, deve comunicare alle Parti ogni circostanza di fatto e ogni rapporto, attuale o pregresso, anche con i difensori che, anche ove non tali da costituire motivo di incompatibilità, possano anche in misura lieve incidere sulla sua indipendenza, neutralità o imparzialità. 5. Nell ipotesi di cui al comma 4 ciascuna delle parti ha facoltà di chiedere la sostituzione del Mediatore. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 11

12 6. Nelle ipotesi di cui sopra la sostituzione del Mediatore non costituisce sanzione. Art. 12 INCOMPATIBILITA Il Mediatore non può accettare la nomina quando : a) abbia in corso o abbia avuto rapporti o relazioni di tipo professionale, commerciale, economico, familiare o personale con una delle parti, suo rappresentante legale o socio; b) una delle parti del procedimento sia assistita da professionista socio, associato, collega di studio del Mediatore o comunque svolgente attività negli stessi locali utilizzati dall Avvocato-Mediatore; c) le cariche di Presidente, Tesoriere e componente del Direttivo sono incompatibili con la qualifica di Mediatore presso l Organismo; d) non possono essere Mediatori presso l Organismo il coniuge, fratello/sorella, genitore, genero/nuora, suocero/suocera, né il socio, l associato o il collega di studio del Presidente, del Tesoriere e di un componente del Direttivo. Art. 13 SANZIONI 1. Salve le altre conseguenze previste dalla Legge e dal Codice Deontologico, la violazione dei doveri ed obblighi previsti dal Regolamento costituisce motivo di Estromissione dagli Elenchi e Revoca della nomina del Mediatore. CAPO II IL MEDIATORE TIROCINANTE Art. 13 Bis TIROCINIO ASSISTITO 1. Presso l Organismo è consentito, a qualunque Mediatore Professionale e su semplice domanda, lo svolgimento del Tirocinio Assistito previsto dall art.4 comma 3 lett. b) di cui al D.M. 180/10 successive modifiche e integrazioni. 2. Il Tirocinio Assistito è regolamentato dall Organismo per il tramite del proprio Direttivo, nel rispetto di quanto stabilito dalla legge e dai suoi regolamenti attuativi, al fine di garantire il regolare svolgimento del medesimo, nel rispetto degli imprescindibili principi di efficienza, riservatezza, correttezza, imparzialità, professionalità, serietà. 3. Ad un Mediatore, nell ambito del procedimento di mediazione al medesimo assegnato, possono essere affiancati uno o più tirocinanti. 4. Il Tirocinio è gratuito. 5. Il Tirocinante non ha diritto ad alcun compenso per l attività prestata nell espletamento del tirocinio assistito presso l Organismo. 6. Il Tirocinante è tenuto al rispetto di quanto stabilito a carico del Mediatore dalla Legge, Codice Deontologico, Regolamento e Codice Etico. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 12

13 Nei confronti del Mediatore Tirocinante, tuttavia, non si applicano le incompatibilità di cui all art. 12 lettere c) e d) del Regolamento. 7. Al Tirocinante che abbia svolto regolarmente il Tirocinio, sentito il Mediatore presso il quale ha svolto il medesimo, verrà rilasciato dall Organismo, per il tramite del Coordinatore, relativo attestato. 8. Le parti verranno portate a conoscenza in merito alla presenza dei mediatori-tirocinanti che presenzieranno alla procedura, facendo presente che gli stessi, in ogni caso sono tenuti a sottoscrivere una dichiarazione di indipendenza, imparzialità, neutralità, e riservatezza rispetto all intero procedimento di mediazione. CAPO III AUSILIARI Art. 14 ESPERTI 9. Il Mediatore esegue personalmente la sua prestazione. 10. Solo in casi particolari ed ove la controversia lo renda assolutamente necessario, il Mediatore può provvedere all individuazione di un Esperto iscritto negli Albi dei Consulenti e dei Periti presso il Tribunale di Sassari, secondo i criteri e le indicazioni del Direttivo. 11. La nomina, effettuata dal Mediatore, è subordinata all impegno sottoscritto da almeno una delle parti a sostenerne i relativi oneri secondo i compensi previsti dall Organismo, da norme di legge o tariffe professionali. È facoltà del Direttivo revocare la nomina dell ausiliario effettuata dal Mediatore. 12. All Esperto si applicano tutte le disposizioni del presente Regolamento afferenti al Mediatore. 13. L assunzione dell incarico da parte dell Ausiliario Esperto è subordinato all assunzione da parte dello stesso dell impegno a rispettare quanto stabilito dal Regolamento dell Organismo, relativo Codice Etico e Tabella Indennità. SEZIONE II LUOGO E MODALITA DI SVOLGIMENTO DEL PROCEDIMENTO CAPO I Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 13

14 SEDE Art. 15 SEDE DEL PROCEDIMENTO Il procedimento di mediazione si svolge presso la sede dell Organismo e/o presso i locali messi a disposizione dello stesso dal Presidente del Tribunale di Sassari ai sensi dell art.18 Dlgs. n.28/2010 ed all uopo destinati dall Organismo medesimo. CAPO II IL PROCEDIMENTO. PRINCIPI GENERALI Art. 16 FORMA LIBERA Fermo quanto previsto dalla legge e dal presente regolamento, ogni atto del procedimento di mediazione non richiede formalità particolari. Art. 17 RISERVATEZZA 1. Il procedimento di mediazione è coperto da riservatezza in tutte le sue fasi. Pertanto tutto quanto viene dichiarato nel corso degli incontri o nelle sessioni separate non può essere registrato o verbalizzato. 2. Chiunque presta la propria opera o il proprio servizio nell Organismo o comunque nell ambito del procedimento di mediazione e/o comunque intervenga al procedimento, è tenuto all obbligo di riservatezza rispetto alle dichiarazioni rese e alle informazioni acquisite durante il procedimento stesso. A tal fine tutti i soggetti tenuti e presenti agli incontri di mediazione devono sottoscrivere un apposita dichiarazione. Detta limitazione riguarda anche il mediatore in tirocinio previsto dall art.2 del D.I. 145/ Il Mediatore, salvo espresso consenso del dichiarante o di colui che abbia fornito l informazione, è tenuto alla riservatezza nei confronti delle altre parti, con riguardo alle dichiarazioni rese ed alle informazioni acquisite nel corso delle sessioni separate. 4. Le parti, loro delegati e rappresentanti ed ogni persona presente agli incontri di mediazione, ivi inclusi i mediatori, i mediatori in tirocinio, gli avvocati e consulenti hanno l obbligo di mantenere la massima riservatezza in merito alle dichiarazioni rese ed alle informazioni acquisite nel corso del procedimento di mediazione. Queste non possono essere utilizzate come prova giudiziale o di altra natura, salvo consenso della parte dichiarante o dalla quale provengono le informazioni. 5. Il Mediatore, gli Organi e gli addetti dell Organismo, gli esperti ausiliari e chiunque altro abbia preso parte al procedimento non possono essere tenuti a deporre sul contenuto delle Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 14

15 dichiarazioni rese e delle informazioni acquisite nel procedimento di mediazione davanti all Autorità Giudiziaria o ad altra Autorità, salvo differente espressa norma di legge imperativa. Art. 18 TERMINI Il procedimento ha una durata non superiore a 4 mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda o dalla scadenza del termine fissato dal giudice per il deposito della medesima, in caso di ricorso alla procedura su invito del giudice. Il termine di mesi 4 per la conclusione del procedimento di mediazione non è soggetto alla sospensione feriale. Art. 19 ASSISTENZA LEGALE Pur non costituendo requisito necessario ai fini dell esperibilità e della partecipazione al procedimento di mediazione nanti il presente Organismo, rammentando come il Mediatore non possa svolgere alcuna attività di consulenza in favore delle parti né attività differente ed ulteriore rispetto a quella stabilita dalla normativa di legge e regolamentare, in considerazione della particolarità e complessità delle materie trattate, delle conseguenze previste dalla legge e connesse al procedimento di mediazione così come al raggiungimento di un accordo o al mancato raggiungimento del medesimo, è facoltà delle Parti che intendono promuovere o aderire al procedimento in oggetto, farsi assistere da un Avvocato. Art. 20 ACCESSO AGLI ATTI 1. Fermo quanto stabilito dalla legge, dal D.M. e dal presente Regolamento in tema di riservatezza, è garantito il diritto di accesso delle parti agli atti del procedimento di mediazione, che secondo le modalità previste nel presente regolamento sono custoditi in apposito fascicolo debitamente numerato ed iscritto nel Registro degli Affari di Mediazione. 2. Le parti hanno diritto di accesso agli atti del procedimento di mediazione da loro depositati in sessione comune, non dichiarati riservati, e ciascuna parte ha diritto di accesso agli atti depositati nelle rispettive sessioni separate. 3. Il Mediatore e le parti concordano di volta in volta quali tra gli atti eventualmente pervenuti al di fuori delle sessioni private devono essere ritenuti riservati. Art. 21 TRATTAMENTO DATI Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 15

16 1. L Organismo assicura adeguate modalità di conservazione e di riservatezza degli atti introduttivi del procedimento, sottoscritti dalle parti, nonché di ogni altro documento proveniente dai soggetti che intervengono nel procedimento o formato durante il procedimento. 2. I dati raccolti sono trattati nel rispetto delle disposizioni del D.Lgs n.196, recante Codice in materia di protezione dei dati personali. 3. Responsabile del trattamento dati è il Responsabile dell Organismo o persona delegata dal Direttivo. Art.21 BIS RESPONSABILITA E COMPETENZA DELLE PARTI E di competenza esclusiva delle Parti : - L assoggettamento della controversia alla procedura di mediazione; eventuali esclusioni, preclusioni, prescrizioni e decadenze che non siano state espressamente segnalate dalla parti all atto del deposito dell istanza e che non siano comunque da ricondursi al comportamento non diligente dell Organismo, sono a carico esclusivo delle parti medesime; - Le indicazioni circa l oggetto e le ragioni della pretesa di cui al procedimento di mediazione; - L individuazione dei soggetti che devono partecipare alla mediazione, con particolare riguardo all eventuale litisconsorzio necessario, in caso di controversie in cui le parti intendono esercitare l azione giudiziale nelle materie per le quali la mediazione è prevista come condizione di procedibilità; - L indicazione dei recapiti dei soggetti a cui inviare le comunicazioni; - La determinazione del valore della controversia; - La forma ed il contenuto dell atto di delega al proprio rappresentante; - Le dichiarazioni in merito al gratuito patrocinio, alla non esistenza di più domande relative alla stessa controversia e ogni altra dichiarazione che venga fornita all Organismo o al Mediatore dal deposito dell istanza alla conclusione della procedura; - Quanto non espressamente a carico dell Organismo o del Mediatore in forza della legge e del presente Regolamento. CAPO III INIZIO DEL PROCEDIMENTO Art. 22 ATTIVAZIONE DELLA PROCEDURA 1. La procedura di mediazione si attiva attraverso il deposito di una Domanda presso la Segreteria Amministrativa. 2. La stessa può essere presentata con qualunque mezzo idoneo a comprovare l avvenuta ricezione. 3. L Organismo comunica l avvenuta ricezione dell istanza e ogni altro elemento necessario allo svolgimento della procedura. L istante, in aggiunta all Organismo, può farsi parte Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 16

17 attiva, con ogni mezzo idoneo, per effettuare le comunicazioni alla controparte, sempre e comunque in modo da garantire la sicurezza delle stesse e nel rispetto della riservatezza dei dati, come previsto dalla legge. Art. 23 DOMANDA DI MEDIAZIONE 1. Requisiti necessari. La Domanda di Mediazione deve contenere a pena di inammissibilità : a. Il nome dell Organismo nanti il quale è presentata la domanda; b. i dati identificativi (anagrafici, sociali e fiscali) delle Parti e dei loro legali rappresentanti con elezione di domicilio ed indicazione di numero di fax ed indirizzo di posta elettronica anche eventualmente certificata presso i quali si autorizza l Organismo ad effettuare ogni comunicazione inerente il presente procedimento; c. descrizione dei fatti e delle questioni controverse nonché delle ragioni della pretesa, costituenti l oggetto della domanda; d. indicazione del valore della controversia determinato a norma del codice di procedura civile; e. declaratoria di presa visione ed accettazione integrale del Regolamento, Codice Etico e delle indennità di cui alla tabella allegata. f. Consenso al trattamento dei dati personali in conformità della normativa vigente in tema di Protezione dei medesimi. 2. Requisiti facoltativi. Fermo quanto previsto all art.48 comma 16 per l ipotesi della richiesta di ammissione al Patrocinio a spese dello Stato, la Domanda può contenere : a. i dati identificativi dell avvocato cui la parte abbia conferito relativa procura in calce o a margine della domanda, con firma autenticata dal difensore medesimo; b. richiesta che l incontro abbia comunque luogo o non abbia luogo, qualora la parte invitata non abbia manifestato l intenzione di aderire al tentativo di mediazione; c. richiesta che nelle controversie in materia di responsabilità derivante dalla circolazione di veicoli e natanti e di responsabilità medica, il mediatore formuli comunque la proposta. 3. Ove non venga utilizzato eventuale modulo predisposto dall Organismo, fornito dalla Segreteria in forma cartacea e/o in forma on line, pubblicato sul sito del Consiglio dell Ordine, la Domanda può essere presentata in forma libera. 4. Il deposito della domanda di mediazione, così come della adesione della parte invitata al procedimento, costituiscono accettazione del presente regolamento, del codice etico e delle indennità di cui alla tabella allegata. 5. Le parti possono depositare una domanda congiunta e contestuale per l attivazione della procedura di mediazione. 6. Con la presentazione della Domanda il procedimento viene iscritto a ruolo. Art. 24 VERSAMENTO DELLE SPESE DI AVVIO DEL PROCEDIMENTO Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 17

18 1. Alla domanda di mediazione ed alla dichiarazione di adesione, deve essere allegata la ricevuta di versamento delle spese di avvio e dell indennità di mediazione dovuta da ciascuna parte : ove si tratti di materia rientrante tra quelle di cui all art.5 comma 1 della legge l indennità di mediazione è ridotta secondo le modalità di cui all art.46 del Regolamento ed all art. 16 D.M. 180/10 sue modifiche ed integrazioni. Art. 25 VERIFICA REGOLARITA E AVVIO DEL PROCEDIMENTO 1. La Segreteria verifica la regolarità della Domanda e l avvenuto pagamento delle spese di cui all art.24. La domanda irregolare non è procedibile. 2. Il procedimento rimane sospeso e non potrà essere avviato fintanto che non siano effettuate le dovute integrazioni e sanate eventuali irregolarità della domanda. 3. Alla Declaratoria di improcedibilità ed a quella di Sospensione in attesa della sanatoria delle irregolarità e delle integrazioni dovute, provvede il Coordinatore su segnalazione della Segreteria. 4. Il provvedimento del Coordinatore può essere modificato o revocato dal Direttivo dell Organismo. 5. Le spese di avvio del procedimento non sono in nessun caso ripetibili. Art. 26 FORMAZIONE FASCICOLO Completate positivamente le verifiche preliminari, la Segreteria forma il relativo fascicolo e lo trasmette al Coordinatore per la designazione del Mediatore incaricato. CAPO IV INCARICO AL MEDIATORE Art. 27 DESIGNAZIONE DEL MEDIATORE E CONFERIMENTO INCARICO 1. Il Coordinatore, ricevuto il fascicolo, provvede alla designazione del Mediatore incaricato ed alla fissazione della data dell incontro, da tenersi entro 15 giorni dalla data del deposito della domanda. 2. Il Mediatore viene individuato, eventualmente in adesione all indicazione congiunta e motivata delle parti, tra i nominativi inseriti negli appositi Elenchi tenuti dall Organismo. 3. L Organismo designa il Mediatore ritenuto più idoneo tra coloro che sono inseriti nella propria lista. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 18

19 4. Il Coordinatore, nell ambito di ciascun elenco di cui all art.6, provvede alla designazione del Mediatore secondo rigidi criteri di rotazione, salvo che per gravi motivi, tali reputati dal Direttivo. 5. Nell assegnazione degli incarichi, l Organismo si attiene a quanto previsto nell art.3 comma 1 lett. B) del D.I. 145/2011. Pertanto, si provvederà, in primo luogo, a valutare la natura della controversia e, di conseguenza, si procederà ad identificare la specifica area di competenza professionale definita, che appare maggiormente idonea. Ove trattasi, a giudizio del Direttivo, di controversia che presenta profili di alta difficoltà (sia sul piano della definizione in diritto che di applicazione delle tecniche di mediazione) si dovrà procedere, sempre secondo un criterio di turnazione, ad una designazione in favore dei mediatori di pari grado di competenza. 6. L Organismo può fornire alle parti una lista di candidati ritenuti idonei, tenendo in considerazione l eventuale preferenza espressa da questi. In assenza di indicazioni nel termine alle medesime fissato, l Organismo provvede nel rispetto dei criteri stabiliti. 7. Il provvedimento di designazione del Mediatore da parte del Coordinatore può essere modificato dal Direttivo; il provvedimento di assegnazione a sé medesimo da parte del Coordinatore, dev essere confermato dal Direttivo. Art. 28 ACCETTAZIONE DELL INCARICO 1. Il Mediatore deve comunicare alla Segreteria l accettazione dell incarico prontamente e, comunque, non oltre due giorni dalla comunicazione della sua designazione. 2. Al momento dell accettazione dell incarico e con riguardo al medesimo il Mediatore deve sottoscrivere un apposita dichiarazione di indipendenza e imparzialità ex art. 14 DLgs. N.28/10 ed art.7 comma 5 lett. a) DM 180/10, con esplicito riferimento al Codice Etico ed al Codice Europeo di Condotta per Mediatori e, attendendosi a quanto prescritto dal Regolamento sia in tema di incompatibilità che di imparzialità, deve comunicare per iscritto all Organismo qualsiasi circostanza che possa mettere in dubbio la sua indipendenza, neutralità o imparzialità o, in qualunque modo, limitare o compromettere l adeguato e corretto svolgimento delle proprie funzioni. 3. Parimenti, in ogni fase del procedimento, egli deve tempestivamente comunicare qualsiasi circostanza, anche sopravvenuta rispetto alla nomina, che possa essere causa di incompatibilità, violazione dei doveri di imparzialità, neutralità, indipendenza o, comunque, pregiudicare in qualunque modo l adeguato e corretto svolgimento delle proprie funzioni. In tali casi l Organismo, per il tramite del suo Direttivo, provvederà alla sostituzione, informandone le parti. 4. I medesimi predetti obblighi fanno carico al Tirocinante che assiste alla procedura di mediazione. Art. 29 RINUNCIA, SOSTITUZIONE E RICUSAZIONE DEL MEDIATORE Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 19

20 1. Il Mediatore può essere sostituito in caso di mancata o ritardata comunicazione dell accettazione dell incarico ed in tutti i casi previsti dal regolamento ed ove reputato opportuno da parte dell Organismo. 2. Le Parti possono richiedere all Organismo la sostituzione del Mediatore per giustificati motivi. 3. Competente a decidere in merito all istanza è il Direttivo. 4. Il Mediatore può rinunciare all incarico in ogni momento. 5. La rinuncia dev essere formulata in forma scritta, debitamente giustificata. Della mancata o non adeguata giustificazione l Organismo può tener conto in sede di revisione degli Elenchi. CAPO V TENTATIVO DI CONCILIAZIONE Art. 30 FISSAZIONE INCONTRO 1. Il Mediatore incaricato contestualmente all accettazione dell incarico, per giustificati motivi può richiedere al Coordinatore la fissazione di altra data per l incontro, da tenersi comunque entro 15 giorni dal deposito della domanda di mediazione. Art. 31 COMUNICAZIONI DI AVVIO 1. Nominato il Mediatore e fissata la data dell incontro, la Segreteria nel più breve tempo possibile ed in forma comprovante l avvenuta ricezione, comunica : a) alla parte istante, il nominativo del mediatore designato, la data e il luogo dell incontro di mediazione, l adesione o rifiuto della controparte all incontro di mediazione; b) all altra/e parte/i : la domanda di mediazione, il nominativo del mediatore designato, la data e il luogo dell incontro di mediazione, con l invito a comunicare la propria adesione almeno 5 giorni prima dell incontro, e l invito a partecipare ove possibile personalmente al procedimento. Comunica, altresì, la misura e le modalità di versamento delle spese di avvio ed indennità di mediazione dovute. c) ad entrambe le parti : l avvertimento che l incontro non avrà luogo ove almeno una di esse non comunichi, in forma scritta, la propria intenzione di parteciparvi. 2. Qualora l istante abbia richiesto che l incontro abbia luogo anche se l altra o le altre parti non abbiano dichiarato di volervi partecipare, la Segreteria avverte queste ultime che l incontro si terrà in ogni caso. 3. Nulla è dovuto dalla parte convenuta in caso di mancata adesione e partecipazione al procedimento di mediazione. 4. La Segreteria informa altresì la parte dei benefici fiscali previsti dagli artt.17 e 20 del D.Lgs. n.28/10 e l avverte della circostanza che, ai sensi dell art.8 comma 5 del D.Lgs. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 20

21 n.28/10 il giudice può desumere dalla mancata partecipazione al procedimento argomenti di prova ai sensi dell art comma c.p.c. Art. 32 ADESIONE 1. L adesione al procedimento va manifestata all Organismo in forma libera. 2. La dichiarazione di adesione dev essere depositata presso la sede dell Organismo almeno 5 giorni prima della data dell incontro. 3. Il deposito della dichiarazione di adesione della parte invitata al procedimento, costituisce accettazione del presente regolamento, del codice etico e delle indennità di cui alla tabella allegata. 4. Requisiti necessari. La Dichiarazione di Adesione deve contenere : a) l Organismo nanti il quale è presentata la domanda e gli estremi identificativi e numero del Procedimento di Mediazione; b) i dati identificativi (anagrafici, sociali e fiscali) delle Parti e dei loro legali rapp.ti, con elezione di domicilio ed indicazione di numero di fax ed indirizzo di posta elettronica anche eventualmente certificata presso i quali si autorizza l Organismo ad effettuare ogni comunicazione inerente il presente procedimento; c) dichiarazione di adesione al procedimento; d) declaratoria di presa visione ed accettazione del presente regolamento, del codice etico e delle indennità di cui alla tabella allegata; e) Consenso al trattamento dei dati personali in conformità della normativa vigente in tema di Protezione dei medesimi. 5. Requisiti facoltativi. La dichiarazione di Adesione può contenere : a) i dati identificativi dell avvocato cui la parte abbia conferito relativa procura in calce o a margine della domanda, con firma autenticata dal difensore medesimo; b) richiesta che nelle controversie in materia di responsabilità derivante dalla circolazione di veicoli e natanti e di responsabilità medica, il mediatore formuli comunque la proposta. c) dichiarazione di valore, ove differente da quella formulata dall istante. Art. 33 DETERMINAZIONE DEL VALORE DEL PROCEDIMENTO LIQUIDAZIONE INDENNITA. 1. Il Coordinatore, sentito il Mediatore e sulla base degli atti depositati, provvede alla verifica del valore del procedimento secondo i criteri stabiliti dal codice di procedura civile ed alla liquidazione dell indennità secondo i criteri stabiliti dalla Legge, dal DM 180/10 s.m.i. e dal Regolamento dell Organismo. 2. La determinazione del valore del procedimento di mediazione e la liquidazione dell indennità di mediazione, non è vincolata alle dichiarazioni di valore formulate dalle Parti. 3. Qualora il valore risulti indeterminato o indeterminabile, o vi sia una notevole divergenza tra le parti sulla stima, l Organismo per il tramite del proprio Direttivo decide il valore di riferimento, sino al limite di e lo comunica alle parti invitandole a provvedere ai versamenti dovuti in base allo stesso. In ogni caso, se all esito del procedimento di Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 21

22 mediazione il valore risulta diverso, l importo dell indennità è dovuto secondo il corrispondente scaglione di riferimento. 4. Eventuali divergenze tra il valore indicato dalle Parti e quello determinato dal Coordinatore sono rimesse all insindacabile giudizio del Direttivo. 5. Il procedimento resta sospeso sino al regolare versamento delle spese ed indennità dovute da ciascuna parte. 6. In ogni caso, nelle ipotesi di cui all art.5 comma 1 del decreto legislativo, l Organismo ed il Mediatore non possono rifiutarsi di svolgere la mediazione e la segreteria dell organismo può rilasciare attestato di conclusione del procedimento solo all esito del verbale di mancata partecipazione della parte chiamata e mancato accordo, formato dal Mediatore ai sensi dell art.11 comma 4 del D.Lgs.28/2010. Art. 34 MANCATA ADESIONE 1. In caso di mancata adesione della parte chiamata alla mediazione il Mediatore dichiarerà il procedimento concluso con esito negativo. Art. 35 INCONTRO 1. Il Mediatore conduce l incontro senza formalità di procedura, nel modo che ritiene più opportuno, tenendo in considerazione le circostanze del caso, la volontà delle parti e la necessità di trovare una rapida soluzione della lite, sentendo le parti congiuntamente e/o separatamente. 2. Alle persone fisiche è richiesto di partecipare agli incontri di mediazione personalmente. Le stesse possono farsi assistere da una o più persone di fiducia, munita dei necessari poteri per definire la controversia. La partecipazione per il tramite di rappresentanti è consentita per giustificati motivi. Alle persone giuridiche è richiesto di partecipare agli incontri di mediazione tramite un rappresentante fornito dei necessari poteri per definire la controversia. 3. Al termine dell incontro il Mediatore stende relativo verbale dando atto dei soggetti presenti all incontro o della mancata partecipazione. 4. Il Mediatore si riserva il diritto di non verbalizzare alcuna proposta : a) se vi è opposizione alla verbalizzazione, espressa nella clausola contrattuale di mediazione; b) nel caso in cui almeno una parte vi si opponga espressamente; c) in ogni caso in cui ritenga di non avere elementi sufficienti. 5. Il Mediatore, sentite le parti, può fissare eventuali incontri successivi al primo. 6. Il mediatore non ha il potere di imporre alle parti alcuna soluzione. 7. Nelle ipotesi di cui all art.5 comma 1 del decreto legislativo, il Mediatore svolge l incontro con la parte istante anche in mancanza di adesione della parte chiamata in mediazione. e la segreteria dell organismo può rilasciare attestato di conclusione del procedimento solo all esito del verbale di mancata partecipazione della parte chiamata e mancato accordo, formato dal Mediatore ai sensi dell art.11 comma 4 del D.Lgs.28/2010. Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 22

23 CAPO VI CONCLUSIONE DEL PROCEDIMENTO Art. 36 ACCORDO 1. Se tra le parti è raggiunto un accordo, il Mediatore forma processo verbale. 2. Il verbale di accordo viene sottoscritto dalle Parti e dal Mediatore, che, ai sensi dell art. 11 D.lgs. n.28/10 certifica l autografia della sottoscrizione delle Parti o la loro impossibilità a sottoscrivere il verbale. 3. Gli oneri fiscali derivanti dall Accordo raggiunto sono assolti dalle Parti, nei termini e modi di legge. Art. 37 MANCATO ACCORDO 1. Se la conciliazione non riesce il Mediatore forma processo verbale con l indicazione dell eventuale proposta formulata. 2. Il verbale viene sottoscritto dalle parti comparse e dal Mediatore che, ai sensi dell art. 11 D.lgs. n.28/10 certifica l autografia della sottoscrizione delle Parti o la loro impossibilità a sottoscrivere il verbale. 3. Nelle ipotesi di cui all art.5 comma 1 del decreto legislativo, il Mediatore svolge l incontro con la parte istante anche in mancanza di adesione della parte chiamata in mediazione e la segreteria dell organismo può rilasciare attestato di conclusione del procedimento solo all esito del verbale di mancata partecipazione della parte chiamata e mancato accordo, formato dal Mediatore ai sensi dell art.11 comma 4 del D.Lgs.28/2010. Art. 38 LA PROPOSTA DEL MEDIATORE : RICHIESTA CONGIUNTA 1. Quando le parti non raggiungono un accordo e ne facciano concorde richiesta, il Mediatore formula la proposta di conciliazione. 2. In caso di mancata adesione o mancata partecipazione di una o più parti al procedimento di mediazione, il Mediatore non può formulare la proposta salvo che nell ipotesi di cui al seguente articolo. 3. In tali ipotesi l indennità di mediazione è aumentata nei modi di cui all art.46 del Regolamento. 4. Prima di formulare la proposta, il Mediatore informa le parti dell aumento previsto dal Regolamento per tale ipotesi e, ove le parti acconsentano alla formulazione della proposta Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 23

24 medesima, può rinviare ad altra data al fine di consentire il versamento del conguaglio dovuto. Art. 39 RICHIESTA DI UNA SOLA PARTE 1. Nelle sole controversie in materia di responsabilità derivante dalla circolazione di veicoli e natanti e di responsabilità medica, il Mediatore può formulare la proposta anche se la richiesta proviene da una sola delle parti, purchè la stessa sia avanzata con la domanda di mediazione o da uno dei convenuti con la dichiarazione di adesione. 2. In tale ipotesi la Segreteria informa l altra parte o le altre parti che l istante ha chiesto al Mediatore di formulare la proposta e che tale proposta sarà formulata anche in caso di loro mancata adesione o partecipazione all incontro. 3. La parte che ne fa la richiesta si assume tutti i relativi oneri nei confronti dell Organismo. Art. 40 AVVISI PRELIMINARI 1. Prima di formulare la proposta, il Mediatore informa le Parti che se il provvedimento che definirà l eventuale giudizio davanti all A.G. : a) Corrisponde interamente al contenuto della proposta, il giudice escluderà la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice che ha rifiutato la proposta, riferibili al periodo successivo alla formulazione della stessa e la condannerà al rimborso delle spese sostenute dalla parte soccombente relative allo stesso periodo, ivi compresi i compensi dovuti al Mediatore ed all Esperto eventualmente nominato, nonché al versamento all entrata del bilancio dello Stato di un ulteriore somma di importo corrispondente al contributo unificato dovuto; b) Non corrisponde interamente al contenuto della proposta, il giudice, se ricorrono gravi ed eccezionali ragioni, può nondimeno escludere la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice per l indennità corrisposta al Mediatore e per il compenso dovuto all Esperto eventualmente nominato. Art. 41 FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA 1. Il mediatore nella formulazione della proposta è tenuto al rispetto dell Ordine Pubblico e delle norme imperative. 2. Salvo diverso accordo delle parti, in nessun caso la proposta può contenere riferimenti alle dichiarazioni rese o alle informazioni acquisite nel corso del procedimento. 3. Ove ritenga di non potervi provvedere immediatamente, il Mediatore ha facoltà di rinviare l incontro ad altra seduta, nella quale formulerà la proposta. Art. 42 ACCETTAZIONE O RIFIUTO Regolamento dell Organismo di Mediazione del Consiglio dell Ordine degli Avvocati di Sassari Pagina 24

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