DIREZIONE ATTIVITA AMMINISTRATIVA SERVIZIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE RISORSE UMANE DISCIPLINA DELL AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE

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1 REGIONE ABRUZZO CONSIGLIO REGIONALE DIREZIONE ATTIVITA AMMINISTRATIVA SERVIZIO ORGANIZZAZIONE E GESTIONE RISORSE UMANE DISCIPLINA DELL AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE (Artt. 13, 14 e 15 del CCNL e artt. 5,6 e 7 CDI 19/11/2018) Documento composto di n. 5 pagine allegato come parte integrante e sostanziale alla deliberazione dell Ufficio di Presidenza n. 142 del

2 Art. 1 - Oggetto e ambito di applicazione Il presente documento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, e la revoca degli incarichi nonché i criteri per la erogazione della retribuzione di posizione e di risultato delle posizioni organizzative del Consiglio regionale dell Abruzzo, ai sensi degli articoli 13, 14 e 15 del CCNL e degli articoli 5, 6 e 7 del CDI del Consiglio Regionale sottoscritto in data 19/11/2018. Art. 2 - Area delle Posizioni Organizzative Con il termine Posizione Organizzativa (di seguito P.O.) si intende la posizione di lavoro che richiede, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato: a) lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale ed organizzativa; b) lo svolgimento di attività con contenuti di alta professionalità, comprese quelle comportanti anche l iscrizione ad albi professionali, richiedenti elevata competenza specialistica acquisita attraverso titoli formali di livello universitario del sistema educativo e di istruzione oppure attraverso consolidate e rilevanti esperienze lavorative in posizioni ad elevata qualificazione professionale o di responsabilità, risultanti dal curriculum. Art. 3 - Determinazione delle risorse 1. Il fondo per le posizioni organizzative è determinato ai sensi dell art. 67, comma 1, del CCNL così come recepito per la prima quantificazione con Determinazione n. 55/AA/OG del 2 agosto Tale fondo può essere incrementato con risorse corrisposte a carico del bilancio dell Ente, nel rispetto dei limiti individuati dal CCNL e dalla normativa vigente. 2. La quota del fondo per le posizioni organizzative destinata al risultato è quella prevista dalle norme CDI del Consiglio Regionale, che disciplina la materia, vigente per tempo. Art. 4 - Individuazione delle posizioni organizzative 1. I Direttori, sentiti i dirigenti responsabili dei Servizi della Direzione cui sono preposti, e i Dirigenti delle strutture autonome individuano le posizioni organizzative, di cui all art. 2, e ne stabiliscono, altresì, la loro collocazione nell ambito dei Servizi. 2. Le proposte di individuazione delle posizioni organizzative, unitamente alla proposta di graduazione economica delle posizioni medesime effettuata ai sensi dell articolo 5 del CDI sottoscritto in data 19/11/2018, sono approvati con Deliberazione da parte dell Ufficio di Presidenza. Art. 5 - Modalità di conferimento dell incarico 1. I Dirigenti dei servizi, nel formulare la proposta e i Direttori e i Responsabili dei Servizi autonomi, nel conferire l incarico devono tener conto, con particolare riferimento alle attività che la P.O. è chiamata a svolgere, dei seguenti fattori: a. Natura e caratteristiche dei programmi da realizzare b. Requisiti culturali posseduti, attitudini, capacità professionale ed esperienza acquisiti.

3 2. Il Dirigente che formula la proposta e il Direttore che conferisce l incarico, ovvero il Dirigente nel caso delle strutture autonome, acquisiscono le candidature dei dipendenti interessati mediante la predisposizione di apposito avviso interno. 3. Al fine dell individuazione del soggetto a cui conferire l incarico sarà esperita una procedura, per titoli volta all evidenziazione delle professionalità. 4.Nella valutazione dei titoli, desumibili dal curriculum, saranno presi in considerazione i titoli culturali e professionali e la competenza tecnica e specialistica acquisita. 5. Il giudizio attribuito dall esame dei titoli, qualora sufficiente, costituirà la precondizione per l inserimento nel novero delle professionalità a cui affidare la responsabilità dell incarico. 6. La procedura si conclude con il provvedimento, assunto dal Direttore della direzione interessata, di assegnazione dell incarico di posizione organizzativa sulla base della proposta del Dirigente della struttura a cui afferisce la P.O. 7. Ad ogni avviso potranno partecipare tutti i dipendenti di categoria D del Consiglio regionale interessati all affidamento oggetto del bando. Nel caso in cui il dipendente interessato sia già titolare di altro incarico, la partecipazione è subordinata all accettazione della rinuncia, all incarico di P.O. in essere, da parte del Direttore che lo aveva conferito. 8. I bandi per il conferimento degli incarichi di Posizione Organizzativa sono, di norma, emanati nei mesi di giugno e di dicembre al fine di permettere ai Dirigenti e ai Direttori di adeguare gli obiettivi di performance ad eventuali trasferimenti di personale conseguenti agli affidamenti degli incarichi. Art. 6 - Durata 1. Gli incarichi correlati ad attività ordinaria hanno durata biennale, in relazione al programma di attività, rinnovabile tacitamente fino al 3 anno. 2. Al fine di far coincidere la scadenza degli incarichi con l anno solare, gli incarichi conferiti nel corso dell anno scadono il 31 dicembre del medesimo anno. 3. La valutazione per periodi inferiori all anno è consentita soltanto: Per gli incarichi conferiti in corso d anno (dalla data di affidamento al 31 dicembre del medesimo anno); In caso di cessazione dal servizio; In caso di trasferimento ad altro incarico. Art. 7 Revoca dell incarico 1. L incarico di Posizione Organizzativa può essere revocato prima della scadenza, ai sensi dell art. 14, comma 3 del CCNL 21/5/2018, con atto scritto e motivato, in relazione a intervenuti mutamenti organizzativi o in conseguenza di valutazione negativa della performance individuale, previa acquisizione in contradditorio delle considerazioni del dipendente interessato. 2. La revoca comporta la perdita, dalla data di definitiva adozione del relativo provvedimento direttoriale di revoca, della retribuzione di posizione e della retribuzione di risultato. In tal caso il dipendente resta inquadrato nella categoria di appartenenza e viene restituito alle funzioni del profilo di appartenenza.

4 Art. 8 Retribuzione di posizione e di risultato 1. Il trattamento economico accessorio del personale della categoria D titolare di posizione organizzativa è composto dalla retribuzione di posizione e dalla retribuzione di risultato. 2. L Ufficio di Presidenza stabilisce il valore della retribuzione di posizione nell ambito del sistema di graduazione definito dal Contratto Decentrato Integrativo. 3. Il valore teorico di cui al comma 2 può essere incrementato una tantum da specifiche destinazioni nel rispetto delle disposizioni contrattuali e legislative vigenti. 4. Il compenso individuale teorico è ottenuto riproporzionando in dodicesimi il valore teorico di cui al comma 2 al periodo di espletamento dell incarico nel caso in cui questo risultasse inferiore all anno. 5. La retribuzione di risultato è corrisposta sulla base delle risultanze del sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale a conclusione di ciascun ciclo annuale secondo i criteri definiti negli articoli 12, 13, 14 e 15. Art. 9 - Incarichi ad interim 1. Gli eventuali incarichi affidati ad interim, sono remunerati con la sola retribuzione di risultato. Il compenso individuale teorico, in armonia con le vigenti disposizioni contrattuali nazionali e decentrate, è pari al 15% della retribuzione di posizione prevista per la struttura diretta ad interim riproporzionato in dodicesimi al periodo di espletamento dell incarico nel caso in cui questo risultasse inferiore all anno. 2. La retribuzione di risultato è corrisposta sulla base delle risultanze del sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale a conclusione di ciascun ciclo annuale secondo i criteri definiti negli articoli 12, 13, 14 e 15. Art Acquisizione delle risultanze del sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale. Al termine del ciclo annuale di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale e nel rispetto dei termini definiti dal sistema, la struttura preposta alla organizzazione e gestione delle risorse umane acquisisce le risultanze delle valutazioni ed in particolare, ai fini dell erogazione della retribuzione di risultato ai titolari di posizione organizzativa, le schede di valutazione della performance organizzativa di ciascuna struttura di livello dirigenziale e le schede di valutazione della prestazione individuale dei titolari di P.O. Art Individuazione del valore individuale effettivo. 1. Il valore individuale effettivo attribuibile a ciascun incaricato è direttamente collegato al livello di performance organizzativa conseguita dalla struttura di appartenenza. Esso è determinato riproporzionando il compenso individuale teorico alla valutazione conseguita dalla struttura organizzativa di appartenenza, espressa in centesimi, a condizione che la stessa sia almeno pari a 40/ In presenza di una valutazione inferiore a 40/100 il valore effettivo è pari a zero.

5 Art Determinazione della retribuzione di risultato. 1. La retribuzione di risultato erogabile è direttamente collegata alle risultanze del processo di valutazione individuale ed è calcolata in due distinte quote denominate convenzionalmente: a) Quota base individuale (quota 1); b) Quota aggiuntiva individuale (quota 2). 2. Gli incarichi ad interim sono remunerati con la sola quota base. Art Quantificazione della quota base individuale. 1. La quota base individuale della retribuzione di risultato è calcolata rapportando percentualmente il valore individuale effettivo al punteggio conseguito da ciascun titolare di P.O. come valutazione della performance individuale a condizione che il punteggio stesso sia almeno pari a 40/ Coloro che non raggiungono un livello di performance individuale almeno pari a 40/100, non percepiscono alcuna retribuzione di risultato. Art Determinazione dei budget di Settore Le risorse che residuano come differenza tra valore individuale effettivo di cui all art. 11 e la quota base individuale di cui all art. 13 vanno ad alimentare tre budget di settore come di seguito specificato: 1. Budget di Settore in cui confluiscono le risorse relative alla Direzione Affari della Presidenza e legislativi; 2. Budget di Settore in cui confluiscono le risorse relative alla Direzione Attività Amministrativa; 3. Budget di Settore in cui confluiscono le risorse relative al Servizio Amministrativo di Supporto alle Autorità indipendenti e al Servizio Segreteria del Presidente, Affari Generali, Stampa e Comunicazione. Art Quantificazione della quota aggiuntiva individuale. 1. Al fine di garantire ai Funzionari che si trovano nelle fasce di merito più alte risorse maggiori, ciascun budget di settore, di cui all art. 14, è ripartito tra il 75% dei funzionari titolari di incarico secondo l ordine di merito, fatte salve le posizioni collocate ex equo con l ultima. 2. La ripartizione è parametrata alla quota base individuale. 3. Dalla ripartizione di cui al comma 2 scaturiscono le singole quote aggiuntive di risultato. Art Pagamento della retribuzione di risultato. Per ciascun titolare di P.O. è disposto il pagamento, a titolo di retribuzione di risultato, di un importo corrispondente alla somma della quota base e della quota aggiuntiva ovvero, per coloro che non hanno titolo a partecipare alla ripartizione di cui all art. 15, di un importo corrispondente alla sola quota base.