Provincia di Verona. Scala. Via P.Maroncelli Padova (PD) OGGETTO: ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

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1 Regione Veneto Comune di Isola Della Scala Provincia di Verona PROPONENTE: AGROFERT Srl Via P.Maroncelli Padova (PD) OGGETTO: ISTANZA DI AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE ATTIVITA DI RECUPERO DI FRAZIONI ORGANICHE SELEZIONATE MEDIANTE COMPOSTAGGIO ELABORATO: RELAZIONE TECNICA SUI PROCESSI PRODUTTIVI DATA ELABORATO N B.18 Il Committente Il consulente di progetto Dr.Biol. Francesco Codato ONB n 39283

2 1 Premessa L Agrofert Srl è titolare di un impianto di trattamento dei rifiuti organici per la produzione di ammendanti e/o fertilizzanti nel comune di Isola della Scala in Via Ca Magre n 53. Il progetto delle opere relative all impianto di compostaggio risale al 1992 quando è stata rilasciata la prima autorizzazione con DGR 646 del 27/03/1992, e variante DGRV n 2225 del 06/11/1995, seguite da ulteriori varianti autorizzate dalla Provincia di Verona con DPP n 295 del 30/06/1997 e n 47 del 30/01/1998. Nel 2006, in occasione del rinnovo di autorizzazione, è stata condotta una campagna di monitoraggio dei processi biologici che ha permesso di individuare le migliori condizioni operative per la conduzione dei processi di compostaggio. Nei periodi successivi di gestione, sino ad oggi, la società ha apportato numerosi interventi migliorativi e di manutenzione straordinaria alle opere e alle strutture, intervenendo sui presidi ambientali (nuove condotte di aspirazione aria esausta) e sui sistemi di raccolta dei percolati e loro ricircolo interno ( nuovi impianti di drenaggio e raccolta percolati). Oggi l impianto è in esercizio con Determinazione del Dirigente Settore Ambiente della Provincia di Verona n 5650 del , autorizzazione all esercizio valida fino al In data 14/08/2014 la Società ha ottenuto parere di NON assoggettabilità a VIA con Determinazione n 3324 del 14/08/2014 relativamente ad un progetto di varianti finalizzate ad implementare la capacità produttiva realizzando alcuni interventi di miglioramento funzionali alla gestione dei processi produttivi. La presente relazione contiene pertanto solo alcuni riferimenti sulla configurazione attuale dell impianto, ma analizza, ai fini del rilascio dell autorizzazione integrata ambientale, la configurazione definitiva del nuovo progetto con inserite anche le modifiche strutturali e le prescrizioni dettate nella Determinazione n 3324 del 14/08/2014. Con riferimento al punto 13 della Circolare Ministeriale 27/10/2014, le MTD esistenti non costituiscono più un riferimento normativo, pertanto nel caso dell attività in oggetto viene considerata come unico riferimento la DGRV 568/2005 Norme tecniche per la conduzione degli impianti di compostaggio e digestione anaerobica e, solo a titolo di riferimento, anche le Linee guida per impianti di trattamento meccanico biologico MTD del B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 2 di 28

3 2 Descrizione del processo e ciclo di trattamento attuale L impianto occupa un area complessiva di circa mq, circondata in buona parte da area agricola con piantumazione arborea. La struttura operativa è costituita da tre capannoni di diverse dimensioni e funzioni comunicanti tra loro. Nel primo capannone, che ha una superficie di circa 2000 mq, sono fatte le operazioni di ricezione e miscelazione dei rifiuti in arrivo. Nel secondo e terzo capannone, che occupano una superficie di circa 5000 mq ciascuno, si svolgono i processi di biossidazione, di maturazione del materiale stabilizzato e di vagliatura del prodotto finito. A lato dei capannoni sono posizionati quattro biofiltri, che filtrano l aria aspirata dall interno. Troviamo inoltre due ampi piazzali pavimentati, uno adibito a lavori di triturazione del verde e manutenzione mezzi, e l altro a deposito del prodotto finito. La struttura organizzativa è completata da un edificio adibito a ufficio ed abitazione per il custode. L impianto oggi è realizzato secondo la planimetria in Fig. 1 e l organizzazione gestionale prevede lo schema di flusso indicato; Fig. 1 schema di flusso attuale B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 3 di 28

4 Le matrici in ingresso (Forsu e agroalimentare) sono scaricate in area di ricevimento all interno del capannone di ricezione mentre il materiale ligneo-cellulosico è stoccato nel piazzale esterno lato sud-est. La FORSU in arrivo viene triturata in giornata e poi miscelata con il materiale strutturante; ciò assicura l immediata rottura dei sacchetti in cui è contenuta ed una conseguente migliore e più rapida interazione tra la forsu stessa e gli altri componenti al momento della formazione della miscela iniziale. La frazione ligneo-cellulosica è triturata in pezzature piuttosto grossolane in modo da costituire la parte cosiddetta "strutturante" della miscela impedendo che la stessa si impacchi rendendo difficile il passaggio dell'ossigeno indispensabile ad un buon andamento del processo. La porzione triturata è stoccata nel piazzale esterno pronta per essere miscelata alle altre matrici; Il sovvallo viene conservato dentro il capannone di ricevimento, mentre i materiali lignocellulosici acquistati sono depositati nell area esterna. Il processo di compostaggio ha inizio con la preparazione della miscela di partenza costituita da: 50% Forsu e altri materiali organici, e 50% materiale vegetale ligno-cellulosico e sovvallo, secondo le indicazioni di cui alla DGRV568/05 Allegato 1 punto7. Il materiale, una volta ben miscelato, viene posizionato con le pale meccaniche nella zona insufflata (platea di ossidazione) dove ha inizio la biossidazione; la miscela viene disposta in cumuli longitudinali (lunghezza 40 m larghezza 6 metri altezza 2,5 metri) per un periodo complessivo di 15 giorni. Le due porzioni insufflate sono gestite con un programma di insufflazione aria che prevede 20 minuti on e 10 minuti off, nel periodo estivo l aria viene mantenuta sempre in funzione. Durante tale fase il materiale viene rivoltato più volte, e umidificato nel caso i valori di umidità scendano al di sotto di quelli raccomandati. Nella fase di biossidazione sono monitorati settimanalmente e registrati : ph, umidità e temperatura dei diversi cumuli. A completamento della biossidazione segue la fase di maturazione, della durata di ulteriori 60 giorni, durante la quale il materiale porta a termine la trasformazione della sostanza organica in area non insufflata e con rivoltamenti che hanno cadenza settimanale. Nella fase di maturazione è monitorata settimanalmente la temperatura dei cumuli. Il processo termina con l'operazione della vagliatura del prodotto finito; essa consiste nella separazione a mezzo di due vagli in serie del prodotto finito "compost", dal "sovvallo", ovvero la parte lignocellulosica non del tutto compostata da riutilizzare in testa al processo. Tale operazione viene effettuata nel capannone 3) ove termina il processo di maturazione. Il prodotto finito compost è stoccato all interno del capannone 2) in cumuli e, se necessario, viene anche portato nell area esterna davanti gli uffici. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 4 di 28

5 3 Descrizione nuovo processo e ciclo di trattamento. Il progetto che si chiede di autorizzare è stato sottoposto alla valutazione preliminare di Impatto Ambientale (Screening VIA), ottenendo il parere di non assoggettabilità a VIA Determina n 3324/14 del 14/08/2014. Esso prevede una revisione dello schema di processo attuale con inserimento di una nuova platea di biossidazione e un generale miglioramento della gestione del flusso interno per ottenere i seguenti obiettivi: una più razionale suddivisione delle aree operative; un miglioramento funzionale della fase di bioossidazione accelerata; un diverso utilizzo dell area di ricevimento e preparazione miscele, con inserimento anche della sezione di raffinazione e ottimizzazione dei volumi disponibili; un miglioramento nella gestione degli scarti e sovvalli; una revisione dei presidi ambientali (biofiltri) con loro progressiva sostituzione con strutture fatte in modo diverso, per un miglioramento degli interventi di manutenzione. modifiche all area di deposito materiali vegetali e sovvalli con inserimento di una tettoia di copertura totale; inserimento sotto tettoia di box per deposito compost finito e intermedio; modifiche al sistema di gestione acque meteoriche dell area esterna di deposito del compost e inserimento di un impianto di trattamento prima pioggia finalizzato al ricircolo interno. Allo scopo è prevista la realizzazione di alcuni interventi sull impianto esistente, con l obiettivo di incrementarne la sua capacità operativa e migliorare la fase di biossidazione accelerata mediante una rivalutazione del layout di processo, inoltre altri interventi strutturali per ottenere l ottimizzazione degli spazi operativi dell area di ricevimento, ricavando una sezione destinata alla vagliatura del compost, contigua all area di preparazione della miscela di matrici fresche, in modo da poter facilmente ricircolare il sovvallo strutturante. Nel merito della gestione degli aspetti ambientali, il progetto prevede una progressiva sostituzione dei biofiltri, oggi realizzati su bacini in terra, con nuove strutture pavimentate, a piano campagna, che garantiscano una più facile manutenzione e sostituzione del substrato filtrante e pulizia della platea areata. Complessivamente gli interventi progettati sono i seguenti: Realizzazione di due nuove platee areate per la fase 2) di biossidazione 1 a e 2 a, nell area del capannone 3, su zona libera da colonne e pertanto tutta utilizzabile con il sistema di rivoltamento laterale (mediante macchina rivoltatrice Grizzly di cui è dotata l azienda), per B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 5 di 28

6 una superficie complessiva di m 2 (di platea areata) ed un volume complessivo di processo (per la fase areata) pari a m 3. Realizzazione di una tettoia di copertura dell area di deposito dei materiali vegetali e sovvalli, costituita da piloni e strutture in ferro e tetto in pannelli sandwich preassemblati. Spostamento dell area di vagliatura, sotto tettoia, fronte box deposito compost. Realizzazione, sotto tettoia, di box per il deposito di compost e sovvalli plastici, precisamente n 3 box per deposito compost per complessivi 4800 m 3 utili e n 1 box per deposito scarti (CER ) di volume 1440 m 3. Suddivisione dell area esterna di deposito del compost (fronte uffici) con riduzione dello spazio destinato a deposito di circa il 50% (5.800 mq) mediante delimitazione con cordonatura in cemento; inserimento di un impianto di disoleatura e de-sabbiatura della prima pioggia con travaso in vasca di stoccaggio per il riutilizzo interno nei processi; Sostituzione dei n 4 biofiltri interrati, oggi esistenti, mediante realizzazione di nuovi biofiltri con struttura e pareti in calcestruzzo che andranno progressivamente a sostituire quelli esistenti con pari prestazioni e portate, ma con una notevole facilità di gestione e controllo; (per questa fase, considerato un nuovo piano degli investimenti, tali opere saranno realizzate in un periodo di 4 anni, un biofiltro per anno, a cominciare dal n 3 adibito all aspirazione dalla nuova platea). A fronte di tali interventi la nuova capacità operativa dell impianto sarà la seguente: potenzialità ingresso : t/anno complessive, costituite indicativamente da t/anno di FORSU e altri mat. organici (CER vedi allegato) t/anno di Rifiuti compostabili e strutturanti (CER vedi allegato) Il ciclo di trattamento sarà modificato secondo il nuovo layout di processo indicato nella planimetria B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 6 di 28

7 Fig. 2 nuovo schema di processo 3.1 DESCRIZIONE NUOVE AREE DI BIOSSIDAZIONE Le nuove platee di biossidazione saranno realizzate nell area del capannone 3 utilizzando il dislivello della pavimentazione esistente (rispetto al piano degli altri capannoni) che consente di costruire nuove platee sopra la pavimentazione esistente, senza compromettere le altezze dei pavimenti interni, poichè è già presente un abbassamento di quota di circa 25 cm; da tale soluzione potrà essere così realizzato (mediante unico getto in calcestruzzo) un pavimento forato con tubazioni annegate nel getto e dotate di spigot per il passaggio dell aria. Si potranno così realizzare due distinte platee da adibire alla biossidazione accelerata per la fase 2) del ciclo di trattamento dei materiali freschi. Per la fase 2) si suddivide in due passaggi su platea areata, prevede una platea con dimensioni di m 50 x 30 ed una superficie di mq 1500, un 2 a platea di dimensioni di m 50 x 35 ed una superficie di mq Le platee saranno realizzate con tubazioni trasversali posizionate con un passo fori di 50 x 40 cm, alimentate da un condotto di distribuzione esterno ed un ventilatore per ciascun modulo di distribuzione aria; in totale si avranno 5 moduli con 5 ventilatori per la 1 a e 5 moduli con 5 ventilatori per la 2 a, in grado di garantire ciascuno una portata d aria insufflata di 8000 m 3 /h con una prevalenza di 500 mm- totale capacità insufflazione m 3 /h per zona. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 7 di 28

8 L aspirazione d aria viene fatta nella parte superiore interna del capannone creando un ricircolo, in modo da non influenzare l aspirazione dei biofiltri e la depressione interna. La realizzazione del pavimento di insufflazione con il sistema tubazioni e spigot in PVC consente una perfetta e uniforme distribuzione dell aria di mandata per aerazione del materiale. La stessa consente una facile pulizia a fine ciclo e un corretto scarico delle acque percolate nel trattamento. La maglia quadra di soffio permette così un trattamento con le medesime caratteristiche sul prodotto e una uniformità di raffreddamento a fine ciclo. La realizzazione si completa con bloccaggio delle tubazioni mediante staffe in lamiera zincata di appoggio e regolazione, collari e tasselli di ancoraggio, canalette zincate, e quant altro necessario ad una perfetta realizzazione. Fig. 3 esempio distribuzione condotte Fig.4 esempio plenum alimentazione B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 8 di 28

9 Fig 5 Sezione distribuzione aria Fig 6 Sezione di un singolo modulo distribuzione aria B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 9 di 28

10 4 Descrizione e calcoli del nuovo CICLO PRODUTTIVO (PROCESSO di compostaggio) Materiali trattabili Le diverse tipologie di materiali organici trattabili, coprendono sia materiali organici che materiali strutturanti, e fra questi si possono fare le seguenti distinzioni, con riferimento ai codici CER: 1) frazione organica dei rifiuti solidi urbani raccolta separatamente [ ] [ ]; 2) rifiuti vegetali e animali da coltivazioni agricole [ ] [ ] [ ] ; 3) segatura, trucioli, frammenti di legno di sughero [ ] [ ] [ ]; 4) rifiuti derivanti da attività agro-industriali [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]; 5) rifiuti dell industria tessile di origine animale e vegetale [ ]; 6) scarti di legno non impregnato [ ] [ ] [ ]; 7) rifiuti ligneo cellulosici derivanti dalla manutenzione del verde ornamentale [ ]; 8) Fanghi di depurazione,[190805][190812][190814][190606][020201][020301][020305][020403] [020502] [020603] [020705] [030302] [040107]; I rifiuti sopra elencati derivano punto per punto da: 1. frazione umida derivante da raccolta differenziata RSU; 2. coltivazione e raccolta dei prodotti agricoli; 3. attività forestali e lavorazione del legno vergine; 4. lavorazione dei prodotti agricoli; 5. preparazione, filatura, tessitura di fibre tessili vegetali ed animali; 6. fabbricazione di manufatti di legno non impregnato, imballaggi, legno non impregnato (cassette, pallets); 7. industria della carta; 8. manutenzione del verde ornamentale; 9. Fanghi di depurazione civile/industriale I rifiuti sopra elencati dal punto 1 al punto 9 hanno le seguenti caratteristiche 1. sono costituiti dalla frazione umida ed esenti da rifiuti pericolosi; B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 10 di 28

11 2. derivano dalle ordinarie pratiche agricole; 3. derivano dalle ordinarie pratiche forestali, da lavorazioni con trattamenti fisici o termici; 4. derivano da lavorazioni con trattamenti fisici o termici senza impiego di sostanze denaturanti; 5. non sono trattati con sostanze tossiche; 6. non derivano da lavorazioni che prevedono l'impiego di trattamenti chimici; 7. non sono costituiti da carta e cartone per usi speciali trattata o spalmata con prodotti chimici diversi da quelli normalmente utilizzati nell'impasto cartaceo (non saranno perciò ammesse carte autocopianti, termocopianti, accoppiati, poliaccoppiati, carte catramate, ecc.); 8. sono costituiti unicamente dalla frazione ligno-cellulosica derivante dalla manutenzione del verde ornamentale, escluso il materiale proveniente dallo spazzamento delle strade; 9. fanghi di depurazione civile/industriale ed esenti da rifiuti pericolosi Inoltre si posso anche distinguere per le loro caratteristiche strutturanti od organiche: materiali vegetali a matrice prevalentemente lignea [ ] [ ]; [ ] [ ]; [ ]; materiali vegetali a matrice mista ligno-cellulosica [ ] [ ] [ ]; materiali organici ad elevata fermentescibilità [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ] [ ]; Descrizione dei processi di trattamento Dal calcolo dei nuovi spazi disponibili la capacità operativa dell impianto è calcolata per il trattamento fino a t /anno complessive, consentendo di sviluppare il processo nel modo seguente: Capacità massima di produzione : t /anno complessive di rifiuti organici Ipotesi media di suddivisione dei materiali in ingresso: t/anno di FORSU e altri mat. organici t/anno di Rifiuti compostabili e strutturanti B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 11 di 28

12 (Fase 1 del processo produttivo): preparazione di una miscela da avviare a biossidazione t/anno di FORSU e altri mat. organici t/anno di Scarti vegetali e materiali strutturanti t/anno di sovvalli da riciclo Totale miscela da compostare t/anno. Sulla base di tali premesse il volume medio giornaliero della miscela da trattare è calcolato pari a Peso annuo miscela t Densità media dopo miscelazione 0,65 t/m 3 Volume annuo miscela m 3 Volume settimanale miscela ( /52)= m 3 Volume giornaliero miscela (1.954/6)= 325 m 3 I materiali organici freschi sono scaricati a terra in area di ricevimento, qui rilasciano del percolato in quantità variabile a seconda della stagione; tutto il percolato raccolto viene convogliato alla vasca 11 di raccolta percolato e da questa pompato in area di biossidazione (Fase 2) per essere ricircolato durante il processo. La miscela viene fatta mediante pala gommata nelle dosi previste dalla DGRV 568/05 punto7: 50% in peso materiali organici 50 % in peso materiali strutturanti fra cui scarti vegetali, sovvalli o mat. lignocellulosici Dopo miscelazione i materiali vengono portati nella prima corsia di biossidazione dove si avvia il processo. (Fase 2 del processo produttivo): Biossidazione accelerata su cumulo aerato e rivoltato. Il processo di compostaggio si avvia con il carico e allestimento di un primo cumulo (Larghezza 6 m lunghezza 50 m h max 2,5 m) nella platea areata fase 1; (vedi schema di flussso) il volume utile stimato è pari a due giorni di conferimento quindi 650 m 3, su un volume massimo utile pari a 750 m 3. Nella platea areata è previsto anche il rivoltamento dei cumuli ogni 2 gg (dato medio) mediante rivoltatore laterale Grizzly, che sposta di una posizione tutti i cumuli presenti nella platea, liberando così lo spazio per un nuovo allestimento. Tempo di processo nella fase 2: 1 a platea areata complessivamente 12 gg solari da 1 allestimento. Il materiale in questa prima fase perde circa il 22 % (calcolato in volume, in totale restano 532 m 3 ), passa quindi alla fase 2 su platea areata dove vengono allestiti progressivamente 7 cumuli ciascuno di volume 532 m 3. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 12 di 28

13 La seconda platea areata avrà una funzione di completamento della fase 2 di biossidazione accelerata e propedeutica alla maturazione successiva; considerando la variabilità stagionale dei rifiuti organici si è ritenuto utile disporre di un prolungamento della fase areata per integrare eventuali criticità nell avviamento del processo, potendo così garantire la disponibilità di areazione per tempi nettamente superiori al fabbisogno minimo necessario. Nella 2 platea il materiale sarà rivoltato con pala e subirà 2 spostamenti. Tempo di processo nella 2 a platea areata, complessivamente 19 gg solari da 1 trasferimento. Il materiale in questa seconda fase perde un ulteriore 18 % (calcolato in volume, in totale restano 452m 3 per cumulo), Complessivamente la permanenza dei materiali su platea areata (fase 2 del processo) viene stimata in 31 gg solari, con ben 8 rivoltamenti, quindi molto più efficace di quella attuale. Eventuali percolati prodotti in questa fase sono raccolti attraverso i fori delle linee di insufflazione d aria e avviati a deposito nella vasca interna (vasca raccolta percolato 14), dove una pompa li distribuisce in un circuito interno di ricircolo. (Fase 3 del processo produttivo): Maturazione su cumulo statico, rivoltato. Dopo biossidazione i materiali saranno trasferiti mediante pala gommata alla fase di maturazione 1 (platea Larghezza 40 m lunghezza 50 m h max 2,8 m- volume utile m 3 ) dove si potranno disporre n 10 cumuli su platea tavolare e n 8 cumuli nella fase di 2 a maturazione (platea Larghezza 40 m lunghezza 40 m h max 2,8 m- volume utile m 3 ). Nella fase 3 ( 1 a e 2 a maturazione) il materiale sarà rivoltato con pala e subirà complessivamente 4 spostamenti. Il tempo di processo della maturazione è stimato in 51gg solari. In questa fase non si prevede alcuna produzione di percolato. (Fase 4 del processo produttivo): Vagliatura e raffinazione del prodotto finito. Al termine della maturazione il materiale viene trasferito nell area di raffinazione (sotto tettoia) per essere sottoposto ad una unica operazione di vagliatura con due macchine in serie (vaglio da 40mm e da 10mm ) che produrrà un compost finito di qualità e un sovvallo da riutilizzare ad inizio processo. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 13 di 28

14 Nell operazione di vagliatura si stimano le seguenti produzioni : 50 % in peso compost grezzo (stoccato nei box) 41% in peso sovvallo frazione intermedia da ricircolare (stoccato in area interna di miscelazione 9% in peso sovvallo frazione grossolana da smaltire (stoccato nel box) Mediamente si stima una produzione di sovvallo da smaltire CER di circa t/anno. Il compost prodotto sarà depositato nei box di stoccaggio, suddiviso per lotti di produzione in attesa di analisi, e poi utilizzato per le attività agricole come Ammendante compostato misto (Allegato 2 D.Lgs 75/2010). Si riassume il bilancio di massa delle fasi 2 e 3 del processo produttivo Fig. 7 calcolo dati di processo In sintesi, i processi produttivi proposti sono i seguenti: o ricevimento, pesatura e controlli tecnico qualitativo dei materiali in ingresso; o apertura sacchi del forsu; o preparazione della miscela da avviare a biossidazione accelerata o biostabilizzazione aerobica in un sistema di corsie areate con rivoltamenti di 31 gg; o maturazione della frazione stabilizzata in platea chiusa e aspirata, di 51 gg; o raffinazione del prodotto finito per la produzione di compost di qualità; o Deposito compost in attesa di certificazione di prodotto (capacità box nuovi m 3 pari a t, equivalenti alla produzione di circa 45 gg) B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 14 di 28

15 Bilancio di Massa e Schema di Flusso del Processo B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 15 di 28

16 5 Sezione presidi ambientali L impianto di compostaggio di Isola della Scala è dotato di n 4 distinti impianti di aspirazione indipendenti e di n 4 biofiltri realizzati su vasche in terra impermeabilizzate con distribuzione dell aria mediante tubi corrugati. Tutte le superfici coperte dei capannoni destinati al processo biologico sono poste in aspirazione e l aria esausta convogliata a quattro biofiltri a substrato legnoso secondo i dimensionamenti previsti nella DGRV 568/05 e dall autorizzazione all esercizio. La distribuzione dei condotti di aspirazione dell aria e le numerose bocchette erano stati predisposti in occasione del primo progetto di adeguamento, in relazione alla attuale configurazione operativa dell impianto; ciascun biofiltro ha una capacità nominale di aspirazione pari a Nm 3 /h di aria per una potenza elettrica installata di 37 Kw cadauno; Curva ventilatore biofiltro I condotti di aspirazione sono diversificati e dotati di numerose bocchette di prelievo in più punti dei capannoni; complessivamente sono stati sostituiti (con tubi di diametro maggiore per ridurre le perdite di carico, nel periodo ) sia il condotto di aspirazione dal capannone 1 che quella dal capannone 2 rispettivamente più lontani dai biofiltri. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 16 di 28

17 Attualmente i biofiltri sono realizzati in una fossa in terra, impermeabilizzata, sui cui sono posti i tubi diffusori dell aria e una pompa di aspirazione dell acqua di dilavamento e percolazione. Il nuovo progetto prevede che siano rifatti con diversa struttura in CLS costituita (per ogni biofiltro) da una platea forata (a piano campagna) con base piana in CLS dotata di fori di diffusione dell aria e muri perimetrali di supporto del materiale filtrante, Il tutto chiuso da pannelli estraibili per l accesso di un mezzo di rivoltamento (Pala gommata). Tale nuova struttura, migliora i parametri di funzionamento degli attuali biofiltri, ne consentirà una più rapida ed agevole manutenzione poiché, essendo posta fuori terra e con pavimentazione carrabile, ne agevola l accesso diretto con una pala per lo svuotamento o miscelazione del substrato. Dato l impegno di spesa necessario per realizzare tali interventi, si prevede di realizzare i 4 biofiltri uno ogni anno cominciando dal biofiltro n 3, che avrà la priorità in quanto destinato ad aspirare dalla nuova area di biossidazione. L impianto è attualmente diviso in 3 distinte zone operative: 1 - area di ricevimento e preparazione delle miscele, è destinata allo scarico dei mezzi in ingresso, e alle operazioni di pretrattamento dei rifiuti, in essa sono presenti per tutto l orario di lavoro, alcuni operatori addetti alle operazioni di ricevimento e preparazione delle miscele da compostare; il volume tecnico totale è stato calcolato in m 3 attualmente vengono aspirati direttamente m 3 /h dal biofiltro n 4, il locale è in comunicazione con il capannone 2 mediante un passaggio diretto interno; l aspirazione d aria di processo per circa m 3 /h (valore medio) che alimenta le soffianti in bi ossidazione totale aria aspirata m 3 /h, attuali n di ricambi ora stimati = 3 2 area di bio-ossidazione e raffinazione prodotto finito, è destinata a contenere il materiale in biossidazione, disposto su corsie aerate e, parte, alle operazioni di vagliatura finale del prodotto; vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno di una pala gommata, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in m 3 attualmente vengono aspirati circa m 3 /h dai biofiltri n 2 e 3, B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 17 di 28

18 ma è presente insufflazione d aria di processo per circa m 3 /h (valore medio) il locale è in comunicazione con il capannone 1 e 3; totale aria aspirata m 3 /h, attuali n di ricambi ora stimati = 2,6 3 area di maturazione, è destinata a ricevere il materiale dopo la fase di bio-ossidazione e, in parte, al deposito dei sovvalli; vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento cumuli e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno della macchina rivoltatrice, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in m 3 attualmente vengono aspirati circa m 3 /h da biofiltro n 1 il locale è in comunicazione con il capannone 2, non ha aperture importanti di entrata d aria esterna, attuali n di ricambi ora stimati = Interventi da attuare per la realizzazione del nuovo progetto 1 - area di ricevimento e preparazione delle miscele, e raffinazione prodotto finito è destinata allo scarico dei mezzi in ingresso, e alle operazioni di pretrattamento dei rifiuti, verrà inoltre svolta anche la vagliatura del prodotto finito. In essa sono presenti per tutto l orario di lavoro, alcuni operatori addetti alle operazioni di ricevimento e preparazione delle miscele da compostare, e un addetto alla raffinazione del prodotto finito; il volume tecnico totale è stato calcolato in m 3 Modifiche al sistema di aspirazione Eliminazione dell aspirazione soffianti esistenti (disattivate perché non più necessarie); collegamento condotto aspirazione soffianti alla linea di aspirazione del biofiltro n 3 portata stimata m 3 /h aspirazione diretta di m 3 /h dal biofiltro n 4 che, a seguito sostituzione condotta di aspirazione (già fatta) e modifiche al plenum che riducono le perdite di carico, potrà avere una portata di m 3 /h il locale resta in comunicazione con il capannone 2 mediante un passaggio diretto interno; B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 18 di 28

19 totale aria aspirata m 3 /h, n di ricambi ora stimati = 2,3 2 area di maturazione E destinata a ricevere il materiale dopo la fase di biossidazione ; vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento cumuli e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno della pala gommata, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in m 3 Aspirazione da condotte alimentazione biofiltro n 2 ( m 3 /h) e 3 ( m 3 /h) Eliminazione aria di processo da soffianti m 3 /h ; il locale è in comunicazione con il capannone 1 e 3; Totale aria aspirata m 3 /h dai biofiltri n 2 e 3, n di ricambi ora stimati = 2,2 3 area di biossidazione, è destinata a contenere il materiale in fase di bi ossidazione accelerata, disposto su corsie aerate vengono svolte esclusivamente le operazioni di rivoltamento cumuli e umidificazione del materiale, con presenza di un addetto che opera all interno della macchina rivoltatrice, dotata di cabina climatizzata con ricircolo d aria. il volume tecnico totale è stato calcolato in m 3 si prevede siano aspirati circa m 3 /h da biofiltro n 1 e m 3 /h da biofiltro n 3 il locale è in comunicazione con il capannone 2, non ha aperture importanti di entrata d aria esterna, totale aria aspirata m 3 /h, n di ricambi ora stimati = 3, Nuovi parametri di funzionamento biofiltri Le dimensioni di ciascun biofiltro, hanno i seguenti valori: Biofiltri n 1,2,4 lunghezza m 25, larghezza m 14,5, altezza media substrato m 1,8 volume complessivo del substrato m superficie 362 m 2 Alla luce delle incrementate necessità di processo, si prevede un ampliamento del biofiltro n 3 destinato a supportare la nuova area di biossidazione, che sarà pertanto il primo ad essere realizzato con la nuova struttura e nuovi parametri di dimensionamento: B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 19 di 28

20 Biofiltro n 3 lunghezza m 30, larghezza m 15, altezza media substrato m 1,8 volume complessivo del substrato m superficie 450 m 2 In relazione alle modifiche previste è così configurato lo stato di funzionamento di ciascun biofiltro: biofiltro n Portata aria Portata aria Velocità Tempo di Tempo di m 3 /h specifica specifica contatto in contatto m 3 /m 2 cm/s secondi minimo Dir.568/ , , , , Totale aria trattata m 3 /h Il quadro complessivo sul funzionamento di tutto il sistema, di aspirazione e trattamento dell aria esausta dell impianto di compostaggio, è stato analizzato in relazione alla nuova organizzazione interna e gestione dei processi, volendo applicare il concetto di aspirazione sequenziale dell aria esausta, cioè creando un flusso d aria da ambienti con minor concentrazione di metaboliti di processo (o composti odorigeni) verso quelli con maggior concentrazione, implementando la depressione interna nel capannone 3 in cui si dovrà applicare la maggiore potenza aspirante, allo scopo di : - ottimizzare l ambiente interno di lavoro, - migliorare la depressione dei locali dove avviene la bio-ossidazione, - asportare l aria esausta con maggior concentrazione di composti odorigeni (metabolici di processo), - migliorare le prestazioni dei biofiltri, in particolare del n 3 che aspira dall area di biossidazione; Per una corretta gestione dei biofiltri sarà necessario, una volta realizzati gli interventi, definire i nuovi parametri standard di lavoro ( portate d aria in aspirazione, curve di lavoro degli aspiratori, dimensionamento perdite di carico linee di aspirazione); tali parametri saranno indicati nel quaderno di gestione e affidati al controllo del responsabile di impianto che ne curerà personalmente le verifiche. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 20 di 28

21 Il substrato filtrante, composto da una miscela di legno (pezzatura mm), cortecce e compost, fatta in modo da garantire una sufficiente permeabilità all aria e un grado elevato di abbattimento dei composti odorigeni, avrà una durata variabile a seconda delle condizioni ambientali di lavoro e delle condizioni meteorologiche, e normalmente questa va da uno a due anni; la sua manutenzione richiede interventi di umidificazione e di rimescolamento con eventuali integrazioni di substrato, secondo necessità, a seguito di variazioni alle condizioni standard di lavoro, impostate ogni volta che viene rinnovato il substrato, oppure quando i parametri suddetti si sposteranno dai valori ottimali; pertanto si dovranno fare i seguenti controlli: verifica visiva dell assorbimento elettrico, a regime, di tutti gli aspiratori,[tutti i giorni] verifica della pressione interna alle camere di distribuzione dell aria di ciascun biofiltro,[ogni mese] verifica superficiale del substrato filtrante, e controllo su eventuali fessurazioni o zone di essicazione, [ogni settimana] misura delle portate d aria specifiche su ciascun condotto (con anemometro), [ogni 6 mesi] rivoltamento del substrato filtrante e ripristino dei parametri operativi, [secondo necessità] sostituzione completa del substrato filtrante [ogni 2 anni circa, o quando necessario]. Una volta realizzati gli interventi suddetti sarà necessario fare un nuovo monitoraggio delle condizioni operative per verificare il raggiungimento dei nuovi standard previsti. Tabella Riassuntiva Parametri di Dimensionamento Impianto Aspirazione Aria CALCOLO ARIA DA TRATTARE Cap.1 Area ricevimento FORSU preparazione miscele volume m 3 Ricambi aria per ora n 2,3 Portata da trattare Nm³/h Cap.2 Zona maturazione volume m 3 Ricambi aria per ora n 2,2 Portata da trattare Nm³/h Cap.3 Zona Biossidazione volume M 3 Ricambi aria per ora n 3,45 Portata da trattare Nm³/h Totale impianto volume M 3 Portata da trattare Nm³/h Dato medio Ricambi aria per ora n 2,6 B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 21 di 28

22 Caratteristiche delle emissioni prodotte Biofiltro E1 E2 E3 E4 Portata Nm 3 /h (C) (C) (C) (C) Inquinanti Flusso di massa, kg/h S* (il valore è calcolato sui limiti in emissione attuali) Flusso di massa, kg/anno Ammoniaca 1, (S*) Acido solfidrico e mercaptani 0, Concentrazione, mg/nm 3 % O 2 5 (S*) SOV (n-esano) 1, (S*) Polveri totali 0, (S*) Ammoniaca 1, (S*) Acido solfidrico e mercaptani 0, (S*) SOV (n-esano) 1, (S*) Polveri totali 0, (S*) Ammoniaca 1, (S*) Acido solfidrico e mercaptani 0, (S*) SOV (n-esano) 1, (S*) Polveri totali 0, (S*) Ammoniaca 1, (S*) Acido solfidrico e mercaptani 0, (S*) SOV (n-esano) 1, (S*) Polveri totali 0, (S*) 20,5 20,5 20,5 20,5 B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 22 di 28

23 TABELLA RIASSUNTIVA FUNZIONAMENTO BIOFILTRI Portata totale da trattare Nm³/h DIMENSIONAMENTO BIOFILTRI DGR 568/05 Progetto autorizzato Progetto di Variante Portata massima in ingresso Nm³/h Sezioni di filtraggio n SEZIONE Nm³/h Lunghezza m Larghezza 14,5 14,5 m Superficie reale mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,033 0,033 m/sec Tempo di contatto > sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h ,6 67,6 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr Nm³h/m 2 SEZIONE Nm³/h Lunghezza m Larghezza 14,5 14,5 m Superficie reale mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,037 0,037 m/sec Tempo di contatto > sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h ,8 73,8 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr Nm³h/m 2 SEZIONE Nm³/h Lunghezza m Larghezza 14,5 15 m Superficie reale mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,037 0,029 m/sec Tempo di contatto > sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h ,8 59,2 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr Nm³h/m 2 SEZIONE Nm³/h Lunghezza m Larghezza 14,5 14,5 m Superficie reale mq Altezza letto filtrante 2 1,8 1,8 m Volume complessivo m³ Velocità ascensionale alla max portata 0,028 0,033 m/sec Tempo di contatto > sec Carico volumetrico Nm³/ m³ substr./h ,9 67,6 Nm³h/m³ Carico superficiale reale Nm³/h/ m 2 substr Nm³h/m 2 B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 23 di 28

24 6 Sezione gestione acque meteoriche La configurazione dell azienda risulta suddivisa per macro aree operative singolarmente separate anche per gli aspetti idraulici, come da planimetria Tav.B21A (stato Attuale) e B21B (Stato di progetto). L area dell impianto ed è così costituita: Area di transito accesso alle aree operative (strada di accesso- colore azzurro in planimetria) mq Area operativa coperta (realizzazione di nuova tettoia) per deposito ramaglie e prima lavorazione (colore rosso) mq di cui circa mq 5700 sotto tettoia; Area coperta per la gestione dei processi in capannoni chiusi e posti in aspirazione (colore verde) mq Area tecnica biofiltri ( colore bianco) mq Area scoperta (fronte uffici) per deposito materie prime (legno vergine o compost) (mq totali), di cui utilizzati per deposito compost o materiali strutturanti mq 5.800, mediante separazione con cordolo in cemento che rende le due metà idraulicamente separate. Il conferimento dei rifiuti avviene attraverso la viabilità di ingresso che è dedicata al solo transito dei mezzi, che vanno tutti a scaricare le frazioni organiche internamente al capannone di ricevimento, e le frazioni vegetali nell area di deposito esterna dove si svolge anche la triturazione; tutte le lavorazioni di processo avvengono internamente ai capannoni; Nell area pavimentata adibita al deposito di materia prima (lato sinistro fronte uffici) vengono saltuariamente depositati sia materiali lignocellulosici (legno vergine) destinati all utilizzo come strutturanti per la preparazione delle miscele e per il riempimento dei biofiltri, inoltre, in determinati periodi di scarso consumo in agricoltura, viene anche depositato il compost prodotto e già certificato per lotti di produzione (Ammendante compostato misto di cui allegato 2 del D.Lgs 75/2010). Allo scopo di ottimizzare la gestione delle acque e migliorare la sicurezza operativa dei sistemi di raccolta e contenimento delle acque meteoriche di dilavamento, considerato che le indicazioni derivanti dalle BAT (prese come riferimento) prevedono lo stoccaggio delle matrici a bassa putrescibilità almeno sotto tettoia, il nuovo progetto prevede la realizzazione di una tettoia di copertura dell aree di deposito scarti vegetali, in modo da eliminare la possibilità che i materiali siano bagnati dalle precipitazioni e quindi resi maggiormente putrescibili; il deposito di compost finito, pronto all utilizzo viene previsto (oltre che nei box da realizzare sotto tettoia) anche occasionalmente nell area esterna, con limitazione della superficie scoperta in modo da ridurre la B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 24 di 28

25 produzione di acque meteoriche da raccogliere, particolarmente nei periodi invernali eccessivamente piovosi, garantendo un elevato livello di sicurezza operativa. 6.1 DESCRIZIONE DEL SISTEMA DI RACCOLTA ACQUE METEORICHE I sistemi di raccolta acque meteoriche e percolati sono così strutturati: 1) strada di transito mezzi La strada è dotata di rete di raccolta acque meteoriche indipendente, costituita da pozzetti centrali collegati da rete interrata longitudinale, collegata a linea di deviazione e raccolta prima pioggia con scarico seconda pioggia (S01) su fosso perimetrale esterno (al riempimento vasca prima pioggia) Le acque di prima pioggia (primi 5 mm di precipitazioni) provenienti dalla suddetta strada dall ingresso sino al lavaggio ruote - confluiscono nella vasca di stoccaggio 14 (vasca interrata misure m 4 x 4 h m 2 volume 32 m 3 - capacità utile 27 mc) posta nel piazzale retrostante lato sudest, ricavata da una sezione della vasca n 13. La gestione di queste acque, come da progetto, viene fatta riutilizzandole internamente dopo 48 h dall ultima precipitazione, attraverso una pompa che le manda prima ad un impianto di disoleazione-desabbiatura, poi nella vasca interrata n 13 e da questa alla vasca 11 (vasca ricircolo percolati). Il sistema dei pozzetti stradali e le relative condotte (D 250mm) sono idonee alle superfici servite. 2) area deposito e triturazione verde Area di colore rosso in planimetria con superficie netta di mq di cui mq 5200 saranno coperti con tettoia realizzata con strutture metalliche e copertura in pannelli sandwich. L area è adibita a deposito di materiali vegetali, sovvalli riciclabili e scarti da smaltire. Tutte le acque meteoriche della parte scoperta del piazzale dove avviene il transito dei mezzi e lo scarico del verde, sono raccolte da una rete costituita da pozzetti centrali collegati da rete interrata trasversale che confluisce nella vasca n 13 (mc 1.200), assieme ad eventuali percolati rilasciati dal materiale vegetale depositato. L area sarà dotata di contropendenze, tali da far confluire tutte le acque meteoriche direttamente al sistema di raccolta che alimenta la vasca 13. 3) acque pluviali di tetti e coperture Tutte le acque meteoriche dei tetti e coperture confluiscono a mezzo pluviali (rete indipendente esterna) nel fossato che circonda il perimetro della Ditta, attraverso n 4 punti di scarico indipendenti (ST 01, 02, 03, 04). B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 25 di 28

26 4) area tecnica biofiltri Il progetto prevede la realizzazione di n 4 nuovi biofiltri a substrato lignocellulosico aventi superficie di circa mq 287 cadauno; essi saranno dotati di fondo impermeabile e bacino per la raccolta eventuali acque di dilavamento; Una pompa provvede a riutilizzo delle suddette per l umidificazione del substrato mediante raccolta interna su cisterna; eventuali esuberi vengono travasati, mediante condotta, alla vasca 16 dove vengono riutilizzati nel processo. 5) piazzale deposito materia prima- compost e biomasse legnose (area grigia in planimetria) Il piazzale è costituito da area pavimentata in asfalto ( di complessivi mq), realizzata ad un livello inferiore rispetto alle aree di transito, conformato in modo da contenere tutti gli eventi meteorici; l area viene divisa in due sezioni mediante realizzazione di un cordolo centrale di divisione, la sezione lato ovest non sarà utilizzata, mentre la sezione lato est sarà utilizzata per l eventuale deposito di compost o biomasse. La raccolta delle acque meteoriche avviene così in modo separato, attraverso le due canalette laterali di raccolta delle acque meteoriche di dilavamento aventi le seguenti misure: canaletta lato ovest lungh. m 90, largh. m 0,9 prof media m 0,8 canaletta lato est lungh. m 78, largh. m 0,9 prof media m 0,8 Lungo il lato Sud e il lato Nord l area è delimitata da cordolo perimetrale di contenimento. L insieme dei cordoli e la realizzazione dell area, ribassata rispetto al piano strada, costituiscono un bacino di contenimento con un volume utile di circa 862 m 3, (lato Est) e altrettanti lato ovest. Le acque meteoriche derivanti dall area lato est (in presenza di materiale depositato) vengono inviate alla canaletta lato est, dotata di pompa automatica, con sensori di livello e misuratore di funzionamento (contaore), che alimenta il trasferimento alla vasca di raccolta n 15, realizzata all interno della vasca 13, di misure m 11,8 x 4 h 3,1 volume 146 m 3 ; tale vasca funge da equalizzazione per alimentare l impianto di disoleazione e desabbiatura che provvede al trattamento delle suddette acque rilanciandole nella vasca 13 come deposito prima del loro riutilizzo nei processi produttivi. La vasca parzialmente interrata n 13 (misure m 15,8 x 25 h m 3,1 volume complessivo 1225 m 3 di cui 24 m 3 relativi alla sezione prima pioggia di strade e piazzali puliti, altri 146 m 3 per la raccolta ed equalizzazione dell area di deposito del compost, ha quindi volume utile netto pari a 1055 m 3 ; B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 26 di 28

27 pertanto, considerando il progetto di copertura dell area di deposito rifiuti vegetali che riduce sensibilmente gli apporti di acque meteoriche di dilavamento, il volume residuo garantisce la perfetta autonomia anche in caso di precipitazioni intense e perduranti. Gli eventuali esuberi saranno smaltiti da ditta autorizzata in impianti esterni. Le modifiche proposte alla disposizione dei sistemi di raccolta acque di processo e meteoriche sono indicate nella planimetria Tav.B21b, da cui si evincono anche le superfici dell azienda e loro rispettiva destinazione in relazione alle acque e percolati, più precisamente: a) Area Coperta comprende tutte le superfici coperte dai tetti dei capannoni (Indicate con tratteggio verde), queste hanno 4 punti di scarico delle acque meteoriche (indicati in Tav. B21b come punti di scarico da tetti ST 01, 02, 03,04) che vanno nello scolo perimetrale che circonda il perimetro della proprietà aziendale (fossato che raccoglie anche le acque meteoriche delle campagne circostanti). b) Acque di processo (percolati) - il sistema di raccolta è costituito da una rete interna di raccolta nei vari punti di produzione (rete di colore rosso in planimetria Tav. B21b) che confluiscono alla vasca esterna interrata n 11 (misure m 7,2 x 12 h m 2,3 volume 198 m 3 ); una linea che raccoglie anche le acque dell area esterna di lavorazione del verde e sovvalli (area deposito rifiuti e sovvalli), acque di lavaggio mezzi, acque di lavaggio ruote, confluisce alla vasca interrata n 13; una seconda vasca interrata di mis. m 20 x 4 h 1,2 è presente nel capannone 3, adibito a biossidazione accelerata, utilizzata per la raccolta di ulteriori percolati prodotti nel processo e dall umidificazione dei materiali. Le acque di processo vengono tutte riutilizzate mediante linea di ricircolo interno di umidificazione dei cumuli e dei sovvalli; l eventuale eccesso di produzione smaltito in impianti autorizzati. c) acque meteoriche di dilavamento della viabilità interna (strade pulite non soggette a deposito rifiuti - area azzurra in planimetria Tav. B21B) le strade sono dotate di un sistema separato di raccolta acque meteoriche che prevede la raccolta della prima pioggia in una sezione separata all interno della vasca n 13 (pari a m 4 x 4 h 1,7 utile pari a 27 m 3 ); la superficie scolante della viabilità interna è pari a m 2, pertanto la prima pioggia raccolta (primi 5 mm di acqua) è pari a 25,5 m 3 ; il volume della vasca di prima pioggia attuale, è pari a 27 m 3, pertanto leggermente superiore; una volta raggiunto questo volume di acqua meteorica, una valvola a clappè chiude l accesso alla vasca e la restante acqua viene scaricata come seconda pioggia nello scolo esterno perimetrale B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 27 di 28

28 (vedi Tav. B21B punto di scarico con pozzetto d ispezione e campionamento S01) ciò nel rispetto del piano di Tutela delle Acque (Art.39) e dell Allegato A punto 6.3 della DGRV 568/05. d) area di deposito del compost e materie prime fronte uffici- (indicata in planimetria Tav. B21b con tratteggio di colore grigio) la suddetta area, limitata a mq mediante separazione fisica con cordolo, è collegata mediante pompa automatica alla vasca di raccolta 15 (interna vasca 13) Qualora in presenza di materiali depositati, tutta l acqua viene pompata al sistema di trattamento di disoleatura e desabbiatura e poi riutilizzata nei processi produttivi (come descritto). Quando essa è vuota, le acque meteoriche vengono lasciate disperdersi nel terreno circostante. B18 - B18-Relazione PROCESSI.doc Pagina 28 di 28

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