AgenziaNazionaleper i Servizi Sanitari R egionali
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- Serena Roberti
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1 AgenziaNazionaleper i Servizi Sanitari R egionali 1 AGGIORNAMENTO 2015 Borsellino
2 INTRODUZIONE 2 Nell ambito del Protocollo d intesa con l'anac è scaturito il lavoro del Tavolo Congiunto Ministero della salute ANAC AGENAS, che ha condotto all elaborazione di una specifica sezione sulla sanità all interno dell Aggiornamento 2015 al Piano Nazionale Anticorruzione (PNA) - Determinazione ANAC n. 12 del 28 ottobre 2015
3 INTRODUZIONE Questa sede di collaborazione istituzionale ha creato le condizioni per delineare un atto di indirizzo di importante rilevanza per i Soggetti destinatari, in quanto proteso ad incidere anche a livello programmatorio, organizzativo e gestionale attraverso la corretta impostazione dei Piani Triennali di Prevenzione della Corruzione, quali atti che a tutti gli effetti devono integrare ed integrarsi con gli altri strumenti di programmazione, valutazione e controllo aziendale. L occasione dell aggiornamento del PNA, infatti, per la prima volta, ha dato spazio al mondo sanitario ed ha fornito specifiche indicazioni operative da contestualizzate per specifici ambiti di interesse.
4 INTRODUZIONE Le principali direttrici: Realizzare l interesse pubblico alla condivisione dei valori di legalità, trasparenza, di etica del comportamento e di miglioramento continuo per una reale maturazione del sistema ed una piena legittimazione delle risorse per esso impiegate. Contrastare la corruzione intesa in senso ampio come maladministration Tradurre la mappatura dei processi in strumenti di autoanalisi organizzativa e le relative misure di prevenzione dei rischi in obiettivi misurabili individuali e dell organizzazione. Sistematizzare le informazioni, evitare una visione parcellizzata delle responsabilità, favorire la comunicazione, sburocratizzare e promuovere la cultura del valore delle risorse pubbliche. Introdurre nei codici di comportamento elementi che consentano la verifica del rispetto delle prescrizioni in essi contenute Puntare su una formazione differenziata e sempre più specialistica.
5 5 Aziende sanitarie locali comunque denominate Aziende ospedaliere e Aziende ospedaliere di rilievo nazionale e di alta specializzazione Aziende ospedaliere universitarie Istituti pubblici di assistenza e beneficenza, trasformati in aziende pubbliche che svolgono attività sanitarie Istituti zooprofilattici sperimentali Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico
6 Criticità PTPC Aziende Sanitarie 6 Carente analisi del contesto esterno Non esaustiva mappatura dei processi e delle attività Non adeguata individuazione specifiche misure prevenzione Mancata individuazione ulteriori aree di rischio Carenza collegamenti effettivi con il Piano della performance Assenza effettiva attività di monitoraggio
7 ANALISI DEL CONTESTO 7 Contesto esterno Attività sanitarie svolte Attività amministrativogestionali svolte Contesto interno Aspetti territoriali Aspetti epidemiologici Aspetti socioeconomici Aspetti strutturali Aspetti organizzativi Altri aspetti ricavabili da altri documenti
8 STRUMENTI 8 Banche dati Ministero della Salute Banche dati nazionali, regionali, locali Banche dati Age.Na.S.
9 SISTEMA DI MONITORAGGIO AGENAS 9 organizzativ e efficienza gestionale sicurezza delle cure Performanc e economich e efficacia degli interventi clinici
10 10 AREE DI RISCHIO GENERALI SANITÀ Contratti pubblici Gestione entrate, spese e patrimonio Incarichi e nomine Controlli, verifiche, ispezioni e sanzioni
11 CONTRATTI PUBBLICI 11
12 CONTRATTI PUBBLICI 12
13 CONTRATTI PUBBLICI 13
14 INCARICHI E NOMINE 14
15 INCARICHI E NOMINE 15
16 INCARICHI E NOMINE 16
17 INCARICHI E NOMINE 17
18 INCARICHI E NOMINE 18
19 INCARICHI E NOMINE 19
20 GESTIONE ENTRATE, SPESE E PATRIMONIO 20
21 GESTIONE ENTRATE, SPESE E PATRIMONIO 21
22 GESTIONE ENTRATE, SPESE E PATRIMONIO 22
23 GESTIONE ENTRATE, SPESE E PATRIMONIO 23
24 CONTROLLI, VERIFICHE, ISPEZIONI 24
25 CONTROLLI, VERIFICHE, ISPEZIONI 25
26 26 AREE DI RISCHIO SPECIFICHE SANITÀ Attività libero professionale e liste d attesa Rapporti contrattuali con provati accreditati Farmaceutica, dispositivi ed altre tecnologie: ricerca, sperimentazione sponsorizzazioni Attività conseguenti decesso ospedaliero
27 ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE E LISTE DI ATTESA 27
28 ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE E LISTE DI ATTESA 28
29 ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE E LISTE DI ATTESA 29
30 ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE E LISTE DI ATTESA 30
31 ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE E LISTE DI ATTESA 31
32 ATTIVITÀ LIBERO PROFESSIONALE E LISTE DI ATTESA 32
33 RAPPORTI CONTRATTUALI CON PRIVATI ACCREDITATI 33
34 RAPPORTI CONTRATTUALI CON PRIVATI ACCREDITATI 34
35 RAPPORTI CONTRATTUALI CON PRIVATI ACCREDITATI 35
36 RAPPORTI CONTRATTUALI CON PRIVATI ACCREDITATI 36
37 RAPPORTI CONTRATTUALI CON PRIVATI ACCREDITATI 37
38 38 FARMACEUTICA, DISPOSITIVI E ALTRE TECNOLOGIE: RICERCA, SPERIMENTAZIONI E SPONSORIZZAZIONI
39 39 FARMACEUTICA, DISPOSITIVI E ALTRE TECNOLOGIE: RICERCA, SPERIMENTAZIONI E SPONSORIZZAZIONI
40 40 FARMACEUTICA, DISPOSITIVI E ALTRE TECNOLOGIE: RICERCA, SPERIMENTAZIONI E SPONSORIZZAZIONI
41 41 MODULISTICA DI DICHIARAZIONE PUBBLICA DI INTERESSI DA PARTE DEI PROFESSIONISTI DEL SSN
42 ATTIVITÀ CONSEGUENTI AL DECESSO IN AMBITO INTRAOSPEDALIERO 42
43 43 ATTIVITÀ CONSEGUENTI AL DECESSO IN AMBITO INTRAOSPEDALIERO
44 44 ATTIVITÀ CONSEGUENTI AL DECESSO IN AMBITO INTRAOSPEDALIERO
45 CONCLUSIONI 45 Nel quadro programmatico e nel contesto della organica e sinergica attività con ANAC, con il Ministero della Salute, con la SNA e con le altre Istituzioni ed Organizzazioni, l Agenzia si farà carico, sia nell ambito delle attuali collaborazioni che di quelle che potranno essere altresì intraprese per attività che perseguono questi obiettivi condivisi, di tenere una linea di unitarietà ed organicità delle attività condotte in materia in maniera integrata con gli altri sistemi di monitoraggio e valutazione. L obiettivo comune è, infatti, che alla crescita complessiva del Servizio Sanitario Nazionale concorrino tutte le componenti, attraverso anche la proposizione di nuovi modelli organizzativi, procedurali ed esempi di buone pratiche, che auspichiamo emergano dalle organizzazioni stesse e possano disseminarsi e diffondersi tra le aziende e gli operatori in una logica di sinergica cooperazione a livello di sistema.
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