2.8 ANALISI E STATISTICHE DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA ESISTENTE

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2 2.8 ANALISI E STATISTICHE DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE PUBBLICA ESISTENTE Abbiamo già evidenziato precedentemente quali fossero gli elementi delle singole componenti di impianto verificate nel corso delle operazioni di rilevazione sul territorio e precisamente in relazione al grado di efficienza luminosa degli impianti e alla rispondenza alle norme; più precisamente si sono valutate rispetto a: 1) propagazione della luce in relazione al contesto reale: a) modificazione delle sagome degli edifici; b) accrescimento delle chiome delle essenze arboree; c) pulizia del vetro e del riflettore; 2) correttezza delle scelte illuminotecniche nel progetto e nella realizzazione dell impianto: a) tipologia della linea di alimentazione; b) passo dei supporti; c) altezza dei supporti; d) sezione della strada; e) tipologia della sorgente; f) potenza della sorgente; 3) grado di vetustà: a) supporto; b) armatura e corpo riflettente; c) sorgente e componenti elettriche; 4) tipologia del supporto: a) altezza; b) materiale; c) forma; 5) tipologia dell armatura: a) metodologia montaggio armatura supporto; b) caratteristiche dell elemento riflettente; c) presenza e tipologia della schermatura; 6) tipologia della sorgente: a) tipologia dei gas contenuti; b) potenza installata; Si sono quindi organizzati i dati rilevati al fine di ottenere risultati utilizzabili e facilmente leggibili; conseguentemente sono stati redatti i seguenti istogrammi a colonna, rappresentati in schede aventi per oggetto la caratteristica rappresentata. Le caratteristiche delle sorgenti e degli apparecchi sono anche state indicate in tavole cartografiche che localizzano anche sul territorio le tipologie rilevate; anche questi elaborati sono relativi al campione di rllevazione precedentemente illustrato. 65

3 I dati indicati nella maggioranza delle statistiche allegate, salvo ove specificato, sono riferiti ad impianti di proprietà ENEL Sole e Comune di Brunate. 66

4 2.8.1 ABACO DELLE TIPOLOGIE ESISTENTI 67

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6 APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE STRADALE - ARMATURA APERTA Apparecchio con attacco anomalo. Sbraccio con attacco a mensola. Apparecchio su palo con braccio curvo. Sbraccio con attacco a mensola su palo cac. 69

7 APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE STRADALE - ARMATURA CHIUSA Palo metallico con braccio pastorale. Palo metallico con attacco a mensola, vetro curvo non a norma per la L.R.38/2004 Apparecchio con attacco testa palo. 70

8 PROIETTORI Proiettori su palo 71

9 APPARECCHI DI ARREDO URBANO Palo metallico, attacco testa palo, apparecchio schermato. Arredo urbano su pastorale. 72

10 APPLIQUE Arredo urbano a parete. 73

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12 SCHEDA 2.8.2: TIPOLOGIA DELLE LINEE DI ALIMENTAZIONE 75

13 SCHEDA 2.8.3: TIPOLOGIA E QUANTITA DELLE SORGENTI LUMINOSE 76

14 SCHEDA 2.8.4: TIPOLOGIA E QUANTITA DEGLI APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE 77

15 SCHEDA 2.8.5: TIPOLOGIA E QUANTITA DEI SOSTEGNI 78

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17 TAVOLA 2.8.6: TIPOLOGIA SORGENTI LUMINOSE 80

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19 TAVOLA 2.8.7: TIPOLOGIA APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE 82

20 2.9 ANALISI OBSOLESCENZA E CRITICITA DELL IMPIANTO DI ILLUMINAZIONE La rilevazione illuminotecnica dell area di Inzago condotta sul campione d esame e lo screening visivo effettuato sull intera area urbana hanno formato un quadro d insieme i cui dati salienti sono riconoscibili in gran parte nelle schede statistiche e di rilevazione. Per altro alcune considerazioni di fondo trovano cardine su una realtà di fatto non soddisfacente. Le principali criticità riscontrate (a prescindere da problemi di efficientazione manutentiva) sono così riassumibili: a) inadeguatezza ai coefficienti illuminotecnici previsti; b) mancata rispondenza alle normative; c) scarsa cura verso la componente estetico ambientale; Specificatamente quanto sopra espresso si articola nelle seguenti annotazioni: 1) situazione impiantistica parzialmente obsoleta degli impianti di alimentazione con residua promiscuità con le linee di B.T. della distribuzione elettrica domestica; 2) completa commistione di sostegni, armature, e sorgenti in contesti ambientali o viabilistici omogenei; 3) diffusione di corpi illuminanti a alta difficoltà di pulizia e manutenzione; 4) impianti di illuminazione artistica assenti o a bassa resa luminosa, fortemente invasivi o abbaglianti e scarsamente valorizzanti dei pochi siti interessati; Al di là dei fenomeni relativi all inquinamento luminoso dovuto alle cause sopraelencate risulta assai deficitario il valore di energy saving che le caratteristiche della rete esistente possono consentire. Il grado di obsolescenza e la tipologia degli apparecchi rendono assai improbabile un opera di semplice sostituzione delle sorgenti e diventa pressocché obbligata la sostituzione diffusa delle apparecchiature. Anche se parte delle linee è già interrata (1/3 ca.), non promiscua e con sostegni a palo metallico, l analisi sul campo ha evidenziato come elemento ricorrente di anomalia, rispetto ai parametri illuminotecnici relativi al classamento C.d.S., un passo di posizionamento assolutamente inadeguato. L elaborato grafico mostra con chiarezza come la rispondenza alle norme UNI-CEN, rispetto ai valori di illuminamento previsti sia assolutamente carente. In modo particolare risultano fortemente inadeguate tutte le strade che hanno la categoria di strada di quartiere e di strada interquartiere: infatti l illuminamento e la luminanza rilevate risultano inadeguate anche alla sola strada locale. Il semplice incremento di potenza impegnata, oltre ad essere in contrasto con la norma regionale già citata, non sarebbe risolutiva della maggior parte dei casi analizzati: se da un lato le luminosità di picco in corrispondenza dei sostegni potrebbe adeguarsi, i valori di uniformità longitudinale e l abbagliamento debilitante assumerebbero proporzioni molto negative; è quindi da porre in bilancio la sostituzione anche di gran parte dei supporti. 83

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22 2.9.1 ESEMPI DI ANOMALIE In modo particolare risultano fortemente inadeguate tutte le strade che hanno la categoria di strada extraurbane secondarie ed extraurbane locali: infatti l illuminamento e la luminanza rilevate risultano inadeguate anche alla sola strada locale. Il semplice incremento di potenza impegnata, oltre ad essere in contrasto con la norma regionale già citata, non sarebbe risolutiva della maggior parte dei casi analizzati: se da un lato le luminosità di picco in corrispondenza dei sostegni potrebbe adeguarsi, i valori di uniformità longitudinale e l abbagliamento debilitante assumerebbero proporzioni molto negative; è quindi da porre in bilancio la sostituzione anche di gran parte dei supporti. 85

23 ESEMPI DI ANOMALIE Malfunzionamento: errata regolazione del crepuscolare. Malfunzionamento: errata regolazione del crepuscolare. Palo completamente oscurato da vegetazione Collegamento non razionale. 86

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25 TAVOLA 2.9.2: CRITICITA IMPIANTO IN RELAZIONE ALLE NORME UNI 88

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27 TAVOLA 2.9.3: CRITICITA IMPIANTO IN RELAZIONE ALLA L.R

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