IL CONSIGLIO IX LEGISLATURA ATTI:

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1 IL CONSIGLIO IX LEGISLATURA ATTI: SEDUTA DEL 29 MARZO 2011 DELIBERAZIONE N. IX /0169 Presidenza del Presidente BONI Segretario: consigliere SPREAFICO Segretario provvisorio: consigliere MINETTI Consiglieri in carica: ALBONI Roberto FATUZZO Elisabetta PESATO Vittorio ALFIERI Alessandro FERRARI Gianbattista PIZZUL Fabio ALLONI Agostino FORMIGONI Roberto PONZONI Massimo AZZI Rienzo FROSIO Giosuè POZZI Giorgio BARBONI Mario GAFFURI Luca PRINA Francesco BELOTTI Daniele GALLI Stefano PURICELLI Giorgio BETTONI Valerio GIAMMARIO Giuseppe Angelo QUADRINI Gianmarco BIANCHI Dario GIBELLI Andrea Angelo RAIMONDI Marcello BONI Davide GIRELLI Gian Antonio RINALDIN Gianluca BORGHETTI Carlo LA RUSSA Romano Maria RIPARBELLI Doriano BOSCAGLI Giulio LONGONI Giangiacomo ROMEO Massimiliano BOSSETTI Cesare MACCARI Carlo ROSSONI Giovanni BOSSI Renzo MARCORA Enrico RUFFINELLI Luciana Maria BOTTARI Claudio MARELLI Alessandro SAFFIOTI Carlo BRAMBILLA Enrico MARTINA Maurizio SALA Mario BUSCEMI Massimo MAULLU Stefano Giovanni SANTANTONIO Fabrizio CARUGO Stefano MINETTI Nicole SOLA Gabriele CATTANEO Raffaele MIRABELLI Franco SPREAFICO Carlo CAVALLI Giulio NICOLI CRISTIANI Franco TOSCANI Pierluigi CAVICCHIOLI Arianna ORSATTI Massimiliano Gino TOSI Stefano Natale CECCHETTI Fabrizio PAROLINI Mauro VALENTINI PUCCITELLI Paolo CIOCCA Angelo PAROLO Ugo VALMAGGI Sara CIVATI Giuseppe PATITUCCI Francesco VILLANI Giuseppe COLLA Jari PAVESI Giovanni ZAMBETTI Domenico COLUCCI Alessandro PEDRETTI Roberto ZAMPONI Stefano COSTANZO Angelo PENATI Filippo Luigi ZUFFADA Sante CREMONESI Chiara PERONI Margherita Consiglieri in congedo: Consiglieri assenti: MAULLU, RAIMONDI e RINALDIN. SANTANTONIO. Risultano pertanto presenti n. 76 Consiglieri Non partecipa alla votazione: SAFFIOTI Assiste il Segretario dell Assemblea Consiliare: MARIO QUAGLINI OGGETTO: RISOLUZIONE CONCERNENTE IL PROGRAMMA DI LAVORO DELLA COMMISSIONE EUROPEA ANNO INIZIATIVA: COMMISSIONE CONSILIARE I (ART. 103, COMMA 2 DEL REGOLAMENTO GENERALE) CODICE ATTO: RIS/0006

2 2 Il Consiglio regionale della Lombardia Vista la disposizione del primo capoverso del comma quinto dell articolo 117 della Costituzione, la quale prevede che Le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, nelle materie di loro competenza partecipano alle decisioni dirette alla formazione degli atti normativi comunitari [ ] ; Vista la disposizione del comma 3 dell articolo 6 dello Statuto di autonomia della Lombardia, la quale prevede che la Regione Lombardia partecipa, nel rispetto della Costituzione e dell ordinamento comunitario, alla formazione delle politiche dell Unione europea ; Vista la disposizione del comma 4 dell articolo 39 dello Statuto di autonomia della Lombardia, la quale prevede che [ ] diretto coinvolgimento del Consiglio regionale è assicurato con riguardo alla definizione della posizione della Regione nella formazione degli atti comunitari e statali di adeguamento al diritto comunitario ; Vista la disposizione dell articolo 102 del Regolamento generale del Consiglio regionale, la quale prevede che: 1. I lavori del Consiglio regionale concernenti la partecipazione della Regione al processo normativo dell Unione europea sono organizzati in una apposita sessione annuale. 2. La sessione, da tenersi entro il 31 marzo, comprende la presa d atto della relazione sullo stato di conformità dell ordinamento regionale alla normativa comunitaria, l esame del progetto di legge comunitaria regionale e l analisi del Programma legislativo della Commissione europea. 3. All ordine del giorno della sessione non possono essere iscritti altri argomenti. ; Vista la disposizione dell articolo 103 del Regolamento generale del Consiglio regionale, la quale prevede che: 1. Il Programma legislativo della Commissione europea e il progetto di legge comunitaria sono assegnati alla commissione competente in materia di politiche comunitarie e alle altre commissioni per l espressione del parere di cui all articolo Sul Programma legislativo della Commissione europea il Consiglio regionale si esprime con una risoluzione tesa a dettare gli indirizzi di politica comunitaria della Regione. Copia della risoluzione è trasmessa alle Camere. 3. Per l esame degli atti normativi regionali nei casi di cui all articolo 39, comma 5, dello Statuto, si applicano le disposizioni dell articolo 82. ;

3 3 Ritenuto necessario attivare tutte le possibili iniziative per rafforzare il ruolo delle Regioni quali interlocutori privilegiati delle Istituzioni europee anche in collaborazione con altre grandi Regioni; Preso atto delle risultanze delle audizioni svolte dalla Commissione consiliare I rispettivamente con: il Direttore pro tempore della Rappresentanza a Milano della Commissione Europea, Carlo Corazza, in data 26 gennaio; una rappresentanza degli Europarlamentari eletti in Lombardia, in data 25 febbraio; il Sottosegretario del Presidente per l'attuazione del programma ed Expo 2015, Paolo Alli, in data 2 marzo; Visti i contributi fatti pervenire all esito della consultazione con le parti sociali; Considerato che con l entrata in vigore del trattato di Lisbona (1 dicembre 2009), si è compiuto un importante passo avanti per rendere possibile una collaborazione tra tutti i livelli di governo in Europa. In particolare, il nuovo Trattato rafforza l applicazione del principio di sussidiarietà secondo il quale le decisioni devono essere prese al livello più possibile vicino ai cittadini e, con esso, il ruolo delle Assemblee regionali che, esplicitamente, sono chiamate al controllo di sussidiarietà dei progetti di atti legislativi dell Unione Europea (UE); Considerato che per svolgere in maniera efficiente un ruolo attivo e proficuo nella fase di formazione del diritto dell UE, non solo sotto il profilo del rispetto del principio di sussidiarietà bensì in termini di valutazione di impatto della normativa comunitaria sul tessuto socio-economico regionale, è necessario che la Regione individui le priorità e le relative linee guida dell azione di governo per una partecipazione attiva alla fase ascendente del processo normativo dell UE; Valutata positivamente l attività di relazione istituzionale svolta di comune accordo dalla Commissione competente in materia di politiche dell UE e dall Ufficio di Presidenza del Consiglio, tesa a creare una stabile modalità di lavoro fra tutte le realtà istituzionali interessate alla formazione ed all attuazione della normativa comunitaria, modalità di lavoro che dovrà svilupparsi per permettere un sempre maggiore coinvolgimento del Consiglio regionale lombardo nella fase ascendente come in quella discendente del processo normativo dell UE;

4 4 Preso atto della necessità di dare vita ad un meccanismo di comunicazione e collaborazione costante e formalizzato con gli Europarlamentari eletti nel territorio lombardo, anche attraverso la istituzione di un confronto periodico; Rammentato che con l approvazione della presente risoluzione si conclude solo la fase propedeutica a quella prevista dall articolo 104 del Regolamento generale, rispetto alla più ampia partecipazione del Consiglio regionale alla fase di formazione delle politiche dell UE; Ribadita la necessità che Regione Lombardia si doti, entro la fine del 2011, di una legge che disciplini la partecipazione alla fase ascendente e discendente della formazione del diritto dell UE e stabilisca i ruoli rispettivi di Giunta e Consiglio nelle relazioni con l Unione, al fine di dare completa attuazione alle disposizioni statutarie e regolamentari. Tutto ciò considerato e premesso, il Consiglio regionale della Lombardia in merito alle sotto elencate macroaree del Programma di Lavoro della Commissione europea 2011: far ripartire la crescita per l occupazione: accelerare i tempi in previsione del 2020; portare avanti l agenda dei cittadini: libertà, sicurezza e giustizia; l Europa nel mondo: avere il giusto peso sulla scena mondiale; puntare ai risultati, a prescindere dai mezzi utilizzati per raggiungerli: fare un uso ottimale delle politiche dell UE; Con votazione palese, per alzata di mano: D E L I B E R A 1) di individuare, quali priorità dell azione di Regione Lombardia nella fase di partecipazione al processo normativo degli atti dell UE, i temi di seguito suddivisi secondo le quattro priorità politiche dell UE, definite dal presidente Barroso nel discorso sullo stato dell Unione pronunciato al Parlamento europeo nel settembre 2010, secondo cui è stato inoltre suddiviso il Programma di lavoro della Commissione Europea per il 2011, nonché di indicare le linee guida lungo le quali dovrà svilupparsi l azione regionale.

5 5 1. FAR RIPARTIRE LA CRESCITA PER L OCCUPAZIONE: ACCELERARE I TEMPI IN PREVISIONE DEL 2020 Quanto al capitolo intitolato Governance economica e regolamentazione finanziaria, Regione Lombardia chiede un costante e puntuale impegno dell UE in merito alla regolamentazione e alla trasparenza del sistema finanziario per giungere al più presto alla creazione di nuove autorità di controllo da parte dell UE su banche, assicurazioni e transazioni finanziarie che rischiano di mettere in discussione la stabilità economica dei paesi membri e, di conseguenza, la solidità economico finanziaria dell intera area Euro. Più in particolare, il Consiglio regionale della Lombardia auspica una sollecita revisione delle norme sul cosiddetto abuso di mercato e una puntuale verifica delle possibili conseguenze della cosiddetta direttiva Basilea 3 sulla disponibilità di credito alle PMI, nello spirito e secondo i principi dello Small Business Act. Si auspica, inoltre, condividendo nella sostanza la strategia prudenziale che sta alla base di Basilea 3, che le norme per il sistema bancario, non trascurando la necessità di offrire strumenti attendibili di controllo per i grandi gruppi bancari con le necessarie verifiche sul campo (stress test), non risultino penalizzanti per le realtà creditizie più piccole, più radicate sul territorio e per questo più capaci di assistere le MPMI nella difficile congiuntura economica che stiamo ancora attraversando. Sempre sul punto, si ritiene necessario che l UE metta a punto strumenti normativi atti a limitare e controllare più attentamente l ingresso di fondi sovrani all interno degli istituti bancari e delle società di interesse strategico nazionale. Occorrono inoltre norme e indirizzi di controllo sull ingresso di capitali speculativi o comunque orientati alla redditività a breve, in quanto contrastano con le politiche e gli obiettivi di sviluppo sostenibile e di occupazione stabile e qualificata. Quanto al capitolo Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, il Consiglio regionale della Lombardia ritiene, quanto al primo aspetto, che debba incentivarsi la nascita di cluster dell innovazione, in particolare fra PMI (per favorire tanto la ricerca di base quanto la ricerca incrementale) e nel campo dei servizi attraverso forme di innovazione condivisa come i distretti del commercio.

6 6 Il Consiglio regionale della Lombardia rileva diversi punti di condivisione con la risoluzione del Parlamento europeo sul Programma di lavoro, fra i quali sottolinea in particolare la necessità di un rafforzamento del ruolo della BEI e del capitale di rischio, nonché di considerare gli appalti pubblici quale stimolo per l innovazione, la necessità di ridurre gli adempimenti burocratici relativi ai programmi di R&S (Ricerca e Sviluppo) e infine la necessaria promozione di parternariati pubblico-privato. In questo quadro, l emissione di Bond europei è un fattore di sicurezza, di stabilizzazione del ciclo economico e di fondamento per programmi di sviluppo a medio e lungo termine. Il Consiglio regionale della Lombardia dichiara esplicitamente il proprio interesse alla definizione del prossimo Common Strategic Framework for EU Research and Innovation Funding, con il quale la UE darà seguito al vigente VII Programma Quadro europeo per le attività di Ricerca e Sviluppo tecnologico Nell ambito delle attività di ricerca sarà ulteriormente rafforzato il rapporto con il Centro Comune di Ricerca (CCR) che ha sul territorio lombardo il più importante insediamento. Chiedendo inoltre particolare attenzione affinché le iniziative contenute nel nuovo programma tengano conto del livello regionale, favorendo la creazione di cluster, filiere e reti d impresa. La partecipazione delle MPMI ai finanziamenti per la ricerca e l innovazione dovrà essere favorita anche attraverso misure di semplificazione delle procedure di partecipazione. Quanto al brevetto UE si rileva il rischio di maggiori costi per imprese italiane vista l esclusione della nostra lingua fra le lingue di registrazione. Si ritiene che tali maggiori costi debbano essere oggetto di misure di accompagnamento concordate con i livelli comunitari. Il Consiglio regionale, al fine di aiutare la competitività delle imprese, vede con favore l iniziativa del pacchetto aeroporti e il Libro bianco sul futuro dei trasporti nell ottica di incrementare l efficienza delle reti e delle infrastrutture di trasporto pubblico, su cui devono essere concentrate politiche e risorse in forma privilegiata, e la competizione fra i soggetti che offrono tali servizi. Per quanto riguarda le reti infrastrutturali prioritarie di trasporto europee, il Consiglio regionale rileva la necessità dell attenzione da parte della Commissione europea all avanzamento e completamento dei progetti prioritari quali: Corridoio 1, TEN-T 6 (Asse Lione-Trieste-Kiev) - ossia Corridoio 5 - e TEN-T 24 (Asse Genova-Rotterdam/Anversa), che attraversano il territorio lombardo.

7 7 In merito alle iniziative di sviluppo del trasporto aereo, il Consiglio regionale rileva la necessità di rendere più funzionale la gestione degli slot e verificarne l effettivo impiego da parte delle compagnie. Quanto alla proposta Youth on the Move, il Consiglio regionale esprime il suo apprezzamento circa i programmi di mobilità universitaria e sottolinea la necessità di aumentare l attrattività dei nostri istituti scolastici e atenei. Per promuovere la qualità dei sistemi formativi scolastici dei singoli paesi membri, si auspica la creazione di una compiuta rete di interscambio europeo per migliorare la qualità didattica e rendere coerenti tra loro i programmi di insegnamento delle varie discipline; si sottolinea inoltre la necessità di creare una modalità costante di valutazione e confronto sull efficacia dei singoli sistemi formativi al fine di migliorane i risultati e promuovere una compiuta collaborazione con un coordinamento a livello di UE. Risulta inoltre essenziale un miglioramento del sistema di istruzione regionale funzionale alla crescita dell occupazione. Nella stessa misura sarà necessario investire nel sistema universitario regionale per accrescerne la competitività nel panorama europeo, mantenendo innanzitutto gli elevati standard educativi lombardi, affinché la Regione conservi il suo ruolo di volano del sistema economico nazionale. Per il resto si sottolinea l esigenza di considerare le infrastrutture TIC (Tecnologie dell Informazione e della Comunicazione) quale strumento imprescindibile di crescita e, conseguentemente, si evidenzia la necessità di destinare maggiori risorse ai centri di eccellenza impiegati in settori a forte potenziale di mercato. Si auspica, inoltre, il riconoscimento di maggiori investimenti per la ricerca sanitaria e scientifica, come mezzo principe di salvaguardia e sviluppo dell eccellenza sanitaria lombarda. Quanto agli aspetti inerenti la crescita sostenibile, il Consiglio regionale ritiene necessaria l implementazione del Piano per la Lombardia sostenibile e, in tale logica, la necessità di concertare con altre Regioni italiane ed europee, che vivono la stessa condizione della Lombardia dal punto di vista dell inquinamento atmosferico, azioni per indurre la Commissione europea ad introdurre nuovi parametri di valutazione degli interventi necessari per riportare l inquinamento atmosferico dei rispettivi territori entro i limiti definiti dalla normativa, parametri che tengano conto delle particolari condizioni morfologiche territoriali e delle azioni indispensabili (con tempi e risorse definiti) per ridurre i tassi d inquinamento ai livelli prefissati. In tale ambito bisogna rimarcare l esigenza che strumenti legislativi e finanziari dell UE non penalizzino la competitività delle imprese, in quanto misure di efficienza energetica devono rappresentare uno stimolo all innovazione e non un aggravio di costi per le imprese.

8 8 La forte antropizzazione del territorio lombardo spinge altresì il Consiglio regionale a richiedere alla Commissione europea una attenzione particolare alle destinazioni d uso dei suoli e l impulso di una rete metropolitana europea per il governo dei processi di crescita e innovazione urbana e la sperimentazione di forme di salvaguardia e pianificazione del territorio con al centro i seguenti fattori: risparmio di suolo, risparmio energetico, utilizzo di fonti rinnovabili funzionale alla riduzione delle emissioni atmosferiche. Da ultimo, il Consiglio regionale ritiene importante che vengano monitorate e valutate le modalità con cui è stato applicato il regolamento REACH, la cui entrata in vigore è coincisa con un periodo di forte crisi economica. Si evidenzia, in particolare, la necessità che la sua applicazione possa essere resa più sostenibile per le imprese. Infine, in considerazione delle peculiarità morfologiche e socio-economiche, nonché delle dinamiche relative agli insediamenti umani, si auspica una più incisiva partecipazione della Regione alla formazione delle politiche dell UE riguardanti le aree montane, anche attraverso un più intenso e stabile raccordo del Consiglio regionale con gli organismi delle Regioni alpine europee associate, al fine di migliorare le normative e le politiche a sostegno della montagna e della sua economia e contrastare con adeguati interventi l abbandono dei territori montani. Rispetto alla crescita inclusiva, il Consiglio regionale della Lombardia ritiene utile rafforzare la cooperazione fra impresa e università, per permettere agli studenti di sviluppare le competenze acquisite durante la formazione in ambito lavorativo. Parlare di inclusione significa, a giudizio del Consiglio regionale, perseguire con convinzione gli obiettivi dell anno europeo 2011, dedicato al volontariato: il Consiglio regionale, ritenendo questo settore strategico per il benessere sociale, l inclusione e la partecipazione civica, chiede in particolare alla Commissione europea che promuova e implementi iniziative specificamente volte allo sviluppo di politiche attive per il volontariato nell Unione. Il Consiglio regionale della Lombardia, inoltre, manifesta il massimo interesse per il tema dell invecchiamento attivo, proposto per l anno europeo 2012, in considerazione della rilevanza che esso riveste per il futuro dell azione regionale in settori cruciali quali la sanità, l assistenza, la solidarietà sociale. Un uguale sollecitudine nel promuovere l inclusione vuol dire anche mantenere gli impegni che hanno caratterizzato il 2010, anno europeo dedicato alla lotta alla povertà, che richiede dunque un grande investimento culturale e sociale che deve coniugarsi all incremento delle opportunità di lavoro. Tutto ciò nella ferma convinzione che la lotta alla povertà debba essere attuata innanzitutto incrementando le opportunità di lavoro, attraverso politiche attive fortemente caratterizzate da una formazione continua ad alto contenuto professionale.

9 9 In tale ambito, il Consiglio regionale della Lombardia, pur condividendo le ragioni dell iniziativa n. 19, che mira a conciliare l orario di lavoro con le esigenze di competitività dell impresa, raccomanda che questa iniziativa tenga conto della stabilità lavorativa e della tutela delle condizioni di sicurezza del lavoratore, anche in conformità con i principi di flessisicurezza propri delle politiche occupazionali europee. Si chiede inoltre che venga superata ogni forma di dumping sociale. Sempre in tema di crescita inclusiva, si ritiene altresì che debba essere evidenziato ed affrontato il tema specifico riguardante le donne, promovendo l uguaglianza sul posto di lavoro, incoraggiando le donne a diventare imprenditrici, rilanciando le migliori prassi, colmando il divario retributivo e di carriera professionale tra uomini e donne. Allo stesso modo andrà affrontato il tema dell occupazione giovanile favorendo politiche mirate alla stabilizzazione del lavoro attraverso percorsi caratterizzati da maggiori garanzie occupazionali, al fine di dare alle nuove generazioni più certezze in ordine alla definizione delle loro aspettative di vita sociale e familiare. In rapporto all insieme delle tipologie di lavoro a tempo determinato, il Consiglio regionale della Lombardia ritiene che vada sollecitato il confronto, ai vari livelli europei e nazionali, fra le parti sociali, al fine di definire dei protocolli standard tesi ad implementare in ogni paese la previdenza integrativa e/o altre misure di welfare integrativo, a base aziendale e/o regionale, rivolte in particolare alle nuove generazioni. Regione Lombardia, nell ambito di quanto già stabilito nel documento approvato nel corso della scorsa legislatura e relativo all applicazione dell articolo 116 della Costituzione, terzo comma, ovvero la possibilità di attribuzione alle Regioni di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia in determinate materie, sottolinea il suo particolare interesse riguardo il Libro bianco sui regimi pensionistici. Quanto al capitolo intitolato Sfruttare il potenziale di crescita del mercato unico, il Consiglio regionale della Lombardia ritiene essenziale l implementazione dello Small Business Act per favorire la creazione di distretti della tecnologia e del sapere fra PMI, quale strumento per favorire lo sviluppo, la crescita e la capacità di creare occupazione da parte delle PMI e delle MPMI.

10 10 Si apprezza il maggiore sostegno che si intende dare alle PMI per il loro processo di internazionalizzazione verso i mercati extra UE, anche in considerazione dell attuale momento di forte sviluppo economico dei paesi BRIC (Brasile, Russia, India, Cina), purché, richiamato quanto già deliberato dal Consiglio regionale in occasione dell approvazione del Programma Regionale di Sviluppo, l esternalizzazione delle attività economiche non provochi una diminuzione del livello occupazionale e reddituale nelle aree di origine delle imprese stesse. Si chiede una particolare attenzione all attuale fase di valutazione della direttiva servizi, anche in vista delle eventuali modifiche che si dimostreranno necessarie. La direttiva intende abbattere le barriere che rendono faticose le procedure per la prestazione transfrontaliera di servizi e aumentare i posti di lavoro e la loro qualità. Ci si augura che eventuali modifiche contemperino il perseguimento di questi scopi con una particolare attenzione alla realtà sulla quale la direttiva incide, resa ancor più delicata dall attuale crisi economica. Si auspica che gli orientamenti contenuti nella comunicazione della Commissione (2011) 78 del 23 febbraio 2011, sulla revisione dello Small Business Act, abbiano seguito attraverso tempestive e concrete iniziative. Lo sviluppo e il consolidamento patrimoniale e finanziario delle imprese, la loro aggregazione, il rafforzamento delle reti di condivisione, l attrattività del territorio, il miglioramento dei rapporti imprese/pubblica amministrazione, il problema spinoso delle crisi aziendali, sono temi cari alla Giunta e al Consiglio regionale. Il fatto che la Commissione europea ponga tali problematiche al centro delle proprie politiche per le imprese non può che consolidare l orientamento di Regione Lombardia nell individuazione di azioni strutturali volte a stimolare la crescita delle PMI. Regione Lombardia raccomanda pertanto la semplificazione delle procedure di accesso ai fondi BEI e ai fondi settoriali o a gestione diretta della Commissione europea, a favore dei destinatari degli stessi. La Regione si impegna per una semplificazione dei fondi da essa gestiti, in particolare il fondo Jeremie. Il Consiglio regionale, inoltre, auspica il rafforzamento delle normative sui tempi di pagamento. Infine, per quanto riguarda le risorse dei Fondi strutturali, la Regione chiede di prevedere una semplificazione delle procedure relative all accesso da parte delle imprese ai bandi e una finalizzazione maggiore agli obiettivi strategici indicati nel documento Europa 2020.

11 11 Il Consiglio regionale della Lombardia esprime favore verso la creazione di distretti produttivi funzionali in UE sostenendo la partecipazione delle PMI a tali realtà. Si ritiene inoltre positiva l intenzione di ridurre gli oneri amministrativi e fiscali per favorire l imprenditorialità, anche attraverso la semplificazione normativa e una vera attuazione dei principi di sussidiarietà e proporzionalità. Regione Lombardia ritiene altresì necessario potenziare l analisi di impatto economico sulle nuove proposte legislative comunitarie. A favore delle imprese, specialmente le MPMI, si considera con favore l intenzione di attivare azioni specifiche a livello europeo per garantire l approvvigionamento delle materie prime ed energetiche. Il Consiglio regionale della Lombardia esprime il proprio favore verso lo sviluppo di un mercato europeo dei servizi energetici, per il progetto di una base imponibile comune per l imposta sulle società come strumento di eliminazione di ostacoli fiscali e per la semplificazione delle operazioni transfrontaliere, quali strumenti per incentivare la competitività delle PMI. A ciò si aggiunga l apprezzamento verso l introduzione di un aliquota minima IVA comune per tutti gli Stati membri. Infine, il Consiglio regionale valuta positivamente il progetto di un codice europeo dei contratti quale strumento di semplificazione giuridica a favore soprattutto delle PMI. Si condividono gli orientamenti espressi nell iniziativa n. 22, relativa alla gestione dei diritti collettivi, e in particolare quelli relativi all utilizzo del FSE, inteso non solo come strumento di formazione, ma anche come mezzo diretto a favorire l occupazione, integrandosi così con le politiche attive del mercato del lavoro. In vista della riforma della Politica Agricola Comunitaria per il dopo 2013, Regione Lombardia valuta tra le priorità quello di indirizzare la PAC al sostegno di una agricoltura multi funzionale vocata a mantenere e irrobustire il tessuto imprenditoriale esistente, i distretti agroalimentari e le relative filiere, l offerta di produzioni di qualità, il ruolo di presidio ambientale e di salvaguardia del paesaggio rurale, il reddito dei lavoratori agricoli. In ultimo, quanto agli aiuti di Stato, si ritengono necessari un aumento dei massimali degli stessi, l introduzione di aree di flessibilità nella disciplina degli aiuti di Stato e il riesame delle condizioni di concessione degli aiuti in regime de minimis, anche considerando i diversi livelli di tassazione negli Stati membri. Il Consiglio, sempre sul tema degli aiuti di Stato, ritiene opportuno evidenziare la necessità di modifiche alla relativa disciplina, al fine di consentire agevolazioni e incentivazioni alle operazioni di bonifica e smaltimento dell amianto. Sulla priorità Far ripartire la crescita per l occupazione: accelerare i tempi in previsione del 2020, il Consiglio regionale ritiene di suo particolare interesse le seguenti iniziative:

12 12 l iniziativa legislativa n. 3 (allegato I), per la modifica del regolamento sulle agenzie di rating del credito; l iniziativa legislativa n. 5 (allegato I), per la modifica alle direttive sui requisiti patrimoniali delle banche; l iniziativa legislativa n. 6 (allegato I), per il riesame della direttiva sugli abusi di mercato; l iniziativa legislativa n. 7 (allegato I), per il riesame della direttiva sui mercati degli strumenti finanziari; l iniziativa legislativa n. 8 (allegato I), per l adozione di una direttiva su assunzione e concessione di prestiti responsabili; l iniziativa n. 10 (allegato I), per ammodernare la normativa europea nel settore delle telecomunicazioni; l iniziativa non legislativa n. 12 (allegato I), tabella di marcia verso un economia a bassa emissione di carbonio nel 2050; l iniziativa non legislativa n. 13 (allegato I), tabella di marcia per l energia 2050; l iniziativa non legislativa n. 14 (allegato I), tabella di marcia per un Europa efficiente sotto il profilo delle risorse; l iniziativa non legislativa n. 15 (allegato I), piano per un risparmio energetico del 20 per cento sotto il profilo dei costi entro il 2020; l iniziativa legislativa n. 16 (allegato I), direttiva sull efficienza energetica e sul risparmio energetico. l iniziativa legislativa n. 18 (allegato I), diretta a una migliore applicazione della normativa sui lavoratori distaccati per i quali manca un effettivo rispetto dei diritti; l iniziativa legislativa n. 19 (allegato I), revisione della direttiva sull orario di lavoro al fine di adattare la normativa alle nuove realtà createsi in seguito all evoluzione dell organizzazione del lavoro; l iniziativa non legislativa n. 21 (allegato I), Libro bianco sui sistemi pensionistici; l iniziativa legislativa n. 24 (allegato I), comunicazione sulla futura strategia IVA; l iniziativa legislativa e non legislativa n. 27 (allegato I), pacchetto aeroporti.

13 13 2. PORTARE AVANTI L AGENDA DEI CITTADINI: LIBERTÀ, SICUREZZA E GIUSTIZIA Il Consiglio regionale della Lombardia, anche alla luce dei recenti avvenimenti che hanno interessato il Nord Africa, ritiene necessario sottolineare la propria attenzione all iniziativa 31, concernente una gestione intelligente delle frontiere, evidenziando come l Europa debba farsi comunemente carico del problema dell afflusso di migranti dal Nord Africa, rafforzando azioni di pattugliamento congiunto nel Mediterraneo, prevedendo un coinvolgimento maggiore di Frontex e favorendo una redistribuzione sul territorio dell Unione dei rifugiati. In questo quadro, il Consiglio regionale della Lombardia si esprime a favore di una revisione in tal senso del Regolamento n. 343/2003 del 18 febbraio 2003, che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda d'asilo presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di un paese terzo. Si ritiene, altresì, necessaria la previsione di un contributo economico straordinario all Italia per lo sforzo di queste settimane e dei prossimi mesi oltre, naturalmente, ad un maggiore coinvolgimento di Europol per contrastare le infiltrazioni terroristiche. La difesa della libertà, della sicurezza e della giustizia all interno dei Paesi dell Unione e la tutela dei diritti dei cittadini rendono ineludibile l impegno delle istituzioni europee e nazionali contro la criminalità, in particolare contro le forme di criminalità organizzata che tendono ad assumere sempre più spesso un raggio d azione transnazionale. In coerenza con le iniziative assunte nel corso dell ultimo anno e in considerazione della necessità di difendere dalla pressione malavitosa un economia legale che deve confrontarsi con l attuale situazione di crisi finanziaria e produttiva, il Consiglio regionale della Lombardia ritiene di particolare importanza che all interno dell UE si sviluppi un approccio coordinato e condiviso per il contrasto ai fenomeni criminali più rilevanti e per il sostegno ai cittadini vittime di reati. Il Consiglio regionale segnala il proprio interesse per l iniziativa 30 dell allegato I, concernente la direttiva relativa ai diritti delle vittime di reati e relativo sostegno, e per le iniziative, legislativa e non legislativa, per la protezione dell economia legale, n. 32 dell allegato I. In definitiva, sulla priorità Portare avanti l agenda dei cittadini: libertà, sicurezza e giustizia il Consiglio regionale ritiene di suo particolare interesse le seguenti iniziative: l iniziativa legislativa n. 30 (allegato I), direttiva relativa ai diritti delle vittime di reati e relativo sostegno; l iniziativa legislativa n. 31 (allegato I), iniziative per una gestione intelligente delle frontiere;

14 14 l iniziativa legislativa e non legislativa n. 32 (allegato I), per la protezione dell economia legale. 3. L EUROPA NEL MONDO: AVERE IL GIUSTO PESO SULLA SCENA MONDIALE Il Consiglio Regionale considera vitale per l UE una ridefinizione del suo ruolo internazionale, priorità che si fa ancora più stringente in seguito ai forti mutamenti a cui sono sottoposti nelle settimane in corso i governi di molti Paesi del Nord Africa. Il Consiglio Regionale considera la politica commerciale comune dell UE strumento essenziale ma non sufficiente di politica internazionale. Pertanto, vede con favore una progressiva integrazione della politica estera degli Stati membri attraverso la figura dell Alto Rappresentante per la Politica estera dell Unione europea, il cui ruolo va rafforzato e reso sempre più efficace. Il Consiglio Regionale ritiene pertanto fondamentale che l UE continui a sviluppare la sua politica commerciale tanto nell ottica di una sempre maggiore integrazione del mercato interno, quanto nell ottica di una crescente attenzione alla qualità e alla a-tossicità dei prodotti importati dai Paesi non europei, non dimenticando la centralità della lotta alla contraffazione come mezzo per la tutela delle produzioni di qualità europee. La Regione, sempre nell ambito della politica commerciale comune, vede con estremo favore la proposta per un maggiore sostegno alle piccole e medie imprese europee nei mercati extraeuropei e l iniziativa legislativa per facilitare l accesso delle imprese europee agli appalti pubblici extraeuropei. La Regione nota con favore l iniziativa sui nuovi orientamenti strategici per lo sviluppo che modernizzerà il ruolo dell UE all interno del consesso internazionale quale attore consapevole del suo ruolo nella lotta ai cambiamenti climatici, per uno sviluppo sostenibile non solo interno ma internazionale. La Regione evidenzia favorevolmente l intenzione dell UE di modificare il regolamento relativo all applicazione del sistema delle preferenze generalizzate dal 1 gennaio 2014, quale strumento principale di cooperazione fra l Unione e i Paesi in via di sviluppo, assicurando prevedibilità e semplicità della nuova normativa. Il Consiglio regionale invita l UE a proseguire verso la modernizzazione del regolamento sugli aiuti umanitari, con particolare attenzione al mutato scenario mediterraneo e alle nuove politiche di vicinato che intende implementare, riconoscendo maggiore autorevolezza all Alto Rappresentante per la Politica estera, dimostrando con ciò la capacità dell UE di parlare al mondo attraverso una voce sola.

15 15 Infine, la Regione auspica una crescente cooperazione con i Paesi della sponda meridionale del Mediterraneo, considerando necessario incentivare la nascita dell Unione europea per il Mediterraneo chiedendo su questo un rinnovato sforzo al governo italiano. Tale cooperazione dovrà essere implementata affinché si incentivi la capacità futura di quei popoli a produrre reddito. Sulla priorità L Europa nel mondo: avere il giusto peso sulla scena mondiale, quindi, il Consiglio regionale ritiene di suo particolare interesse le seguenti iniziative: l iniziativa non legislativa n. 35 (allegato I), maggiore sostegno alle PMI dell UE nei mercati extra UE; l iniziativa non legislativa n. 36 (allegato I), volta ad aggiornare le disposizioni sugli appalti pubblici. 4. PUNTARE AI RISULTATI, A PRESCINDERE DAI MEZZI UTILIZZATI PER RAGGIUNGERLI: FARE UN USO OTTIMALE DELLE POLITICHE DELL UE Rispetto al capitolo Un bilancio moderno per il futuro dell Europa, la Regione sottolinea la necessità di una maggiore flessibilità e autonomia per gli enti locali in fase di programmazione dell uso dei fondi comunitari, suggerendo l adozione di meccanismi di premialità nell assegnazione dei fondi e l adozione del principio di condizionalità come criterio di valutazione dei progetti ex-ante. E inoltre necessario assicurare certezza giuridica nella gestione dei fondi tanto a favore degli amministratori che dei destinatari dei fondi stessi, in particolare rispetto al regime sanzionatorio. Si ritiene inoltre essenziale semplificare i processi di rinegoziazione mid-term e orientare la valutazione dei progetti verso un approccio targetoriented. Infine, si suggerisce la sperimentazione di autorità di valutazione indipendenti per l uso dei fondi, come fatto in Lombardia nell ambito dei fondi per i programmi di istruzione. Rispetto alla politica agricola comune, il Consiglio regionale ritiene che sia fondamentale investire sempre più sulla qualità dei prodotti, implementando l uso di indicazioni geografiche e favorendo la tracciabilità degli stessi. Inoltre, la Regione ritiene necessaria una modifica delle modalità attraverso cui sono distribuiti i fondi per l agricoltura, rendendoli proporzionali al valore aggiunto delle produzioni e non all estensione del terreno coltivato. Al fine di valorizzare la crescita economica e occupazionale della Regione, si ritiene vadano individuate forme alternative di integrazione al reddito agricolo. Infine, è necessario promuovere lo sviluppo della ricerca in campo agricolo in previsione dell Expo 2015, incentrata proprio su questi temi, per mantenere alta la competitività del sistema regionale.

16 16 Riguardo al capitolo Promuovere una regolamentazione intelligente, la Regione dimostra tutto il suo interesse per questa parte del Programma di lavoro, condividendo la piena attuazione del programma legiferare meglio nell ottica di aumentare trasparenza e efficacia del diritto comunitario, così come esprime favore verso un maggiore uso di procedure di consultazione, garantendo una sempre più ampia partecipazione dei cittadini al processo decisionale. Nell ambito della semplificazione normativa, si nota con favore nello specifico: la revisione della direttiva su viaggi, vacanze e circuiti turistici tutto compreso, nonché l ammodernamento della normativa UE nel settore TLC. In ultimo il Consiglio regionale della Lombardia indica, fra le iniziative allo studio della Commissione europea (allegati II e III), di proprio interesse: - l iniziativa legislativa n. 25 (allegato II), riesame della direttiva 2001/86/CE del Consiglio, del 8 ottobre 2001, che completi lo statuto della società europea per quanto riguardo il coinvolgimento dei lavoratori; - l iniziativa non legislativa n. 47 (allegato II), comunicazione sulla strategia per la competitività sostenibile del settore edile dell UE; - l iniziativa non legislativa n. 59 (allegato II), comunicazione e relazione sui risultati dell applicazione della direttiva servizi; - l iniziativa legislativa e non legislativa n. 61 (allegato II), sull imprenditoria sociale; - l iniziativa non legislativa n. 82 (allegato II), comunicazione per una strategia e piano d azione europei verso una bioeconomia sostenibile entro il 2020; - l iniziativa non legislativa n. 83 (allegato II), comunicazione su Parternariato nella ricerca e nell innovazione ; - l iniziativa n. 21 JUST (allegato III), direttiva del Consiglio 90/314/CEE concernente i viaggi, le vacanze e i circuiti turistici tutto compreso ; - l iniziativa n. 31 MARKT (allegato III), revisione del regolamento 207/2009 e della direttiva sul marchio comunitario. 2) di trasmettere la presente risoluzione, ai sensi del articolo 103 del Regolamento generale, al Senato della Repubblica ed alla Camera dei Deputati;

17 17 3) di trasmettere altresì la presente risoluzione alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome; al Dipartimento Politiche Comunitarie della Presidenza del Consiglio dei Ministri; alla Rappresentanza a Milano della Commissione europea e all Ufficio per l'italia del Parlamento europeo di Milano. IL PRESIDENTE (f.to Davide Boni) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO (f.to Carlo Spreafico) IL CONSIGLIERE SEGRETARIO PROVVISORIO (f.to Nicole Minetti) Copia conforme all originale in atti. Milano, 29 marzo 2011 IL SEGRETARIO DELL ASSEMBLEA CONSILIARE (Mario Quaglini)

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