Gabriele Paladin Consulente del Lavoro

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1 Gabriele Paladin Consulente del Lavoro Via Verdi, Oderzo TV Tel. 0422/ Fax. 0422/ Circolare MAGGIO Il lavoro part-time: gestione degli orari di lavoro - SIMEST: finanziamenti agevolati alle PMI per partecipazioni a fiere e mostre extra UE - Premio di risultato: la compartecipazione riduce i contributi di aziende e lavoratori - Rientro anticipato dalla malattia solo con rettifica del certificato - Disabili ed aggravamento delle condizioni di salute: limiti al recesso datoriale - Unioni civili. Effetti sulle prestazioni Inps - Maternità garantita anche alle lavoratrici in gestione separata - Smart working - Super Iper ammortamento - Premio natalità 800 euro - Opportunità formazione con Fondi interprofessionali Il lavoro part-time: come regolare le variazioni di orario Vi sollecitiamo a contattarci laddove abbiate lavoratori con orario part-time che si discostano dagli orari indicati nel contratto di assunzione per durata e per collocazione della prestazione lavorativa. Considerate le sanzioni previste, rimaniamo a disposizione per valutare la vostra situazione specifica e cercare una soluzione, un accordo aziendale da depositare, un contratto di prossimità, che possa venire incontro alle vostre esigenze e sollevarvi da eventuali controlli ispettivi. SIMEST: finanziamenti agevolati alle PMI per partecipazioni a fiere e mostre extra UE Il finanziamento agevolato è finalizzato a sostenere la partecipazione delle piccole e medie imprese ad una o più fiere e/o mostre nei Paesi extra UE. I beneficiari sono piccole medie imprese aventi sede legale in Italia, in forma singola o aggregata. Il finanziamento copre il 100% delle spese preventivate, fino ad un massimo di ,00 e comunque nei limiti previsti dal Regolamento UE n.1407/2013, relativo agli aiuti di importanza minore "de minimis". Il richiedente può presentare più domande di finanziamento. Ogni singola domanda può riguardare una o più fiere/mostre da realizzarsi al massimo in tre Paesi di destinazione. La domanda deve essere presentata prima della data prevista per l'inizio delle fiere/mostre per le quali è richiesto il finanziamento. Sono ammissibili le spese sostenute dalla data di arrivo della domanda di intervento alla SIMEST (Società italiana per le imprese all estero del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti) ed entro 12 mesi dopo la stipula del contratto di finanziamento. Le spese ammissibili riguardano: - spese per area espositiva (affitto e allestimento dello spazio espositivo, costi di iscrizione, oneri e diritti fissi obbligatori anche versati prima della presentazione della domanda di finanziamento, arredamento dell'area espositiva, assicurazione all'interno della fiera/mostra, compensi al personale incaricato dall'impresa compresi viaggi e soggiorni, servizi di traduzione e interpretariato, attrezzature, supporto audio e video, servizio elettricità, utenze varie, pulizie dello stand); - spese logistiche (trasporto a destinazione di materiali e prodotti esposti in fiera, movimentazione dei macchinari/prodotti);

2 - spese promozionali (realizzazione di materiale pubblicitario e promozionale, partecipazione a business meeting, convegni, work-shop, banner video, poster, cartellonistica, pubblicità nel catalogo ufficiale, stampa specializzata, omaggistica); - spese per consulenze connesse alla fiera/mostra (designer, architetti, innovazione prodotti). L'intervento viene concesso in forma di finanziamento agevolato. L'importo del finanziamento copre fino al 100% dell'importo preventivato, con il limite di ,00. L'importo massimo del finanziamento non può superare il 10% dei ricavi risultanti dall'ultimo bilancio approvato; comunque l'esposizione complessiva dell'impresa richiedente verso il Fondo 394/81 non può superare il 35% dei ricavi medi degli ultimi tre bilanci approvati. La durata del finanziamento è di 3,5 anni (di cui 18 mesi di preammortamento per soli interessi) e 2 anni di rimborso del capitale. Il tasso di interesse agevolato è pari al 10% del tasso di riferimento di cui alla normativa comunitaria. Il finanziamento agevolato deve essere garantito esclusivamente per la quota di finanziamento eccedente l importo del Margine Operativo Lordo registrato dall impresa nell ultimo bilancio approvato. Il finanziamento è concesso, secondo le seguenti modalità: la prima erogazione, per un importo massimo del 70%, deve essere richiesta entro tre mesi dalla stipula del contratto; l importo a saldo è erogato a condizione che le spese sostenute superino l importo già erogato, sulla base della rendicontazione delle spese sostenute. Premio di risultato: la compartecipazione riduce i contributi di aziende e lavoratori Il D.L. 24 aprile 2017, n. 50, è intervenuto sulle disposizioni che regolano la parziale detassazione dei premi di produttività/partecipazione agli utili, concordati mediante la sottoscrizione di contratti collettivi di secondo livello. Il decreto è entrato in vigore il 25 aprile 2017 e le novità riguardano esclusivamente i premi e le somme erogate in esecuzione dei contratti territoriali e aziendali sottoscritti successivamente al 24 aprile 2017, mentre per gli accordi stipulati precedentemente continuano ad applicarsi le disposizioni previgenti. La novità riguarda gli incentivi applicabili sui Premi di risultato erogati da datori di lavoro che favoriscono il coinvolgimento paritetico dei lavoratori nell organizzazione dell impresa. Il decreto prevede un nuovo incentivo di natura contributiva oltre all agevolazione fiscale con applicazione del 10% dell irpef. La norma prevede che laddove le aziende coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell organizzazione del lavoro, l aliquota contributiva a carico del datore di lavoro è ridotta a 20 punti percentuali; la riduzione riguarda l aliquota contributiva relativa all invalidità, alla vecchiaia ed ai superstiti; sulla medesima quota di retribuzione non è dovuta alcuna contribuzione a carico del lavoratore. Il dipendente perde tuttavia la contribuzione di computo ai fini pensionistici. Tale riduzione si applica fino ad un valore massimo del premio di 800 euro per lavoratore. Inoltre il regime fiscale di favore (10% dell aliquota) si applica su un monte di 4.000,00 euro (anziché 3.000,00 euro) se vi è il coinvolgimento dei lavoratori. Cosa si intende per coinvolgimento dei lavoratori? Al fine di beneficiare degli incentivi fiscali e di conseguenza anche di quelli contributivi appena introdotti l Agenzia delle Entrate ha specificato che è necessario che i lavoratori intervengano, operino ed esprimano opinioni che siano considerate di pari livello, importanza e dignità di quelle espresse dai responsabili aziendali che vi partecipano con lo scopo di favorire un impegno dal basso che consenta di migliorare le prestazioni produttive e la qualità del prodotto e del lavoro. Rientro anticipato dalla malattia solo con rettifica del certificato L Inps con circolare n. 79 del 2 maggio 2017 ha chiarito che in caso di riduzione del periodo di prognosi riportato nel certificato attestante la temporanea incapacità lavorativa per malattia, il lavoratore è tenuto a richiedere una rettifica del certificato stesso, al fine di documentare correttamente il periodo di assenza. In considerazione del fatto che, il certificato medico assume, di fatto, il valore di domanda di prestazione, la rettifica della data di fine prognosi, a fronte di una guarigione anticipata, rappresenta un adempimento obbligatorio da parte del lavoratore: sia nei confronti del datore di lavoro, ai fini della ripresa anticipata dell attività lavorativa,

3 sia nei confronti dell Inps, che riconosce la prestazione previdenziale sulla base di quanto attestato nel certificato. Per quanto sopra, in presenza di un certificato con prognosi ancora in corso, il datore di lavoro non può consentire al lavoratore la ripresa dell attività lavorativa ai sensi della normativa sulla salute e sicurezza dei posti di lavoro. Il lavoratore può essere riammesso in servizio solo in presenza di un certificato medico di rettifica della prognosi originariamente indicata. Il lavoratore è tenuto a comunicare all Inps, mediante la rettifica del certificato telematico, il venir meno della malattia prima della ripresa anticipata dell attività lavorativa. Il mancato rispetto dell obbligo in esame ha conseguenze anche sul piano sanzionatorio. Infatti, se a seguito di assenza a visita di controllo domiciliare e/o ambulatoriale, emerge che il lavoratore ha ripreso anticipatamente l attività senza inviare il certificato di rettifica, allo stesso verrà applicata la sanzione prevista in caso di assenza ingiustificata alla visita di controllo. In sostanza, la sanzione sarà pari al: 100% dell indennità per massimo 10 giorni, in caso di 1 assenza; 50% dell indennità nel restante periodo di malattia, in caso di 2 assenza; 100% dell indennità dalla data della 3 assenza. Disabili ed aggravamento delle condizioni di salute: limiti al recesso datoriale Con la Sentenza n /17 dello scorso 28 aprile la Cassazione ha accolto il ricorso di un lavoratore disabile, licenziato a seguito di aggravamento delle condizioni di salute, affermando che il datore di lavoro, nel caso di aggravamento o di significative variazioni all organizzazione del lavoro, può risolvere il rapporto solo se la speciale Commissione medica, costituita ai sensi dell articolo 10, comma 3, della Legge n. 68/99, accerta la definitiva impossibilità di reinserire il disabile in azienda. Pertanto non è sufficiente il parere del medico aziendale ma, nel caso di aggravamento delle condizioni fisiche che rendano impossibile la continuazione dell attività lavorativa da parte di un disabile, l azienda deve fare richiesta all apposita Commissione medica. Unioni civili. Effetti sulle prestazioni Inps La Legge 20 maggio 2016, n. 76 ha disciplinato le unioni civili tra persone dello stesso sesso e le convivenze di fatto prevedendo che le disposizioni che si riferiscono al matrimonio e le disposizioni contenenti le parole «coniuge», «coniugi» o termini equivalenti, ovunque ricorrono nelle leggi, negli atti aventi forza di legge, nei regolamenti nonché negli atti amministrativi e nei contratti collettivi, si applicano anche ad ognuna delle parti dell'unione civile tra persone dello stesso sesso. Con la Circolare n. 84 del 5 maggio 2017, l Inps fornisce precisazioni sulla spettanza dell assegno per il nucleo familiare ai soggetti uniti civilmente. In particolare, vengono specificate le fattispecie in relazione alla presenza di figli di una delle due parti, nati prima o durante l unione. Di seguito un breve riassunto: Nucleo in cui solo una delle due parti dell unione è lavoratore dipendente o titolare di prestazione previdenziale. In questo caso, devono essere riconosciute le prestazioni familiari per la parte dell unione civile priva di posizione tutelata. Nucleo formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una delle due parti dell unione nati precedentemente all unione stessi. Nel caso di genitori separati o naturali con figli nati precedentemente all unione civile, nulla cambia nel caso in cui uno dei due genitori abbia la posizione tutelata e l affido sia condiviso oppure esclusivo. A tali figli, infatti, viene garantito in ogni caso il trattamento di famiglia su una delle due posizioni dei propri genitori, a nulla rilevando la successiva unione civile contratta da uno di essi. Ove si tratti di genitori separati o naturali, privi entrambi di una posizione tutelata, la successiva unione civile di uno dei due con altro soggetto -

4 lavoratore dipendente o titolare di prestazione previdenziale sostitutiva - garantisce il diritto all Anf/Af per i figli dell altra parte dell unione civile. Nucleo formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una delle due parti nati dopo l unione. In questo caso, l assegno potrà essere erogato dall Istituto allorché il figlio sia stato inserito all interno dell unione civile, anche mediante il procedimento descritto dall art. 252 c.c.. L Istituto precisa che la prestazione per congedo matrimoniale spetta anche in caso di unione civile tra persone dello stesso sesso. Maternità garantita anche alle lavoratrici in gestione separata Le lavoratrici autonome iscritte alla gestione separata Inps potranno avere l indennità di maternità per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi, anche se non si astengono dal lavoro. Con questo intervento la legge allinea la tutela della maternità per le autonome assicurate presso l Inps a quella delle professioniste iscritte ad Albi. Queste ultime hanno, infatti, diritto a percepire l indennità anche se continuano a lavorare. Per le iscritte alla Gestione separata, invece, l articolo 64 del dlgs 151/2001 dispone che la tutela della maternità avvenga nelle forme e con le modalità previste per il lavoro dipendente. A questa previsione l articolo 13 della nuova legge aggiunge le parole «a prescindere, per quanto concerne l indennità di maternità spettante per i due mesi antecedenti la data del parto e per i tre mesi successivi, dalla effettiva astensione dall attività lavorativa». A favore delle lavoratrici e dei lavoratori iscritti alla Gestione separata vengono altresì ripristinate le disposizioni del dlgs 276/2003, che disciplinavano il lavoro a progetto, abrogate dal dlgs 81/2015. Pertanto, con la nuova legge, la gravidanza, la malattia e l infortunio dei lavoratori autonomi che prestano la loro attività in via continuativa per il committente non comportano l estinzione del rapporto di lavoro, la cui esecuzione, su richiesta del lavoratore, rimane sospesa, senza diritto al corrispettivo, per un periodo non superiore a 150 giorni per anno solare, fatto salvo il venir meno dell interesse del committente. Dal 1 gennaio 2017 il periodo di congedo parentale indennizzato spetta alle lavoratrici e ai lavoratori iscritti in via esclusiva alla Gestione separata e non pensionati per un periodo massimo di sei mesi entro i primi tre anni di vita del figlio o dell ingresso in famiglia del minore adottato o in affidamento preadottivo. Per far valere il diritto devono però risultare accreditate almeno tre mensilità di contribuzione nei 12 mesi precedenti l inizio del periodo indennizzabile. Smart working Dopo una gestazione di quasi 16 mesi il Parlamento, approvando definitivamente il Ddl «Del Conte», ha varato la prima normativa nazionale sullo smart-working, inteso come «modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato». Secondo le nuove regole, la prestazione è resa in modalità agile (per differenziarla dal telelavoro) quando avviene in parte all interno dei locali aziendali e in parte all esterno, senza una postazione fissa, ed entro i soli limiti di durata massima dell orario di lavoro giornaliero e settimanale. Chi volesse introdurre lo smart working ha l obbligo di predisporre un accordo scritto che può arrivare sia a contratto di lavoro in corso che in fase di sua costituzione: nell intesa andranno individuati anche i tempi di riposo e le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la disconnessione dalle strumentazioni tecnologiche. Ci si può comunque sempre ripensare: il passaggio al lavoro agile infatti, secondo le nuove regole, è risolvibile unilateralmente da entrambe le parti, con preavviso. In tal caso, la prestazione di lavoro ritorna alle modalità di tempo e di luogo ordinarie. Il lavoratore smart, è scritto espressamente nel provvedimento, ha diritto a un trattamento economico e normativo non inferiore a quello complessivamente applicato nei confronti dei colleghi che svolgono le medesime mansioni esclusivamente all interno. Il datore di lavoro deve consegnare all interessato, con cadenza almeno annuale, un informativa scritta nella quale sono individuati i rischi generali e specifici connessi alla particolare modalità di esecuzione del rapporto e la norma richiama l integrale rispetto del diritto del lavoratore

5 alla tutela contro infortuni e malattie professionali. Aspetto questo che attende di essere chiarito in quanto la norma renderebbe in teoria possibile al lavoratore agile far passare per infortunio sul lavoro per esempio qualsiasi incidente stradale! Super Iper ammortamento Vi consigliamo di informarvi con il vostro commercialista sulle opportunità relative al super ed iper ammortamento, così da facilitare il vostro processo decisionale nella redazione dei piani di investimento futuri. Premio natalità 800 euro L INPS ha rilasciato l applicazione internet per la domanda telematica per richiedere il premio di 800,00 euro alla nascita di un bambino che spetta dal 1 gennaio 2017, se si verifica una delle seguenti ipotesi: Compimento del 7 mese di gravidanza; Parto, anche se antecedente all inizio dell 8 mese di gravidanza; Adozione nazionale o internazionale con sentenza definitiva di un bambino minorenne; Affidamento preadottivo nazionale disposto con ordinanza o in affidamento preadottivo internazionale Se avete delle dipendenti vicine alla data nascita vi consigliamo di avvisarle. Opportunità formazione con Fondi interprofessionali Vi informiamo sono attive le seguenti opportunità di finanziamento per la formazione dei dipendenti delle imprese attraverso i Fondi Interprofessionali. Nello specifico: Fondo For.Te (Terziario: Commercio, Turismo, Servizi, Logistica, Spedizioni, Trasporti) per le imprese aderenti che abbiano da 1 a 249 dipendenti. Gli avvisi chiuderanno i primi di Luglio c.a. per il primo turno (a seconda dell avviso 5/5/2017 e 7/07/2017) e i primi di novembre per il secondo turno (a seconda dell avviso: 7/11/2017 e 21/11/2017). Fondimpresa (Aziende produttive - Confindustria) destinato alle PMI - Piani con richiesta di Contributo Aggiuntivo al proprio Conto - L iniziativa permette alle aziende di richiedere in aggiunta alle disponibilità del proprio conto aziendale un CONTRIBUTO AGGIUNTIVO variabile da fino ad un massimo di a seconda della dimensione aziendale (maturando). L Avviso sarà attivo dalle ore 9:00 dell 8 giugno 2017 alle ore 13:00 del 20 ottobre Cordiali saluti Rag. Paladin Gabriele