Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica e Interventi di Prevenzione EPIAIR2. Obiettivo specifico 3, Attività 1

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1 Inquinamento Atmosferico e Salute: Sorveglianza Epidemiologica e Interventi di Prevenzione EPIAIR2 Obiettivo specifico 3, Attività 1 Produrre un rapporto con la stima complessiva e città-specifica dell impatto a breve termine sui ricoveri ospedalieri, attribuibile all inquinamento. Obiettivo generale del progetto EPIAIR2 è il mantenimento di un Sistema di Sorveglianza epidemiologica degli effetti sanitari dell inquinamento atmosferico (già avviato nel precedente progetto EPIAIR) negli anni ; che prevede la valutazione dei rischi a breve termine. Sono ormai conosciuti da decenni gli effetti dell inquinamento atmosferico sulla salute umana dopo i gravi episodi di inquinamento degli anni 30-50; in anni più recenti sono emersi gli effetti acuti delle esposizioni a inquinanti ambientali a concentrazioni molto basse. Gli effetti acuti dell'inquinamento atmosferico sono a carico dell'apparato cardiovascolare e respiratorio, e sono evidenziabili oltre che in termini di mortalità, anche di ricoveri ospedalieri urgenti. I risultati disponibili riguardanti i ricoveri ospedalieri derivano dalle esperienze di studi multicentrici condotti negli Stati Uniti (il progetto NNMAPS) 1,2, in Europa (il progetto APHEA) 3,4,5, ed in Australia 6, Spagna 7 e Francia 8. Gli studi italiani si riferiscono ad esperienze condotte in singole città 9,10,11 e ai risultati del progetto MISA 12, relativi al periodo , e del progetto EPIAIR 13 per gli anni L inquinante più considerato e maggiormente studiato è il PM 10 (particolato atmosferico con diametro aerodinamico inferiore ai 10 micron), sono inoltre presenti in letteratura valutazioni dell effetto del PM (particolato fine, con diametro inferiore a 2,5 micron). Il biossido di azoto (NO 2 ) è stato considerato in molti studi europei, specie APHEA 14, perché nella realtà urbana del contesto europeo questo inquinante rappresenta un indicatore importante (come del resto l ossido di carbonio) del complesso mix di inquinanti derivanti dal traffico veicolare. L ozono (O 3 ) è un inquinante fotochimico che ha uno speciale interesse nell area mediterranea. Gli effetti acuti dell ozono sono ben documentati per l apparato respiratorio 2 ma sono stati suggeriti anche effetti sull apparato cardiovascolare 7,15,16. La presente analisi ha come obiettivo la valutazione dell impatto dell inquinamento atmosferico sulla morbosità in diverse città italiane, mediante l analisi dei ricoveri ospedalieri urgenti per diverse patologie in relazione con le polveri (PM10 e PM2,5), l NO2 e l O 3. Tra le

2 patologie sono state analizzate, nel loro complesso, quelle cardiache, cerebrovascolari e respiratorie. In generale sono stati studiati i ricoveri per tutte le età, per le malattie respiratorie sono stati considerati, separatamente, i soggetti in età pediatrica. È stata studiata la frequenza di ricoveri ospedalieri per diverse patologie dei residenti in 25 città (Ancona, Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Ferrara, Firenze, Genova, Mestre-Venezia, Milano, Modena, Napoli, Padova, Palermo, Parma, Piacenza, Pisa, Reggio Emilia, Rimini, Roma, Rovigo, Taranto, Torino, Treviso e Trieste) tra il 2006 ed il Per selezionare i ricoveri è stato applicato l algoritmo, di seguito riportato, agli archivi regionali delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) delle città in studio; per l identificazione delle singole condizioni patologiche sono stati utilizzati i codici della Classificazione Internazionale delle Malattie nona revisione (ICD-9): 1. sono stati selezionati tutti i ricoveri ordinari dei residenti in ciascuna città nel periodo di interesse. 2. tra questi ricoveri sono stati ulteriormente selezionati quelli effettuati presso le strutture sanitarie delle stesse città di residenza dei pazienti, per aumentare la probabilità che l esposizione corrisponda alle concentrazioni di inquinanti rilevate nelle singole città; 3. sono stati quindi esclusi: i ricoveri di neonati sani (differenza tra data di dimissione e di nascita <= 15 giorni); i ricoveri per Complicazioni di gravidanza, parto e puerperio : ICD9-CM ); i ricoveri per Alcune condizioni morbose di origine perinatale : ICD9-CM ; i ricoveri in cui la specialità del reparto di accettazione era: unità spinale, psichiatria, recupero e riabilitazione funzionale, lungodegenti, neuro riabilitazione; i ricoveri con tipologia dell'assistenza riabilitazione e lungodegenza; i ricoveri in Trattamento Sanitario Obbligatorio o Trattamento Sanitario Volontario; 4. i trasferimenti da altre strutture sanitarie, definiti come i ricoveri successivi nello stesso giorno o in quello seguente ad una dimissione e individuati tramite record linkage individuale, non sono stati inclusi nell analisi. In questi casi, tuttavia si è tenuto conto nell analisi delle diagnosi di dimissione di entrambi i ricoveri; 5. sono stati selezionati i ricoveri urgenti come definiti negli archivi regionali delle Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO);

3 6. dall archivio dei ricoveri urgenti sono stati selezionati quelli con diagnosi principale inclusa tra le patologie sotto elencate; 7. infine sono stati esclusi i ricoveri successivi al precedente di 28 giorni o meno, con diagnosi di dimissione uguale al precedente, in quanto considerati relativi ad uno stesso episodio di malattia. Sono stati studiati gli effetti delle variazioni giornaliere dei vari inquinanti sull aumento del rischio di ricovero per le seguenti patologie (in parentesi il codice ICD-9): Malattie cardiache ( ), Malattie cerebrovascolari ( ), Malattie respiratorie ( ). Per ogni centro, le Agenzie Regionali per la Protezione dell Ambiente (ARPA) hanno fornito dati orari (o giornalieri) di monitoraggio da più stazioni localizzate sul territorio cittadino relativamente a: particolato atmosferico con diametro aerodinamico inferiore a 10 micron (PM10), biossido di azoto (NO2) ed ozono (O3). Per 13 città partecipanti è stato possibile analizzare i dati di monitoraggio del particolato fine con diametro aerodinamico inferiore a 2,5 micron (PM2,5). L Aeronautica Militare e l ENAV (Ente Nazionale Assistenti di Volo) hanno fornito i dati relativi ai principali parametri meteorologici utili per il controllo del confondimento nella analisi statistica dei dati. L analisi dell associazione tra inquinamento atmosferico ed ospedalizzazioni è stata implementata mediante l applicazione dell approccio case-crossover. Successivamente i risultati città-specifici sono stati combinati mediante la meta-analisi ad effetti casuali. I risultati sono espressi come incremento percentuale del rischio di morte, e relativi intervalli di confidenza al 95%, associati ad incrementi di 10 mg/m3 della concentrazione di ciascun inquinante. Per ciascuna stima meta-analitica è stata riportata la stima della eterogeneità tra le stime di effetto città-specifiche. Maggiori dettagli sulle variabili ambientali e sulle analisi statistiche sono riportati nelle relazioni sui dati ambientali e sul metodo statistico del presente report. Nella tabella 1 sono riportati il numero di ricoveri di pazienti residenti e ricoverati nelle città in studio, per diagnosi di dimissione. La frequenza di ricoveri più elevata si osserva per le malattie cardiache. Nelle tabelle 2 e 3 sono riportati i risultati meta-analitici per le 25 città in studio, dell'associazione tra inquinamento atmosferico e ricoveri. Per ciascun gruppo di patologie sono descritti gli incrementi percentuali del rischio di ricovero, e relativi intervalli di confidenza al 95%, per variazioni di 10 µg/m 3 di ciascun inquinante, a diversi lag; inoltre è riportato il p-value del test di eterogeneità dei risultati città-specifici (p-het); questo test fornisce una misura di quanto le stime

4 dei vari centri concordino (p-value elevato) o divergano (p-value basso). Per ogni combinazione inquinante-causa sono stati definiti 4 lag (da modelli a lag distribuiti non vincolati) scelti a priori per studiare gli effetti a latenze immediate (lag 0 = inquinante nello stesso giorno e lag 0-1 = media dell inquinante nello stesso giorno e in quello precedente), ritardate (lag 2-5 = media dell inquinante tra 2 e 5 giorni precedenti) e prolungate (lag 0-5 = media dell inquinante in tutti i sei giorni). Non in tutte le città partecipanti al progetto sono disponibili i dati di monitoraggio del PM 2,5, percui le città incluse nell'analisi dei dati di PM 2,5 sono Ancona, Bologna, Ferrara, Mestre-Venezia, Milano, Modena, Napoli, Padova, Parma, Reggio-Emilia, Rimini, Roma, Torino. Analizzando unicamente le 13 città che hanno fornito anche i dati di PM 2,5 le associazioni tra patologie in studio ed inquinanti non si modificano sostanzialmente, per cui i rischi calcolati per i restanti inquinanti (PM 10, NO 2, O 3 ) si confermano nell'analisi di tutte e 25 le città. Per le patologie cardiache i risultati mostrano un effetto immediato del PM 10 (0.39%, CI 95%:0.07;0.71); i risultati sono coerenti in tutte le città, con stime di eterogeneità molto basse (pvalue elevato) ai vari lag considerati. Anche per l'no 2 si evidenzia un effetto immediato (0.57%, CI 95%:0.10;1.04), anche se le stime mostrano un'eterogeneità minore rispetto il PM 10. Il risultato dell'ozono è di difficile interpretazione in quanto mostra un'associazione negativa con effetto prolungato e con elevata concordanza tre le città in studio. Per le patologie cerebrovascolari non si evidenziano effetti importanti per i quattro inquinanti in studio.

5 Tabella 1: Descrizione della popolazione in studio: città, periodo di analisi, descrittive per malattie cardiache, cerebrovascolari, respiratorie e respiratorie 0-14 anni Città Periodo N anni N giorni Malattie cardiache Malattie cerebrovascolari Malattie respiratorie Malattie respiratorie 0-14 N N medio N medio N medio N medio N medio N medio N medio N medio N giornalier N giornalier N annuo giornaliero annuo annuo annuo giornaliero o o ANCONA ,7 2, , ,3 1, ,0 0,2 BARI ,8 7, , ,2 8, ,4 2,4 BOLOGNA ,4 13, ,2 4, ,2 8, ,2 1,0 BRINDISI ,8 1, ,8 0, ,8 1, ,6 0,4 CAGLIARI ,2 4, ,4 1, ,8 3, ,2 0,5 FERRARA ,2 4, ,4 1, ,2 2, ,4 0,2 FIRENZE ,8 7, ,4 3, ,0 6, ,0 0,4 GENOVA ,4 15, ,75 7, ,4 11, ,5 1,8 MESTRE-VENEZIA ,8 3, ,75 1, ,5 2, ,0 0,2 MILANO ,8 27, , ,2 23, ,6 5,1 MODENA ,8 3, ,5 1, ,5 3, ,5 0,2 NAPOLI ,6 20, ,2 7, ,8 16, ,4 5,4 PADOVA ,3 6, ,25 1, ,5 3, ,0 0,3 PALERMO ,0 12, ,5 3, ,3 10, ,5 3,3 PARMA ,5 4, ,75 1, ,5 3, ,5 0,4 PIACENZA ,3 2, ,75 1, ,3 2, ,3 0,2 PISA ,0 1, ,4 0, ,2 1,2 14 2,8 0,0 REGGIO EMILIA ,0 3, ,25 1, ,5 3, ,8 0,4 RIMINI ,8 2, ,5 1, ,5 2, ,0 0,2 ROMA ,4 56, ,6 21, ,8 36, ,8 7,7 ROVIGO ,0 1, ,75 0, ,5 1, ,0 0,1 TARANTO ,2 4, ,6 1, ,4 3, ,8 1,1 TORINO ,0 18, ,4 6, ,8 14, ,8 2,7 TREVISO ,6 2, ,6 0, ,0 1, ,0 0,2 TRIESTE ,7 7, , ,0 5, ,3 0,1 TOT

6 Tabella 2: Risultati meta analitici per le 25 città in studio relativi all associazione tra ricoveri ed inquinamento atmosferico, per patologie cardiache e cerebrovascolari (tutte le età), inquinante e lag (da modelli a lag distribuiti non vincolati): incrementi percentuali di rischio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10 µg/m 3 dell inquinante; p-value (p-het) del test di eterogeneità tra città, (periodo aprile-settembre per l ozono). Ricoveri cardiaci 0+ Ricoveri cerebrovascolari 0+ N città lag % L U I 2 P-HET N città lag % L U I 2 P-HET PM10 (µg/m 3 ) ,39 0,07 0, ,313 PM10 (µg/m 3 ) ,03-0,58 0, , ,41 0,00 0, , ,14-0,74 0, , ,02-0,36 0,33 0 0, ,18-0,79 0, , ,06-0,30 0,41 0 0, ,31-0,98 0,37 7 0,360 PM2.5 (µg/m 3 )* ,36-0,24 0, ,072 PM2.5 (µg/m 3 )* ,07-0,90 1, , ,48-0,61 1, , ,11-0,97 1, , ,41-0,13 0,95 0 0, ,37-0,46 1,20 5 0, ,62-0,01 1,25 8 0, ,49-0,88 1, ,141 NO2 (µg/m 3 )** ,57 0,10 1, ,098 NO2 (µg/m 3 )** ,36-0,21 0,94 7 0, ,62 0,02 1, , ,43-0,22 1,08 7 0, ,16-0,24 0,57 0 0, ,11-0,78 0,56 0 0, ,42-0,06 0,90 0 0, ,09-0,71 0,89 0 0,786 O3 (µg/m 3 )(aprile-settembre)*** ,30-0,62 0,03 0 0,955 O3 (µg/m 3 )(aprile-settembre)*** ,41-0,20 1,03 9 0, ,32-0,70 0,05 0 0, ,03-0,64 0,58 0 0, ,82-1,24-0,39 0 0, ,61-1,63 0, , ,87-1,37-0,37 0 0, ,39-1,34 0, ,293 * incluse Milano, Mestre, Padova, Torino, Parma, Ferrara, Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Rimini, Ancona, Roma, Napoli; ** esclusa Cagliari; *** esclusa Piacenza

7 Tabella 3: Risultati meta analitici per le 25 città in studio relativi all associazione tra ricoveri ed inquinamento atmosferico, per patologie respiratorie (tutte le età ed età pediatrica), inquinante e lag (da modelli a lag distribuiti non vincolati): incrementi percentuali di rischio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10 µg/m 3 dell inquinante; p-value (p-het) del test di eterogeneità tra città, (periodo aprile-settembre per l ozono). Ricoveri respiratori 0+ Ricoveri respiratori 0-14 N città lag % L U I 2 P-HET N città lag % L U I 2 P-HET PM10 (µg/m 3 ) ,35 0,08 0,63 0 0,981 PM10 (µg/m 3 ) ,98-0,42 2, , ,50 0,19 0,81 0 0, ,31-0,05 2, , ,56 0,03 1, , ,29-0,38 2, , ,75 0,24 1, , ,79-0,45 4, ,000 PM2.5 (µg/m 3 )* ,34-0,06 0,75 0 0,868 PM2.5 (µg/m 3 )* ,85-1,16 2, , ,60 0,15 1,06 0 0, ,33-0,42 3, , ,06 0,44 1,69 0 0, ,02-0,35 4, , ,23 0,58 1,88 0 0, ,42-0,35 5, ,020 NO2 (µg/m 3 )** ,25-0,19 0, ,266 NO2 (µg/m 3 )** ,39-0,19 2, , ,48 0,03 0,93 6 0, ,98-0,02 4, , ,08 0,48 1, , ,89 0,89 4, , ,29 0,48 2, , ,73 0,88 6, ,002 O3 (µg/m 3 )(aprile-settembre)*** ,06-0,49 0,37 0 0,961 O3 (µg/m 3 )(aprile-settembre)*** ,62-3,12 4, , ,03-0,44 0,50 0 0, ,20-3,10 2, , ,18-0,40 0,77 8 0, ,35-7,42 0, , ,11-0,53 0,76 0 0, ,58-6,80-0, ,006 * incluse Milano, Mestre, Padova, Torino, Parma, Ferrara, Reggio-Emilia, Modena, Bologna, Rimini, Ancona, Roma, Napoli; ** esclusa Cagliari; *** esclusa Piacenza

8 L'analisi dei dati riguardanti le patologie respiratorie mostra effetti sia immediati che ritardati e prolungati del PM10, sempre statisticamente significativi e bassa eterogeneità tra le città in studio {(lag0: 0.35%, CI95%: 0.08;0.63), (lag0-1: 0.50%, CI95%: 0.19;0.81), (lag2-5: 0.56%, CI95%: 0.03;1.10), (lag0-5: 0.75%, CI95%: 0.24;1.26)}. Anche il PM 2,5 mostra un'associazione positiva con i ricoveri per malattie respiratorie a partire dal lag 0-1, presentando però anche effetti ritardati e prolungati sempre statisticamente significativi {(lag0-1: 0.60%, CI95%: 0.16;1.08), (lag2-5: 1.06%, CI95%: 0.44;1.69), (lag0-5: 1.23%, CI95%: 0.58;1.88)} insieme ad una bassa eterogeneità tra le città analizzate. Infine le stime quantitative di associazione tra l'no 2 e i ricoveri per patologie respiratorie confermano effetti statisticamente significativi con valori più elevati rispetto le polveri dopo almeno 2 giorni dall'incremento dell'inquinante {(lag0-1: 0.48%, CI95%: 0.03;0.93), (lag2-5: 1.08%, CI95%: 0.48;1.68), (lag0-5: 1.29%, CI95%: 0.48;2.09)}. Per le patologie respiratorie in età pediatrica (0-14 anni) la meta-analisi mostra dei risultati non statisticamente significativi per le polveri, mentre per l'no 2 si evidenzia un effetto ritardato e prolungato anche se è elevata l'eterogeneità tra le città analizzate {(lag2-5: 2.89%, CI95%: 0.89;4.93), (lag0-5: 3.73%, CI95%: 0.88;6.66)}. L'O 3 mostra un'associazione negativa con i ricoveri statisticamente significativa al lag 0-5 ed una elevata discordanza tra le città analizzate (-3.58%, CI95%: -6.80:-0.26). Il progetto Epiair2 rappresenta il mantenimento di un Sistema di Sorveglianza epidemiologica degli effetti sanitari dell inquinamento atmosferico già avviato nel precedente progetto EPIAIR, pertanto è importante un confronto dei risultati dell'analisi meta-analitica limitatamente alle città incluse in entrambi i progetti nei due periodi di studio e Le città Epiair che hanno proseguito la raccolta dati di monitoraggio ambientale e sanitari nel quinquennio successivo sono: Bologna, Firenze, Mestre-Venezia, Milano, Palermo, Pisa, Roma, Taranto e Torino. Nelle tabelle 4-7 sono riportati i risultati meta-analitici dell'associazione tra inquinamento atmosferico e ricoveri, per le 9 città nei due successivi periodi di studio. Per le città che hanno implementato il sistema di sorveglianza a partire dal 2001, nel secondo quinquennio si confermano le associazioni rilevate per le patologie respiratorie e l'esposizione a particolato ed a biossido di azoto. Per l'ozono, l'associazione con i ricoveri per patologie cardiache mostra segno negativo nel secondo periodo di analisi. Tale significato protettivo che sembrerebbe assumere l'esposizione ad O 3, può essere spiegato con la documentata capacità della popolazione di mitigare l'esposizione a questo specifico inquinante che è fortemente correlato con la temperatura.

9 Tabella 4: Confronto dei risultati meta analitici per le 9 città in studio sia nel periodo che nel periodo relativi all associazione tra ricoveri ed inquinamento atmosferico, per patologie cardiache (tutte le età), inquinante e lag (da modelli a lag distribuiti non vincolati): incrementi percentuali di rischio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10 µg/m 3 dell inquinante; p-value (phet) del test di eterogeneità tra città, (periodo aprile-settembre per l ozono). EPIAIR Ricoveri cardiaci 0+ EPIAIR Ricoveri cardiaci 0+ lag % L U P-HET lag % L U P-HET PM10 (µg/m 3 ) 0 0,70 0,40 1,00 0,194 PM10 (µg/m 3 ) 0 0,32-0,08 0,73 0, ,69 0,35 1,03 0, ,40-0,10 0,91 0, ,18-0,61 0,25 0, ,12-0,54 0,29 0, ,43-0,12 0,98 0, ,04-0,45 0,37 0,889 NO2 (µg/m 3 ) 0 0,94 0,43 1,45 0,226 NO2 (µg/m 3 )* 0 0,40-0,16 0,97 0, ,69 0,20 1,19 0, ,51-0,13 1,15 0, ,02-0,54 0,57 0, ,21-0,30 0,71 0, ,75 0,00 1,51 0, ,45-0,23 1,13 0,366 O3 (µg/m 3 ) 0 0,14-0,47 0,76 0,029 O3 (µg/m 3 ) 0-0,43-0,83-0,02 0, ,04-0,63 0,72 0, ,51-0,97-0,04 0, ,30-0,86 0,23 0, ,10-1,75-0,44 0, ,34-1,16 0,50 0, ,17-1,91-0,43 0,291

10 Tabella 5: Confronto dei risultati meta analitici per le 9 città in studio sia nel periodo che nel periodo relativi all associazione tra ricoveri ed inquinamento atmosferico, per patologie cerebrovascolari (tutte le età), inquinante e lag (da modelli a lag distribuiti non vincolati): incrementi percentuali di rischio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10 µg/m 3 dell inquinante; p-value (p-het) del test di eterogeneità tra città, (periodo aprile-settembre per l ozono). EPIAIR Ricoveri cerebrovascolari 0+ EPIAIR Ricoveri cerebrovascolari 0+ lag % L U P-HET lag % L U P-HET PM10 (µg/m 3 ) 0 0,20-0,30 0,71 0,697 PM10 (µg/m 3 ) 0-0,15-0,62 0,32 0, ,05-0,60 0,52 0, ,20-0,71 0,32 0, ,02-1,69-0,35 0, ,16-1,05 0,73 0, ,85-1,62-0,08 0, ,29-1,18 0,61 0,256 NO2 (µg/m 3 ) 0 0,41-0,32 1,14 0,468 NO2 (µg/m 3 )* 0 0,45-0,35 1,26 0, ,41-0,40 1,23 0, ,62-0,12 1,36 0, ,20-1,10 0,71 0, ,32-1,14 0,50 0, ,02-1,09 1,07 0, ,07-0,90 1,05 0,683 O3 (µg/m 3 ) 0 0,16-0,52 0,85 0,917 O3 (µg/m 3 ) 0 0,12-0,80 1,06 0, ,51-1,31 0,29 0, ,25-1,22 0,73 0, ,99-2,05-0,23 0, ,18-1,48 1,13 0, ,92-2,05-0,23 0, ,37-1,76 1,05 0,180

11 Tabella 6: Confronto dei risultati meta analitici per le 9 città in studio sia nel periodo che nel periodo relativi all associazione tra ricoveri ed inquinamento atmosferico, per patologie respiratorie (tutte le età), inquinante e lag (da modelli a lag distribuiti non vincolati): incrementi percentuali di rischio e intervalli di confidenza al 95%, corrispondenti a variazioni di 10 µg/m 3 dell inquinante; p-value (phet) del test di eterogeneità tra città, (periodo aprile-settembre per l ozono). EPIAIR Ricoveri respiratori 0+ EPIAIR Ricoveri respiratori 0+ lag % L U P-HET lag % L U P-HET PM10 (µg/m 3 ) 0 0,60 0,27 0,94 0,834 PM10 (µg/m 3 ) 0 0,35 0,03 0,67 0, ,78 0,40 1,16 0, ,48 0,12 0,83 0, ,39-0,10 0,88 0, ,53 0,08 0,97 0, ,74 0,20 1,28 0, ,70 0,23 1,18 0,416 NO2 (µg/m 3 ) 0 0,54 0,03 1,05 0,958 NO2 (µg/m 3 )* 0 0,23-0,49 0,95 0, ,71 0,14 1,28 0, ,37-0,61 1,36 0, ,20 0,25 2,17 0, ,92 0,04 1,81 0, ,38 0,61 2,16 0, ,99-0,40 2,41 0,038 O3 (µg/m 3 ) 0 0,00-0,57 0,58 0,075 O3 (µg/m 3 ) 0-0,08-0,65 0,49 0, ,45-0,41 1,31 0, ,02-0,57 0,60 0, ,67-0,03 1,36 0, ,02-1,08 1,13 0, ,98-0,03 2,01 0, ,03-0,90 0,98 0,312

12 BIBLIOGRAFIA: 1. Dominici F, Peng RD, Bell ML, Pham L, McDermott A, Zeger SL, Samet JM. Fine particulate air pollution and hospital admission for cardiovascular and respiratory diseases. JAMA Mar 8;295(10): Medina-Ramón M, Zanobetti A, Schwartz J.: The effect of ozone and PM 10 on hospital admissions for pneumonia and chronic obstructive pulmonary disease: a national multicity study. Am J Epidemiol Mar 15;163(6): Le Tertre A, Medina S, Samoli E, Forsberg B, Michelozzi P, Boumghar A, Vonk JM, Bellini A, Atkinson R, Ayres JG, Sunyer J, Schwartz J, Katsouyanni K. Short-term effects of particulate air pollution on cardiovascular diseases in eight European cities. J Epidemiol Community Health Oct;56(10): Atkinson RW, Anderson HR, Sunyer J, Ayres J, Baccini M, Vonk JM, Boumghar A, Forastiere F, Forsberg B, Touloumi G, Schwartz J, Katsouyanni K. Acute effects of particulate air pollution on respiratory admissions: results from APHEA 2 project. Air Pollution and Health: a European Approach. Am J Respir Crit Care Med 2001;164: Spix C Anderson HR, Schwartz J, et al. Short-term effects of air pollution on hospital admissions of respiratory diseases in Europe: a quantitative summary of APHEA study results. Arch Environ Health 1998; 53: Barnett AG, Williams GM, Schwartz J, Best TL, Neller AH, Petroeschevsky AL,Simpson RW. The effects of air pollution on hospitalizations for cardiovascular disease in elderly people in Australian and New Zealand cities. Environ Health Perspect Jul;114(7): Ballester F, Rodríguez P, Iñíguez C, Saez M, Daponte A, Galán I, Taracido M, Arribas F, Bellido J, Cirarda FB, Cañada A, Guillén JJ, Guillén-Grima F, López E,Pérez-Hoyos S, Lertxundi A, Toro S. Air pollution and cardiovascular admissions association in Spain: results within the EMECAS project. J Epidemiol Community Health Apr;60(4): Host S, Larrieu S, Pascal L, Blanchard M, Declercq C, Fabre P, Jusot JF, Chardon B, Le Tertre A, Wagner V, Prouvost H, Lefranc A. Short-term associations between fine and coarse particles and hospital admissions for cardiorespiratory diseases in six French cities. Occup Environ Med Aug;65(8): Vigotti MA, Rossi G, Bisanti L, Zanobetti A, Schwartz J. Short term effects of urban air pollution on respiratory health in Milan, Italy, J EpidemiolCommunity Health Apr;50 Suppl 1:s71-5.

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