UNITÀ FORMATIVA Autonomia Didattica e organizzativa. Anna Maria MASELLI

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1 UNITÀ FORMATIVA Autonomia Didattica e organizzativa Anna Maria MASELLI

2 ANNA MARIA MASELLI 1

3 La società in cui viviamo è in continua evoluzione. Alla scuola il compito di formare allievi che possano adattarsi alle nuove situazioni, possano cogliere le grandi opportunità che gli vengono offerte ( la pluralità di lingue e culture, i saperi e i linguaggi culturali, le tecnologie di informazione e comunicazione). E importante imparare ad imparare per continuare ad apprendere oltre e dopo la scuola, in un ottica di apprendimento permanente Il docente,in una scuola che sta profondamente cambiando anche a causa delle innovazioni normative introdotte, rappresenta una figura chiave. ANNA MARIA MASELLI 2

4 Quale profilo professionale docente viene delineato nella normativa? Quali gli standard professionali? ANNA MARIA MASELLI 4

5 Il profilo professionale è la descrizione delle caratteristiche e dei contenuti tipici legati alla funzione docente. INDICA: i compiti previsti, i contesti organizzativi in cui operare, le modalità di organizzazione del lavoro, i percorsi formativi necessari per raggiungere le competenze richieste. ANNA MARIA MASELLI 5

6 Gli standard sono una guida professionale, le prestazioni attese. Devono essere: flessibili, coerenti, pertinenti, realistici, espliciti, pubblici. Indicano che cosa dovrebbero conoscere ed essere in grado di fare gli insegnanti per contribuire all apprendimento degli studenti. ANNA MARIA MASELLI 6

7 La definizione di un profilo professionale richiede una preventiva chiarezza rispetto all idea di buon insegnante che deve andare incontro ai bisogni degli allievi, delle famiglie, della società. A ritroso, i riferimenti normativi per quanto riguarda il profilo dei docenti sono: T.U.- D.lgs 297/94, art 395 Contratti collettivi nazionali( dal 1994 al 2006/2009 e 2016/2018) D.M.249/2010, art 2 ANNA MARIA MASELLI 7

8 FUNZIONE DOCENTE 1) La funzione docente è intesa come esplicazione essenziale dell attività di trasmissione della cultura, di contributo alla elaborazione di essa e di impulso alla partecipazione dei giovani a tale processo e alla formazione umana e critica della loro personalità. 2) I docenti delle scuole di ogni ordine e grado, oltre a svolgere il loro normale orario di insegnamento, espletano le altre attività connesse con la funzione docente, tenuto conto dei rapporti inerenti alla natura dell attività didattica e della partecipazione al governo della comunità scolastica. In particolare essi: a) Curano il proprio aggiornamento culturale e professionale, anche nel quadro delle iniziative promosse dai competenti organi; b) Partecipano alle riunioni degli organi collegiali; c) Curano i rapporti con i genitori degli alunni delle rispettive classi; d) Partecipano alla realizzazione delle iniziative educative della scuola, deliberate dai competenti organi; e) Partecipano ai lavori delle commissioni di esame e di concorso di cui sono stati nominati componenti. ANNA MARIA MASELLI 8

9 1) La formazione iniziale degli insegnanti di cui all art.1 è finalizzata a qualificare e valorizzare la funzione docente attraverso l acquisizione di competenze disciplinari, psico-pedagogiche, metodologiche didattiche, organizzative e relazionali necessarie a far raggiungere agli allievi i risultati di apprendimento previsti dall ordinamento vigente. 2) E parte integrante della formazione iniziale dei docenti l acquisizione delle competenze necessarie allo sviluppo e al sostegno dell autonomia delle istituzioni scolastiche secondo i principi definiti dal Decreto Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n ) Le competenze di cui ai commi 1 e 2 costituiscono il fondamento dell unitarietà della funzione docente. ANNA MARIA MASELLI 9

10 Il docente dovrebbe possedere competenze: Disciplinari, Psico-pedagogiche Metodologico-didattiche, Organizzative, Relazionali. Tuttavia, mancano attività di monitoraggio e autovalutazione che mettano il docente, soprattutto se alle prime esperienze, in situazione di apprendimento e di crescita professionale e gli permettano di mettere a fuoco gli aspetti forti e gli aspetti deboli della propria professionalità, di comporre un piano personalizzato di sviluppo professionale e di intervenire con opportune occasioni formative. Non sono neanche presenti indicatori relativi alla valutazione degli allievi, sia nella fase di pianificazione e progettazione che nella fase dell insegnamento. Non c è l idea della regolazione continua della progettazione in virtù delle risposte degli allievi e dell insegnante stesso, degli esiti imprevisti, anche se positivi, e del mutamento del contesto. ANNA MARIA MASELLI 10

11 Ai sensi dell art. 3 del D.Lgs 16 aprile 1994, n 297, la scuola è una comunità educante di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, improntata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione. ANNA MARIA MASELLI 11

12 PROFILO PROFESSIONALE DOCENTE Il profilo professionale dei docenti è costituito da competenze disciplinari, INFORMATICHE, LINGUISTICHE, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali, di ORIENTAMENTO e di ricerca, documentazione, valutazione, tra loro collegate e interagenti, che si sviluppano col maturare dell esperienza didattica, l attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. I contenuti della prestazione professionale del personale docente si definiscono nel quadro degli obiettivi generali perseguiti dal sistema nazionale di istruzione e nel rispetto degli indirizzi delineati nel piano dell offerta formativa della scuola. (le competenze in stampatello maiuscolo sono state aggiunte nel CCNL 2016/2018) ANNA MARIA MASELLI 12

13 STANDARD PROFESSIONALI=COMPETENZE PROFESSIONALI Gli standard professionali costituiscono in moltissimi paesi la base per le performances degli insegnanti, ma anche per la loro autovalutazione e sviluppo professionale. Negli USA, ad esempio, esiste dal 1986 il National Board of professional teaching standars. I cinque standard definiti dal NBPTS continuano ad essere il più importante punto di riferimento per quanti sono impegnati a migliorare la formazione iniziale e in servizio degli insegnanti americani, continuano a stimolare l autovalutazione, ad agire da catalizzatori del dibattito sulla professionalità docente e a favorire lo sviluppo dell identità dell insegnante esperto. 1. Conoscono le discipline e sanno insegnarle agli allievi; 2. Sono responsabili della gestione e del monitoraggio dell apprendimento degli allievi; 3. Riflettono in modo sistematico sulle loro pratiche e apprendono dall esperienza; 4. Gli insegnanti si dedicano agli alunni e al loro apprendimento; 5. Sono membri di comunità educante. ANNA MARIA MASELLI 13

14 I primi standard sono stati definiti quattro secoli fa (1599)dai Gesuiti nella RATIO ATQUE INSTITUTIO STUDIORUM 1. SAPERE: sviluppare negli studenti comportamenti adeguati, conoscere le materie di insegnamento, rispettare il programma, rispettare i confini disciplinari fra le materie, conservare la tradizione. 2. SAPER ESSERE: educare gli allievi alla vita esemplare, all obbedienza e alla diligenza; 3. SAPER FARE: preparare bene la lezione, non dettarla, saper spiegare, essere a disposizione degli allievi per spiegazioni supplementari, ripetere le lezioni prima della fine dell anno, valutare profitto e diligenza degli studenti; 4. ETICA PROFESSIONALE: possedere senso di giustizia e di uguaglianza, tener presente il merito come principio ispiratore. ANNA MARIA MASELLI 14

15 Il concetto di standard professionali rimanda ad un contenuto descrittivo delle competenze attese in situazione da parte degli insegnanti, andando quindi oltre un generico e sintetico richiamo normativo, come si può osservare nella tradizione italiana, dagli stati giuridici (T.U. 297/94) ai contratti di lavoro(ccnl 2006/ /2018). Si tratta di competenze sia teoriche, sia pratico-operative in cui le seconde delineano il sapere specialistico del docente. Gli standard professionali hanno un influenza importante per la formazione dei docenti (iniziale e in servizio), per i processi di reclutamento, valutazione, carriera. Richiedono di essere promossi (formati, implementati, valutati) attraverso modalità non astratte e puramente accademiche, ma fortemente connesse ai contesti professionali reali (documento MIUR sviluppo professionale e qualità della formazione in servizio, 16 aprile 2018). ANNA MARIA MASELLI 15

16 Con la pubblicazione della L.107/2015: Valorizzazione del merito del personale docente (commi ) Formazione in ingresso e periodo di prova (commi ) Formazione in servizio obbligatoria e carta elettronica (commi ) ANNA MARIA MASELLI 16

17 CRITERIO: dal latino criterium = distinguere Valorizzazione del merito sulla base: a) Della qualità dell insegnamento e del contributo al miglioramento dell istituzione scolastica, nonché del successo formativo e scolastico degli studenti; b) Dei risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni e dell innovazione didattica e metodologica, nonché della collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; c) Delle responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico e nella formazione del personale. ANNA MARIA MASELLI 17

18 Al termine del triennio 2016/2018 gli USR invieranno al MIUR una relazione con i criteri adottati dalle istituzioni scolastiche e sulla base di dette relazioni un comitato tecnico scientifico, nominato dal Miur, predisporrà le linee guida per la valorizzazione del merito a livello nazionale. ANNA MARIA MASELLI 18

19 Art 1 - comma 3 Il periodo di formazione e prova assolve alla finalità di verificare le competenze professionali del docente, osservate nell azione didattica svolta e nelle attività ad essa preordinate e ad essa strumentali, nonché nell ambito delle dinamiche organizzative dell istituzione scolastica. Art 4 - comma 1 Il periodo di formazione e di prova è finalizzato a verificare la padronanza degli standard professionali dei docenti neo assunti con riferimento ai seguenti criteri: a) Corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche. b) Corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali. c) Osservanza dei doveri connessi con lo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente. d) Partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti. ANNA MARIA MASELLI 19

20 Nell ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo è obbligatoria permanente strutturale. Le attività di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche Quindi la formazione in servizio è nuovamente protagonista come leva importante per il miglioramento del sistema e la valorizzazione del personale (formazione al centro). ANNA MARIA MASELLI 20

21 Il senso della formazione: -ESIGENZE NAZIONALI - priorità del sistema e piani nazionali (es. lingue, competenze digitali, inclusione e integrazione, didattica per competenze, autonomia). - MIGLIORAMENTO - legame tra bisogni individuali, della scuola e del territorio, DELLA SCUOLA - piano di formazione dell istituto. -SVILUPPO PERSONALE E PROFESSIONALE -standard professionali, - portfolio professionale docente. ANNA MARIA MASELLI 21

22 a) Corretto possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche. b) Corretto possesso ed esercizio delle competenze relazionali, organizzative e gestionali. c) Osservanza dei doveri connessi allo status di dipendente pubblico e inerenti la funzione docente. d) Partecipazione alle attività formative e raggiungimento degli obiettivi dalle stesse previsti. a) Possesso ed esercizio delle competenze culturali, disciplinari, didattiche e metodologiche in relazione ai traguardi di competenza e agli obiettivi di apprendimento previsti dagli ordinamenti scolastici. b) possesso ed esercizio delle competenze relazionali e organizzative in relazione alla miglior gestione dell insegnamento e degli ambienti di apprendimento. c) Partecipazione responsabile all organizzazione scolastica, al lavoro collaborativo in rete, anche assicurando funzioni di coordinamento e animazione. d) Cura della propria formazione in forma di ricerca didattica, documentazione, riflessione sulle pratiche, diffusione di esperienze di eccellenza. ANNA MARIA MASELLI 22

23 AREA 1 INSEGNAMENTO ( DIDATTICA) Organizzare situazioni di apprendimento; Osservare e valutare gli allievi secondo un approccio formativo; Coinvolgere gli allievi nel loro apprendimento e nel loro lavoro. AREA 2 PARTECIPAZIONE VITA SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE) Lavorare in gruppo tra insegnanti Partecipare alla gestione della scuola; Informare e coinvolgere i genitori. AREA 3 FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITA ) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione; Servirsi delle nuove tecnologie per le attività progettuali, organizzative e formative; Curare la propria formazione continua AREA 1 INSEGNAMENTO ( DIDATTICA) Progettare e organizzare situazioni di apprendimento con attenzione alla relazione tra contenuti e metodologie; Utilizzare strategie appropriate per personalizzare i percorsi di apprendimento, coinvolgere tutti gli studenti; Osservare e valutare gli allievi; Valutare l efficacia del proprio insegnamento. AREA 2 PARTECIPAZIONE VITA SCOLASTICA (ORGANIZZAZIONE) Lavorare in gruppo tra insegnanti e costruire reti Partecipare alla gestione della scuola collaborando con il DS Informare e coinvolgere i genitori. AREA 3 FORMAZIONE CONTINUA (PROFESSIONALITA ) Affrontare i doveri e i problemi etici della professione; Partecipare e favorire percorsi di ricerca per innovazione, curando la documentazione e il proprio portfolio; Curare la propria formazione continua ANNA MARIA MASELLI 23

24 Il gruppo di lavoro ha condiviso l individuazione di alcune dimensioni della professionalità ( definibili anche aree ). 1) CULTURA, 2) DIDATTICA 3) ORGANIZZAZIONE, 4) ISTITUZIONE/COMUNITA, 5) CURA DELLA PROFESSIONE. ANNA MARIA MASELLI 24

25 La formazione in servizio rappresenta il presupposto fondamentale per lo sviluppo professionale individuale e di tutta la comunità scolastica oltre che obiettivo prioritario dell agenda 2020 che individua nei docenti la risorsa principale per il miglioramento dei sistemi educativi in Europa. La L 107/2015 sollecita i docenti ad assumere altre competenze professionali, oltre ai tipici processi di insegnamento, anche perché lo sviluppo della professionalità, sia in termini di competenze che di carriera, è decisivo per le sfide che ci attendono nei prossimi anni. Inoltre, nel piano triennale di formazione si afferma che il sistema di sviluppo professionale continuo guarda inevitabilmente alle prospettive di carriera dei docenti.. ANNA MARIA MASELLI 25

26 FIGURE STORICHE : collaboratori del DS (art. 34 CCNL scuola 2007/2009) componenti di staff (D.lgs. 165/2001,art. 25, c.5 ) funzioni strumentali (art. 33 CCNL scuola 2007/2009) referenti coordinatori consigli di classe, interclasse e dipartimenti ALTRE FIGURE: tutor per l alternanza (D.lgs. 77/2005, art.5) Coordinamento piano annuale per l inclusione (D.M. 27/12/2012) responsabile della valutazione (DPR 80/2013) tutor per l orientamento (linee guida 2014, c.31) ANNA MARIA MASELLI 26

27 COORDINATORI: figure di coordinamento per personalizzare i percorsi opzionali degli allievi (c. 31 che rimanda al c.28); FIGURE L 107/2015 RESPONSABILI P.N. SCUOLA DIGITALE: da c. 56 a c.62 (c. 59 che rimanda al c.57); INCARICATI con funzioni organizzative e di coordinamento per attuazione autonomia: c. 63 ( le finalità espresse dal comma 1 al comma 4); ORGANICO per progetti con reti di scuole o progetti nazionali: c.65; TUTOR neo immessi: c. 117; COLLABORATORI COADIUTORI 10% c. 83 ( attività di supporto al D.S.) VALORIZZAZIONE: c. 127 ANNA MARIA MASELLI 27

28 «Senza cambiare i nostri modelli concettuali non saremo mai in grado di risolvere i problemi che abbiamo creato con gli attuali modelli concettuali.» Albert Einstein ANNA MARIA MASELLI 28

29 Tecnodid s.r.l. - telefono fax Piazza Carlo III, Napoli Via Palermo, Roma Tecnodid editrice è Ente di Formazione accreditato presso il MIUR ai sensi della Direttiva n. 170/ informazioni (su prodotti, corsi, ecc.) info@tecnodid.it ufficio commerciale: ordini@tecnodid.it redazione: redazione@tecnodid.it

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