Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano

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1 Città di Castel San Giovanni Provincia di Piacenza Settore IV: Sviluppo Urbano N. 6/2018 NON OCCORRE IL PARERE DELLA SOPRINTENDENZA PER INTERVENTI EDILIZI IN CENTRO STORICO SU IMMOBILI NON VINCOLATI Disposizione tecnico organizzativa (DTO 6/2018) 1 (ai sensi dell articolo 7/III del RUE e del c. 7, art. 4, L.R. n. 15/2013) Non è previsto il parere della Soprintendenza riguardo agli immobili non vincolati posti in centro storico, né in fase di adozione del titolo abilitativo edilizio, né in caso di rilascio del titolo in sanatoria. I centri storici, infatti, rientrano tra gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico, ai sensi dell art del Codice dei beni culturali e del paesaggio (Decreto Legislativo 22 gennaio 2004, n. 42), solo laddove sia stata resa la dichiarazione di notevole interesse pubblico 3 e solo in tal caso occorre il preventivo parere della Soprintendenza per gli interventi edilizi. Ne segue che il provvedimento di rigetto della istanza di accertamento di conformità, basato sul parere negativo della Soprintendenza, è illegittimo, stante l insussistenza del potere della stessa ad esprimere il suo parere nell ambito del suddetto procedimento. Tale parere, in tali ipotesi, non deve essere richiesto in quanto non deve essere espresso. Se espresso, esso è del tutto inefficace ed indifferente rispetto al procedimento edilizio. I centri storici non rientrano infatti tra le aree tutelate (paesaggisticamente) per legge ai sensi dell art. 142 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. I centri storici, come già fatto osservare, rientrano invece tra gli immobili e le aree di notevole interesse pubblico, come descritti all art. 136 del Codice. Tuttavia, affinché tali beni vengano attratti al particolare regime di tutela previsto dalla legge, è sempre necessaria la dichiarazione di notevole interesse pubblico. In assenza di un vincolo specifico che abbia ad oggetto il centro storico cittadino, quale bene culturale d insieme ai sensi del richiamato art. 136 del D.lgs 22 gennaio 2004 n. 42, non è pertanto ipotizzabile l applicazione delle disposizioni del Codice dei beni culturali sul particolare procedimento autorizzatorio degli interventi edilizi che abbiano oggetto immobili ivi collocati, salvo che il vincolo abbia fondamento in una 1 La presente Disposizione Tecnico Organizzativa riveste carattere regolamentare. 2 Art Immobili ed aree di notevole interesse pubblico 1. Sono soggetti alle disposizioni di questo Titolo per il loro notevole interesse pubblico: (comma così modificato dall'art. 2 del d.lgs. n. 63 del 2008) a) le cose immobili che hanno cospicui caratteri di bellezza naturale, singolarità geologica o memoria storica, ivi compresi gli alberi monumentali; b) le ville, i giardini e i parchi, non tutelati dalle disposizioni della Parte seconda del presente codice, che si distinguono per la loro non comune bellezza; c) i complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale, inclusi i centri ed i nuclei storici; d) le bellezze panoramiche e così pure quei punti di vista o di belvedere, accessibili al pubblico, dai quali si goda lo spettacolo di quelle bellezze. 3 Di cui agli artt. 136 e s.s. del D.Lgs. n. 42/2004. Settore Sviluppo Urbano Sportello Unico per l Edilizia Pagina 1

2 previsione di piano paesaggistico ovvero in altro provvedimento puntuale che abbia dichiarato l immobile di interesse culturale in ragione del suo pregio storico artistico. In mancanza di uno specifico regime vincolistico sul bene infatti, l intervento della Soprintendenza per i beni storici e paesaggistici non potrebbe ammettersi se non nei casi e nei limiti previsti dalla legge. Naturalmente resta invece inteso che se l intervento edilizio è riferito ad un immobile sottoposto invece a tutela culturale (e quindi dotato di espressa, formale e specifica dichiarazione di interesse culturale ex art. 13 del D.Lgs. n. 42/2004) 4, ai sensi del Titolo I, Capo I, Parte II, del D.Lgs. n. 42/2004, occorre acquisire la preventiva autorizzazione da parte della Soprintendenza, di cui agli artt. 21 e seguenti dello stesso Codice, a pena di inefficacia della CILA o della SCIA e di improcedibilità della richiesta di PdC e dell istanza di conferenza di servizi preventiva, come peraltro indicato nel Modello 1 unificato regionale Richiesta o presentazione di titolo edilizio o istanza preventiva di conferenza di servizi, nel quadro riepilogativo della documentazione disponibile presso il comune e allegata. E appena il caso di far osservare che comunque, in tale ultima ipotesi, si tratta di acquisire dalla Soprintendenza, una vera e propria autorizzazione e non un parere. Tutto ciò è stato autorevolmente sancito dal Consiglio di Stato, Sezione VI, con pronunciamento n , del sabato 10 marzo Oltre agli immobili con interesse culturale ex lege, di cui all art. 10, c. 1, del D.Lgs. n. 42/2004, fin tanto che non sia stata eseguita la verifica dell interesse culturale di cui all art. 12 dello stesso Decreto. Settore Sviluppo Urbano Sportello Unico per l Edilizia Pagina 2

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