REGIONE TOSCANA PARTE I - ADEMPIMENTI TECNICI

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1 Testo coordinato : Decreto Regione Toscana n del 26/11/02, n del 17/10/02 e n del 11/5/04 Allegato A UNIONE EUROPEA REPUBBLICA ITALIANA REGIONE TOSCANA PIANO DI SVILUPPO RURALE REGOLAMENTO (CE) 1257/1999 MISURA 9.5 DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA DEL SETTORE AGRICOLO Lettera p" dell'allegato II al Reg. CE 445/02 REGIONE TOSCANA PARTE I - ADEMPIMENTI TECNICI TITOLO DELLA MISURA: "Diversificazione delle attività del settore agricolo". Lettera p" dell'allegato II al Reg. CE 445/ OBIETTIVI DELLA MISURA Incentivare gli investimenti che promuovono la diversificazione delle attività per integrare e migliorare il reddito dell'azienda agricola. 2. DESCRIZIONE DELLA MISURA La misura prevede investimenti per: a) Attività a fini agrituristici: a1) interventi sui fabbricati aziendali e adeguamento e/o acquisto di attrezzature produttive per consentire l ospitalità agrituristica all interno delle strutture aziendali; a2) interventi relativi alle strutture e adeguamento e/o acquisto di attrezzature per consentire l ospitalità agrituristica negli spazi aperti aziendali; b) Pluriattività: b1) ristrutturazione di locali aziendali, per un totale massimo di mq 30 di superficie calpestabile, e adeguamento e/o acquisto di attrezzature per lo svolgimento di attività artigianali connesse all'uso e alla valorizzazione di risorse locali; b2) interventi sui fabbricati aziendali e adeguamento e/o acquisto di attrezzature per lo svolgimento di attività di promozione delle risorse locali agricole, forestali, naturalistiche e culturali dell'ambiente rurale ed investimenti per la realizzazione o sistemazione di percorsi didattico-naturalistici connessi allo svolgimento di tali attività; b3) realizzazione e/o adeguamento di strutture per addestramento di animali il cui uso sia connesso al patrimonio culturale locale ed alle tradizioni rurali; b4) realizzazione e/o adeguamento di strutture per attività faunistico-venatoria e di pesca sportiva; b5) realizzazione e/o ristrutturazione di strutture e acquisto di dotazioni per allevamenti per la riproduzione di selvaggina stanziale, ungulati esclusi, a fini non alimentari ma destinati ad azioni di ripopolamento del territorio. Gli allevamenti di selvaggina devono rispettare le norme di cui al Regolamento regionale del 21/02/1995 n TIPOLOGIE DI INTERVENTO E DISPOSIZIONI GENERALI 3.1 Azione 1 Agriturismo L azione prevede investimenti per interventi su fabbricati aziendali e/o per il miglioramento delle strutture anche tramite l'acquisto di attrezzature produttive, al fine di consentire l ospitalità agrituristica all interno delle strutture aziendali Interventi ammissibili a finanziamento Sono ammissibili a finanziamento tutti gli interventi di ristrutturazione e/o di adeguamento di strutture aziendali e di attrezzature produttive finalizzati a consentire l attività agrituristica all interno dei fabbricati esistenti e delle loro pertinenze. Sono ammesse opere di rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici nel caso di grave deterioramento delle finiture stesse, e opere necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti. Sono ammesse a finanziamento le opere necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché opere per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici. Il rinnovo e la sostituzione di parti anche strutturali degli edifici non comprende interventi di totale demolizione e ricostruzione. 1

2 3.2 - Azione 2 - Agricampeggio L azione prevede investimenti per interventi aziendali relativi alle strutture e per adeguamento e/o acquisto di attrezzature per consentire l ospitalità agrituristica negli spazi aperti aziendali Interventi ammissibili a finanziamento Sono ammissibili a finanziamento tutti gli interventi relativi alla realizzazione di strutture e adeguamento e/o l acquisto delle attrezzature essenziali per l'ospitalità in spazi aperti aziendali tramite attività di agricampeggio Azione 3 - Pluriattività L azione prevede investimenti che promuovono la diversificazione delle attività agricole per favorire l'integrazione e il miglioramento del reddito aziendale Interventi ammissibili a finanziamento Ristrutturazione dei locali aziendali per lo svolgimento di attività artigianali connesse all'uso e alla valorizzazione di risorse locali. Sono ammessi investimenti per la predisposizione e la ristrutturazione di locali che fanno parte del patrimonio agricolo aziendale per l'installazione di un piccolo laboratorio artigiano (massimo 30 mq di superficie calpestabile) nonché per l adeguamento e/o l'acquisto di attrezzature necessarie allo svolgimento dell'attività (piccolo artigianato del legno, della paglia, dei tessuti a mano, del ferro battuto, della ceramica, dell'alabastro, ecc.); Interventi sui fabbricati aziendali e adeguamento e/o acquisto di attrezzature per lo svolgimento di attività di promozione delle risorse locali agricole, forestali, naturalistiche e culturali dell'ambiente rurale ed investimenti per la realizzazione o sistemazione di percorsi didattico-naturalistici connessi allo svolgimento di tali attività; realizzazione e/o adeguamento di strutture per addestramento di animali il cui uso sia connesso al patrimonio culturale locale ed alle tradizioni rurali; realizzazione e/o adeguamento di strutture per attività faunistico-venatoria e di pesca sportiva; realizzazione e/o ristrutturazione di strutture e acquisto di dotazioni per allevamenti per la riproduzione di selvaggina stanziale, ungulati esclusi, a fini non alimentari ma destinati ad azioni di ripopolamento del territorio. Gli allevamenti di selvaggina devono rispettare le norme di cui al Regolamento regionale del 21/02/1995 n. 3 - "Regolamento per gli allevamenti di selvaggina per fini di ripopolamento" (B.U.R.T. 22/02/1995, N. 15 BIS). La produzione può essere ceduta esclusivamente ad aziende faunistico-venatorie e aziende agrituristico-venatorie, e a soggetti che gestiscono aree addestramento cani, a comitati di gestione Ambiti Territoriali di caccia (A.T.C.) e ad altri Enti ed Associazioni. 3.4 Soggetti Beneficiari Imprenditori agricoli, definiti ai sensi dell art del Codice civile, singoli e associati. 3.5 Area di intervento Sono ammessi a contributo gli interventi realizzati nell intero ambito del territorio regionale. 3.6 Regime di aiuto La tipologia del contributo rientra nella regola del de minimis, secondo la quale l importo massimo dei contributo erogabile non può superare i euro in 3 anni (comunicazione CE 96/C 68/06). La forma dell'aiuto consiste in un contributo in conto capitale, sull'investimento riconosciuto ammissibile, che varia secondo le seguenti percentuali: 50% per interventi in zone montane e svantaggiate di cui alla direttiva 75/268/CEE; 40% per interventi realizzati al di fuori dello zone montane o svantaggiate da imprenditori a titolo principale di cui alla L.R. 6/94 ; 20% in tutti gli altri casi. La partecipazione comunitaria è pari al 15% del costo totale relativo agli investimenti ammessi: ripartizione del contributo rispetto al costo totale ammissibile a finanziamento U.E. % Stato % Regione % Quota Quota Totale pubblica privati 15 24,5 10,5 50 % 50 % 100 % 15 17,5 7,5 40 % 60 % 100 % 15 3,5 1,5 20 % 80 % 100 % Si considerano ammissibili le spese documentate sostenute per gli investimenti e gli acquisti effettuati a decorrere dal giorno seguente alla presentazione della domanda di contributo. 2

3 Per le spese in economia e per le spese afferenti la progettazione viene considerato riferimento la Delibera GR 176 del 19/02/2001, nonché le disposizioni relative agli adempimenti procedurali indicate dall'agenzia regionale A.r.t.e.a. con proprio decreto relativo alla misura in oggetto. Il richiedente deve contestualmente dichiarare nella domanda di contributo se vuole, nel caso di esito positivo della richiesta stessa di contributo, usufruire dell anticipo. L importo dell anticipo è limitato al 20 % del costo totale dell investimento ammesso e la sua liquidazione è subordinata all'inizio dei lavori inerenti il progetto approvato, nonché alla costituzione di una garanzia fidejussoria equivalente al 110% dell importo anticipato (art.52 Reg. CE 445/02). L'anticipo non potrà comunque superare il 40% del contributo erogabile. 3.7 Esclusioni Non sono ammissibili a finanziamento le domande presentate da coloro che sono stati oggetto di procedure concorsuali nei precedenti 5 anni, o oggetto di procedimenti pregiudizievoli del patrimonio (protesti, pignoramenti e sequestri) negli ultimi 3 anni, se non presentando una dichiarazione di un istituto di credito che attesti l'affidabilità patrimoniale del richiedente e la capacità finanziaria di sostenere l'investimento. Non sono ammissibili al finanziamento gli interventi aventi per oggetto beni (terreni e fabbricati) in regime di comodato al momento della presentazione dell istanza (Sentenza di Cassazione civile sez. III, 8 marzo 1988, n. 2347). Non sono ammissibili a finanziamento gli interventi relativi a investimenti immateriali, ad eccezione di quanto previsto dal punto c) dell'art.22 del regolamento CE 445/02 che riguarda i costi afferenti alle spese generali, come onorari di geometri, architetti, ingegneri e consulenti, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze. Il contributo concesso ai sensi del presente bando, non può essere cumulato con altri contributi a valere sul medesimo programma ovvero su altre leggi regionali, nazionali, comunitarie. 3.8 Condizioni di priorità Per ogni tipologia di intervento di cui al punto 3 le domande ammissibili a finanziamento saranno istruite predisponendo una graduatoria secondo i seguenti criteri di priorità: a) Intervento da realizzarsi in zone svantaggiate di montagna di cui alla direttiva 75/268/CEE art. 3 paragrafo 3 (punti 7); b) Intervento da realizzarsi in zone svantaggiate di cui alla direttiva 75/268/CEE art. 3 paragrafo 4 e 5 (punti 5); c) Progetto presentato da un richiedente che alla data di presentazione della domanda risulti essere Imprenditore Agricolo a Titolo Principale: Iscritto alla prima sezione L.R. 6/94 (punti 2); Iscritto alla seconda sezione non in possesso di capacità professionale L.R. 6/94 (punti 4); Iscritto alla seconda sezione in possesso di capacità professionale L.R. 6/94 (punti 6); Nel caso che il richiedente dichiari di aver già presentato domanda di iscrizione all Albo degli Imprenditori all Amministrazione provinciale competente per territorio, ai fini del collocamento della domanda di contributo nella rispettiva tipologia di priorità come indicato alla lettera c, è necessario che: l Ente istruttore della domanda accerti, prima dell emissione dell atto di assegnazione del contributo al beneficiario, che la domanda di iscrizione all Albo sia stata definita positivamente dall Amministrazione provinciale. Qualora l iniziativa non sia valutata positivamente ai fini dell iscrizione all Albo o delle relative sottosezioni, si procederà al suo collocamento o nella fascia degli imprenditori agricoli ai sensi del Codice Civile o nella fascia attinente alle risultanze dall'indagine presso l'albo. d) Assenza di altri contributi pubblici per opere relative all attività agrituristica nei sei anni precedenti la data della domanda (punti 1). A parità di punteggio sarà data priorità al richiedente più giovane. Nel caso di società o associazione si prende a riferimento l età del legale rappresentante. In caso di ulteriore parità di punteggio, tra imprenditori aventi la stessa data di nascita, si procederà a sorteggio alla presenza di un pubblico ufficiale. Le domande istruite formeranno un'unica graduatoria complessiva, all interno della quale saranno collocate secondo il seguente ordine: I Misura 9.5 azione 1 Agriturismo II Misura 9.5 azione 2 Agricampeggio III Misura 9.5 azione 3 Pluriattività All interno della graduatoria è obbligatorio prevedere una riserva del 10% dei beneficiari ammessi, da arrotondare per eccesso all unità, per gli imprenditori di sesso femminile. 3

4 3.9 Piani Locali di Sviluppo Rurale Oltre alle priorità sopra indicate i Piani Locali di Sviluppo Rurale, definiti dagli Enti delegati e approvati dalla Regione Toscana, definiscono eventuali ulteriori priorità territoriali, priorità tra tipologie di azione, priorità all'interno delle singole tipologie di azioni. Ogni singolo Piano Locale di Sviluppo Rurale, pubblicato sul B.U.R.T. della Regione Toscana, è disponibile presso l'ufficio competente del rispettivo Ente delegato Termini per la realizzazione dell intervento Gli interventi devono essere conclusi entro la data indicata nell'atto di assegnazione del contributo, che comunque non può essere superiore a 12 mesi dalla data dall'atto di assegnazione del contributo. Entro 30 giorni dalla data di fine lavori, e comunque entro la data indicata nell'atto di assegnazione, deve essere presentata la richiesta di collaudo e saldo contributo. La mancata osservanza del termine prescritto nell'atto di assegnazione o nell'eventuale atto di concessione proroga, per l ultimazione dell intervento e la richiesta di collaudo, determina la revoca dell'atto di assegnazione. La concessione di proroga con pagamenti che ricadono nell'annualità successiva a quella prevista per la chiusura del progetto comporta l'inserimento della domanda in coda agli elenchi di liquidazione dell'anno successivo e rende eventuale e condizionata l'erogazione a saldo dell'intero contributo alla disponibilità delle risorse finanziarie Requisiti di accesso, impegni del richiedente e disposizioni tecniche requisiti di accesso - Essere imprenditori agricoli ai sensi del codice civile; - Cantierabilità dei lavori alla data di presentazione della domanda con possesso di tutte le autorizzazioni necessarie ad eseguire i lavori oggetto dell'intervento, nonché dichiarazione del possesso della certificazione di pronta consegna per le attrezzature. Si considerano cantierabili gli interventi per i quali è stata presentata la D.I.A., in conformità con la legislazione vigente; non sono ammissibili domande di contributo per interventi solo parzialmente cantierabili; Conduzione di una azienda agricola specificando il titolo di possesso dell'azienda, ovvero il titolo di conduzione (comodato escluso) e la relativa autorizzazione del proprietario a svolgere attività agrituristica Non aver ricevuto contributi di cui al regime de minimis nel triennio precedente, o se ottenuti in che misura e quando impegni del richiedente Presentare idonea domanda, corredata della necessaria documentazione, entro 60 giorni dal collaudo per ottenere la specifica autorizzazione necessaria per svolgere le attività di agriturismo in caso di interventi inerenti l'azione 1 e l'azione 2, ovvero essere già in possesso di tale autorizzazione; Presentare idonea domanda, corredata delle necessaria documentazione, entro 60 giorni dal collaudo per ottenere, se necessarie, le specifiche autorizzazioni per svolgere le attività relative all'investimento finanziato inerente all'azione 3, ovvero dichiarazione di essere già in possesso di tali autorizzazioni; Impegno per sottoscrivere una garanzia fidejussoria in caso di assenza delle autorizzazioni di cui ai punti precedenti alla data della richiesta di collaudo; Impegno affinché le attività di agriturismo/agricampeggio non saranno nel complesso prevalenti rispetto all attività agricola; Autofinanziamento per la parte di spesa non coperta da contributo; Vincolo di destinazione e di non alienazione per almeno cinque anni per le dotazioni e dieci anni per le strutture fondiarie oggetto dei contributi erogati a fronte degli investimenti ammessi, a decorrere dalla data di collaudo finale; Fornire ulteriori notizie, integrazioni di dati e quant altro espressamente richiesto dall Ente delegato per la compilazione della modulistica predisposta dall Organismo pagatore e per il monitoraggio fisico e procedurale, nonché rispettare la normativa sulla pubblicità dei finanziamenti; Rilasciare autorizzazione ai sensi della L. 675/96 "Tutela delle persone e di altri soggetti rispetto al trattamento dei dati personali" disposizioni tecniche Al momento della richiesta di contributo deve essere presentata una scheda di progetto secondo le disposizioni relative agli adempimenti procedurali indicate dall'agenzia regionale A.r.t.e.a. con proprio decreto relativo alla misura in oggetto. La scheda costituisce relazione tecnica-economica che illustra il progetto che si intende attuare, ne specifichi i costi e l entità del contributo richiesto. 4

5 I costi sono determinati dal computo metrico-estimativo preventivo delle opere e degli impianti, redatto o in forma sintetica o analitica, come previsto dal prezzario regionale in vigore al momento della presentazione della domanda. Qualora gli interventi non siano espressamente od esattamente riscontrabili nel prezzario stesso, si deve fare riferimento alla tipologia di intervento più assimilabile. La relazione deve contenere il piano dei costi di realizzazione del progetto ripartito per anno di esercizio e deve inoltre dettagliare lo stato attuale dell azienda al momento della presentazione della domanda e lo stato finale al termine degli investimenti programmati. Particolare descrizione di dettaglio dovrà essere fornita nel caso di lavori in economia. In caso di richiesta di contributo per le azioni 1 e 2, dovrà essere fatto particolare riferimento a quanto disposto dalla L.R. 76/94 "Disciplina delle attività agrituristiche" e successive modifiche e integrazione in merito alla connessione e complementarietà dell'attività agrituristica e principalità dell'attività agricola Avvertenza: il presente testo coordinato è redatto al fine di facilitare la lettura delle disposizioni emanate. I relativi decreti sono stati pubblicati sul BURT n. 42 del 16/10/02, n. 44 del 30/10/02 e n. 22 del 1 /6/04 - Parte terza 5

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