Prevenzione Antincendio ed Evacuazione. Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE

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1 kiker Prevenzione Antincendio ed Evacuazione Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE

2 Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE LE PROCEDURE DI PREVENZIONE INCENDI. LE NOVITA DEL NUOVO REGOLAMENTO 10 CATEGORIA A Attività a RISCHIO BASSO CATEGORIA B Attività a RISCHIO MEDIO CATEGORIA C Attività a RISCHIO ALTO Nuova attività: Il titolare può iniziare i lavori per la realizzazione della costruzione senza dover richiedere pareri preventivi ai Vigili del Fuoco Terminati i lavori, per poter iniziare l attività è sufficiente che invii la documentazione attestante la conformità dell attività alle prescrizioni vigenti in materia antincendio tramite procedura online al SUAP comprensiva di SCIA per quanto riguarda la parte antincendio. L attività viene abilitata dalla ricevuta immediata del SUAP. I vigili del Fuoco effettueranno controlli a campione entro 60 giorni rilasciando, se richiesto, una copia del verbale di visita tecnica effettuata. Modifica di una attività esistente che ha già l autorizzazione di prevenzione incendio: Il titolare, terminati i lavori di modifica, deve presentare la SCIA antincendio al SUAP (o al SUE- Sportello Unico per l Edilizia). Nel caso in cui non si tratti di un attività imprenditoriale la documentazione deve essere presentata direttamente ai Vigili del Fuoco. Nuova attività: Prima di iniziare i lavori il titolare, tramite SUAP, deve fare istanza ai Vigili del Fuoco per l esame del progetto. Entro 60 giorni i Vigili del Fuoco rilasceranno il loro parere d adeguatezza alle norme antincendio. Terminati i lavori dovrà inoltrare, tramite procedura online al SUAP, tutta la documentazione attestante la conformità dell attività alle prescrizioni vigenti in materia antincendio comprensiva di SCIA per quanto riguarda la parte antincendio; fatto questo può immediatamente iniziare l attività. I Vigili del Fuoco effettueranno controlli a campione entro 60 giorni rilasciando, se richiesto, una copia del verbale di visita tecnica effettuata. Modifica di una attività esistente: Se le modifiche non aggravano la sicurezza a fine lavori il titolare presenta la SCIA al SUAP. Se le modifiche aggravano le condizioni di sicurezza prima di iniziare i lavori il titolare deve presentare al SUAP (o al SUE se ha bisogno di un permesso per costruire) la richiesta di valutazione del progetto per ottenere il parere dei Vigili del fuoco. A fine lavori prima di iniziare l attività deve presentare una SCIA con la documentazione necessaria ai Vigili del fuoco per i controlli successivi. Nel caso in cui non si tratti di un attività imprenditoriale la documentazione deve essere presentata direttamente ai Vigili del Fuoco. Nuova attività: Prima di iniziare i lavori il titolare, tramite SUAP, deve fare istanza ai Vigili del Fuoco per l esame del progetto. Entro 60 giorni i Vigili del Fuoco rilasceranno il loro parere, che, se positivo, permetterà di iniziare i lavori di costruzione. Al termine dei lavori dovrà inoltrare, tramite procedura online al SUAP, tutta la documentazione attestante la conformità dell attività alle prescrizioni vigenti in materia antincendio comprensiva di SCIA per quanto riguarda la parte antincendio; fatto questo può immediatamente iniziare l attività. I vigili del Fuoco effettueranno i controlli entro 60 giorni e, in caso positivo, rilasceranno il CPI. Nel caso in cui si vogliano apportare modifiche ad attività già esistenti vale quanto scritto per la categoria B. Nel caso in cui non si tratti di un attività imprenditoriale la documentazione deve essere presentata direttamente ai Vigili del Fuoco.o

3 Prevenzione Antincendio ed Evacuazione PROCEDIMENTI FACOLTATIVI In caso di progetti particolarmente complessi, i titolari delle attività a medio e alto rischio possono richiedere preventivamente al Comando provinciale il rilascio di un nulla osta di fattibilità, un parere effettuato sulla base della valutazione del progetto di realizzazione d opera. Si può richiedere ai Vigili del Fuoco di compiere visite tecniche anche durante la realizzazione dell opera in modo da verificare costantemente che i lavori siano conformi alle disposizioni antincendio. È necessario concordare con il Comando locale, in fase progettuale, un cronoprogramma delle visite. Elenco non esaustivo delle attività divise per categoria A B C Piccoli alberghi ( posti letto) Aziende/ uffici ( persone) Autorimesse (300 mq mq) Edifici a uso civile con altezza antincendio tra 24 m e 32 m Impianti di produzione di calore con potenzialità tra 116 kw e 350 kw Piccole strutture sanitarie (25-50 posti letto) Teatri, studi per le riprese cinematografiche e televisive (max 25 persone) Alberghi (50 e i 100 posti letto) Campeggi, le strutture sanitarie ( posti letto) Locali per la vendita al dettaglio/ingrosso ( mq) Aziende/ uffici ( persone) Autorimesse ( mq) Edifici ad uso civile con altezza antincendio tra i 32 e i 54 m Centrali termoelettriche, teatri, studi televisivi (oltre 100 persone) Strutture sanitarie e alberghi (oltre 100 posti letto) Aziende/ uffici (oltre 800 persone) Edifici con altezza antincendio di oltre 54 metri Stazioni ferroviarie e metropolitane Secondo l articolo 16 del d.lgs. 139/06 come modificato dal DPR 151/11 ai fini del rilascio del certificato di prevenzione incendi, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, oltre ad eseguire accertamenti e valutazioni, acquisisce dai responsabili delle attività le certificazioni e le dichiarazioni attestanti la conformità delle attività alla normativa di prevenzione incendi, rilasciate da enti, laboratori o professionisti, iscritti in albi professionali, autorizzati ed iscritti, a domanda, in appositi elenchi del Ministero dell Interno. Il DM del 5 agosto 2011 individua le procedure ed i requisiti per l iscrizione dei professionisti in questi elenchi e l autorizzazione al rilascio delle certificazioni e dichiarazioni. 11

4 Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE Per questo motivo gli addetti designati devono essere in grado di pianificare le operazioni da compiere mettendo in atto tutta una serie di procedure per RIDURRE I PERICOLI ALLE PERSONE PRESTARE SOCCORSO ALLE PERSONE COINVOLTE CIRCOSCRIVERE E CONTENERE L EVENTO A seconda della tipologia di emergenza devono essere predisposti adeguati equipaggiamenti di sicurezza (dispositivi di protezione individuale, attrezzature antincendio, mezzi di salvataggio, segnaletica di sicurezza) che devono trovare collocazione in luoghi protetti in prossimità delle zone a rischio. 14

5 Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE L INCENDIO E LA SUA PREVENZIONE L incendio è il prodotto di una reazione chimica detta combustione tra una sostanza capace di bruciare (combustibile) e il comburente (generalmente l ossigeno). La combustione avviene se coesistono contemporaneamente questi due elementi insieme ad una fonte d innesco (fiammifero, mozzicone di sigaretta, corto circuito etc.). FONTE D INNESCO COMBURENTE COMBUSTIBILE Basta solo che uno dei tre elementi venga a mancare per spegnere l incendio. 16

6 Collana PREVENZIONE E PROTEZIONE L INCENDIO E LA SUA PREVENZIONE L incendio è il prodotto di una reazione chimica detta combustione tra una sostanza capace di bruciare (combustibile) e il comburente (generalmente l ossigeno). La combustione avviene se coesistono contemporaneamente questi due elementi insieme ad una fonte d innesco (fiammifero, mozzicone di sigaretta, corto circuito etc.). FONTE D INNESCO COMBURENTE COMBUSTIBILE Basta solo che uno dei tre elementi venga a mancare per spegnere l incendio. 16

7 Prevenzione Antincendio ed Evacuazione EVACUAZIONE DI PERSONE DIVERSAMENTE ABILI Può succedere che durante una emergenza si debba soccorrere o anche solo assistere persone che presentano delle disabilità e che potrebbero necessitare di aiuto particolare per potersi allontanare dal luogo dell emergenza. Nel caso in cui la persona da soccorrere presenti DISABILITÀ MOTORIA affiancarla ed offrire collaborazione per raggiungere un luogo sicuro. Scegliere un percorso possibilmente senza ostacoli fornendo assistenza per percorrerlo. Nel caso in cui siano presenti delle scale, porsi dietro alla sedia a rotelle ed afferrare le due impugnature di spinta, inclinare la sedia all indietro di circa 45 fino a bilanciarla e cominciare a scendere guardando in avanti e lasciando scendere le ruote posteriori gradualmente mantenendo sempre la sedia leggermente piegata all indietro. 35

8 kiker SOMMARIO Premessa 2 Riferimenti normativi 3 Riconoscere e gestire una emergenza 13 L incendio e la sua prevenzione 16 La protezione antincendio 21 Come comportarsi in caso di 25 Principio di incendio 25 Incendio 28 Infortunio 30 Terremoto 33 Alluvione 34 Evacuazione di persone diversamente abili 35 Segnaletica di sicurezza 38 Testi a cura di: Dott.ssa Daniela Trombetta Si ringrazia per la collaborazione

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