DISCIPLINA IVA DELLE PRESTAZIONI SVOLTE A FAVORE DEI CONFIDI

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1 FEDART FIDI Seminario «Modello distributivo dei Confidi» Roma, 5 giugno 2013 DISCIPLINA IVA DELLE PRESTAZIONI SVOLTE A FAVORE DEI CONFIDI

2 LE ATTIVITÀ ESENTI IVA L art. 10, comma 1, n. 1 del D.P.R. n. 633 del 1972 considera esenti da IVA le attività di «prestazioni di servizi concernenti la concessione e la negoziazione di crediti, crediti la gestione degli stessi da parte dei concedenti e le operazioni di finanziamento; l assunzione di impegni di natura finanziaria, l assunzione di fedeiussioni e di altre garanzie e la gestione delle garanzie di crediti da parte dei concedenti;..» L art. 10, comma 1, n. 9 del D.P.R. n. 633 del 1972 qualifica come attività esenti: «le attività di mandato, mediazione e intermediazione relative alle operazioni di cui ai numeri da 1 a 7 nonché quelle relative all oro e alle valute estere, compresi..

3 LE ATTIVITÀ ESENTI IVA L attività di intermediazione nei documenti di prassi delle Agenzia. Ris. Ris. n. 77 del 16 luglio 1998 ha chiarito che: «l intermediazione non costituisce una figura negoziale specifica» e nell ambito della stessa possono ricondursi «tutte le ipotesi contrattuali che comportano, comunque, una interposizione nella circolazione dei beni e servizi» servizi»; Ris. Ris. n. 354 del 6 dicembre 2007 precisa, ulteriormente che rientrano nell ipotesi contrattuale «dell interposizione nella circolazione dei beni e servizi di cui all art. all art. 10, 10, primo comma, n. 9) del DPR n. 633 del 1972, 1972, anche quegli accordi contrattuali in cui l incaricato provvede, provvede, per conto del committente e sulla base di specifiche istruzioni, a porre in essere gli adempimenti necessari alla concreta esecuzione dell operazione esente» esente».

4 Associazione nell ambito dell attività commerciale svolta ovvero società di servizi dell Associazione Lo svolgimento di attività esenti determina in capo al prestatore, in generale, un pro rata di indetraibilità dell IVA sugli acquisti ai sensi dell art. 19-bis del D.P.R. n. 633 del 1972.

5 Associazione nell ambito delle attività «decommercializzate» decommercializzate» Art. 148, comma 3, del TUIR: «Per le associazioni politiche, sindacali e di categoria, categoria. non si considerano commerciali le attività svolte in diretta attuazione degli scopi istituzionali, istituzionali effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, partecipanti di altre organizzazioni che svolgono la medesima attività e che per legge, regolamento, atto costitutivo o statuto fanno parte di un unica organizzazione locale o nazionale,..»

6 Associazione nell ambito delle attività «decommercializzate» decommercializzate» Dalla lettura dell art. 148, comma 3, del TUIR emerge che le condizioni per godere della «decommercializzazione» sono: l associazione sia a carattere sindacali o di categoria: categoria: OK l attività sia svolta diretta attuazione degli scopi istituzionali (da verificarsi in relazione alla singola associazione) : OK l attività sia effettuata verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti: partecipanti:? E necessario un intervento interpretativo dell Agenzia delle entrate al fine di precisare che l attività svolta a favore del Confidi di cui indirettamente beneficiano gli associati può essere «decommercializzata»

7 Mediatore Agente Procacciatore di affari