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1 /11/2008 Identificativo Atto N. 729 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA REALIZZAZIONE DI UNA CENTRALE IDROELETTRICA ABBINATA ALLA CHIUSA PER LA DERIVAZIONE DEL ROGGIONE DI OLEVANO DAL TORRENTE AGOGNA IN COMUNE DI CERETTO LOMELLINA (PV)COMMITTENTE: COUTENZA ROGGIONE DI OLEVANOVERIFICA AI SENSI DELL'ART. 20 DEL D.LGS. 152/06

2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: - il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III; - il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, entrato in vigore il 13 febbraio 2008, che ha sostituito la Parte Seconda del predetto d.lgs. 152/06; - la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; - la d.g.r. 2 novembre 1998, n Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal D.P.R. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee; - la d.g.r. 27 novembre 1998, n , Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r /98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati. CONSIDERATO che, in base a quanto disposto dall Art. 35 (Disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 152/06, le sopraindicate Deliberazioni di Giunta regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale. VISTI inoltre: - la d.g.r. 8 marzo 2002 n Norme in materia di inquinamento acustico : Approvazione del documento Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico ; - la d.g.r. 8 novembre 2002, n Linee guida per l esame paesistico dei progetti ; - il d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del Paesaggio, ai sensi dell art. 10 della Legge 6 luglio 2002, n. 137; - il d.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità; - la d.g.r. 23 gennaio 2004, n Disposizioni per la tutela della fauna ittica, ai sensi dell art. 12, comma 2, della l.r. 12/01 ; - la d.g.r. 15 marzo 2006, n Criteri e procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della l.r. 12/05; - il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; - la d.g.r. 29 marzo 2006, n Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.) ; - la d.g.r. 19 dicembre 2007, n Determinazioni in merito all adeguamento delle derivazioni al rilascio del deflusso minimo vitale e contestuale revoca della d.g.r. 3863/06. 2

3 PRESO ATTO che: - in data 04/9/08 (prot. Z ) è pervenuta al Protocollo Generale della Giunta Regionale - da parte della Coutenza Roggione di Olevano - la richiesta di verifica, ai sensi dell art. 20 del d.gls. 152/06, della assoggettabilità alla procedura di Valutazione d Impatto Ambientale della realizzazione di una centrale idroelettrica abbinata alla chiusa per la derivazione del Roggione di Olevano dal Torrente Agogna in Comune di Ceretto Lomellina (PV); - la Regione Lombardia Direzione Centrale Programmazione Integrata con decreto del 13 marzo 2006, n. 2640, ha disposto il rinnovo in solido, agli Utenti del Roggione d Olevano, della concessione di derivare di acqua pubblica dal Torrente Agogna a mezzo del Roggione d Olevano, in Comune di Ceretto Lomellina, ad uso irriguo ; - il Committente - come da dichiarazione allegata alla documentazione depositata - precisa che è già titolare della derivazione ad uso irriguo e proprietaria della traversa fluviale sul Torrente Agogna, del Roggione d Olevano e di tutti manufatti idraulici interferenti; - la tipologia progettuale in esame è compresa al punto 2.m impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100kW dell Allegato IV del d.lgs. 152/06; - il progetto in esame non è localizzato all interno di area naturale protetta, come definita ai sensi della L. 394/91, ed è pertanto soggetto alla procedura di verifica. VISTI gli elaborati depositati dal Committente, costituiti da : - relazione tecnico-illustrativa, - relazione di compatibilità ambientale, - studio idrologico e idraulico, - relazione geologica e geotecnica, - relazione paesaggistica, - elaborati grafici, da cui risulta che si tratta del progetto di sfruttamento energetico di una derivazione d acqua esistente (Roggione d Olevano) posta in sinistra idrografica del Torrente Agogna; lo sbarramento fluviale (Chiusa di Ceretto) che permette la derivazione di acqua verso il Roggione, è situato a circa 40 m più a valle. Il progetto prevede un impianto conforme al punto 3.6 delle Direttive allegate al d.g.r. 6232/32, (... derivazioni ad uso idroelettrico ad acqua fluente con centrale collocata nel corpo della traversa o in adiacenza della stessa che restituiscono le acque turbinate immediatamente al piede della traversa medesima...). In particolare, gli interventi progettuali prevedono: - la modifica dello sbarramento Chiusa del Roggione d Olevano, adattandone il prelievo idrico, usato unicamente a scopo irriguo anche allo scopo idroelettrico; per la produzione di energia verrà sfruttato il dislivello di 5 m circa che si creerebbe tra il livello idrico a monte e a valle dello sbarramento; - la realizzazione di due nuovi barraggi sul Roggione, uno di regolazione e uno di carico: il barraggio di carico, posto in destra idrografica del Roggione permetterà, attraverso un canale derivatore, il convogliamento delle acque verso la centrale idroelettrica di sfruttamento; 3

4 - la centrale è prevista in sovrapposizione al suddetto canale e sarà dotata di due turbine a coclea idraulica a funzionamento indipendente; per la tipologia progettuale adottata, l edificio della centrale alloggerà solo le componenti elettriche dell impianto, in modo da contenere al minimo le dimensioni fuori terra (superficie totale al di sopra del p.c. pari a 72 mq); - le acque turbinate, mediante un canale di restituzione verranno convogliate verso il Torrente Agogna, immediatamente a valle della Chiusa di Ceretto; - la tipologia delle apparecchiature in progetto (coclea) permetterà di turbinare materiale flottante di piccole e medie dimensioni eliminando, in tal modo, la necessità di installare sistemi sgrigliatori. Le caratteristiche funzionali consentiranno inoltre di eliminare le griglie per la protezione della fauna ittica, in quanto - secondo i dati relativi alla perizia idrobiologica del produttore di viti idrauliche Ritz-Atro - i meccanismi non ne influenzano le migrazioni in discesa. A monte delle turbine, sono quindi previste solamente delle griglie para-tronchi a maglia ampia, fisse. Infine, le caratteristiche estetiche dell edificio della centrale richiameranno lo stile dei cascinali presenti nell area rurale. Le principali caratteristiche delle opere in progetto sono le seguenti: Località opera di presa, centrale e restituzione Cascina Chiusa Corsi d acqua coinvolti Torrente Agogna, Roggione d Olevano Tipo di presa Acqua fluente / traversa fluviale esistente Prelievo Annuale Altri usi Nessuno Portata massima di concessione 12 m 3 /s Portata media di concessione 7,3 m 3 /s Salto utile (Q max ) 5,3 m Salto utile (Q med ) 5,4 m Potenza installata 462 kw Potenza nominale media (di concessione) 386,47 kw Producibilità media annua MWh DMV della derivazione irrigua esistente 698,00 l/s DMV proposto in progetto DMV=0 - La centrale risulta di tipo puntiforme secondo quanto indicato dalla d.g.r. 6232/07 La relazione, inoltre, esamina i seguenti impatti potenziali sull ambiente: - per quanto riguarda l impatto acustico, valutando i limiti assoluti e differenziali rispetto ai potenziali recettori sensibili - che comunque sono situati oltre 500 m dalla centrale in progetto viene dimostrato che l impianto in progetto non apporterà nessuna modifica al clima acustico locale; - per quanto riguarda l impatto sulla fauna ittica si evidenzia che la percorribilità ittica in risalita è, allo stato attuale, interrotta dalla Chiusa di Ceretto. La discesa di fauna ittica è comunque resa possibile (senza particolari rischi, salvo rari e sporadici casi) grazie all utilizzo delle turbine a coclea. PRESO ATTO che dagli elaborati inviati non risultano vincoli territoriali significativi tali da precludere la realizzazione delle opere; la relazione sugli effetti ambientali evidenzia comunque che: - il progetto ricade all interno di zona tutelata ai sensi dell art. 142 comma 1 lettera c) del d.lgs. 42/04; 4

5 - il Piano Territoriale Paesistico Regionale evidenzia l importanza della sussistenza della destinazione d uso di tipo agricolo dei suoli, al fine del mantenimento della condizione agricola altamente produttiva di questi territori; - il P.T.C.P. della Provincia di Pavia classifica la zona di progetto della centrale come area di consolidamento dei caratteri naturalistici per la quale dovranno essere previsti adeguati criteri di mitigazione e di compensazione atti a favorire l inserimento degli interventi nel contesto ambientale di riferimento già contemplati dal progetto in esame; - dall azzonamento urbanistico comunale l area in esame risulta inserita in zona agricola ; - l impianto risulta ubicato all interno della Fascia A, così come delimitata e definita nel Piano stralcio per l Assetto Idrogeologico del bacino del fiume Po (PAI); - secondo quanto evidenziato nella relazione tecnica, l edificio della centrale in progetto, come precedentemente accennato, rappresenta un ostacolo trascurabile rispetto alle eventuali portate che dovessero esondare a monte della traversa, espandendosi nell area compresa tra il Torrente Agogna, il Roggione d Olevano e la Cascina Chiusa; l edificio risulta, infatti, essere ubicato esternamente all alveo inciso dell Agogna e a valle rispetto alla traversa fluviale. L edificio, inoltre, è sottopassato dai due canali di carico e dotato di due canali fugatori collegati direttamente al canale di restituzione. CONSIDERATO che: - in concomitanza del periodo estivo in cui il Roggione viene utilizzato per scopi irrigui, l impianto in progetto potrà intercettare solo le portate in eccesso rispetto all utilizzazione irrigua in concessione; - durante il periodo autunno-invernale, in cui le derivazioni irrigue sono sfruttate in minor misura e la portata naturale del torrente aumenta, saranno disponibili portate turbinabili maggiori: tuttavia, al fine di garantire la conservazione dell ambiente acquatico del reticolo idrico ed evitare un eccessiva artificializzazione del regime idrico dovrà essere assicurata la portata di concessione del periodo jemale da rilasciare nel Roggione d Olevano, così come stabilito nel citato decreto di rinnovo della concesione per uso irriguo; - come evidenziato dal P.T.P.R., al fine di preservare la vocazione agricola del territorio, dovranno essere tutelati gli interessi, anche futuri, delle derivazioni ad uso irriguo presenti nel territorio; - il disposto del citato decreto 2640/06 impone particolari prescrizioni riguardanti: - il rilascio della componente idrologica del DMV pari a 698,00 l/s; - il progetto per la l installazione di misuratori di portata; - l adeguamento dell opera di presa con idonee strutture atte ad assicurare la continuità biologica nel corso d acqua; - ai sensi della d.g.r /04, nonché del sopra citato punto 3.6 delle Direttive allegate al d.g.r. 6232/32, il Committente dovrà comunque impegnarsi a realizzare le opportune opere di tutela della fauna ittica. PRESO ATTO che, relativamente alla valutazione dei possibili effetti sull ambiente derivanti dalla realizzazione dell opera, il Committente ha svolto indagini sulle seguenti componenti ambientali riferiti sia alla fase di cantiere che di esercizio: atmosfera, ambiente idrico, suolo e sottosuolo, vegetazione, fauna e paesaggio. 5

6 RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: - nel complesso, le informazioni prodotte dal Committente e la loro esposizione consentono una sufficiente comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con le indicazioni di cui all art. 20 del d.lgs. 152/06; - non sussistono fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di valutazione d impatto ambientale, a condizione che l esecuzione degli interventi previsti e l esercizio dell attività avvengano nel rispetto della specifica normativa di settore e delle misure ed accorgimenti individuati e proposti nel rapporto di verifica, nonché nell ottemperanza delle prescrizioni già espresse nel corso dell istruttoria per la concessione e alle condizioni elencate nella parte dispositiva del presente atto. RITENUTO pertanto, sulla base di quanto sopra riportato, di poter escludere il progetto in esame dalla procedura di Valutazione d impatto ambientale di cui all art. 20 del d.lgs. 152/06. VISTI: - la l.r. 7 luglio 2008, n. 20, "Testo unico delle leggi regionali in materia di organizzazione e personale"; - il P.R.S. Asse d Intervento 6.5.3, Obiettivo Operativo , Valutazione degli Impatti Ambientali Generati da Progetti e Programmi di intervento a valenza territoriale, nonchè dalle infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 "obiettivo"; DECRETA 1. di escludere dalla procedura di valutazione d impatto ambientale, ai sensi dell'art. 20 del d.lgs. 152/06, gli interventi previsti dalla realizzazione di una centrale idroelettrica abbinata alla chiusa per la derivazione del Roggione di Olevano dal Torrente Agogna in Comune di Ceretto Lomellina (PV), a condizione che il Committente ottemperi alle seguenti prescrizioni, che dovranno trovare puntuale riscontro nei successivi iter amministrativi: - dovranno essere integralmente recepite le prescrizioni contenute nel decreto 13 marzo 2006, n. 2640, di rinnovo della concessione irrigua del Roggione d Olevano, emesso dalla Regione Lombardia Direzione Centrale Programmazione Integrata riguardanti in particolare: - il rilascio della componente idrologica del DMV pari a 698,00 l/s; - la presentazione del progetto definitivo per l installazione di adeguati misuratori di portata; - l adeguamento dell opera di presa con idonee strutture atte ad assicurare la continuità biologica nel corso d acqua; - l impianto in progetto potrà intercettare solo le portate in eccesso all utilizzazione irrigua in concessione: in particolare, dovrà essere assicurata la portata di concessione del periodo jemale da rilasciare nel Roggione d Olevano; - l intervento dovrà essere conforme alla normativa prevista per le fasce A del PAI; in particolare, in tanto in quanto configurabile come opera pubblica o di interesse pubblico, il 6

7 progetto definitivo/esecutivo, ai sensi dell art. 38 delle N.d.A. del PAI, dovrà essere corredato da uno studio di compatibilità idraulica in merito agli interventi da realizzarsi all interno della fascia fluviale A; tale studio, da sottoporre all Autorità idraulica competente, dovrà tra l altro specificare il carattere di servizio essenziale e non altrimenti delocalizzabile dell opera in oggetto; - siano scrupolosamente adottate tutte le precauzioni e mitigazioni risultanti dagli elaborati progettuali; - durante la fase di cantiere, dovranno essere adottate tecniche idonee a garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali, atmosfera, rumore e vibrazioni, nonché tutte le cautele necessarie ad assicurare la sicurezza del cantiere; in particolare: - la messa in opera dell impianto, l esecuzione delle opere in cemento, l installazione delle parti meccaniche, e le successive operazioni di manutenzione dovranno essere condotte con la massima cautela, onde evitare la contaminazione delle acque dell Agogna, del Roggione e della falda acquifera; - al fine di prevenire sversamenti di liquidi classificabili come rifiuti pericolosi (oli, filtri e stracci sporchi di olio) dovrà essere prevista un area attrezzata per la manipolazione di tali liquidi e per il loro contenimento in caso di sversamenti accidentali o errori nelle manovre di carico e/o scarico; - saranno contenuti al minimo indispensabile gli spazi destinati ad aree di cantiere ed allo stoccaggio di materiale movimentato; - i lavori che interesseranno l alveo del Roggione dovranno essere effettuati evitando di deviarne completamente il corso al fine di garantire costantemente, a valle del punto in cui essi si svolgono, la presenza di un deflusso d acqua sufficiente alla sopravvivenza delle biocenosi; tali lavori non dovranno comunque essere svolti nei periodi di riproduzione della fauna ittica locale; - nel progetto definitivo, dovranno essere opportunamente dettagliati gli interventi di compensazione e di mitigazione sul paesaggio, con l indicazione delle specie arboree ed arbustive da inserire; - la gestione delle terre e rocce da scavo dovrà essere condotta secondo i criteri della Circolare ARPA prot del 07/6/07, conformemente a quanto previsto dall art. 186 del d.l.gs 152/06; 2. di demandare alla Provincia di Pavia: - la verifica sull adempimento delle prescrizioni contenute nel citato decreto 13 marzo 2006, n. 2640, accertando, altresì, che la concessione per la derivazione d acqua assicuri la modulabilità del DMV; - la verifica di compatibilità dell opera alla luce delle disposizioni di cui al PTUA e alla d.g.r /04, - la valutazione del progetto della scala di risalita per la fauna ittica nonché la determinazione della percentuale di DMV - anche in aumento- necessaria a renderla efficace; - le azioni da attuare per la salvaguardia dell uso prioritario dell acqua per irrigazione, a tutela della vocazione agricola del territorio; 7

8 3. di provvedere alla trasmissione del presente decreto ai seguenti soggetti: Coutenza Roggione di Olevano, Comune di Ceretto Lomellina, Provincia di Pavia; 4. di provvedere altresì all inserimento del presente decreto nell apposito elenco delle procedure di verifica di cui all art. 32, comma 3, del d.lgs. 152/06; 5. di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del D.P.R. n. 1199/71. Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 8

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