MACCHINE ED ATTREZZATURE DI CANTIERE
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- Fausta Napoli
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1 MACCHINE ED ATTREZZATURE DI CANTIERE A.A. 2017/18 1
2 Le macchine di cantiere Macchine per il trasporto su gomma Macchine per il trasporto su rotaie Macchine per il trasporto continuo Macchine per il trasporto funicolare Macchine per il sollevamento Macchine perforatrici Macchine per il movimento terra 2
3 Le macchine per il trasporto su gomma Per il trasporto su strada: autocarri, autotreni ed autoarticolati Gli autocarri possono essere dotati di cassone ribaltabile; si distinguono in autocarri leggeri (massa a pieno carico fino a 3,5 t), medi (massa 3,5 10 t) e pesanti (10 50 t); in essi la tara costituisce circa il 35 40% della massa totale Gli autotreni sono veicoli adatti per il trasporto pesante su lunghe distanze, i rimorchi usuali per il trasporto stradale hanno massa a pieno carico di t, tara 4,5 6 t, e dimensioni del piano di carico 7,50 8 per 2,50 m. Gli autoarticolati, particolarmente adatti al trasporto di grossi carichi indivisibili, sono costituiti da un trattore dotato di ralla, sulla quale scarica parte del proprio peso un semirimorchio. I semirimorchi hanno massa complessiva a pieno carico fino a t, con tara di 4,5 6,5 t. 3
4 Le macchine per il trasporto su gomma 4
5 Le macchine per il trasporto su gomma I dumpers sono veicoli espressamente realizzati per l'impiego in cantiere, le cui caratteristiche generali sono: particolare robustezza, cassone ribaltabile, trazione integrale, raggio di curvatura ridotto, pneumatici a bassa pressione ed a sezione larga. Si distinguono in: leggeri, con portata 1 3 mc, medi, con portata fino a 15 mc, e pesanti, con portata fino a mc 5
6 Le macchine per il trasporto su rotaie Le ferrovie a scartamento ridotto per cantiere sono adatte a lavori di lunga durata, con notevoli movimenti di materiali (> 150 m3/ora) e notevoli distanze di trasporto (> 5 km). Presentano l'inconveniente di richiedere una propria sede fissa, con modeste pendenze (max.3 5% consigliabili 1 1,5%) e raggi di curvatura elevati (20 volte il passo dei veicoli). 6
7 Le macchine per i trasporti continui I trasportatori continui di più largo impiego nei cantieri sono: a nastro di gomma, a piastra, a cassetta, a coclea. Il trasportatore a nastro, adottato per il trasporto di materiali sciolti, è costituito dai seguenti elementi: il nastro, i rulli, il motore, i dispositivi di carico e scarico 7
8 Le macchine per i trasporti continui I trasportatori a piastra sono utilizzati per il trasporto di materiali in grossi blocchi oppure abrasivi o caldi. Sono costituiti da un tappeto, formato da piastre metalliche collegate mediante cerniere mobili, poggianti su rulli portati da un robusto telaio metallico 8
9 Le macchine per i trasporti continui Gli elevatori a tazze sono impiegati per il trasporto verticale, o con forti pendenze, di materiali sciolti (ghiaia, pietrisco, sabbia). Sono costituiti da tazze metalliche, aventi capacità da 10 a 150 dmc, disposte ad intervalli regolari (0,5 1,2 m) su due catene chiuse ad anello. 9
10 Le macchine per i trasporti funicolari Gli impianti funicolari sono così definiti perché il moto dei veicoli avviene per mezzo di funi; essi si distinguono in: funicolari terrestri, in cui i vagoni si muovono su rotaie poggiate al suolo, e funicolari aeree, in cui i carichi viaggiano sospesi a carrelli mobili su funi. Le funi sono costituite da fili di acciaio ad alta resistenza. I piani inclinati sono costituiti da ferrovie da cantiere, a scartamento ridotto, su tracciati ad elevata pendenza ad andamento generalmente rettilineo, in cui i vagoncini vengono trascinati da cavi. I binari possono essere posati su massicciata fino a pendenze del 35%; per pendenze maggiori occorrono blocchi di ancoraggio in muratura o calcestruzzo. II treno di vagoncini in ascesa e quello in discesa sono collegati da un unico cavo; in tal modo il treno scarico fa da contrappeso al treno carico. II cavo è messo in movimento da un argano situato nella stazione di monte. 10
11 Le macchine per i trasporti funicolari Le teleferiche sono impiegate per i trasporti in zone accidentate e si distinguono in teleferiche alternative e teleferiche continue. I blondins sono particolari teleferiche, adatte al trasporto di carichi elevati; vengono impiegati soprattutto nella costruzione di dighe e ponti. Essi sono costituiti: dalle funi, dal carrello, dalle torri, e dagli argani. 11
12 Le macchine per il sollevamento Definizione ( ex D.P.R. 27 Aprile 1955, n Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, ora D.Lgs 81/2008): Apparecchio destinato ad effettuare un ciclo di sollevamento di un carico sospeso tramite gancio o altro organo di presa. Le apparecchiature per il sollevamento più diffusamente impiegate in cantiere sono: argani, paranchi, martinetti, e gru che devono risultare appropriate alla forma ed al volume dei carichi da sollevare e alle condizioni di impiego e che devono essere usate in modo rispondente alle loro caratteristiche. 12
13 Le macchine per il sollevamento Sui mezzi di sollevamento, esclusi quelli a mano, deve essere indicata la portata massima ammissibile. Devono essere provvisti di appropriati dispositivi di segnalazione acustica e luminosa. Devono essere provvisti di dispositivi di frenatura atti ad assicurare il pronto arresto e la posizione di fermo del carico e del mezzo e, quando è necessario ai fini della sicurezza, a consentire la gradualità dell'arresto. Devono essere provvisti di dispositivi che provochino l'arresto automatico sia del mezzo che del carico in caso di improvvisa mancanza di forza motrice 13
14 Le macchine per il sollevamento L'imbracatura dei carichi deve essere effettuata usando mezzi idonei per evitare la caduta del carico o il suo spostamento. I posti di manovra dei mezzi ed apparecchi di sollevamento e di trasporto devono: a) potersi raggiungere senza pericolo; b) essere costruiti o difesi in modo da consentire l'esecuzione delle manovre, i movimenti e la sosta, in condizioni di sicurezza; c) permettere la perfetta visibilità di tutta la zona di azione del mezzo. Gli organi di comando devono essere collocati in posizione tale che il loro azionamento risulti agevole e portare la chiara indicazione delle manovre a cui servono. Devono essere conformati o protetti in modo da impedire la messa in moto accidentale 14
15 Le macchine per il sollevamento Le manovre per il sollevamento dei carichi devono essere disposte in modo da evitare il passaggio dei carichi sospesi sopra i lavoratori e sopra i luoghi per i quali la eventuale caduta del carico può costituire pericolo. Le manovre devono essere tempestivamente preannunciate. Quando argani, paranchi e apparecchi simili sono usati per il sollevamento o la discesa dei carichi tra piani diversi di un edificio attraverso aperture nei solai o nelle pareti, le aperture per il passaggio del carico ai singoli piani, nonché il sottostante spazio di arrivo o di sganciamento del carico stesso devono essere protetti, su tutti i lati, mediante parapetti normali provvisti, ad eccezione di quello del piano terreno, di arresto al piede. 15
16 Le macchine per il sollevamento Le gru e gli altri apparecchi di sollevamento di portata superiore a 200 chilogrammi, esclusi quelli azionati a mano e quelli già soggetti a speciali disposizioni di legge, devono essere sottoposti a verifica, una volta all'anno, per accertarne lo stato di funzionamento e di conservazione ai fini della sicurezza dei lavoratori. Funi, ganci e catene usate per imbracare e sollevare i carichi sono invece soggetti a verifiche trimestrali. 16
17 Le macchine per il sollevamento I paranchi sono semplici apparecchi, atti al sollevamento verticale di carichi o ad esercitare tiri orizzontali di limitata entità. I martinetti sono macchine atte a sollevare per distanze brevi carichi anche elevatissimi; essi si dividono in: -Martinetti meccanici -Martinetti idraulici 17
18 Le macchine per il sollevamento L argano è un apparecchio di sollevamento costituito da un elevatore e dalla relativa struttura di supporto. Sono principalmente di due tipi, quello a cavalletto e quello a bandiera. 18
19 Le macchine per il sollevamento ARGANO A CAVALLETTO: in questo tipo di argano l'elevatore è fissato alla rotaia, provvista di fine corsa ammortizzati, sulla quale può scorrere; la quale è sostenuta da due cavalletti: uno anteriore provvisto di due staffoni per permettere all'operatore di afferrarsi durante la ricezione del carico, e uno posteriore che reca fissati i due cassoni di zavorra provvisti di lucchetti. La trave rotaia sporge a sbalzo sul cavalletto anteriore per poter permettere il sollevamento del materiale fuori dal piano di sostegno della macchina 19
20 Le macchine per il sollevamento ARGANO A BANDIERA: in questo tipo di argano il supporto permette la rotazione dell'elevatore. L'argano a bandiera si differenzia per il suo utilizzo in ambienti più ridotti e per il sollevamento di carichi di modesta entità. Gli argani a cavalletto hanno portata massima sollevabile che solitamente è dai 300 ai 1000 kg, mentre per quelli a bandiera la portata è poco superiore ai 200 kg. 20
21 Le macchine per il sollevamento La gru è una macchina destinata al sollevamento e movimento di carichi. Le parti principali sono la struttura portante, l organo di presa (gancio, benna, elettromagnete ecc.) e l apparato di sollevamento (funi, verricello, ecc.). TIPI DI GRU: - gru a torre - gru a struttura limitata - gru a ponte - gru a portale - gru a bandiera - gru a cavalletto - gru su autocarro o autogru 21
22 Le macchine per il sollevamento 22
23 Le macchine per il sollevamento 23
24 Le macchine per il sollevamento 24
25 Le macchine per il sollevamento La Gru a torre effettua operazioni di sollevamento e trasporto, servendo una vasta area, attraverso la combinazione di 4 movimenti fondamentali: traslazione della base, mobile su rotaie (20 30 m/min), rotazione del braccio (0.3 1 giro/min), traslazione del carrello (10 40 m/min), sollevamento del gancio (3 90 m/min). La gru a torre è costituita da: - la base, convenientemente zavorrata, fissa o mobile su rotaie - la torre, composta da elementi a struttura generalmente reticolare - il braccio, su cui scorre il carrello che porta il gancio di sollevamento; esso è girevole e dotato di controbraccio zavorrato 25
26 Le macchine per il sollevamento I dati caratteristici della gru sono: il carico massimo sollevabile, lo sbraccio massimo, il momento nominale (prodotto dallo sbraccio massimo per il carico sollevabile all'estremità del braccio), e l'altezza di sollevamento 26
27 Le macchine per il sollevamento La stabilità e l'ancoraggio delle gru situate all'aperto devono essere assicurati con mezzi adeguati, tenuto conto sia delle sollecitazioni derivanti dalle manovre dei carichi che da quelle derivanti dalla massima presumibile azione del vento. La stabilità della gru a torre deve essere garantita: - in esercizio, e con pressione del vento di 30 dan/mq (coefficiente di sicurezza 1,5); - a vuoto e con pressione del vento di 100 dan / mq (coefficiente di sicurezza 1,2). Se la velocità del vento diviene eccessiva, la gru deve essere ancorata alla via di corsa per mezzo delle tenaglie di ammaraggio di cui è provvista, ed eventualmente al suolo o alla costruzione per mezzo di funi di acciaio di controvento. La velocità del vento ammissibile con gru in servizio è al massimo di 72 km/h. 27
28 Le macchine per il sollevamento Le Gru a portale sono costituite da un telaio a portale, fisso oppure mobile su rotaie, dove sul traverso scorre un carrello dotato di paranco; esse sono realizzate per altezze da 4 a 6 m e portate fino a 15 t. 28
29 Le macchine per il sollevamento Le Gru derrick sono caratterizzate da notevoli portate (12 15 t costante con lo sbraccio), altezze di sollevamento (100 m) e sbracci (80 m); esse trovano impiego nella costruzione di dighe, specialmente ad arco, e di ponti. Si distinguono: - Derrick a funi, costituite da una torre centrale girevole per 360, controventata con funi di acciaio, che sostiene un braccio sollevabile, incernierato per un'estremità verso la base della torre; Derrick a gambe fisse, o a triedro, il cui braccio è sostenuto da tre o quattro aste disposte a piramide 29
30 Le macchine per il sollevamento 30
31 Le macchine per il sollevamento Le autogru sono gru montate su autotelaio caratterizzate dai seguenti elementi Autotelaio (tipo autocarri o dumper); Torretta girevole a 360 dotata di braccio telescopico sollevabile ed estensibile mediante martinetti idraulici; Stabilizzatori, a comando meccanico o idraulico, posti in opera allorché l'autogru è in posizione di lavoro per aumentare la base di appoggio; impiegando la macchina senza stabilizzatori il carico sollevabile, il raggio e l'altezza di sollevamento risultano ridotti. Caratteristiche dell'autogru sono: il carico sollevabile; l'altezza di sollevamento; il raggio della zona che può essere servita. 31
32 Le macchine per il sollevamento Le autogru si distinguono in: - leggere con portata fino a 20 t, altezza di sollevamento 22 5 m, raggio 18 m, dimensioni autotelaio (con gru ripiegata, in posizione di trasferimento) 8 x 2,50 x 4,00 m, e peso 25 t. - medie con portata fino a 35 t, altezza di sollevamento 30 5 m, raggio 24 m, dimensioni autotelaio 12,0 x 2,50 x 4,00 m, e peso 33 t. - pesanti con portata fino a 100 t; altezza di sollevamento m, raggio 30 m, dimensioni autotelaio 13,50 m per 2,50x4,00, e peso 50 t. 32
33 Le macchine per il sollevamento 33
34 Le macchine perforatrici e quelle per i movimenti di terra 34
35 Le macchine per i movimenti di terra Gli escavatori sono costituiti da un carro con piattaforma girevole per 360 su cui è montata una torretta dotata di braccio di scavo. Il carro comprende tutti i meccanismi occorrenti allo spostamento della macchina sul terreno. La struttura ruotante comprende la cabina con i comandi e tutti i congegni per lo scavo. L escavatore può essere gommato o cingolato. 35
36 Le macchine per i movimenti di terra Il sistema di comando può essere a funi o idraulico. L attrezzatura di scavo è costituita da un braccio base, incernierato sulla torretta, da un secondo braccio, detto braccio di scavo, incernierato al braccio base, e da un attrezzo finale incernierato al braccio di scavo (benna). Le tipologie più comuni di benna sono: - benna diritta; - benna rovescia; - benna mordente; - benna trascinata. Il ciclo di lavoro è composto da quattro fasi: - carico della benna, - rotazione a pieno carico, - scarico della benna, - rotazione a vuoto. 36
37 Le macchine per i movimenti di terra 37
38 Le macchine per i movimenti di terra 38
39 Le macchine per i movimenti di terra La pala meccanica è un particolare tipo di trattore, montato su ruote o su cingoli e dotato anteriormente di benna con lama tagliente, che svolge funzioni di scavo e trasporto. 39
40 Le macchine per i movimenti di terra Le pale sono adatte a differenti tipi di impiego e possono essere equipaggiate con numerosi tipi di benna: - benna per impieghi generali; - benna per materiali sciolti; - benna per lo scavo in banco; - benna da roccia; - benna a scarico laterale. 40
41 Le macchine per i movimenti di terra Le tipologie di manovra delle pale sono: 1.Carico e scarico frontale; 2.Carico anteriore e scarico posteriore (adoperato in galleria); 3.Carico anteriore e scarico laterale 41
42 Le macchine per i movimenti di terra 42
43 Le macchine per i movimenti di terra 43
44 Le macchine per i movimenti di terra 44
45 Le macchine per i movimenti di terra L apripista è un trattore, cingolato o gommato, dotato anteriormente di una lama metallica, di sezione concava, col bordo inferiore tagliente e con funzione di apertura piste, stesa e livellamento. Gli apripista gommati sono adatti per terreni sciolti, mentre i cingolati sono adatti a terreni più consistenti. - bull-dozer, con lama perpendicolare alla direzione del moto. - angle-dozer, con lama che può ruotare (30 ) attorno ad un asse verticale. - tilt-dozer, con lama che può ruotare intorno (15 ) ad un asse orizzontale. 45
46 Le macchine per i movimenti di terra 46
47 Le macchine per i movimenti di terra La ruspa è una macchina costituita da due elementi principali: il trattore, parte anteriore del veicolo comprendente cabina motore e trasmissione, e lo scraper, parte posteriore comprendente cassone e collegamento La ruspa svolge la funzione di scavo, trasporto e stesa del materiale ed è adatta per terreni di scarsa consistenza e grossi volumi da trattare. Si possono distinguere tre tipologie principali: 1. standard; 2. bimotore, in grado di lavorare su pista in cattive condizioni; 3. autocaricante, dotato di un sistema di caricamento a pale che consente di lavorare senza pusher (es. un apripista che spinge durante la fase di carico) e che lo rende particolarmente adatto in terreni compatti. 47
48 Le macchine per i movimenti di terra 48
49 Le macchine per i movimenti di terra La livellatrice è costituita da una lama portata da un telaio a ponte, poggiante anteriormente su di un asse a ruote direttrici e posteriormente su uno o due assi motori. La lama, sistemata al centro del telaio, può ruotare attorno ad un asse verticale di 360. Il telaio può essere rigido oppure articolato. La livellatrice può essere impiegata in una vasta gamma di operazioni: asportazione dello strato superficiale di terra vegetale; spostamento laterale del terreno mosso da macchine scarificatici (rippers); stesa e livellamento del terreno; profilatura scarpate; scavo di fossi 49
50 Le macchine per i movimenti di terra 50
51 Le macchine per i movimenti di terra I rippers, ovvero gli scarificatori, sono costituiti da uno o più denti montati nella parte posteriore di un trattore. Hanno la funzione di ridurre i terreni compatti e le rocce in pezzatura tale da consentire lo scavo da parte di pale. 51
52 Le macchine per i movimenti di terra Le macchine costipanti forniscono l energia necessaria all addensamento dei terreni (per aumentarne le caratteristiche meccaniche) esplicando azione di pressione, urto, vibrazione e manipolazione. L energia costipante può essere fornita mediante azione statica, dovuta al peso proprio del mezzo, o dinamica, ossia azione di urto e vibrazione impressa dal peso proprio del mezzo associato al movimento di masse eccentriche. A seconda del prevalere di una delle due tipologie di azione i rulli si distinguono in statici e dinamici. 52
53 I rischi di infortunio nell uso delle MMT 1. Ribaltamento della macchina e conseguente possibile schiacciamento dell'operatore e/o delle persone presenti nelle vicinanze della macchina; 2. Schiacciamento, lesioni per investimento da mezzi e tra mezzi, circolanti nella zona di lavoro; 3. Schiacciamento, lesioni, per contatto con organi mobili eccetera., durante le lavorazioni e gli interventi di manutenzione; 4. Schiacciamento, lesioni per franamenti del terreno e/o caduta di gravi; 5. Proiezione di schegge e/o detriti durante le lavorazioni; 6. Elettrocuzione e/o ustioni per il contatto degli utensili di scavo (benne) con linee elettriche interrate; 53
54 7. Elettrocuzione e/o ustioni per contatto con parti in tensione (linee elettriche aeree); 8. Esplosione per il contatto degli utensili di scavo (benne, lame eccetera) con tubazioni di gas in esercizio o ordigni bellici interrati; 9. Lesioni, ferite, dovuti alla fuoriuscita di liquidi idraulici in pressione; 10.Spruzzi negli occhi di liquidi, sostanze eccetera; 11. Caduta dal posto di guida; 12. Strappi muscolari dovuti al sollevamento di carichi; 13. Cadute/scivolamenti sul piano di lavoro. 54
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