RELAZIONE GENERALE. Successivamente al 1977 l edificio è stato destinato a sede dell Istituto Tecnico Commerciale.
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- Clementina Rostagno
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2 Istituto tecnico Commerciale A. Einstein Loreto Lavori di adeguamento statico e Sismico PROGETTO ESECUTIVO 1 PREMESSA RELAZIONE GENERALE L edificio oggetto dell intervento è sito nel Comune di Loreto in Via Abruzzo.. Il fabbricato scolastico di proprietà della Provincia di Ancona, ospita l Istituto di Istruzione Superiore Commerciale Einstein, è censito in catasto al Foglio 6 mappale 1100 è sito in Via San Francesco e si trova al margine meridionale del centro abitato di Loreto ad una quota di circa 88 m. s.l.m.m Con licenza di costruzione rilasciata dal Comune di Loreto il furono autorizzati i lavori di costruzione di un corpo di fabbricato ad uso Ospedale Ortofrenico (fino a 3 piani fuori terra). Con licenza di costruzione rilasciata dal Comune di Loreto il furono autorizzati i lavori di costruzione per la sopraelevazione di un piano del fabbricato del corpo principale già autorizzato con licenza edilizia del Successivamente al 1977 l edificio è stato destinato a sede dell Istituto Tecnico Commerciale. Ai sensi del Piano regolatore del Comune di Loreto l edificio ricade all interno di una zona tipo F (Zone per attrezzature pubbliche e di interesse generale) che è normata dall art delle NTA. A livello strutturale l edificio si sviluppa fino a un massimo di 4 livelli e può essere diviso in 9 blocchi ciascuno separato da un giunto. I Blocchi oggetto del progetto di adeguamento sismico sono i numero 3,4,5,6,7.
3 Dati planivolumetrici complessivi Piano Superficie (mq) Volume (mc) Piano Terra: Blocchi 3, 4, 5, 6, 7 (palestra), Piano Primo: Blocchi 3 (auditorium), 4, Piano Secondo: Blocchi 3(scala), 4, Piano Terzo: Blocchi 3(scala), 4, Totali Il blocco 3 è costituito da un piano terra dove sono attualmente ubicati la centrale termica, i laboratori didattici e alcuni locali di servizio, e da un piano primo utilizzato come aula magna con ripostiglio annesso. Tale blocco comprende anche le scale di collegamento dei vari piani della struttura. Le scale sono con soletta in c.a. e gradini in lastre di marmo. Al piano terra non c è solaio, il pavimento è stato realizzato sopra una soletta di calcestruzzo sopra il vespaio. Il solaio del piano primo è in latero-cemento di altezza 16+6 cm. con travetti in c.a. posti ad un interasse di 50 cm. Il solaio di copertura dell aula magna è costituito da travetti in c.a. prefabbricati di larghezza 19 cm. posti ad un interasse di 70 cm. circa con tavella posta all intradosso di spessore 4 cm. intercapedine di 34 cm. sovrastante tavella di 6 cm. di spessore con soletta. I solai di copertura sono circondati da un parapetto di spessore complessivo 16 cm. compreso il rivestimento e da un cornicione in c.a. di spessore 20 cm. I tamponamenti esterni del blocco 3 sono di spessore 42 cm, e sono costituiti a partire dall interno da intonaco di spessore 2 cm., da forato di spessore 6 cm. intercapedine di spessore 16 cm., mattone pieni di spessore 12 cm. con listello di finitura esterna di spessore 1,5 cm. fissato sull intonaco esterno di spessore 3 cm. Il tamponamento esterno verso il cortile nella parte esterna al posto del mattone pieni è costituito da un blocco in laterizio doppio UNI. I tramezzi interni sono stati realizzati con blocchi in laterizio doppio Uni. Nella parte dei laboratori il tramezzo del corridoio è stato affiancato da un ulteriore tramezzo in laterizio di spessore 6 cm. intonacato. I blocchi 4 e 5 costituiscono il corpo di fabbrica principale di 4 piani e sono destinati ad aule didattiche. In copertura a fianco delle scale del blocco 3 emerge il torrino dove è stato ricavato il locale tecnico dell ascensore. La struttura portante è costituita da tre telai monodirezionali collegati trasversalmente da un solaio in latero-cemento che nel corridoio risulta essere di spessore 16+4 cm. e nelle aule di spessore 24+6 cm con travetti in c.a. posti ad un interasse di 50 cm. Il pavimento è in mattonelle di graniglia su idoneo sottofondo di spessore 4-5 cm. Il pavimento dei bagni è costituito da piastrelle in ceramica. Il solaio di copertura ha uno spessore di 16+4 cm. sopra il corridoio e di 20+4 cm. sopra le aule. La tamponatura esterna è costituita a partire dall interno da intonaco di spessore cm. 2, da muratura di laterizio forato di spessore 8 cm., da intercapedine di spessore 19 cm. da muratura di mattoni pieni di spessore 12 cm. con listello di finitura esterna di spessore 1,5 cm. fissato sull intonaco esterno di spessore 3 cm. Nel tamponamento esterno verso il cortile al posto del forato di spessore 8 cm. è stato posto in opera un forato di spessore 6 cm. Il blocco 6 oggetto della verifica di vulnerabilità sismica è un corridoio di collegamento con alcuni locali di servizio della palestra ed è costituito da un unico piano. La struttura portante è costituita da telai monodirezionali collegati trasversalmente da un solaio di copertura in latero-cemento di spessore 16+4 cm. I solai di copertura sono circondati da un parapetto di spessore complessivo 16 cm. compreso il rivestimento di altezza 50 cm. Al piano terra non esiste alcun solaio, il pavimento infatti è stato realizzato sopra una soletta di calcestruzzo sopra il vespaio. Il blocco 7 oggetto della verifica di vulnerabilità sismica è utilizzato come palestra. La struttura portante della palestra è costituita da 10 pilastri prefabbricati di dimensioni 40*30 cm. a forma di doppio T per l inserimento di eventuali pannelli di tamponamento prefabbricati. La sommità dei pilastri è a forma di U per garantire l appoggio delle travi a T. Sopra tali travi sono state appoggiate le travi prefabbricate ad Y poste ad un interasse di 2 m. Sulla ali delle travi ad Y sono stati appoggiati pannelli in cemento-amianto che risultano rivestiti da una guaina ardesiata. Sulla base di tali travi è stato fissato il controsoffitto della palestra. La tamponatura della palestra è costituita a partire dall interno da intonaco di spessore cm. 2, da muratura di laterizio forato di spessore 8 cm., da intercapedine di spessore 8 cm. da muratura di mattoni pieni di spessore 12 cm con listello di finitura esterna di spessore 1,5 cm. fissato sull intonaco esterno di spessore 3
4 cm. Le fondazioni sono costituite da plinti su pali collegate da cordoli in c.a. Nei lati corti della palestra sono stati realizzati in campata due pilastrini verticali per rinforzo della tamponatura esterna. Nei lati lunghi è presente un cordolo sotto le aperture a circa 210 cm. dal piano di calpestio di dimensioni 30*19 cm. Il fabbricato è dotato inoltre di tre scale esterne antincendio in ferro aventi struttura autonoma, realizzate in base alle prescrizioni della normativa sismica di cui al D.M Il fabbricato si presenta in buone condizioni di conservazione e non presenta lesioni ed alcun segno di dissesto sulle strutture portanti. Sono state rilevate solo alcune problematiche derivanti da un movimento gravitativo ed interessa marginalmente lo spigolo est dell edificio scolastico. 2 ESITO DELLA VERIFICA DI VULNERABILITA STATICO- SISMICA In seguito alla Verifica di Vulnerabilità Sismica eseguita dall Ing. l Ing. Sergio Sciamanna di Urbino sono stati determinati gli Indici di Rischio Sismico allo stato attuale ottenendo i seguenti risultati: BLOCCO 3 0,528 BLOCCO 4 0,465 BLOCCO 5 0,498 BLOCCO 6 0,528 BLOCCO 7 0,73 Ir (Indice di Rischio Sismico) Si ha un indice di rischio del fabbricato pari a Preso atto di tale Verifica Sismica e dopo uno studio dello stato attuale, vengono messe in evidenza le problematiche che rendono vulnerabile l edificio sotto le azioni orizzontali dovute al sisma. Una volta definite tutte le problematiche riscontrate, si procede allo studio degli interventi necessari a rendere al struttura adeguata sia ai carichi orizzontali dovuti al sisma, sia ai carichi verticali. Problematiche riscontrate sulla struttura esistente: - Eccessiva deformabilità sotto le azioni orizzontali del sisma ed irregolarità strutturali con conseguenti eccessive deformazioni allo stato limite di esercizio e deformazioni di tipo torsionale; - Inadeguatezza gli spessori di alcuni giunti simici tra i vari blocchi strutturali (giunto tra il blocco 4 ed il blocco 3, giunto tra il blocco 4 ed il blocco 5); - Problemi di stabilità del terreno, dovuta ad un movimento franoso, gravante nello spigolo del blocco 3 (zona auditorium), con conseguente deformazione della pavimentazione interna ed esterna della parte interessata e cedimenti della platea di fondazione della scala esterna in acciaio, interessata dal movimento del terreno. Valutate tali criticità si è proceduto allo studio degli interventi di progetto. 3 CARATTERISTICHE DELL INTERVENTO DI PROGETTO La filosofia del progetto è stata quella, innanzi tutto, di regolarizzare i più possibile i vari blocchi strutturali e di diminuire gli spostamenti orizzontali dovuti alle forze sismiche. Ciò è stato fatto inserendo all interno dei telai esistenti dei nuovi telai in c.a. e con l allargamento di alcuni pilastri esistenti in c.a. Oltre a questo, si è intervenuto su alcuni pilastri per renderli più duttili nei riguardi delle forze simiche mettendo in opera delle staffe saldate in testa e al piede del pilastro, creando così il confinamento del cls, utile ad aumentare la duttilità dell elemento. Per quanto riguarda i giunti simici, si è proceduto nel progetto ad eliminare il giunto tra i blocchi 4 e 5, rendendo i due blocchi solidali tra loro, e si è proceduto alla creazione di un nuovo telaio (demolendo il vecchio telaio esistente) nel blocco 4 a ridosso del blocco 3, in modo da creare un giunto si spessore adeguato.
5 La filosofia dell intervento in palestra è stata quella di creare una controventatura orizzontale in modo da modificare lo schema strutturale di calcolo eliminando deformazioni relative tra i pilastri scongiurando pertanto una eventuale fuoriuscita delle travi di copertura dalla loro sede di appoggio sulle travi perimetrali. Interventi in fondazione. Sono state incrementate le fondazioni nelle parti in cui verranno realizzati i nuovi telai in c.a., tramite l allargamento dei plinti su pali esistenti, l inserimento di micropali di fondazione adeguatamente dimensionati e la realizzazione di cordoli di collegamento tra i plinti che collegano i pilastri dei telai rinforzati, dove non presenti. L ultimo intervento riguarda la sistemazione del movimento franoso che interessa una porzione dell edificio, in particolare la scala esterna in acciaio posta nel blocco auditorium (blocco 3). Sulla platea di fondazione della scala vengono ancorati dei pali di fondazione atti a bloccare le deformazioni e gli spostamenti dovuti alla deformazione del terreno. Per la sistemazione del movimento franoso si è optato per la realizzazione di una tura di pali in c.a. Inoltre saranno chiaramente eseguiti tutti i lavori edili di ripristino nelle parti rimaneggiate a seguito degli interventi strutturali e la sostituzione delle porte interne degli ambienti che sono attualmente più degradate. Di seguito vengono riassunti gli interventi strutturali di progetto: INTERVENTI IN FONDAZIONE Intervento F/A Realizzazione di fondazioni su micropali in adiacenza ai plinti di fondazione esistenti Intervento F/B Realizzazione di cordoli di collegamento tra due plinti esistenti Intervento F/C INTERVENTI NEL BLOCCO 3 Realizzazione di fondazione profonda su pali della platea di fondazione della scala in acciaio esistente del Blocco 3 Realizzazione di palificata in c.a. Intervento 3/A Allargamento di pilastri esistenti in c.a. Intervento 3/B Allargamento di pilastri in c.a. e realizzazione trave di collegamento Intervento 3/C Realizzazione di portale in c.a. all interno di un telaio esistente Intervento 3/D Realizzazione di portale in c.a. all interno di un telaio esistente Intervento 3/E Intervento di raffittimento delle staffe al piede ed in testa al pilastro per creare confinamento e conseguente duttilità nei confronti delle forze orizzontali sismiche INTERVENTI NEL BLOCCO 4-5 Intervento 4-5/A Allargamento pilastro esistente in c.a. Intervento 4-5/B strutturale esistente. Intervento 4-5/C strutturale esistente. Intervento 4-5/D strutturale esistente. Intervento 4-5/E Intervento di demolizione di un telaio in c.a. esistente e di realizzazione di un nuovo telaio in c.a. collegato al blocco ascensore esistente per l adeguamento dello spessore del giunto sismico. Intervento 4-5/F Intervento di raffittimento delle staffe al piede ed in testa al pilastro per creare confinamento e conseguente duttilità nei confronti delle forze orizzontali sismiche Intervento 4-5/G Realizzazione di rinforzo di travi a momento negativo tramite l inserimento di angolari in fibra all estradosso della trave esistente e collegati alla trave esistente ed al pilastro esistente INTERVENTI NEL BLOCCO 6 Intervento 6/A strutturale esistente
6 Intervento 6/B Allargamento di pilastro esistente in c.a. Intervento 6/C Intervento di realizzazione di telai in c.a. in adiacenza di un telaio strutturale esistente INTERVENTI NEL BLOCCO 7 PALESTRA Intervento 7/A Realizzazione di controventatura orizzontale sotto le travi di copertura della palestra Intervento 7/B Sostituzione completa della copertura della palestra con nuovi pannelli sandwich coibentati 4 INTERFERENZE CON IMPIANTI TEMPI DI CANTIERIZZAZIONE Gli impianti esistenti non saranno modificati, verranno solamente ripristinate le linee elettriche, quadri, linee antincendio, e tubazioni impianto termico e idrico che sono posizionate in corrispondenza degli interventi styrutturali, che sono tutti localizzati. In particolare saranno interessate la colonna della rete idranti antincendio posizionata in corrispondenza del giunto tra Blocco 3 e 4 e le linee e quadri elettrici presenti sempre nella stessa zona. Come specificato nel capitolato speciale di appalto, gli interventi strutturali previsti nel presente progetto sono finalizzati al mantenimento dello stesso grado di resistenza, protezione ed isolamento in materia di prevenzione incendi. Il sistema composito utilizzato per il rinforzo strutturale di travi e pilastri dovrà essere conforme ai sistemi di rinforzo strutturale della norma UNI EN (Fuoco) - Classificazione reazione al fuoco: A2-s1,d0. I ripristini strutturali relativi alla realizzazione di setti in c.a. dovranno garantire in termini di copriferro una resistenza minima nei confronti dell azione di un eventuale incendio pari a R 60. Le porzioni di pareti protette ai fini antincendio, ma demolite per il rinforzo di elementi strutturali limitrofi, saranno successivamente ricostruite con lo stesso materiale o con materiali similari in termini prestazionali per ottenere lo stesso grado di protezione. Il cronoprogramma di base potrà essere revisionato e/o aggiornato quando saranno certi i tempi di cantierizzazione con le relative coperture finanziare; in tale sede verranno presi contatti con la dirigenza scolastica per organizzare nel dettaglio le fasi lavorative al fine scongiurare le possibili interferenze con la normale attività scolastica.
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