IPERTESTO REALIZZATO DALLA CLASSE QUARTA B

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1 IPERTESTO REALIZZATO DALLA CLASSE QUARTA B L'ambiente: Il fiume Nilo e le attività lavorative La società: Organizzazione e famiglia La società: Abbigliamento La scrittura, i divertimenti La religione e gli dei Le piramidi e il culto dei morti

2 Fu proprio sulle sponde che la civiltà Egizia si sviluppò. Il Nilo (il fiume più lungo del mondo) attraversa tutto l EGITTO. Quando straripava, in estate, lasciava sulla valle uno strato di materiale, chiamato Limo, che rendeva fertile la terra. Grazie al Nilo, gli Egizi irrigavano i campi, si lavavano, bevevano e viaggiavano. L EGITTO appartiene alla fascia desertica dell AFRICA del nord, le cui coste si affacciano sul Mediterraneo. L elemento principale dell ambiente egiziano è il NILO, fiume che scorre lungo tutto il suo territorio e sfocia nel mare con una foce a delta (di forma triangolare). Nell antichità, come ancora oggi, nelle zone intorno al fiume non mancava l acqua e le vegetazioni erano abbondanti. Nel periodo estivo il livello del Nilo aumentava e provocava le inondazioni dei terreni della valle e del delta. Gli Egizi non vedevano mai molta pioggia perché il clima del loro Paese era caldo e secco: le improvvise benefiche piene del Nilo, perciò, apparivano ai loro occhi come un magico dono.

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4 I contadini erano la categoria più numerosa dell antico Egitto. Non coltivavano solo grano, ma anche orzo e lino. I loro attrezzi erano semplicissimi: la zappa, la falce e l aratro. Nei campi si facevano aiutare da asini e buoi ma allevavano capre, da cui ricavavano latte e formaggio; vacche, maiali e galline. Le ampie zone paludose che fiancheggiavano il Nilo erano abitate da popolazioni di cacciatori e pescatori che lavoravano il papiro e praticavano la pesca. Per conservare i pesci li si faceva seccare al sole.

5 Nelle botteghe degli artigiani si lavoravano materiali diversi come ad esempio, il cuoio, per realizzare sandali, finimenti di cavalli,impugnature di armi, rivestimenti di ferite, porte di templi. Esistevano laboratori di d oreficeria: gli artigiani scaldavano sul fuoco e lo lavoravano con tenaglie. L oro liquido veniva versato in stampi delle forme voluta e poi lasciata solidificare. Con l oro si otteneva anche fogli sottili per le decorazioni. I falegnami usavano intagliare e legare grossi pezzi di legno. Dovevano comprare il legname di cedro in Libano perché in Egitto c erano pochi alberi. Per impreziosire le tavole si usavano tersi (inserimenti) di ebano e avorio. Gli artigiani lavoravano le pietre e con esse davano forma anche a bei vasi decorati.

6 Usavano seghe per tagliare i blocchi di pietre che poi lavoravano con scalpelli e trapani. Pietre preziose, provenienti dai paesi del lontano Oriente, venivano usate per fare collane, praticandovi un piccolo foro. Si ottenevano perle anche con la ceramica colorata che serviva : oltre per fare amuleti e statue. Per trasportare a grandi distanze uomini e materiali gli Egizi incominciarono a costruire barche con fasci di canne di papiro. Queste leggere imbarcazioni consentivano di scendere rapidamente il lungo corso del Nilo. Per risalirlo gli Egizi pesarono di sfruttare il vento proveniente dal Nord e inventarono la prima vela quadrata. Le barche di papiro erano però troppo fragili per trasportare grossi pesi. Gli Egizi pensarono allora di costruire navi di legno ma poiché il legno in Egitto era scarso e di cattiva qualità; gli artigiani dovevano ingegnarsi a costruire la parte esterna dello scafo attaccando l una all altra assi molto corte, tenute insieme da brevi travi trasversal

7 la pianta sezione stelo il graticcio strato di lino (Giovanna Angelica Patrik ) TORNA AL MENU

8 L organizzazione dello stato Egizio era molto rigida: la Popolazione viveva suddivisa rigorosamente in caste (classi sociali), che non potevano comunicare fra loro. Possiamo immaginare la società Egizia come una piramide alla cui sommità sta un uomo solo, il Faraone, mentre alla base troviamo una folla immensa, quella dei più sventurati (gli schiavi) e dei più poveri (i contadini). Possiamo immaginare la società Egizia come una piramide alla cui sommità sta un uomo solo, il Faraone, mentre alla base troviamo una folla immensa, quella dei più sventurati (gli schiavi) e dei più poveri (i contadini).

9 Organizzazione sociale divisa in : FARAONE VISIR E PRIMO SACERDOTE ONOREVOLI NOMARCHI SCRIBI SACERDOTI ARTIGANI CONTADINI TORNA AL MENU

10 Il posto dei figli Un figlio è accolto con gioia. Ma se il neonato è deforme, viene abbandonato: si pensa che sia colpito dalla maledizione degli Dei. La madre si prende cura dell educazione dei figli piccoli. Ma molto presto essi devono aiutare nel lavoro dei campi e dell officina. Nelle famiglie ricche, i figli vanno al palazzo o al tempio all età di 5 o 6anni. Imparano a scrivere, leggere e contare. Nel giro di qualche anno saranno scribi, architetti o giudici. Ogni moglie dava al proprio marito 6 o 7 figli. Le donne, inoltre potevano svolgere anche lavori non necessariamente legati alla casa. Le donne facevano un lavoro buffo,venivano assunte per piangere e disperarsi ai funerali. (Chiara Nicolò N. Justin ) TORNA AL MENU

11 Gli egizi indossano abiti leggeri: un pagane per gli uomini,un abito per le donne. Ricchi o poveri,portano gioielli che sono anche dei porta fortuna. Tutti gli abiti sono fatti di lino bianco e gli abiti sono confezionati, questo tessuto è fresco quando fa caldo e caldo quando fa freddo. non erano altro che lenzuoli più o meno grandi drappeggiati in vari modi. Pochi modelli di abiti femminili sono: a guaina con due spalline a volte cucite, una lunga gonna sorretta da due bretelle e una gonna di perline da mettersi sopra la tunica. Si vestivano per lo più con gonnellini o mantelli di cuoio; le donne indossavano anche tuniche bianche perché imparato a tessere le fibre di alcune piante come il lino. L abito tipico degli uomini era un corto gonnellino mentre quello delle donne era lungo e fatto a pieghe.

12 Uomini e donne portavano i capelli lunghi e raccolti con pettini e forcine d avorio e si truccavano il volto. Portavano gioielli grandi e raffinati,come orecchini,collari,anelli,bracciali per i polsi e per le caviglie. Al tempio ci si reca calzando sandali bianchi. I sandali erano le calzature più diffuse: ne esistono di moltissimi modelli, a seconda della moda. erano fatti in fibra di papiro, lino o cuoio,con la punta ricurva. Fuori camminano quasi sempre a piedi nudi,con i sandali di papiro,di rafia o di giunco appesi alla cintura o portati da un servo Uomini e donne si truccavano gli occhi,le gote e la bocca,tingevano i cappelli o indossavano parrucche e barba finta e facevano un grande uso di oli profumati e unguenti. TORNA AL MENU (Alex Yin Yu - Jordan )

13 I geroglifici erano intenzionalmente complicati: così era necessario molto tempo per imparare a leggerli e a scriverli. Chi conosceva la scrittura assumeva una grandissima importanza e poteva diventare funzionario, pubblico, medico o sacerdote. L'inchiostro usato era simile al nostro colore a tempera. Veniva confezionato in blocchetti solidi mediante una colla perché liquido si sarebbe seccato. I colori più comuni erano il rosso e il nero. Gli Egizi scrivevano usando segni chiamati geroglifici, dove potevano indicare una lettera o un'intera parola. La penna, era prima intinta nell'acqua e poi strofinata sull inchiostro solido. La carta si preparava con la pianta del papiro. Gli egizi elaborarono una propria forma di scrittura, chiamata

14 geroglifica, "geroglifico" deriva dal greco e significa "sacra incisione": i geroglifici erano infatti incisi o dipinti soprattutto sulle pareti dei templi. Col passare del tempo i geroglifici assunsero il carattere di ideogrammi. Un grosso passo avanti si ebbe quando gli scribi sumeri ed egizi incominciarono a considerare i disegni delle loro scritture non per le cose che rappresentavano, ma per i suoni dei nomi di queste cose. Pochi bambini andavano a scuola, che si iniziava a cinque anni e che preparava a diventare scribi. Per gli egizi la scrittura era qualcosa di magico! Gli scribi erano pochi ricchi privilegiati. Dopo oltre 20 anni di studio intenso e faticoso avevano imparato tutti i segreti della scrittura. In quell epoca,la carta non esisteva e tutte le altre civiltà scrivevano incidendo su tavolette d argilla.

15 I bambini, giocavano all aperto e avevano numerosi giocattoli: trottole, palle di stracci o di cuoio riempite di grano, bambole, cerchi e pupazzi. Le bambine restavano a casa e seguivano le faccende domestiche. I ricchi quando non erano impegnati negli affari passavano il loro tempo in piscina o con gli amici. Le loro cene erano allietate da danzatrici,acrobati,musicisti e nani giocolieri. ( Lara Ardela Alice ) TORNA AL MENU

16 Gli Egizi erano politeisti, adoravano molte divinità (addirittura 700), ciascuna delle quali aveva i suoi sacerdoti, i suoi templi, le sue terre: i sacerdoti di un dio avevano, tra gli altri, il compito di amministrarne i beni, e naturalmente ne traevano vantaggio. Essi celebravano complicatissimi riti, tra cui quello di penetrare ogni mattina nella parte più nascosta del tempio. (spesso gigantesco, ricco di colonne, di decorazioni, di ornamenti preziosissimi), aprire lo scrigno in cui era racchiusa la statua del dio, e dargli il buongiorno. La cerimonia si ripeteva al momento della buonanotte.

17 Alcuni erano gli dei protettori delle singole città; molti gli zoomorfi (cioè con aspetto di animali); moltissimi quelli la cui venerazione non era ricollegabile a un origine particolare, anche quelli con la forma di pietre sacre chiamate obelischi. Secondo gli egizi, tutte le divinità avevano abitato la terra. Divenne prima dio supremo del pantheon egizio, e poi divinità universale di tutto il mondo, assimilandosi al dio solare Ra sotto il nome di Amon-Ra.

18 pesatura Dio sciacallo di Cinopolis, assiste Horus e Thot nella del cuore dei defunti. Hathor era dea di afroditopolis. Dea dell amore, patrona della musica e della danza. Dio della parola creatrice, della scrittura e del calcolo. Nell'oltretomba assiste alla pesatura del cuore del defunto. Viene raffigurato con corpo umano e testa di ibis, talvolta di scimmia. Dio della terra e della fecondità. Veniva rappresentato con aspetto umano con due piume sul capo, un flagello nella mano destra e il fallo nella sinistra. Dio egizio della vegetazione e dell agricoltura. Secondo il mito fu ucciso dal fratello Seth che ne fece a pezzi il cadavere disperdendolo; ricomposto e resuscitato da Iside, divenne il signore dei morti e il faraone defunto fu con lui identificato. (Elia Dennis Gabriele - Anna ) TORNA AL MENU

19 La mummificazione dei corpi e la loro conservazione unitamente a beni terreni cari al defunto risaliva alle credenze egizie di una vita oltre la vita nella quale il defunto lavorava, si riuniva con gli dei, di cui era stato intermediario in vita, mangiava (vari sono stati i ritrovamenti di cibo nelle tombe); insomma gli egizi credevano in una "vera" e propria vita molto simile a quella terrena. Nell Antico Egitto vi erano uomini, che conoscevano l arte della mummuficazione, addetti a tale compito, erano gli imbalsamatori Per l imbalsamazione più accurata procedevano in questo modo:per prima cosa, servendosi di un ferro ricurvo toglievano il cervello attraverso le narici poi con una pietra aguzza incidevano l addome dal quale tiravano fuori tutti gli organi, che erano i più difficili da conservare, dopo averli rimossi rimossi, li essiccavano col sale, li trattavano con oli e resine e poi li riponevano in contenitori

20 chiamati vasi canopici (che venivano sistemati vicino al sarcofago); dopo aver pulito la cavità con vino di palma, e riempita con mirra, cannella e altre essenze profumate, ricucivano l'addome;il corpo veniva, allora, immerso per 40 giorni in un composto salino detto natron per fare in modo che il corpo cedesse tutti i liquidi; alla fine lo si lavava con una cerimonia nelle acque del Nilo per togliere il sale residuo e lo si fasciava con bende tagliate da un lenzuolo di lino. Alcune volte le bende erano spalmate di resine e unguenti che avevano lo scopo di sigillare e profumare. Poi il defunto veniva posto dentro una bara a forma di uomo. Il procedimento di mummificazione durava, in totale, 70 giorni. Gli imbalsamatori infilavano diversi minuscoli amuleti portafortuna tra le bende. Erano svariate centinaia ed ognuno di essi aveva un particolare significato o uno scopo: Lo SCARABEO simboleggiava la risurrezione ed era posto sopra o dentro il petto. Aveva la forma di uno scarabeo stercorario ed era stato scelto perchè a quanto pare è in grado di rigenerarsi spontaneamente dai propri escrementi.

21 La colonna DJED conferiva stabilità e fermezza e simboleggiava la spina dorsale di Osiride. L'appoggiatesta WERES indicava che il capo del morto sarebbe rimasto sollevato per sempre.

22 La piramide più grande, quella del faraone CHEOPE, è alta 146 metri: all'incirca come un moderno grattacielo di 45 piani; soltanto 4000 anni più tardi gli uomini riusciranno nuovamente a costruire edifici di quell'altezza. Essa è composta da blocchi di pietra, del peso medio di circa di 2 tonnellate e mezzo; ma il blocco più grande raggiunge le 15 tonnellate Spesso le cave di pietra si trovavano a grande distanza dal luogo di costruzione, e i massi dovevano essere trascinati su slitte e trasportati sul Nilo mediante zattere.

23 Per staccare dalla roccia i blocchi gli Egizi utilizzavano un metodo ingegnoso: inserivano nella pietra dei cunei di legno che, bagnati, si gonfiavano e spaccavano la roccia secondo la linea desiderata. Un altro metodo curioso era adoperato per elevare i blocchi in modo da sovrapporli ai precedenti, a mano a mano che la costruzione della piramide progrediva. La parte già costruita veniva insabbiata, in modo da preparare una parete inclinata di sabbia sulla quale i massi potevano essere trascinati. Un fango viscido consentiva di fare scorrere i massi su quelli sottostanti e permetteva un loro perfetto allineamentoavevano anche il compito di assicurarsi che le piramidi fossero a prova di ladri. per questo sono stati costruiti labirinti e trappole.proprio per proteggere la piramide di Chefren venne costruita la famosissima Sfinge, enorme statua con la testa del faraone e il corpo di leone. I re egizi definiscono le piramidi "le scale per vedere gli Dei".La piramide era quindi considerata un simbolo della scala che porta al sole. La piramide non è altro che la forma stilizzata di una montagna. Le prime tombe reali, costruite dagli Egizi, si chiamavano Màstabe e assomigliavano a delle case. A partire dalla III dinastia i faraoni furono seppelliti all'interno delle piramidi. Per costruire una piramide ci volevano circa persone, tra operai. artigiani e soprintendenti Per costruire le piramidi si utilizzavano rampe lunghissime...e si usavano macchine e leve per trasportare i blocchi di pietra. Il trasporto delle merci e dei blocchi di pietra avveniva sul fiume. Il rifornimento di cibo e di materiali proveniva da ogni parte dell'egitto.

24 (Pietro Nicolò S. Miryam ) TORNA AL MENU

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