Sistema di sorveglianza Passi

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Sistema di sorveglianza Passi"

Transcript

1 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Programmi di prevenzione individuale 2010: screening oncologici Friuli Venezia Giulia

2 Redazione e impaginazione a cura di: Tolinda Gallo (Dipartimento di Prevenzione ASS 4 Medio Friuli ) Copia del questionario PASSI può essere richiesta a: Tolinda Gallo - Dipartimento di Prevenzione, ASS 4 Medio Friuli Via Chiusaforte 2, Udine linda.gallo@mediofriuli.it 2

3 Indice pag. PASSI : i programmi di prevenzione individuali Profilo socio-demografico Descrizione del campione I programmi di prevenzione individuali Diagnosi precoce del tumore del collo dell utero Diagnosi precoce del tumore della mammella Diagnosi precoce del tumore del colon retto Appendice Metodi

4 4

5 I programmi di prevenzione individuale : gli screening oncologici I programmi di screening organizzati si sono dimostrati efficaci nel ridurre la mortalità o l incidenza per i tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto, tre patologie con un impatto molto rilevante in termini di morbilità e mortalità. In alcuni casi, lo screening riesce ad evitare l'insorgenza del tumore, diagnosticando e curando le lesioni in fase iniziale. Se questo non è possibile, la diagnosi precoce consente comunque di scoprire i tumori quando sono ancora molto piccoli ed è possibile curarli con interventi meno invasivi. I programmi di screening sono un Livello essenziale di assistenza, cioè un diritto di tutti i cittadini nelle fasce di età stabilite. Come mostrano i dati più recenti, si sta confermando e consolidando la progressiva diffusione dei programmi di screening su tutto il territorio nazionale. Questo è indubbiamente frutto del grande impegno, non solo economico, ma anche culturale e organizzativo dei Sistemi sanitari regionali. Tuttavia esistono ancora differenze territoriali nell offerta della diagnosi precoce dei tumori della mammella, della cervice uterina e del colon retto. Sorveglianza Tra i soggetti portatori di interesse, i sistemi di sorveglianza rappresentano una realtà con cui interloquire in modo privilegiato. Le sorveglianze sono fondamentali per identificare le esigenze di salute della popolazione e dunque le priorità sulle quali è necessario intervenire e su cui modulare i messaggi da veicolare. Tra le sorveglianze di popolazione, PASSI (Progressi delle Aziende sanitarie per la salute in Italia) indaga aspetti relativi a: - principali fattori di rischio per le malattie croniche inseriti nel programma Guadagnare salute: sedentarietà, eccesso ponderale, consumo di alcol ed abitudine al fumo - rischio cardiovascolare: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete e calcolo del rischio - programmi di prevenzione oncologica per il tumore cervicale, mammario e colorettale - vaccinazioni contro influenza e rosolia - sicurezza stradale e sicurezza in ambito domestico - percezione dello stato di salute e presenza di sintomi depressivi. Ogni mese un campione regionale di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale stratificato per sesso ed età dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale del Dipartimento di Prevenzione, specificamente formato, effettua interviste telefoniche con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima tramite internet e registrati in un archivio unico nazionale. In Friuli Venezia Giulia nel 2010 sono state effettuate 1847 interviste. 5

6 6

7 profilo sociodemografico il campione 2010 PROFILO SOCIODEMOGRAFICO 7

8 8

9 Descrizione del campione La popolazione in studio è costituita da circa residenti di anni iscritti nel 2010 nelle liste delle anagrafi sanitarie delle 6 Aziende Sanitarie (ASS) del Friuli Venezia Giulia. Da gennaio 2010 a dicembre dello stesso anno, sono state intervistate persone di anni selezionate con campionamento proporzionale stratificato per sesso e classi di età dalle anagrafi sanitarie delle ASS regionali. Rappresentatività del campione per età e sesso La distribuzione per sesso e classe di età del campione (dati non pesati), confrontata con la popolazione residente, appare molto simile.. Distribuzione del campione e della popolazione per classi di età negli UOMINI () Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=926) Distribuzione del campione e della popolazione per classi di età nelle DONNE () Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=921) Popolazione Campione Popolazione Campione PROFILO SOCIALE Titolo di studio Il 9 del campione non ha alcun titolo di studio o ha la licenza elementare, il 32 la licenza media inferiore, il 45 la licenza media superiore e il 14 è laureato. L istruzione è legata al sesso, come è possibile vedere nella figura sulla destra: tra le donne, rispetto agli uomini, sono più frequenti i livelli di scolarità bassi e quelli alti. Campione per titolo di studio Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=1846) nessuno/elementare media inferiore media superiore laurea Uomini Donne 9

10 Il livello di istruzione dipende fortemente anche dall età: al crescere dell età, la frequenza di bassi livelli di istruzione aumenta significativamente. Prevalenza di scolarità bassa (nessuno/licenza elementare), per classi d età Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=178) Stato civile Coniugati o conviventi rappresentano il 57 del campione, i celibi o le nubili il 32, i separati o divorziati il 7 e i vedovi il 4.. Campione per categorie stato civile Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=1846) coniugato/convivente celibe/nubile separato/divorziato 7 vedovo/a Cittadinanza Il protocollo del sistema di sorveglianza Passi prevede la sostituzione degli stranieri non in grado di sostenere l intervista telefonica in italiano, pertanto Passi fornisce informazioni sugli stranieri più integrati o da più tempo nel nostro Paese, che hanno una sufficiente competenza relativamente alla lingua italiana parlata. Circa il 7 degli intervistati è costituito da stranieri, che sono maggiormente rappresentati nelle classi di età più giovani e tra le donne Percentuale di stranieri per sesso e classe d età Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=123) Uomini Donne Lavoro Il 69 del campione di intervistati nella fascia d età anni ha riferito di lavorare regolarmente. In tutte le fasce di età, la frequenza di donne con una occupazione regolare è minore rispetto a quella degli uomini (complessivamente il 60 contro il 77). Il lavoro regolare è più frequente nell età di mezzo: tra 35 e 49 anni. Percentuale di lavoratori regolari per sesso e classe d età Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=1678) Uomini Donne

11 Difficoltà economiche Il 59 del campione ha riferito di non avere nessuna difficoltà economica, il 33 qualche difficoltà e il 7 molte difficoltà economiche. Percentuale di intervistati che riferiscono molte difficoltà economiche per sesso e classe d età Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=1678) Uomini Donne. 11

12 12

13 programmi di prevenzione individuale diagnosi precoce del tumore del collo dell utero diagnosi precoce del tumore della mammella diagnosi precoce del tumore del colon-retto PROGRAMMI DI PREVENZIONE 13

14 14

15 Diagnosi precoce del tumore del collo dell utero Il carcinoma del collo dell utero a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna per frequenza e in Italia rappresenta quasi il 2 di tutti i tumori maligni femminili. Secondo le rilevazioni dei Registri tumori, nel periodo nel nostro Paese si sono verificati 8,6 casi per donne: un dato che, rispetto al passato, è in lenta ma continua diminuzione, in parte attenuata dall invecchiamento della popolazione. Nel 2007, i decessi per cancro della cervice uterina in Italia sono stati ancora 471. Eppure, almeno teoricamente, la mortalità per cancro del collo dell utero sarebbe del tutto evitabile grazie alla diagnosi precoce con Pap test, la cui esecuzione è raccomandata ogni tre anni alle donne, a partire dai 25 anni fino ai 64 anni di età. In Italia, il ministero della Salute raccomanda ai servizi sanitari l esecuzione di screening di popolazione, cioè un programma organizzato in cui le donne nella fascia d età a rischio vengono invitate a intervalli regolari per fare il Pap test. Tuttavia il Pap test viene effettuato anche al di fuori di programmi organizzati, su iniziativa personale della donna, nell ambito del rapporto con il proprio ginecologo o in altri contesti. L Osservatorio nazionale screening svolge il monitoraggio dell andamento di questi programmi: nel 2009 le donne italiane di anni, residenti in aree dove è attivo un programma di screening organizzato, erano più di 13 milioni (78,4 della popolazione target). L estensione dei programmi è ormai ampia nelle Regioni del Nord e del Centro Italia e gradualmente aumenta anche in quelle meridionali. Il sistema Passi rileva, richiedendolo direttamente alle donne, se e quando è stato effettuato il Pap test e se è stato eseguito all interno del programma di screening organizzato dalla ASS oppure su iniziativa personale. Diagnosi precoce del tumore del collo dell utero (25-64anni) - Friuli Venezia Giulia (IC 95) Effettuato un Pap test preventiva negli ultimi 3 anni 86,1 (83,4-88,8) Effettuato un Pap test nell ambito dello screening organizzato 55,9 (52,0-59,8) Effettuato un Pap test fuori dallo screening organizzato 30,1 (26,5-33,8) Donne che hanno ricevuto una lettera dall ASS 87,0 (84,4-89,5) Donne che hanno ricevuto il consiglio dell operatore sanitario 70,6 (67,0-74,2) Donne che hanno visto la campagna informativa 82,0 (78,9-85,0) La copertura Nel 2010, in Friuli Venezia Giulia l 86 delle donne intervistate ha riferito di aver effettuato un Pap-test preventivo nel corso degli ultimi tre anni (il 56 all interno dei programmi di screening organizzati e il 30 come screening spontaneo). Non si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interaziendale (range 79 ASS 3 Alto Friuli - 90 ASS 5 Bassa Friulana ) Pap test eseguito negli ultimi tre anni (25-64 anni), per ASS () Friuli Venezia Giulia - PASSI ASS 5 ASS 4 ASS 1 FVG ASS 2 ASS 6 ASS 3 15

16 Nel 2010, nel pool di Asl italiane che hanno partecipato alla rilevazione, il 76 delle donne 25-64enni ha eseguito un Pap test preventivo nel corso dei tre anni precedenti l intervista. La copertura complessiva al test di screening raggiunge valori elevati al Nord (85) e al Centro (82), mentre è più bassa al Sud (62). Per un confronto interregionale più attendibile, la copertura del Pap test negli ultimi tre anni è stata calcolata anche sul pool quadriennale ( ), come illustra la figura. Copertura del Pap test negli ultimi tre anni ( 25-64enni) Pool Asl Passi I valori di copertura riferita in Liguria sono relativi all effettuazione del Pap-test in regime di esenzione ticket ai sensi della legge 338/ finanziaria 2001; il programma di screening organizzato regionale è stato avviato nell autunno Nello screening cervicale la quota di adesione spontanea è rilevante (il 30 come screening spontaneo ). Non si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interaziendale. A livello nazionale si stima che quasi quattro donne su dieci (38) abbiano eseguito il test di screening al di fuori del programma organizzato (si va dall 8 della Basilicata al 69 della Liguria). Copertura del Pap test negli ultimi tre anni (25-64enni) per ASS e per adesione spontanea o all interno dello screening Friuli Venezia Giulia - PASSI ASS 1 ASS 2 ASS 3 ASS 4 ASS 5 ASS 6 FVG al di fuori dello screening organizzato all'interno dello screening 16

17 Fattori predittivi individuali di adesione al test di screening La copertura al test di screening è maggiore nelle donne di anni (90), in quelle coniugate (88) e conviventi (88) e nelle italiane rispetto alle straniere (87 vs. 77). La copertura tende a crescere all aumentare del livello d istruzione ed è maggiore nelle donne che riferiscono di non avere difficoltà economiche. L analisi multivariata conferma le associazioni rilevate. Pap-test negli ultimi tre anni (25-64enni) Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 TOTALE ETA' STATO CIVILE coniugata non coniugata CONVIVENZA convivente non convivente IS TRUZIONE nessuno/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche nessuna CITTADINANZA italiana straniera Ma, esaminando separatamente le donne che hanno eseguito il test nell ambito dei programmi di screening organizzati e coloro che lo hanno eseguito di propria iniziativa, emerge che: la percentuale di donne che fanno il test all interno della campagne di screening non mostra gradienti rilevanti per età, livello d istruzione, difficoltà economiche riferite o cittadinanza la percentuale di donne che fanno il test al di fuori delle campagne di screening mostra un forte gradiente per livello d istruzione e difficoltà economiche riferite ed è più elevata nelle cittadine italiane. 17

18 Pap-test negli ultimi tre anni a di fuori di programmi di screening organizzati Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 Pap-test negli ultimi tre anni all interno di programmi di screening organizzati Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 TOTALE 30 ETA' STATO CIVILE coniugata 31 non coniugata 27 CONVIVENZA convivente 31 non convivente 26 ISTRUZIONE nessuno/elementare 11 media inferiore 25 media superiore 32 laurea 38 DIFF. ECONOMICHE molte 20 qualche 24 nessuna 34 CITTADINANZA italiana 30 straniera TOTALE 56 ETA' STATO CIVILE coniugata 57 non coniugata 56 CONVIVENZA convivente 56 non convivente 56 ISTRUZIONE nessuno/elementare 63 media inferiore 57 media superiore 55 laurea 54 DIFF. ECONOMICHE molte 62 qualche 59 nessuna 54 CITTADINANZA italiana 57 straniera Periodicità di esecuzione del Pap test Rispetto all ultimo Pap test preventivo effettuato, il 45 delle donne intervistate ha riferito l effettuazione nell ultimo anno, il 40 da uno a tre anni, l 8 da più di tre anni. Ultimo anno Pap-test e periodicità () Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=751) 45 Il 6 delle donne intervistate non ha mai eseguito un Pap test preventivo. Da 1 a 3 anni >3 anni 8 41 Mai fatto

19 Efficacia degli interventi che promuovono l esecuzione del Pap test Nel 2010, il 99 delle donne 25-64enni intervistate è stato raggiunto da almeno un intervento di promozione.. Le donne di anni, che hanno effettuato il Pap test, hanno riferito di ritenere che gli interventi di promozione ricevuti abbiano avuto un influenza positiva nelle seguenti percentuali: lettera dell ASS (87), consiglio dell operatore (71),campagna comunicativa (82). L efficacia degli interventi di promozione è maggiore quando questi sono tra loro associati Interventi di Promozione dell ultimo Pap-test () Friuli Venezia Giulia -PASSI 2010 (n=751 3 interventi 2 interventi 1 intervento nessun intervento Motivi addotti per spiegare la mancata effettuazione del pap test Nel 2010, circa il 14 delle donne di anni non è risultata coperta per quanto riguarda la diagnosi precoce del tumore del collo dell utero in quanto o non ha mai effettuato il Pap test (6) o l ha effettuato da più di tre anni (8). I motivi addotti per spiegare la mancata esecuzione del test sono molteplici. Tra i motivi che ricorrono con maggior frequenza ( penso di non averne bisogno ), solo in minima parte può essere associato a donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali. È invece verosimile che la maggior parte delle donne che dichiarano di non aver bisogno del test ignorino o sottovalutino il rischio di cancro, o l efficacia del Pap test. Motivazione della non effettuazione del Pap-test secondo le linee guida () Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=99) già operata/motivi sanitari penso di non averne bisogno non ho avuto tempo 16 imbarazzo 9 non ho ricevuto la convocazione paura dei risultati 5 6 nessuno lo ha consigliato 3 fastidioso/doloroso 1 altro Conclusioni La copertura complessiva del Pap test preventivo è alta, ma potrebbe ancora migliorare. Poco più della metà delle donne ha praticato il test nell ambito del programma organizzato regionale, mentre un terzo lo ha effettuato per iniziativa personale. Questa caratteristica della pratica del Pap test, in Italia, ha alcune importanti conseguenze sul rispetto dell intervallo raccomandato e sull equità. Le donne con minore livello di istruzione e con difficoltà economiche, come pure quelle con cittadinanza straniera, raggiungono livelli di prevenzione meno buoni. Tuttavia queste differenze sono molto piccole o addirittura inesistenti nei programmi organizzati, mentre sono più grandi nello screening effettuato su iniziativa personale. La lettera di invito, in associazione al consiglio dell operatore sanitario, è lo strumento più efficace per aumentare l adesione allo screening. 19

20 Diagnosi precoce del tumore della mammella Secondo i dati dei registri tumori, il cancro della mammella provoca un quarto di tutti i tumori maligni delle donne. L Istituto superiore di sanità stima che, nell arco di tutto il 2010, si siano accumulati nuovi casi e che, in virtù di una migliore sopravvivenza, attualmente ben donne italiane vivono, dopo aver avuto un cancro della mammella. Tutto ciò grazie alla diagnosi precoce e all efficacia delle cure. La mortalità per cancro della mammella si riduce sensibilmente tra le donne che praticano la mammografia ogni due anni, a partire dai 50 fino ai 69 anni di età. Per questa ragione, in Italia, il ministero della Salute raccomanda ai servizi sanitari l esecuzione di screening di popolazione, cioè un programma organizzato che ogni due anni inviti regolarmente le donne tra 50 e 69 anni a eseguire la mammografia. Indipendentemente da questi programmi, la mammografia viene effettuata anche su iniziativa personale della donna, nell ambito del rapporto con il proprio ginecologo o in altri contesti. L Osservatorio nazionale screening, che ha il compito di seguire l andamento di questi programmi, stima che nel 2009 fossero circa 2,5 milioni (l 87 della popolazione target) le donne italiane di anni, residenti in aree dove era attivo un programma di screening organizzato. Il sistema Passi rileva, richiedendolo direttamente alle donne tra 50 e 69 anni, se e quando è stata effettuata la mammografia e se è stata eseguita all interno del programma di screening organizzato oppure su iniziativa personale. Diagnosi precoce del tumore della mammella (50-69anni) - Friuli Venezia Giulia (IC 95) Effettuata una mammografia preventiva negli ultimi 2 anni 81,6 (77,1-86,1) Effettuato una mammografia nell ambito dello screening organizzato 66,6 (61,2-72,0) Effettuato una mammografia fuori dallo screening organizzato 14,6 (10,5-18,7) Donne che hanno ricevuto una lettera dall ASS 90,0 (86,5-93,5) Donne che hanno ricevuto il consiglio dell operatore sanitario 70,1 (64,9-75,3) Donne che hanno visto la campagna informativa 83,4 (79,3-87,5) La copertura Nel 2010, in Friuli Venezia Giulia l 82 delle donne intervistate ha riferito di aver effettuato una mammografia preventiva nel corso degli ultimi due anni (il 67 all interno dei programmi di screening organizzati e il 15 come screening spontaneo). Non si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interaziendale (range 72 ASS 4 Medio Friuli - 88 ASS 6 Friuli Occidentale ) Mammografia eseguita negli ultimi due anni (50-69 anni), per ASS Friuli Venezia Giulia - PASSI ASS 6 ASS 5 ASS 2 ASS 1 FVG ASS 3 ASS 4 20

21 Nelle Asl che hanno partecipato al Passi nel 2010, il 70 delle donne 50-69enni ha eseguito la mammografia preventiva nel corso dei precedenti due anni. La copertura complessiva al test di screening raggiunge valori più alti al Nord (81) e al Centro (77), mentre è significativamente più bassa al Sud e nelle Isole (53). Copertura della mammografia negli ultimi due anni ( 50-69enni) Pool Asl Passi Per un confronto interregionale più attendibile, la copertura della mammografia negli ultimi due anni è stata calcolata anche sul pool quadriennale ( ), come illustra la figura. In Friuli Venezia Giulia la mammografia viene effettuata in gran parte nell ambito dei programmi organizzati ( 67 vs 15 ) Non si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interaziendale. Copertura della Mammografia negli ultimi due anni (50-69enni) per ASS e per adesione spontanea o all interno dello screening Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 A livello nazionale una donna su cinque (20) ha eseguito lo screening mammografico su iniziativa personale (si va dal 4 della Basilicata e Valle d Aosta al 34 della Liguria) ASS 1 ASS 2 ASS 3 ASS 4 ASS 5 ASS 6 FVG al di fuori dello screening organizzato all'interno dello screening 21

22 Fattori predittivi individuali di adesione al test di screening L effettuazione regolare dell esame è più frequente nelle donne con un livello di istruzione più elevato e senza molte difficoltà economiche. L analisi multivariata conferma l associazione con lo status economico. L età media riferita della prima mammografia è 39 anni, ciò indica un rilevante ricorso all esame preventivo prima dei 50 anni. Mammografia negli ultimi due anni (50-69enni) Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 TOTALE ETA' STATO CIVILE coniugata non coniugata CONVIVENZA convivente non convivente ISTRUZIONE nes s uno/elementare media inferiore media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte qualche ness una C ITTADINANZA italiana straniera Confrontando le caratteristiche delle donne che hanno eseguito il test di screening nell ambito di programmi organizzati con quelle di chi lo ha fatto di propria iniziativa, si nota che: la percentuale di donne che praticano l esame all interno del programma di screening è maggiore tra 60 e 69 anni. Al contrario, l esame su iniziativa personale è effettuato con maggiore frequenza dalle donne un po più giovani (50-59 anni) le differenze di esecuzione del test, basate su stato civile, convivenza e difficoltà economiche esistono in entrambi i tipi di offerta, ma appaiono ridotte nei programmi organizzati Nello screening praticato di propria iniziativa, le donne meno istruite hanno una copertura minore di quella delle donne più istruite. 22

23 Mammografia negli ultimi due anni a di fuori di programmi di screening organizzati Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 Mammografia negli ultimi due anni all interno di programmi di screening organizzati Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 TOTALE 15 ETA' STATO CIVILE coniugata 13 non coniugata 19 CONVIVENZA convivente 14 non convivente 16 ISTRUZIONE nessuno/elementare 5 media inferiore 14 media superiore 24 laurea 13 DIFF. ECONOMICHE molte 5 qualche 11 nessuna 18 CITTADINANZA italiana 15 straniera TOTALE 67 ETA' STATO CIVILE coniugata 68 non coniugata 64 CONVIVENZA convivente 67 non convivente 65 ISTRUZIONE nessuno/elementare 76 media inferiore 67 media superiore 56 laurea 79 DIFF. ECONOMICHE molte 45 qualche 69 nessuna 67 CITTADINANZA italiana 67 straniera Periodicità di esecuzione della mammografia Rispetto all ultima Mammografia preventiva effettuata, il 47 delle donne intervistate ha riferito l effettuazione nell ultimo anno, il 35 da uno a due anni, il 12 da più di due anni. Mammografia e periodicità () Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=352) Il 6 delle donne intervistate non ha mai eseguito una Mammografia preventiva. Ultimo anno da 1 a 2 anni >2 anni 12 Mai fatto

24 Efficacia degli interventi che promuovono l esecuzione della mammografia La maggior parte (99) delle donne 50-69enni è stata raggiunta da almeno un intervento di promozione dello screening. La percentuale di esecuzione della mammografia negli intervalli raccomandati è più alta nelle donne raggiunte da più interventi di promozione, come accade generalmente all interno dei programmi di screening organizzati. L esame è stato eseguito secondo i tempi raccomandati dall 89 delle donne 50-69enni che hanno ricevuto la lettera di invito associata al consiglio di un operatore sanitario, contro il 65 di quelle non raggiunte da alcun intervento di promozione. Interventi di Promozione dell ultima Mammografia () Friuli Venezia Giulia -PASSI 2010 (n=751 3 interventi 2 interventi 1 intervento nessun intervento Motivi addotti per spiegare la mancata effettuazione della mammografia Nel 2010, in Friuli Venezia Giulia il 18 delle donne 50-69enni non ha praticato una prevenzione ottimale per quanto riguarda il cancro della mammella o perché non ha mai eseguito la mammografia (6) o perché l ha eseguita più di due anni prima (12). Diverse le motivazioni fornite per la mancata esecuzione dell esame. La risposta più frequente è: penso di non averne bisogno, che potrebbe essere interpretata come una errata percezione del rischio. Motivazione della non effettuazione della Mammografia secondo le linee guida () Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=99) penso di non averne bisogno 23 non ho avuto tempo 16 non ho ricevuto la convocazione paura dei risultati 6 6 imbarazzo nessuno lo ha consigliato fastidioso/doloroso altro

25 Conclusioni I programmi di screening organizzati favoriscono una maggior adesione della popolazione target e riducono le diseguaglianze. In particolar modo, la lettera di invito, in associazione al consiglio dell operatore sanitario, sembra lo strumento più efficace. In Friuli Venezia Giulia la copertura stimata nelle donne 50-69enni relativa all effettuazione della Mammografia è elevata (82); il sistema PASSI informa sulla copertura complessiva, comprensiva sia delle donne che hanno effettuato l esame all interno dei programmi di screening organizzati (67) sia della quota di adesione spontanea (15), che in questo screening è molto meno rilevante rispetto a quello cervicale. I programmi organizzati si confermano correlati ad una maggior adesione; la lettera di invito e il consiglio sanitario associati si confermano gli strumenti più efficaci. La non effettuazione dell esame pare associata ad una molteplicità di fattori; per alcuni è forse possibile intervenire con un azione comunicativa attenta e mirata. ed indica un rilevante ricorso all esame preventivo prima dei 50 anni. La mammografia è spesso praticata già prima dei 50 anni (età media della prima Mammografia riferita è di 39 anni), età per cui il rapporto tra benefici e rischi è apparentemente minore e aumentano i costi per anno di vita salvata. È proprio per questi motivi, del resto, che le attuali raccomandazioni prevedono l offerta dello screening prima dei 50 anni, ma solo dopo aver raggiunto una protezione ottimale per le donne tra 50 e

26 Diagnosi precoce del tumore del colon-retto Secondo i registri tumori, quasi cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di cancro colorettale, un tumore caratterizzato da un elevata incidenza e una discreta sopravvivenza. I tumori del colon-retto infatti sono al terzo posto per incidenza tra gli uomini e al secondo per le donne, facendo registrare nuovi casi l anno nella popolazione maschile e in quella femminile. Si tratta di una neoplasia abbastanza rara prima dei 40 anni, che diventa più frequente a partire dai 60. Negli ultimi tempi, nonostante sia aumentato il numero di tumori, si è assistito a una diminuzione della mortalità, dovuta a un'informazione più adeguata, ai miglioramenti terapeutici e soprattutto alla diagnosi precoce che si stima riduca la mortalità per cancro del colon-retto di circa il 20. Per questa ragione, in Italia, il ministero della Salute raccomanda di organizzare programmi di screening di popolazione. Il Piano nazionale della prevenzione propone come strategia di screening per le neoplasie del colon-retto nelle persone della fascia anni la ricerca del sangue occulto nelle feci (Sof) con frequenza biennale o l esecuzione della rettosigmoidoscopia/colonscopia. Per questo esame, la cadenza consigliabile non è definibile in modo univoco: in alcune categorie a maggior rischio, l intervallo minimo suggerito è di cinque anni. Attualmente, gli screening colorettali più diffusi sono: quello a due stadi (costituito da ricerca di sangue occulto nelle feci e successiva colonscopia per i positivi) utilizzato prevalentemente sul territorio nazionale. In un numero limitato di Asl si utilizza invece la rettosigmoidoscopia eseguita a partire dai 58 anni, una volta nella vita. L Osservatorio nazionale screening, che ha il compito di monitorare l andamento dei programmi di screening in Italia, stima che nel 2009 quasi tre milioni di cittadini italiani nella fascia di età anni sono stati invitati ad aderire al programma di screening organizzato e che la metà di questi abbia effettivamente aderito. Tra gli argomenti di salute monitorati dal Passi, è presente una sezione che indaga sulla diagnosi precoce dei tumori del colon-retto tra le persone di anni. Diagnosi precoce del tumore del colon retto (50-69anni) - Friuli Venezia Giulia (IC 95) Eseguito un test per la ricerca di sangue occulto fecale (SOF) a scopo 40,0 preventivo, nei tempi raccomandati (entro 2 anni) (36,1-43,9) Eseguita una colonscopia a scopo preventivo negli ultimi 5 anni 13,0 (10,3-15,7) Ha ricevuto una lettera dall ASS 48,9 (44,9-52,8) Ha ricevuto il consiglio dell operatore sanitario 30,0 (26,4-33,7) Ha visto la campagna informativa 47,4 (43,5-51,4) La copertura dello screening Nel 2010, sulla base dei dati raccolti dal sistema di sorveglianza Passi,in Friuli venia Giulia il 47 delle persone intervistate nella fascia di età anni ha riferito di aver eseguito un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali a scopo preventivo, in accordo con le raccomandazioni (ricerca del sangue occulto fecale (Sof) negli ultimi due anni, oppure colonscopia negli ultimi cinque anni). 26

27 Ricerca del sangue occulto Nel 2010, in Friuli Venezia Giulia il 40 delle persone tra i 50 e i 69 anni intervistate ha riferito di aver effettuato la ricerca del sangue occulto nelle feci a scopo preventivo nel corso degli ultimi due anni. Non si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interaziendale (range 32 ASS 1 Triestinai - 50 ASS 5 Bassa Friulana ) Ricerca del sangue occulto negli ultimi 2 anni, anni, per ASS () Friuli Venezia Giulia- PASSI ASS 5 ASS 6 ASS 3 FVG ASS 4 ASS 2 ASS 1 Nelle Asl che hanno partecipato al Passi nel 2010 il 29 degli intervistati nella fascia di età anni riferisce di aver effettuato una ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni. Questa percentuale raggiunge valori più elevati al Nord (44) e al Centro (31), mentre è significativamente più bassa al Sud (11). Ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni ( 50-69enni) Pool Asl Passi Per un confronto interregionale più attendibile, la copertura del sangue occulto negli ultimi due anni è stata calcolata anche sul pool quadriennale ( ), come illustra la figura. 27

28 La ricerca del sangue occulto nelle feci è più frequente nelle persone 60-69enni (47), e in quelle con cittadinanza italiana (40). Ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni (50-69enni) Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 TOTALE 40 ETA' SESSO uomini donne ISTRUZIONE nessuno/elementare 50 media inferiore 39 media superiore 32 laurea 49 DIFF. ECONOMICHE molte 39 qualche 45 nessuna 37 CITTADINANZA italiana 40 straniera Promozione della ricerca del sangue occulto nelle feci Il 49 dei 50-69enni ha riferito di aver ricevuto una lettera di invito da parte della ASS di appartenenza per fare la ricerca del sangue occulto, il 30 ha ricevuto il consiglio di un medico o operatore sanitario e il 47 ha visto o sentito una campagna informativa. Più di due terzi degli intervistati (76) è stata raggiunta da almeno uno dei tre interventi di promozione per l effettuazione della ricerca del Sof. La percentuale di esecuzione del test è più alta tra chi è stato raggiunto da più interventi di promozione. Infatti l esame è stato eseguito, secondo i tempi raccomandati, dal 72 di chi ha ricevuto la lettera di invito associata al consiglio del medico, contro il 10 di coloro che non sono stati raggiunti da alcun intervento di promozione. Ricerca del sangue occulto negli ultimi due anni per esposizione interventi di promozione, 50-69enni Friuli Venezia Giulia -PASSI 2010 (n=751 lettera+consiglio solo consiglio solo lettera solo campagna nessun intervento

29 Motivi addotti per spiegare la mancata effettuazione del sangue occulto Le principali motivazioni addotte da chi non ha mai effettuato un esame del sangue occulto nelle feci sono il pensare di non averne bisogno (32) e il fatto di non aver ricevuto consigli in merito. Questi motivi possono riflettere la mancanza di conoscenze sulla diagnosi precoce, la sottovalutazione del rischio di cancro colorettale e infine un insufficiente opera di orientamento da parte degli operatori sanitari. Motivazione della non effettuazione della ricerca del sangue occulto a scopo preventivo Friuli Venezia Giulia PASSI 2010 (n=336) penso di non averne bisogno 32 nessuno lo ha consigliato 17 non ho avuto tempo pigrizia 9 10 non ho ricevuto la convocazione già fatta/consigliato colnscopia 6 6 paura dei risultati imbarazzo 4 4 fastidioso/doloroso 2 altro Effettuazione della colonscopia Nel 2010, in Friuli Venezia Giulia il 13 delle persone tra i 50 e i 69 anni intervistate ha riferito di aver effettuato una colonscopia preventiva nel corso degli ultimi cinque anni. Non si osservano differenze statisticamente significative nel confronto interaziendale (range 18 ASS 3 Alto Friuli - 6 ASS 6 Friuli Occidentale ) Colonscopia negli ultimi 5 anni, anni, per ASS () Friuli Venezia Giulia PASSI ASS 3 ASS 4 ASS 2 ASS 1 FVG ASS 5 ASS 6 29

30 L esecuzione della colonscopia negli ultimi cinque anni è più frequente negli uomini (14), negli intervistati con un più alto livello di istruzione (18), e in quelli con cittadinanza italiana (13). Colonscopia negli ultimi cinque anni (50-69enni) Friuli Venezia Giulia - PASSI 2010 TOTALE 13 ETA' SESSO uomini 14 donne ISTRUZIONE 12 nessuno/elementare 10 media inferiore 15 media superiore laurea DIFF. ECONOMICHE molte 8 qualche 16 nessuna 12 CITTADINANZA italiana 13 straniera Conclusioni L'offerta dello screening del cancro del colon-retto estesa a livello regionale ha fatto si che quasi un cittadino su due nella fascia target (50-69 anni) ha eseguito un esame per la diagnosi precoce nei tempi giusti. Tuttavia l adesione allo screening non ha ancora raggiunto livelli accettabili. La lettera di invito, in associazione al consiglio dell operatore sanitario, si conferma lo strumento più efficace per favorire l adesione della popolazione target. 30

31 31

32 32

33 appendice metodi APPENDICE 33

34 34

35 Metodi Tipo di studio Passi è un sistema di sorveglianza locale, con valenza regionale e nazionale. La raccolta dati avviene a livello di Azienda Sanitaria tramite somministrazione telefonica di un questionario standardizzato e validato a livello nazionale ed internazionale. Le scelte metodologiche sono conseguenti a questa impostazione e per tanto possono differire dai criteri applicabili in studi che hanno obiettivi prioritariamente di ricerca. Popolazione di studio Popolazione di studio: persone di anni iscritte nelle liste delle anagrafi sanitarie delle 6 ASS della regione Friuli Venezia Giulia (circa persone ). - Criteri di inclusione: residenza nel territorio regionale e disponibilità di un recapito telefonico. - Criteri di esclusione: non conoscenza della lingua italiana, impossibilità di sostenere un intervista (ad esempio per gravi disabilità), ricovero ospedaliero o istituzionalizzazione. Strategie di campionamento Il campionamento previsto per Passi si fonda su un campione mensile stratificato proporzionale, per sesso e classi di età, direttamente effettuato sulle liste delle anagrafi sanitarie delle ASS regionali La dimensione minima del campione mensile prevista per ciascuna ASS è di 25 unità. Interviste I cittadini selezionati, così come i loro Medici di Medicina Generale, sono stati preventivamente avvisati tramite una lettera personale informativa spedita dall ASS di appartenenza. I dati raccolti sono quelli autoriferiti dalle persone intervistate, senza l effettuazione di misurazioni dirette da parte di operatori sanitari. Le interviste alla popolazione in studio sono state condotte dal personale dei Dipartimenti di Prevenzione durante tutto l anno 2010, con cadenza mensile; luglio e agosto sono stati considerati come un unica mensilità. La mediana della durata dell intervista telefonica è stata pari a circa 20 minuti. La somministrazione del questionario è stata preceduta dalla formazione degli intervistatori che ha avuto per oggetto le modalità del contatto e il rispetto della privacy delle persone, il metodo dell intervista telefonica e la somministrazione del questionario telefonico con l ausilio di linee guida appositamente elaborate. La raccolta dei dati è avvenuta prevalentemente tramite questionario cartaceo; il 35 degli intervistatori ha utilizzato nel 2010 il metodo CATI (Computer Assisted Telephone Interview). La qualità dei dati è stata assicurata da un sistema automatico di controllo al momento del caricamento e da una successiva fase di analisi ad hoc con conseguente correzione delle anomalie riscontrate. La raccolta dati è stata costantemente monitorata a livello locale, regionale e centrale attraverso opportuni schemi ed indicatori, implementati nel sistema di raccolta centralizzato via web, sul sito di servizio Analisi dei dati L analisi dei dati raccolti è stata effettuata utilizzando il software EPI Info 3.5. Per agevolare la comprensione del presente rapporto i risultati sono stati espressi sotto forma di percentuali e proporzioni, riportando stime puntuali con Intervalli di Confidenza al 95 solo per le variabili principali. Per garantire idonea rappresentatività, sono stati aggregati i dati delle singole ASS opportunamente pesati. Le analisi hanno tenuto conto della complessità del campione e del sistema di pesatura adottato. Per valutare la presenza di eventuali fattori di confondimento o modificatori d effetto (quali ad esempio età e genere) sono state effettuate analisi mediante stratificazione e regressione logistica. Nel presente rapporto per gli indicatori di principale interesse vengono mostrati grafici per il confronto del dato regionale con quello delle 6 Aziende Sanitarie regionali introducendo anche i rispettivi intervalli di confidenza al 95 per la variabile considerata (IC 95). Etica e privacy Le operazioni previste dalla sorveglianza PASSI in cui sono trattati dati personali sono effettuate nel rispetto della normativa sulla privacy (D.L. n. 196/2003 Codice in materia di protezione dei dati personali). Il sistema PASSI è stato inoltre valutato da parte del Comitato Etico dell Istituto Superiore di Sanità che ha formulato un parere favorevole sotto il profilo etico. La partecipazione all indagine è libera e volontaria. Le persone selezionate per l intervista sono informate per lettera sugli obiettivi e sulle modalità di realizzazione dell indagine, nonché sugli accorgimenti adottati per garantire la riservatezza delle informazioni raccolte e possono rifiutare preventivamente l intervista, contattando il Coordinatore aziendale o l intervistatore. 35

36 Il personale intervistante ha ricevuto una formazione specifica sulle corrette procedure da seguire nel trattamento dei dati personali. Prima dell intervista, l intervistatore spiega nuovamente obiettivi e metodi dell indagine e le misure adottate a tutela della privacy. Le persone contattate possono rifiutare l intervista o interromperla in qualunque momento. La raccolta dei dati avviene con supporto informatico o con questionario cartaceo e successivo inserimento. Gli elenchi nominativi e i questionari compilati contenenti il nome degli intervistati sono temporaneamente custoditi, sotto la responsabilità del Coordinatore aziendale. Relativamente ai supporti informatici utilizzati sono adottati adeguati meccanismi di sicurezza e protezione, al fine di impedire l accesso non autorizzato. Le interviste vengono trasferite in forma anonima in un archivio nazionale tramite un collegamento protetto via internet. Gli elementi identificativi presenti a livello locale su supporto cartaceo o informatico sono successivamente distrutti, per cui è impossibile risalire all identità degli intervistati. 36

37 37

38 Coordinatore regionale: Tolinda Gallo (ASS 4 Medio Friuli) Coordinatori aziendali: Daniela Germano (ASS 1 Triestina); Cinzia Braida ( ASS 2 Isontina ); Andrea Iob (ASS 3 Alto Friuli ); Tolinda Gallo (ASS 4 Medio Friuli ); Silla Stel (ASS 5 Bassa Friulana ); Luisa De Carlo, Daniela Fabbro (ASS 6 Friuli Occidentale ) Intervistatori 2010 ASS 1 Triestina ASS 2 Isontina ASS 3 Alto Friuli ASS 4 Medio Friuli Silvia Cosmini, Marilena Geretto, Emanuela Occoni, Alessandra Pahor,Daniela Steinbock Adriana Blazica, Marisa Bortolossi, Cinzia Braida, Nappa Maura, Francesca Sonson Corrado Cassarino,Giuliana Copetti, Marianna Desiderio, Denise Di Bernardo, Paola Fuccaro Stefania Pilan,Manuela Ridolfo Elisa Bernardi,Alessandra Cunial, Loredana Fusco, Maria Rosa Liani, Stefano Miceli, Simonetta Micossi, Maria Grazia Pellizzon, Margherita Zanini ASS 5 Bassa Friulana ASS 6 Friuli Occidentale Patrizia Bernardis, Patrizia Brunetti, Graziana Ciani, Cristine De Marchi,Gabriella Fedele, Liliana Roppa, Sabrina Tuniz Patricia Belletti, Daniela Bertolo, Luisa De Carlo, Daniela Fabbro,Guastaferro Annaclara, Sabrina Lalla, Beatrice Lazzaro, Sandra Polese, Manola Sgrulletti, Torricella Immacolata, Si ringraziano Direttori Generali, Direttori Sanitari e Direttori dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASS della Regione Friuli Venezia Giulia ed i Medici di Medicina Generale per la preziosa collaborazione fornita. Un ringraziamento speciale a tutte le persone intervistate, che hanno generosamente dedicato tempo e attenzione. 38

39 39

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi SICUREZZA DOMESTICA 2010 Friuli Venezia Giulia Redazione e impaginazione a cura di: Tolinda Gallo (Dipartimento di

Dettagli

Secondo i dati dei registri tumori, il cancro della mammella provoca un quarto di tutti i tumori maligni delle donne.

Secondo i dati dei registri tumori, il cancro della mammella provoca un quarto di tutti i tumori maligni delle donne. RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING MAMMOGRAFICO NEL 2009 Secondo i dati dei registri tumori, il cancro della mammella provoca un quarto di tutti i tumori maligni delle donne. L Istituto superiore

Dettagli

Nel mondo, quello del collo dell utero è il secondo cancro della donna per frequenza e, in Italia rappresenta quasi il 2%

Nel mondo, quello del collo dell utero è il secondo cancro della donna per frequenza e, in Italia rappresenta quasi il 2% RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING CERVICALE NEL 2009 Nel mondo, quello del collo dell utero è il secondo cancro della donna per frequenza e, in Italia rappresenta quasi il 2% di tutti i tumori

Dettagli

Sistema di sorveglianza PASSI

Sistema di sorveglianza PASSI Sistema di sorveglianza PASSI Profilo socio-demografico del campione 2010-2013 Azienda per l Assistenza Sanitaria n.1 - Triestina AZIENDA PER L ASSISTENZA SANITARIA N 1 Riproduzione autorizzata citando

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening mammografico periodo 2010-2013 Valle d Aosta Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il cancro

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il cancro della mammella occupa tra le donne il primo posto in termini di frequenza: in Italia rappresenta il 29% di tutte le nuove diagnosi tumorali; nel

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening per il cancro del colon-retto periodo 2010-2013 Valle d Aosta Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Dettagli

Quante donne hanno eseguito una mammografia in accordo con le linee guida?

Quante donne hanno eseguito una mammografia in accordo con le linee guida? Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Lo screening mammografico consente interventi chirurgici meno invasivi e riduce del 25 la mortalità da tumore mammario (beneficio di comunità); a livello

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Dipartimento di Prevenzione - Via Boncompagni 101 CAP 00187 Roma Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI R. Boggi, P. Abetti, M. Napoli,

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie

Diagnosi precoce delle neoplasie Osservatorio Epidemiologico Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella PASSI 2010-13 A cura di Antonio Fanolla, Sabine Weiss Osservatorio Epidemiologico della Provincia Autonoma di Bolzano Hanno contribuito

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Il carcinoma del collo dell utero a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna, con circa 5. nuovi casi stimati all anno, l 8 dei quali

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella

Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Il cancro della mammella occupa tra le donne il primo posto in termini di frequenza: in Italia rappresenta il 29% di tutte le nuove diagnosi tumorali; nel

Dettagli

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING PER IL CANCRO DEL COLON RETTO NEL 2009 9dicembre 2010 - Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di 18.000 decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 01-015 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Dettagli

La diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

La diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI La diagnosi precoce dei tumori della cervice uterina in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Cesena Giuliano

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Secondo i registri tumori, quasi 300.000 cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di carcinoma di colon-retto, un tumore caratterizzato da un

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena Diagnosi precoce delle neoplasie della mammella Nei Paesi industrializzati il carcinoma mammario è al primo posto tra i tumori maligni della popolazione femminile sia per incidenza sia per mortalità. In

Dettagli

L adesione agli screening oncologici: alcuni esempi dai risultati del PASSI

L adesione agli screening oncologici: alcuni esempi dai risultati del PASSI L adesione agli screening oncologici: alcuni esempi dai risultati del PASSI Priscilla Sassoli de Bianchi Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero A livello mondiale è il secondo tumore maligno

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening per il tumore del collo dell utero periodo 2010-2013 Valle d Aosta Diagnosi precoce delle neoplasie del

Dettagli

La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI La diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI Giuliano Carrozzi Dipartimento di Sanità Pubblica, AUSL di Modena Nicoletta Bertozzi

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella popolazione dell ASL Roma C I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella popolazione dell ASL Roma C I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Dipartimento di Prevenzione Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella popolazione dell ASL Roma C I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Nei Paesi con programmi di screening organizzati

Dettagli

Quante donne hanno eseguito un Pap test in accordo alle linee guida?

Quante donne hanno eseguito un Pap test in accordo alle linee guida? Diagnosi precoce del tumore del collo dell utero Per la diagnosi precoce delle neoplasie della cervice uterina è raccomandata l esecuzione di un Pap test ogni 3 anni alle donne in età giudicata a rischio

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Il carcinoma del collo dell utero a livello mondiale è il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati all anno, l 80 dei

Dettagli

Quante donne hanno eseguito una mammografia in accordo con le linee guida? TOTALE CLASSI D'ETA' STATO CIVILE. coniugata. non coniugata CONVIVENZA

Quante donne hanno eseguito una mammografia in accordo con le linee guida? TOTALE CLASSI D'ETA' STATO CIVILE. coniugata. non coniugata CONVIVENZA Diagnosi precoce del tumore della mammella Lo screening mammografico consente interventi chirurgici meno invasivi e riduce del 25 la mortalità da tumore mammario (beneficio di comunità); a livello individuale,

Dettagli

Gli screening organizzati

Gli screening organizzati Gli screening organizzati I programmi organizzati si confermano correlati ad una maggior adesione; lettera di invito, consiglio dell operatore sanitario e campagne informative (ancor più se associati come

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico. Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero PASSI

Osservatorio Epidemiologico. Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero PASSI Osservatorio Epidemiologico Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero PASSI 2009-12 A cura di Antonio Fanolla, Sabine Weiss Osservatorio Epidemiologico della Provincia Autonoma di Bolzano Hanno

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 2012-2015 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Secondo i registri tumori, quasi 300.000 cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di cancro colorettale, un tumore caratterizzato da un elevata

Dettagli

Quante persone hanno eseguito un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali in accordo alle linee guida?

Quante persone hanno eseguito un esame per la diagnosi precoce dei tumori colorettali in accordo alle linee guida? Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Lo screening colorettale è il programma di screening più recentemente attivato: solo anni fa in Italia non era presente se non con esperienze sporadiche.

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (0 dei decessi oncologici) sia nelle donne () e sono a livello

Dettagli

CAPITOLO 26. APPENDICE METODOLOGICA

CAPITOLO 26. APPENDICE METODOLOGICA CAPITOLO 26. APPENDICE METODOLOGICA PESATURA Il campionamento scelto è di tipo proporzionale stratificato. La popolazione è stata, infatti, suddivisa in 30 strati: 6 età-genere specifici (uomini e donne

Dettagli

programmi di prevenzione individuale

programmi di prevenzione individuale programmi di prevenzione individuale diagnosi precoce del tumore della mammella 42 diagnosi precoce del tumore del collo dell utero 44 diagnosi precoce del tumore del colon-retto 46 vaccinazione antinfluenzale

Dettagli

Mammografia preventiva per la diagnosi precoce dei tumori della mammella

Mammografia preventiva per la diagnosi precoce dei tumori della mammella Mammografia preventiva per la diagnosi precoce dei tumori della mammella La copertura In provincia di Modena, nel periodo 1-1, l 87 delle donne 5-69enni intervistate ha riferito di aver eseguito una mammografia,

Dettagli

Descrizione del campione regionale

Descrizione del campione regionale Descrizione del campione regionale La popolazione in studio è costituita da 9.599 residenti di 18-69 anni iscritti al 1/12/28 nelle liste delle anagrafi sanitarie della Provincia di Bolzano. Da gennaio

Dettagli

Descrizione del campione regionale

Descrizione del campione regionale Descrizione del campione regionale La popolazione in studio è costituita dai circa 33.000 residenti di 18-69 anni iscritti nelle liste delle anagrafe sanitaria dell Azienda Sanitaria dell Alto Adige. Da

Dettagli

Utilità di PASSI per lo screening cervicale

Utilità di PASSI per lo screening cervicale Programma Regionale di Screening per il Cervicocarcinoma Workshop 2012 Torino, 19 settembre 2012 Utilità di PASSI per lo screening cervicale M.Chiara Antoniotti Coordinatore regionale PASSI Servizio Sovrazonale

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI

Sistema di Sorveglianza PASSI ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema

Dettagli

Profilo socio-demografico

Profilo socio-demografico PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO In Piemonte, la popolazione in studio è costituita da circa 3 milioni di residenti di 18-69 anni di età iscritti al 31/12/2013 nelle liste delle anagrafi

Dettagli

Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia

Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia Lo sguardo di PASSI: lo stato della prevenzione oncologica in Italia Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per il Gruppo Tecnico nazionale PASSI X Convegno Osservatorio

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (1 dei decessi oncologici) sia nelle donne (12) e sono

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Secondo i registri tumori, quasi 300.000 cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di cancro colorettale, un tumore caratterizzato da un elevata

Dettagli

I test per la diagnosi precoce dei tumori del collo dell utero

I test per la diagnosi precoce dei tumori del collo dell utero I test per la diagnosi precoce dei tumori del collo dell utero La copertura I dati della sorveglianza PASSI forniscono stime relative alla copertura complessiva ai test per la diagnosi precoce delle neoplasie

Dettagli

PASSI in breve. Sistema di sorveglianza attivo da aprile 2007: ad inizio novembre 2012 quasi 198 mila interviste raccolte nel server nazionale

PASSI in breve. Sistema di sorveglianza attivo da aprile 2007: ad inizio novembre 2012 quasi 198 mila interviste raccolte nel server nazionale Sistema di sorveglianza PASSI: cosa gli altri sanno di noi? Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per il Gruppo Tecnico PASSI Convegno nazionale GISCoR Osservatorio Nazionale

Dettagli

Gli screening visti da PASSI

Gli screening visti da PASSI Gli screening visti da PASSI Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi, Laura Sardonini per il Gruppo Tecnico nazionale PASSI Perugia, 28 gennaio 2015 PASSI in breve Sistema

Dettagli

Sistema di sorveglianza PASSI

Sistema di sorveglianza PASSI Sistema di sorveglianza PASSI Screening oncologici 2010-2013 Azienda per l Assistenza Sanitaria n.1 - Triestina AZIENDA PER L ASSISTENZA SANITARIA N 1 Riproduzione autorizzata citando la fonte Redazione

Dettagli

Gli esami per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto

Gli esami per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto Gli esami per la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto La copertura Nel periodo 211-214 in provincia di il 65 delle persone con 5-69 anni ha dichiarato di aver eseguito un esame preventivo per la

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening Colorettale Sardegna Quadriennio 2010-2013 1 A cura del coordinatore regionale del sistema di sorveglianza

Dettagli

Descrizione del campione aziendale

Descrizione del campione aziendale Descrizione del campione aziendale La popolazione in studio è costituita da oltre 386.000 residenti di 18-69 anni iscritti nelle liste delle anagrafi sanitarie della ASL 8 di Cagliari. La ASL 8 di Cagliari

Dettagli

L attività fisica nell ASL TO 4. Periodo

L attività fisica nell ASL TO 4. Periodo L attività fisica nell ASL TO 4. Periodo 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero La neoplasia del collo dell utero a livello mondiale rappresenta ancora il secondo tumore maligno della donna, con circa 500.000 nuovi casi stimati

Dettagli

I DATI DI SORVEGLIANZA PASSI SULLA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI DELLA MAMMELLA IN EMILIA-ROMAGNA E IN ITALIA ( )

I DATI DI SORVEGLIANZA PASSI SULLA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI DELLA MAMMELLA IN EMILIA-ROMAGNA E IN ITALIA ( ) I DATI DI SORVEGLIANZA PASSI SULLA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI DELLA MAMMELLA IN EMILIA-ROMAGNA E IN ITALIA (-2) Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Laura Sardonini, Lara Bolognesi,

Dettagli

Ultimo anno. Da 1 a 3 anni. >3 anni. Mai fatto

Ultimo anno. Da 1 a 3 anni. >3 anni. Mai fatto Interventi di prevenzione L adesione alla diagnostica precoce dei tumori dell utero e della mammella nelle donne è elevata: il 9 delle donne d età 25-69 (corrispondente a circa 46.5 persone) ha riferito

Dettagli

Attività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Attività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica Attività fisica ULSS n. 1 Belluno I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-2014 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo

Dettagli

La diagnosi precoce dei tumori colonrettali in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI

La diagnosi precoce dei tumori colonrettali in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI La diagnosi precoce dei tumori colonrettali in Emilia-Romagna e in Italia attraverso i dati della Sorveglianza PASSI Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Lara Bolognesi, Letizia Sampaolo, Giorgia Vallicelli

Dettagli

GLI SCREENING TUMORALI NELLA ASL 4 DI TERNI

GLI SCREENING TUMORALI NELLA ASL 4 DI TERNI GLI SCREENING TUMORALI NELLA ASL 4 DI TERNI Il profilo di salute 09-10 volume 3 A cura di: Marco Cristofori Vincenzo Casaccia Hanno collaborato per il livello regionale: Stefania Prandini Carla Bietta

Dettagli

Profilo socio-demografico

Profilo socio-demografico PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO PROFILO SOCIO-DEMOGRAFICO 2012 In Piemonte, la popolazione in studio è costituita da circa 3 milioni di residenti di 18-69 anni di età iscritti al 31/12/2011 nelle liste delle

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Stato nutrizionale e abitudini alimentari periodo 2010-2013 Valle d Aosta Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Dettagli

Il monitoraggio di un programma di salute pubblica: screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella

Il monitoraggio di un programma di salute pubblica: screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella CNESPS Il monitoraggio di un programma di salute pubblica: screening per la diagnosi precoce dei tumori della mammella Linda Gallo Dipartimento di Prevenzione ASS 4 Medio Friuli 21 luglio 2005 Carcinoma

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI

Sistema di Sorveglianza PASSI ASSESSORADU DE S IGIENE E SANIDADE E DE S ASSISTÈNTZIA SOTZIALE ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE Direzione Generale della Sanità Osservatorio Epidemiologico Regionale Sistema

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ex ASL 2 Lucca - dati PASSI

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ex ASL 2 Lucca - dati PASSI zona Lucca Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nella ex ASL 2 Lucca - dati PASSI 2012-2015 Secondo i dati dei registri tumori (AIRTUM, 2016) sono oltre 427.000 i pazienti con pregressa diagnosi

Dettagli

Materiali e metodi. 2 Sistema di sorveglianza PASSI Rapporto nazionale 2007 e Rapporto nazionale 2008

Materiali e metodi.  2 Sistema di sorveglianza PASSI Rapporto nazionale 2007 e Rapporto nazionale 2008 Il consumo di alcol: informazioni dal sistema di sorveglianza PASSI A cura di: M. Chiara Antoniotti, Andrea Nucera, Daniela Sarasino Servizio Sovrazonale di Epidemiologia ASL di Novara Materiali e metodi

Dettagli

Attività fisica nella ASL Roma 6 I dati della sorveglianza PASSI

Attività fisica nella ASL Roma 6 I dati della sorveglianza PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Attività fisica nella ASL Roma 6 I dati della sorveglianza PASSI 2012-2015 L attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria

Dettagli

Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi Lara Bolognesi, Letizia Sampaolo, Giorgia Vallicelli per il GT Tecnico regionale PASSI

Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi Lara Bolognesi, Letizia Sampaolo, Giorgia Vallicelli per il GT Tecnico regionale PASSI I dati di Sorveglianza PASSI sulla diagnosi precoce dei tumori della mammella in Emilia-Romagna e in Italia Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi Lara Bolognesi, Letizia Sampaolo, Giorgia Vallicelli per

Dettagli

Diseguaglianze di accesso agli screening: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI

Diseguaglianze di accesso agli screening: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Diseguaglianze di accesso agli screening: i dati del Sistema di Sorveglianza PASSI Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi, Laura Sardonini PASSI in breve Sistema di sorveglianza

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI 2008-2011

Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI 2008-2011 Dipartimento di Prevenzione - Via Boncompagni 101 CAP 00187 Roma Diagnosi precoce delle neoplasie del collo dell utero nella ASL Roma A I dati del Sistema di Sorveglianza PASSI 2008-2011 R. Boggi, P. Abetti,

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno

Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella ULSS n.1 Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 21-213 Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Lo stato nutrizionale di una popolazione

Dettagli

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per il Gruppo Tecnico REGIONALE PASSI Bologna, 18 marzo 2013

Dettagli

Sintesi dei risultati (PASSI )

Sintesi dei risultati (PASSI ) Sintesi dei risultati (PASSI 07-09) Il campione 07-09 Nel triennio 07-09 il campione provinciale è risultato costituito da 2.060 persone di 18-69 anni selezionate in modo casuale stratificato dalle liste

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening Mammella Sardegna Quadriennio 2010-2013 1 A cura del coordinatore regionale del sistema di sorveglianza

Dettagli

7. Screening spontaneo Sistema di sorveglianza PASSI

7. Screening spontaneo Sistema di sorveglianza PASSI 7. Screening spontaneo Sistema di sorveglianza PASSI Gli indicatori di questo capitolo sono desunti dal Sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), un sistema

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Sistema di sorveglianza Passi Screening al femminile 2010 Pap test Mammografia Azienda per i Servizi Sanitari n.1 - Triestina Redazione ed impaginazione a cura di: Daniela Germano (Dipartimento di Prevenzione

Dettagli

I dati della survey PASSI

I dati della survey PASSI Programma Regionale di Screening Colorettale Prevenzione Serena Workshop 2012 Torino, 9 ottobre 2012 I dati della survey PASSI M.Chiara Antoniotti Coordinatore regionale PASSI Servizio Sovrazonale di Epidemiologia

Dettagli

Figura 1. Esame per la prevenzione dei tumori colorettali nei tempi raccomandati ^ (%) Persone 50-69enni PASSI

Figura 1. Esame per la prevenzione dei tumori colorettali nei tempi raccomandati ^ (%) Persone 50-69enni PASSI I DATI DI SORVEGLIANZA PASSI SULLA DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI DEL COLON-RETTO: CONFRONTO FRA EMILIA-ROMAGNA E ITALIA (1-1) Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Laura Sardonini, Lara

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per il Gruppo Tecnico REGIONALE PASSI Bologna, 18 marzo 2013

Dettagli

PASSI: La copertura degli screening nella popolazione straniera

PASSI: La copertura degli screening nella popolazione straniera PASSI: La copertura degli screening nella popolazione straniera Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Federica Ballestra, Lara Bolognesi, Laura Sardonini per il Gruppo Tecnico nazionale

Dettagli

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA

ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:

Dettagli

L attività fisica nell ASL VCO (Sistema di sorveglianza PASSI: dati )

L attività fisica nell ASL VCO (Sistema di sorveglianza PASSI: dati ) L attività fisica nell ASL VCO (Sistema di sorveglianza PASSI: dati 12-15) Praticare attività fisica regolarmente ha un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di numerose patologie: malattie cardiovascolari,

Dettagli

L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI

L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI 2008-2011 Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative,

Dettagli

Disuguaglianze e fattori comportamentali delle donne che non effettuano gli screening di prevenzione oncologica

Disuguaglianze e fattori comportamentali delle donne che non effettuano gli screening di prevenzione oncologica V Conferenza PROFEA L Epidemiologia Applicata al servizio della costruzione della Salute Disuguaglianze e fattori comportamentali delle donne che non effettuano gli screening di prevenzione oncologica

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura ULSS 1 Belluno - PASSI % (IC95%) Popolazione in eccesso ponderale.

Situazione nutrizionale e consumo di frutta e verdura ULSS 1 Belluno - PASSI % (IC95%) Popolazione in eccesso ponderale. Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi 2011-2014 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica La situazione nutrizionale di una popolazione

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE I DATI DEL SISTEMA DI ADULTA DELLA ASL RMH

L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE I DATI DEL SISTEMA DI ADULTA DELLA ASL RMH L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE ADULTA DELLA ASL RMH I DATI DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA PASSI RACCOLTI NEL 2009-2012 L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso di peso, favorendo l insorgenza

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari

Stato nutrizionale e abitudini alimentari Stato nutrizionale e abitudini alimentari nella popolazione adulta dell ASL Roma H I dati del sistema di monitoraggio PASSI raccolti tra il 2008 e 2011 Stato nutrizionale e abitudini alimentari La situazione

Dettagli

Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi AZ.ULSS1 DOLOMITI DISTRETTO DI BELLUNO

Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi AZ.ULSS1 DOLOMITI DISTRETTO DI BELLUNO Stato nutrizionale e abitudini alimentari I dati del sistema di sorveglianza Passi 2013-2016 AZ.ULSS1 DOLOMITI DISTRETTO DI BELLUNO La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante importante

Dettagli

CAPITOLO 20. DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI COLORETTALI

CAPITOLO 20. DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI COLORETTALI CAPITOLO. DIAGNOSI PRECOCE DEI TUMORI COLORETTALI Sintesi. Nei comuni colpiti della provincia il 71 delle persone con 5-69 anni ha dichiarato di aver eseguito un esame preventivo per la diagnosi dei tumori

Dettagli

PASSI: La copertura degli screening nella popolazione straniera

PASSI: La copertura degli screening nella popolazione straniera PASSI: La copertura degli screening nella popolazione straniera Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Federica Ballestra, Lara Bolognesi, Laura Sardonini per il Gruppo Tecnico nazionale

Dettagli

Gli screening oncologici secondo il Sistema di sorveglianza Passi

Gli screening oncologici secondo il Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Commissario Straordinario Dott. Mario, Nicola, Vittorio Ferrante Gli screening oncologici secondo il Sistema di sorveglianza Passi ASL Avellino

Dettagli

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO GUADAGNARE SALUTE PASSI 11 - Regione Piemonte La situazione nutrizionale di una popolazione è un determinante essenziale delle sue condizioni di salute. In particolare l eccesso

Dettagli

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari

Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Esecuzione Pap test/hpv nella ASL 8 di Cagliari Servizio Igiene e Sanità Pubblica Direttore Dott. Giorgio Carlo Steri Database PASSI 2010 2013 % (IC95%) Donne che hanno eseguito il pap test/hpv in accordo

Dettagli

PASSI Regione Piemonte. Quante persone sono fisicamente attive e quante sono sedentarie?

PASSI Regione Piemonte. Quante persone sono fisicamente attive e quante sono sedentarie? L attività fisica in Piemonte (Sistema di sorveglianza PASSI: dati 212-215) Praticare attività fisica regolarmente ha un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di numerose patologie: malattie cardiovascolari,

Dettagli

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia

I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia I dati di sorveglianza PASSI: confronto fra Emilia-Romagna e Italia Giuliano Carrozzi, Nicoletta Bertozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per il Gruppo Tecnico REGIONALE PASSI Bologna, 11 Aprile 2013

Dettagli

Il Report Rapporto PASSI sulle Disuguaglianze di Salute: gli screening oncologici

Il Report Rapporto PASSI sulle Disuguaglianze di Salute: gli screening oncologici Il Report Rapporto PASSI sulle Disuguaglianze di Salute: gli screening oncologici Nicoletta Bertozzi, Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi, Marina Maggini Roma, 29 marzo 2011 I programmi

Dettagli

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE

Stato nutrizionale GUADAGNARE SALUTE PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO GUADAGNARE SALUTE PASSI 212 - Regione Piemonte La situazione nutrizionale è un determinante importante delle condizioni di salute di una popolazione; l eccesso di peso rappresenta

Dettagli

Sistema di sorveglianza Passi

Sistema di sorveglianza Passi Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sistema di sorveglianza Passi Screening cervice uterina Sardegna Quadriennio 2009-2012 1 Redazione a cura dell Osservatorio Epidemiologico Regionale

Dettagli

I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI

I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI 47 Congresso Nazionale S.It.I. Riccione 2014 I fattori comportamentali tra i lavoratori in Emilia-Romagna secondo la sorveglianza PASSI F. Venturelli 1, G. Carrozzi 2, F. Balestra 2, L. Sampaolo 3, L.

Dettagli