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1 DOCUMENTO DI AUTOVALUTAZIONE APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DI VIGILANZA IN MATERIA DI ORGANIZZAZIONE E GOVERNO SOCIETARIO DELLE BANCHE. LETTERA DEL GOVERNATORE DELL'11 GENNAIO approvato dal Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2014 (All. A al Verbale) Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

2 INDICE Premessa e analisi normativa... 3 Sezione I. Composizione quali-quantitativa Numero dei componenti Diversity Disponibilità di tempo e cumulo di incarichi Riunioni Analisi degli incarichi dei Consiglieri Valutazione sulla competenza professionale e repitazionale. 6 Sezione II. Analisi funzionamento del CdA Prassi operative e flussi informativi Comitati Amministratori Indipendenti e Ruolo del Presidente del CdA Analisi del Comitato esecutivo Amministratore indipendente Presidente del CdA... 8 Sezione III. Analisi del progetto di Assessment Metodo di autovalutazione Esiti... 9 Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

3 1. Premessa e Analisi normativa. Al fine di effettuare il processo di autovalutazione quali-quantitativo richiesto dalla Lettera del Governatore della Banca d Italia dell 11 gennaio 2012, il Consiglio di amministrazione della Bcc di Gatteo ha optato, per una metodologia operativa che si basa sull analisi, in forma collegiale, delle vigenti disposizioni in materia di requisiti di onorabilità e professionalità per le Banche di Credito Cooperativo, nonché dei riferimenti statutari e regolamentari adottati. In particolare: - l articolo 26 del Testo Unico Bancario; - gli articoli 2 e 5 del Regolamento del Ministro del Tesoro del 18 marzo 1998 n. 161; - le Disposizioni in materia di governo societario del 4 marzo 2008; - le Disposizioni di Vigilanza, Titolo II, Capitolo 2 della Circolare Banca d Italia 229/99; - lo Statuto della Banca (che è conforme allo statuto tipo delle BCC-CR approvato dalla Banca d Italia il 21 febbraio 2011), come da ultimo modificato con delibera assembleare del 16/12/2011 e che oltre a rappresentare il punto di intersezione dei diversi piani normativi disciplinanti il modello societario delle BCC-CR (Testo Unico bancario, Codice Civile e leggi speciali sulla cooperazione), rappresenta un corpus normativo uniforme, in linea con i caratteri propri di una speciale impresa bancaria cooperativa a mutualità prevalente e rappresenta, altresì, lo strumento normativo bussola dei doveri e dei poteri degli esponenti; - in tale ambito rilevano l articolo 2, che rappresenta il compendio dei principi ispiratori delle banche della Categoria, richiama espressamente la Banca, e quindi i suoi amministratori, ad agire in coerenza con la Carta dei Valori del Credito Cooperativo; l'articolo 32 inerente alla composizione del Consiglio di Amministrazione che al secondo comma stabilisce i requisiti per la nomina dei consiglieri; l articolo 33, dove vengono fissati limiti al numero degli amministratori. - il punto 8 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo, che stabilisce che Il Credito Cooperativo si impegna a favorire la crescita delle competenze e della professionalità degli amministratori, dirigenti, collaboratori e la crescita e la diffusione della cultura economica, sociale, civile nei soci e nelle comunità locali ; - il punto 10 della Carta dei Valori del Credito Cooperativo, che sancisce per tali esponenti che gli amministratori del Credito Cooperativo si impegnano sul proprio onore a partecipare alle decisioni in coscienza ed autonomia, a creare valore economico e sociale per i soci e la comunità, a dedicare il tempo necessario a tale incarico, a curare personalmente la propria qualificazione professionale e formazione permanente ; - i regolamenti adottati dalla Banca e segnatamente: il regolamento assembleare ed elettorale, la regolamentazione sui limiti al cumulo degli incarichi e sui flussi informativi. Inoltre, il Cda ha tenuto conto dell'avvertenza di cui all articolo 32 dello Statuto, laddove viene previsto che la "società favorirà una composizione articolata del Consiglio di Amministrazione, che salvaguardi la rappresentanza della base sociale nella sua totalità, in termini di categorie economiche, professionalità, ambito territoriale, età anagrafica, appartenenza di genere complessivamente presenti." nonché delle previsioni del Regolamento elettorale approvato il 20 dicembre 2013, in particolare all'articolo 18 che definisce i requisiti per candidarsi come amministratore. E stata infine presa visione dell analisi dei risultati dei processi di autovalutazione pubblicati da Banca d Italia lo scorso novembre 2013, nonché del documento posto in consultazione dalla stessa in materia di Disposizioni di vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche con la quale si intende recepire le innovazioni introdotte dalla direttiva 2013/36/UE il cui termine per il recepimento è fissato al 31 dicembre In particolare, il cap. 6. Autovalutazione degli organi, tratta alle pp la prevista revisione delle normative di vigilanza in materia. La metodologia adottata e gli esiti finali sono dettagliati nella sezione III del presente documento. Sezione I Composizione quali-quantitativa L analisi della composizione considerata ottimale in conformità agli obiettivi richiesti viene effettuata distinguendo gli aspetti quantitativi da quelli qualitativi. Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

4 1. Numero dei Componenti Con riferimento alla composizione quantitativa, il numero degli amministratori è definito dal primo comma dell'articolo 32 dello Statuto, in un numero massimo di tredici. L'attuale numero di sette sembra rispondere all'esigenza di non avere un Organo pletorico e di garantire comunque un articolata composizione del Consiglio in relazione alla base sociale, nonché un adeguata dialettica interna. Si reputa, pertanto, la composizione quantitativa dell Organo prevalentemente adeguata e coerente con le disposizioni richiamate, anche se sembrerebbe opportuno valutare l eventuale limitata estensione del numero dei componenti in rapporto alle masse intermediate ed alla diffusione territoriale. L Organo ritiene prematura la proposta. Al riguardo verranno avviate comunque ulteriori ed approfondite riflessioni interne. Si evidenzia, altresì, che la ripartizione dei compiti tra gli amministratori, anche in ragione delle competenze assegnate al Comitato Esecutivo, nel rispetto del ruolo collegiale assegnato dallo Statuto al Consiglio, sia al momento coerente con il numero previsto. 2. Diversity Per quanto riguarda i profili qualitativi della composizione degli Organi, la Banca all atto della nomina o dell eventuale cooptazione di esponenti aziendali, segue una specifica procedura attuativa delle Istruzioni di vigilanza in materia che impongono, in ragione del ruolo ricoperto, di possedere requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza. Si accerta che, alla data odierna, tutti i componenti del Cda hanno i requisiti di onorabilità, professionalità ed indipendenza richiesti dalle norme richiamate. L analisi condotta in merito ai criteri qualitativi di composizione degli Organi, evidenzia che l individuazione di alcuni dei profili qualitativi degli amministratori è da rinvenirsi nel dettato dell'articolo 32 dello Statuto della Banca che definisce i requisiti per l eleggibilità alla carica di amministratore e al primo comma stabilisce, coerentemente con la natura di società cooperativa a mutualità prevalente dell azienda, che gli amministratori devono essere soci della stessa, previsione questa che è diretta conseguenza del modello democratico della cooperazione di credito. Il peculiare profilo di governance di una Banca di Credito Cooperativo si fonda, infatti, su un sistema democratico elettivo di nomina degli amministratori, scelti dall'assemblea dei soci tra i propri membri con voto capitario. Ne consegue che gli Organi di governo sono composti da persone con esperienze pregresse, competenze e caratterizzazioni eterogenee, agevolando così, in modo coerente con il peculiare modello giuridico di tale tipologia di banche, la diversificazione della composizione degli Organi. Nel contesto delineato, per una composizione ottimale dell Organo, rileva anche la già richiamata avvertenza presente sotto il citato articolo 32 dello Statuto, ove si richiede nel Consiglio la rappresentanza delle diverse componenti della base sociale in termini di categorie economiche, ambito territoriale, appartenenza di genere, età anagrafica e di genere. La Banca reputa un valore la presenza nel Consiglio dei rappresentanti dei soci in termini di espressione delle categorie economiche e del territorio. Questo consente che apportino il giusto grado di conoscenza delle comunità stesse e delle relative esigenze in termini di servizi bancari. A riguardo, il Consiglio osserva che alla data del 31/12/2013 la compagine sociale è pari a soci, di cui maschi (74,6%) e 515 femmine (25,4%) e vede la partecipazione di soci appartenenti alle seguenti categorie: - Pensionati 34,0%, Lavoratori dipendenti 22,4%, Imprenditori 17,8%, Artigiani 5,9%, Società 4,0%, Commercianti 3,8%, Professionisti 2,8%, Casalinghe 2,1%, Agricoltori 1,9%, Operatori turistici 1,4%. Pertanto, è opportuno che siano presenti nel Consiglio i rappresentanti delle principali categorie, vale a dire Pensionati, Lavoratori dipendenti, Imprenditori, Artigiani e Commercianti. La Banca ritiene, infatti, che le peculiarità strutturali delle Banche di credito cooperativo a mutualità prevalente, determinate anche dalle disposizioni primarie e secondarie che ne definiscono la concreta operatività (quali ad esempio, i vincoli in materia di zona di competenza territoriale e prevalenza della operatività con i soci di cui all articolo 17 dello Statuto) richiedano una presenza differenziata in Consiglio con riguardo non solo a professionalità prettamente tecniche dell'attività bancaria ma anche di conoscenza del territorio di insediamento e della base sociale. Il Consiglio passa quindi alla valutazione della propria composizione che vede la presenza di 1 pensionato, 1 lavoratore dipendente, 2 imprenditori, 1 artigiano, e 2 commercianti, quindi pienamente rispondente alle prime cinque categorie rappresentate nella base sociale. Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

5 Elenco dei componenti del Cda Categoria di appartenenza Età (anni) Galassi Gabriele Presidente Dipendente 56 Andreucci Guglielmo Vice Presidente Artigiano 71 Gardini Marco Consigliere Imprenditore 52 Grilli Pier Luigi Consigliere Pensionato 62 Sapigni Claudio Consigliere Commerciante 57 Vitali Francesco Consigliere Imprenditore 66 Abbondanza Luciano Consigliere Commerciante 61 L età media, pari ad anni 60,7, seppure ritenuta non elevata anche in prospettiva, è comunque suscettibile di miglioramento. Non è rappresentato il genere femminile, che rappresenta circa il 25% della base sociale. Non viene sottovalutata l importanza di una corretta proporzione di genere all interno del CdA anche se non va sottaciuta, ancorché con compiti e specifiche diverse, la presenza di 2 professioniste nell ambito del Collegio Sindacale. Inoltre i consiglieri sono espressione delle seguenti filiali di riferimento: 3 per Gatteo (26,7% dei soci di riferimento), 2 per Gatteo a Mare 16,2%) 1 per S. Angelo (14,5%) e 1 per Gambettola (15,5%). Non sono rappresentate le filiali di Budrio di Longiano (14,3%), Valverde (5,2%), Cesenatico (3,48%) e Cesena (3,83%). Elenco dei componenti del CdA Filiale di riferimento Galassi Gabriele Presidente Filiale 0 e 8 Andreucci Guglielmo Vice Presidente Filiale 1 Gardini Marco Consigliere Filiali 0 e 8 Grilli Pier Luigi Consigliere Filiali 0 e 8 Sapigni Claudio Consigliere Filiale 3 Vitali Francesco Consigliere Filiale 4 Abbondanza Luciano Consigliere Filiale 1 Si è considerato il TURN OVER degli esponenti all interno del CdA. I Consiglieri hanno una permanenza media pari a 10,3 anni. Si considera questo dato come positivo anche se al fine di favorire un costante turn over si è adottato nel Regolamento Elettorale ed Assembleare approvato il 20 dicembre 2013 un comma specifico (art. 18 comma 2bis ) che consente una anzianità di carica complessiva media di 15 esercizi. 3. Disponibilità di tempo e cumulo di incarichi Come da disposizioni di vigilanza sulla Governance, si richiama l importanza data dal CdA sul tempo e le risorse dedicate al compito di responsabilità dell Organo. Sul tema, l intero Cda condivide pienamente che gli esponenti debbano dedicare tempo e risorse adeguate alla complessità del loro incarico. In osservanza delle Disposizioni sul governo societario del 2008 (par. 3, lett. b), p. 8) ha deciso di adottare specifici riferimenti al riguardo con apposita delibera. Tali parametri sono stati determinati in coerenza con il ridotto profilo dimensionale e di complessità operativa della Banca, alla luce dei quali appaiono ad oggi tuttora adeguati. Apposito Regolamento sul Cumulo degli incarichi è allegato al Regolamento Assembleare ed elettorale ed è stato approvato dall Assemblea dei soci in data 20 dicembre Riunioni In merito alla tempistica delle riunioni consiliari e del Comitato Esecutivo, ai sensi dell articolo 36 dello Statuto, il Consiglio di Amministrazione e il Comitato, sono convocati dai rispettivi Presidenti, o da chi li sostituisce, di norma e salvo urgenza una volta alla settimana ed ogni qualvolta lo ritenga opportuno, oppure quando ne sia fatta domanda motivata dal Collegio sindacale oppure da un terzo almeno dei componenti del Consiglio stesso. In presenza di tematiche di particolare interesse, al fine di consentire un adeguato approfondimento da parte di tutti i consiglieri, vengono convocate riunioni appositamente dedicate alla trattazione dell argomento posto all ordine del giorno (es. esame ed approvazione di nuovi regolamenti aziendali, resoconto Icaap, ecc.). L attività del Consiglio di Amministrazione viene supportata oltre che dal Direttore generale, dai responsabili delle principali funzioni aziendali attraverso la loro partecipazione ai lavori, ove ritenuto utile e Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

6 opportuno dal Presidente del CdA.. In particolare, in occasione della discussione/presentazione di particolari documenti, di cui si elencano di seguito i principali, questi sono invitati a partecipare alle riunioni del Consiglio: - Esame posizioni di credito non performing e determinazione quote di dubbio realizzo; - Esame situazioni periodiche del portafoglio Titoli e della Liquidità; - Esame report delle funzioni di Controllo Interno (Conformità, Risk controller, Antiriciclaggio) e delle funzioni di Controllo esternalizzate (Internal Audit); - Esame report periodici sull andamento commerciale; - Esame Piano strategico e Budget aziendale; - Deliberazioni di Regolamenti interni; - Approvazione Bilancio d esercizio e segnalazioni semestrali. Il CdA, in virtù della particolare rilevanza assegnata al sistema dei controlli interni, considera importante un confronto frequente e diretto con i Responsabili delle funzioni di gestione e di controllo della Banca, che ha registrato nel corso del 2013 le seguenti partecipazioni: Responsabili di funzioni di gestione e controllo N. di partecipazioni a riunioni del Cda per presentazione di relazioni nel corso del 2013 Resp. Area Pianificazione e Controllo 29 Resp. Area Finanza ed Estero 7 Resp. Area Commerciale 6 Resp. Area Amministrativa 2 Resp. Area Crediti 1 Resp. Servizio Legale 5 Resp. Servizio Antiriciclaggio 6 Resp. Servizio Pianificazione e Controllo 6 Resp. Servizio Marketing 1 TOTALE 63 Le sedute consiliari hanno una durata media di 4,5 ore, mentre quelle del Comitato di un ora. La partecipazione alle riunioni è molto elevata, attestandosi la percentuale media delle singole presenze al 96% sull anno, sia per il Consiglio che per il Comitato esecutivo. Alla luce dei riferimenti sopra richiamati, ed alle deleghe in materia creditizia espressamente conferite al Comitato Esecutivo, il Cda ritiene che la tempistica delle riunioni consiliari sia adeguata mentre si propone un calendario del Comitato Esecutivo a settimane alternate, previa verifica della funzionalità dell organo semestralmente. Tutte le riunioni sono oggetto di verbalizzazione ai sensi dell art. 38 dello Statuto sociale. 3.2 Analisi degli incarichi dei Consiglieri Oltre alle verifiche del puntuale rispetto del Regolamento sul Cumulo degli incarichi allegato al Regolamento Assembleare ed elettorale ed approvato dall Assemblea dei soci in data 20 dicembre il Consiglio ha provveduto in data 31/7/2013 e 16/10/2013 ad effettuare le opportune verifiche ai sensi dell articolo 36 della legge 214/2011 che introduce il divieto per i titolari di cariche negli organi gestionali e di sorveglianza e di controllo, e per i funzionari di vertice, di imprese operanti nei settori del credito, assicurativo e finanziario, di assumere o esercitare un analogo incarico in imprese o gruppi di imprese concorrenti. Alla luce dei criteri interpretativi diffusi congiuntamente da Banca d Italia, Consob e Isvap nel CdA del 23 maggio 2012 il Consiglio ha esaminato la situazione degli esponenti aziendali della Bcc Gatteo e le relative dichiarazioni, rilevando che non sussistono incompatibilità di cariche rientranti nel campo applicativo della disposizione normativa di cui all art. 36 della legge 214/ Valutazione sulla competenza professionale e reputazione Con riguardo all esigenza che i componenti degli Organi siano dotati di professionalità adeguate al ruolo da ricoprire, anche in eventuali comitati interni al Consiglio e calibrate in relazione alle caratteristiche operative e dimensionali della banca, oltre che alla mera verifica dei requisiti minimi di legge, si evidenzia che il regolamento assembleare prevede che per ripresentare la candidatura i componenti del CdA debbano partecipare ai corsi di formazione promossi dalla Federazione delle BCC al fine di mantenere costantemente adeguato il livello di Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

7 professionalità degli amministratori e un livello di conoscenza delle tematiche bancarie e delle normative di riferimento tempestivamente aggiornato in funzione dell evoluzione delle stesse e del contesto operativo delle banche associate. In particolare, ai sensi dell art. 18 comma 2 del Regolamento assembleare vigente, non può candidarsi l amministratore uscente che non ha conseguito durante il proprio mandato triennale almeno 8 (otto) crediti formativi. Per gli amministratori al primo mandato i crediti sono aumentati della metà. Al Consiglio è comunque concesso di predeterminare eventuali ipotesi di dispensa parziale o totale dall obbligo di formazione permanente degli amministratori. Il piano formativo seguito dai componenti del Consiglio di Amministrazione, definito coerentemente con le caratteristiche operative e di mercato e l evoluzione del contesto normativo e in stretto raccordo con le iniziative di Categoria dianzi citate, ha previsto lo sviluppo delle competenze nelle seguenti aree tematiche: contrasto al Riciclaggio; correttezza delle relazioni fra banca e cliente; l autovalutazione del governo societario; linee guida contro le irregolarità sanzionate da Banca d Italia; controlli interni, governante, conflitti di interesse; la situazione delle BCC in Emilia-Romagna; il bilancio di esercizio 2012; la lettura di un bilancio BCC; il rischio fiscale della banca. I consiglieri uscenti hanno effettuato corsi di formazione nel triennio per circa 50 ore a testa, totalizzando una media personale di 12,7 crediti formativi. Tutti i consiglieri, ad esclusione del consigliere Abbondanza Luciano, cooptato in data 8 gennaio 2014, hanno superato il minimo previsto dal vigente regolamento assembleare ed elettorale. Con riguardo alle figure del Direttore Generale e del Vice Direttore Generale, i cui ruoli, alla luce del modello di governance assumono ulteriore rilievo pur tenuto conto del ridotto profilo di complessità operativa derivante anche dalle specifiche previsioni di legge e di statuto, la Banca ha posto particolare attenzione alla verifica delle competenze professionali e delle esperienze pregresse funzionali all assolvimento del ruolo, ferme le altre verifiche disposte dalla vigente normativa. A esito degli approfondimenti condotti, nel ribadire che tutti i componenti degli Organi hanno i requisiti normativamente richiesti, il CdA ritiene che l'attuale composizione sia prevalentemente conforme allo schema di valutazione e ai criteri qualitativi sopra definiti. In questa sede si vuole richiamare l attenzione che viene posta sui requisiti di onorabilità per tutelare la banca da rischi reputazionali. Oltre al rispetto di vigenti disposizioni normative e regolamentari ai membri del CdA, nello svolgere il proprio incarico, viene richiesto un comportamento consono alla responsabilità del ruolo per non compromettere la onorabilità sia personale che della banca e non generare rischi reputazionali. Sezione II Analisi funzionamento del CdA 1. Prassi operative e flussi informativi Preliminarmente, tutti i membri del Cda concordano sull importanza fondamentale che la circolazione delle informazioni verso e tra gli Organi e al loro interno riveste per assicurare una consapevole assunzione del ruolo e delle responsabilità dei componenti degli stessi, come previsto anche dall art comma 6 del c.c. gli amministratori sono tenuti ad agire in modo informato; ciascun amministratore può chiedere agli organi delegati che in consiglio siano fornite informazioni relative alla gestione della società. Un efficace gestione del rischio richiede, infatti, un efficiente comunicazione interna sui rischi della Banca non solo all interno dell intera struttura organizzativa ma anche nei rapporti tra gli Organi e la struttura stessa. In particolare, con delibera del Consiglio di Amministrazione del 3 ottobre 2012, la Banca ha aggiornato il Regolamento dei flussi informativi, redatto alla luce delle Disposizioni di Vigilanza in materia di organizzazione e governo societario delle banche del 4 marzo Nell ambito delle attività di mappatura quali-quantitativa dei rischi propedeutica al processo di autovalutazione ICAAP sono previsti specifici momenti di analisi volti ad appurare l esistenza di adeguati flussi informativi e il relativo livello di efficacia e coerenza. Inoltre, durante l ultima analisi organizzativa condotta nel corso del 2012 con il supporto di un consulente esterno qualificato (dott. Andrea Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

8 Onofri di Teseo Srl di Milano società specializzata nella consulenza diretta agli intermediari finanziari), era stato effettuato un esame dell adeguatezza dei flussi informativi previsti, strumentale alla individuazione di potenziali aree di miglioramento, al fine di garantire nel continuo un adeguata circolazione delle informazioni verso gli organi aziendali e al loro interno. L attuale Regolamento dei Flussi informativi prevede: - la tempistica, le forme e i contenuti della documentazione che deve essere trasmessa ai singoli componenti degli Organi, ritenuta necessaria per l adozione delle delibere sulle materie all ordine del giorno; - il contenuto minimo dei flussi informativi periodici, con particolare riferimento a quelli relativi alle varie tipologie di rischio rilevanti e agli eventuali scostamenti dei consuntivi rispetto alle strategie definite; - i soggetti/le unità organizzative tenute alla redazione e trasmissione della documentazione. Nel corso del 2013 la Banca ha iniziato ad utilizzare un nuovo strumento messo a disposizione dal servizio di ALM di Cassa Centrale Consulenza Direzionale Plus che consente il monitoraggio di una pluralità di indicatori e il posizionamento della Banca in rapporto a diversi benchmark di riferimento, con particolare riguardo per: - adeguatezza patrimoniale della Banca; - situazione di liquidità; - forbice creditizia; - indicatori del Credito; - indicatori di Raccolta; - Rifinanziamento del portafoglio titoli. Nell ambito di un ulteriore sviluppo ed implementazione delle reportistiche direzionali rivolte agli Organi apicali, la Banca intende sviluppare ulteriormente le informative utilizzate, adeguando costantemente il cruscotto direzionale contenente l esposizione ai rischi e dei presidi in essere, anche in considerazione delle novità introdotte dal 15 aggiornamento della Circolare n. 263 del 27 dicembre 2006 (Nuove Disposizioni di Vigilanza Prudenziale sul Sistema dei Controlli Interni, Sistemi informativi e Continuità Operativa). 2. Comitati- Amministratori Indipendenti e Ruolo del Presidente del CdA 2.1 Analisi del Comitato Esecutivo Unico Comitato deliberato dal CdA è il Comitato esecutivo, costituito con decorrenza 30 giugno 2010 ai sensi dell art 41 dello Statuto, in seguito al superamento del limite dei 500 milioni di euro dell attivo. Le deleghe attribuite sono state deliberate dal Cda e riguardano l approvazione di finanziamenti al di sotto di un certo limite minimo d importo, revoche di affidamenti e riduzioni ipotecarie. Le sedute sono state settimanali fino alla data del 26 Febbraio 2014 allorquando il CdA ha deliberato di svolgere il C.E. a settimane alterne previo controllo semestrale della funzionalità dell organo. Avendo attualmente il CdA nr.7 membri ed attivando una turnazione fra i componenti si è deciso, su proposta del Presidente del CdA, di nominare 1 componente fisso che prende la qualifica di Presidente del C.E. coadiuvato a turni semestrali da tre componenti del CdA. Il Direttore Generale Sarpieri Rino partecipa al Comitato Esecutivo in qualità di Segretario e Proponente. Il Comitato trasmette un flusso di rendicontazione semestrale della propria attività al Consiglio di amministrazione. 2.2 Amministratore Indipendente Il Consiglio ha provveduto con deliberazione del 20 giugno 2012, e succ. mod., l ultima in data 16/11/2013 a nominare l Amministratore indipendente titolare e l Amministratore indipendente sostituto per ottemperare alle procedure deliberative ex Sezione III, Capitolo 5, Titolo V della Circolare Banca 263/06. Ad oggi, l Amministratore indipendente è stato chiamato a svolgere la sua funzione in un solo caso. 2.3 Presidente del CdA Il Presidente ha 57 anni, quindi un età inferiore a quella media dei componenti il CdA e la permanenza nell incarico è di 3 mandati consecutivi, pari a 9 anni, dopo aver svolto il ruolo di Consigliere per due mandati. E membro del Comitato esecutivo ai sensi del meccanismo di Turn Over adottato e già citato al punto 2.1. Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

9 Sezione III Analisi del progetto di Assessment 1. Metodo di autovalutazione Al fine di consentire un processo di autovalutazione più rispondente alle esigenze richiamate dall Organo di Vigilanza con apposito documento di analisi dei risultati e dei processi di autovalutazione pubblicato lo scorso novembre 2013, si è utilizzato in occasione di questa revisione del documento approvato il 28 marzo 2012, un apposito Questionario anonimo predisposto da Federcasse, che si è rivelato un utile strumento a supporto dello stesso. Le risposte dei singoli consiglieri sono state quindi compendiate in un unico documento dove la voce di griglia avvalorata corrisponde alla casella mediamente più votata; successivamente il Consiglio ha verificato la corrispondenza della scheda valutativa finale proposta con quelle dei singoli questionari compilati e l ha fatta propria. 2. Esiti Dall analisi delle griglia delle risposte a livello di organo, che sintetizza quelle fornite preliminarmente dai singoli consiglieri, emerge un risultato mediamente Più che soddisfacente (punteggio di 4,90 su scala di 6), senza l evidenza di particolari criticità, salvo una valutazione differenziata relativa all eventuale istituzione di Comitati con funzioni propositive e consultive. Si ritiene comunque che il processo di autovalutazione in merito all applicazione delle disposizioni di vigilanza sull organizzazione e il governo societario, al di là dei margini di miglioramento evidenziati nel documento, possa dichiararsi concluso positivamente. Banca di Credito Cooperativo di Gatteo società cooperativa Edizione Marzo

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