Venerdì 22 novembre 2013 IMPIANTI RADIANTI DI NUOVA GENERAZIONE E SOLUZIONI APPLICATIVE NELLA POSA DEL PARQUET. AGGIORNAMENTO TECNICO/NORMATIVO

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1 Gli impianti radianti di nuova generazione: principi Ing. Clara Peretti, Coordinatrice Consorzio Q-RAD Parte 1

2 Contenuti Che cosa sono i sistemi radianti? I componenti di un sistema radiante Tipologie di sistemi radianti Sistemi radianti a pavimento alta inerzia Sistemi radianti a pavimento a basso spessore Progettare un sistema radiante I componenti dei sistemi radianti La barriera al vapore Lo strato isolante Lo strato di supporto I rivestimenti superficiali L inerzia nei sistemi radianti Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento

3 Che cosa sono i sistemi radianti? Esistono molti tipi di sistemi idronici radianti definiti, a seconda delle esigenze dell utenza. I sistemi tipici dei settori residenziale e terziario consistono in serpentine annegate nelle strutture normalmente isolate dai locali attigui. Sono sistemi in grado di lavorare a temperature relativamente basse in riscaldamento e a temperature alte in raffrescamento, rappresentando così una soluzione interessante per il possibile accoppiamento con sistemi di generazione ad elevata efficienza o con fonti rinnovabili.

4 I componenti di un sistema radiante circuito mandata ritorno Strato isolante Tubazione (materiale plastico) Collettore Regolazione

5 I componenti di un sistema radiante Zoccolino applicato alla parete e distaccato dal piano di pavimentazione Pavimento Massetto (ripartizione carichi) + tubi Isolante Materiale resiliente Magrone (sabbia e cemento) Solaio

6 Perché sono definiti sistemi radianti? Scambio termico convettivo e radiativo Scambio conduttivo

7 Lo scambio termico tra sistema radiante e ambiente 3) 2) 1)

8 Sistemi radianti Tipologie di sistemi radianti Sistemi sospesi (panels) Sistemi annegati (embedded)

9 Tipologie di sistemi radianti Sistema DEL radiante PARQUET. Prefabbricati e Costruiti in opera a parete Sistema radiante a soffitto Metallici, in cartongesso, Attivazione termica della massa Sistema radiante a pavimento A secco Con massetto fluido Tradizionali (alta inerzia) e basso spessore (bassa inerzia)

10 ISO CEN Gli impianti radianti di nuova generazione: principi Il contesto normativo nazionale ed internazionale Normativa ISO parte 1, 2, 3, 4, 5, 6 UNI EN 1264 parte 1, 2, 3, 4, 5 UNI EN parte1, 3 Applicazione - Sistemi annegati (pavimento, parete, soffitto) Riscaldamento e raffrescamento (la norma non si applica ai sistemi prefabbricati) - Sistemi di tipo A, B, C, D, E, F, pannelli prefabbricati in cartongesso Riscaldamento e raffrescamento - Sistemi di tipo A, B, C, D, E, F, G, pannelli prefabbricati in cartongesso, TABS (Thermo-Active Building Systems) Riscaldamento e raffrescamento EN parte 1, 2, 3 UNI EN Pannelli sospesi a soffitto Riscaldamento -Sistemi radianti di tipo B e pannelli prefabbricati in cartongesso Raffrescamento

11 I sistemi radianti a pavimento

12 Sistemi radianti a pavimento alta inerzia Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni vincolate allo strato di supporto tramite clip o tubazioni autofissanti Applicazione Edifici residenziali e terziario 1 cm 5 cm Da 3 a 7 cm Circa 9 cm Diametro esterno tubazione: 18 mm

13 Sistemi radianti a pavimento alta inerzia Tipologia sistema radiante a pavimento Applicazione Tubazione in pannelli prefabbricati sagomati (bugnato) Edifici residenziali e terziario

14 Sistemi annegati: un dettaglio Lastra preformata Tubazione Giunto di dilatazione Striscia perimetrale

15 Sistemi radianti a pavimento alta inerzia Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni fissate su rete metallica tramite clips Applicazione Edifici residenziali e terziario

16 Sistemi radianti a pavimento alta inerzia Diametro esterno tubazione: 25 mm Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni fissate alle barre Applicazione Edifici industriali Tubazioni fissate su rete elettrosaldata e traliccio di armatura Edifici industriali

17 Sistemi radianti a pavimento Sistemi con tubazione annegata nel massetto Sistemi a umido : Venerdì 22 TABS novembre 2013 Thermally Active Building Systems

18 Sistemi radianti a pavimento basso spessore

19 Sistemi radianti a pavimento basso spessore 1 cm 3 cm Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni inserite in pannelli prefabbricati sagomati Circa 6.5 cm Applicazione Edifici residenziali e terziario 2.5 cm Diametro esterno tubazione: 14 mm

20 Sistemi radianti a pavimento basso spessore Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni inserite in pannelli prefabbricati sagomati, finitura a secco Applicazione Edifici residenziali e terziario Diametro tubazione: 9.9 x 1 mm 1 cm Circa 2.5 cm 1.5 cm

21 Sistemi radianti a pavimento basso spessore Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni inserite in una gabbia metallica Applicazione Edifici residenziali e terziario

22 Sistemi radianti a pavimento basso spessore Tipologia sistema radiante a pavimento Tubazioni inserite in un supporto fresato Applicazione Edifici residenziali e terziario

23 Progettare un sistema radiante

24 Q-TECNICO è il nome della Venerdì collana di 22 guide novembre tecniche 2013 del Consorzio Q-RAD che affronteranno in una serie di manuali monografici le tematiche relative alla corretta installazione degli impianti, la loro progettazione e il quadro normativo di riferimento. Il primo Q-TECNICO si intitola "Approfondimenti per la progettazione di impianti radianti a bassa differenza di temperatura

25 Fenomeni di scambio termico e aspetti energetici Il benessere termoigrometrico negli impianti di riscaldamento e raffrescamento per radiazione Tipologie, componenti e descrizione dei sistemi radianti Calcolo della potenza in riscaldamento e in raffrescamento Dimensionamento dei sistemi radianti

26 Progettare un sistema radiante Corretta progettazione dell edificio (involucro e impianto) Rispetto dei requisiti di Legge Raggiungimento di un elevato livello di comfort Attenzione alla salute degli occupanti: garantire la qualità dell ambiente interno

27 Normative di riferimento: I parametri di comfort UNI EN ISO 7730 (1997), stabilisce i valori minimi da garantire per il comfort ambientale; UNI EN (2008), aiuta a classificare l edificio dal punto di vista del comfort ambientale da garantire mediante sistemi impiantistici.

28 I parametri di comfort

29 La temperatura superficiale IMPIANTI del RADIANTI DI NUOVA Pavimento con legno di pino pavimento Pavimento con legno di quercia

30 Progettare un sistema radiante Qual è il fabbisogno del mio edificio? Qual è il fabbisogno del mio appartamento? Qual è il fabbisogno della mia stanza? Dove mi trovo? Interpiano? A contatto con il terreno? In che zona climatica sono? Qual è la temperatura esterna di progetto?

31 La norma UNI EN 1264

32 La norma UNI EN 1264 UNI EN : Definizioni e simboli UNI EN : Riscaldamento a pavimento: metodi per la determinazione della potenza termica mediante metodi di calcolo e prove UNI EN : Dimensionamento UNI EN : Installazione UNI EN : Superfici per il riscaldamento e il raffrescamento integrate nei pavimenti, nei soffitti e nelle pareti - Determinazione della potenza termica

33 Progettare un sistema radiante Le prescrizioni secondo la norma UNI EN 1264 * per pareti e soffitto il valore è relativo alla parte attiva.

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36 Che cos è la resa di un sistema radiante? Fattori APPLICATIVE che influenzano NELLA la POSA resa di un pannello radiante di tipo A UNI EN

37 Parametri da specificare per la valutazione della resa IMPIANTI Temperatura RADIANTI dell aria DI interna NUOVA Temperatura dell aria del locale adiacente o esterna Temperatura di mandata dell acqua o

38 Determinazione della resa di sistemi radianti Metodi sperimentali Metodi computazionali Il prodotto viene valutato direttamente dal punto di vista prestazionale in relazione alla camera di prova, prescindendo dai suoi dettagli costruttivi e termofisici. Per la previsione delle prestazioni termiche di una superficie soggetta a variabilità nelle caratteristiche dimensionali o costruttive o per verificare le prestazioni di un componente già installato. Tale approccio richiede però che siano note tutte le caratteristiche termofisiche necessarie al calcolo.

39 La resa di un sistema radiante: un esempio Rappresenta la potenza che un determinato sistema radiante (composto da isolante, tubazione, strato di supporto e rivestimento) può fornire, nelle condizioni di temperatura (dell aria e dell acqua) specificate.

40 Un esempio: appartamento interpiano Appartamento 60 m 2. Soggiorno, 2 camere, 1 bagno. Località: Venezia Pareti opache: U = 0.25 W/m 2 K Finestre: U = 1.5 W/m 2 K

41 Un esempio: appartamento interpiano IMPIANTI RADIANTI potenza termica DI NUOVA GENERAZIONE per singola stanza E SOLUZIONI ϕ/a [W/m APPLICATIVE NELLA 2 ] SOGGIORNO 48 POSA CAMERA DA 52 LETTO DOPPIA CAMERA DA 61 LETTO SINGOLA VENEZIA GG = 2345 (zona climatica E) BAGNO 51 INGRESSO 0 Determino la temperatura di mandata dell acqua per ogni circuito in modo da rispettare i limiti di temperatura superficiale.

42 Un esempio: appartamento interpiano potenza termica per singola stanza ϕ/a IMPIANTI RADIANTI [W/m DI NUOVA 2 ] GENERAZIONE SOGGIORNO E SOLUZIONI 48 CAMERA DA 52 APPLICATIVE LETTO DOPPIA NELLA POSA CAMERA DA 61 LETTO SINGOLA BAGNO 51 INGRESSO 0 VENEZIA GG = 2345 (zona climatica E) Superficie: 10m 2 Volume: 27 m 3 Rivestimento: parquet R tot : 1.33 m 2 K/W Passo: 10 cm T mandata : 35 C T ritorno : 30 C

43 I componenti dei sistemi radianti

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45 Contenuti 1. Introduzione sistemi APPLICATIVE radianti NELLA POSA bassa differenza di temperatura 2. Elementi che compongono i 3. Tipologie di sistemi radianti a 4. Massetti, sistemi a secco e rivestimenti per sistemi radianti 5. Parametri caratteristici dell acqua dei circuiti a pannelli radianti

46 La barriera al vapore Barriera al vapore

47 La barriera al vapore secondo la norma UNI 11377

48 La barriera al vapore Deve essere presente se si posa un pavimento in legno Un esempio di barriera al vapore è il foglio in polietilene Deve essere risvoltato nelle pareti per almeno 10 cm Sovrapposizione dei fogli per almeno 25 cm + sigillatura

49 La barriera al vapore, sistemi tradizionali

50 La barriera al vapore, sistemi a basso spessore

51 La barriera al vapore, riqualificazione con sistemi a basso spessore

52 La barriera al vapore: cosa succede se non si posa correttamente UMIDITÀ DI RISALITA CONTINUA Cause principali: tale fenomeno si verifica in assenza di barriera al vapore per massetti realizzati direttamente su terrapieno. Modalità di ripristino: nel caso di umidità di risalita continua l unica soluzione è quella di realizzare un massetto su adeguata barriera al vapore. Tale massetto, a seconda degli spessori a disposizione, può essere realizzato in sovrapposizione o a seguito della rimozione di quello esistente.

53 Lo strato isolante

54 I materiali: un approfondimento Quali sono le caratteristiche che devo conoscere per valutare i materiali? 1) Conducibilità termica 2) Resistenza 3) Calore specifico 4) Densità 5) Spessore

55 I materiali: un approfondimento Le unità di misura 1) Conducibilità termica 2) Resistenza 3) Calore specifico 4) Densità 5) Spessore

56 I materiali: un approfondimento Un esempio: 1) Conducibilità termica 2) Resistenza 3) Calore specifico Isolante (fibra di Venerdì legno) 22 novembre 2013 Legno W/(mK) 0.1 W/(mK) 0.78 (m 3 K/W) 0.15 (m 3 K/W) 2100 J/(kgK) 2000 J/(kgK) 4) Densità 300 kg/m kg/m 3 5) Spessore 30 mm 15 mm

57 I materiali: un approfondimento Le grandezze derivate 1) Conducibilità termica 2) Resistenza La trasmittanza termica 3) Spessore

58 Tipologie di isolanti accoppiati ai sistemi radianti Gli isolanti posti dietro al sistema radiante hanno la funzione di riduzione del calore ceduto verso l ambiente retrostante.

59 c d e Es: porticato 20 C IMPIANTI a RADIANTI b DI NUOVA 10 C APPLICATIVE Es: NELLA garage POSA b b Es: porticato Piano terra riscaldato esterna 20 C SISTEMA RADIANTE A PAVIMENTO Ambiente riscaldato La norma UNI EN : i requisiti b dello strato isolante c 20 C esterna 20 C riscaldato a Piano terra riscaldato b 10 C Es: garage SISTEMA RADIANTE A SOFFITTO Ambiente Requisiti da norma a b c d e

60 Come riconoscere se lo strato isolante rispetta la UNI EN ? dove R è la resistenza termica [m 2 K/W] s lo spessore [m] lambda la conducibilità termica l [W/(mK)] c d e Es: porticato 20 C a esterna 20 C b Piano terra riscaldato b 10 C b Ambiente riscaldato Es: garage E SISTEMA RADIANTE A PAVIMENTO

61 L importanza dello strato isolante

62 Perché l isolante è importante? Pavimento in legno (8 mm) GENERAZIONE E Massetto SOLUZIONI Isolante (XPS) DEL 2.7 PARQUET. cm l= W/(mK) Solaio Pavimento in legno (8 mm) Massetto Solaio Intonaco Intonaco

63 Perché l isolante è importante? % resa verso l alto: 89.4% % resa verso l alto: 77%

64 E se volessi aumentare la resa verso l alto? Aumento l isolante (lo scelgo con conduttività più bassa oppure con spessore Venerdì più alto) 22 novembre 2013 Poliuretano espanso 2.7 cm l = W/(mK) XPS (4 cm) % resa verso l alto: 91.5% % resa verso l alto: 91.5%

65 E se volessi aumentare la resa verso l alto? scelgo l isolante con conduttività più bassa e aumento lo spessore Poliuretano espanso l = W/(m 2 K) Spessore 4 cm % resa verso l alto: 95%

66 Lo strato di supporto

67 Lo strato di supporto nei sistemi radianti Massetti tradizionali Sono costituiti da una parte legante (cemento, solfato di Calcio) e da inerti di vario tipo o con aggregati di dimensione massima di 6-8 mm miscelati con acqua. Gli impasti, normalmente con consistenza asciutta e/o plastica, possono essere realizzati con semplici betoniere da cantiere o con specifici miscelatori. Il massetto, posato e staggiato, ha normalmente uno spessore di 5 cm anche se esistono prodotti che consentono spessori inferiori, fino a 3.5 cm. Massetti fluidi o autolivellanti Sono caratterizzati da elevata scorrevolezza, fluidità e, una volta induriti, da alte resistenze meccaniche. Possono essere realizzati con spessori ridotti, fino a 3 cm. La scarsa resistenza al passaggio del calore li rende idonei per la copertura e l avvolgimento dei pannelli radianti a pavimento. Sono idonei a ricevere anche pavimentazioni incollate.

68 Lo strato di supporto nei sistemi radianti: I massetti tradizionali La resistenza meccanica del massetto, così come lo spessore, devono essere adeguati alla destinazione d uso ed al tipo di pavimento da posare Per ambienti civili R c N/mm 2 Per ambienti industriali o R c 30 N/mm 2 commerciali Il massetto deve inoltre avere uno spessore adeguato: deve essere maggiore di 3 cm sopra la tubazione

69 Errori di posa

70 Errori di posa

71 Fenomeno di curling dovuto a spessore inadeguato del massetto Errori di progettazione

72 L umidità residua deve essere conforme ai valori previsti per la posa dei pavimenti sensibili all umidità e uniforme in tutto lo spessore. L umidità residua Per massetti a base cemento o confezionati con leganti speciali: Parquet e resilienti: < 2-2,5 % < 1,7% nel caso di massetti riscaldanti Materiale lapideo sensibile all umidità < 3 % Resine: < 4 % Per sottofondi in anidrite: < 0,5 % < 0,3 % nel caso di massetti riscaldanti

73 L umidità residua dopo la fase di stagionatura

74 Il protocollo di primo avviamento La prova di primo avviamento ha inizio con una temperatura di mandata compresa tra i 20 C e i 25 C, che deve essere mantenuta per almeno 3 giorni (1 giorno per massetto a secco). Successivamente la temperatura di mandata viene impostata al valore massimo di progetto, che deve essere mantenuta per almeno 4 giorni (1 giorno per massetto a secco). Il processo di avviamento del riscaldamento deve essere documentato per iscritto. Il riscaldamento preliminare non garantisce che il massetto raggiunga l umidità residua richiesta per la completa maturazione. La completa maturazione del massetto deve essere verificata dalla ditta produttrice dello stesso.

75 Il protocollo di primo avviamento Nel caso la maturazione richiedesse il funzionamento dell impianto di riscaldamento, tale operazione deve essere effettuata secondo le disposizioni di messa a regime dell impianto stesso. Durante la procedura di primo avviamento si devono aerare e ventilare le stanze interessate. La procedura di primo avviamento deve essere regolata manualmente o mediante speciali programmi automatici di regolazione. La regolazione climatica può essere utilizzata nella prova funzionale di riscaldamento solo nel caso in cui sia possibile impostare ad un valore costante la temperatura di mandata, oppure sia presente un programma conforme alla normativa.

76 Il protocollo di primo avviamento Terminata la fase di primo avviamento si deve proteggere il massetto da correnti d aria e dal rischio di un rapido raffreddamento. La messa in esercizio dell impianto, dopo la posa del rivestimento definitivo, deve essere effettuata solo dopo l avvenuta autorizzazione della ditta produttrice del rivestimento.

77 Lo strato di supporto nei sistemi radianti a bassa inerzia Ridotto spessore, buona capacità di conduzione

78 Lo strato di supporto nei sistemi radianti a bassa inerzia Massetti a secco spessore: circa 25 mm Lastra in acciaio spessore: 1 mm Massetti fluidi o autolivellanti (con additivi) - 30 mm

79 Lo strato di supporto nei sistemi radianti a bassa inerzia

80 Lo strato di supporto nei sistemi radianti a bassa inerzia Lastra in calciosilicato spessore: 9 mm conduttività termica: 0.35 W/(mK) misure standard: 1.2 m x 1.2 m Lastra in acciaio: 2 x 1 mm

81 Lo strato di supporto nei sistemi radianti a bassa inerzia Lastra in fibrogesso spessore: da 18 a 25 mm conduttività termica: W/(mK) Temperatura limite: 45 C Lastra in acciaio: 2 x 1 mm

82 Lo strato di supporto nei sistemi radianti a bassa inerzia Lastra in acciaio Spessore ridottissimo (2 mm) elevatissima conduzione del calore Rapidità di posa costo più elevato rispetto ad un sistema tradizionale Lastra in acciaio: 2 x 1 mm

83 Quali sono le rese dei sistemi a basso spessore? IMPIANTI RADIANTI Pavimento DI in NUOVA legno GENERAZIONE (8 mm) E SOLUZIONI APPLICATIVE Massetto NELLA fluido POSA 3 mm Isolante 2.5 cm l= W/(mK) Pavimento in legno (8 mm) Lamine in acciaio (2 mm) Isolante 2.5 cm l= W/(mK) Solaio Solaio Intonaco Intonaco

84 Quali sono le rese dei sistemi a basso spessore? % resa verso l alto: 90% % resa verso l alto: 96%

85 E se volessi aumentare la resa verso l alto? Aumento lo spessore dell isolante % resa verso l alto: 98%

86 Il rivestimento superficiale

87 La posa dei rivestimenti in legno sui sistemi radianti Di norma su un impianto di riscaldamento e raffrescamento radiante è possibile posare qualsiasi tipo di pavimentazione. Già in fase di progettazione sono necessarie informazioni in merito alla tipologia e alle caratteristiche del rivestimento da posare. La conoscenza e la considerazione della resistenza termica del rivestimento finale permette un ottimale dimensionamento già durante la progettazione garantendo così un alto rendimento del sistema. La resistenza termica della pavimentazione (incluso lo strato di supporto) non dovrà superare il valore di 0.15 m 2 K/W. Maggiore è la resistenza termica, maggiore dovrà essere la temperatura di mandata dell acqua.

88 Le condizioni di posa Il sottofondo dovrà essere di spessore adeguato. Il sottofondo dovrà essere solido, senza fessure, piano e pulito e soprattutto completamente asciutto. prima della posa dovrà essere effettuato il primo avviamento dell impianto (come indicato dalla norma UNI EN ).

89 Le condizioni di posa Il collante Il tipo di collante va deciso in accordo con il posatore del pavimento in legno tra quelli idonei alla posa su sottofondi riscaldati. La colla impiegata deve conservare nel tempo una sufficiente elasticità, necessaria per assecondare i naturali movimenti del legno.

90 Le condizioni di posa La striscia perimetrale La striscia perimetrale non dovrà essere tagliata fino all ultimazione della posa del pavimento in legno. In questo modo si otterrà su tutto il perimetro del locale lo spazio necessario alla normale dilatazione del legno.

91 Rivestimenti sistema radiante a pavimento IMPIANTI RADIANTI Spessore DI NUOVA GENERAZIONE (mm) E SOLUZIONI Materiali di rivestimento Piastrelle in ceramica Conducibilità termica l [W/(m K)] Venerdì Resistenza 22 novembre 2013 termica R lb [m 2 K/W] 10 mm PVC 3 mm Parquet a mosaico Parquet a listelli Parquet multistrato 8 mm mm mm Laminato 9 mm

92 Rivestimenti sistema radiante a pavimento l W/(mK)

93 Resistenza m 2 K/W Rivestimenti sistema radiante a pavimento Piastrelle in ceramica PVC Parquet a mosaico Parquet a listelli Parquet multistrato Parquet multistrato Laminato

94 La posa del legno multistrato galleggiante sui sistemi radianti Simulazione FEM stratigrafia sistema radiante con pavimentazione in legno

95 La posa del legno multistrato galleggiante sui sistemi radianti Materassino anticalpestio Pannelli multistrato

96 L inerzia nei sistemi radianti

97 Che cos è l inerzia? L'inerzia termica dell'impianto può essere identificata come la "velocità" con la quale l'impianto segue le variazioni di temperatura ambiente. In termotecnica per inerzia termica si intende la capacità di un materiale o di una struttura di variare più o meno lentamente la propria temperatura come risposta a variazioni di temperatura esterna o ad una sorgente di calore/raffreddamento interno. Si possono definire due classi di sistemi radianti: 1) Sistemi ad alta inerzia 2) Sistemi a bassa inerzia

98 Che cos è l inerzia? Sistemi ad alta inerzia Sistemi a bassa inerzia

99 Quanto tempo impiega il pavimento a raggiungere la temperatura desiderata? Caratteristiche del sistema Temperatura iniziale Temperatura dell ambiente

100 Temperatura superficiale ( C) Temperatura superficiale - tempo Rivestimento superficiale: parquet in legno Sistema radiante tradizionale Sistema radiante basso spessore, massetto fluido 3 cm Sistema radiante basso spessore, T mandata 35 C Sistema radiante basso spessore, T mandata 30 C 0 0:00 1:00 2:00 3:00 4:00 5:00 6:00 7:00 8:00 9:00 10:00 11:00

101 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento

102 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento Il rumore da impatto si trasmette per via solida nel solaio e nelle pareti connesse ed è rigenerato dagli stessi elementi sotto forma di rumore aereo. L isolamento acustico del rumore da calpestio coinvolge tutti i solai di separazione tra gli ambienti ed è quindi un parametro di fondamentale importanza nell iter di progettazione, sia per gli edifici nuovi che per le riqualificazioni.

103 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento Infatti, in fase di pianificazione e di realizzazione del progetto edilizio una corretta progettazione deve mirare all isolamento acustico. La corretta posa dei prodotti è fondamentale per raggiungere l isolamento acustico richiesto (non esiste un isolante acustico ottimale, ma esiste un sistema corretto di isolamento acustico). Se opportunamente disaccoppiato dalle strutture, il sistema radiante a pavimento è di fatto un pavimento galleggiante. Quest ultimo attenua il livello di rumore di calpestio attraverso la creazione di una base flottante e di un materassino resiliente sotto la base flottante. Materiali tipici per la realizzazione di pavimentazioni galleggianti sono le gomme riciclate in materassini e pannelli (lineari e sagomati), il polistirene, il polietilene, le lane e le fibre minerali, i feltri multistrato.

104 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento: i rivestimenti

105 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento: i rivestimenti Prova di rumore al calpestio senza rivestimento Posa del parquet flottante a secco

106 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento: i rivestimenti

107 Prestazioni acustiche di sistemi radianti a pavimento: i rivestimenti 1. Lastra isolante 2. rivestimento 3. clip e tubazione 4. doppia striscia perimetrale 5. solaio

108 Grazie per l attenzione Domande? Ing. Clara Peretti Coordinatrice Consorzio Q-RAD info@q-rad.it

109 Gli impianti radianti di nuova generazione: principi Ing. Clara Peretti, Coordinatrice Consorzio Q-RAD Parte 2

110 Concetti importanti (1/2) La temperatura superficiale delle pavimentazioni in legno è legata ai limiti di comfort. Il valore massimo di temperatura superficiale è di 27 C (UNI CEN/TS 15717:2008). Parametro fondamentale per le pavimentazioni in legno è la resistenza termica R, espressa in m 2 K/W. Il valore di R deve essere inferiore a 0.15 m 2 K/W (UNI CEN/TS 15717:2008). La scelta della finitura superficiale deve essere tenuta in considerazione durante la fase di progettazione. Per valori elevati di resistenza si consiglia di aumentare lo spessore dell isolante.

111 Concetti importanti (2/2) Strato di supporto Resistenza meccanica, trasmissione del calore Lamine conduttive: Favoriscono il flusso di calore verso l alto Striscia perimetrale: spessore 5-10 mm Accompagna le dilatazioni del massetto Tubazione: diametro mm Trasporto del fluido termovettore Pellicola PE: Schermo al vapore Strato Isolante Riduzione flusso termico verso il basso 5) Foglio in PE: spessore 0.2 mm Protezione dell isolante, consentire il libero movimento e evitare possibili rumori dovuti a dilatazioni termiche.

112 La versatilità del legno Isolante Strutturale Decorativo Finitura Arredo Combustibile

113 La versatilità del legno Isolante Materassini rigidi, isolante in rotoli Listelli, listoni, prefiniti, laminati, parquet Rovere, Noce, Larice Finitura

114 Il comportamento delle pavimentazioni in legno

115 Il comportamento delle pavimentazioni in legno Le variazioni di umidità hanno diversi effetti in funzione delle dimensioni delle APPLICATIVE assi NELLA POSA

116 Il comportamento delle pavimentazioni in legno le assi parallele alla camera. L effetto combinato può essere contenuto collocando dimensione maggiore della Un pavimento in legno con bordi smussati aiuta a ridurre la comparsa di fessurazioni da ritiro.

117 Il comportamento delle pavimentazioni in legno Il laminato Le pavimentazioni in laminato forniscono soluzioni ai possibili problemi connessi con pavimento in legno da ¾ di pollice (circa 2 cm). Il vantaggio più significativo dei pavimenti laminati è la loro capacità di resistere al restringimento. Il ritiro e l imbarcamento che si verificano nei pavimento in legno non è probabile che si verifichi nei pavimenti in laminato, perché sono bi-orientato (similmente al compensato). Inoltre, pavimenti in legno laminato sono generalmente più sottili dei pavimenti in legno massello da ¾ di pollice, e hanno meno resistenza al calore radiante (valori di R più bassi).

118 La posa del parquet con un pavimento radiante Parquet incollato sul sottofondo Parquet fissato al massetto Parquet flottante

119 La posa del parquet con un pavimento radiante Parquet incollato sul sottofondo Parquet fissato al massetto (inchiodato) Parquet flottante

120 Caso studio 1: riqualificazione di un edificio storico

121 Fotografie di cantiere

122 Fotografie di cantiere

123 Dettagli pavimentazione

124 Dettagli pavimentazione

125 Installazione di un sistema radiante a basso spessore in un edificio residenziale

126 Fasi di installazione di un sistema radiante a basso spessore

127

128 Installazione strato isolante preformato

129 Installazione lamine conduttive Installazione tubazione

130 Installazione ripartitore di carico in fibre sintetiche = W/(mK) Spessore: 4 mm

131

132 Taglio della striscia perimetrale

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137 Rivestimento superficiale in legno Listoncini 1.5 cm

138 Sistema radiante a pavimento a basso spessore in un sala espositiva con diverse finiture in legno

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140 Posa foglio PE

141 Parquet Parquet prefinito rovere prefinito larice Parquet prefinito rovere Parquet prefinito doussiè

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144 R = / 0.13 = 0.16 m 2 K/W R feltro = / = 0.09 m 2 K/W R totale: = 0.25 m 2 K/W

145 R = / 0.14 = 0.15 m 2 K/W R feltro = / 0.05 = 0.06 m 2 K/W R totale: = 0.21 m 2 K/W

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147

148 40

149 R = / 0.14 = 0.15 m 2 K/W R cartone = / 0.05 = 0.06 m 2 K/W R totale: = 0.21 m 2 K/W

150 R = / 0.15 = 0.10 m 2 K/W R fibra legno = 0.01 / = 0.17 m 2 K/W R totale: = 0.27 m 2 K/W

151 Sistemi radianti + rivestimenti in legno = elevato comfort

152 Sistemi radianti + rivestimenti in legno = elevato comfort

153 Grazie per l attenzione Domande? Ing. Clara Peretti Coordinatrice Consorzio Q-RAD info@q-rad.it

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