Mariella Immacolato 12:10 12:30 Problemi Medico- Legali

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1 AslAL - VITAS Casale Monferrato SOC Neurologia, SOS Cure Palliative, Hospice G Zaccheo Ass. VITAS Onlus, organizzano SLA 2010: dalla ricerca alle cure palliative 30 ottobre 2010 Mariella Immacolato 12:10 12:30 Problemi Medico- Legali Direttore U.O. Medicina Legale Az. USL 1 di Massa Carrara Presidente Comitato Etico Locale Az. USL 1 di MS Prof- ADO di bioetica corso di laurea Med. e Chirurgia Università di Pisa Prof di medicina legale corso di laurea Scienze Infermieristiche Pisa Docente di Medicina Legale Assicurativa sc. di spec. Medi. legale Univ. di Siena Commissione regionale di Bioetica (Toscana) Direttivo Consulta di Bioetica Milano Componente THE HINXTON GROUP an International Consortium on Stem Cells, Ethics & Law U.O. Medicina Legale Az. USL 1, Via Risorgimento, Massa - Tel. 0585/ fax 0585/ E mail : m.immacolato@usl1.toscana.it

2 LEGGE 38 / 2010 Disposizioni per garantire l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore

3 RAPPRESENTA LA DEGNA EVOLUZIONE DELLE PRECEDENTI NORME IN MATERIA QUALE: - L. 149/01 ( Ospedale senza dolore ) e successive modifiche - DPR 309/90, L. 12/01, L. 49/06 e succ. modifiche (prescrizione farmaci nella terapia del dolore)

4 VIENE A PORRE IL PAZIENTE SEMPRE PIU' AL CENTRO DI QUALSIASI TRATTAMENTO CHE GLI AFFERISCE NEL RISPETTO DELLA: - Dignità ed autonomia della persona - Nel bisogno di salute - Nell'equità nell'accesso all'assistenza - Qualità, appropriatezza delle cure Supporto per il malato e per i suoi familiari: PROGRAMMI DI CURA INDIVIDUALIZZATI PER MALATI E FAMIGLIE Ciò sia in ambito ospedaliero che territoriale.

5 LA TERAPIA DEL DOLORE/CURE PALLIATIVE NON RAPPRESENTANO PIU' UNA PRATICA A FORTE ED ESCLUSIVA COMPONENTE ETICA-UMANITARIA, OVE LA NORMA DEONTOLOGICA PREVALE SULLA COMPONENTE NORMATIVA MA ASSUME NUOVO CONNOTATO CON IMPERATIVO LEGISLATIVO

6 Due aspetti dal punto di vista medico legale: 1) art. 5, comma 3: requisiti minimi e modalità organizzative necessarie per l'accreditamento delle strutture di assistenza: adeguati standard strutturali qualitativi e quantitativi. LE REGIONI DEVONO FORNIRE STANDARD OMOGENEI (PENA PERDITA DEI FONDI) Carenze in questo senso si ripercuotono sull'operato dei sanitari, indipendentemente dal ruolo assunto.

7 2) art. 7, comma 1: all'interno della cartella clinica, nelle sezioni medica ed infermieristica devono essere riportate le caratteristiche del dolore rilevato e della sua evoluzione nel corso del ricovero, nonché la tecnica antalgica e i farmaci utilizzati, i relativi dosaggi e il risultato antalgico conseguito. Mezzi: linee guida, protocolli (già previsti nel progetto Ospedale senza dolore ) e comunque tutti gli strumenti più adeguati (tra quelli validati) per la valutazione e la rilevazione del dolore. (art. 7, comma 2)

8 CARTELLA CLINICA: APPLICAZIONE LEGGE DALLA CARTELLA CLINICA DEVE RISULTARE : IL CHI, CHE COSA, PERCHE E COME DELL ASSISTENZA E CURA DEL PAZIENTE DURANTE IL RICOVERO (Def. Dell American Hospital Medical Record Association)

9 CARTELLA CLINICA: MONITORAGGIO APPLICAZIONE LEGGE Oggi la cartella clinica ha la finalità di consentire una valutazione della qualità dell assistenza medica e di fornire i dati necessari per la pianificazione orientata per problemi: - IL CONCETTO VIENE RAFFORZATO: LA LEGGE PREVEDE UN MONITORAGGIO MINISTERIALE ATTRAVERSO L'ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE NAZIONALE RILEVANDO I DATI RELATIVI ALLE PRESCRIZIONE DEI FARMACI, VERIFICA E RISPETTO DEGLI INDICATORI E DEI CRITERI NAZIONALI, INTERGRAZIONE DELLE STRUTTURE. APPARE EVIDENTE LA NECESSITA', O MEGLIO L'OBBLIGO, DI PUNTUALI ANNOTAZIONI SULLA CARTELLA CLINICA

10 CARTELLA CLINICA: ASPETTI MEDICO LEGALI Appaiono quindi inutili ed inutilizzabili registrazioni quali tutto bene, seguire terapia nonché informazioni tramandate oralmente di cui non resta traccia alcuna e provocano solo disorientamento nella valutazione dell assistito. CI SI AUGURA UNA COMPLETA E PUNTUALE ANNOTAZIONE DELLE ATTIVITA' SANITARIE ESPLETATE SUL PAZIENTE E, A MAGGIOR RAGIONE, QUELLE INERENTI AI TRATTAMENTI PREVISTI DALLA L. 38 / 10

11 Unità Operativa di Medicina Legale Visite fiscali Commissione patenti speciali Commissione inabilità al servizio, cambio mansioni certificazioni Prestazioni Erogate a favore dei malati di SLA Invalidità civile, Handicap Collocamento mirato ASL 1 Massa e Carrara - Unità Operativa Medicina Legale Distretto Socio sanitario Organizzazione di percorsi di cura e assistenza Assistenza domiciliare Integrata ADI PAI : assessment multidimensionale dei bisogni UOCP Assistenza domiciliare Cure palliative

12 Distretto socio sanitario è composto da una Assistente Sociale e da uno Psicologo opera in rete con Servizi territoriali fornisce sostegno e consulenze psico-sociali ai disabili ed ai loro familiari Servizi distrettuali di supporto e sostegno alle persone in situazioni di fragilità in età compresa tra i 18 e i 65 anni opera affinché il bisogno espresso dalla persona disabile possa trovare risposte appropriate ed efficaci nei Servizi Socio-Sanitari, e la famiglia non sia lasciata sola. Compiti: valutazioni psicosociali; interventi di consulenza e sostegno psico-sociale; Progetti percorsi assistenziali o socio sanitari adeguati informazioni sulle leggi di settore ASL 1 Massa e Carrara - Unità Operativa Medicina Legale

13 Distretto socio sanitario Raccoglie Richieste diretti interessati e/o delle famiglie le segnalazioni provenienti dai Servizi presenti sul territorio. Dispone, coordina e verifica l attivazione integrata dei servizi e delle prestazioni Assistenziali (erogate dal Comune attraverso il Servizio di assistenza Domiciliare) Centri per l Assistenza Domiciliare Ce.A.D. Coordinano interventi Per disabili Anziani non Autosufficienti Orienta l utente verso la scelta assistenziale ritenuta più appropriata. Si Interfaccia con le strutture sanitarie per facilitare i percorsi di diagnosi e cura. Promuovere l attivazione degli interventi complementari socio-sanitarie (erogate dall ASL A domicilio attraverso il servizio ADI) a favore dei soggetti fragili. ASL 1 Massa e Carrara - Unità Operativa Medicina Legale a sostegno della domiciliarità.

14 L Assistenza domiciliare Integrata L assistenza domiciliare integrata offre cure socio-sanitarie a domicilio alle persone fragili. Per soggetto fragile si intende la persona di qualsiasi età, non trasportabile alle strutture sanitarie territoriali, che si trovi in situazione di ridotta autosufficienza temporanea o permanente. Per usufruire del servizio non è necessario essere in possesso di certificato di invalidità civile, e non ci sono limiti di reddito; è invece necessaria una richiesta di intervento inoltrata al Distretto dal Medico di Medicina Generale o dal Pediatra di Libera Scelta. Le prestazioni erogabili sono: infermieristiche, riabilitative, specialistiche DOVE : presso il Distretto Socio Sanitario di Residenza - Servizio ADI

15 L assessment multidimensionale dei bisogni consente di stendere il PAI Fattori ambientali e familiari Situazione Obiettivi Nucleo familiare e persone che forniscono aiuto Atteggiamenti delle persone Ambiente di vita (abitazione, risorse economiche) Servizi, prodotti e tecnologia, benefici economici Barriere Facilitatori Barriere Facilitatori Barriere Facilitatori Barriere Facilitatori

16 Esempio di PAI in paziente con SLA 1. Fattori ambientali e familiari Aspetti Barriere (Situazione esistente) Obiettivi Facilitatori (Situazione esistente) Obiettivi Servizi, prodotti tecnologia, Beni (risorse economiche, immobili) Carenza di servizi distrettuali (organizzazione, risorse) Carenza di tecnologia Utilizzo di farmaci di fascia C, di parafarmaci, di ausili extra tariffario Reddito insufficiente per spese sanitarie a carico del paziente Adozione di politiche sanitarie e sociali adeguate Erogazione sussidi Presenza di servizi distrettuali (organizzazione, risorse) Reddito sufficiente per spese sanitarie a carico del paziente Definizione di percorsi di cura individualizzati Ambiente di vita (abitazione) Abitazione non idonea ad AD Modificazioni ambientali Abitazione idonea ad AD Scelta preferenziale del regime domiciliare Relazioni e sostegno sociale (persone) Assenza/carenza di persone (rete familiare, amicale, dei servizi, persone retribuite) che forniscono sostegno fisico o emotivo Scelta di percorsi assistenziali alternativi alla AD Presenza di persone (rete familiare, amicale, dei servizi, persone retribuite) che forniscono sostegno fisico o emotivo Formazione adeguata al self care Atteggiamenti (delle persone) Non collaborazione della rete familiare, amicale (per aspetti assistenziali, supporto emotivo, aspetti economici) Sfiducia della famiglia nei servizi e gestione individualistica della malattia Responsabilizza zione Collaborazione della rete familiare, amicale (per aspetti assistenziali, supporto emotivo, aspetti economici) Formazione adeguata al self care

17 Esempio PAI in paziente con SLA 2. Fattori personali Aspetti Barriere (Situazione esistente) Obiettivi Facilitatori (Situazione esistente) Obiettivi Cultura Temperamento e personalità Sfiducia nei servizi, pessimismo, opposizione preoccupazione, disperazione Coraggio, cooperazione, calma, Spiritualità Nessun valore religioso Valori religiosi Interessi Scarsi o assenti Presenti Stile coping Non adattamento Adattamento

18 Esempio PAI in paziente con SLA 3. Situazione Sanitaria Stadio malattia.regime assistenziale. Patologia Menomazioni Interventi sanitari Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, dove ) Prescrizioni (farmaci, presidi e ausili sanitari) Voce ed eloquio Disfonia, Disartria, Logoterapia (metodi e tecniche di comunicazione) Chi: Logoterapista, Caregiver Tabelle alfabetiche Amplificatori di voce, Generatori di voce Anartria SLA Cute Decubiti Stomie Prevenzione, medicazione ulcere da decubito,medicazione stomie (tracheo, gastro) Chi: Infermiere Curettage chirurgico per escare necrotiche Chi: Chirurgo Materassi e cuscini antidecubito Ausili per medicazione Sistema emozionale Labilità emotiva Ansia, depressione Counselling psicologico Chi: Psicologo, rete familiare, rete amicale Piano terapeutico per ansia-depressione e somministrazione terapia Chi: Psichiatra/MMG, Infermiere, Caregiver Farmaci psicolettici

19 3. Situazione Sanitaria (continua) Patologia Menomazioni Interventi sanitari Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, dove ) Prescrizioni (farmaci, presidi e ausili sanitari) SLA Apparato respiratorio Secrezioni bronchiali Riduzione ventilazione polmonare Insufficienza respiratoria Aspirazione secrezioni Chi: Infermiere, Caregiver Ginnastica respiratoria Chi: Fisioterapista, Caregiver Controllo parametri respiratori e di saturazione (spirometria, emogasanalisi) Chi: Pneumologo/MMG, Infermiere, Caregiver Gestione ventilazione meccanica non invasiva Chi: Pneumologo, Infermiere, Caregiver Posizionamento e gestione tracheostomia (medicazione, sostituzione periodica) Chi: Chirurgo otorino, Infermiere, Caregiver Gestione ventilazione meccanica invasiva Chi: Pneumologo, Infermiere, Caregiver Piano terapeutico per sistema respiratorio e somministrazione terapia Chi: pneumologo/ MMG, Infermiere, Caregiver Dispositivi di aspirazione Dispositivi per ventilazione meccanica (CPAP, BiPAP) Cannule Farmaci sistema respiratorio Ausili per medicazione

20 3. Situazione Sanitaria (continua) Patologia Menomazioni Interventi sanitari Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, dove ) Prescrizioni (farmaci, presidi e ausili sanitari) Apparato digerente Disfagia Impossibilità ad alimentarsi Malnutrizione Stitichezza Valutazione stato nutrizionale e formulazione di diete personalizzate (pasti a consistenza modificata) Chi: Dietista Pianificazione e gestione della alimentazione artificiale enterale (SNG, PEG) Chi: Dietista Posizionamento e gestione SNG Chi: Gastroenterologo/MMG, Infermiere, Caregiver Posizionamento e gestione PEG Chi: gastroenterologo, Infermiere, Caregiver Preparazione sacche nutrizionali Chi: farmacista Posizionamento e gestione CVC Chi: Chirurgo, Infermiere Pianificazione e gestione della alimentazione artificiale parenterale (CVC) Chi: Gastroenterologo, Infermiere, Caregiver Piano terapeutico per sistema gastrointestinale e somministrazione terapia Chi: Gastroenterologo, Infermiere, Caregiver Dispositivi per nutrizione artificiale (SNG, PEG, CVC) Sacche nutrizionali Farmaci sistema gastrointestinale Ausili per medicazione SLA

21 3. Situazione Sanitaria (continua) Patologia Menomazioni Interventi sanitari Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, dove ) Prescrizioni (farmaci, presidi e ausili sanitari) SLA Apparato muscolo-scheletrico Debolezza muscolare Rigidità, Crampi Paralisi spastica Terapia fisica (esercizi aerobici, di allungamento), terapia occupazionale Chi: Fisioterapista, Caregiver Piano terapeutico per sistema neuromuscoloscheletrico e dolore Chi: Neurologo, Palliativista Busti ortopedici Dispositivi sanitari antalgici (port cath, cateteri peridurali, elastomeri ) Farmaci per sistema neuromuscoloscheletrico e dolore Ausili per medicazione Applicazione di dispostivi sanitari antalgici Chi: Chirurgo, Anestesista

22 3. Situazione Sanitaria (continua) UNITA OPERATIVA CURE PALLIATIVE DOMICILIARI UOCP- Patologia DOLORE LOCALIZZAZIONI Interventi sanitari Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, dove ) Prescrizioni (farmaci, presidi e ausili sanitari) SLA Apparato muscolo-scheletrico Debolezza muscolare Rigidità, Crampi Paralisi spastica APPARATI VISCERALI Terapia fisica (esercizi aerobici, di allungamento), PSICO terapia Chi: Fisioterapista, Caregiver, PSICOLOGO Piano terapeutico per sistema neuromuscoloscheletrico e dolore Chi: Neurologo, Palliativista Busti ortopedici Dispositivi sanitari antalgici (port cath, cateteri peridurali, elastomeri ) Farmaci per sistema neuromuscoloscheletrico e dolore Ausili per medicazione ETC. SCALE DI MISURAZIONE DEL DOLORE Applicazione di dispostivi sanitari antalgici Chi: Chirurgo, Anestesista

23 Esempio PAI in paziente con SLA 4. Situazione assistenziale Stadio malattia.regime assistenziale. Patologie Limitazioni attività e partecipazione Interventi assistenziali Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, come) Prescrizioni (presidi, ausili tutelari) Comunicazione Progressiva riduzione di produzione di messaggi verbali fino alla anartria Istruzione all utilizzo di dispositivi Chi: Logopedista, Caregiver Tabelle alfabetiche Amplificatori di voce, generatori di voce SLA Mobilità progressiva diminuzione, fino ad immobilizzazione Potenziamento delle capacità residue Chi: Fisioterapista, Caregiver Integrazione: aiuto di persone e dispositivi Chi: Caregiver Sostituzione: mobilizzazione passiva, posture Chi: Caregiver Carrozzina, busti Cura della persona progressiva diminuzione, fino a incapacità totale Potenziamento delle capacità residue Chi: Fisioterapista, Caregiver Integrazione: aiuto di persone e utilizzo di dispositivi Chi: Caregiver Sostituzione: esecuzione delle attività da parte di altri Chi: Caregiver Carrozzina, busti

24 4. Situazione assistenziale (continua) Patologie Limitazioni attività e partecipazione Interventi assistenziali Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, come) Prescrizioni (presidi, ausili tutelari) SLA Vita domestica progressiva diminuzione, fino a incapacità totale Vita lavorativa ed economica progressiva diminuzione, fino a incapacità totale Potenziamento delle capacità residue Chi: Fisioterapista, Caregiver Integrazione: aiuto di persone e utilizzo di dispositivi Chi: Caregiver Sostituzione: esecuzione delle attività da parte di altri Chi: Caregiver Potenziamento delle capacità residue, mobilità lavorativa Chi: datore di lavoro Attivazione dei facilitatori ambientali (pensionamento, riconoscimento invalidità) Chi: Assistente Sociale Carrozzina, busti Sussidi finanziari Vita sociale, civile, di comunità progressiva diminuzione, fino ad isolamento Potenziamento delle capacità residue Chi: Psicologo Attivazione dei facilitatori ambientali (coinvolgimento della rete familiare, amicale, spirituale) Chi: Psicologo, Caregiver

25 4. Situazione assistenziale (continua) INTERVENTI Patologie DOLORE LIMITAZIONI Interventi assistenziali Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, come) Prescrizioni (presidi, ausili tutelari) SLA Vita domestica progressiva diminuzione, fino a incapacità totale Vita lavorativa ed economica progressiva diminuzione, fino a incapacità totale Potenziamento delle capacità residue Chi: Fisioterapista, Caregiver Integrazione: aiuto di persone e utilizzo di dispositivi Chi: Caregiver Sostituzione: esecuzione delle attività da parte di altri Chi: Caregiver Potenziamento delle capacità residue, mobilità lavorativa Chi: datore di lavoro Attivazione dei facilitatori ambientali (pensionamento, riconoscimento invalidità) Chi: Assistente Sociale Carrozzina, busti Sussidi finanziari Vita sociale, civile, di comunità progressiva diminuzione, fino ad isolamento Potenziamento delle capacità residue Chi: Psicologo Attivazione dei facilitatori ambientali (coinvolgimento della rete familiare, amicale, spirituale) Chi: Psicologo, Caregiver

26 Esempio PAI in paziente con SLA 5. Capacità Capacità Interventi di empowerment Operatori (compreso il caregiver) (chi fa, che cosa, quando, come) Supporti Funzioni Attività e partecipazione Mentali-cognitive Mobilità muscoli oculari Sensoriali (vista, udito, gusto, olfatto, tatto) Sfinteriali (continenza) Apprendimento e applicazione di conoscenze: guardare, ascoltare, imparare abilità nuove, pensare, leggere, prendere decisioni Comunicazione: ricevere messaggi verbali e non verbali; produrre messaggi non verbali Relazioni interpersonali: familiari, sociali Produrre messaggi non verbali attraverso movimenti oculari Chi: logopedista, Caregiver Prendere decisioni su interventi sostitutivi (tracheostomia, gastrostomia) Chi: rete familiare, psicologo Prendere decisioni su testamento (biologico, alla morte) Chi: rete familiare, psicologo Imparare ad usare dispositivi (amplificatori o propagatori di voce) Chi: logopedista, caregiver Mantenere le relazioni interpersonali Mantenere valori spirituali, interessi Chi: psicologo, rete familiare, amicale Assistenza legale Assistenza spirituale

27 Dal PAI a: Organizzazione di percorsi di cura e assistenza Presa in carico del Paziente nella rete dei servizi Responsabilità organizzativa complessiva: Medico di Distretto Responsabilità valutative: Coordinatore singole Equipe Responsabilità organizzativa nel passaggio fra nodi della rete: Referenti dei punti di accesso Responsabilità assistenziali: singoli operatori delle Equipe

28 Le agevolazioni per le persone disabili percorso attraverso le principali normative ed i servizi per le persone con disabilità.

29 Unità Operativa di Medicina Legale Certificato per Parcheggio Circolazione in ZTL Protesi ausili Bonus energia elettrica Barriere architettoniche Prestazioni erogate Invalidità civile, Handicap Contributo per acquisto di strumenti ad alta tecnologia ASL 1 Massa e Carrara - Unità Operativa Medicina Legale Certificazione Elettore fisicamente impedito Certificazione elettore Non deambulante Certificazione Voto domiciliare Carta blu Assistenza dei Disabili di trenitalia

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31 Il primo passo: riconoscimento dello stato di invalidità civile L accertamento della invalidità civile viene effettuato presso l apposita Commissione della ASL. Si tratta di una commissione medico legale che accerta le seguenti condizioni: Invalido civile (legge 118/71). Cieco civile (legge 382/70 e legge 138/2001). Sordomuto (legge 381/70). Riconoscimento ai sensi della legge 104/1992.

32 Il primo passo: riconoscimento dello stato di invalidità civile COME PRESENTARE LA DOMANDA? La domanda di invalidità deve essere presentata presso la sede INPS della propria Provincia ai sensi dell art. 20 legge 102 del 3 agosto 2009 COME AVVIENE L ACCERTAMENTO?

33 DOMANDA Invalido civile (legge 118/71) Riconoscimento di handicap ai sensi della (legge 104/1992) Riconoscimento come persona disabile ai fini dell inserimento lavorativo (legge 68/99) Commissione ASL Integrata medico INPS 10 giorni Patronato/medico di famiglia Circa 40 giorni INPS 10 giorni 30 giorni Circa giorni VISITA DOMICILIARE INPS Utente Nuova valutazione Sospesi 30 giorni (tempi medi) INPS ente erogatore 90 giorni (tempi medi)

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35 I DEFICIT DI FUNZIONE STABILIZZATI COSA VALUTIAMO NEI VARI AMBITI DI ACCERTAMENTO DELLE INVALIDITA QUANTO LA FUNZIONE PUO ESSERE INTEGRATA CON L UTILIZZO DI PROTESI

36 La Commissione per l accertamento della invalidità emette tre certificazioni: 1. il verbale di invalidità; 2. l attestazione di handicap ai sensi della legge 104/92; 3. la relazione conclusiva (ai sensi della 3. la relazione conclusiva (ai sensi della legge 68/99 e dell art 6 del DPCM 13 gennaio 2000) per le persone in età lavorativa che intendono usufruire del collocamento mirato come disabili.

37 Sulla base del riconoscimento di Invalidità civile, vengono definite le agevolazioni e le provvidenze economiche di seguito elencate.

38 NUOVE PROCEDURE Invalidità civile. Articolo 3 - marzo 2010 NUOVE PROCEDURE PER IL RICONOSCIMENTO DELL INVALIDITÀ CIVILE art. 20 legge 102 del 3 agosto 2009 Tutte le domande per il riconoscimento dello stato di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, complete della certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti, sono presentate all INPS esclusivamente per via telematica.

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40 Legge-quadro 5 febbraio 1992, n. 104 disposizioni per l assistenza, l integrazione sociale e i diritti delle persone disabili (Art. 3) PERSONA HANDICAPPATA colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione

41 COMMISSIONI HANDICAP La Commissione è la medesima che accerta l'invalidità civile, ma è integrata da un operatore sociale e un esperto nei casi da esaminare.

42 HANDICAP GRAVE (Art. 3) Qualora la minorazione abbia ridotto l autonomia personale, correlata all età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione,la situazione assume connotazione di gravità

43 Tutela dell handicap Prestazioni socio-assistenziali Interventi per facilitare la libera circolazione: limitazione barriere architettoniche, contrassegno speciale, trasporto pubblico per esercizio di voto, ecc. Agevolazioni nel rapporto di lavoro dipendente: permessi retribuiti per la persona handicappata e per i familiari che assistono un handicappato in situazione di gravità, ecc. ASL 1 Massa e Carrara - Unità Operativa Medicina Legale

44 Tutela dell handicap Prestazioni economiche Agevolazioni fiscali: esenzione dalle tasse scolastiche universitarie, deducibilità spese mediche, ecc. Contributi economici: spese adattamento veicoli, costruzione di alloggi riservati, spese di cura presso centri esteri ASL 1 Massa e Carrara - Unità Operativa Medicina Legale

45 Le agevolazioni previste dalla legge 104/92 per persone con handicap grave Le agevolazioni più significative riguardano i permessi lavorativi retribuiti (art 33 legge104/92) in particolare per: il disabile lavoratore - 3 giorni al mese o due ore giornaliere in caso di tempo pieno; un parente diretto o affine entro il terzo grado - che presti assistenza al proprio congiunto in condizioni di gravità. 3 giorni al mese anche frazionabili

46 Le agevolazioni previste dalla legge 104/92 per persone con handicap grave 3 giorni al mese anche frazionabili: per il genitore, il coniuge e, in casi particolari, il fratello, la sorella o il figlio del disabile grave: due anni nell arco della carriera lavorativa, anche fruibili in modo non continuativo. N.B. per poter usufruire dei permessi di cui sopra è necessario che il disabile non sia ricoverato a tempo pieno.

47 Le agevolazioni previste dalla legge 104/92 per persone con handicap grave LA DOMANDA PER OTTENERE I PERMESSI DEVE ESSERE PRESENTATA: PRESSO l INPS PER I LAVORATORI DI AZIENDE PRIVATE, sito: sezione moduli ; PRESSO L UFFICIO PERSONALE PER I DIPENDENTI PUBBLICI ALLEGANDO IL CERTIFICATO CHE ATTESTA LA CONDIZIONE DI HANDICAP GRAVE AI SENSI DELLA LEGGE 104/92.

48 Altre agevolazioni È possibile acquistare con IVA agevolata al 4%: 1.gli ausili; 2.i sussidi tecnici ed informatici, purchè si 2.i sussidi tecnici ed informatici, purchè si produca una certificazione di uno specialista pubblico che attesti il collegamento tra la menomazione funzionale e l ausilio prescritto.

49 i sussidi tecnici ed informatici Deve però trattarsi di sussidi da utilizzare a beneficio di soggetti limitati (o anche impediti) da menomazioni permanenti di natura motoria, visiva, uditiva o del linguaggio e lo strumento deve facilitare: - la comunicazione interpersonale; - l elaborazione scritta o grafica; - il controllo dell ambiente; - l accesso all informazione e alla cultura; - assistere la riabilitazione. Per queste agevolazioni è sufficiente l attestazione di handicap, anche se non in condizioni di gravità. Sono ammesse inoltre a detrazione IRPEF del 19% le spese sostenute per ausili e sussidi tecnici ed informatici. INFORMAZIONI: AGENZIA DELLE ENTRATE

50 Articolo 4 - aprile 2010 CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA

51 CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA Anche per il 2010 la Regione Piemonte garantirà con fondi propri ai soggetti riconosciuti persona handicappata in stato di gravità un contributo per l acquisto di ausili tecnologici non compresi nel Nomenclatore Tariffario delle Protesi del Ministero. Si tratta di strumenti destinati a favorire la comunicazione, l apprendimento e la mobilità dei pazienti, non previsti dai livelli essenziali di assistenza, ma ritenuti indispensabili dall amministrazione regionale per il miglioramento della qualità della vita dei malati.

52 CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA Per questo, la Giunta ha deciso lo stanziamento di 950 mila euro, che vanno ad aggiungersi ai due milioni già messi a disposizione negli anni precedenti. Le domande dovranno essere presentate al Servizio Assistenza Protesica del proprio Distretto, insieme alla prescrizione dello specialista responsabile del progetto terapeutico, operante presso una struttura pubblica. Sono ammessi al contributo per l acquisto di ausili tecnologici i soggetti riconosciuti persona handicappata in stato di gravità (comma 3, art. 3 Legge 104/92) residenti nella Regione Piemonte.

53 CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA I contributi sono erogati direttamente al paziente (o suo tutore). Sono ammessi al contributo esclusivamente ausili tecnologicamente avanzati destinati a favorire la comunicazione, l apprendimento e la mobilità come di seguito dettagliati: Personal Computer e periferiche standard (stampanti, scanner, mouse tradizionali, ecc.) Periferiche specifiche necessarie a rendere utilizzabile un PC in presenza di grave disabilità (tastiere e mouse modificati, touch screen, ecc.) Dispositivi ad alta tecnologia per gli spostamenti (contributo ad integrazione della cifra autorizzata ai sensi del DM 332/99 comma 5 dell art. 1).

54 CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA Il contributo massimo annuale erogabile per ciascuna tipologia di presidio e ciascuna persona è fissato nel modo seguente: PC standard: 500 Periferiche adattate necessarie a rendere utilizzabile un Personal Computer in presenza di grave disabilità: (indipendentemente dal numero di periferiche richieste) Dispositivi ad alta tecnologia per gli spostamenti: Con la medesima domanda si possono chiedere contributi per una o più tipologie ammesse.

55 CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA Non sono ammessi ai benefici gli acquisti effettuati in data antecedente alla data di presentazione della domanda. Non é possibile accedere nuovamente ai benefici previsti dalla presente normativa, con riferimento alla medesima tipologia di dispositivo, prima di 3 anni, fatte salve eccezionali richieste di adeguamento dello strumento riconosciuto per significative variazioni delle abilità presentate. Fonte: regione.piemonte.it R.F Bollettino Ufficiale n. 10 del 11/03/2010

56 Altre agevolazioni Sono deducibili dal reddito complessivo le spese mediche generiche, le spese di assistenza specifica infermieristica o riabilitativa e le spese per l assistenza (solo in caso di handicap grave). Le spese relative al ricovero in istituti di assistenza sono deducibili solo per la parte riguardante le spese mediche e paramediche di assistenza specifica. Sono ammesse a detrazione del 19% le spese per l assistenza personale nei casi di non autosufficienza documentata da certificazione medica. INFORMAZIONI: AGENZIA DELLE ENTRATE sito

57 Trasporti per cure mediche

58 Trasporti per cure mediche 1.Trasporto non urgente in ambulanza : per alcune patologie è possibile richiedere autorizzazione al trasporto in ambulanza non urgente e programmato verso Presidi Ospedalieri, o verso Poliambulatori, con oneri a carico della ASL, presentando domanda di autorizzazione al proprio Distretto Socio Sanitario di residenza ed allegando la richiesta del Medico di famiglia. Possono usufruire di questo servizio: - i soggetti in coma;

59 Trasporti per cure mediche - i soggetti affetti da patologie oncologiche in fase attiva, a breve aspettativa di vita, non deambulabili e con necessità di terapie specialistiche erogabili esclusivamente in strutture ospedaliere; - i soggetti con impossibilità a deambulare e non altrimenti trasportabili, sofferenti delle seguenti patologie: tetraplegia, emiplegia, distrofia muscolare diffusa ed invalidante; 2 per le persone che effettuano trattamento dialitico è previsto un rimborso da parte della ASL per le spese sostenute per i trasporti.

60 Trasporti per cure mediche PRESENTARE DOMANDA PRESSO IL DISTRETTO SOCIO SANITARIO DI RESIDENZA. È prevista inoltre la detrazione IRPEF del 19% per il trasporto in ambulanza del disabile INFORMAZIONI: AGENZIA DELLE ENTRATE, sito

61 Carta regionale di Trasporto

62 Carta regionale di Trasporto La Carta Regionale di Trasporto CRT permette di viaggiare sui mezzi di trasporto pubblico nel territorio regionale. Hanno diritto alla Carta regionale di trasporto gratuita: gli invalidi al 100% ed i loro accompagnatori; i ciechi assoluti o con residuo visivo non superiore ad 1/10 ed accompagnatori; i sordomuti; gli invalidi del lavoro con invalidità superiore all 80%;

63 Carta regionale di Trasporto i Cavalieri del Vittorio Veneto, gli invalidi di guerra dalla 1 alla 5 categoria, i deportati nei campi di sterminio nazisti con invalidità dalla 1 alla 5 categoria, gli invalidi per atti di terrorismo e le vittime della criminalità organizzata con invalidità dalla 1 alla 5 categoria. dalla 1 alla 5 categoria. Hanno diritto alla carta regionale di trasporto agevolata: gli invalidi civili dal 67 al 99% con ISEE non superiore a euro; gli invalidi del lavoro dal 67 al 79% con ISEE non superiore a euro;

64 Protesi e ausili Le protesi, gli ausili e gli apparecchi per funzione respiratoria ed alimentare rientranti nel NOMENCLATORE TARIFFARIO (decreto ministeriale 332/99, 321/2001), vengono forniti dal Servizio Assistenza Protesica dell ASL e devono essere prescritti dai Medici Prescrittori (specialisti inseriti negli elenchi aziendali), su apposito modulo (modello 03), a persone in possesso di certificato di invalidità civile, o in attesa di accertamento.

65 Documenti e procedure per ottenere Protesi e ausili certificato di invalidità (percentuale superiore ad un terzo ed indicazione della patologia per la quale si rende necessario l ausilio richiesto); prescrizione su modello 03 da parte dello specialista prescrittore; preventivo effettuato da fornitori scelti dall interessato e presenti negli appositi elenchi aziendali; consegna all Ufficio Assistenza Protesica del Distretto Socio Sanitario di residenza; fornitura; collaudo da parte del medico prescrittore. Gli indirizzi e gli orari degli Uffici Assistenza Protesica e l elenco dei Medici prescrittori, sono reperibili nella Carta dei Servizi della ASL, sul sito

66 Bonus Energia Elettrica

67 Bonus Energia Elettrica 1. Le persone che utilizzano l energia elettrica per apparecchiature medico terapeutiche necessarie per l esistenza in vita, possono richiedere un bonus per la fornitura dell energia elettrica ai sensi dell art 4 comma 2 del decreto interministeriale 28 dicembre 2007 determinazioni dei criteri per la definizione delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente svantaggiati e per i clienti in gravi condizioni di salute.

68 Bonus Energia Elettrica LA DOMANDA DEVE ESSERE PRESENTATA PRESSO IL COMUNE DI RESIDENZA, ALLEGANDO LA CERTIFICAZIONE ASL che dichiari l utilizzo delle suddette apparecchiature. Tale certificato può essere richiesto presso gli Uffici Assistenza Protesica del proprio Distretto Socio Sanitario di residenza. 2. Possono inoltre presentare la domanda, sempre presso il Comune di residenza, le famiglie con ISEE inferiore a 7500 euro o con più di tre figli a carico ed ISEE inferiore a euro.

69 INDICE ARTICOLI disabilità - regione Piemonte.CONTRIBUTI PER L'ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE - Legge 13/1989..PIEMONTE, ESENZIONE BOLLO AUTO.PIEMONTE, ESENZIONE BOLLO AUTO PER IPOVEDENTI e ATTIVITÀ SPORTIVE PER DISABILI.

70 REGIONE PIEMONTE - CONTRIBUTO AI DISABILI PER L'ACQUISTO DI STRUMENTI AD ALTA TECNOLOGIA. RITIRO GRATUITO DEL MATERIALE PER INCONTINENZA. DIMISSIONI OSPEDALIERE E ASSISTENZA A DOMICILIO. PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI. ABOLIZIONE CANONE RAI PER SOGGETTI DI ETÀ PARI O SUPERIORE A 75 ANNI.

71 ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge 13/1989

72 Articolo 1 - gennaio 2010 CONTRIBUTI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge 13/1989 Anche quest'anno, come di consueto, ricordiamo agli interessati che il 1 Marzo 2010 scade il termine per la presentazione delle domande di contributo regionale, a fondo perduto, per la realizzazione di interventi finalizzati all eliminazione e al superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati (si precisa che le domande presentate dopo non decadono, ma entrano nella graduatoria dell anno successivo).

73 Le barriere architettoniche negli edifici privati La legge 13/89 Disposizioni per favorire il superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati stabilisce un finanziamento a fondo perduto per l eliminazione delle barriere. La domanda riguarda stabili costruiti prima del 1989 e deve essere presentata dal disabile o dal suo legale rappresentante. DOVE PRESENTARE LA DOMANDA: PRESSO IL COMUNE DI RESIDENZA QUANDO: ENTRO IL PRIMO MARZO DI OGNI ANNO.

74 Le barriere architettoniche negli edifici privati Sono ammesse inoltre a detrazione d imposta (36%) le spese per l abbattimento delle barriere architettoniche e le spese sostenute per ascensori e montacarichi, elevatori esterni all abitazione e le spese per la comunicazione e la robotica, che favoriscano la mobilità interna ed esterna del disabile. Le prestazioni relative all appalto dei lavori sono soggette ad IVA agevolata al 4%. INFORMAZIONI: AGENZIA DELLE ENTRATE

75 CONTRIBUTI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge 13/1989 Hanno diritto al contributo i seguenti soggetti: - I disabili che sostengono direttamente le spese per l eliminazione delle barriere architettoniche. - Coloro che hanno a carico soggetti disabili in quanto genitori o tutori. - Le persone che sostengono le spese in qualità di proprietario dell immobile o parente o altro soggetto allo scopo di adattare l alloggio o facilitare l accesso all edificio in cui risiede una persona disabile. - I condomini ove risiedano i soggetti (solo per le spese di adeguamento relative a parti comuni).

76 CONTRIBUTI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge 13/ I centri o gli istituti residenziali per l assistenza a persone handicappate. La domanda, redatta su apposito modulo, deve essere presentata dalla persona disabile o da chi ne esercita la potestà o tutela al Sindaco del Comune dove è situato l immobile oggetto dell intervento. IMPORTANTISSIMO: la domanda deve essere presentata, TASSATIVAMENTE, prima dell inizio dei lavori e previa autorizzazione dell intervento da parte dell Ufficio Tecnico, altrimenti si perde il diritto ad avere il contributo

77 CONTRIBUTI PER L ELIMINAZIONE DELLE BARRIERE ARCHITETTONICHE Legge 13/1989 Nel caso vi sia la necessità di un intervento all esterno dell abitazione (ascensore, montascale, rampe, ecc.) ed uno all interno, (allargamento di porte, adeguamento del bagno o della cucina, ecc.) è possibile presentare, anche contemporaneamente, due richieste distinte di contributo. Per ulteriori informazioni e ritiro della modulistica per la domanda, rivolgersi all Ufficio competente del proprio Comune. Inoltre, per informazioni, ci si può rivolgere anche a: Regione Piemonte Direzione dell Edilizia Settore Attuazione degli Interventi in Materia di Edilizia Via Lagrange, Torino Tel

78 Articolo 6 - giugno 2010 RITIRO GRATUITO DEL MATERIALE PER INCONTINENZA

79 Articolo 6 - giugno 2010 RITIRO GRATUITO DEL MATERIALE PER INCONTINENZA Per attivare il servizio bisogna recarsi all eco-sportello (a Carmagnola in comune al 1 piano) muniti di un documento di identità valido e della certificazione dell ASL che attesta l assegnazione del materiale per incontinenza del familiare o, in alternativa, copia della ricetta per la fornitura trimestrale del materiale stesso (che verrà allegata al modulo compilato e sottoscritto). IL SERVIZIO È COMPLETAMENTE GRATUITO, perciò il contenitore può essere esposto per lo svuotamento la sera precedente di tutti i giorni del ritiro del non recuperabile segnalato nell apposito calendario. Inoltre, è fatto obbligo all utente o chi per esso di comunicare la perdita dei requisiti necessari (guarigione, morte o trasferimento in altro comune) a usufruire del servizio.

80

81 IMPOSSIBILITA FIRMA Difficoltà a gestire i propri interessi Firma apposta da incaricato comunale Soggetto capace di esprimere la propria volontà Procura ad una persona di fiducia notaio AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO (legge 6 del 2004)

82 L Amministratore di Sostegno Nominato dal Giudice tutelare L A.S. permette di sostituire o aiutare il disabile solo nelle funzioni nelle quali è carente il provvedimento del Giudice Tutelare è costruito su misura secondo le necessità della persona, e revocabile o modificabile secondo le necessità. i compiti che il beneficiario potrà assolvere autonomamente i compiti che dovrà assolvere con l assistenza dell Amministratore di Sostegno; i compiti che non è in grado di assolvere e che l Amministratore dovrà compiere in maniera esclusiva; DOVE PRESENTARE LA DOMANDA : PRESSO L UFFICIO DEL GIUDICE TUTELARE DEL TRIBUNALE ORDINARIO DEL PROPRIO TERRITORIO.

83 L Interdizione/ nomina Tutore Nei casi di compromissione grave della capacità di comprendere e di esprimere la volontà prende le decisioni necessarie per il bene del proprio assistito, sia per quanto riguarda gli aspetti economici e finanziari, che per le scelte relative alle condizioni di vita della persona. Il Tutore si confronterà con il Giudice sulle scelte che esulano dalla ordinaria amministrazione. PRESENTARE LA DOMANDA TRAMITE AVVOCATO PRESSO LA PROCURA DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE ORDINARIO DEL PROPRIO TERRITORIO

84 Agevolazioni di Trenitalia Per i DISABILI

85 Agevolazioni di Trenitalia Per i DISABILI Carta Blu (vale 5 anni) Acquisto un Biglietto Ordinario valido Per 2 persone Indennità di accompagnamento Handicap grave (art. 3 comma 3) Indennità di comunicazione L. 381/70

86 LE REGOLE DELL'ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA Articolo 5 - maggio 2010 SALE BLU Avvertire un'ora prima per tutti quegli spostamenti su treno che riguardano le grandi stazioni italiane, 12 o 24 ore prima se si tratta di spostamenti al di fuori dei grandi centri abitati o esteri. Queste sono le regole base di come è possibile richiedere un servizio di assistenza in stazione se si vive una disabilità, sulla base di quanto riporta il sito di Trenitalia.

87 ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA Articolo 5 - maggio 2010 ECCO LE REGOLE DELL'ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA Con l'entrata in vigore del Regolamento europeo (CE) N. 1371/2007, è stata definitivamente introdotta l'accezione di persona con disabilità o persona a mobilità ridotta, definizioni equivalenti che indicano tutte quelle persone la cui mobilità sia appunto ridotta a causa di qualsiasi disabilità fisica (sensoriale o locomotoria, permanente o temporanea), mentale o legata alla vecchiaia. Una condizione, appunto, che richiede un adattamento del servizio atto a rispondere a specifiche esigenze di trasporto.

88 ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA Articolo 5 - maggio 2010 ECCO LE REGOLE DELL'ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA Il punto di riferimento per tutte le esigenze di viaggio delle persone con mobilità ridotta è costituito dalle Sale Blu, che organizzano il servizio di assistenza in un circuito di 252 stazioni abilitate. Il servizio di assistenza è garantito 24 ore su 24 previo accordo con la Sala Blu. Per non avere sorprese, è bene presentarsi in stazione 30 minuti prima della partenza del treno. In caso di rinuncia al servizio si raccomanda la disdetta alla Sala Blu almeno 4 ore prima della prevista partenza.

89 Articolo 5 - maggio 2010 ECCO LE REGOLE DELL'ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA Le Sale Blu sono presenti in 14 stazioni principali e dispongono dei seguenti servizi: informazioni, prenotazione dei posti, messa a disposizione della sedia a ruote, guida in stazione, accompagnamento al treno guida fino all'uscita dalla stazione o ad altro treno coincidente, salita e discesa con carrelli elevatori per i clienti su sedia a ruote ed eventuale servizio gratuito, su richiesta, di portabagagli. Le sale Blu sono aperte tutti giorni dalle 7 alle 21 e accolgono anche richieste di assistenza specifica. Inoltre, rispondono alle esigenze degli utenti sia telefonicamente che attraverso indirizzi mail.

90 Articolo 5 - maggio 2010 ECCO LE REGOLE DELL'ASSISTENZA AI DISABILI DI TRENITALIA E' necessario, tuttavia, osservare tempi e modi di erogazione del servizio: per i collegamenti tra le stazioni principali del circuito assistenza nella fascia oraria dalle 8 alle 22, richiesti telefonicamente o presso le Sale Blu, è bene segnalarlo 1 ora prima della partenza; per gli altri collegamenti tra le stazioni del circuito di assistenza, 12 ore prima della partenza; per tutti i tipi di collegamento richiesti tramite posta elettronica alla Sala Blu di competenza territoriale e per i viaggi internazionali, 24 ore prima della partenza.

91 Articolo 7 - luglio-agosto 2010 DIMISSIONI OSPEDALIERE E ASSISTENZA A DOMICILIO Tutti i malati hanno diritto di essere curati gratuitamente senza limiti di età, tipo di malattia, durata delle cure. Questo diritto spetta agli anziani cronici non autosufficienti, alle persone colpite dal morbo di Alzheimer o da altre forme di demenza senile. In caso di ricovero ospedaliero, prima di accettare le dimissioni è bene accertarsi e chiedere che siano attivati i supporti e gli eventuali contributi per l'assistenza a domicilio. Nel caso questo non avvenga, la famiglia può formalmente rifiutare le dimissioni.

92 DIMISSIONI OSPEDALIERE E ASSISTENZA A DOMICILIO

93 Articolo 7 - luglio-agosto 2010 DIMISSIONI OSPEDALIERE E ASSISTENZA A DOMICILIO Durante il ricovero richiedere la valutazione della non autosufficienza, dell'invalidità civile e dello stato di handicap. I congiunti dei malati, in base alle leggi vigenti, non sono obbligati a svolgere le attività di competenza del Servizio sanitario nazionale. Sotto il profilo giuridico accettare le dimissioni da ospedali e Sotto il profilo giuridico accettare le dimissioni da ospedali e da case di cura private convenzionate di una persona cronica non autosufficiente incapace di programmare il proprio futuro, significa sottrarre volontariamente il paziente dalle competenze del servizio sanitario nazionale e assumere tutte le relative responsabilità, comprese quelle penali, nonché gli oneri economici conseguenti alle cure che devono essere fornite al malato.

94 Articolo 7 - luglio-agosto 2010 DIMISSIONI OSPEDALIERE E ASSISTENZA A DOMICILIO Nei casi in cui le persone malate, compresi gli anziani non autosufficienti ed i malati di Alzheimer, siano ricoverati presso ospedali o case di cura private convenzionate, gli stessi degenti o i loro congiunti, possono rifiutare le dimissioni, se permane lo stato di malattia acuta o cronica con o senza autosufficienza, comunicando tale rifiuto - forma scritta - al Direttore generale dell'asl di residenza del malato e al Direttore sanitario della struttura di ricovero.

95 Articolo 7 - luglio-agosto 2010 DIMISSIONI OSPEDALIERE E ASSISTENZA A DOMICILIO Il ricovero presso ospedali e case di cura private convenzionate è gratuito. I trasferimenti da una struttura all altra devono essere fatti a cura e spese del Servizio sanitario nazionale.

96 Articolo 9 - settembre 2010 PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI Due sentenze. In due distinti procedimenti il TAR Lombardia sezione di Milano ha riconosciuto come valide le ragioni delle persone con disabilità e dei loro familiari nei confronti del Comune di Milano in materia di partecipazione al costo dei servizi sociali e socio-sanitari. Si tratta delle sentenze 291 e 303 del 7 febbraio 2008 che si aggiungono alle precedenti pronunce del Tar Catania e del Tar Marche confermando l'illegittimità delle condotte di molti enti locali nelle modalità di richieste economiche alle famiglie per l'accesso ai servizi rivolti alle persone con disabilità.

97 Articolo 9 - settembre 2010 PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI Due situazioni distinte relative a persone che vivono in servizi residenziali ed a cui il Comune di Milano, come molte amministrazioni locali, chiedeva una forte partecipazione al costo dei servizi sia alla persona che al suo nucleo familiare d'origine. In un caso la richiesta superava i Euro mensili mentre nell'altro il Comune aveva stabilito di incassare l'intero importo della pensione d inabilità e dell'assegno di invalidità lasciando alla persona una modesta somma per le spese personali.

98 Articolo 9 - settembre 2010 PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI Due situazioni diverse per le quali il Tribunale ha ritenuto di dover riaffermare gli stessi principi: 1) Spetta al servizio sanitario nazionale ed al 1) Spetta al servizio sanitario nazionale ed al sistema della assistenza sociale, e non ai parenti, farsi carico dei bisogni socio-sanitari delle persone con disabilità. Viene ribadito così il cosiddetto principio della presa in carico pubblica degli interventi verso la persona con grave disabilità.

99 Articolo 9 - settembre 2010 PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI 2) L'ente locale deve esplicitare i criteri con cui determina la compartecipazione al costo del servizio. Tali criteri devono essere conformi alla normativa nazionale Isee (D. L. 109/1998 modificato dal D. L. 130/2000), che prevede tra l'altro il principio del riferimento alla situazione economica del singolo utente, laddove sia in situazione di gravità.

100 Articolo 9 - settembre 2010 PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI 3) Gli enti gestori e gli enti locali non possono chiedere contributi direttamente ai familiari degli utenti. Obbligato al pagamento del contributo può essere considerato solo il beneficiario del servizio. Il riferimento ai cosiddetti "soggetti civilmente obbligati" utilizzato da molti enti locali non ha alcun fondamento giuridico.

101 Articolo 9 - settembre 2010 PAGARE IL GIUSTO PER I SERVIZI FRUITI VALE ANCHE PER I SERVIZI RESIDENZIALI 4) L'ente locale nel valutare la situazione economica dell'utente non può prendere in considerazione le provvidenze economiche assistenziali (indennità d accompagnamento, di frequenza, assegno di assistenza, pensione di inabilità).

102 Il parcheggio Circolare ministeriale, Ministero dei lavori pubblici 7 marzo 1980 n. 310 DPR n 503/1996 art. 11 Zona a Traffico limitato ZTL: autorizzazione

103 Il parcheggio Circolare ministeriale, Ministero dei lavori pubblici 7 marzo 1980 n. 310 CONTRASSEGNO INVALIDI CHI PUO' FARNE RICHIESTA E A COSA SERVE? Per ottenere il contrassegno invalidi non è necessario essere in possesso di certificato di invalidità civile. I contrassegni invalidi vengono rilasciati a coloro che hanno problemi di deambulazione e ai non vedenti.

104 Il parcheggio Circolare ministeriale, Ministero dei lavori pubblici 7 marzo 1980 n. 310 Nella domanda oltre a dichiarare sotto la propria responsabilità i dati personali, si deve presentare la certificazione medica rilasciata dall'asl di appartenenza (ufficio medico-legale), dalla quale risulta che nella visita medica è stato espressamente accertato che la persona per la quale viene chiesta l'autorizzazione ha effettiva capacità di deambulazione sensibilmente ridotta. Il contrassegno non può essere rilasciato per i minori di anni 3. Per i minori di anni 18, la domanda va inoltrata dai genitori o da chi ne fa le veci. DOVE PRESENTARE LA DOMANDA: PRESSO IL COMUNE DI RESIDENZA (Documenti da allegare: certificato medico rilasciato dal medico del Distretto Socio Sanitario di residenza ) L autorizzazione ha validità per 5 anni

105 Oggetto : permesso di sosta per invalidi. Visti : l'art.27 della Legge 30 Marzo 1977 n 118; gli art. 5 e 6 del D.P.R. 24 Aprile 1978 n 384; l'art. 188 del D.Lgs. 30 Aprile 1992 n 285; l'art. 381 del D.P.R. 16 Dicembre 1992 n 495 DIPARTIMENTO PREVENZIONE ZONA APUANA U.O. MEDICINA LEGALE Direttore Dott.ssa M. Immacolato Viale Risorgimento MASSA Tel. 0585/ Fax SI CERTIFICA che il Sig. nato a il PERMESSO SOSTA per INVALIDI L. n. 118 del D.P.R. n. 384 del D. lgs. N. 285 del D.P.R. n. 495 del D.P.R. n. 503 del 1996 art. 11 residente a sottoposto ad accertamenti medico-legali in data odierna HA EFFETTIVA CAPACITA' DI DEAMBULAZIONE SENSIBILMENTE RIDOTTA PERMANENTEMENTE TEMPORANEAMENTE PER UN PERIODO DI VENTIQUATTRO MESI Massa, Il Dirigente Sanitario 1 livello U.O. di Medicina Legale

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107 Composta da: COMMISSIONE PATENTI - Presidente, nominato con decreto del ministro dei Trasporti e della Navigazione di concerto con il ministro della Sanità su designazione del responsabile dell Unità sanitaria locale presso la quale opera la comissione - Due membri effettivi - Due supplenti - Eventuali consulenti In caso di persone con disabilità fisiche o sensoriali la Commissione è integrata da: Medico della riabilitazione Ingegnere della Motorizzazione Civile

108 Art. 321 (Art. 119 Cod. str.) Efficienza degli arti Non possono conseguire o ottenere la conferma di validità della patente di guida coloro che presentino, in uno o più arti,alterazioni anatomiche o funzionali invalidanti tali da menomare la forza o la rapidità dei movimenti necessari per eseguire con sicurezza tutte le manovre inerenti alla guida di quei determinati tipi di veicoli ai quali la patente abilita. l efficienza degli arti deve essere valutata senza l uso di apparecchi di protesi od ortesi.

109 Art. 327 (Art. 119 Cod. str.) (Requisiti relativi agli arti e alla colonna vertebrale, per il conseguimento, la conferma e la revisione della patente speciale delle categorie A, B, C e D) Coloro che presentino minorazioni anatomiche o funzionali a carico degli arti o colonna vertebrale possono conseguire o confermare la validità o essere sottoposti a revisione della patente di categoria A, B, C e D, purchè la relativa funzione possa essere vicariata o assistita con l adozione di adeguati mezzi protesici o mediante adattamenti particolari ai veicoli da condurre. L efficienza degli adattamenti dovrà essere verificata al momento del collaudo del veicolo presso un ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C., il rilascio o la conferma di validità della patente.. A per la guida di motocicli non può essere concessa ai minorati degli arti.

110 ADATTAMENTI Con la Direttiva comunitaria che ha istituito la patente europea, le descrizioni degli adattamenti devono essere sostituite, nei nuovi permessi di guida, da codici numerici, che sono i medesimi in tutti i Paesi dell Unione Europea. ESEMPI freno azionato dal ginocchio freno di servizio con comando elettrico pedale dell acceleratore adattato servo acceleratore (elettronico, pneumatico, ecc.) pedale dell acceleratore a sinistra del pedale del freno sterzo ai piedi sterzo adattato in altra maniera (joystick, ecc.) ortesi per mano sul volante

111 DIPARTIMENTO PREVENZIONE ZONA APUANA U.O. MEDICINA LEGALE Direttore Dott.ssa M. Immacolato Via Porta Fabbrica, MASSA Tel. 0585/ Fax Oggetto: Certificazione per esenzione dal pagamento del bollo auto, Legge Regionale 22/09/03, n 49. Prot n Massa, li 05/05/05 ESENZIONE BOLLO AUTO L.R. n. 49 del A richiesta dell ACI Ufficio Provinciale di Massa Carrara, presa visione di : VERBALE DI INVALIDITA CIVILE redatto in data 28/06/03 dalla Comm. Invalidità Civile di Massa n 13372;. VERBALE DI ACCERTAMENTO HANDICAP redatto in data dalla Commissione Handicap di. Si dichiara che il Sig., nato a, il RISULTA / NON RISULTA Soggetto portatore di handicap in situazione di gravità a norma della Legge 104/92, con capacità di deambulazione o affetto da pluriamputazioni; Invalido con limitazione della capacità di deambulazioneche usufruisce dell indennità di accompagnamento Soggetto non vedente colpito da cecità assoluta o che ha un residuo visivo non superiore ad un deimo in entrambi gli occhi anche con eventuale correzione o con un residuo perimetrico binoculare inferiore al 30%; Soggetto sordomuto colpito da cecità dalla nascita o prima dell apprendimento della lingua parlata; Soggetto con handicap fisico o mentale di gravità tale da aver determinato il riconoscimento della indennità di accompagnamento. Timbro e firma del Medico

112 DIPARTIMENTO PREVENZIONE ZONA APUANA U.O. MEDICINA LEGALE Direttore Dott.ssa M. Immacolato Viale Risorgimento MASSA Tel. 0585/ Fax 0585 / CERTIFICAZIONE ESONERO CINTURE di SICUREZZA Ai sensi del D. Lgs n 360 del , art.89,comma 3,lettera f, al fine di esonero dall obbligo di indossare le cinture di sicurezza SI CERTIFICA D.Lgs n. 360 del che il Sig. nato a il residente a sottoposto ad accertamenti medico-legali in data odierna O non è affetto da patologie particolari che costituiscono controindicazione specifica all'uso di cinture di sicurezza O è affetto da patologie particolari che costituiscono controindicazione specifica all'uso di cinture di sicurezza O permanentemente O per il seguente periodo determinato Massa, Il Dirigente Sanitario 1 livello U.O. di Medicina Legale

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115 ZONA APUANA U.O. MEDICINA LEGALE Direttore Dott.ssa M. Immacolato Viale Risorgimento MASSA Tel. 0585/ Fax 0585/ SERVIZIO ELETTORALE CERTIFICATO MEDICO PER ELETTORE FISICAMENTE IMPEDITO AD ESERCITARE IL VOTO D.P.R.n 570/1960, art.41 Legge 104 del , art.29, comma 3 SI CERTIFICA CERTIFICATO per ELETTORE FISICAMENTE IMPEDITO ad ESERCITARE il VOTO D.P.R. n. 570/ 1960 L. 104 del che il Sig. nato a il residente a Via iscritto nelle liste elettorali del Comune di alla sez. n è affetto da: - infermità tra quelle espressamente previste per legge dall art.41 del DPR 570/60; - altro impedimento di analoga gravità che impedisce un autonoma e valida espressione del voto; pertanto risulta permanentemente/temporaneamente impossibilitato ad esercitare fisicamente il diritto di voto e necessita di un accompagnatore da lui stesso scelto (1) L elettore in caso di infermità permanente ha diritto alla notazione, sul Libretto Elettorale Personale, della necessità di assistenza, ai sensi della Legge n 17 del 05 febbraio 2003, da effettuarsi a cura dei competenti Uffici Elettorali del Comune di residenza, previa presentazione di questo certificato. Massa, Il Dirigente Sanitario 1. (cancellare il caso che non ricorre)

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