RISTRUTTURAZIONE DELL'IMPIANTO IDROELETTRICO DI RINO IN COMUNE DI COLERE (BG).COMMITTENTE: PIALEGNO S.R.L.VERIFICA AI SENSI DELL'ART. 20 DEL D.LGS.
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1 /07/2008 Identificativo Atto N. 571 DIREZIONE GENERALE TERRITORIO E URBANISTICA RISTRUTTURAZIONE DELL'IMPIANTO IDROELETTRICO DI RINO IN COMUNE DI COLERE (BG).COMMITTENTE: PIALEGNO S.R.L.VERIFICA AI SENSI DELL'ART. 20 DEL D.LGS. 152/06
2 IL DIRIGENTE DELLA STRUTTURA VALUTAZIONI DI IMPATTO AMBIENTALE VISTI: - il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152: Norme in materia ambientale, con specifico riferimento alla Parte Seconda, Titolo III; - il d.lgs. 16 gennaio 2008, n. 4 Ulteriori disposizioni correttive ed integrative del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, entrato in vigore il 13 febbraio 2008, che ha sostituito la Parte Seconda del predetto d.lgs. 152/06; - la l.r. 3 settembre 1999, n. 20 Norme in materia d impatto ambientale, come modificata dall art. 3 della l.r. 24 marzo 2003, n. 3; - la d.g.r. 2 novembre 1998, n Ricognizione circa le procedure amministrative previste dal D.P.R. 12 aprile 1996 e dalla Direttiva del Consiglio del 27 giugno 1985, n.337/85/cee; - la d.g.r. 27 novembre 1998, n , Approvazione delle modalità d attuazione della procedura di verifica e della procedura di valutazione d impatto ambientale regionale, di cui alla d.g.r /98 - Istituzione di un apposito gruppo di lavoro presso l Ufficio V.I.A. del Servizio Sviluppo Sostenibile del Territorio della Direzione Generale Urbanistica e disciplina delle modalità d acquisizione dei pareri degli enti interessati. CONSIDERATO che, in base a quanto disposto dall Art. 35 (Disposizioni transitorie e finali) del d.lgs. 152/06, le sopraindicate Deliberazioni di Giunta regionale, pur richiamando la normativa in tema di V.I.A. a suo tempo vigente, sono da ritenersi tutt ora valide quale riferimento per l espletamento delle procedure di verifica e di valutazione di impatto ambientale. VISTI inoltre: - la d.g.r. 8 marzo 2002 n Norme in materia di inquinamento acustico : Approvazione del documento Modalità e criteri di redazione della documentazione di previsione di impatto acustico e di valutazione previsionale del clima acustico ; - la d.g.r. 8 novembre 2002, n Linee guida per l esame paesistico dei progetti ; - il d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 Codice dei beni culturali e del Paesaggio, ai sensi dell art. 10 della Legge 6 luglio 2002, n. 137; - il d.lgs. 29 dicembre 2003, n. 387 Attuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell elettricità; - la d.g.r. 23 gennaio 2004, n Disposizioni per la tutela della fauna ittica, ai sensi dell art. 12, comma 2, della l.r. 12/01 ; - la d.g.r. 15 marzo 2006, n Criteri e procedure per l esercizio delle funzioni amministrative in materia di tutela dei beni paesaggistici in attuazione della l.r. 12/05; - il Regolamento regionale 24 marzo 2006, n. 2 Disciplina dell uso delle acque superficiali e sotterranee, dell utilizzo delle acque ad uso domestico, del risparmio idrico e del riutilizzo dell acqua in attuazione dell art. n. 52, comma 1, lettera c) della l.r. 12 dicembre 2003, n. 26 ; - la d.g.r. 29 marzo 2006, n Approvazione del Piano di Tutela e Uso delle Acque (P.T.U.A.) ; - la d.g.r. 19 dicembre 2007, n Determinazioni in merito all adeguamento delle derivazioni al rilascio del deflusso minimo vitale e contestuale revoca della d.g.r. 3863/06. 2
3 PRESO ATTO che: in data 30/4/08 (prot. n. Z ) è pervenuta al Protocollo Generale della Giunta Regionale - da parte della Pialegno s.r.l.- la richiesta di verifica, ai sensi dell art. 20 del d.lgs. 152/06, della assoggettabilità alla procedura di Valutazione d Impatto Ambientale per la Ristrutturazione dell impianto idroelettrico di Rino in Comune di Colere (BG); in data 04/7/08 (prot. n. Z ) il Committente ha integrato la documentazione trasmessa con lo studio idrobiologico dell area in esame; tale tipologia progettuale è compresa al punto 2.m impianti per la produzione di energia idroelettrica con potenza installata superiore a 100 kw dell Allegato IV del d.lgs 152/06; il progetto in esame non è localizzato all interno di area naturale protetta, come definita ai sensi della L. 394/91, ed è pertanto soggetto alla procedura di verifica. VISTA la documentazione depositata dal Committente e costituita da: relazione generale, relazione sugli effetti ambientali (R.E.A.), relazione geologico e geotecnica, relazione idrologica e idraulica, relazione sull indagine idrobiologica, elaborati grafici e computo metrico, risulta che il progetto riguarda il ripristino e il potenziamento di un impianto idroelettrico presente lungo il Torrente Rino, affluente in destra del Fiume Dezzo (Bacino dell Oglio sopralacuale). L impianto, attualmente dismesso, è stato costruito nel 1920 a servizio di una segheria ubicata in località Dezzo di Scalve. Gli interventi previsti consistono essenzialmente nella sistemazione dell opera di sbarramento, la sostituzione della preesistente condotta e la sostituzione delle apparecchiature elettromeccaniche esistenti con dispositivi di più moderna concezione. Il progetto non prevede l introduzione di una scala di risalita per i pesci per la presenza, lungo il corso del Torrente Rino, di numerose briglie di altezza tale da non permettere il transito dell ittiofauna. Il progetto, in particolare, prevede che: l opera di presa sarà ristrutturata nelle parti ammalorate ed ammodernata: il DMV sarà definito tramite una paratoia autoregolante. la nuova condotta forzata, costituita da tubi in PRFV, sarà completamente interrata; si prevede inoltre la rimozione del vecchio tracciato aereo della condotta e delle selle d appoggio in cls, ancora presenti. L utilizzo dei tubi in PRFV garantirà un minore ingombro di cantiere e tempi di posa ridotti. il gruppo idroelettrico esistente, installato all interno dello scantinato della segheria, sarà sostituito con una nuova apparecchiatura dimensionata sulla base di una portata massima di 400 l/s. Non si prevedono opere riguardanti l esistente canale di scarico sul Fiume Dezzo. L impianto esistente presenta, in sintesi, le seguenti caratteristiche: Località presa Dezzo di Scalve Tipo presa acqua fluente struttura traversa pietrame e malta Prelievo annuale Altri usi nessuno 3
4 lunghezza traversa 15,00 m Superficie del bacino imbrifero utile 9,832 kmq Salto nominale 58 m I dati riguardanti l impianto, a seguito delle opere di ammodernamento, sono i seguenti: Portata media di concessione 218,01 l/s Portata massima concessa 400 l/s Potenza nominale 124 kw Potenza installata 270 kw Producibilità media 884,134 kwh/anno D.M.V. 38 l/s ESAMINATI gli elaborati progettuale prodotti dal Committente, si evince che non vi sono elementi introdotti dalle opere in progetto tali da determinare significativi variazioni rispetto alle condizioni ambientali attuali. In particolare, lo studio idrobiologico allegato non evidenzia rilevanti effetti sulle comunità attuali di macroinvertebrati bentonici. Le potenziali interferenze ambientali più evidenti sono così riassumibili: in fase di cantiere sono possibili eventuali intorbidimenti delle acque durante la fase di ripristino della traversa fluviale o accidentali fuoriuscite di sostanze oleose, dovuti al transito di automezzi e alla sostituzione del gruppo idroelettrico: la R.E.A. a tal proposito, prevede l uso di by-pass e di tessuti oleoassorbenti; la fase di scavo e posa in opera della condotta comporterà il taglio delle essenze arboree presenti lungo il nuovo tracciato; CONSIDERATO che: in ordine al contesto territoriale interessato, la R.E.A. depositata non evidenzia particolari vincoli territoriali tali da precludere la ristrutturazione delle opere, mostrando altresì che le stesse sono situate a sufficiente distanza dalle più vicine aree naturali vincolate (Parco delle Orobie bergamasche e siti appartenenti alla rete ecologica Natura 2000 ). Si sottolinea, comunque, che tutte le opere ricadono all interno di zona tutelata ai sensi dell art. 142 comma 1 lettera c) del d.lgs. 42/04; il DMV, benché sia stato calcolato in 38 l/s, ai sensi dell art. 42, comma 4 delle N.T.A. del P.T.U.A., non può essere inferiore a 50 l/s. RITENUTO, sulla base di quanto sopra riportato, di concludere che: - nel complesso, le informazioni prodotte dal Committente e la loro esposizione consentono una sufficiente comprensione delle caratteristiche del progetto e la valutazione dei principali effetti che l opera può comportare sull ambiente, in coerenza con le indicazioni di cui all art. 20 del d.lgs. 152/06; - non sussistono fattori legati alla realizzazione del progetto in esame che possano causare ripercussioni sull ambiente di importanza tale da rendere necessaria la procedura di valutazione d impatto ambientale, a condizione che l esecuzione degli interventi previsti e l esercizio dell attività avvengano nel rispetto della specifica normativa di settore e delle misure ed accorgimenti individuati e proposti nel rapporto di verifica, nonché nell ottemperanza delle prescrizioni già espresse nel corso dell istruttoria per la concessione e alle condizioni elencate 4
5 nella parte dispositiva del presente atto. RITENUTO pertanto, sulla base di quanto sopra riportato, di poter escludere il progetto in esame dalla procedura di Valutazione d impatto ambientale di cui all art. 20 del d.lgs. 152/06. VISTI: - la l.r. 23 luglio 1996, n. 16 e successive modifiche ed integrazioni, nonché i provvedimenti organizzativi dell VIII Legislatura; - il P.R.S. Asse d Intervento 6.5.3, Obiettivo Operativo , Valutazione degli Impatti Ambientali Generati da Progetti e Programmi di intervento a valenza territoriale, nonché dalle infrastrutture strategiche di cui alla legge 443/01 "obiettivo". DECRETA 1. di escludere dalla procedura di Valutazione d impatto ambientale, ai sensi dell'art. 20 del d.lgs. 152/06, gli interventi previsti dalla Ristrutturazione dell impianto idroelettrico di Rino in Comune di Colere (BG), a condizione che il Committente ottemperi alle seguenti prescrizioni, che dovranno trovare puntuale riscontro nei successivi iter amministrativi: il DMV, ai sensi dell art. 42, comma 4 delle N.T.A. del P.T.U.A., a meno di ulteriori revisioni spettanti all Autorità concedente, non sia inferiore a 50 l/s; il progetto definitivo/esecutivo preveda idonei sistemi di monitoraggio delle portate derivate e rilasciate; a livello di progettazione definitiva, sia verificata la stabilità della traversa fluviale e la sua vulnerabilità in caso di eventi di piena; siano scrupolosamente adottate tutte le precauzioni e mitigazioni risultanti dagli elaborati progettuali; durante la fase di cantiere, dovranno essere adottate tecniche idonee a garantire la massima tutela di suolo, sottosuolo, acque superficiali, atmosfera, rumore e vibrazioni, nonché tutte le cautele necessarie ad assicurare la sicurezza del cantiere; in particolare: - la sostituzione delle parti meccaniche nonché le successive operazioni di manutenzione dovranno essere condotte con la massima cautela, onde evitare la contaminazione delle acque e la falda acquifera con liquidi classificabili come rifiuti pericolosi (oli, filtri e stracci sporchi di olio); a tal fine dovrà essere prevista un area attrezzata per la manipolazione di tali liquidi e per il loro contenimento in caso di sversamenti accidentali o errori nelle manovre di carico e/o scarico; - saranno contenuti al minimo indispensabile gli spazi destinati ad aree di cantiere ed allo stoccaggio di materiale movimentato; - per quanto riguarda l'inserimento paesaggistico l'intervento dovrà essere verificato in sede di relativa autorizzazione ai sensi d.lgs. 42/04; la relazione paesaggistica dovrà contenere tutte le indicazioni sulle cautele adottate in ottemperanza alla d.g.r. 2121/06; - in sede di progettazione esecutiva, il nuovo tracciato dovrà preventivamente essere valutato dalla Comunità Montana competente per territorio, al fine di contenere l abbattimento di essenze arboree e concordare gli interventi di compensazione; 5
6 2. di demandare all Ente gestore che legge per conoscenza - dei circostanti siti comunitari appartenenti alla rete ecologica Natura 2000, la verifica in ordine alla eventuale necessità di sottoporre il progetto in esame alla procedura di Valutazione d Incidenza, ai sensi dell art. 5 del d.p.r. 357/97; 3. di demandare alla Provincia di Bergamo le ulteriori verifiche di compatibilità dell opera, alla luce delle disposizioni di cui al PTUA e alla d.g.r /04; 4. di provvedere alla trasmissione del presente decreto ai seguenti soggetti: Pialegno s.r.l., Comune di Colere (BG), Provincia di Bergamo, Comunità Montana di Scalve, Parco regionale delle Orobie Bergamasche, ARPA, sede di Milano; 5. di provvedere altresì all inserimento del presente decreto nell apposito elenco delle procedure di verifica di cui all art. 20, comma 7, lett. b), del d.lgs 152/06; 6. di rendere noto che contro il presente provvedimento è ammessa proposizione di ricorso giurisdizionale avanti il Tribunale Amministrativo regionale competente per territorio, entro 60 giorni dalla data di avvenuta notificazione o di piena conoscenza, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato entro 120 giorni dalla data di avvenuta notificazione, ai sensi del D.P.R. n. 1199/71. Il Dirigente Ing. Filippo Dadone 6
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