La ges5one dell emergenza FORMAZIONE SPECIFICA SICUREZZA SUL LAVORO
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- Biaggio Colucci
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1 La ges5one dell emergenza FORMAZIONE SPECIFICA SICUREZZA SUL LAVORO
2 DEFINIZIONE DI EMERGENZA Qualsiasi condizione cri/ca che si manifesta in conseguenza del verificarsi di un evento, di un fa8o od una circostanza (ad esempio un incendio, un terremoto, il rilascio di sostanze nocive, un black out ele8rico ) che determina una situazione potenzialmente pericolosa per la incolumità delle persone e/o dei beni e stru8ure e che richiede interven/ eccezionali ed urgen/ per essere ges/ta e riportata alla normalità
3 Norme in materia di Ges/one dell emergenza Scenari di emergenza Piani e procedure di emergenza Evacuazione dei lavoratori PARLEREMO DI
4 RIFERIMENTI NORMATIVI D.LGS. 81/08 La ges/one dell emergenza è disciplinata dal Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro, D.lgs.81/08 All ar5colo 18 tra gli obblighi del Datore di lavoro troviamo: l obbligo di designare preven/vamente i lavoratori incarica/ dell a8uazione delle misure di prevenzione incendi, di evacuazione dei luoghi di lavoro e in caso di pericolo grave e immediato, di salvataggio, di primo soccorso e, comunque, di ges/one dell emergenza
5 RIFERIMENTI NORMATIVI D.LGS. 81/08 Nell affidare i compi/ ai lavoratori tenere conto delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e sicurezza deve ado$are le misure per il controllo delle situazioni di rischio in caso di emergenza e dare istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave, immediato ed inevitabile, abbandonino il posto di lavoro o la zona pericolosa. Ado8are le misure necessarie ai fine della prevenzione incendi e dell evacuazione dei luoghi di lavoro.
6 RIFERIMENTI NORMATIVI D.LGS. 81/08 Art. 43 Il D.lgs. 81/08 prevede all art. 43 che il Datore di lavoro provveda alla nomina degli addew incarica/ all an/ncendio e al primo soccorso. il datore di lavoro programma gli interven/, prende i provvedimen/ e dà istruzioni affinché i lavoratori, in caso di pericolo grave e immediato che non può essere evitato, possano cessare la loro awvità, o me8ersi al sicuro, abbandonando immediatamente il luogo di lavoro; ado8a i provvedimen/ necessari affinché qualsiasi lavoratore, in caso di pericolo grave ed immediato per la propria sicurezza o per quella di altre persone.
7 DM 10 MARZO 1998 fornisce i criteri per la valutazione dei rischi d incendio ne i luoghi di lavoro e con;ene le misure di prevenzione incendi da ado<are al fine di evitare che possa innescarsi un incendio e di portare in salvo le persone esposte, nel caso in cu i l incendio si fosse comunque innescato.
8 DM 10 MARZO 1998 PIANO DI EMERGENZA Il piano di emergenza è l insieme di misure straordinarie, o procedure e azioni, da a8uare al fine di fronteggiare e ridurre i danni derivan/ da even/ pericolosi per la salute dei lavoratori (e della eventuale popolazione circostante).
9 DM 10 MARZO 1998 OBIETTIVI I principali obiepvi di un piano di emergenza aziendale sono quelli di: ridurre i pericoli alle persone; prestare soccorso alle persone colpite; circoscrivere e contenere l'evento (in modo da non coinvolgere impian/ e/o stru8ure che a loro volta potrebbero, se interessa/, diventare ulteriore fonte di pericolo) per limitare i danni e perme8ere la ripresa dell'awvità produwva al più presto.
10 PIANO DI EMERGENZA un piano di emergenza dovrà essere sicuramente predisposto per quelle awvità che comportando il rischio specifico di incendio, esplosione, rilascio tossico e/o radioawvo, sono sogge8e ad una o più norma/ve tecniche o legisla/ve specifiche.
11 PIANO DI EMERGENZA In tu8e le restan/ awvità, salvo diversa determinazione, non si ri/ene necessaria la stesura di un vero e proprio piano di emergenza, bensì può essere sufficiente la predisposizione di procedure formalizzate che prevedano: una adeguata informazione e formazione dei lavoratori per quanto riguarda l'u/lizzo degli equipaggiamen/ di emergenza (es/ntori, autorespiratori, etc.) determina/ ed introdow in base alla valutazione dei rischi; una corre8a ges/one dei luoghi di lavoro (non ostruzione delle vie di esodo, rimozione, occultamento o manomissione degli equipaggiamen/ di emergenza, etc.); una corre8a e tempes/va manutenzione degli impian/.
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