Piano Offerta Formativa Triennale

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1 Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Palena Torricella Peligna Istruzione Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado PROVINCIA DI CHIETI Palena, via Frentana, 2 T: F: chic825004@istruzione.it C.F Una scuola verso il futuro Piano Offerta Formativa Triennale SECONDO LE DELIBERAZIONI del COLLEGIO DOCENTI dell 11 gennaio 2016 del CONSIGLIO DI ISTITUTO del 14 gennaio 2016 Anni scolastici 2016/19

2 INDICE Premessa 3 Nuova identità dell Istituto Comprensivo 4 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall utenza 5 Piano triennale dell Offerta Formativa: cos è? 7 Mission e Vision dell Istituto 9 Mappa dell Istituto 11 Strutture e servizi 14 Le scuole dell Istituto 16 Istituto in cifre 27 Organigramma 28 Gruppi di lavoro 29 Comitato di valutazione 30 Funzionigramma dei servizi amministrativi 32 Analisi dei bisogni educativi: esiti del RAV 2014/ Atto di indirizzo del Dirigente Scolastico 40 Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge Piano di Miglioramento d Istituto sintesi: 44 o Scelte organizzative e gestionali 45 o Scelte educative e didattiche 49 La centralità dello studente e il curricolo di scuola 51 Piano Annuale per l Inclusione e successo formativo 52 Linee guida progettazione 54 Linee guida strategie metodologiche e didattiche 54 Linee guida valutazione 56 L ampliamento dell offerta formativa 58 Reti di scuole e collaborazioni esterne 58 Azioni coerenti con il piano nazionale scuola digitale 59 Organico: fabbisogno triennale 60 Piano di formazione del personale 63 Altra documentazione 65 Allegati allegato 1 Progettazione curricolare d istituto allegato 2 Visite guidate e viaggi di istruzione allegato 3 Relazioni sindacali allegato 4 - Sicurezza e privacy allegato 5 Valutazione allegato 6 - Orientamento e continuità allegato 7 Integrazione e inclusione (PAI e modello PDP) allegato 8 Progetti triennali presentati (progetto potenziamento, aula verde, aree interne, PON) allegato 9 Calendario scolastico allegato 10 Piano Annuale delle attività allegato 11 PDM INDIRE Gli allegati sono disponibili sul sito istituzionale dell istituto: 2

3 Premessa Una scuola verso il futuro Il Piano triennale dell Offerta Formativa, dell Istituto Comprensivo Palena- Torricella è stato elaborato ai sensi di quanto previsto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107, recante Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; Il piano è stato redatto dal Collegio dei docenti sulla base degli Indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico, dott.ssa Mirella Spinelli, con proprio atto di indirizzo prot. n. 5658/A19 del 30 settembre 2015; Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei docenti nella seduta dell 11 gennaio 2016; Il piano è stato approvato dal Consiglio d istituto nella seduta del 14 gennaio 2016; Il piano, dopo l approvazione, viene pubblicato su SCUOLA IN CHIARO e sul sito on line dell Istituzione Scolastica nella sezione documenti fondamentali dell Istituto. libertà emancipazione autonomia etica responsabilità 3

4 Nuova identità dell istituto comprensivo Un bambino, un insegnante, un libro e una penna possono cambiare il mondo Malala Yousafzai Premio Nobel per la pace 2015 L Istituto Comprensivo di Palena - Torricella Peligna, costituitosi nell a.s. 2014/2015, in seguito al dimensionamento Regionale, congloba in sé i plessi di scuola dell Infanzia, Primaria e secondaria di I Grado dei due precedenti istituti. Esso si avvia, seppur con le differenti individualità degli operatori, a maturare una perfetta identità culturale nel curricolo d Istituto. E composto da 21 plessi ubicati nell alta Valle dell Aventino e nel Parco Nazionale della Majella versante orientale. Il territorio di riferimento è caratterizzato da fattori propri delle aree interne, ricco di un patrimonio naturalistico, paesaggistico, culturale, storico e artistico di pregio elevato, che costituisce il capitale sul quale la scuola può e vuole investire. 4

5 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall utenza A tale scopo, ai sensi del comma 5 dell Art. 3, del DPR 275/1999 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche), come modificato dall Art. 1, comma 14 della Legge 107/2015, il Dirigente Scolastico ha effettuato una preliminare consultazione con i soggetti del territorio. L intero documento è organizzato in capitoli e paragrafi, secondo una directory pensata per facilitare la comprensione delle relazioni che collegano le varie parti costitutive. Una parte del piano è dedicata alla presentazione delle scuole: del tempo scuola (calendario, orari, rientri pomeridiani), nella convinzione che il tempo non è semplicemente un contenitore neutrale rispetto allo sviluppo delle attività didattiche, ma costituisce una risorsa e un contenuto in grado di valorizzare e razionalizzare la proposta educativa, oltre che corrispondere alle esigenze delle famiglie e del territorio. Nel documento trovano spazio anche le variabili strutturali della scuola e i servizi interni ed esterni, al fine di migliorare la leggibilità dell istituzione e favorire le scelte di genitori ed alunni. Naturalmente, la consistenza reale ed effettiva della proposta educativa va ben al di là di quanto potrà essere qui presentato; occorre, infatti, ricordare che l intera filiera programmatoria comprende le fasi precedenti, dall attuazione delle norme nazionali e dell interrogazione del territorio a quella successiva della progettazione esecutiva, nella quale le indicazioni del P.T.O.F. vengono declinate al livello di ciascuna singola classe o sezione. Nella convinzione che questo documento rappresenti soltanto una prima presa di contatto con la nostra scuola, invitiamo alunni e genitori a partecipare all OPEN DAY, iniziativa di incontro e di ascolto prevista per i giorni 22, 23 e 24 gennaio 2016, in ogni plesso scolastico. Nella fase di ricognizione preliminare alla stesura del Piano, sono stati sentiti rappresentanti del territorio e dell utenza come di seguito specificati: famiglie; rappresentanti del Consiglio d Istituto e componenti degli OO.CC.; sindaci e rappresentanti degli Enti locali; associazioni operanti sul territorio; presidente e componenti del direttivo del Progetto prototipo Aree Interne Sangro-Aventino, come da Legge La Buona Scuola. del territorio Nel corso di tali contatti, sono state formulate le seguenti proposte: creare un offerta formativa, che tenga conto della reale domanda territoriale, con una gamma di opportunità, che armonizzino le esigenze educative personali, con le specifiche esigenze formative, necessarie allo sviluppo economico del territorio e ad una migliore occupabilità dei giovani; consentire e favorire opportunità di interazione con il sistema formativo successivo, il mondo del lavoro, il sistema dell università e della ricerca; contrastare la dispersione scolastica e altri fenomeni giovanili; 5

6 offrire un ambiente scolastico sicuro e capace di assolvere alla funzione, che è propria della scuola; rispondere alle eventuali fragilità, instabilità affettive, oggi presenti tra i giovani, cercando insieme ad essi prospettive di vita, riflessioni su cosa è meglio fare da grandi, rispondere all eventuale incapacità di operare scelte da parte dei giovani alunni. CONCORSO l ideòlogo a.s.2015/16 "Ho disegnato forme geometriche colorate per rappresentare la fantasia e l allegria dei ragazzi, le montagne perché sono tipiche del nostro territorio, omini stilizzati per indicare i tre ordini di scuola del nostro Istituto: Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado." Gioia Travaglini vincitrice del concorso IDEO LOGO, premiata durante il convegno Il Dialogo ragione della Civiltà promosso dall Istituto Comprensivo come momento di riflessione dopo i gravi fatti avvenuti a Parigi il 13 novembre 2015 LAMA DEI PELIGNI 6

7 Piano Triennale Offerta Formativa Cos è? In questo documento, denominato PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA (PTOF), sono riportate le linee generali e le opzioni strategiche che caratterizzano l Offerta Formativa dell I.C. Palena- Torricella per il triennio , in conformità con l Art. 3 del DPR 275/1999 (regolamento recante norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche) come modificato dall Art. 1, comma 14 della legge 107/2015. Per comprendere meglio cos'è il P.T.O.F., è opportuno richiamare preliminarmente il significato del termine pianificazione. Da un punto di vista generale la pianificazione didattica ed educativa può essere considerata come l'area compresa fra due superfici concentriche: La più esterna, rappresentativa dell ambiente socio-istituzionale, vale a dire, il complesso delle norme (statali, regionali, locali,) dei soggetti, dei committenti e degli stakeholder (portatori d'interesse, ossia chiunque è interessato al buon andamento dell'istituto) che costituiscono il sistema delle regole, dei vincoli e degli interessi entro il quale l'istituto opera. La più interna, rappresenta, invece, l identità professionale del docente o del team: lo spazio inviolabile indicato solitamente con l espressione libertà d insegnamento. L area fra le due superfici è l area della PIANIFICAZIONE DIDATTICA ED EDUCATIVA, ossia la matrice di connessione che lega il momento individuale a quello generale e di sfondo. AREA DELLA PIANIFICAZIONE ECOSISTEMA SOCIO- ISTITUZIONALE Il Piano triennale dell Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento con il quale ogni scuola comunica e rende evidenti, ai genitori e al territorio, la sua mission e la sua progettazione educativa, didattica, organizzativa e le ragioni pedagogiche che le sostengono. E il documento di identità della scuola, in quanto accoglie tutto ciò che essa vuole realizzare, utilizzando l insieme delle risorse umane, professionali, territoriali, tecnologiche ed economiche a disposizione, valorizzandole al meglio, al fine di creare rapporti interni costruttivi, capaci di interagire al meglio con la realtà esterna. Il P.T.O.F., in quanto piano delle attività pluriennali della scuola, organizzato, intenzionale, trasparente, condiviso, possibile e valutabile, non è qualcosa di statico, ma è un processo progettuale dinamico, poiché si attua per una realtà complessa e materiale; esso verrà modificato ogni anno, per sopraggiunte esigenze. La sua funzione è quella di registrare la vitalità della scuola e orientarne il cambiamento. Il P.T.O.F. viene approntato e reso operativo dal Collegio dei Docenti e approvato dal Consiglio d Istituto, nel rispetto delle competenze specifiche e viene verificato attraverso un processo di autoanalisi interna, in itinere e a conclusione di ogni anno scolastico. 7

8 PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA COS E DOCUMENTI DI RIFERIMENTO FASI DI LAVORO MODALITA E TEMPI A CHI SI RIVOLGE DOVE E PRINCIPALI FINALITA FORMATIVE ED EDUCATIVE Il Piano Triennale dell Offerta Formativa (P.T.O.F.) è il documento che definisce l identità culturale e progettuale dell Istituto. Legge 107/2015, comma 14 dell articolo 1, di modifica del D.P.R. n.275 del 1999 art. 3 Regolamento sull'autonomia delle istituzioni scolastiche ; DIRIGENTE SCOLASTICO COLLEGIO DEI DOCENTI CONSIGLIO D ISTITUTO DEFINISCE gli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di organizzazione, gestione e di amministrazione. Pubblica il P.T.O.F. sull albo on line della scuola e su SCUOLA IN CHIARO ELABORA il Piano in base agli indirizzi definiti dal D.S. Approva il P.T.O.F. (art. 3 del D.P.R. 275/1999 come modificato dal comma 14 dell articolo 1 della legge 107/2015) U.S.R. VERIFICA la compatibilità con i limiti d organico assegnato; MIUR PUBBLICA il P. T. O. F. SU SCUOLA IN CHIARO Il P. T. O. F. è un documento triennale, è uno strumento dinamico, modificabile all inizio di ogni anno scolastico, in base alle nuove esigenze emerse nell Istituto ed alla valutazione dei risultati conseguiti nel P.D.M.; Studenti; Famiglie; Personale Docente dell Istituto; Personale non Docente dell Istituto; Istituzioni presenti nel territorio. Il P. T. O. F. è disponibile: Sul Sito Internet; Sul Portale Unico SCUOLA IN CHIARO. Definire l identità dell istituto scolastico; Esplicitare il progetto formativo, ossia la progettazione educativa, curricolare ed extracurricolare, adottato nell ambito dell Autonomia; Illustrare la vision educativa che caratterizza l intera Istituzione; Delineare la fisionomia, l identità pedagogica, culturale ed organizzativa dell Istituto; Fornire un adeguato quadro di riferimento per il confronto ed il coordinamento con le altre istituzioni; Rappresentare la premessa indispensabile per la progettazione didattica curricolare ed extracurricolare; Essere flessibile e quindi aperto alle eventuali integrazioni proposte dal contesto interno ed esterno e dalle istanze di innovazione espresse a livello istituzionale; Promuovere il successo formativo del singolo alunno attraverso una progettazione efficace ed efficiente; Garantire l'unitarietà culturale e didattica attraverso percorsi formativi flessibili e diversificati; Documentare l'iter formativo percorso da ogni alunno; Valorizzare la professionalità delle figure educanti, presenti nell Istituto; Favorire un rapporto proficuo tra istituzione-scuola e territorio-contesto. 8

9 Mission e Vision La nostra scuola: comunità educante Scuola aperta: La scuola sta diventando un istituzione che, sempre più, opera aprendosi alla società del suo tempo. La sua funzione non si esaurisce all interno della sua planimetria, non rimane chiusa dentro i suoi cancelli, ma interagisce pienamente con il mondo esterno. La scuola è aperta alle famiglie, alla comunità nazionale, europea e globale. Fare scuola oggi significa: educare, formare ed istruire, essere un agenzia culturale, è esserci nel mondo. Tale assunto deve portare ogni operatore scolastico ad un diverso approccio con il suo lavoro. Alla didattica, alla pedagogia, allo studio disciplinare, che si fa in aula, bisognerà aggiungere la dimensione culturale, intesa come mondo di esperienze specifiche e irripetibili, che contribuiscano all arricchimento e allo sviluppo umano e sociale. Scuola costruttrice di senso: La scuola oggi deve riflettere intorno a ciò che fa e sulla sua narrazione. Ogni esperienza è riflessione e racconto di un esperienza qualitativa e culturale. Una comunità orientata al benessere relazionale e alla crescita umana non può esimersi dal marcare la sua presenza sul palcoscenico dell esistente. Per questo nasce l esigenza di narrare, condividere l esperienza educativa, professionale e civile attraverso i nuovi strumenti della comunicazione e dell informazione. Scuola microcosmo: Attivando i nuovi mezzi di comunicazione, tutta la comunità scolastica può partecipare alla fatica dell educare: docenti, alunni, genitori, ma anche la più allargata comunità sociale, gli stakeholders, possono accedere al microcosmo scuola, possono confrontarsi, suggerire, valutare. Ovviamente, vi è la piena consapevolezza che le nuove tecnologie, insieme ai grandi vantaggi, portano dei rischi sui quali bisogna vigilare e, non dimenticare che essi hanno una funzione accessoria al costrutto educativo. L essenza della relazione educativa, nel nostro Istituto, si fonda sempre sulla relazione tra docente e discente, sulla comunicazione mimica e verbale, sulla voce umana, che è la musica più dolce, come diceva Petronio. Le tecnologie aiutano, così come le strategie, le metodologie e le tecniche, senza dimenticare che, nella sostanza educare resta una mission. 9

10 La nostra MISSION: -formare persone in grado di pensare ed agire autonomamente e responsabilmente all interno della società, strutturando un progetto globale (P.T.O.F.) che, attraverso lo strumento giuridico dell autonomia, coinvolga tutti i soggetti protagonisti del processo di crescita: lo studente la famiglia i docenti il territorio -formare uno studente nell interezza della sua persona: soggettiva, cognitiva, relazionale, spirituale e professionale, non solo destinatario di un servizio scolastico, ma parte in causa, capace di partecipare attivamente alla realizzazione di se stesso, del proprio progetto di vita ed intervenire per migliorare la scuola e più in generale il proprio contesto di appartenenza; -esortare, incitare e coinvolgere la famiglia nell espletare responsabilmente il suo ruolo, condividendo il patto educativo finalizzato al raggiungimento della maturità dei nostri ragazzi. -motivare i docenti nell esercizio della loro professionalità, attivando un processo di apprendimento continuo, graduale, flessibile, centrato sullo sviluppo di abilità e competenze, in una continua riflessione sulle pratiche didattiche innovative e coinvolgenti; -incoraggiare il territorio alla partecipazione attiva, in un rapporto organico, funzionale e condiviso con le istituzioni e ampliato in una dimensione europea, inteso come luogo e contesto di appartenenza, ricco di risorse e vincoli, da cogliere e da superare e con il quale interagire ed integrarsi; -costruire reti con tutti gli organismi presenti sul territorio, per formare alti profili culturali e professionali che, oggi sono richiesti ai nostri alunni, per entrare nel mondo degli adulti e del lavoro. 10

11 La nostra VISION: Sapienti omnis Suus ventus est Ogni vento è favorevole per chi sa Nel vento Claude MONET insegna le regole del vivere e del convivere come compito ( ) ancor più ineludibile rispetto al passato, perché sono molti i casi nei quali le famiglie incontrano difficoltà più o meno grandi nello svolgere il loro ruolo educativo. (Nuove Indicazioni Nazionali 2012) Verso quale direzione, condivisa a livello collegiale, intendiamo muoverci? Vogliamo: Un sistema formativo, aperto verso l esterno, integrato e complessivo, fondato sul rispetto della persona, sulla valorizzazione dei rapporti interpersonali ed interistituzionali; Una scuola altamente formativa in grado di promuovere, attraverso una pluralità di saperi, di progetti, di integrazioni curricolari e di esperienze significative, la maturazione di tutte le dimensioni della personalità degli alunni;. Una scuola costruttivista, dove i bambini apprendano attraverso un processo di costruzione attiva e non 11

12 per ricezione passiva di informazioni; Una scuola dell interazione dove vengono favoriti i rapporti socio-affettivi tra i bambini della stessa classe e della stessa scuola, tra i bambini e gli operatori scolastici; una scuola partecipata che sa instaurare rapporti costruttivi di collaborazione con le famiglie, con enti e associazioni operanti sul territorio, per migliorare ed innescare processi innovativi. Una scuola dell integrazione che valorizzi le differenze, crei legami autentici tra le persone, favorisca l incontro tra culture diverse e differenti realtà sociali del territorio. Una scuola come servizio alla persona, che attivi percorsi intenzionali, in grado di recepire e di interpretare (anche di modificare) i bisogni sociali emergenti (degli alunni, dei genitori e della committenza sociale) in modo da coniugarli con le nostre finalità; Una scuola che elabori iniziative a favore degli alunni in situazione di disagio personale e sociale, in particolare, per realizzare relazioni di aiuto in termini di accoglienza e/o di sostegno ai loro progetti di vita ; Una scuola che realizzi Unità di Apprendimento finalizzate all integrazione tra linguaggi diversi, per ricondurre ad unitarietà il sapere; Una scuola accogliente, in grado di rendere piacevole e gratificante l acquisizione dei saperi, di favorire ricche relazioni sociali e di consentire attività laboratoriali, una scuola come luogo di vita per docenti e bambini; Una scuola organizzata, dotata di ambienti diversificati, per svolgere attività con attrezzature funzionali;, flessibile negli orari e nelle tipologie organizzative, per rispondere alle molteplici esigenze degli alunni e delle famiglie; Una scuola attuale, dinamica, in continua evoluzione, capace di leggere i cambiamenti della società in cui è inserita, di progettare il miglioramento della qualità dell offerta formativa e di servizio, nella piena valorizzazione dei contributi specifici che i diversi attori sociali interni ed esterni alla scuola sapranno offrire; Una scuola responsabilizzante, dove si potenzi la capacità di operare delle scelte, di progettare, di assumere responsabilità e impegno, di realizzare e di rendicontare rispetto a ciò che offre, accogliendo serenamente ogni critica costruttiva; Una scuola dialogante e cooperante con altre agenzie educative per costruire un sistema formativo allargato. 12

13 MAPPA DELL ISTITUTO 13

14 UFFICI DI SEGRETERIA STRUTTURE E SERVIZI PALENA TORRICELLA PELIGNA SEDE DISTACCATA PER INFORMATIVA GENITORI INDIRIZZO Via Frentana, 2 TEL / FAX: POSTA CERTIFICATA ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO INDIRIZZO chic825004@istruzione.it chic825004@pec.istruzione.it Dal lunedì al sabato dalle ore alle ore Via V. Bellini TEL/FAX ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO Lunedì e venerdì dalle ore alle ore SCUOLE dell INFANZIA, PRIMARIE E SECONDARIE DI 1^ GRADO PLESSI SCUOLE dell INFANZIA Indirizzo Recapito Telefonico Tempo scuola Torricella Peligna Via Vincenzo Bellini 0872/ h Montenerodomo Via Piano Janiero 0872/ h Gessopalena Via Montecalvario / h Roccascalegna Via Della Libertà 0872/ h Palena Via Frentana 0872/ h Taranta Peligna Via Duca degli Abruzzi 0872/ h Lama dei Peligni Via Donato Ricchiuti 0872/ h Civitella Messer Raimondo Via Trieste 0872/ h Fara San Martino P.zza 4 Novembre 0872/ h 14

15 PLESSI Indirizzo SCUOLE PRIMARIE Recapito Telefonico Tempo scuola Torricella Peligna Via Vincenzo Bellini 0872/ h Montenerodomo Via Giusti 0872/ h Gessopalena Via G. Finamore 0872/ h Palena Via Frentana 0872/ h Lama dei Peligni Via Dante Alighieri 0872/91257 Civitella Messer Raimondo 40h Tempo pieno Via Trieste 0872/ h Fara San Martino P.zza 4 Novembre 0872/ h Tempo pieno PLESSI SCUOLE SECONDARIE DI 1^ GRADO Indirizzo Recapito Telefonico Tempo scuola Torricella Peligna Via Del Colle 0872/ h Palena Via Frentana 0872/ h Fara San Martino Via Garibaldi 0872/ h Roccascalegna Via Lascianna 0872/ h Lama dei Peligni Via 4 Novembre 0872/ h L obiettivo principale della scuola è quello di creare uomini che sono capaci di fare cose nuove, e non semplicemente ripetere quello che altre generazioni hanno fatto. Jean Piaget. 15

16 Le scuole dell istituto comprensivo Palena Torricella Le scuole lavoreranno sulla base del calendario regionale consultabile in allegato. (Allegato n. 9) Giorni di recupero (anticipo apertura) martedì 9 e mercoledì 10 febbraio SCUOLA DELL INFANZIA DI TORRICELLA PELIGNA Via Bellini - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Di Prinzio Argia (Coordinatrice), Di Cino Vincenzina, sostegno Personale ATA: Bozzi Antonietta Barbara 16 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese Biblioteca, Anfiteatro, Museo archeologico, Festival John Fante. SCUOLA DELL INFANZIA DI GESSOPALENA Via Monte Calvario - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Melchiorre De Crescenzo Assunta Lucia (Coordinatrice), Tamburrino Clara, sostegno. Personale ATA: Troilo Ernestina, Pellicciotta Luigi 23 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto di francese, Filastroccando in coro, Laboratorio teatrale. Biblioteca, Teatro, Paese vecchio Pietra Lucente, Sito storico Sant Agata eccidio nazista. 16

17 SCUOLA DELL INFANZIA DI MONTENERODOMO Via Piano Ianiero - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Gagliardi Rosaria(Coordinatrice), Ambrosini Angela, Scioli M.Teresa (religione). Personale ATA: Melchiorre Ivon 14 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto informatica. Juvanum, Museo Archeologico, Museo della Trasformazione del territorio SCUOLA DELL INFANZIA DI ROCCASCALEGNA Via della Libertà - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 35 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Piccoli Giovanna (Coordinatrice), Ambrosoli Angela, Sciolli M. Teresa (religione). Personale ATA: Di Giovannangelo Maria Domenica 14 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto informatica, Progetto musica, Psicomotricità. Sito archeologico, Castello medioevale, Museo etnografico, Biblioteca 17

18 SCUOLA DELL INFANZIA DI PALENA Via Frentana n. 1 - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 37 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Cese Lina (Coordinatrice), Di Fiore Franca Rita, Panaccio Giovina, Schiavo Antonietta (religione). Personale ATA: Ficca Camillo, Martinelli Anna Maria. 32 alunni 2 sezioni - 1 sez. tempo normale e 1 sez. tempo ridotto Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto musica, Museo dell Orso, Museo Geopaleontologico, Area Faunistica dell Orso SCUOLA DELL INFANZIA DI TARANTA PELIGNA Via Duca degli Abruzzi - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 35 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Pierorazio Marianna (Coordinatrice), Antolini Lucia, Gravante Giuseppe (religione). Personale ATA: Moschetta Adriana Assunta 11 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto musica. Portale di San Biagio, Parco fluviale delle acque vive, Museo Cavallone Easy 18

19 SCUOLA DELL INFANZIA DI LAMA DEI PELIGNI Via Donato Ricchiuti - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Mennilli Delfina (Coordinatrice), Panaccio Giovina, Gravante Giuseppe (religione). Personale ATA: Califano Maria, Principi Angela 20 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto musica. Museo Naturalistico Archeologico, Giardino Botanico, Villaggio Neolitico, Area faunistica del Camoscio d Abruzzo, Museo info point Grotte del Cavallone, Biblioteca comunale SCUOLA DELL INFANZIA DI CIVITELLA M. RAIMONDO Via Trieste - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 34 ore settimanali orario (lun, mart, merc) (giov e ven) Docenti: Pagliari Maurizia (Coordinatrice), Antolini Lucia, Gravante Giuseppe (religione). Personale ATA: De Gregorio Nicoletta, Califano Maria 13 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto musica, Progetto piscina. Museo della Civiltà Contadina, Biblioteca Comunale 19

20 SCUOLA DELL INFANZIA DI FARA SAN MARTINO P.zza 4 Novembre - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali orario (lun- ven) Docenti: Lemme Maria Daniela (Coordinatrice), Cenori Irene, Antolini Lucia, Gravante Giuseppe (religione). Personale ATA: Porreca Antonella, Manzi Giovina 30 alunni monosezione Piccoli mondi ai piedi di Maja, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto inglese, Progetto musica, Progetto piscina, Gole San Martino, Monastero San Martino in Valle, Sorgenti del Fiume Verde, Museo del PNM, Museo della Pasta. SCUOLA PRIMARIA DI TORRICELLA PELIGNA Via Bellini - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 28 ore settimanali Ingresso ore 8:25 Uscita ore lun/merc/ven/sab Ingresso ore 8:25 Uscita ore 12:25 martedì-giovedì Docenti: Mattoscio Irene (Coordinatrice), Di Paolo Carolina Paola, Rossi Elena, Persiani Ersilia, Talone Rosanna(religione). Personale ATA: Di Lullo Maria Cristina n. 35 alunni (n. 1 classe: 2^ + n. 2 pluriclassi: 1^ e 3^ / 4^ e 5^) Progetto biblioteca, Creando insieme, Frutta è salute, Avviamento pratica sportiva, Eipass Junior, Progetto francese, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Giornalino on line. Biblioteca, Anfiteatro, Museo archeologico, Festival John Fante. 20

21 SCUOLA PRIMARIA DI GESSOPALENA Via Gennaro Finamore -Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 28 ore settimanali Ingresso ore 8:20 lun, mart, merc, giov e ven uscita 13:20 Ingresso ore 8:20 uscita 12:20 sabato Docenti: De Gregorio Carminella(Coordinatrice), Scamuffa Antonietta, Testa Sandra, Lannutti Monia, Cicchini Anna, Persiani Ersilia Emma, Talone Rosanna (religione), Sorge Marisa (inglese), Troilo Felicetta (sostegno). Personale ATA: D Amelio Nicoletta n. 36 alunni Progetto Biblioteca, Progetto Costituzione, progetto Teatro, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto sci, Eipass Junior, Classi in movimento, Giornalino on line. Biblioteca, Teatro, Paese vecchio Pietra Lucente SCUOLA PRIMARIA DI MONTENERODOMO Via Giusti - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 28 ore settimanali Inizio lezioni ore 8:30, uscita 13,30 (lun, merc, ven e sab) Inizio lezioni ore 8:30 Uscita 12,30 (mart e giov) Docenti: Tamburrino Sonia(Coordinatrice), Di Florio M. Giacinta, Ianieri Luisella, Rinaldi Rita, Talone Rosanna (religione), Sorge Marisa (inglese), Troilo Felicetta (sostegno). Personale ATA: De Caro Anna Maria n. 33 alunni (n. 1 classe: 3^ + n. 2 pluriclassi: 1^ e 3^ / 4^ e 5^) Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Il territorio racconta Juvanum, Eipass Junior, Giornalino on line, Progetto francese. Juvanum, Museo Archeologico, Museo della Trasformazione del territorio 21

22 SCUOLA PRIMARIA DI PALENA Via Frentana N. 2 - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 33 ore settimanali Ingresso ore 8.30, uscita ore 16,30 (lun, mart e giov). Ingresso ore 8.30 Uscita ore (merc e ven). Docenti: Falcone Dina Manuela(Coordinatrice), Di Fiore Annunziata, Falcocchio Edi, Falcocchio Sandra, Martinelli Consilia, D Alessandro Manola, Schiavo Antonietta (religione), Cellucci Malvina (inglese), Pierluigi Giovanna (sostegno). Personale ATA: Pierorazio Pietro Alunni 50 (n. 3 Classi: 1^-4^-5^ + n. 1 pluriclasse: 2^ e 3^) Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Avviamento pratica sportiva, Filosofia con i bambini, Musica Amica, Progetto curriculo locale. Museo dell Orso, Museo Geopaleontologico, Area Faunistica dell Orso SCUOLA PRIMARIA DI LAMA DEI PELIGNI Via Dante Alighieri -Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali Ingresso ore 8.30, uscita ore 16,30 (lun - ven). Docenti: Ardente Lina(Coordinatrice), Caprara Maria, Di Guglielmo Maria Rosa, Martinelli Gioia, Di Fabrizio Maria Concetta, Sciarra Filomena, Gravante Giuseppe(religione), Cellucci Malvina (inglese), Pierluigi Giovanna (sostegno). Personale ATA: Pellicciotta Maria Filomena Alunni 52 (n. 3 Classi: 1^-4^-5^ + n. 1 pluriclasse: 2^ e 3^) Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Avviamento pratica sportiva, Filosofia con i bambini, Progetto francese, Insieme per Telethon. Museo Naturalistico Archeologico, Giardino Botanico, Villaggio Neolitico, Area faunistica del Camoscio d Abruzzo, Museo info point Grotte del Cavallone, Biblioteca comunale 22

23 SCUOLA PRIMARIA DI CIVITELLA M. RAIMONDO Via Trieste - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 27 ore settimanali Ingresso ore 8.10, uscita ore (lun, mart e merc). Ingresso ore 8.00, uscita ore (giov e ven) Docenti: D Angelo Antonella (Coordinatrice), Sciarra Filomena, Gravante Giuseppe(religione), Sorge Marisa (inglese). Personale ATA: De Gregorio Nicoletta Alunni 15 unica pluriclasse Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione. Museo della Civiltà Contadina, Biblioteca Comunale SCUOLA PRIMARIA DI FARA SAN MARTINO P.zza 4 Novembre - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 40 ore settimanali Ingresso ore 8.30, uscita ore 16,30 (lun - ven). Docenti: Grossi Chiara (Coordinatrice), Di Rocco Maria Antonietta, Di Sebastiano Fiorangela, Rinaldi Rita, Campanile Pietro, Iannini M. Serafina, Paolantonio Graziella, Tabassi Daniela, Valentino Anna Maria, Gravante Giuseppe(religione), Tacconelli Maria Laura (sostegno). Personale ATA: Teti Franca, Pasquarelli Pietro Alunni 62 (n. 3 classi: 1^-3^-4^ + n.1 pluriclasse: 2^ e 5^) Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto francese, Recupero, consolidamento. Gole San Martino, Monastero San Martino in Valle, Sorgenti del Fiume Verde, Museo del PNM, Museo della Pasta. 23

24 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI TORRICELLA PELIGNA Via del Colle - Tel empo scuola e orario 30 ore settimanali Inizio lezioni ore 8.30, uscita 13,30 (lun sab) Risorse umane Docenti: Odorisio Fiorella (Coordinatrice), Santagata Kathia, De Cinque Nicola, Travaglini Luigi, Pagliarone Fabrizio, Santalucia Elena, Melchiorre M. Grazia, Mattioli S., Ciccarone, A., D Ottavio A., Lotti L., Melchiorre M.G. (sostegno). Personale ATA: Persichetti Angelina Alunni Alunni 33 Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto Trinity, Tornei matematici, Palestra matematica. Biblioteca, Anfiteatro, Museo archeologico, Festival John Fante. SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI ROCCASCALEGNA Via Lascianna - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 30 ore settimanali Inizio lezioni ore 8.30, uscita 13,30 (lun sab) Docenti: Sgrignuoli Maria Silvia (Coordinatrice), Pagliarone F., De Stefano Assunta, Odorisio F., Santalucia Elena, Lotti L, De Cinque Nicola, Pasquini M, Da Mario L. Mattioli S. Pasquale G, Di Pardo C, Travaglini Luigi, Melchiorre M. Grazia (sostegno), Zinni Barbara (sostegno). Personale ATA: Di Donato Viola n. 55 alunni (1^A 2^A 3^A 3^B) Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto Trinity, Tornei matematici, Palestra matematica, Progetto teatro. Sito archeologico, Castello medioevale, Museo etnografico, Biblioteca 24

25 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI PALENA Via Frentana n. 2 - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 30 ore settimanali Inizio lezioni ore 8.30, uscita 13,30 (lun sab) Docenti: Incani Ottaviano (Coordinatore), Vaino Daniela, Pasquale Flora Rosa, Travaglini Luigi, Martinelli Maria, De Cinque Nicola, Cremonese Andrea, Flacco Anna, Lippis Luigi (sostegno), Schiavo Antonietta (religione) Personale ATA: D Amico Mirella n. 37 alunni Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto Trinity, Tornei matematici, Palestra matematica, Scuola chiama territorio, Flipped classroom, Museo dell Orso, Museo Geopaleontologico, Area Faunistica dell Orso SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI LAMA DEI PELIGNI Via 4 Novembre - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 30 ore settimanali Inizio lezioni ore 8.30, uscita 13,30 (lun sab) Docenti: Vaino Daniela (Coordinatrice), Basilico A.R, Di Marino Florangela, Di Marino Marisa, Masciarelli A.M., Masciarelli Giovanna, Flacco A, Tiberini M, Di Pasquale M, Lippis L, Straccini Emiliano (religione) Personale ATA: Consalvi Claudia n. 29 alunni - N. 1 classe + n. 1 pluriclasse: 1^ e 3^ Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto Trinity, Tornei matematici, Palestra matematica, Progetto autocad. Museo Naturalistico Archeologico, Giardino Botanico, Villaggio Neolitico, Area faunistica del Camoscio d Abruzzo, Museo info point Grotte del Cavallone, Biblioteca comunale 25

26 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO DI FARA SAN MARTINO Via Garibaldi - Tel Tempo scuola e orario Risorse umane Alunni Progetti a.s. 2015/2016 Risorse territoriali e culturali 30 ore settimanali Inizio lezioni ore 8.15, uscita 13,15 (lun sab) Docenti: Di Marino Marisa (Coordinatrice), Di Marino Antonietta, Leporini Antonietta, De Cinque Nicola, Masciarelli Anna Maria, Tiberini Mario (sostegno), D Ottavio Anna Maria (sostgno), D Orazio C.(sostegno), Ortolano, Cafarelli, Straccini Emiliano (religione) Personale ATA: Di Fabrizio Raffaella 55 alunni Giornalino on line, Progetto sci, Percorsi di continuità, orientamento e inclusione, Progetto Trinity, Tornei matematici, Palestra matematica. Gole San Martino, Monastero San Martino in Valle, Sorgenti del Fiume Verde, Museo del PNM, Museo della Pasta. Scusate il disordine, siamo impegnati a imparare!. (cartello affisso davanti alla porta di una classe) 26

27 L istituto in cifre Anno Scolastico 2015/2016 COMUNI 9 TOTALE PLESSI 21 PLESSI INFANZIA 9 PLESSI PRIMARIA 7 PLESSI SECONDARIA di I grado 5 TOTALE ALUNNI 699 ALUNNI INFANZIA COMPLESSIVI 173 ALUNNI PRIMARIA COMPLESSIVI 314 ALUNNI SECONDARIA COMPLESSIVI SEZIONI SCUOLA INFANZIA CLASSI SCUOLA PRIMARIA monosezioni + 2 sezioni 21 di cui 9 a tempo pieno 12 a tempo modulare PLURICLASSI SCUOLA PRIMARIA 7 CLASSI SCUOLA SECONDARIA 14 PLURICLASSI SCUOLA SECONDARIA 1 DOCENTI TOTALI INFANZIA DOCENTI TOTALI PRIMARIA DOCENTI TOTALI SECONDARIA DOCENTI DI SOSTEGNO religione specialisti inglese + 3 religione religione 10 infanzia primaria secondaria POTENZIAMENTO PRIMARIA 4 POTENZIAMENTO SECONDARIA 2 27

28 Organigramma DIRIGENTE SCOLASTICO Dott.ssa Mirella Spinelli DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI Dott.ssa Falconio Marzia CONSIGLIO D ISTITUTO Presidente Dott.ssa Fiore M. Lucia COLLABORATORI SCOLASTICI GIUNTA ESECUTIVA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI COLLABORATORI Pasquale Flora Rosa Incani Ottaviano REFERENTE S.INFANZIA Piccoli Giovanna REFERENTE S. PRIMARIA Persiani Ersilia REFERENTE S.S.I GRADO Odorisio Fiorella RESPONSABILE SERVIZIO PREVENZIONE E PROTEZIONE Verratti Michele COORDINATORI di PLESSO - Cese Lina - Di Prinzio Argia - Gagliardi Rosaria - Lemme Maria Daniela - Melchiorre Di Crescenzo A. Lucia - Mennilli Delfina - Piccoli Giovanna - Pierorazio Marianna - Pagliari Maurizia - Ardente Lina - D Angelo Antonella - De Gregorio Carminella - Falcone D. Manuela - Grossi Chiara - Mattoscio Irene - Tamburrino Sonia - Di Marino Marisa - Incani Ottaviano - Odorisio Fiorella - Sgrignuoli Silvia - Vaino Daniela 28

29 GRUPPI DI LAVORO INCARICHI STAFF DI DIREZIONE DIPARTIMENTI Su progetti SPECIFICI Continuità Orientamento Informatizzazione GRUPPI GHLO GLI COMITATO VALUTAZIONE COMITATO AUTO VALUTAZIONE COMMMISSIONE PTOF/POF. 29

30 Il piano annuale degli impegni dei docenti consultabile in allegato (Piano Annuale delle attività allegato n. 10) CONSIGLIO DI ISTITUTO COLLEGIO DEI DOCENTI ORGANI COLLEGIALI CONSIGLIO DI CLASSE CONSIGLIO DI INTERCLASSE CONSIGLIO DI INTERSEZIONE 30

31 COMITATO DI VALUTAZIONE PER IL SERVIZIO DEI DOCENTI Legge 107/15 art.1 comma129 COMPITI E FUNZIONI Esprime il parere per la conferma in ruolo, dopo il periodo di prova, del personale in servizio nella scuola. Definisce i criteri per la valutazione della qualità dell insegnamento COMPONENTI Dirigente Scolastico 4 Docenti 2 genitori Il comitato ha durata di tre anni scolastici; è presieduto dal dirigente scolastico; è costituito dai seguenti componenti: due docenti scelti dal Collegio dei docenti; un docente scelto dal consiglio di istituto; due rappresentanti dei genitori, per il primo ciclo di istruzione scelti dal Consiglio di istituto; un componente esterno individuato dall'ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. 31

32 Funzionigramma dei servizi amministrativi DIRETTRICE DEI SERVIZI AMMINISTRATIVI Dott.ssa Marzia Falconio SETTORE 1 SETTORE 2 SETTORE 3 SETTORE 4 UFFICIO DEL PERSONALE UFFICIO ALUNNI UFFICIO CONTABILITA E PATRIMONIO UFFICIO AFFARI GENERALI- PROTOCOLLO Di Fabrizio Assunta D Amico A. Lucia Marchetti Rosa Aruffo C. Cinzia Masciarelli Antonietta 32

33 Analisi dei bisogni educativi: esiti del RAV 2014/2015 PREMESSA Il presente Piano parte dalle risultanze dell autovalutazione d istituto, così come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all Albo elettronico della scuola e presente sul portale Scuola in Chiaro del Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca, dove è reperibile all indirizzo: PALENA-TORRICELLA CHIC In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l analisi del contesto in cui opera l istituto, l inventario delle risorse materiali, finanziarie, strumentali ed umane di cui si avvale, gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei processi organizzativi e didattici messi in atto. Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo, Obiettivi di breve periodo. Sintesi del RAV Sintesi del processo di avvio del Sistema di Autovalutazione d Istituto Curricolo, progettazione e valutazione: La scuola ha elaborato un proprio curricolo a partire dai documenti ministeriali di riferimento, ( Indicazioni Nazionali 2012, Competenze chiave per l'apprendimento permanente - Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006), declinando le competenze disciplinari e trasversali per i diversi anni di corso, che gli insegnanti utilizzano come strumento di lavoro per la programmazione delle attività didattico-educative. Il curricolo si sviluppa a partire dalle caratteristiche del contesto e dei bisogni formativi della specifica utenza. Tutte le attività presentano una definizione molto chiara degli obiettivi e delle abilità/competenze da raggiungere. 33

34 Nella scuola sono presenti referenti e gruppi di lavoro sulla progettazione didattica e per la valutazione degli studenti e dipartimenti disciplinari. I docenti utilizzano criteri di valutazione comuni relativamente agli aspetti disciplinari. L'utilizzo di prove strutturate è sistematico e riguarda la maggior parte degli ambiti disciplinari dei diversi ordini di scuola, all'interno degli stessi consigli di classe. I risultati della valutazione degli studenti sono usati, in modo sistematico, per riorientare il processo di insegnamento-apprendimento, per utilizzare nuove metodologie didattiche e progettare eventuali interventi didattici di recupero mirati. Ambiente di apprendimento: La scuola sta organizzando spazi e tempi, cercando di rispondere in modo ottimale alle esigenze di apprendimento degli studenti. Gli spazi laboratoriali sono usati con frequenza abbastanza elevata in tutte le classi. La scuola inizia a promuove l'utilizzo di modalità didattiche innovative. Gli studenti lavorano in gruppi, utilizzando le nuove tecnologie, realizzano ricerche o progetti come attività ordinarie in classe. La scuola promuove le competenze trasversali, attraverso la realizzazione di attività relazionali e sociali che vedono la partecipazione attiva degli studenti. Le regole di comportamento sono definite e abbastanza condivise in tutte le classi. I conflitti con gli studenti sono gestiti in modo piuttosto efficace, ricorrendo anche a modalità che coinvolgono anche le famiglie e il personale scolastico, nell'assunzione di responsabilità. Inclusione e differenziazione: La scuola si avvia a porre in essere, per gli studenti che necessitano di inclusione, attività efficaci per ampliare l accesso all istruzione e promuovere piena partecipazione e opportunità educative, al fine di realizzare il potenziale educativo di ciascuno. In generale, le attività didattiche sono di buona qualità, anche se ci sono aspetti che potranno essere sicuramente migliorati. Il raggiungimento degli obiettivi previsti per gli studenti che necessitano di inclusione sono costantemente monitorati. La scuola promuove il rispetto delle differenze e della diversità culturale. La differenziazione dei percorsi didattici, in funzione dei bisogni educativi degli studenti, è piuttosto strutturata. Gli obiettivi educativi sono definiti e sono presenti modalità di verifica degli esiti, anche se non in tutti i casi. Gli interventi realizzati sono efficaci per un buon numero di studenti, destinatari delle azioni di differenziazione. Gli interventi individualizzati nel lavoro d'aula sono sufficientemente diffusi. La scuola, nel promuovere e sostenere le iniziative volte a proteggere gli alunni più deboli e svantaggiati, come ricordato dalla direttiva MIUR del , accoglie ogni difficoltà non solo quella certificata, ma anche quella dovuta a svantaggio socioculturale, sottolineando tra l altro che ogni alunno con continuità o per determinati periodi può manifestare Bisogni Educativi 34

35 Speciali per motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che si offrano adeguate e personalizzate risposte. La scuola dedica buona attenzione, non solo alle disabilità certificate, sulla base di quanto previsto dalla legge 104/1992, ma anche ai disagi non certificati e ai Disturbi Specifici dell Apprendimento (DSA) certificati sulla base della legge 170/10, fondandosi sul modello di human functioning dell ICF, stabilendo per essi una grande tutela. Continuità e orientamento: L identità culturale del bambino, che la scuola è chiamata ad assumere come dato fondamentale di riferimento della sua progettualità, è composto da un complesso intreccio di influenze. Ciò esige la capacità di porsi in continuità e in complementarità con le esperienze che il bambino compie nei suoi vari ambiti di vita, mediandole culturalmente e collocandole in una prospettiva di sviluppo educativo. La scuola si avvia a prevedere e implementare un sistema di rapporti interattivi tra scuola e altre istituzioni, raccordando tutte le esperienze e conoscenze precedenti, collaterali e successive del bambino. L I.C. Palena-Torricella ha previsto una funzione specifica che si occupi di continuità verticale e orizzontale, poiché, ritiene necessario prestare attenzione alla coerenza degli stili educativi e dar luogo a raccordi che consentano alla scuola di fruire, secondo un proprio progetto pedagogico, delle risorse umane, culturali e didattiche, presenti nella scuola stessa, nella famiglia e nel territorio, e di quelle messe a disposizione dagli enti locali, dalle associazioni e dalla comunità. Le attività di continuità, messe in atto dalla scuola, sono organizzate in modo pedagogicamente utile, concordando modalità di pianificazione e di svolgimento delle attività didattiche e praticando scambi di informazioni e di esperienze fra i livelli immediatamente contigui di scuola, nel rispetto delle reciproche specificità. Per il futuro, risultati concreti di raccordo potranno venire perseguiti mediante le programmazioni educative e didattiche congiunte. La collaborazione tra docenti di ordini di scuola diversi non è ancora ben consolidata e si va concretizzando nella progettazione coordinata di attività per gli studenti finalizzate ad accompagnarli nel passaggio tra un ordine di scuola e l'altro. Uno strumento importante per realizzare queste prospettive è la programmazione di obiettivi, itinerari e strumenti di osservazione e verifica, accompagnati da momenti condivisi di formazione per gli insegnanti dei tre gradi di scuola. La nostra scuola sta cercando di realizzare azioni di orientamento, finalizzate a far emergere le inclinazioni individuali che coinvolgono più classi, non solo quelle dell'ultimo anno. Inoltre, propone attività mirate a far conoscere l'offerta formativa presente sul territorio. Le attività di orientamento sono adeguatamente strutturate e coinvolgono anche le famiglie. La scuola monitora i risultati delle proprie azioni di orientamento; la stragrande maggioranza delle famiglie e degli studenti segue il consiglio orientativo della scuola. 35

36 Orientamento strategico e organizzazione della scuola: La scuola va definendo la sua mission, la sua vision e le sue priorità; queste sono condivise all interno della comunità scolastica e con le famiglie e il territorio. La vision della scuola parte da una lettura psico-socio-pedagogica del presente, ossia dall analisi della nuova complessità sociale, dalla pressante richiesta di formazione, dall esplicitazione dei bisogni di bambini e ragazzi, dalle domande implicite di tali bisogni, dall analisi dinamica della microsocietà del territorio. I bambini, che vengono a scuola chiedono di trovare un clima sereno, adulti capaci di ascoltare, richieste chiare, coerenti, semplici, comportamenti lineari scopi chiari di azione, così come di ogni regola. Stiamo provando a LAVORARE INSIEME. Quanti più siamo, a spingere il nostro lavoro nella scuola verso la medesima direzione, meno fatica faremo. Non si vince da soli. Si sta lavorando affinché la mission della scuola sia ben consapevole in ciascun lavoratore della scuola, affinché ogni alunno sappia SCOPRIRSI prima ancora di conoscersi e REALIZZARSI, cosicché, imparando possa diventare un adulto capace e competente, in grado di intraprendere i percorsi della vita che lo aspettano. La scuola si avvia a utilizzare forme di controllo strategico e monitoraggio dell'azione. Si sta cercando sempre più di delegare compiti alle diverse componenti scolastiche. La gran parte delle risorse economiche è impiegata per il raggiungimento degli obiettivi prioritari della scuola. Essa è impegnata a raccogliere finanziamenti aggiuntivi oltre quelli provenienti dal MIUR per migliorare continuamente la sua Offerta Formativa. Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie: La scuola partecipa in modo attivo alle iniziative del territorio, coordina reti e ha collaborazioni diverse con soggetti esterni. Le collaborazioni attivate contribuiscono in modo significativo a migliorare la qualità dell'offerta Formativa. La nostra scuola sta diventando un punto di riferimento nel territorio per la promozione delle politiche formative. Essa dialoga con i genitori e utilizza le loro idee e suggerimenti per migliorare l'offerta Formativa. Le famiglie partecipano in modo attivo alla vita della scuola e contribuiscono alla realizzazione di iniziative di vario tipo. Le molteplici occasioni di incontro tra docenti, in gruppi di lavoro interni e in rete, le commissioni, i team di progettazione comune, stimolano iniziative e scambio di idee, conoscenze, metodologie, delineando un ambiente che si avvia ad una comunicazione veloce e produttiva e di dialogo interprofessionale. Questo sta permettendo di rimettere in discussione modelli di insegnamento rigidi e tradizionali, per promuovere, invece, lo sviluppo di abilità procedurali (metodo di lavoro, saperi operativi, strategie di controllo dell apprendimento) unite alla padronanza di linguaggi e a forme di espressione e di comunicazione condivisa. 36

37 L Istituto Comprensivo di Palena-Torricella insiste su un territorio di ben dodici comuni. Fondamentale appare, quindi, un rapporto collaborativo col territorio. Sul piano della politica scolastica, le scuole, poste su un territorio montano così vasto, gestite da una sola dirigenza, favoriscono una concertazione fra l istituzione e i soggetti politici amministrativi, e danno luogo alla convinzione che la scuola non è un debito pubblico, ma un laboratorio di cultura e di crescita sociale, degno di investimenti, in quanto erogatore di formazione ed educazione. Va anche sottolineata l importanza che l I.C. pone nella relazione tra scuola, Enti e Associazioni territoriali: il rapporto ormai consolidato tra comunità scolastica e territorio contribuisce anche a valorizzare le tradizioni e l attaccamento di ogni cittadino alle proprie radici. Il presente Piano dell Offerta Formativa agevola il rapporto della scuola con l esterno, poichè improntato alla chiarezza, trasparenza e precisa informazione dell utenza su ciò che sarà realmente fatto dalla scuola durante gli anni scolastici a venire. Piano di formazione: La scuola realizzerà iniziative formative per i docenti. Le proposte rispondono ai bisogni degli stessi. La scuola valorizza il personale tenendo conto, per l'assegnazione di alcuni incarichi, delle competenze possedute. Promuove conferenze, convegni, seminari formativi, allo scopo di migliorare ulteriormente le competenze interne. Sul piano dell organizzazione, la presenza nell Istituto Comprensivo di docenti con storie, cultura, esperienza professionale, e formazione iniziale diversa, ha indotto a riconsiderare un impiego delle risorse di personale più flessibile e creativo, che possa soddisfare al duplice ordine di esigenze di ampliamento dell offerta formativa e di valorizzazione delle medesime in termini di relazioni culturali, e professionali e formazione. Si stanno predisponendo spazi per il confronto professionale tra colleghi. Lo scambio contribuirà a superare la separazione tra i vari segmenti di scuola dell Istituto, attraverso azioni tese a costituire momenti di reale continuità pedagogica, educativa e didattica. Si valorizzerà il patrimonio delle diverse competenze/risorse culturali e professionali specifiche degli operatori scolastici, in particolare dei docenti. Nella scuola sono già presenti gruppi di lavoro composti da insegnanti, che propongono materiali di buona qualità. Priorità e Traguardi: Gli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo, attraverso l'azione di miglioramento, riguardano necessariamente gli esiti di apprendimento degli studenti sia nell area dei risultati scolastici, che nelle prove standardizzate nazionali, che delle competenze chiave di cittadinanza. La scuola sta predisponendo e articolando all'interno le seguenti priorità: riduzione della variabilità fra le classi, 37

38 sviluppo delle competenze disciplinari, interdisciplinari e sociali di tutti gli studenti. I traguardi di lungo periodo riguarderanno le seguenti priorità strategiche: facilitare l apprendimento; motivare l interesse; motivare la capacità di argomentare e di ragionare; facilitare lo sviluppo di attività trasversali; insegnare ad imparare; aiutare la crescita dell autonomia e dell identità. Gli obiettivi di processo che la scuola sta ponendo in essere sono primariamente legati ad un modo di accostarsi alla classe che presuppone alcuni principi teorici che sono propri del costruttivismo: le conoscenze si costruiscono, non si trasmettono l esperienza di apprendimento è caratterizzata da una partecipazione attiva dell individuo gli studenti costruiscono la loro conoscenza attraverso l interazione, la relazione con un adulto competente e con i compagni la relazione con continuo; i compagni prevede uno scambio di reciproco aiuto e un feed-back gli insegnanti sono attenti ai diversi ritmi individuali con cui gli studenti fanno progressi. Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi; Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo nella scuola secondaria di I grado. In che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità? Per favorire il successo formativo degli allievi è necessario agire sul miglioramento dell'efficacia delle pratiche didattiche ed educative, riteniamo che la costante verifica e il potenziamento delle azioni di programmazione, progettazione, valutazione e comunicazione interna ed esterna, possano essere strade percorribili. 38

39 Ogni studente suona il suo strumento, non c'è niente da fare. La cosa difficile è conoscere bene i nostri musicisti e trovare l'armonia. Una buona classe non è un reggimento che marcia al passo, è un'orchestra che suona la stessa sinfonia. E se hai ereditato il piccolo triangolo che sa fare solo tin tin, o lo scacciapensieri che fa soltanto bloing bloing, la cosa importante è che lo facciano al momento giusto, il meglio possibile, che diventino un ottimo triangolo, un impeccabile scacciapensieri, e che siano fieri della qualità che il loro contributo conferisce all'insieme da «Diario di scuola» di Daniel Pennac 39

40 Atto d indirizzo del Dirigente Scolastico per la predisposizione del Piano Triennale dell Offerta Formativa EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015. Palena lì 30/09/2015 AL COLLEGIO DEI DOCENTI, AL CONSIGLIO D ISTITUTO, AI GENITORI, AGLI ALUNNI,AL PERSONALE ATA, ATTI, ALBO ON LINE LA DIRIGENTE SCOLASTICA - VISTO il D.P.R. n.297/94; - VISTA la legge n. 107 del (d ora in poi: Legge), recante la Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti ; - PRESO ATTO che l art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d ora in poi: Piano); 2) il Piano deve essere elaborato dal Collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico; 3) il piano è approvato dal Consiglio d istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell USR per accertarne la compatibilità con i limiti d organico assegnato e, all esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; - TENUTO CONTO delle risultanze del processo di autovalutazione dell istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e delle conseguenti priorità e traguardi in esso individuati; delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori, EMANA ai sensi dell art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall art. 1 comma 14 della legge , n. 107, il seguente Atto d indirizzo Per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione. 1) Le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati dal Rapporto di Autovalutazione (RAV) e il conseguente piano di miglioramento di cui all art.6, comma 1, del D.P.R n.80 dovranno costituire parte integrante del Piano; 2) Nel definire le attività per il recupero ed il potenziamento del profitto, si terrà conto dei risultati delle rilevazioni INVALSI relative allo scorso anno ed in particolare dei seguenti aspetti: esiti generali di apprendimento; risultati scolastici nelle prove standardizzate nazionali; potenziamento dei saperi e delle competenze delle studentesse e degli studenti e apertura della comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali. Le attività che si metteranno in atto sono: 40

41 Approcci innovativi per la didattica di tutte le discipline ed in particolare della lingua italiana e della matematica; Strategie di insegnamento-apprendimento che prediligano approcci metacognitivi attraverso i quali l alunno divenga gestore diretto dei propri processi cognitivi; Continuità educativa, didattica, metodologica e operativa fra i vari ordini di scuola; Attività di orientamento in ingresso e in uscita che confluiranno in sostegno alle possibilità di sviluppo personale; Valorizzazione della dimensione orientativa delle discipline; Predisposizione di strumenti valutativi, comprese rubriche valutative per la rilevazione delle competenze degli alunni. 3) Le proposte ed i pareri formulati dagli Enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, nonché dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e di cui tener conto nella formulazione del Piano sono i seguenti: rafforzare le competenze chiave degli studenti e sviluppare attività laboratoriali ed extra-curricolari; innovare tecnologicamente le scuole e la didattica; potenziare raccordi con il territorio, sviluppando vocazioni territoriali quali musica, arte, ambiente; garantire l apertura pomeridiana delle scuole, contrastare la demotivazione allo studio, diminuire il disagio scolastico e le difficoltà di apprendimento per diminuire il rischio di dispersione scolastica; incentivare la permanenza dei docenti e le collaborazioni tra scuole e realtà economiche; progettare nuove scuole per il territorio, per migliorare la qualità didattica e l offerta formativa. potenziare l attrattività degli edifici scolastici esistenti attraverso la riqualificazione, la messa in sicurezza; 4) Il Piano dovrà fare particolare riferimento ai seguenti commi dell art.1 della Legge: commi 1-4 per raggiungere le finalità della legge: innalzare i livelli di istruzione e le competenze delle studentesse e degli studenti; contrastare le diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l'abbandono e la dispersione scolastica; realizzare una scuola aperta alla ricerca, sperimentazione, innovazione didattica; sviluppare il metodo cooperativo nel rispetto della libertà di insegnamento; far partecipare gli Organi Collegiali alle decisioni; garantire l efficienza e l efficacia del servizio scolastico; incrementare l utilizzo delle risorse e delle tecnologie; aprire la comunità scolastica al territorio con il pieno coinvolgimento delle istituzioni e delle realtà locali; interagire con le famiglie. commi 5-7 e 14 (fabbisogno di attrezzature e infrastrutture materiali, fabbisogno dell organico dell autonomia, potenziamento dell offerta e obiettivi formativi prioritari): Si terrà conto in particolare delle seguenti priorità per quanto riguarda l organico dell autonomia: - Valorizzare e potenziare le competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano nonché alla lingua inglese e ad altre lingue dell'unione europea, anche mediante l'utilizzo della metodologia Clil; - Potenziare le competenze matematico-logiche e scientifiche; - Potenziare le competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia dell'arte; 41

42 - Potenziare le discipline motorie e sviluppare comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione e all'educazione fisica; - Sviluppare le competenze digitali degli studenti; - Valorizzare la scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese; - Sviluppare comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali; per ciò che concerne attrezzature e infrastrutture materiali occorrerà tenere presente che: - non tutti i plessi dell Istituto sono dotati di postazioni informatiche e tecnologiche. Si parteciperà, pertanto, al PON, per potenziare la dotazione tecnologica e informatizzare tutto l istituto; - si cercherà di dotare ogni plesso di una LIM per la didattica; per ciò che concerne i posti di organico, comuni e di sostegno, il fabbisogno per il triennio di riferimento è così definito: - Posti comuni infanzia 17 e 1 docente di RC; - Nella scuola primaria 35 su posto comune e 2 docenti specialisti lingua inglese, 2 docenti di RC; - Sostegno: infanzia 1 posto, primaria 4 posti, secondaria di I grado 5 posti; - Nella scuola secondaria di I grado: 9 posti A043 (lettere), 5 posti + 6h A059 (matematica), 2 posti A028 (arte), 2 posti A030 (fisica), 2 posti A032 (musica), 2 posti A245 (francese), 3 posti A345 (inglese), 2 posti A033 (tecnica). Per ciò che concerne i posti per il potenziamento dell O. F. il fabbisogno sarà definito in relazione ai progetti ed alle attività contenuti nel Piano, entro un limite massimo di 8 unità: - 1 insegnante A345 (inglese) per sostituzione semi-esonero docente vicario, 3 insegnanti di scuola primaria, 1 insegnante A043 (lettere), 1insegnante A059 (matematica), 1 insegnante A028 (arte), 1 insegnante A032 (musica); nell ambito dei posti di potenziamento sarà accantonato preliminarmente un posto della classe di concorso A345, per il semiesonero del primo collaboratore del Dirigente Scolastico; nell ambito delle scelte di organizzazione, dovranno essere previste la figura del coordinatore di plesso e quella del coordinatore di classe; dovrà essere prevista l istituzione di dipartimenti per aree disciplinari, nonché, ove ritenuto funzionale alle priorità di istituto, dipartimenti trasversali. per ciò che concerne i posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario il fabbisogno è così definito: - DSGA, 5 assistenti tecnici amministrativi, 25 collaboratori scolastici; commi 10 e 12 si attiveranno iniziative di formazione rivolte agli studenti per promuovere la conoscenza delle tecniche di primo soccorso; commi si attiveranno azioni curricolari interdisciplinari per promuovere le pari opportunità, la prevenzione della violenza di genere; 42

43 comma 20 si intensificherà l insegnamento della lingua Inglese nella scuola Primaria e si attiveranno corsi di lingua inglese nella scuola dell infanzia ad opera dei docenti specialisti e specializzati; commi (piano nazionale scuola digitale, didattica laboratoriale) - si progetteranno percorsi didattici per competenze, che valorizzino gli apprendimenti degli studenti rendendoli concreti, reali, e trasferibili; - si userà la metodologia della ricerca, come modalità di lavoro, anche in aula, dove docenti ed allievi progettano, sperimentano, ricercano agendo la loro fantasia e la loro creatività.. - Si utilizzeranno gli stili cognitivi e la metacognizione per la personalizzazione degli apprendimenti; - si attiveranno corsi di alfabetizzazione informatica, finalizzati a garantire a tutto il personale della scuola competenze digitali funzionali di base per le molteplici attività connesse con le funzioni didattiche, amministrative e gestionali degli istituti scolastici; - si personalizzeranno i prodotti e i servizi attraverso l uso delle tecnologie e del pensiero creativo; - Si intensificheranno l uso dei registri elettronici, delle lavagne interattive multimediali (LIM), proiettori, tv digitali, personal computer, net book, i-pad personali, terminali wireless e via cavo comma 124 (formazione in servizio docenti) si terrà conto in particolare delle priorità rilevate dal RAV: - si attiveranno corsi di formazione: - Per docenti sviluppando le aree relative alla progettazione, alle strategie di insegnamentoapprendimento e alla valutazione - Per tutti gli operatori della scuola sulla sicurezza (TU 81/08); - Corsi di formazione e aggiornamento per gli uffici di segreteria. 5) i criteri generali per la programmazione educativa, per l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche, extrascolastiche, già definiti nei precedenti anni scolastici dal Consiglio d istituto e recepiti nei P.O.F. di quei medesimi anni, che risultino coerenti con le indicazioni di cui ai precedenti punti 1 e 2 potranno essere inseriti nel Piano; 6) Si utilizzeranno docenti dell organico del potenziamento per progetti d istituto. Si terrà conto del fatto che l organico di potenziamento, per il corrente a.s. coprirà le supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l intera quota disponibile. 7) Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. 8) Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal Collegio docenti, entro il 15 ottobre prossimo, per essere portata all esame del Collegio dei Docenti stesso nella seduta del 20 ottobre, che è fin d ora fissata a tal fine. La Dirigente Scolastica, Dott.ssa Mirella Spinelli 43

44 Scelte conseguenti alle previsioni di cui alla legge 107/15 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI L analisi, compiuta dal gruppo di Autovalutazione nel RAV 2014/15, ha messo in luce punti di forza e di debolezza della scuola, sia dal punto di vista organizzativo-gestionale che dal punto di vista didattico-educativo. In base ai suddetti punti di forza e di debolezza è stato predisposto il Piano di Miglioramento triennale. Piano di miglioramento: sintesi La collocazione geografica dell Istituto Comprensivo Palena- Torricella e la frammentarietà della distribuzione dei plessi crea qualche criticità all interno della gestione e organizzazione scolastica. E oggi cresciuta all interno della scuola la consapevolezza che un encomiabile prodotto formativo è frutto anche di una buona organizzazione. La leadership, il lavoro di squadra, la gestione delle risorse umane e materiali, le funzioni di supporto costituiscono fattori essenziali per la strutturazione dei processi e per raggiungere risultati ottimali. Sappiamo bene, che questa cultura non è nata dentro la scuola, ma deriva da altre organizzazioni economiche e sociali, in primo luogo dalle aziende. E in queste ultime che, la sfida della competitività globale ha imposto l ordine del giorno imperativo della organizzazione, di un processo produttivo di qualità totale, generando una forte tensione verso il miglioramento continuo. La società chiede insistentemente alla scuola di render conto del suo impegno nella realizzazione dei servizi istituzionale, di come si muova per raggiungere la massima efficacia ed efficienza. (Legge 7 agosto 1990, n L art. 1 recita. L attività amministrativa persegue i fini determinati dalla legge ed è retta da criteri di economicità, efficacia e di pubblicità ; D.P.C.M.7 giugno 1995 Carta dei Servizi ) 44

45 Piano di miglioramento d Istituto Scelte organizzative e gestionali Quali le criticità organizzative e gestionali dell Istituto? Quali gli interventi possibili per migliorarle? Criticità Punti di forza Obiettivi di miglioramento Gli "attori" del processo gestionale ed educativo sono pochi; C è poca condivisione di finalità e valori della mission dell Istituto; C è mancanza di distribuzione delle attività fra i membri dell organizzazione. Il personale docente cambia ogni anno, è pertanto, difficile costruire percorsi continuativi (ELEVATO TURN OVER); I plessi scolastici sono dislocati lontani nel territorio e sono collegati da pochi servizi e viabilità non eccellente, difficile è, pertanto, organizzare incontri in modo efficace. La comunicazione interna non è sufficientemente efficace. Non tutti gli operatori scolastici usano correntemente mezzi informatici; La complessità dell istituto ha aumentato il carico di lavoro per il Dirigente Scolastico, per la segreteria e per i collaboratori del DS; Richiesta dei docenti di nuove forme di dialogo e di L Istituto può contare su un significativo numero di docenti in possesso di alte competenze relative all innovazione didatticometodologica, disponibili al confronto e a promuovere consapevolezza sulla propria prassi organizzativa ed educativo- didattica; L Istituto ha reso espliciti gli obiettivi strategici che si prefigge di raggiungere. Il personale docente che arriva nell Istituto è motivato al cambiamento. Presenza di docenti con eccellente preparazione su tecnologie informatiche. Il livello di comunicazione istituzionale all interno della scuola è abbastanza elevato. Accrescere la delega di compiti e funzioni; Favorire un clima interno positivo attraverso: o Stimolazione al cambiamento; o Sostegno alla cultura del servizio; o Valorizzazione degli operatori, della professionalità e dell'impegno aggiuntivo degli insegnanti e di tutti gli operatori scolastici, anche dal punto di vista retributivo. Sviluppare il senso di appartenenza all istituzione scolastica; Avviare un sistema di comunicazione on line es. videoconferenze; Ottimizzare i tempi e gli spazi, distribuendo fra i plessi le riunioni e gli incontri; La comunicazione è un potente strumento per l organizzazione. In particolare, quella interna ha un alto valore strategico per la gestione delle relazioni tra le persone che appartengono all amministrazione. Si potenzieranno quindi: Procedure informatizzate per comunicare con la segreteria; Utilizzo di modulistica comune rintracciabile sul sito on line della scuola; Processi di dematerializzazione e 45

46 collaborazione. Vista la frammentarietà del territorio, i rapporti professionali fra docenti non sono agevolati; Performance e immagine dell organizzazione; Rapporti con la dirigenza e con il sistema di gestione; Condizioni lavorative; Motivazione e sviluppo della carriera e delle competenze. Immagine complessiva disgregata dell organizzazione in questa fase iniziale di accorpamento tra i due preesistenti Istituti Comprensivi; Coinvolgimento di tutti gli stakeholder nei processi decisionali; Accessibilità a tutti i servizi scolastici offerti; Garanzia del funzionamento dei servizi, adeguandoli alle esigenze dell utenza. L amministrazione non dispone di risultati relativi alla percezione dei clienti/cittadini. Disponibilità a condividere le buone pratiche e sperimentarle Assenza di conflitti interpersonali PER GLI STUDENTI E LE FAMIGLIE Disponibilità al dialogo da parte dei docenti; Disponibilità al dialogo da parte degli operatori scolastici; Disponibilità dialogica dei portatori d interessi. trasparenza amministrativa; Creare fiducia favorendo la discussione collegiale e implementando i rapporti interpersonali con incontri collegiali; Operare per il miglioramento del clima relazionale e del benessere organizzativo, oltre quello finora riconosciuto attraverso corsi specifici. Accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti, protocolli, intese; Creare reti per l integrazione e i servizi. Attivare deleghe autentiche e di gran lunga più sostanziale di ciò che si è tentato di fare sinora con i Coordinatori di Classe, referenti di plesso, di Dipartimento e Funzioni Strumentali. Istituire un sistema premiante per incentivare il lavoro scolastico. Coinvolgere i portatori di interesse nell implementazione di politiche e strategie dell Istituto; Facilitare la verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi ed eventualmente rivedere gli obiettivi, strategici ed operativi, dell Istituzione; Rivedere e aggiornare le politiche e le strategie dell Istituzione, dando priorità ai bisogni e alle aspettative dei portatori di interesse; Valutare la situazione esistente in termini di prodotti, servizi e risultati; Permettere la creazione di trend, in termini di risultati e di gradimento, confrontabili negli anni; Creare rapporti stabili, duraturi e costruttivi con tutti i portatori di interesse. Dialogo con utenti. Sviluppare e attuare l indagine di customer satisfaction. 46

47 Quali criticità educative e didattiche dell Istituto? Quali gli interventi possibili per migliorarle? Criticità Punti di forza Piano di miglioramento La programmazione è individuale e non aggiornata; I curricoli disciplinari d Istituto non sono in linea con le Indicazioni Nazionali 2012; Non si programma per competenze e non si rintracciano i traguardi per ogni anno scolastico; I curricoli disciplinari, sono ancora legati a programmazioni annuali, anche se hanno una struttura flessibile, per adattarsi alle caratteristiche cognitive di ciascuna classe; Le pratiche di progettazione didattica e di valutazione degli studenti non sono ancora pienamente generalizzate, soprattutto nel collegamento verticale tra ordini di scuola; Manca un Autovalutazione d Istituto; Difficoltà oggettive per superare le modalità precedenti di programmazione per obiettivi; Poca formazione docente su tematiche didattico-educative innovative. Non tutti lavorano sul curricolo locale. L ampliamento dell offerta formativa è molto articolata; Progettazione unitaria sui temi forti della scuola (curricolo locale); Progettazione di plesso diversificata. Sono curati gli aspetti trasversali del curricolo, in particolare con potenziamento del metodo di studio, sia nella primaria che nella secondaria; Ci sono soddisfacenti riflessioni di carattere interculturale; I vari progetti sono raccolti in macroaree che riducono la frammentazione delle iniziative, potenziandone la ricaduta. Migliorare la programmazione curricolare disciplinare; Predisporre una programmazione curricolare verticale d Istituto; Ridefinire il curricolo unitariamente per competenze, rintracciando i traguardi di ciascun anno scolastico; Incrementare la valutazione diagnostica e narrativa, piuttosto che selettiva; Incrementare i momenti di incontro per condividere la progettazione curricolare e i risultati della valutazione; Creare rubriche valutative comuni; Potenziare l attività di autovalutazione. Estendere il lavoro sul curricolo locale a tutte le classi; Predisporre una progettazione condivisa sul curricolo locale; Inserire all interno di ogni progettazione curriculare il curricolo locale. DAL RAV: Esiste una regolare attività Migliorare il risultato degli 47

48 I risultati delle prove INVALSI degli studenti, sia della primaria che della secondaria di I grado, nelle prove di lingua italiana risultano non in linea con i traguardi nazionali; I risultati delle prove INVALSI degli studenti, sia della primaria che della secondaria di I grado, nelle prove di matematica non sono in linea con i traguardi nazionali. Non vengono pienamente utilizzate le competenze professionali dei docenti per la diffusione e l incremento dell innovazione didattica ed educativa. Non si declina abbastanza la didattica secondo i vari bisogni degli alunni adattandola in funzione delle potenzialità di ciascuno; Gli itinerari didattici non mettono a fuoco in maniera significativa lo sviluppo delle competenze degli alunni; La valutazione degli alunni è limitata al percorso svolto all interno dell Istituto, senza una raccolta sistematica degli esiti formativi dei percorsi scolastici successivi, in chiave di revisione dei Processi chiave ( Orientamento, Continuità ). Manca il collegamento verticale ed è ancora debole la continuità fra primaria e secondaria come fra infanzia e primaria. di programmazione per dipartimenti, che si occupa di concordare contenuti e metodologie; Non in tutti i plessi dell Istituto, i risultati delle prove INVALSI sono negativi. Sono stati rilevati eccellenti livelli di competenze, soprattutto in alcune aree dei saperi. Presenza di alcuni docenti con competenze elevate su metodologie innovative. Esiti positivi degli alunni all ingresso nei gradi di scuola successivi. studenti nella prova di matematica; Migliorare il risultato degli studenti nella prova di lingua italiana. Sviluppare la professionalità del personale docente nell ambito dei processi chiave; Attivare corsi di formazione sul curricolo verticale e sulla didattica per competenze. Stimolare e rivedere la professionalità docente, attraverso il confronto con i modelli di insegnamento e con i materiali elaborati dalle commissioni e dai gruppi di lavoro attivati, in un processo di formazione attiva; Consolidare e diffondere le buone pratiche al fine di migliorare l azione educativa ed i risultati delle performance degli alunni; Utilizzare metodologie innovative; Formare il personale in servizio. Raccogliere, rielaborare e diffondere gli esiti formativi degli ex-allievi. Attivare corsi specifici sulla valutazione delle competenze disciplinari e non. Delegare ad una funzione specifica il progetto di Orientamento e Continuità 48

49 Scelte educative e didattiche SAPERE Padronanza delle abilità e delle conoscenze fondamentali dei linguaggi Scelte EDUCATIVE SAPER ESSERE Maturazione delle capacità di Azione, di esplorazione, di progettazione Per capire ed operare responsabilment SAPER FARE Interiorizzazione delle modalità di indagine essenziale alla comprensione del mondo e dell ambiente SVILUPPO DI COMPETENZE Cognitive e metacognitive Comunicative, espressive e logiche Psicomotorie Affettivo relazionali SVILUPPO DI INTERAZIONI POSITIVE CON L ALTRO E L AMBIENTE Superamento dell egocentrismo Gestione di conflitti Educazione alla pace e alla cittadinanza attiva SVILUPPO DELL IDENTITA PERSONALE Conoscenza di sé Integrazione nel proprio ambiente di vita Autostima Sicurezza e autonomia Impegno personale 49

50 Scelte DIDATTICHE FORMAZIONE Coniugare educazione ed istruzione realizzando un percorso formativo unitario, organico e continuo, attraverso il quale favorire il pieno sviluppo delle potenzialità di ogni alunno nel rispetto e nella valorizzazione della sua identità personale, culturale e sociale CURRICOLO Predisporre un curricolo verticale essenziale e coerente e progettare in modo intenzionale, sistematico e corresponsabile i percorsi formativi trasversali. APPRENDIMENTO Perseguire un progressivo e organico sviluppo delle competenze di ogni alunno per la realizzazione del suo progetto scolastico ed esistenziale, facendo leva sui fattori motivazionali in sintonia con una concezione operativa e collaborativa dell apprendimento INSEGNAMENTO Tenere in considerazione tutte le variabili che intervengono nel processo dell insegnamento attraverso la pratica riflessiva e la ricerca di efficaci strategie didattiche. FLESSIBILITA Compiere scelte responsabili di flessibilità organizzative didattiche per attuare la personalizzazione e la diversificazione degli interventi formativi VALUTAZIONE Verificare e valutare il processo dell insegnamentoapprendimento secondo gli indicatori ed i criteri stabiliti collegialmente. CONTINUITA Favorire il successo formativo di ogni alunno attraverso la realizzazione di un contesto positivo e collaborativo e della continuità educativa tra i diversi gradi COMUNITA Riconoscere la relazione e la comunicazione come strumenti fondamentali della formazione della persona e curare con la massima attenzione la costituzione dei legami di gruppo della classe. ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE Affrontare con sensibilità e professionalità i problemi relativi alla disabilità, al disagio, allo svantaggio, riconoscendo nella diversità una ricchezza e predisponendo tutte le possibili risorse in grado di migliorare l accoglienza ed il livello di integrazione. TERRITORIO Perseguire il modello dell interazione dialettica fra scuola e territorio, tessendo una rete significativa di rapporti con l esterno. RISORSE Ottimizzare l uso di risorse e strutture e utilizzare in modo efficace strumenti e materiali, con particolare interesse per le nuove tecnologie CITTADINANZA Favorire la maturazione del senso di appartenenza e dell etica della responsabilità attraverso la pratica costante della partecipazione collaborativa, dell insegnamento dei cosiddetti saperi della legalità e degli interventi di prevenzione del disagio affettivo e sociale. CORRESPONSABILITA Promuovere la corresponsabilità educativa con la famiglia attraverso la condivisione di obiettivi e strategie 50

51 La centralità dello studente e il curricolo di scuola L offerta formativa dell Istituto Comprensivo Palena-Torricella mira: alla promozione del pieno sviluppo della persona, accompagna gli alunni nell elaborare il senso della propria esperienza, promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva e l acquisizione degli alfabeti della cultura di base. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012) Il P.T.O.F dell I.C. Palena-Torricella prevede attività conformi a quanto stabilito all art.1, comma 16 della L.107/2015, che regola che siano rispettati i principi di pari opportunità e prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni. Tali attività saranno sviluppate: a) nell ambito di Cittadinanza e Costituzione ; b) in modo trasversale fra varie discipline. I contenuti e le modalità potranno comprendere: - analisi di contesti storici e geografici, scienze umane, IRC; - progettazione di esperienze formative mirate quali: visite di istruzione, partenariati, Consiglio comunale dei bambini (PROGETTO MINISINDACI), testimonianze seminariali Il dialogo, ragione della civiltà partecipazione delle classi a iniziative di solidarietà. Il nostro Istituto, viste le criticità educative, riscontrate nel RAV, sta predisponendo, a partire da quest anno scolastico, un Curricolo verticale dei diversi ordini di scuola, nel rispetto degli indirizzi di carattere nazionale. I curricoli disciplinari, elaborati collegialmente dai docenti, sulla base delle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012, costituiscono il punto di riferimento di ogni insegnante per la progettazione didattica e la valutazione degli alunni. Nell ottica della continuità educativa e didattica, particolare attenzione si sta dedicando all individuazione delle competenze, dei traguardi di competenze per ogni classe e agli indicatori essenziali del percorso di apprendimento disciplinare, nell arco di tutto il primo ciclo dell istruzione. I riferimenti istituzionali per l elaborazione del curricolo sono le Nuove Indicazioni per il curricolo, firmate dal Ministro Profumo il 26 novembre 2012 e pubblicate sul sito del MIUR, ed il nuovo Regolamento dell'assetto ordinamentale organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione - DPR 89/2009. (Allegato n. 1Curricolo verticale) 51

52 Piano annuale per l inclusione e il successo formativo Non c è responsabilità più sacra di quella che il mondo ha verso i bambini (Kofi Annan) L I.C. Palena-Torricella dedica particolare attenzione ed è molto sensibile ai problemi legati all'integrazione scolastica degli alunni che presentano difficoltà nell'apprendimento. Dalla normativa MIUR degli ultimi anni emerge la necessità di un rapporto di corresponsabilità tra scuola, famiglia, strutture socio-sanitarie, per una progettazione educativa, che favorisca la rimozione degli ostacoli al diritto allo studio di ciascuno. L I.C. Palena-Torricella vuole realizzare una pedagogia inclusiva, attraverso i seguenti principi (tratti dai documenti dell UNESCO 2000): Tutti i bambini sono diversi; La diversità è un punto di forza; Tutti i bambini possono imparare; L apprendimento si sviluppa attraverso la cooperazione tra insegnanti, genitori e comunità La nostra scuola, con il Piano Annuale di lavoro per l Inclusione ed il Successo formativo, (PAI Allegato n.7) intende dunque raggiungere il fine di favorire la cultura dell inclusione e realizzare percorsi educativi e didattici rispondenti alle effettive necessità formative dell alunno, nel rispetto delle caratteristiche peculiari, degli alunni disabili, stranieri o con bisogni educativi speciali. Le finalità del Piano Annuale per l Inclusione sono: Definire pratiche condivise in tema di inclusione e accoglienza; Facilitare l ingresso degli alunni disabili, con bisogni educativi speciali e stranieri nell Istituto; 52

53 Favorire il benessere degli alunni a scuola, mediante la costruzione di un clima positivo, soprattutto nella fase iniziale di accoglienza e rimuovere gli ostacoli alla piena inclusione; Entrare in relazione con le famiglie; Coinvolgere, mediante azioni condivise, soggetti con competenze e specificità diverse: insegnanti, famiglie, personale ata, equipe medica, esperti esterni. La nostra scuola vuole creare un clima positivo e motivante per tutti gli attori dell azione educativa: alunni, docenti, genitori, asl, personale amministrativo. Con le azioni del Piano Annuale per l Inclusione si intende formalizzare buone prassi già consolidate, per migliorare la qualità dei percorsi di integrazione/inclusione, così come prevede e dispone la normativa. Le azioni positive imprescindibili che la nostra scuola vuole mettere in atto per realizzare concretamente una didattica inclusiva sono: Utilizzare in classe strategie più coinvolgenti di quelle tradizionali (apprendimento cooperativo, didattica laboratoriale, circle time, interdisciplinarietà, lavori sulle dinamiche di classe e sulle emozioni, utilizzo di materiali e sussidi multimediali, attività di formazione per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze in generale); Motivare gli studenti difficili, riconoscendone i bisogni e ricercando le strategie idonee per migliorare l attenzione, la motivazione e la partecipazione, per sviluppare un apprendimento significativo e per arginare il fenomeno della dispersione scolastica; Considerare di fondamentale importanza la relazione educativa, al di là della disciplina e dei programmi da svolgere, base indispensabile dell apprendimento; Condividere le linee metodologiche, per una pedagogia inclusiva, con tutti gli attori della azione educativa; Dare risposte diverse ai bisogni riconoscendo le differenze individuali di ogni alunno, ovvero concretizzare la personalizzazione dell insegnamento e adeguare in itinere la programmazione di ogni disciplina. L I.C. Palena-Torricella vuole mettere in atto possibili strategie di intervento: Elaborare e redigere un Piano Didattico Personalizzato per Alunni con Difficoltà di Apprendimento, utile per gli insegnanti, come strumento di lavoro in itinere, con la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate. La scuola, come enunciato nella direttiva MIUR 27 Dicembre 2012, con determinazioni assunte dai Consigli di classe e risultante dall esame della documentazione clinica presentata dalle famiglie, sulla base di considerazioni di carattere psicopedagogico e didattico, può avvalersi e si avvale, per tutti gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, di strumenti compensativi e di misure dispensative, previste dalle disposizioni attuative della Legge 170/

54 Linee guida per la progettazione L Istituto, da quest anno e per i prossimi anni, cercherà di attivare una progettualità formativa che si fonderà prioritariamente su: attività centrate su temi prioritari scelti in relazione alle problematiche e alle opportunità del contesto; un progetto sistemico capace di fare rete con altre scuole, con le istituzioni e le agenzie del territorio, con l università e altre agenzie che si occupino di formazione; un organizzazione didattica trasparente e condivisa (orario settimanale di alunni e docenti, spazi e laboratori, uscite, incontri con le famiglie, con ASL ed enti; un progetto formativo condiviso, volto al perseguimento di livelli di competenza comuni a tutti gli alunni, pur nella necessaria individualizzazione dei percorsi; tempi-scuola necessari e distesi per l attuazione del progetto formativo organico, in continuità fra discipline ed educazioni, fra attività curricolari ed extracurricolari; attività progettuali tendenti ad approfondire alcune discipline curriculari quali ad esempio le lingue straniere (uso della metodologia CLIL, Trinity), la lingua italiana, il curricolo locale, lo sport (Progetto d Istituto SCI AMO) le nuove tecnologie ( Progetto EYPASS) con l utilizzo di risorse interne all Istituto; prosecuzione di progetti che hanno caratterizzato l Istituto, connotati da un elevato livello partecipativo e qualitativo, quali ad esempio i laboratori musicali, promozione della legalità, settimana itinerante della cultura scolastica; utilizzo di metodologie di insegnamento/apprendimento attive e laboratoriali, attente ai diversi aspetti della relazione educativa, alla diversità degli stili cognitivi e dei tempi di apprendimento degli allievi; coinvolgimento di tutto il gruppo dei docenti in ogni aspetto dell attività docente: progettualità, didattica, documentazione, valutazione, orientamento e rapporti con le famiglie; collaborazione partecipata con le famiglie, che non si riduca alla scelta di segmenti dell offerta formativa, ma che veda il Collegio Docenti mediatore delle garanzie di eguaglianza delle opportunità formative per tutti, anche attraverso l interazione fattiva con il territorio e la società; una scuola intesa come comunità educante, avvalorata dal riconoscimento costituzionale dell autonomia. Linee guida e strategie metodologiche e didattiche: SUPERAMENTO DELLE PLURICLASSI: VERSO UNA DIDATTICA PER CLASSI APERTE. La presenza di pluriclassi rappresenta una criticità per l Istituto. In un territorio montano, qual è quello di riferimento dell I.C.Palena-Torricella, il numero dei nati è troppo esiguo per permettere la formazione di una classe. A tal proposito, si è cercata una soluzione per il futuro, che possa derogare il numero minimo per la formazione di una classe. L Istituto Comprensivo, in collaborazione con altri Istituti del territorio, ha presentato un progetto prototipo sulla riqualificazione e il sostegno delle Aree Interne a rischio spopolamento. Qualora il Progetto venisse approvato, ci si propone di estendere il tempo prolungato a tutti i plessi della scuola primaria e secondaria di primo grado e di eliminare le pluriclassi. 54

55 Questo obiettivo, potrà essere sviluppato ANCHE OLTRE IL TRIENNIO di riferimento del presente Piano. Nel caso di approvazione del progetto, l orario scolastico dei plessi della scuola primaria e della secondaria di primo grado potrà essere modificato, di modo che, tutte le classi abbiano almeno 3 rientri pomeridiani organizzando il tempo scuola in due moduli orari: a. Nella prima fascia oraria, corrispondente indicativamente alle prime 4 ore del mattino, le scolaresche seguiranno le lezioni, indipendentemente dal numero di alunni, secondo il modello educativo-didattico attualmente a regime ed ognuna nella propria aula. b. Nella fascia pomeridiana si procederà ad una didattica per classi-aperte riorganizzata secondo il paradigma esposto successivamente. Diverse sono le motivazioni a sostegno di questo indirizzo: 1. Numerosi studi documentano come, in media, gli alunni che usufruiscono di ore aggiuntive al tempo scuola ordinario facciano dei progressi a livello didattico. 2. Inoltre, alcune ricerche evidenziano come gli alunni con bisogni educativi speciali siano tra i più avvantaggiati da questo potenziamento dell orario scolastico facendo registrare i progressi più significativi sia per quanto riguarda il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento disciplinari sia in rapporto ad altri ambiti quali la frequenza, il comportamento e le relazioni interpersonali. 3. Secondo il parere di alcuni pedagogisti i compiti a casa, per risultare efficaci, non dovrebbero essere percepiti come una routine, ma dovrebbero diventare degli strumenti utilizzati in alcuni momenti specifici della programmazione per interventi focalizzati nel tempo e nello spazio. Più significativo sarebbe invece svolgere i compiti in classe o comunque impegnare quel tempo del pomeriggio in attività scolastiche dal certo valore educativo. Da quest ultima evidenza scientifica scaturisce la proposta di estendere l orario scolastico fino ad un massimo di 8 ore al giorno e per un massimo di 3 giorni a settimana (scuole a tempo pieno escluse). A corollario di quanto esposto finora sembra opportuno riportare a sostegno di quanto già detto e delle soluzioni prospettate, altre motivazioni: A. Molti studenti a casa non sono seguiti in maniera adeguata o puntuale durante il momento dello svolgimento dei compiti. B. Diversi alunni riducono il momento domestico dedicato allo studio e alle esercitazioni ad un lasso di tempo troppo breve per essere efficace. C. La maggior parte del tempo extrascolastico degli studenti viene destinato ad attività che a volte possono incidere negativamente sul profitto e sullo sviluppo socio-affettivo e cognitivo del soggetto (Si pensi ad esempio ai bambini abbandonati ore davanti alla TV, su Internet, con lo smartphone, alle prese con i videogame). D. Molte famiglie, i cui genitori sono entrambi impegnati in attività lavorative, troverebbero un valido e concreto aiuto se nelle ore pomeridiane potessero affidare i loro figli alla scuola. A corollario del progetto la scuola vuole implementare e affinare le strategie volte a conseguire una competenza determinante come l imparare ad imparare. Si potranno attivare esercizi di consolidamento, recupero e potenziamento degli alunni in difficoltà. 55

56 Si potranno valorizzare le eccellenze con attività interdisciplinari, laboratori espressivi, creativi ed artistici, sperimentando metodologie didattiche alternative che hanno dimostrato di avere un notevole impatto sul rendimento scolastico come ad esempio il Peer Tutoring e il Cooperative Learning. Si potranno utilizzare strategie di apprendimento ( quali: l apprendimento cooperativo, la psicologia dello sviluppo, la Peer Education e il Peer Tutoring, l uso didattico della LIM), adeguandole ai ritmi ed agli stili di apprendimento degli alunni. Linee guida valutazione La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo (Dalle Indicazioni Nazionali 2012) Nel nostro istituto la valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell intervento didattico al fine di operare, con flessibilità, sul processo educativo. Essa, quindi, non è mai giudizio sulla persona e sul suo valore, ma è una certificazione di cosa sa fare un alunno, in un determinato momento della sua crescita. Sappiamo bene che la valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e permette: agli insegnanti: di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno; di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà; agli alunni di essere consapevoli del proprio modo di apprendere; di riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie utilizzate per superarle; di conoscere i propri punti di forza e di debolezza. CON QUALI STRUMENTI VALUTIAMO? Già dall inizio del corrente anno scolastico, la commissione P.O.F. e P.T.O.F., dell I.C. Palena-Torricella, ha lavorato sulla ricerca di indicatori per valutare gli aspetti cognitivi e quelli non cognitivi del processo di apprendimento. Sono state appontate delle griglie di valutazione, che vengono utilizzati dai docenti e che diventano documento di valutazione nei consigli di classe, per la valutazione comportamentale e disciplinare 56

57 Nella Scuola dell Infanzia gli strumenti di valutazione fanno riferimento soprattutto all osservazione sistematica dei comportamenti e alla documentazione delle esperienze. QUANDO VALUTIAMO? All inizio dell anno (con prove d ingresso e griglie valutative di indicatori Durante e al termine delle unità d apprendimento A fine quadrimestre. La famiglia, in itinere prende visione delle prove di verifica scritte, viene informata dei risultati del percorso formativo dell alunno al termine di ogni quadrimestre, con la consegna del documento di valutazione e in altri due colloqui individuali a dicembre e ad aprile. Criteri per l attribuzione dei voti numerici espressi in decimi: Il D.P.R. del 22 giugno 2009 n. 122, art. n.2 commi 2 e 4 conferma che I voti numerici attribuiti nella valutazione periodica e finale sono riportati anche in lettere nei documenti di valutazione degli alunni. La valutazione dell insegnamento della religione cattolica è espressa senza attribuzione di voto numerico. Il comportamento degli allievi è valutato dal Consiglio di classe con giudizio sintetico nella Scuola Primaria e con voto numerico espresso in decimi nella Scuola Secondaria di Primo grado. Il voto di condotta, espresso fin dalla prima valutazione periodica, è riferito al comportamento degli allievi durante l intero periodo di permanenza nella sede scolastica, anche con riferimento alle iniziative e alle attività con rilievo educativo realizzate al di fuori di essa. La valutazione della condotta scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente e, in tale contesto, vanno collocati anche le sanzioni disciplinari, come rappresentate nel Regolamento d Istituto e in coerenza con il Patto educativo di corresponsabilità. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO NELLA SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Il giudizio sul comportamento esprime la valutazione collegiale della qualità della partecipazione dell alunno alla vita scolastica, e delle relazioni che egli stabilisce con i compagni, gli adulti, l ambiente scolastico. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE L I.C. Palena-Torricella partecipa alla sperimentazione sul Modello di Certificazione delle Competenze (C.M.3/2015). Nel primo ciclo dell'istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondaria di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi mediante certificazione delle competenze (ai sensi dell'art. 8 del DPR 122/2009). CRITERI PER L AUTOVALUTAZIONE D ISTITUTO L attività di autovalutazione della nostra scuola costituisce una componente del processo di gestione strategico della scuola e rappresenta un punto di riferimento sia per la definizione iniziale degli obiettivi da raggiungere (che va fatta sulla base dei punti di forza e dei punti di debolezza della scuola) sia per la verifica del loro raggiungimento. 57

58 L ampliamento dell offerta formativa L'Istituto si connota per una forte progettualità volta sia a garantire il successo formativo, sia ad ampliare l'offerta formativa; ciò per consentire ad ogni alunno e alunna di poter accedere ad attività in cui ognuno possa trovare risorse formative adeguate alle proprie caratteristiche personali. I progetti, annuali e pluriennali, sono stati formulati all inizio di questo anno scolastico e si caratterizzano per un'impostazione il più possibile trasversale delle conoscenze. Con l intento di sistematizzare i diversi ambiti della progettazione, le aree progettuali possono essere identificabili con le cinque linee di indirizzo che la scuola si è data, desumendoli dal comma 7 dell art. 1Legge 107/15, all interno delle quali decliniamo i progetti specifici. I singoli progetti di ampliamento dell Offerta Formativa del nostro Istituto, (Allegato n. 8) fanno parte integrante del presente documento. Alcuni dei progetti sono condotti con la presenza a scuola di esperti esterni, appositamente individuati da parte della scuola. Ad esempio, la scuola ha aderito al Progetto promosso dal CONI in collaborazione con il MIUR per l intensificazione della pratica sportiva nella scuola di base. La nostra scuola favorisce l affiancamento, all insegnante della scuola primaria, di un esperto di società sportive del territorio che, coinvolga i bambini in attività ludico-motorie, finalizzate alla conoscenza di specifiche discipline sportive, durante le ore di scienze motorie o in momenti extracurricolari, proponendo sport graditi ai bambini. I progetti sono finalizzati all AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA hanno come obiettivo la formazione dell uomo e del cittadino per cui: rispondono agli interessi specifici degli alunni; sono, per lo più, correlati a proposte del territorio. Reti di scuole e collaborazioni esterne ACCORDI DI RETE Il nostro Istituto è in rete con varie scuole del territorio per diversi progetti DI AMPLIAMENTO DELL Offerta Formativa e per favorire la formazione del personale della scuola: 1. Accordo di programma con le scuole per la sicurezza D.L.vo 81/09: 2. Rete di scuola con I.I.S.S. Algeri Marino - Casoli per progetto formazione e progetto di ricerca-azione sulle competenze; 3. Rete di scuola con I.I.S.S. Algeri Marino - Casoli per progetto sull Orientamento. 4. Rete di scuole con I.C. Quadri per progetto Musica CONVENZIONI Il nostro Istituto ha stipulato una convenzione con l Università degli Studi di L Aquila per attività di formazione ed orientamento per accogliere i corsisti universitari che, vogliono espletare l attività di tirocinio, sia per il sostegno che per attività di assistente educativo. 58

59 Azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale L Istituto Comprensivo Palena-Torricella ha posto al centro della sua mission, per i prossimi anni, la digitalizzazione della didattica, con una serie di iniziative che coinvolgeranno studenti e docenti interni.. Tutto ciò, in coerenza con quanto delineato nel Piano Nazionale Scuola Digitale, una delle linee di azione proposte dalla legge 107, dal D.M. n. 851 del MIUR e dalla nota del 19 novembre. Ha individuato e nominato un docente, quale animatore digitale, e ha predisposto un piano di formazione degli insegnanti, e del personale amministrativo e ATA (L.107/ art.1, comma 12; Nota MIUR ). Inoltre, ha promosso azioni per migliorare le dotazioni hardware della scuola. Ha, infatti, partecipato al bando progettuale PON, per accedere ai fondi europei, per poter finanziare l acquisto di dotazioni hardware al fine di migliorare la didattica e digitalizzare e informatizzare i plessi dell Istituto. Il P.T.O.F dell I.C. Palena-Torricella prevede il progressivo sviluppo di ambienti di apprendimento nei quali il flusso delle esperienze formative sia significativamente supportato dalle TIC, in modo da ampliare l interattività, l accesso alle risorse di rete e la condivisione on line dei materiali. A tale riguardo, in particolare, si prevede: -un ampliamento dell accesso all editoria digitale e ai testi digitali; - la diffusione dell impiego della LIM; - la diffusione dell impiego delle sorgenti di materiali didattici e di strumenti per la didattica presenti in rete; - di destinare un area del sito scolastico ai materiali didattici e agli alunni/studenti. 59

60 Fabbisogno di organico per il triennio 2016/19 Si riporta la nota previsionale del fabbisogno di organico dell autonomia per gli anni , come da nota MIUR prot.n del : a. posti comuni e di sostegno SCUOLA INFANZIA E PRIMARIA Scuola dell infanzia Annualità Fabbisogno per il triennio Motivazione: indicare il piano delle sezioni previste e le loro caratteristiche (tempo pieno e normale, pluriclassi.) Posto Posto di sostegno comune a.s : n sezioni + 2 a tempo ridotto a.s : n sezioni + 2 a tempo ridotto a.s : n sezioni +2 a tempo ridotto Scuola primaria a.s : n pluriclassi +18 classi a.s : n pluriclassi +18 classi a.s : n pluriclassi +19 classi SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO Classe di concorso/ sostegno a.s a.s a.s Motivazione: indicare il piano delle classi previste e le loro caratteristiche AD00 A ORE 8 +9 ORE 15 A A ORE ORE ORE 15 A ORE 2 +9 ORE 2 +9 ORE 15 A ORE ORE ORE 15 A ORE ORE ORE 15 A ORE ORE ORE 15 A ORE ORE ORE 15 b. Posti per il potenziamento Tipologia (es. posto comune n. docenti Motivazione (con riferimento alle priorità strategiche 60

61 primaria, classe di concorso al capo I e alla progettazione del capo III) scuola secondaria, sostegno )* EE 4 SUPERAMENTO DELLE PLURICLASSI; AMPLIAMENTO DEL TEMPO SCUOLA; RECUPERO COMPETENZE DISCIPLINARI IN ITALIANO E MATEMATICA A043 1 RECUPERO COMPETENZE LINGUA ITALIANA A059 1 RECUPERO COMPETENZE AMBITO LOGICO- MATEMATICO A ORE SEMIESONERO DOCENTE VICARIO + 9 ORE DI POTENZIAMENTO CLIL c. Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015. Tipologia n. Assistente amministrativo 5 Collaboratore scolastico 26 Assistente tecnico e relativo profilo (solo 0 scuole superiori) Altro 0 I. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA FORMATIVE RIVOLTE AL PERSONALE Si fa riferimento a quanto indicato nella sezione: Il piano di formazione del personale e Reti di scuole e collaborazioni esterne della nota MIUR prot. n del Nel corso del triennio di riferimento si propone l organizzazione delle seguenti attività formative, che saranno specificate nei tempi e modalità. Attività formativa Personale coinvolto Priorità strategica correlata A.S.2015/16 Tutto il personale scolastico Formazione sicurezza sui luoghi di lavoro (d.l.vo 81/09) 2015/16 Personale docente Formazione su didattica per competenze; Formazione su diritti e doveri del docente; Formazione su tecnologie informatiche di base e di secondo livello; Formazione su metodologie e strategie didattiche innovative. Formazione su bisogni speciali di apprendimento Corso di Lingua inglese LB1 Formazione sulla metodologia CLIL 61

62 2016/17 Personale docente Formazione su didattica per competenze; Formazione su diritti e doveri del docente; Formazione su tecnologie informatiche di secondo livello; Formazione su metodologie e strategie didattiche innovative; Formazione su bisogni speciali di apprendimento; Formazione sulla metodologia CLIL 2017/18 Tutto il personale scolastico Formazione sicurezza sui luoghi di lavoro (d.l.vo 81/09) Formazione su didattica per competenze; Formazione su diritti e doveri del docente; Formazione su tecnologie informatiche di base e di secondo livello; Formazione su metodologie e strategie didattiche innovative. 2018/19 Formazione sicurezza sui luoghi di lavoro (d.l.vo 81/09) Formazione su didattica per competenze; Formazione su diritti e doveri del docente; Formazione su tecnologie informatiche di base e di secondo livello; Formazione su metodologie e strategie didattiche innovative. II. FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI Si fa riferimento a quanto indicato alle sezioni Le attrezzature e le infrastrutture materiali e Reti di scuole e collaborazioni esterne della nota MIUR prot. n del L effettiva realizzazione del piano resta comunque condizionata alla concreta approvazione del progetto PON e di aiuti che possano arrivare da Enti locali o da altri progetti: Infrastruttura/ attrezzatura PC e costruzione di aule laboratorio informatiche Motivazione, in riferimento alle priorità strategiche del capo I e alla progettazione del capo III Stendere i collegamenti digitali fra i plessi; Utilizzare la tecnologia come strategie didattico-educative. Fonti di finanziamento Progetto PON Rete di scuola Progetto Fonti di finanziamento Rete di scuola con Progetto BioStartHub, palestra di USR Abruzzo 62

63 Istituto Statale d'istruzione Superiore "Algeri Marino" Casoli Rete di scuola con Istituto Statale d'istruzione Superiore "Algeri Marino" Casoli innovazione: Orientamento al lavoro, sviluppo di competenze trasversali e conoscenze pratiche in risposta al reale fabbisogno del mercato del lavoro locale; Progetti di innovazione tecnologica di processo e di prodotto; Sviluppo sperimentale nel settore delle BIOTECNOLOGIE Progetto: Valutare, valorizzare, vivere. Formazione per l attuazione PDM. USR Abruzzo L effettiva realizzazione del piano nei termini indicati resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa istituzione scolastica, da parte delle autorità competenti, delle risorse umane e strumentali individuate e richieste. Progetto: miglioriamo l apprendimento La legge 107/15 al comma n. 85 istituisce l organico di potenziamento, al fine di potenziare l offerta formativa, tramite il conseguimento degli obiettivi, previsti nel comma 7,( ) prevede che i docenti dell organico dell autonomia possano (non debbano) essere utilizzati per supplenze sino a 10 giorni, ma sempre tenuto conto del conseguimento degli obiettivi individuati nel P.T.O.F.. L'importanza del ruolo, che il legislatore intende attribuire ai docenti dell'organico del potenziamento, è confermata dall'art. 4 comma 3 del D. M. n. 850/2015, relativo all'anno di formazione e prova dei neo assunti, che prevede tra i criteri per la valutazione la partecipazione attiva e il sostegno ai piani di miglioramento dell istituzione scolastica. L I.C. Palena-Torricella ha, pertanto, predisposto un progetto (Progetto Miglioriamo l apprendimento Allegato n.8) per utilizzare al meglio le ore attribuitele con l organico di potenziamento, al fine di migliorare l offerta formativa. La scuola, viste le risultanze del RAV, aveva richiesto sei docenti per la scuola primaria e tre docenti per la scuola secondaria di primo grado. Le classi di concorso richieste dall Istituto erano: 1 A345 lingua inglese sul cui posto insiste il semiesonero del docente vicario; 2 A043 lettere 3 A059 matematica Nonostante la richiesta della scuola, i posti in organico assegnatele sono stati: quattro docenti per la primaria e due docenti per la scuola secondaria di primo grado delle seguenti classi di concorso: 1 A345 lingua inglese; 2 A030 motoria. 63

64 Piano di formazione del personale Un altra novità rilevante della legge 107/15 riguarda la formazione degli insegnanti, che il comma 124 definisce come obbligatoria, permanente e strutturale. Nel comma si aggiunge: Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano Triennale dell'offerta Formativa. Il Collegio dei Docenti dell I.C. Palena-Torricella, in ottemperanza al dettato legislativo e in seguito alla riflessione effettuata sulle risultanze del RAV 2014/15, ha deliberato di organizzare corsi relativi all approfondimento di tematiche ritenute essenziali per la realizzazione del Piano dell Offerta Formativa e che rispondono ai reali bisogni dei ragazzi. I corsi di formazione promossi dall I.C. Palena-Torricella avranno una durata di circa 20 ore per l a.s. 2015/16, di circa 25 ore per l a.s. 2016/17, e di circa 30 ore per gli a.s. 2017/18 e 2018/19. Per portare avanti il piano di formazione si utilizzeranno le risorse finanziarie messe a disposizione dal M.I.U.R., dalla Comunità Europea, e/o contributi erogati da Enti Locali e Associazioni culturali. La formazione e l aggiornamento professionale sono un importante elemento di qualità del servizio scolastico, in quanto finalizzati a fornire ai docenti strumenti culturali, scientifici e metodologici per sostenere sperimentazioni e innovazioni didattiche. Nell organizzazione dei corsi e nella scelta delle tematiche l I.C. Palena-Torricella ha tenuto conto e terrà conto anche nel futuro di alcuni criteri: l aggiornamento è finalizzato all arricchimento professionale, ai metodi e all organizzazione dell insegnamento, alla valutazione degli esiti formativi; le suddette attività sostengono e valorizzano il lavoro collegiale degli insegnanti, incoraggiano la sperimentazione e rafforzano la competenza normativa; l aggiornamento promuove la cultura dell innovazione e sostiene i progetti di ricerca messi in atto dalla scuola; l aggiornamento rafforza i processi di costruzione del curricolo d istituto verticale caratterizzante l identità dell istituto; l aggiornamento migliora i processi di insegnamento-apprendimento per livelli di competenza. Gli obiettivi che si vogliono raggiungere con questo piano di formazione sono: migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo d istituto) attraverso l analisi di nuove metodologie e strategie didattiche; superare la dimensione trasmissiva dell insegnamento e modificare l impianto metodologico mediante l azione didattica strutturata laboratorialmente; operare per la reale personalizzazione dei curricula, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà, sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/BES/ Dispersione) approfondendo la didattica dell integrazione e dell inclusione; ridurre gli eventuali casi di dispersione e di abbandono; 64

65 implementare la verifica dei risultati a distanza come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell offerta formativa e del curricolo; generalizzare l uso delle tecnologie digitali tra il personale e migliorarne la competenza; migliorare l ambiente di apprendimento (dotazioni, logistica); accrescere la quantità e la qualità delle forme di collaborazione con il territorio: reti, accordi, progetti; approfondire aspetti normativi ai sensi del D.L. 81/08. Il personale sarà coinvolto in percorsi di formazione e aggiornamento su privacy, sicurezza informatica. Sarà favorita la partecipazione dei docenti a seminari informativi, convegni, conferenze in ambiti di specifico interesse disciplinare. Per quanto riguarda il personale A.T.A. la formazione riguarda soprattutto: l utilizzo delle tecnologie nel lavoro di ufficio e l implementazione dei processi di dematerializzazione e trasparenza amministrativa;; la sicurezza dei lavoratori ( D.L. 81/08). ALTRA DOCUMENTAZIONE Il Piano Triennale dell Offerta Formativa dell I.C. Palena-Torricella non comprende al suo interno la Carta dei Servizi, i Regolamenti dell Istituto, le delibere relative alla valutazione degli studenti e altri documenti dell Istituto che, sono pubblicati, a norma di legge e visionabili, sul sito web dell Istituto, nella sezione Amministrazione Trasparente o in altra area dedicata. Il presente Piano Triennale dell Offerta Formativa sarà pubblicato sul Portale Unico SCUOLA IN CHIARO, istituito ai sensi del comma 136 Legge 107/15 e sul sito on line della scuola. 65

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