Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità
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- Aniella Morelli
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1 Difficoltà e disturbi specifici di apprendimento: dalla valutazione al potenziamento delle abilità 13 gennaio 2012 Barbara Carta
2 Barbara Carta Fattori predittivi dei DSA
3 Gli è stato diagnosticato questo disturbo di apprendimento solo, e dico solo, in terza elementare, anche se, con il senno di poi, era già evidente fin dalla scuola dell'infanzia; quando l'ultimo anno dell'asilo andavo a prenderlo, il mio bambino era sempre l'ultimo a dover terminare il lavoro svolto sul testo, il lavoro di punteggiatura e qualunque altro lavoro avesse dovuto svolgere. La maestra diceva che era solo un po' lento... In prima elementare cominciarono le difficoltà: ma è possibile che non riesca a completare le parole indicate nel testo? Perché continua a scambiare la "b" con la "d"? Allora, per fargli capire la differenza giù pagine di b e d; il giorno dopo eravamo punto e a capo. Perché nonostante avessimo letto una, due volte non riusciva in una lettura fluida? Resterà indelebile nella mia memoria la lettura "Il pulcino cosmico", assegnata durante le vacanze di Pasqua: non so quante volte l ho costretto a leggere quelle due paginette, eppure non c'era verso.
4 Individuazione precoce La diagnosi certa di disturbo specifico di apprendimento può essere effettuata solo alla fine della seconda classe della scuola primaria. Ci sono diversi pareri rispetto ad una individuazione precoce, alcuni considerano possibile cogliere degli indicatori predittivi, altri dicono non sia possibile.
5 La scuola, per il ruolo che riveste, è la protagonista principale nella rilevazione delle difficoltà di apprendimento e dei DSA e nel loro trattamento. La rilevazione e la diagnosi precoce favoriscono il recupero completo (20%) e la compensazione (45% circa) Barbara Carta 5
6 ( Cornoldi) È indispensabile intervenire anche se non c è la garanzia che vada bene per tutti. In ogni caso: -prima si interviene e meglio è - si evitano conseguenze secondarie - si evita l accumularsi di difficoltà - il bambino è più preparato
7 È noto che le misure predittive secondo la letteratura internazionale sono essenzialmente disturbo del linguaggio e una familiarità. Non tutti i bambini che hanno un disturbo di linguaggio avranno una dislessia, la maggior parte di loro però è candidato ad avere una difficoltà, probabilmente perché interviene lo stesso meccanismo neurobiologico che ha determinato, una difficoltà nell elaborazione degli stimoli linguistici.
8 Un bambino che dopo i 4 anni di età mantiene ancora delle difficoltà fonologiche espressive cioè mantiene un linguaggio alterato, ha la probabilità elevatissima (4 su 5) cioè l 80% di avere successivi disturbi di apprendimento anche se (e questo è l aspetto fuorviante), nel corso del quinto anno di vita la sua capacità espressiva migliora molto, ma ciò non è molto significativo perché il problema in molti bambini, con la letto-scrittura si ripresenta.
9 I genitori possono raccontarci la presenza o meno di alcune difficoltà in genere presenti in bambini con DSA -Difficoltà a memorizzare giorni e mesi -Goffaggine motoria -Difficoltà nel ricordare rime e filastrocche -Ritardo del linguaggio -Difficoltà ad apprendere l alfabeto -Problemi nell eseguire compiti in sequenza Barbara Carta 9
10 Predittori Difficoltà percettive Barbara Carta 10
11 L ALFABETIZZAZIONE è un processo continuo EMERGENTE prescolare FORMALIZZATA scolare Barbara Carta 11
12 Tra alfabetizzazione emergente e quella formalizzata ci sono: -disegno -far finta -fonologia -sintassi -narrazione -lessico Barbara Carta 12
13 CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA Capacità di percepire/riconosce re,per via uditiva,i fonemi che compongono le parole del linguaggio parlato Saper operare trasformazioni con gli stessi APPRENDI- MENTO EFFICACE/EF FICIENTE LETTURA / SCRITTURA Barbara Carta 13
14 CONSAPEVOLEZZA FONOLOGICA FONOLOGIA GLOBALE FONOLOGIA ANALITICA ETA PRESCOLARE ETA SCOLARE Barbara Carta 14
15 FONOLOGIA GLOBALE SVILUPPO SPONTANEO Età prescolare Riconoscimento/riproduzione rime Scansione sillabica parole Manipolazione parole attraverso suffissi Giudizi di lunghezza parole Barbara Carta 15
16 FONOLOGIA ANALITICA SVILUPPO/MATURAZIONE NON SPONTANEA processo apprendimento Segmentazione fonemica (spelling) Fusione fonemica (blending) Riconoscimento consonante iniziale(preblending) Barbara Carta 16
17 Sviluppo fonologico ETA SVILUPPO TIPICO SEGNALI DI DIFFICOLTA ETA 4 anni consapevolezza che le frasi si dividono in parole interesse per i suoni della lingua riconoscimento dei fonemi del proprio nome disturbo di linguaggio preesistente difficoltà nell imparare filastrocche disinteresse verso i giochi di parole Barbara Carta 17
18 Sviluppo fonologico ETA SVILUPPO TIPICO SEGNALI 5-5 ½ anni divide la parola in sillabe riconosce un maggior numero di fonemi identifica alcune lettere nella scrittura (vocali nomi) sente le rime e le riproduce Barbara Carta 18 DI DIFFICOLTA Difficoltà a dividere parole in sillabe Difficoltà ad imparare i suoni e i nomi di una lettura Difficoltà a riconoscere le lettere del proprio nome Difficoltà ad individuare il numero di parole di una frase
19 Sviluppo fonologico ETA SVILUPPO TIPICO SEGNALI DI DIFFICOLTA 5 6 anni -Tra più parole verbali o immagini trova quelle che iniziano con la stessa sillaba -identifica e pronuncia la sillaba o il suono iniziale di una parola -Conta il numero di sillabe e fonemi in una parola semplice -opera la fusione di due fonemi per formare una sillaba Difficoltà a svolgere i compiti della colonna di sinistra Barbara Carta 19
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