Nuova Norma Europea EN 16228:2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza. Aspetti significativi e implicazioni per gli utilizzatori

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1 Nuova Norma Europea EN 16228:2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Aspetti significativi e implicazioni per gli utilizzatori Padova, 14 maggio 2014 UCoMESA Unione costruttori macchine edili, stradali, minerarie ed affini Federata

2 Nuova norma Europea EN Sostituisce, accorpandole le EN791 e EN996 EN 791:1995+A1:2009 Macchine perforatrici Sicurezza EN 996:1995+A3:2009 Apparecchiature di palificazione Requisiti di sicurezza Entrata in vigore Pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale EU : estate 2014 Ritiro delle norme sostituite : fine anno

3 Adeguamento macchine esistenti In riferimento alla legge in vigore ed in merito all'adeguamento delle macchine già in servizio si distinguono due casi: 1) macchine CE 2) macchine non CE (antecedenti al settembre 1996) Nel primo caso, teoricamente, fa fede la dichiarazione di conformità del costruttore e l'accertamento da parte del datore di lavoro che la macchina sia rimasta conforme a quando è stata immessa sul mercato. Comunque sia, in riferimento al TU 81/08, il datore di lavoro ha il diritto di accertarsi dell'effettiva conformità della macchina alle Direttive Comunitarie applicabili ed il dovere di rendere le sue macchine idonee ai fini della sicurezza e della salute dei lavoratori. Nel solo secondo caso l'utilizzatore è tenuto all'adeguamento ai requisiti di cui all'allegato V del suddetto TU 81/08. Comunque sia, ai sensi dell'art.71 comma 1, è fatto obbligo al datore di lavoro di mettere a disposizione attrezzature IDONEE ai fini della salute esicurezza. In definitiva, per prevenire possibili contestazioni da parte di ispettori ASL, è interesse sia del datore di lavoro che dell utilizzatore della macchina, procedere all adeguamento delle macchine in servizio. 3

4 Si compone di 7 parti: Struttura EN 16228:2014 EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 1: Prescrizioni generali EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 2: Perforatrici mobili per lavori di ingegneria civile e geotecnica e per l'industria mineraria ed estrattiva EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 3 : Attrezzature per perforazione orizzontale direzionata EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 4 : Attrezzature per fondazioni EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 5 : Attrezzature per diaframmi EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 6 : Attrezzature per jetting, cementazione e iniezione EN :2014 Attrezzature per perforazioni e fondazioni Sicurezza Parte 7 : Attrezzature ausiliarie intercambiabili 4

5 Perché sostituisce le EN 791 e EN 996? La sostituzione si è resa necessaria in quanto le norme attuali sono considerate obsolete e perderebbero la presunzione di conformità con la attuale Direttiva Macchine 2006/42/CE Come deve essere utilizzata? La nuova norma deve essere utilizzata nel seguente modo: Parte 1 : sempre Parti da 2 a 7 : in funzione della tipologia di macchina/attrezzatura 5

6 Parte 1 Prescrizioni generali Scopo, riferimenti normativi e definizioni : sezioni complessivamente ampliate in modo da definire meglio le diverse casistiche. I riferimenti normativi sono stati in larga parte aggiornati rispetto a quelli precedenti Puntualizzazione sulle centraline idrauliche: la norma non tratta le centraline come macchine indipendenti, ma queste vi rientrano se fanno parte dell assieme che costituisce un attrezzatura trattata dalla norma. 6

7 Parte 1 Prescrizioni generali Elenco dei pericoli significativi: l elenco è stato notevolmente ampliato rispetto ai precedenti, rendendo più agevole l utilizzo della norma armonizzata in sede di analisi e valutazione dei rischi. Calcolo strutturale: (parte nuova) sono stati dati dei requisiti di carattere generale senza, però, riferimenti a norme vincolanti. Verifica di stabilità: è una delle grosse novità, su proposta Soilmec, è stato adottato un metodo unificato basato fondamentalmente su quello della EN

8 Parte 1 Prescrizioni generali Al fine di ridurre i fraintendimenti sull utilizzo degli argani, principalmente quello di servizio, è stato ampliato l elenco di riferimento delle applicazioni consentite che non sono da considerare sollevamento generico ma finalizzate al ciclo di lavoro della macchina. In particolare, sono stati aggiunte le movimentazioni di vibratori, pali, palancole, elementi di rinforzo (gabbie) che in alcuni casi sono attualmente oggetto di contestazione da parte degli enti di controllo italiani che considerano queste movimentazioni come operazioni di sollevamento generico, quindi rientranti nei relativi obblighi previsti. Al fine di aumentare il grado di sicurezza reale delle funi, è stato introdotto il riferimento esplicito anche ai terminali fune nella tabella dei coefficienti di sicurezza delle funi. 8

9 Parte 1 Prescrizioni generali Dispositivi di indicazione di inclinazione antenna: aggiunta l esclusione dall obbligo per le macchine aventi l antenna con più di 3 gradi di libertà. In questi casi l operatore dovrà basarsi sul diagramma dei limiti di lavoro riportato in targa servendosi dell indicatore di inclinazione del corpo macchina. Limitatori di movimento antenna/braccio: (nuovo requisito) si riferisce a finecorsa meccanici, intesi per prevenire danneggiamenti strutturali dovuti ad urti. 9

10 Parte 1 Prescrizioni generali Sistemi di accesso : questa parte ha subito importanti modifiche prima di tutto perché l accesso deve essere garantito in modo sicuro in tutte le condizioni operative della macchina, comprese le posizioni con torretta ruotata durante il caricamento e scaricamento dal carrellone e il suo montaggio, in manutenzione, come sostituzione funi, ecc. Se occorre fare manutenzione sull antenna e questa non si può abbassare, è possibile usare la scala fissa prevedendo dei punti di ancoraggio per il DPI operatore in corrispondenza dei punti di manutenzione. Segnaliamo, in particolare, che l altezza da terra che prevede l obbligo dei parapetti è stata ridottada3,0m(en 791) e 2,5 m (EN 996)a2,0m. 10

11 Piattaforme di lavoro scorrevoli lungo l antenna : (parte già presente ma ampliata) sono stati classificati due sistemi diversi: le piattaforme mobili e le piattaforme di lavoro aventi funzione di ascensore per il personale (generalmente utilizzate nelle macchine battipalo). Parte 1 Prescrizioni generali Le piattaforme mobili non possono essere azionate quando il personale è presente, possono essere utilizzate solo quando sono «stazionarie» ovvero fissate, anche ad una certa quota. Le piattaforme di lavoro aventi funzione di ascensore per il personale, viceversa, consentono l accesso al personale e la relativa movimentazione. Queste ricadono Allegato IV Direttiva Macchine e richiedono certificazioni e controlli periodici. 11

12 Postazione operatore: confermata la protezione FOPS livello I come requisito minimo e FOPS livello II in caso di pericolo caduta massi. Aggiunto il riferimento alla protezione TOPS (come da Direttiva Macchine) quando sussiste il pericolo di ribaltamento laterale in aggiunta alla protezione ROPS prevista nei casi di pericolo di ribaltamento con capovolgimento. Parte 1 Prescrizioni generali Aggiunto, per il sedile operatore, il requisito di capacità di smorzamento delle vibrazioni analogamente agli escavatori a fune (classe EM 6). Confermato il livello di pressione acustica 80 db(a) della EN 791, precisando però che non dovrebbe essere superato, essendo 85 db(a) il valore limite. 12

13 Visibilità dal posto operatore : in aggiunta al requisito generico delle attuali norme, è stato precisato che durante la rotazione torretta in kelly e benna, l area attorno alla macchina deve essere visibile all operatore utilizzando ausili ottici come CCTV o specchi. Parte 1 Prescrizioni generali 13

14 Parte 1 Prescrizioni generali Dispositivi di comando: questo requisito è stato aggiornato a quanto già scritto nella EN 996, e cioè che i comandi che possono dare luogo a movimenti pericolosi devono essere concepiti in modo da non poter essere azionati involontariamente in particolare quando l operatore entra o esce dalla cabina. Il cosiddetto «uomo morto» è uno dei modi per impedire l azionamento involontario. 14

15 Trasporto / movimentazione macchina e sue parti: questa parte è stata ampliata, in particolare con aggiunta di requisiti per il traino, l ancoraggio al carrellone. Parte 1 Prescrizioni generali 15

16 Parte 1 Prescrizioni generali Protezione dagli elementi mobili coinvolti nel processo: l introduzione dell obbligo di ripari fissi o mobili interbloccati costituisce la novità più rilevante della norma. Nella EN 791 l unico vero obbligo riguardava i trip wire che devono essere presenti quando c è la possibilità che l operatore entri in contatto con la batteria di perforazione in rotazione. La versione precedente della Direttiva Macchine prevedeva già i ripari di cui sopra, però, nella versione attuale, l obbligo di ripari quando c è necessità di venire in contatto con l asta è stato reso più stringente. Pertanto è stato necessario intervenire su questo punto, che costituisce una delle ragioni per cui la EN 791, se non modificata, avrebbe perso la presunzione di conformità nei confronti della attuale D.M. Questo comporterà per le imprese: Ridotta produttività Problemi di ingombri 16

17 Possibilità di deroga dall obbligo dei ripari: l obbligo riguarda in via primaria la cosiddetta piccola perforazione, includendo in questa categoria anche macchine di cosiddetto «grande diametro» qualora configurate con batterie di perforazione di piccolo diametro o perturbojet/soilmixing. Sono escluse le macchine in kelly, in benna e idrofresa. Per quanto riguarda le macchine in elica continua CFA, queste sono escluse se dotate di pulitore e/o guide elica, oppure se la velocità di rotazione con (CSP) o senza casing non supera 30 rpm. Parte 1 Prescrizioni generali 17

18 Parte 1 Prescrizioni generali Caduta o eiezione di oggetti/detriti: nuova clausola la cui novità sostanziale riguarda le macchine in elica continua e consiste nell obbligo di montare il pulitore o di fornire la predisposizione per il suo montaggio se il diametro dell elica supera 350 mm, le spire sono larghe più di 100 mm e l altezza supera 10 m. 18

19 Parte 1 Prescrizioni generali Manutenzione: è stato introdotto l obbligo di predisporre sistemi per la movimentazione di componenti di massa superiore a 25 kg o che, comunque siano di difficile manipolazione. Inoltre è stata inserita la richiesta di rendere possibile indirizzare i flussi di scarico di fluidi inquinanti dalle diverse parti della macchina (escluse le tubazioni) verso idonei recipienti allo scopo di prevenire inquinamenti o rischi di scivolamento. 19

20 Manutenzione Programmata: DMS Parte 1 Prescrizioni generali 20

21 Parte 1 Prescrizioni generali Verifiche da effettuarsi prima della messa in servizio: parte nuova, suddivisa in test funzionali e statici. Queste verifiche sono da effettuarsi su ogni macchina. In particolare, i test statici sono relativi a funzioni e movimenti della macchina in qualche modo assimilabili a sollevamenti (argani, cilindri, ecc.). Si può interpretare questa parte come corrispondente al requisito di verifica di idoneità all impiego che la D.M. prescrive esplicitamente per le macchine di sollevamento. Perciò si è chiamata questa parte in altro modo per non dare adito ad equivoci con le gru. Misuratore di coppia 21

22 GRAZIE PER L ATTENZIONE! 22

7.2 Controlli e prove

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