Relatori: Marcus Donato (presidente), Giacomo Franzot (vice-presidente)

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1 IV Discorso pubblico Convegno pubblico del ComitatoPLT per il 62 anniv ersario della GIORNATA DEI DIRITTI UMANI, venerdì 10 dicembre 2010, nell'auditorium Terminal Molo IV, ore 16:30 Relatori: Marcus Donato (presidente), Giacomo Franzot (vice-presidente) Introduzione: Gentili concittadini, grazie di aver accettato questo invito! Il mio nome è Marcus Donato e sono il presidente del ComitatoPLT (abbreviato CPLT), che nel suo direttivo ovvero nell Assemblea Generale è composto da soli cittadini triestini originari del Territorio Libero di Trieste come previsto dall articolo 6 dello Statuto permanente per il TLT, Allegato VI del Trattato di Pace con l Italia Questa particolarità serve per poter svolgere la funzione di Presidenza della Commissione Internazionale del Porto Libero di Trieste ovvero dell International Commission of the Free Port of Trieste (abbreviato ICFPT) ex articolo 21.2 dell Allegato VIII. Naturalmente questo non vuole dire assolutamente che il ComitatoPLT in per sé stesso deve essere composto solamente da cittadini aventi il diritto alla cittadinanza triestina ex articolo 6 dell Allegato VI, ma anzi sono benvenute tutte le persone che credono onestamente nel rispetto reciproco individuale e delle etnie che popolano la nostra patria ed il nostro mondo. Il ComitatoPLT siamo noi tutti!!! Come vedete anche oggi siamo ritornati qui sul Molo IV che fa parte del territorio internazionale del Porto Libero di Trieste, questa volta l incontro si svolge nell interno di un comodo Auditorium che è stato gentilmente sponsorizzato dal Vice-Presidente del ComitatoPLT, che per incominciare bene ha dovuto pagare anche l IVA che naturalmente per legge non può essere applicata proprio perché il territorio nel quale ci troviamo é dichiarato extraterritoriale ovvero non fa parte dell Italia, ma appartiene esclusivamente a tutte le attuali 192 nazioni che fanno parte dell Organizzazione delle Nazioni Unite ovvero ca. 7 miliardi di persone composti da innumerevoli etnie diverse. Basta immaginare se ogni una di queste nazioni inizia a chiedere tasse sul territorio di loro proprietà, andremo a finire senz altro nel caos!! Prima di toccare l argomento centrale ovvero il 62esimo anniversario dell'international Human Rights Day ovvero La Giornata dei Diritti Umani del 2010 che è un'occasione per onorare l'impegno di quanti, più o meno noti, lottano contro le discriminazioni in tutto il mondo, voglio presentare il ComitatoPLT e le sue funzioni che difendono direttamente questi diritti di tutti noi che purtroppo spesso vengono non solo disattesi, ma anche deliberatamente calpestati e negati. La funzione del ComitatoPLT: Il ComitatoPLT si è costituito sulla necessità causata dall'incompatibilità giuridica nella quale versa il territorio internazionale del Porto Libero e Territorio Libero di Trieste, con la conseguenza di dover informare di questa situazione gli Stati direttamente coinvolti dal Trattato di Pace con l'italia ed in particolare gli Stati richiamati a formare la International Commission of the Free Port of Trieste, ICFPT come sancito dallo 1

2 Strumento per il Porto Libero di Trieste. La Costituzione del Comitato contiene però anche gli scopi e gli obbiettivi riguardanti la doverosa necessità di informare correttamente la popolazione del Territorio Libero di Trieste e mondiale, sui diritti e doveri che comporta la gestione di questa Nazione Internazionale unica al mondo, in quanto la disinformazione degli ultimi 63 anni ha fatto che questo piccolo Stato, voluto, creato e costituito dalle Nazioni Unite nel 1947, non venga utilizzato per i fini originariamente previsti. Pertanto il ComitatoPLT deve essere considerato come: In primis: Un Comitato Istituzionale ovvero un Autorità con carattere giuridico Internazionale ossia la Commissione Internazionale del Porto Libero di Trieste che opera a garanzia dell'applicazione della legge vigente per il Porto Libero di Trieste con tre scopi principali: 1) cooperare con l attuale Autorità Portuale di Trieste, provvisoriamente formata e composta secondo le leggi della Repubblica Italiana, per aiutare la stessa ad interpretare ed applicare la legge internazionale vigente per il territorio extraterritoriale del Porto Libero di Trieste. 2) intermediare in maniera equa tra gli Stati facenti parte della Commissione Internazionale, incluso il TLT, così che gli stessi si possono impegnare per garantire le necessarie infrastrutture e diritti per lo smaltimento efficiente del traffico generato dal Porto Libero. 3) Garantire in qualità di Presidenza un'adeguata sede per la Commissione Internazionale del PLT come da Allegato VIII, Articolo 22 all interno del territorio del Porto Libero di Trieste per poter invitare la stessa a svolgere il suo lavoro come stabilito dall Articolo 23 dello stesso Strumento internazionale. e poi come: Un Comitato Socioculturale con la funzione di informare prevalentemente le popolazioni e le istituzioni che vivono ed operano nell'interno del Territorio Libero di Trieste, sui diritti e doveri connessi alla legislazione internazionale vigente per questa nazione che attualmente viene amministrata provvisoriamente dalle tre repubbliche confinanti. L obbiettivo finale del ComitatoPLT è di instaurare generalmente la legalità nella Nazione Internazionale di Trieste composta dal Territorio Libero di Trieste (TLT) e Porto Libero di Trieste (PLT), per garantire lo sviluppo economico, il progresso socioculturale, i diritti umani e la sicurezza internazionale al bacino d'utenza Centro Europeo di circa 430 milioni di persone che hanno diritto e bisogno del porto di Trieste per poter commerciare con tutto il mondo. Passo ora la parola al Dr. Giacomo Franzot che vi parlerà della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ovvero la domanda riportata sulla locandina Cosa sono i diritti umani?, per dopo collegarmi all argomento con la seconda domanda Quali sono i diritti civili e politici del popolo triestino? Mi presento come Giacomo Franzot e oggi voglio parlare di Diritti Umani che sono i diritti e doveri principali ai quali tutti noi ci dobbiamo attenere. 2

3 Cosa sono i diritti umani? I diritti umani sono diritti innati di ogni essere umano, qualunque sia la nostra nazionalità, luogo di residenza, sesso, origine nazionale o etnica, colore, religione, lingua, o qualsiasi altra condizione. Siamo tutti ugualmente aventi diritto ai nostri diritti umani senza alcuna discriminazione. Tali diritti sono tutti interconnessi, interdipendenti e indivisibili. I diritti umani universali sono spesso espressi e garantiti dalla legge, nelle forme di trattati, il diritto consuetudinario internazionale, principi generali e le altre fonti di diritto internazionale. Il diritto internazionale dei diritti dell'uomo stabilisce gli obblighi dei governi ad agire in un certo modo o di astenersi da certi atti, al fine di promuovere e proteggere i diritti umani e delle libertà fondamentali degli individui o gruppi. Universali e inalienabili Il principio di universalità dei diritti dell'uomo è la pietra fondamentale della legge internazionale dei diritti Umani. Questo principio, come sottolineato per la prima volta nel 1948 nella Dichiarazione Universale sui Diritti Umani, è stato ripetuto nelle numerose convenzioni internazionali sui Diritti Umani, nelle dichiarazioni e nelle risoluzioni. Il Congresso Mondiale avvenuto a Vienna nel 1993 sui Diritti Umani, per esempio, ha preso atto che è dovere degli Stati promuovere e proteggere tutti i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali, senza riguardo ai loro sistemi politici, economici e culturali. Tutti gli Stati hanno ratificato almeno uno, e l 80% degli Stati hanno ratificato quattro o più, dei trattati che sono il nucleo centrale dei Diritti Umani, riflettendo così il consenso degli Stati i quali creano obblighi legali per loro stessi e danno concreta espressione all'universalità dei diritti umani. Alcune norme fondamentali dei Diritti Umani godono della protezione universale data dal consuetudinario diritto internazionale attraverso tutti i confini e civiltà. I diritti dell'uomo sono inalienabili. Non dovrebbero essere tolti, eccetto in situazioni specifiche e in accordo con un dovuto processo. Per esempio, il diritto alla libertà può essere limitata da un Tribunale se una persona è trovata colpevole di un crimine. Interdipendente ed indivisibile Tutti i diritti Umani sono indivisibili, anche se sono diritti civili e politici, come il diritto alla vita, l'uguaglianza prima della legge e la libertà di espressione; i diritti economici, sociali e culturali, come il diritto al lavoro, alla previdenza sociale e all educazione, o dei diritti collettivi, come i diritti allo sviluppo ed all'autodeterminazione, sono indivisibili, interconnessi ed interdipendenti. Il miglioramento di un diritto facilita l'avanzamento degli altri. Allo stesso modo, la privazione di un diritto influisce negativamente gli altri. Uguale e non-discriminatorio Il Non-discrimination è un principio trasversale nella legge internazionale dei diritti umani. Il principio è presente in tutti i principali trattati di diritti dell'uomo e fornisce il tema centrale di alcune delle convenzioni internazionali di diritti dell'uomo come il Convegno Internazionale sull'eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione Razziale e il Convegno sull'eliminazione di Tutte le Forme di Discriminazione contro le Donne. 3

4 Il principio si applica a tutti quelli in relazione a tutti i diritti umani e le libertà ed esso proibisce la discriminazione in base ad una lista non-esaustiva di categorie come il sesso, razza, colore e così via. Il principio di non-discriminazione è complementato dal principio di uguaglianza, come dichiarato nell Articolo 1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani: Tutti gli esseri umani sono nati liberi ed uguali in dignità e diritti. Diritti e doveri I Diritti Umani implicano sia diritti che doveri. Gli Stati assumo obblighi e doveri sottostando al diritto internazionale per rispettare, proteggere e soddisfare i diritti umani. L'obbligo di rispettare significa che gli Stati devono astenersi dall'interferire con o limitando il godimento dei diritti umani. L'obbligo di proteggere richiede gli Stati di proteggere gli individui ed i gruppi contro gli abusi dei diritti umani. L'obbligo di soddisfare significa che gli Stati devono adottare azioni positive per agevolare il godimento dei diritti umani fondamentali. A livello individuale, mentre noi abbiamo il diritto ai nostri diritti umani, dobbiamo anche rispettare i diritti umani degli altri. DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI premessa: Il 10 dicembre 1948, l'assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti. Dopo questa solenne deliberazione, l'assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.mbolo Considerato che il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo; Considerato che il disconoscimento e il disprezzo dei diritti umani hanno portato ad atti di barbarie che offendono la coscienza dell'umanità, e che l'avvento di un mondo in cui gli esseri umani godano della libertà di parola e di credo e della libertà dal timore e dal bisogno è stato proclamato come la più alta aspirazione dell'uomo; Considerato che è indispensabile che i diritti umani siano protetti da norme giuridiche, se si vuole evitare che l'uomo sia costretto a ricorrere, come ultima istanza, alla ribellione contro la tirannia e l'oppressione; Considerato che è indispensabile promuovere lo sviluppo di rapporti amichevoli tra le Nazioni; Considerato che i popoli delle Nazioni Unite hanno riaffermato nello Statuto la loro fede nei diritti umani fondamentali, nella dignità e nel valore della persona umana, nell'uguaglianza dei diritti dell'uomo e della donna, ed hanno deciso di promuovere il progresso sociale e un miglior tenore di vita in una maggiore libertà; 4

5 Considerato che gli Stati membri si sono impegnati a perseguire, in cooperazione con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti umani e delle libertà fondamentali; Considerato che una concezione comune di questi diritti e di questa libertà è della massima importanza per la piena realizzazione di questi impegni; L'ASSEMBLEA GENERALE proclama la presente dichiarazione universale dei diritti umani come ideale comune da raggiungersi da tutti i popoli e da tutte le Nazioni, al fine che ogni individuo ed ogni organo della società, avendo costantemente presente questa Dichiarazione, si sforzi di promuovere, con l'insegnamento e l'educazione, il rispetto di questi diritti e di queste libertà e di garantirne, mediante misure progressive di carattere nazionale e internazionale, l'universale ed effettivo riconoscimento e rispetto tanto fra i popoli degli stessi Stati membri, quanto fra quelli dei territori sottoposti alla loro giurisdizione.rticolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.icolo Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità.olo 3 Articolo 1 Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza. Articolo 2 Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione. Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi limitazione di sovranità. Articolo 3 Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà ed alla sicurezza della propria persona. Articolo 4 5

6 Nessun individuo potrà essere tenuto in stato di schiavitù o di servitù; la schiavitù e la tratta degli schiavi saranno proibite sotto qualsiasi forma. Articolo 5 Nessun individuo potrà essere sottoposto a tortura o a trattamento o a punizione crudeli, inumani o degradanti. Articolo 6 Ogni individuo ha diritto, in ogni luogo, al riconoscimento della sua personalità giuridica. Articolo 7 Tutti sono eguali dinanzi alla legge e hanno diritto, senza alcuna discriminazione, ad una eguale tutela da parte della legge. Tutti hanno diritto ad una eguale tutela contro ogni discriminazione che violi la presente Dichiarazione come contro qualsiasi incitamento a tale discriminazione. Articolo 8 Ogni individuo ha diritto ad un'effettiva possibilità di ricorso a competenti tribunali contro atti che violino i diritti fondamentali a lui riconosciuti dalla costituzione o dalla legge. Articolo 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato. Articolo 10 Ogni individuo ha diritto, in posizione di piena uguaglianza, ad una equa e pubblica udienza davanti ad un tribunale indipendente e imparziale, al fine della determinazione dei suoi diritti e dei suoi doveri, nonché della fondatezza di ogni accusa penale che gli venga rivolta. Articolo Ogni individuo accusato di un reato è presunto innocente sino a che la sua colpevolezza non sia stata provata legalmente in un pubblico processo nel quale egli abbia avuto tutte le garanzie necessarie per la sua difesa. 2. Nessun individuo sarà condannato per un comportamento commissivo od omissivo che, al momento in cui sia stato perpetuato, non costituisse reato secondo il diritto interno o secondo il diritto internazionale. Non potrà del pari essere inflitta alcuna pena superiore a quella applicabile al momento in cui il reato sia stato commesso. Articolo 12 Nessun individuo potrà essere sottoposto ad interferenze arbitrarie nella sua vita 6

7 privata, nella sua famiglia, nella sua casa, nella sua corrispondenza, né a lesione del suo onore e della sua reputazione. Ogni individuo ha diritto ad essere tutelato dalla legge contro tali interferenze o lesioni. Articolo Ogni individuo ha diritto alla libertà di movimento e di residenza entro i confini di ogni Stato. 2. Ogni individuo ha diritto di lasciare qualsiasi paese, incluso il proprio, e di ritornare nel proprio paese. Articolo Ogni individuo ha il diritto di cercare e di godere in altri paesi asilo dalle persecuzioni. 2. Questo diritto non potrà essere invocato qualora l'individuo sia realmente ricercato per reati non politici o per azioni contrarie ai fini e ai principi delle Nazioni Unite. Articolo Ogni individuo ha diritto ad una cittadinanza. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua cittadinanza, né del diritto di mutare cittadinanza. Articolo Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o religione. Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e all'atto del suo scioglimento. 2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno consenso dei futuri coniugi. 3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato. Articolo Ogni individuo ha il diritto ad avere una proprietà sua personale o in comune con altri. 2. Nessun individuo potrà essere arbitrariamente privato della sua proprietà. Articolo 18 Ogni individuo ha diritto alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione; tale diritto include la libertà di cambiare di religione o di credo, e la libertà di manifestare, isolatamente o in comune, e sia in pubblico che in privato, la propria religione o il 7

8 proprio credo nell'insegnamento, nelle pratiche, nel culto e nell'osservanza dei riti. Articolo 19 Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere. Articolo Ogni individuo ha diritto alla libertà di riunione e di associazione pacifica. 2. Nessuno può essere costretto a far parte di un'associazione. Articolo Ogni individuo ha diritto di partecipare al governo del proprio paese, sia direttamente, sia attraverso rappresentanti liberamente scelti. 2. Ogni individuo ha diritto di accedere in condizioni di eguaglianza ai pubblici impieghi del proprio paese. 3. La volontà popolare è il fondamento dell'autorità del governo; tale volontà deve essere espressa attraverso periodiche e veritiere elezioni, effettuate a suffragio universale ed eguale, ed a voto segreto, o secondo una procedura equivalente di libera votazione. Articolo 22 Ogni individuo, in quanto membro della società, ha diritto alla sicurezza sociale, nonché alla realizzazione attraverso lo sforzo nazionale e la cooperazione internazionale ed in rapporto con l'organizzazione e le risorse di ogni Stato, dei diritti economici, sociali e culturali indispensabili alla sua dignità ed al libero sviluppo della sua personalità. Articolo Ogni individuo ha diritto al lavoro, alla libera scelta dell'impiego, a giuste e soddisfacenti condizioni di lavoro ed alla protezione contro la disoccupazione. 2. Ogni individuo, senza discriminazione, ha diritto ad eguale retribuzione per eguale lavoro. 3. Ogni individuo che lavora ha diritto ad una rimunerazione equa e soddisfacente che assicuri a lui stesso e alla sua famiglia una esistenza conforme alla dignità umana ed integrata, se necessario, da altri mezzi di protezione sociale. 4. Ogni individuo ha diritto di fondare dei sindacati e di aderirvi per la difesa dei propri interessi. Articolo 24 Ogni individuo ha diritto al riposo ed allo svago, comprendendo in ciò una ragionevole 8

9 limitazione delle ore di lavoro e ferie periodiche retribuite. Articolo Ogni individuo ha diritto ad un tenore di vita sufficiente a garantire la salute e il benessere proprio e della sua famiglia, con particolare riguardo all'alimentazione, al vestiario, all'abitazione, e alle cure mediche e ai servizi sociali necessari; ed ha diritto alla sicurezza in caso di disoccupazione, malattia, invalidità, vedovanza, vecchiaia o in altro caso di perdita di mezzi di sussistenza per circostanze indipendenti dalla sua volontà. 2. La maternità e l'infanzia hanno diritto a speciali cure ed assistenza. Tutti i bambini, nati nel matrimonio o fuori di esso, devono godere della stessa protezione sociale. Articolo Ogni individuo ha diritto all'istruzione. L'istruzione deve essere gratuita almeno per quanto riguarda le classi elementari e fondamentali. L'istruzione elementare deve essere obbligatoria. L'istruzione tecnica e professionale deve essere messa alla portata di tutti e l'istruzione superiore deve essere egualmente accessibile a tutti sulla base del merito. 2. L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace. 3. I genitori hanno diritto di priorità nella scelta del genere di istruzione da impartire ai loro figli. Articolo Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. 2. Ogni individuo ha diritto alla protezione degli interessi morali e materiali derivanti da ogni produzione scientifica, letteraria e artistica di cui egli sia autore. Articolo 28 Ogni individuo ha diritto ad un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Articolo Ogni individuo ha dei doveri verso la comunità, nella quale soltanto è possibile il libero e pieno sviluppo della sua personalità. 9

10 2. Nell'esercizio dei suoi diritti e delle sue libertà, ognuno deve essere sottoposto soltanto a quelle limitazioni che sono stabilite dalla legge per assicurare il riconoscimento e il rispetto dei diritti e delle libertà degli altri e per soddisfare le giuste esigenze della morale, dell'ordine pubblico e del benessere generale in una società democratica. 3. Questi diritti e queste libertà non possono in nessun caso essere esercitati in contrasto con i fini e principi delle Nazioni Unite. Articolo 30 Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati. Chiudi qui il mio intervento e passo di nuovo la parola al presidente Come vi potete immaginare i diritti politici e civili dei triestini sono molto legati alla Dichiarazione dei Diritti Umani del 10 dicembre 1948 anche se lo Statuto per il Territorio Libero è stato scritto molto prima, ed è stato votato a New York il 10 gennaio 1947 quando fu istituita la prima ed unica Nazione Internazionale del mondo intero, proprio per essere d esempio per il rispetto dei diritti di tutti i popoli, poiché il TLT è composto da tantissime etnie di diversa nazionalità che vivono insieme su un territorio ristrettissimo. Allora passiamo alla seconda domanda riportata sul volantino ovvero: Quali sono i diritti civili e politici del popolo triestino? Premesso che la Nazione Internazionale di Trieste è composta da due entità giuridiche assestanti ovvero il TLT e il PLT, che però sono legate inesorabilmente tra di loro, di cui il PLT è attuato giuridicamente e fisicamente ovvero deve essere gestito sin dal 1947 a tutt oggi e per sempre secondo lo Strumento per il Porto Libero (Allegato VIII) ovvero dal popolo triestino, invece lo Statuto Permanente per il Territorio Libero (Allegato VI) aspetta lo scioglimento della riserva di attuazione posta dal Consiglio di Sicurezza del ONU che cita testualmente al articolo 38: Entrata in vigore dello Statuto: Il presente Statuto entra in vigore nella data che sarà determinata dal Consiglio di Sicurezza dell Organizzazione delle Nazioni Unite. Questa dicitura in teoria nega l esistenza del popolo triestino ma è in totale contrasto con l articolo 30 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che ripeto ancora una volta Nulla nella presente Dichiarazione può essere interpretato nel senso di implicare un diritto di un qualsiasi Stato, gruppo o persona di esercitare un'attività o di compiere un atto mirante alla distruzione di alcuno dei diritti e delle libertà in essa enunciati. Per semplificare il groviglio legislativo in questione, il popolo triestino esiste giuridicamente e fisicamente nel PLT e di conseguenza anche nel TLT a prescindere dal fatto del articolo 38 che piuttosto implica che il Consiglio di Sicurezza si prenda quanto prima, visto il ritardo di 63 anni, la responsabilità di difendere effettivamente i 10

11 diritti della popolazione triestina, come che si era impegnato con la 16 risoluzione votata a New York il 10 gennaio Voglio sottolineare che chiunque spaccia la tesi falsa e tendenziosa che al popolo triestino manchi la componente della così detta SOVRANITA sul proprio territorio, per scusare nel 2010 un occupazione militare da parte delle nazioni Italia e Jugoslavia, oggi solo Slovenia e Croazia, iniziata nel 1954 a causa della Guerra Fredda che è finita nel 1989, si rende complice della violazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta delle Nazioni Unite in quanto il popolo triestino anche se multietnico esiste e ha il diritto di governarsi come qualsiasi altro popolo. Inoltre questa tesi lede pesantemente lo sviluppo economico e socioculturale della Nazione Internazionale di Trieste, degli stessi 3 Stati occupatori, del centro Europa nonché del mondo intero. Ma cosa sono esattamente questi diritti? I diritti politici sono quei diritti che uno Stato riconosce ai propri cittadini (sono cioè dei diritti civili) perché essi possano partecipare attivamente alla vita politica e alla formazione delle decisioni pubbliche, sempre se in possesso del diritto di voto. Tali diritti rappresentano la tipica espressione dell'autogoverno del popolo (o sovranità popolare). I diritti civili sono l'insieme delle libertà e delle prerogative garantite al cittadino dallo Stato a cui esso appartiene. Non riguardano solo il singolo, ma possono estendersi alle organizzazioni di cui il cittadino fa parte (per esempio, le associazioni politiche). Possono configurarsi quindi come tutele basilari garantite dalla legge, o come diritti politici attivi e passivi. I diritti civili si distinguono dai diritti umani e dai diritti naturali, che sono invece considerati attribuzioni universali che prescindono dalla cittadinanza o dalla legge nazionale. I diritti civili possono essere estesi dalla legge ai non cittadini che si trovano nei confini territoriali di uno stato, mentre i diritti naturali o i diritti umani appartengono a tutti gli uomini, a prescindere dal territorio in cui si trovino. Ora vi leggo alcuni articoli dello Statuto Permanente del Territorio Libero di Trieste così che vi potete rendere conto di quali diritti sono da rispettare in questa nazione internazionale: Articolo 1 Area del Territorio Libero L area del Territorio Libero di Trieste sarà il territorio entro il confine descritto nei articoli 4 e 22 del presente Trattato come delimitato in accordo con l articolo 5 del Trattato. Articolo 2 Integrità ed indipendenza L integrità e indipendenza del Territorio Libero sarà assicurata da Consiglio di Sicurezza del Organizzazione delle Nazioni Unite. Questa responsabilità implica che il Consiglio deve: (a) assicurare l osservanza del presente Statuto e in particolare la protezione dei diritti umani basilari dei suoi abitanti. (b) assicurare il mantenimento del ordine pubblico e sicurezza nel Territorio Libero. Articolo 3 Demilitarizzazione e neutralità 11

12 1. Il Territorio sarà demilitarizzato e dichiarato neutrale 2. Nessuna forza armata, eccetto sotto direzione del Consiglio di Sicurezza, sarà permessa nel Territorio Libero 3. Nessuna formazione para militare, esercizio o attività sarà permessa nel Territorio Libero. 4. Il Governo del Territorio Libero non farà o discuterà qualsiasi accordo militare o lo imprende con qualsiasi Stato. Articolo 4 Diritti umani e libertà fondamentale La Costituzione del Territorio Libero garantisce a tutte le persone sotto la giurisdizione del Territorio Libero, senza distinzione come origine etnica, sesso, lingua o religione, il godimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali, incluso la liberta di culto religioso, lingua, parola e pubblicazione, educazione, assemblee e associazioni. Ai Cittadini del Territorio Libero sarà assicurato l uguaglianza di eleggibilità per l esercizio pubblico. Articolo 5 Diritti civili e politici Nessuna persona che ha acquisito la cittadinanza del Territorio Libero può essere deprivato dei suoi diritti civili e politici eccetto per pene giudiziali per infrazioni della legge penale del Territorio Libero. Articolo 6 Cittadinanza 1. Cittadini italiani che erano residenti il 10 giugno 1940 nel area compresa nei confini del Territorio Libero, e i loro figli nati dopo questa data, saranno cittadini originali del Territorio Libero con tutti i diritti civili e politici. Dopo essere diventati cittadini del Territorio Libero perderanno la loro cittadinanza italiana. Aggiungo: sono considerati come cittadini originali del Territorio Libero anche coloro che sono nati dopo questa data nei confini del territorio (vedi articolo 4 dello Statuto e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani all articolo 2 e 15). 2. Il governo del Territorio Libero potrà comunque provvedere che le persone indicate nel paragrafo 1 con l età superiore di diciotto anni (o persone sposate sia sotto o sopra quest età) la quale lingua consuetudinaria è l italiano queste hanno il diritto di scegliere la cittadinanza italiana entro 6 mesi dal entrare in vigore della Costituzione sotto le condizioni di aver rinunciato. Qualsiasi persona che ha scelto così, sarà considerata, di aver riacquistato la cittadinanza italiana. La scelta del marito non influisce sulla scelta della moglie. La scelta del padre, o se il padre non e vivo, da parte della madre, non influisce che comunque saranno automaticamente inclusi tutti i figli non sposati inferiori all età di 18 anni. 3. Il Territorio Libero può obbligare coloro che hanno vantaggio nel opzione di andare in Italia che esse trasferiscano la loro residenza entro un anno dalla data nella quale la scelta e stata fatta. 4. Le condizioni per l acquisizione della cittadinanza da persone non qualificate come cittadini originali può essere determinata dall Assemblea Costituente del Territorio Libero ed inserito nella Costituzione. Tali condizioni dovranno comunque escludere l acquisizione della cittadinanza di membri dell ex Polizia Fascista (OVRA) che non e stata ancora esonerata dalle autorità competenti, incluso l Autorità Militare Alleata che 12

13 era responsabile per l amministrazione del area. Articolo 7 Lingue ufficiali Le lingue ufficiali del Territorio Libero sono l italiano e lo sloveno. La Costituzione determinerà in quale circostanza il croato potrebbe essere usato come terza lingua ufficiale. Articolo 8 Bandiera e Stemma Il TLT ha la sua propria bandiera e stemma. La bandiera sarà la bandiera tradizionale della Città di Trieste ed il stemma sarà quello storico. Ecc. ecc. È chiaro che i diritti esistono ed è altre tanto chiaro che questi per la maggior parte non vengono rispettati, ma proprio questo indica che abbiamo un grande lavoro da affrontare ed il ComitatoPLT ha iniziato il percorso partendo dal PLT poiché questo territorio che è una componente della Nazione Internazionale di Trieste é praticamente da ricostruire, rimodernare e sviluppare ed ha la possibilità come tutte le nazioni all accesso ai crediti erogati dalla banca mondiale. Inoltre nel porto ci sono tanti vantaggi economici e di lavoro per la popolazione triestina che il ComitatoPLT ovvero la Commissione Internazionale farà applicare come da legge, controllando e consigliando chi in questo momento come nel futuro è tenuto di provvedere come da Strumento per il Porto Libero di Trieste ex Allegato VIII articolo 18 : 1. l amministrazione del Porto Libero sarà diretta dal Direttore del Porto Libero che lo rappresenta in qualità di personalità giuridica. Il Consiglio di Governo dovrà sottoporre al Governatore una lista di candidati qualificati per il posto di Direttore del Porto Libero. Il Governatore incaricherà il Direttore scelto tra i candidati a lui presentati dopo essersi consultato con il Consiglio di Governo. In caso di disaccordo la questione sarà sottoposta al Consiglio di Sicurezza. Il Governatore ha la facoltà di dimettere il Direttore su richiesta della Commissione Internazionale o del Consiglio di Governo. 2. Il Direttore non deve essere cittadino Jugoslavo o Italiano. 3. Tutti gli altri impiegati del Porto Libero saranno incaricati dal Direttore. In tutte le assunzioni di personale la preferenza deve essere data a cittadini del TLT. Come si evince, il porto deve essere gestito secondo un preciso schema nel quale mancano solamente due figure istituzionali ovvero il Governatore ed il Consiglio di Governo, ma esiste il Consiglio di Sicurezza e per fortuna ora anche la Commissione Internazionale che è, come detto inizialmente, il ComitatoPLT. Perciò quest ultima Istituzione farà tutto il necessario che nel Porto di Trieste venga insediato un Direttore che non sia ne italiano e nemmeno ex jugoslavo. Il nuovo Direttore provvederà le graduatorie per l assunzione del personale del PLT, con la preferenza dei posti di lavoro per i triestini aventi diritto come sancito dal articolo 6 dello Statuto Permanente per il TLT. Conclusione 13

14 Naturalmente c è per tutti la possibilità di iscriversi nel ComitatoPLT, e con tutti intendo non solo cittadini triestini originari ex Allegato VI, articolo 6, ma tutti coloro che credono che questa Nazione Internazionale sia una nazione d esempio per la convivenza dei popoli di tutto il mondo e sia importante per lo sviluppo economico dell intera area del centro Europa e del Mondo intero. L adesione al comitato è libera e volontaria ed impegna gli associati al rispetto degli obiettivi del ComitatoPLT e della legge che segue, la quale è sancita nell articolo 2.2. della nostra Costituzione: Il ComitatoPLT considera come unica legislazione, per il Porto Libero e Territorio Libero di Trieste, gli Allegati VI, VII e VIII votati con la 16 Risoluzione del Consiglio di Sicurezza il 10 gennaio 1947 ed il Trattato di Pace con l'italia entrato in vigore il 15 settembre 1947 ovvero del rispetto di tutte le leggi contenute nello Statuto Permanente per il TLT e Strumento per il PLT. La domanda specifica sulla parentela residente nei Comuni compresi nel TLT, serve per lo scopo di un censimento preliminare del popolo triestino, tuttavia iscrivendosi nel ComitatoPLT avendo queste caratteristiche si dichiara di voler essere: cittadino originaro del Territorio Libero con tutti i diritti civili e politici ovvero prvotno drzavljan Svobodnega ozemlja s polnimi drzavljanskimi in politicnimi pravicami. E per ultimo voglio ricordare che il ComitatoPLT ha bisogno di sponsor in quanto per ora non ha altra possibilità di attingere a fondi diversi che donazioni in quanto é un Istituzione Internazionale ovvero la Presidenza della Commissione Internazionale, posizione che è ricoperta dal rappresentante del TLT. Normalmente la Presidenza della Commissione Internazionale sarebbe finanziata dallo Stato del TLT che come tutti sappiamo, purtroppo, non è ancora attuato. Tuttavia questa mancata attuazione non pregiudica che la Commissione Internazionale è l organismo di vigilanza, consiglio e garanzia per l applicazione dello Strumento per il PLT, vedi Allegato VIII del Trattato di Pace, e di conseguenza deve rimanere indipendente e accessibile in ugual maniera per tutte le Nazioni che hanno il diritto di inviare i loro propri rappresentanti a fare parte di questo ramo dell ONU. Le sponsorizzazioni servono per poter affrontare i costi iniziali, fino a quando la Commissione Internazionale non si insedierà definitivamente nel Palazzo del ONU sito nel Porto Vecchio, ovvero principalmente per il lavoro svolto dall Assemblea Generale del CPLT, per l assistenza legale già individuata in Granbretagna, traduzioni, pubblicità, viaggi di rappresentanza, affitto per ufficio provvisorio, affitti per sale convegni, materiali per cancelleria ecc. ecc. Quali vantaggi ci saranno dopo l attuazione della legge vigente per il PLT: Tutti i popoli del Mondo si potranno incontrare e commerciare in pace ed equanimità per un futuro migliore per l umanità. Il Porto Vecchio sarà restaurato in cittadella internazionale sotto gestione dell Autorità Portuale triestina ed ospiterà un altro palazzo delle Nazioni Unite, nonché le sedi di varie istituzioni internazionali che operano in favore degli interessi di tutte le nazioni nel mondo. Il Porto Libero commerciale sarà allargato al porto di Capodistria e sviluppato 14

15 con infrastrutture efficienti per accogliere navi transoceaniche ed il Territorio Libero con infrastrutture per smaltire il traffico generato dal porto. Tutte le navi verranno caricate e scaricate senza discriminazione di bandiera o società armatrice secondo un listino prezzi per le operazioni unico. Ecc. ecc. Invece per i cittadini che vivono nel TLT da Devin/Duino a Cittanova/Novigrad i quali naturalmente sono i più avvantaggiati nell attuazione della Nazione Internazionale di Trieste ovvero la patria del popolo triestino si prospetta un futuro come segue: tutti i triestini hanno la precedenza di ottenere nell Autorità Portuale posti di lavoro con contratto indeterminato (ca posti), tutte le piccole, medie e grandi imprese triestine hanno la precedenza per ottenere gli appalti per ricostruire e rimodernare il loro porto (ca a posti di lavoro); tutti i triestini hanno il vantaggio di guadagnare di più rispetto ad adesso; tutti i triestini hanno il vantaggio di pagare poche tasse in quanto la Nazione Internazionale è piccolissima e perciò il fabbisogno dello Stato è altre tanto piccolo; tutti i triestini hanno il vantaggio di poter governare la propria Nazione; tutti i triestini potranno convertire industrie inquinanti in industrie ecocompatibili o spazi portuali, per la salute della popolazione; tutti i triestini potranno frequentare le loro scuole e la loro Università senza discriminazione per chi è meno abbiente;. tutti i triestini potranno vantarsi di avere un sistema sanitario pubblico all avanguardia ed equo per tutte le fasce sociali; tutti i triestini potranno finalmente dimostrare al mondo che grazie alla loro multi etnicità sono d esempio per il rispetto dei diritti umani, per la convivenza socioculturale, per lo sviluppo economico equo e sostenibile e per la di sicurezza internazionale; tutti i triestini non saranno mai più discriminati, costretti ad emigrare in favore alle popolazioni etnicamente omogenee confinanti. Ecc. ecc. Come vedete conviene sostenere il ComitatoPLT ovvero la Commissione Internazionale, poiché la legge esiste ma deve esserci anche l istituzione che le fa applicare. Grazie della vostra pazienza e partecipazione, concludo qui il discorso rimanendo a disposizione per domande. 15

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