Convegno Nuovo Codice degli Appalti, ingranaggio puntuale e certo per la crescita? Gli effetti della riforma sul ciclo di vita dei pagamenti
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- Corinna Casagrande
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1 Convegno Nuovo Codice degli Appalti, ingranaggio puntuale e certo per la crescita? Gli effetti della riforma sul ciclo di vita dei pagamenti Senato della Repubblica, Palazzo Giustiniani, Sala Zuccari Roma, 5 ottobre 216
2 Appalti pubblici in Italia prima e dopo il nuovo Codice degli Appalti
3 Codice degli Appalti (D.lgs. 5/216) Il 19 aprile 216 è entrato in vigore il nuovo Codice degli Appalti (D.Lgs. 5/216). Tale decreto dà attuazione alle direttive 214/23/UE, 214/24/UE e 214/25/UE e mira a 4 obiettivi (nelle parole pronunciate dal Ministro Delrio in occasione dell approvazione da parte del Consiglio dei Ministri avvenuta lo scorso 3 marzo): semplificazione, trasparenza, lotta alla corruzione e qualità. I recenti interventi normativi hanno sicuramente condizionato le dinamiche della domanda di appalti pubblici e i dati contenuti nella Banca Dati Nazionale di Contratti Pubblici (BDNCP) relativi ai lavori, servizi e forniture pubblicati dall Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) mostrano una prima reazione del settore all entrata in vigore delle nuove disposizioni di legge. 3
4 Codice degli Appalti (D.lgs. 5/216): impatto sui lavori pubblici (Confronto I semestre 216 con 214 e 215) Nel primo semestre 216 si evidenzia una forte riduzione della domanda di lavori pubblici - sia relativamente al numero, sia all importo degli appalti - rispetto allo stesso periodo dei due anni precedenti Numero Dal 19 aprile al 3 giugno Dal 1 gennaio al 18 aprile Importo (mln ) Numero di appalti pubblici di lavori Periodo Var.% 216/214 Var.% 216/215 Dal 1 gennaio al 18 aprile % -16% Dal 19 aprile al 3 giugno % -52% Totale I semestre % -32% Importo degli appalti pubblici di lavori Periodo Var.% 216/214 Var.% 216/215 Dal 1 gennaio al 18 aprile % -33% Dal 19 aprile al 3 giugno % -62% Totale I semestre % -43% Elaborazioni I-Com su dati ANAC, 216 Nota: gli importi sono in milioni di euro Prima dell entrata in vigore del Codice, il numero di appalti subisce una riduzione del 16% rispetto allo stesso periodo del 215 mentre l importo del 33%. Dopo l entrata in vigore del Codice tale riduzione risulta particolarmente accentuata: nello specifico il numero di appalti si riduce del 52% rispetto allo stesso periodo del 215 e l importo del 62%. 4
5 Codice degli Appalti (D.lgs. 5/216): impatto sui servizi (Confronto I semestre 216 con 214 e 215 ) Nel primo semestre 216 si registra una riduzione della domanda di servizi, anche se complessivamente meno evidente rispetto a quanto accaduto per i lavori e sostanzialmente invariata, in termini di numerosità, rispetto al Numero Dal 19 aprile al 3 giugno Dal 1 gennaio al 18 aprile Importo (mln ) Numero di appalti pubblici di servizi Periodo Var.% 216/214 Var.% 216/215 Dal 1 gennaio al 18 aprile % 3% Dal 19 aprile al 3 giugno % -43% Totale I semestre % -6% Importo degli appalti pubblici di servizi Periodo Var.% 216/214 Var.% 216/215 Dal 1 gennaio al 18 aprile % 4% Dal 19 aprile al 3 giugno % -48% Totale I semestre % -22% Elaborazioni I-Com su dati ANAC, 216 Nota: gli importi sono in milioni di euro A condizionare l andamento negativo del primo semestre 216 rispetto al 215 è ciò che accade successivamente all entrata in vigore del Codice. Infatti, dal 19 aprile al 3 giugno si ha un inversione di tendenza e così come è accaduto per i lavori, si verificano dei decrementi significativi del 43% in termini di numerosità e del 48% in termini di importo. 5
6 Codice degli Appalti (D.lgs. 5/216): impatto sulle forniture (Confronto I semestre 216 con 214 e 215 ) Per gli appalti di forniture si evidenzia un calo in numerosità e in importo nel primo semestre 216 rispetto al primo semestre Numero Dal 19 aprile al 3 giugno Dal 1 gennaio al 18 aprile Importo (mln ) Numero degli appalti pubblici di forniture Periodo Var.% 216/214 Var.% 216/215 Dal 1 gennaio al 18 aprile % -23% Dal 19 aprile al 3 giugno % -3% Totale I semestre % -25% Importo degli appalti pubblici di forniture Periodo Var.% 216/214 Var.% 216/215 Dal 1 gennaio al 18 aprile % -13% Dal 19 aprile al 3 giugno % -29% Totale I semestre % -19% Come nei casi precedenti, la riduzione risulta essere più accentuata dopo l entrata in vigore del nuovo Codice degli Appalti. In particolare, nel periodo 19 aprile-3 giugno 216, gli appalti di forniture si riducono del 3% in termini di numerosità e del 29% in termini di importo se confrontati con lo stesso periodo dell anno precedente. Elaborazioni I-Com su dati ANAC, 216 Nota: gli importi sono in milioni di euro 6
7 L impatto del nuovo Codice degli Appalti su: 1) lavori pubblici nel settore delle costruzioni 2) servizi di ingegneria
8 1. L impatto del nuovo Codice degli Appalti sui lavori pubblici nel settore delle costruzioni edili Secondo i dati ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili), i bandi di gara per lavori pubblici nel settore delle costruzioni, nel periodo gennaio-maggio 216, registrano un calo del 11,1% nel numero di pubblicazioni ed una riduzione del 28,1% dell importo rispetto all analogo periodo Bandi di gara per lavori pubblici in Italia nel settore delle costruzioni (confronto primi 5 mesi 215 con primi 5 mesi 216) Primi 5 mesi 215 Primi 5 mesi 216 Numero Importo (mln ) Il dettaglio relativo al mese di maggio 216 segnala un risultato fortemente negativo: rispetto a maggio 215 si registra una diminuzione del 26,7% in numero e del 75,1% in valore. Elaborazioni I-Com su dati ANCE 8
9 2. L impatto del nuovo Codice degli Appalti sui servizi di ingegneria Situazione diversa si riscontra nel caso dei servizi di ingegneria. Secondo i dati dell osservatorio OICE-INFORMATEL, il confronto con il primo semestre del 215 mostra un incremento dell 8,4% del numero di bandi e del 45,9% del valore messo a bando. È, dunque, positivo il bilancio del primo semestre del 216 sul 215 e il timore di un probabile crollo del mercato sembra essere scongiurato, nonostante nel solo mese di giugno 216 il valore messo a bando sia sceso del 9,3% rispetto a giugno 215. Il dettaglio regionale mostra però delle sorprese: in Campania e in Basilicata il numero di bandi pubblicati nel primo semestre 216 cala di circa il 45% se confrontato con lo stesso periodo dell anno precedente, per non parlare del valore messo a bando che si riduce, invece, di oltre il 7%. 4% 3% 2% 1% % -1% numero di bandi Elaborazioni I-Com su dati OICE-INFORMATEL, giugno 216 valore messo a bando 9
10 I debiti commerciali e il ritardo nei pagamenti della Pubblica Amministrazione italiana
11 Debiti commerciali della Pubblica Amministrazione italiana Secondo la Banca d Italia, nel 215 lo stock di debiti commerciali della P.A. è pari a 65 miliardi (4,% del Pil). Nonostante sia lievemente diminuito rispetto agli anni precedenti, resta comunque notevolmente superiore a quello che dovrebbe essere il livello fisiologico, ossia coerente con i tempi di pagamento stabiliti contrattualmente dalle parti. Il ritardo nei pagamenti della Pubblica Amministrazione costituisce, insieme al rallentamento dell attività derivante dall introduzione del nuovo Codice degli Appalti un ulteriore freno alla strategia di rilancio degli investimenti pubblici indicata dal Governo, soprattutto in determinati settori (es. costruzioni) miliardi di in % del Pil (asse dx) 1, 9, 8, 7, 6, 5, 4, 3, 2, 1,, Elaborazioni I-Com su dati Banca d'italia (Relazione Annuale 215 e Questioni di Economia e Finanza n 295, 215) 11
12 Italia Grecia Spagna Portogallo Belgio Francia Croazia Irlanda Paesi Bassi Austria Slovacchia Slovenia Bulgaria Svezia Regno Unito Danimarca Ungheria Lituania Polonia Repubblica Ceca Estonia Finlandia Lettonia Germania Giorni Italia ancora maglia nera in Europa L Italia, con un tempo medio di pagamento pari a 131 giorni, si presenta fanalino di coda nel confronto con gli altri Paesi europei, nonostante il numero di giorni nel 216 sia calato del 9% rispetto al 215, passando da 144 a 131. Il nostro Paese è dunque ancora lontano dai limiti imposti dalla direttiva 211/7/UE relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali, che impone alla P.A. di pagare i propri fornitori entro 3 giorni ( o 6 giorni in alcuni casi) dalla data di emissione della fattura % 14% 12% 1% 8% 6% 4% 2% % -2% -4% -6% var.% Elaborazione I-Com su dati Intrum Iustitia, European payment report
13 Giorni 149 Calabria Tempi di pagamento della PA: squilibri regionali 128 Campania 119 Lazio 117 Sicilia 11 Puglia 11 Abruzzo 11 Piemonte 18 Molise 16 Emilia Romagna 13 Sardegna 12 Toscana 98 Marche 95 Basilicata 95 Liguria 94 Valle d'aosta 93 Friuli Venezia Giulia 89 Lombardia 81 Veneto 71 Umbria 62 Trentino Alto Adige I tempi d attesa più lunghi si registrano nel Mezzogiorno, in particolare in Calabria (149 giorni), Campania (128 giorni) e Sicilia (117 giorni). Le regioni più virtuose sono Trentino Alto Adige e Umbria, che riescono a saldare i debiti con i fornitori rispettivamente in 62 e 71 giorni. Tempo medio di pagamento *, Elaborazione I-Com su dati MEF Nota: Dati aggiornati al 18 novembre 215 su fatture elettroniche emesse fino al 31 ottobre 215 e destinate ad amministrazioni periferiche dello Stato; enti del SSN; enti locali; Regioni e Province Autonome. * Sulla piattaforma MEF sono registrati più di 2. enti, però quelli attivi (cioè che comunicano i dati) sono 7.4. Il MEF quindi fornisce i tempi di pagamento solo degli enti attivi. Questo spiega anche la differenza tra i dati contenuti in questa slide e quelli riportati nella slide precedente. 13
14 Giorni Giorni Giorni.e non solo Dall analisi dell indicatore di tempestività di alcuni enti pubblici Amministrazioni regionali e Province Autonome di Trento e Bolzano, Comuni capoluogo di regione e Città Metropolitane si evince che i Comuni sono tra gli enti più ritardatari nel far fronte ai propri debiti. Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle Amministrazioni regionali e delle Province autonome di Trento e Bolzano Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti nei Comuni capoluogo di regione d'italia Indicatore annuale di tempestività dei pagamenti delle Città Metropolitane Elaborazioni I-Com su dati siti internet Amministrazioni regionali, comunali e Città metropolitane 14
15 FOCUS 1 : Tempi di pagamento alle imprese del settore delle costruzioni
16 Tempi di pagamento della P.A. alle imprese di costruzioni (1/2) Giorni medi di ritardo I sem. 21 II sem. 21 I sem. 211 II sem. 211 I sem. 212 II sem. 212 I sem. 213 II sem. 213 I sem. 214 II sem. 214 I sem. 215 II sem. 215 I sem. 216 I tempi medi di pagamento della Pubblica Amministrazione alle imprese del settore delle costruzioni continuano a superare i limiti fissati dalla direttiva europea sui ritardi di pagamento. Secondo l ANCE, nel primo semestre 216, le imprese che realizzano lavori pubblici sono pagate mediamente dopo 168 giorni, contro i 6 previsti dalla normativa, evidenziando, dunque, un tempo medio di ritardo della P.A. pari a 18 giorni. Confronto termini di legge e tempi di pagamento nel settore delle costruzioni (I semestre 216) Termini di legge Tempi di pagamento Ritardo medio nei pagamenti della P.A Giorni Elaborazioni I-Com su dati ANCE, luglio 216 Nota: A fine giungo 216, sono state diffuse le linee guida ANAC, attuative del nuovo codice degli appalti (D.Lgs. 5/216, che potrebbero portare ad una riduzione dei termini di legge 16
17 Tempi di pagamento della P.A. alle imprese di costruzioni (2/2) Secondo l ultima indagine ANCE presso le imprese associate, risalente ad aprile 216, nel primo semestre 216, il 79% delle imprese registra ritardi nei pagamenti della P.A. Si tratta di 8 miliardi ancora vantati dalle imprese di costruzioni. 21% Imprese di costruzioni con ritardi nei pagamenti 79% Imprese di costruzioni senza ritardi nei pagamenti Sempre secondo l indagine ANCE i principali enti responsabili dei ritardi continuano ad essere gli enti territoriali, in particolare i comuni. Elaborazioni I-Com su dati ANCE, luglio
18 FOCUS 2 : Tempi di pagamento alle imprese farmaceutiche e di dispositivi medici
19 Giorni Tempi di pagamento della P.A. alle aziende farmaceutiche e di dispositivi medici Il fenomeno del ritardo di pagamento delle forniture di beni e servizi da parte delle pubbliche amministrazioni interessa indubbiamente le imprese che operano nei settori socio-sanitari ed in particolare le imprese farmaceutiche e di dispositivi medici. Nonostante il permanere di limiti e criticità, i fondi stanziati negli ultimi anni hanno avuto un impatto sensibile sui tempi di pagamento, che segnano un trend in calo dal 212 al 215 i tempi di pagamento alle aziende farmaceutiche e di dispositivi medici scendono di circa il 44% anche se si è comunque ancora lontani dai sessanta giorni di ritardo massimo imposti dalla direttiva europea. Nel 215, in Italia sono stati impiegati 168 giorni per pagare le fatture inerenti la fornitura di dispositivi medici e 133 giorni per saldare i debiti nei confronti delle aziende farmaceutiche. Italia Dispositivi medici Farmaci Elaborazioni I-Com su dati Farmindustria e Assobiomedica Nota: dato medio annuale 19
20 Tempi di pagamento P.A. alle aziende farmaceutiche - confronto 216/215 Giorni L ultimo aggiornamento di Farmindustria mostra che nel secondo trimestre 216 i tempi di pagamento alle aziende farmaceutiche sono calati su base nazionale del 23% rispetto allo stesso periodo del 215. I tempi di pagamento si riducono nella maggior parte delle regioni d Italia ed anche in quelle che hanno il primato di peggiori pagatori (Molise, Campania e Calabria). Nel complesso si ha un risultato piuttosto positivo, che può significare una maggiore attrattività dell Italia; anche se c è ancora molto da lavorare, soprattutto in quelle regioni che hanno tempi di pagamento ancora troppi distanti da quelli previsti dalla normativa comunitaria % 32% 3% 28% 26% 24% 22% 2% 18% 16% 14% 12% 1% 8% 6% 4% 2% % -2% -4% -6% Elaborazioni I-Com su dati Farmindustria II trimestre 215 (asse sx) II trimestre 216 (asse sx) Var. % (asse dx) 2
21 Tempi di pagamento P.A. alle aziende di dispositivi medici- confronto 216/215 Giorni Anche il dato nazionale sui dispositivi medici mostra una tendenza in calo dei tempi di pagamento nel secondo trimestre 216: si riducono, infatti, del 7% rispetto al secondo trimestre 215. Il dettaglio regionale mostra un quadro in miglioramento % 32% 3% 28% 26% 24% 22% 2% 18% 16% 14% 12% 1% 8% 6% 4% 2% % -2% -4% -6% II trimestre 215 (asse sx) II trimestre 216 (asse sx) Var. % (asse dx) Elaborazioni I-Com su dati Assobiomedica 21
22 CONCLUSIONI
23 Conclusioni L impatto di breve periodo del nuovo codice degli appalti è stato più negativo del previsto. Occorre capire rapidamente se si tratta di un periodo di transizione limitato nel tempo oppure le criticità sono più strutturali. Nonostante miglioramenti negli ultimi anni, fenomeno ritardo dei pagamenti continua a vedere l Italia in fondo al ranking europeo. Dati forniti dal MEF non sono attendibili perché parziali e dunque danno luogo a fenomeni di autoselezione, e grandi divari regionali e in generale tra diverse amministrazioni (tra le peggiori in assoluto, continuano ad esserci le aziende sanitarie ed ospedaliere). È ovviamente ancora presto per verificare l impatto del nuovo codice degli appalti sui tempi di pagamento (i dati sul primo semestre divergono peraltro tra i diversi settori analizzati) anche se questo è un profilo che andrà attentamente monitorato, data la pervasività del fenomeno e le difficoltà di attuazione delle nuove norme. 23
24 Piazza dei Santi Apostoli Roma tel fax info@i-com.it
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