La scrittura. I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc.
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- Eloisa Pinna
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1 La scrittura I sistemi di scrittura più diffusi: - sistemi ideografici / logografici: un simbolo > un concetto es. cinese, geroglifici, ecc.
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3 - sistemi sillabici: un simbolo > una sillaba es. loma, (Liberia e Giunea), mende (Sierra Leone), toma (Guinea) - sistemi alfabetici un simbolo > un suono es. latino, greco, cirillico
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5 - sistemi misti: giapponese (sillabico / logografico) Due principi regolatori: LOGOGRAFIA: si rappresenta il significato FONOGRAFIA: si rappresenta il significante (si afferma attorno al I millennio a.c.)
6 La lettera di Ramesse
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8 Lettera spedita da una ragazza jukaghir al suo ex-fidanzato (tratta da Gabriele Iannàccaro (2005), La scrittura delle lingue, Milano, CUEM. p. 7).
9 Per l'interpretazione del messaggio si tenga presente che le figure a forma di pino rappresentano persone: chi scrive (riconoscibile come donna dalla treccia che appare sulla destra, è la seconda figura da destra, il destinatario la terza. Il messaggio dice più o meno: Mi hai lasciato per accompagnarti ad una donna russa (identificata come tale per mezzo dei segmenti laterali a pois, che riproducono le tipiche gonne russe): lei ha spezzato l'unione che c era fra noi (dalla testa della russa parte una linea che interrompe le due linee fra mittente e destinatario). Abitate insieme (sopra le due figure centrali c'è una struttura con un tetto), ma so che i vostri rapporti non sono pacifici (le linee spezzate che li congiungono); d'altronde io sono sola in casa e sono triste (linee a croce dietro la scrivente). Ti penso ancora (linea superiore a ricciolo che parte dal mittente verso il destinatario), ma ho adesso un pretendente (figura a destra, con linea a ricciolo verso il mittente): se vuoi tornare da me va bene, ma fallo prima di avere figli (le due piccole figure a sinistra, in procinto di entrare nella casa).
10 Italiano: c [k] es. cane [tʃ] es. ciao Se cambiassimo questa norma ortografica: k [k] es. kane c [tʃ] es. cao Non avremmo più bisogno della i grafica (che indica solo la palatalizzazione di c ) Però: amiko / amici! Perderemmo una utile informazione morfologica, cioè l invariabilità della radice
11 Amaznig!!! Aoccdrnig to a rscheearch at Cmabrigde Uinervtisy, it deosn't mttaer in waht oredr the ltteers in a wrod are, the olny iprmoetnt thing is taht the frist and lsat ltteer be at the rghit pclae. The rset can be a total mses and you can sitll raed it wouthit a porbelm. Tihs is bcuseae the huamn mnid deos not raed ervey lteter by istlef, but the wrod as a wlohe
12 Disturbi specifici del linguaggio: disfasie Evolutivi: Anomia: incapacità di trovare le parole giuste Disgrafia (o agrafia): disturbi della capacità di scrittura Dislessia (o alessia): disturbi della capacità di lettura (es. difficoltà ad applicare le regole di conversione ortografia / fonologia) Acquisiti: Afasia: disturbi acquisiti che riguardano il parlato Afasia recettiva: disturbo della comprensione Afasia espressiva: disturbo della produzione
13 La dislessia ( La dislessia e' una difficolta' che riguarda la capacita' di leggere e scrivere in modo corretto e fluente. leggere e scrivere sono atti cosi' semplici e automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino dislessico. purtroppo in italia la dislessia è poco conosciuta, benchè si calcoli che riguardi almeno persone. la dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici. il bambino dislessico puo' leggere e scrivere, ma riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiche' non puo' farlo in maniera automatica. percio' si stanca rapidamente, commette errori, rimane indietro, non impara. la difficolta' di lettura puo' essere piu' o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo e, talvolta, anche in altre attivita' mentali. tuttavia questi bambini sono intelligenti e - di solito - vivaci e creativi. Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori caratteristici come l'inversione di lettere e di numeri (es ) e la sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d). a volte non riesce ad imparare le tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i giorni della settimana, i mesi dell'anno. può fare confusione per quanto riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi e giorni) Correlazione tra foneticità dell alfabeto e facilità di diagnosi: - italiano: diagnosi più difficile (per la trasparenza fonetica dell alfabeto) - inglese: dignaosi più facile
14 Alfabeto italiano a u IPA [a] [u] Alfabeto inglese a u IPA [a], [,], [.], [A:] [U], [V]
15 asilo asola [a'zilo] ['azola] ma asociale [aso'tsale] Struttura interna della parola #asil+o# #asol+a# ma #a+soci+al+e# Evidentemente, parole come asola e asociale per la fonologia hanno uno statuto diverso, cioè non sono parole allo stesso modo
16 porta portone portiere ['porta] [por'tone] [por'tjere] ma portapenne ['porta'pen:e] portapenne: due accenti, quindi due parole
17 - Variazione interlinguistica della nozione di parola: 1) italiano (lingua della famiglia indeuropea, gruppo romanzo): i (articolo definito maschile plurale): un fono precipitevolissimevolmente: 25 foni (di cui uno lungo) 2) nederlandese (lingua della famiglia indeuropea, gruppo germa-nico): brandweerladderwagenknipperlichtinstallatiemonteurs meccanici per l installazione di luci lampeggianti per le scale della macchina dei pompieri 3) eschimese siberiano (lingua della famiglia yupik): iqalussuarniariartuqqusaagaluaqaagunnuuq è stato detto che abbiamo avuto l ordine tassativo di andare fuori a pescare pescecani - Variazione intralinguistica della nozione di parola: Parola morfosintattica vs. parola fonologica
18 La definizione di parola Ciò che è compreso tra due spazi bianchi in un testo scritto
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22 Sotho settentrionale* Re tlo e bua ka thipa ya gagwe Retloebua kathipa yagagwe we shall skin it with his knife *bantu, centrale, sotho-tswana Italiano Devo procurarglielo Glielo devo procurare 2 parole 3 parole
23 Sono parole gli elementi linguistici dotati di un significato convenzionale e unitario Problemi: a) entità più piccole delle parole che hanno un significato convenzionale es. albero alber- -o MASCHILE, SINGOLARE
24 b) entità più grandi di una parole che hanno un significato unitario e convenzionale ferro da stiro
25 c) parole che esprimono più di un significato capostazione
26 saldatore
27 Criteri per la definizione della parola grammaticale Una parola grammaticale (morfo-sintattica, non fonologica) è definita in base alla co-occorrenza dei seguenti criteri: a) COESIONE: si definisce parola ogni sequenza di elementi linguistici che non può essere interrotta dall aggiunta di altro materiale linguistico (cioè: è possibile aggiungere materiale a destra e sinistra, ma non in mezzo) es. amico ho incontrato il mio migliore amico ho incontrato il mio amic migliore o scrivere mi piace scrivere lettere scriv mi piace lettere ere
28 b) PAUSABILITA : si definisce parola ogni sequenza di elementi linguistici che può essere preceduta e/o seguita, ma non interrotta da una pausa c) MOBILITA : si definisce parola ogni sequenza di elementi linguistici che occorrono in un ordine fisso e si spostano in blocco es.questa pizza è immangiabile *Mangiabile questa pizza è im *Immangia questa pizza è bile Immangiabile, è questa pizza!
29 d) ISOLABILITA : si definisce parola ogni sequenza di elementi linguistici che da sola può costituire un enunciato es. Piove Immangibile! e) Si definisce parola ogni sequenza di elementi linguistici che ha un significato convenzionale (questo criterio serve ad escludere le combinazioni di suoni che non violano restrizioni fonetiche, ma che sono prive di significato)
30 Problemi: Corsa ad ostacoli: davvero tre parole? Domenica ho vinto una corsa ad ostacoli *Ad ostacoli domenica ho vinto una corsa Una corsa ad ostacoli domenica ho vinto Ho vinto una combattutissima corsa ad ostacoli Ho vinto una corsa ad ostacoli combattutissima *Ho vinto una corsa combattutissima ad ostacoli - Cosa hai vinto domenica? - una corsa ad ostacoli vs una corsa
31 Problemi: Il: davvero una parola? Domenica ho vinto il torneo *Il domenica ho vinto torneo *Il (non esiste una frase italiana di senso compiuto costituita dal solo elemento il; ovviamente escludendo la risposta a una domanda come quale è l articolo definito maschile singolare dell italiano? )
32 Ci sono elementi che di norma consideriamo parole (es. il) che in realtà si comportano come se non lo fossero. E ci sono elementi che di norma non consideriamo parola (es. corsa ad ostacoli) che si comportano come se lo fossero
33 Uccello: - Ha il becco - Ha le piume - Ha le ali - Vola - Fa le uova
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36 Però Ha le ali ma non vola
37 Ha le ali? Non vola
38 Non la ali Ovviamente non vola
39 Ha le ali e vola Ha il becco Fa le uova
40 Uccelli farfalla Insetti
41 affissi parole sintagmi -aio, -o, -bile ex-, in-, pro- La macchina di mio padre La casa di tua cugina il, un, con, da marito, cane, immangiabile, luna, casa, felicità corsa ad ostacoli, ferro da stiro, calcio di rigore
42 pomo d oro > pomi d oro pomodoro > pomodori pomo d oro pomodoro Sintagmi Parole
43 Quante parole? Gli amici dei miei amici sono miei amici Gli amici del mio amico sono miei amici
44 Lessema vs. forma flessa LESSEMA: unità di livello astratto; elemento dotato di significato lessicale, che appartiene ad una categoria grammaticale (N, V, AGG, AVV, PREP, ART ), che può essere rappresentato da una o più forme flesse. FORMA FLESSA: esprime il significato del lessema, assieme ad uno o più significati grammaticali (obbligatori e dipendenti dalla categoria grammaticale associata al lessema stesso).
45 LIBRO libro NOME maschile singolare libri NOME maschile plurale
46 BELLO bello bella belli belle AGG AGG AGG AGG masc fem masc fem sing sing pl pl
47 BOOK book NOME books NOME singolare plurale
48 BEAUTIFUL beautiful AGGETTIVO
49 L autentica differenza tra le lingue non consiste in ciò che esse possono o non possono esprimere, ma in ciò che i parlanti devono o non devono trasmettere (R. Jakobson (1985), La nozione di significato grammaticale secondo Boas, in Saggi di linguistica generale, Milano, Feltrinelli, p. 173; trad. it. di Jakobson 1959)
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