Le aree boscate. Vincoli, normative di riferimento e modalità di intervento. Fabrizio Breganni. ALPSTONE Paesaggi, Architetture, Uomini

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1 Le aree boscate Vincoli, normative di riferimento e modalità di intervento Fabrizio Breganni

2 Cos è un bosco? Leggi forestali : i terreni di qualsiasi natura (anche boschivi) che per effetto di utilizzazioni contrastanti potessero con danno pubblico subire denudazioni, perdere stabilità o turbare il regime delle acque. LEGGE 431/1985 Galasso: autorizzazione ambientale per modifiche aree boscate L I.S.T.A.T. considera bosco quella rappresentata da una superficie di terreno non inferiore a 1/2 ettaro, in cui sono presenti piante forestali legnose, arboree e/o arbustive, F.A.O. considera bosco un territorio con copertura arborea superiore al 10 per cento, su un'estensione maggiore di 0,5 ha e con alberi alti, a maturità, almeno 5 metri. Inventario Forestale Nazionale nel 1985: un terreno di almeno mq, coperto per almeno il 20 per cento di alberi o arbusti; se l appezzamento boscato è di forma allungata la larghezza minima deve essere di 20 m. Tale terreno è definibile bosco anche se si trova temporaneamente privo di copertura arborea per cause accidentali o in seguito a utilizzazione periodica

3 Quando un area è boscata? Ai sensi della DL. 227/2001 e DL 5/2012 Art. 2 comma 2: Entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore del presente decreto legislativo le regioni stabiliscono per il territorio di loro competenza la definizione e Art. 2 comma 6: Nelle more dell'emanazione delle norme regionali di cui al comma 2.. si considerano bosco i terreni coperti da vegetazione forestale arborea associata o meno a quella arbustiva di origine naturale o artificiale, in qualsiasi stadio di sviluppo, i castagneti, le sugherete e la macchia mediterranea, ed esclusi i giardini pubblici e privati, le alberature stradali, i castagneti da frutto in attualità di coltura e gli impianti di frutticoltura e d'arboricoltura da legno di cui al comma 5. Le suddette formazioni vegetali e i terreni su cui essi sorgono devono avere estensione non inferiore a metri quadrati e larghezza media non inferiore a 20 metri e copertura non inferiore al 20 per cento, con misurazione effettuata dalla base esterna dei fusti. Sono altresì assimilati a bosco i fondi gravati dall'obbligo di rimboschimento per le finalità di difesa idrogeologica del territorio, qualità dell'aria, salvaguardia del patrimonio idrico, conservazione della biodiversità, protezione del paesaggio e dell'ambiente in generale, nonché le radure e tutte le altre superfici d'estensione inferiore a 2000 metri quadri che interrompono la continuità del bosco e non identificabili come prato, pascolo e pascolo arborato.

4 Quando un area è boscata? Legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 Art. 3: Agli effetti della presente legge e di ogni altra norma in vigore nella Regione è adottata la definizione di bosco di cui all'articolo 2, del DL 227/2001). Sono inoltre considerati bosco le tartufaie controllate che soddisfano la medesima definizione. Non sono considerati bosco le tartufaie coltivate di origine artificiale e l'arboricoltura da legno. La continuità e l'omogeneità della superficie boscata non è interrotta dai confini amministrativi o di proprietà o da superfici incluse di qualunque altra natura, di estensione inferiore ai metri quadrati o di larghezza inferiore ai 20 metri misurata al piede delle piante di confine. La colonizzazione spontanea di specie arboree o arbustive su terreni precedentemente non boscati dà origine a bosco quando il processo è in atto da almeno dieci anni. Legge regionale 12 agosto 2013, n. 17 Art. 24 (Modifiche alla legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4): 2. Dopo il comma 3 dell'articolo 3 della l.r. 4/2009 è inserito il seguente 3 bis: Non sono, altresì, considerati bosco: i nuclei edificati e colonizzati da vegetazione arborea o arbustiva a qualunque stadio d'età; le formazioni forestali di origine artificiale realizzate su terreni agricoli a seguito dell'adesione a misure agro ambientali promosse nell'ambito delle politiche di sviluppo rurale dell'unione europea una volta scaduti i relativi vincoli; i terrazzamenti in origine di coltivazione agricola; i paesaggi agrari e pastorali di interesse storico coinvolti da processi di forestazione, naturale o artificiale, oggetto di recupero a fini produttivi.". E viene aggiunto all ultimo comma dell Art 4 : "e non identificabili come pascoli, prati o pascoli arborati."

5 Vincoli presenti Ai sensi della DL. 42/2004: Art 136 Immobili ed aree di notevole interesse pubblico Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse pubblico: a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali; c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici; d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. Art. 142 Aree tutelate per legge Sono comunque di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo Titolo: d) le montagne per la parte eccedente metri sul livello del mare per la catena e) i ghiacciai e i circhi glaciali; f) i parchi e le riserve nazionali o regionali, nonché i territori di protezione esterna dei parchi; g) i territori coperti da foreste e da boschi, ancorché percorsi o danneggiati dal fuoco, e quelli sottoposti a vincolo di rimboschimento, come definiti dall articolo 2 commi 2 e 6 del DL 18 maggio 2001 n. 227

6 Vincoli presenti Ai sensi della Legge regionale 9 agosto 1989, n. 45 Art 1 Ambito di applicazione La presente legge disciplina gli interventi e le attività da eseguire nelle zone soggette a vincolo per scopi idrogeologici ai sensi del R.D.L. 30 dicembre 1923, n. 3267, che comportano modificazione e/o trasformazione d'uso del suolo. La Circolare del Presidente della Giunta regionale 3 aprile 2012, n. 4/AMD Il parere forestale si riferisce specificamente alla trasformazione o modificazione d uso dei soli terreni boscati, per cui deve essere richiesto nei seguenti casi: a) qualora l intervento preveda il progetto di rimboschimento di cui all art. 9*; b) qualora l intervento di trasformazione o modificazione d uso interessi una superficie definita bosco ai sensi dell art. 3 della l.r. 4/2009 e s.m.i. e la stessa sia superiore ai 5000 mq, salvo quanto indicato al paragrafo 7 per gli interventi autorizzati dai comuni. La sussistenza della condizione di area boscata superiore ai 5000 mq deve risultare da specifica dichiarazione a firma di tecnico forestale/agronomo abilitato e allegata all istanza di autorizzazione. Fino all adozione del provvedimento della Giunta regionale di cui all art. 19, comma 6, della l.r. 4/2009, nel caso di trasformazione di superfici e boscata, oltre al rimboschimento di cui all art. 9 della l.r. 45/1989, occorre effettuare, a carico del richiedente, la compensazione di cui all art. 4 del D.lgs. 227/2001 mediante opere di rimboschimento o di miglioramento forestale. *L art. 9, primo e secondo comma, della legge prevede l obbligo per i titolari dell autorizzazione di provvedere al rimboschimento di terreni propri o comunque disponibili, per una superficie pari a dieci volte quella modificata o trasformata, quando questa sia boscata, o per una eguale superficie negli altri casi, con un minimo di metri quadrati.

7 Modificazioni dell uso del suolo Ai sensi della Legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 e s.m.i Art. 19. Trasformazione del bosco in altra destinazione d'uso Costituisce trasformazione del bosco, così come definito all'articolo 3, in altra destinazione d'uso, qualsiasi intervento che comporta l'eliminazione della vegetazione esistente finalizzato a un'utilizzazione del suolo diversa da quella forestale Ai sensi della Legge regionale 9 agosto 1989, n. 45 Art. 1 Ambito di applicazione La presente legge disciplina gli interventi e le attività da eseguire nelle zone soggette a vincolo per scopi idrogeologici ai sensi del R.D.L. 30 dicembre 1923, n. 3267, che comportano modificazione e/o trasformazione d'uso del suolo... c) per "modificazione d'uso del suolo" s'intende ogni intervento avente limitata entità che non comporti alterazione dell'originaria destinazione del terreno; d) per "trasformazione d'uso del suolo" s'intende ogni intervento che incida sul terreno modificandone in modo permanente, o anche solo temporaneamente, l'originaria destinazione.

8 Rimboschimento e compensazioni Rimboschimento ai sensi dell art. 9 della Legge regionale 9 agosto 1989, n. 45 Art 9 Rimboschimento Gli interventi autorizzati a termine della presente legge comportano l'obbligo per i titolari dell'autorizzazione di provvedere al rimboschimento di terreni propri, o comunque disponibili, per una superficie ragguagliata rispettivamente a dieci volte la superficie modificata o trasformata od eguale a questa, a seconda che la stessa risulti rispettivamente boscata o non boscata, e in ogni caso mai inferiore a mille metri quadrati. Per adempiere all obbligo, l interessato deve presentare un apposito progetto di rimboschimento oppure In alternativa è ammesso il versamento alla Regione dell importo corrispondente al costo del rimboschimento, maggiorato del 20% e stabilito in Euro 2.169,12 per ettaro dal decreto del Presidente della Giunta regionale n del 3 ottobre Dall'obbligo di rimboschimento e dal versamento del corrispettivo si deroga quando la modificazione o trasformazione: a) è finalizzata all'esclusiva valorizzazione agrosilvo-pastorale del territorio; b) è conseguente alla realizzazione di opere o lavori pubblici o di impianti di interesse pubblico; c) riguarda interventi costituenti mera ristrutturazione o manutenzione di opere esistenti o costruzione di nuova abitazione a carattere uni-bifamiliare, escluse quelle di lusso, a condizione che il titolare sia residente nel Comune sede dell'intervento; d) riguarda le attivita' estrattive di cava, per le quali si applicano le norme previste dalla L.R. n. 69/78 e successive modificazioni.

9 Rimboschimento e compensazioni Compensazioni ai sensi della Legge regionale 10 febbraio 2009, n. 4 e s.m.i Art. 19. Trasformazione del bosco in altra destinazione d'uso 4. Sono a carico del destinatario dell'autorizzazione la compensazione della superficie forestale trasformata e la mitigazione degli impatti sul paesaggio. Per i boschi gravati da vincolo idrogeologico, tale compensazione assolve anche alle finalità previste dall'articolo 9 della L.R. 45/ Gli interventi di mitigazione sono da considerarsi integrativi e non sostitutivi degli interventi di compensazione e sono definiti nell'ambito del provvedimento di autorizzazione. 6. La compensazione può essere effettuata mediante la realizzazione di rimboschimenti con specie autoctone di provenienza locale, con miglioramenti boschivi, o con versamento in denaro, secondo le modalità tecniche e le tempistiche stabilite con provvedimento della Giunta regionale entro sei mesi dall'entrata in vigore della presente legge. Normalmente per gli interventi di rimboschimento l area interessata è pari alla superficie impattata mentre per i miglioramenti forestali è pari a tre volte la superficie impattata.

10 Gestione delle compensazioni ambientali Modalità di intervento: il regolamento forestale 8/R Per gli interventi selvicolturali eseguiti su una superficie inferiore a 0,50 ettari ripuliture; abbattimento e sgombero di piante morte, deperienti o schiantate da eventi atmosferici. non è obbligatoria la comunicazione semplice La comunicazione semplice è richiesta per tutti gli interventi selvicolturali eseguiti su una superficie inferiore a 5 ettari; Qualora l esecutore degli interventi sia una ditta iscritta all albo delle imprese forestali,., la superficie di intervento è elevata a 10 ettari. La comunicazione accompagnata da una relazione tecnica è richiesta per tutti gli interventi selvicolturali eseguiti su una superficie compresa tra 5 e 10 ettari; La relazione tecnica è redatta da un tecnico forestale abilitato. È presentata una richiesta di autorizzazione accompagnata da un progetto di intervento per: interventi che superano le soglie di cui all articolo 5. utilizzazioni di boschi di proprietà dei comuni ed altri enti Il progetto di intervento è redatto da un tecnico forestale abilitato. Il taglio di piante e le potature finalizzate alla manutenzione della fruizione di sentieri, aree attrezzate, viabilità, vie di esbosco, possono essere effettuate in qualunque stagione.

11 Misure intese a ridurre al minimo o addirittura a sopprimere l impatto negativo di un piano o progetto durante o dopo la sua realizzazione gli interventi di ottimizzazione dell'inserimento nel territorio e nell'ambiente; gli interventi tesi a riequilibrare eventuali scompensi indotti sull'ambiente. Mitigazione

12 Mitigazione Le tipologie più frequenti di impatto per le quali adottare interventi di mitigazione sono: impatto naturalistico (riduzione di aree vegetate, frammentazione e interferenze con habitat faunistici, interruzione e impoverimento in genere di ecosistemi e di reti ecologiche); impatto fisico-territoriale (scavi, riporti, rimodellamento morfologico, consumo di suolo in genere); impatto antropico-salute pubblica (inquinamenti da rumore e atmosferico, inquinamento di acquiferi vulnerabili, interferenze funzionali, urbanistiche, ecc.) Impatto paesaggistico quale sommatoria dei precedenti unitamente all'impatto visuale dell'opera.

13 Le aree boscate Grazie per l attenzione A e P Ambiente e Paesaggio s.c.a.r.l Via Umberto I, Cannobio (VB) tel fax fabrizio@ambientepaesaggio.it 13

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