15 giugno Il Rapporto Le povertà in Toscana. Paola Garvin Dirigente Settore Welfare e Sport

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1 15 giugno 2017 Il Rapporto Le povertà in Toscana Paola Garvin Dirigente Settore Welfare e Sport

2 Le Povertà in Toscana Primo rapporto specifico sulle povertà Non esiste un solo tipo di povertà: essa si declina in una serie di condizioni che sono effetto di molteplici situazioni di deprivazione Fenomeno mutevole e multidimensionale Firenze -15 giugno

3 Le Povertà in Toscana Gruppo di lavoro Regione Toscana con il coordinamento dell Osservatorio Sociale regionale Anci Toscana Università di Siena con la collaborazione di Irpet Banco Alimentare Caritas Firenze -15 giugno

4 La struttura del Rapporto La struttura del rapporto si compone di tre differenti focus tematici tra loro integrati dal filo rosso della riflessione sul sistema regionale di contrasto alla povertà il primo: un approfondimento sulla definizione del concetto di povertà e sulle modalità della sua misurazione, con specifici richiami alle politiche messe in atto a livello europeo, italiano e toscano il secondo e il terzo sono approfondimenti tematici derivanti da ricerche ad hoc, centrati sull analisi dell avvio delle misure nazionali SIA e REI- e sulla povertà alimentare Firenze -15 giugno

5 Gli approfondimenti Indagine SIA: somministrazione di questionari strutturati on line ai referenti SIA delle 34 Zone toscane e approfondimento qualitativo per mezzo tre focus group con le Zone (direttori SDS e Zone, coordinatori sociali, assistenti sociali e referenti Centri Impiego) per la validazione dei dati emersi e i primi approfondimenti qualitativi indagine REI stima Irpet dei beneficiari e dei costi del REI in Toscana. Indagine Empori della solidarietà: realizzazione di una indagine quali-quantitativa con interviste ai coordinatori ed agli operatori degli Empori e delle altre associazioni che operano nell ambito del sostegno alimentare Firenze -15 giugno

6 I numeri delle Povertà in Toscana L area della povertà assoluta in Toscana è dunque stimabile a 53mila famiglie e a 119mila persone, con una crescita della povertà su base familiare dal 2% (2008) al 3,2% (2015). stima Irpet su dati ISTAT Firenze -15 giugno

7 I numeri delle Povertà in Toscana povertà relativa 5% di famiglie In Toscana media nazionale è del 10,4% povertà assoluta 3,2 % di famiglie in Toscana media nazionale è di 6,8% (2015, ISTAT) Firenze -15 giugno

8 Le famiglie toscane che compilano la DSU La distribuzione per fasce ISEE delle famiglie ISEE Fino a 3 mila circa nuclei familiari individui ISEE 3 mila - 6 mila altrettanti nuclei individui ISEE 0-6 mila: Totale individui Firenze -15 giugno

9 L avvio del SIA Alla data della rilevazione (28 febbraio 2017) risultavano presentate domande di cui ammesse con una percentuale del 25% sul totale Firenze -15 giugno

10 Le stime sui beneficari del REI Le famiglie toscane che beneficerebbero del REI nella prima fase di applicazione sono circa 31,5 mila con un ammontare complessivo di spesa intorno ai 96 milioni di euro In una seconda fase con allargamento del REI a tutti i possibili beneficiari il numero potrebbe attestarsi intorno a 50 mila famiglie corrispondente a circa 143 mila individui con un costo approssimativo di circa a 136 milioni di euro Per il SIA suo tempo era stata ipotizzata una spesa di circa 33 milioni di euro Firenze -15 giugno

11 Il Rapporto sulle povertà.. vuole costituire uno strumento di riferimento necessario per le politiche ed i processi di programmazione Il fenomeno povertà richiede una osservazione protratta nel tempo, longitudinale, che colga il nesso tra osservazione, valutazione e politiche Firenze -15 giugno

12 Povertà: la necessità di nuovi strumenti analitici Andrea Valzania Università di Siena Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive

13 Definire e analizzare le povertà oggi

14 Integrare e rafforzare la gamma degli strumenti di analisi

15 Innovare l osservazione Passare dalla macchina fotografica alla telecamera: longitudinale? Qualitativa? Analizzare le carriere individuali di povertà evidenziando i punti di svolta Welfare preventivo

16 Le Le povertà: verso un programma di settore Multidimensionalità e Processi territoriali Andrea De Conno Anci - Federsanità Toscana

17 Persone povere vs Povertà

18 multidimensionalità

19 PRS: lotta alla povertà e inclusione sociale

20 Infrastruttura territoriale di inclusione

21 Elementi chiave per un programma di settore

22 Fattori cruciali di efficacia

23 Le La povertà alimentare: un approfondimento sul sistema territoriale di contrasto Andrea Bilotti Università di Siena Dipartimento di Scienze sociali, politiche e cognitive

24 Povertà alimentare: un fronte aperto Eurostat (2016) l 8,1% degli europei vive in una condizione di grave deprivazione materiale Secondo il Censis (2017) oltre 2 milioni di famiglie italiane sono in condizione di povertà alimentare L'aumento in dieci anni delle famiglie a cui capita di non avere soldi sufficienti per mangiare in alcuni periodi dell'anno e stato pari a +57% (2,2 milioni) L insicurezza alimentare si sta trasformando in uno dei problemi sociali più gravi che attualmente interessano il sistema di welfare italiano (Maino et al. 2016: 17).

25 Strategie di contrasto alla povertà alimentare Non un modello ma un sistema di esperienze ad elevata biodiversità

26 Prospettive Accompagnare un processo che parta dalle pratiche, alle buone prassi, fino alla sperimentazione di un modello possibile Affiancare il consolidamento di iniziative, progetti e strategie con un elevato potenziale per poi disseminare i buoni esiti Utilizzare un approccio globale al tema dell insicurezza alimentare, fornendo alle famiglie, accanto ai sostegni materiali, azioni e processi educativi e di integrazione sociale Approfondire i punti di svolta (Bonica, Cardano 2008) delle carriere di povertà per un nuovo investimento sociale innovativo

27 Primo rapporto sulle Povertà in Toscana dalle Conclusioni Abbiamo voluto usare per questo primo Rapporto il termine Povertà, al plurale, per indicare la necessità di non lasciare indistinte le diverse condizioni e i diversi percorsi, di non rassegnarsi a considerare la Povertà stessa una specie di fenomeno naturale, un normale inciampo nei sistemi sociali.

28 Grazie per l attenzione

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