TRIBUNALE, NASCE IL "COMITATO GIUSTIZIA": "RENZI E ORLANDO RISPONDANO"

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1 TRIBUNALE, NASCE IL "COMITATO GIUSTIZIA": "RENZI E ORLANDO RISPONDANO" Nasce il "Comitato Giustizia": circa appartenenti al personale amministrativo dei tribunali capitolini, che chiede di essere ascoltato dal ministro della giustizia Andrea Orlando e dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per risolvere i problemi che da tempo affliggono il comparto. Mancanza di personale, assenza di progressione di carriere e necessità di una riforma dell'ordinamento professionale, sono le criticità cui il "Comitato" chiede di trovare una soluzione. Non solo: sono circa 10mila i lavoratori che da Torino a Reggio Calabria, dopo anni di richieste inascoltate, stanno aderendo all'iniziativa. "Tutti i giorni - dicono i lavoratori - ci assumiamo grosse responsabilità che vanno al di là delle qualifiche: siamo costantemente al fianco dei magistrati per la redazione di verbali in udienza e per l'esecuzione di ordinanze e sentenze sia in ambito penale che civile. Chiediamo ora, senza proroghe, che ci venga riconosciuta la nostra professionali". Per i dipendenti del settore giustizia la soluzione alla cronica carenza di personale non è l'uso di personale di altri ministeri o vincitori di altri concorsi come proposto dal Dicastero: "Sarebbe un errore madornale - spiegano i lavoratori - che porterebbe più complicazioni che soluzioni: è impensabile trasferire un ex dipendente del ministero della Salute in un tribunale: troppe le nuove competenze da acquisire, troppo poche le risorse messe in campo per la formazione". Per questo il "Comitato" chiede la nascita di un "comparto autonomo dei lavoratori della giustizia" che riconosca la giusta professionalità e la specificità dell'attività, un equo compenso e una semplificazione dell'ordinamento professionale. Il "Comitato" sollecita, inoltre, un incontro con il ministro e il presidente del Consiglio e annuncia manifestazioni e sit-in di protesta a Roma e nel resto d'italia: "Non ci fermeremo - dicono - è giunto il momento che il nostro lavoro ottenga il riconoscimento che merita". (omniroma.it) Nasce Comitato Giustizia: risposte da Renzi e Orlando Migliaia di adesioni. "Sia riconosciuta nostra professionalità" Roma, 4 giu. (TMNews) - Nuovo ministro vecchi problemi. Sono passati cento giorni dall'insediamento di Orlando e del governo Renzi e le criticità del settore giustizia sono tutte ferme in prima linea: mancanza di personale, assenza di progressione di carriere e necessità di una riforma dell'ordinamento professionale. Per questo nasce il 'Comitato Giustizia' di Roma: un gruppo di circa 2000 donne e uomini, appartenenti al personale amministrativo del tribunale della Capitale e non solo, che a gran voce chiede di essere ascoltato dal ministro guardasigilli e dal presidente del Consiglio. Sono circa 10 mila i lavoratori che da Torino a Reggio Calabria, dopo anni di richieste inascoltate, stanno aderendo all'iniziativa. "Tutti i giorni - dicono i lavoratori - ci assumiamo grosse responsabilità che vanno al di là delle qualifiche: siamo costantemente al

2 fianco dei magistrati per la redazione di verbali in udienza e per l'esecuzione di ordinanze e sentenze sia in ambito penale che civile. Chiediamo ora, senza proroghe, che ci venga riconosciuta la nostra professionalità".(segue) Red/Nav GIU 14 Roma, 4 giu. (TMNews) - Il ministero della giustizia crede di aver trovato una soluzione alla cronica carenza di personale del tribunale con la mobilità: trasferendo nei distretti giudiziari dipendenti di altri ministeri o assumendo vincitori o idonei di concorsi pubblici banditi da altre amministrazioni. "Un errore madornale - spiegano i lavoratori in una nota - che porterebbe più complicazioni che soluzioni: è impensabile trasferire un ex dipendente del ministero della Salute in un tribunale: troppe le nuove competenze da acquisire, troppo poche le risorse messe in campo per la formazione". Per questo il Comitato chiede la formazione di un 'comparto autonomo dei lavoratori della giustizia' che riconosca la giusta professionalità e la specificità dell'attività, un equo compenso economico e una semplificazione dell'ordinamento professionale. Il Movimento sollecita, inoltre, un incontro con il ministro e il premier e annuncia manifestazioni e sit-in di protesta a Roma e nel resto d'italia, per dar voce a chi da decenni manda avanti la difficile macchina dei processi e della giustizia. "Non ci fermeremo - si aggiunge - è arrivato il momento che il nostro lavoro ottenga il riconoscimento che merita". Red/Nav GIU Roma, nasce Comitato giustizia: lavoratori chiedono riforme Roma, 4 giu. (LaPresse) - "Nuovo ministro vecchi problemi. Sono passati cento giorni dall'insediamento di Orlando e del governo Renzi e le criticità del settore giustizia sono tutte ferme in prima linea: mancanza di personale, assenza di progressione di carriere e necessità di una riforma dell'ordinamento professionale". Questa la posizione di un gruppo di circa 2000 tra donne e uomini del personale amministrativo del tribunale della Capitale e non solo, che ha dato vita al 'Comitato Giustizia' di Roma e chiede di essere ascoltato dal guardasigilli e dal presidente del Consiglio. Sono circa 10mila i lavoratori che da Torino a Reggio Calabria stanno aderendo all'iniziativa. (Segue). ddn/scp Giu 2014 Roma, 4 giu. (LaPresse) - "Tutti i giorni - dicono i lavoratori - ci assumiamo grosse responsabilità che vanno al di là delle qualifiche: siamo costantemente al fianco dei magistrati per la redazione di verbali in udienza e per l'esecuzione di ordinanze e sentenze sia in ambito penale che civile. Chiediamo ora, senza proroghe, che ci venga riconosciuta la nostra professionalità. Il ministero della giustizia crede di aver trovato una soluzione alla cronica carenza di personale del tribunale con la mobilità: trasferendo nei distretti giudiziari dipendenti di altri ministeri o assumendo vincitori o idonei di concorsi pubblici banditi da altre amministrazioni". (Segue). ddn/scp Giu 2014 "Un errore madornale - spiegano i lavoratori in una nota - che porterebbe più complicazioni che soluzioni: è im,pensabile trasferire un ex dipendente del ministero della Salute in un tribunale: troppe le nuove competenze da acquisire, troppo poche le risorse messe in campo per la formazione". Per questo il Comitato chiede la formazione di un 'comparto autonomo dei lavoratori della giustizia' che riconosca la giusta professionalità e la specificità dell'attività, un equo compenso economico e una semplificazione

3 dell'ordinamento professionale. Il movimento sollecita, inoltre, un incontro con il ministro e il premier e annuncia manifestazioni e sit-in di protesta a Roma e nel resto d'italia, per dar voce a chi da decenni manda avanti la difficile macchina dei processi e della giustizia. "Non ci fermeremo - aggiungono - è arrivato il momento che il nostro lavoro ottenga il riconoscimento che merita". ddn/scp Giu 2014 TRIBUNALE, NASCE IL COMITATO GIUSTIZIA : RENZI E ORLANDO RISPONDANO (OMNIROMA) Roma, 04 GIU - Nasce il Comitato Giustizia : circa appartenenti al personale amministrativo dei tribunali capitolini, che chiede di essere ascoltato dal ministro della giustizia Andrea Orlando e dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per risolvere i problemi che da tempo affliggono il comparto. Mancanza di personale, assenza di progressione di carriere e necessità di una riforma dell'ordinamento professionale, sono le criticità cui il Comitato chiede di trovare una soluzione. Non solo: sono circa 10mila i lavoratori che da Torino a Reggio Calabria, dopo anni di richieste inascoltate, stanno aderendo all'iniziativa. Tutti i giorni - dicono i lavoratori - ci assumiamo grosse responsabilità che vanno al di là delle qualifiche: siamo costantemente al fianco dei magistrati per la redazione di verbali in udienza e per l'esecuzione di ordinanze e sentenze sia in ambito penale che civile. Chiediamo ora, senza proroghe, che ci venga riconosciuta la nostra professionali. Per i dipendenti del settore giustizia la soluzione alla cronica carenza di personale non è l'uso di personale di altri ministeri o vincitori di altri concorsi come proposto dal Dicastero: Sarebbe un errore madornale spiegano i lavoratori che porterebbe più complicazioni che soluzioni: è impensabile trasferire un ex dipendente del ministero della Salute in un tribunale: troppe le nuove competenze da acquisire, troppo poche le risorse messe in campo per la formazione. Per questo il Comitato chiede la nascita di un comparto autonomo dei lavoratori della giustizia che riconosca la giusta professionalità e la specificità dell'attività, un equo compenso e una semplificazione dell'ordinamento professionale. Il Comitato sollecita, inoltre, un incontro con il ministro e il presidente del Consiglio e annuncia manifestazioni e sit-in di protesta a Roma e nel resto d'italia: Non ci fermeremo - dicono - è giunto il momento che il nostro lavoro ottenga il riconoscimento che merita

4 LAVORO. ROMA, NASCE IL "COMITATO GIUSTIZIA" PERSONALE AMMINISTRATIVO TRIBUNALI CHIEDE INCONTRO CON RENZI (DIRE) Roma, 4 giu. - "Nuovo ministro vecchi problemi. Sono passati cento giorni dall''insediamento di Orlando e del governo Renzi e le criticita'' della giustizia sono tutte ferme in prima linea: mancanza di personale, assenza di progressione di carriere e necessita'' di una riforma dell''ordinamento professionale". E'' quanto si legge in una nota del neonato ''Comitato Giustizia'' di Roma: un gruppo di circa donne e uomini, appartenenti al personale amministrativo, che a gran voce chiede di essere ascoltato dal ministro e dal presidente del Consiglio. Ma non solo: sono circa 10 mila i lavoratori che da Torino a Reggio Calabria, dopo anni di richieste inascoltate, stanno aderendo all''iniziativa. "Tutti i giorni- dicono i lavoratori- ci assumiamo grosse responsabilità'' che vanno al di là'' delle qualifiche: siamo costantemente al fianco dei magistrati per la redazione di verbali in udienza e per l''esecuzione di ordinanze e sentenze sia in ambito penale che civile. Chiediamo ora, senza proroghe, che ci venga riconosciuta la nostra professionalità''. Il ministero crede di aver trovato una soluzione alla cronica carenza di personale con la mobilità'': trasferendo nei tribunali dipendenti di altri ministeri o assumendo vincitori o idonei di concorsi pubblici banditi da altre amministrazioni. Un errore madornale- spiegano ancora i lavoratoriche porterebbe più'' complicazioni che soluzioni: e'' impensabile trasferire un ex dipendente del ministero della Salute in un tribunale: troppe le nuove competenze da acquisire, troppo poche le risorse messe in campo per la formazione". Per questo il Comitato chiede "la nascita di un ''comparto autonomo dei lavoratori della giustizia'' che riconosca la giusta professionalità'' e la specificità'' dell''attività'', un equo compenso economico e una semplificazione dell''ordinamento professionale". Il Movimento sollecita, inoltre, un incontro con il ministro e il premier e annuncia manifestazioni e sit-in di protesta a Roma e nel resto d''italia, "per dar voce a chi da decenni manda avanti la difficile macchina dei processi e della giustizia. Non ci fermeremo- dicono- e'' giunto il momento che il nostro lavoro ottenga il riconoscimento che merita". (Com/Fmu/ Dire) 16: NNNN

5 (AGI) Roma, 04 GIU - Nasce il Comitato Giustizia : circa appartenenti al personale amministrativo dei tribunali capitolini, che chiede di essere ascoltato dal ministro della giustizia Andrea Orlando e dal presidente del Consiglio Matteo Renzi per risolvere i problemi che da tempo affliggono il comparto. Mancanza di personale, assenza di progressione di carriere e necessità di una riforma dell'ordinamento professionale, sono le criticità cui il Comitato chiede di trovare una soluzione. Non solo: sono circa 10mila i lavoratori che da Torino a Reggio Calabria, dopo anni di richieste inascoltate, stanno aderendo all'iniziativa. Tutti i giorni - dicono i lavoratori - ci assumiamo grosse responsabilità che vanno al di là delle qualifiche: siamo costantemente al fianco dei magistrati per la redazione di verbali in udienza e per l'esecuzione di ordinanze e sentenze sia in ambito penale che civile. Chiediamo ora, senza proroghe, che ci venga riconosciuta la nostra professionali. Per i dipendenti del settore giustizia la soluzione alla cronica carenza di personale non è l'uso di personale di altri ministeri o vincitori di altri concorsi come proposto dal Dicastero: Sarebbe un errore madornale spiegano i lavoratori che porterebbe più complicazioni che soluzioni: è impensabile trasferire un ex dipendente del ministero della Salute in un tribunale: troppe le nuove competenze da acquisire, troppo poche le risorse messe in campo per la formazione. Per questo il Comitato chiede la nascita di un comparto autonomo dei lavoratori della giustizia che riconosca la giusta professionalità e la specificità dell'attività, un equo compenso e una semplificazione dell'ordinamento professionale. Il Comitato sollecita, inoltre, un incontro con il ministro e il presidente del Consiglio e annuncia manifestazioni e sit-in di protesta a Roma e nel resto d'italia: Non ci fermeremo - dicono - è giunto il momento che il nostro lavoro ottenga il riconoscimento che merita.