BONIFICA/DISCARICA IN LOCALITA CA BIANCA RELAZIONE DIVULGATIVA DEL CONTROLLORE INDIPENDENTE SULL ATTIVITA SVOLTA NELLA DISCARICA DURANTE L ANNO 2007

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1 Spett.le SETTORE ECOLOGIA Provincia di VR Via Franceschine n VERONA fax n 045/ ARPAV Dip. Prov. VR Servizio Territorio Via Dominutti n VERONA fax n 045/ Sig. SINDACO Comune di ZEVIO ZEVIO (VR) fax n 045/ S. Maria di Zevio BONIFICA/DISCARICA IN LOCALITA CA BIANCA RELAZIONE DIVULGATIVA DEL CONTROLLORE INDIPENDENTE SULL ATTIVITA SVOLTA NELLA DISCARICA DURANTE L ANNO 2007 PUNTO DEL PROGRAMMA DI CONTROLLI (REDATTO AI SENSI DELL ART. 26 COMMI 7, 8 DELLA L.R. VENETO N 3 DEL 21/01/2000 E DELLA DGRV N 1579 DEL 22/06/2001) Il sottoscritto Borioli Alessandro, nato a Belfiore (VR) il 01/09/1947, domiciliato a Grezzana in via Chiesuola n. 5, consapevole che, ai sensi dell'art. 76 del D.P.R. n. 445 del 28/12/00, le dichiarazioni false o mendaci, la falsità negli atti, l'uso di atti falsi sono puniti ai sensi del Codice Penale e delle Leggi speciali in materia, dichiara, ai sensi dell'art. 47 del D.P.R. 28/12/00, n.445, quale dichiarazione sostitutiva di atto notorio, che il contenuto della presente relazione è conforme al vero e che nella stessa non vengono volutamente omessi fatti e particolari rilevanti ai fini del corretto e regolare svolgimento della funzione di controllore indipendente. A tal fine, allega alla presente fotocopia di carta d'identità n. rilasciata dal Comune di Progettazione impianti di depurazione, recuperi termici, ingegneria sanitaria ed industriale, consulenze studioborioli@iol.it Stallavena (VR) v. Chiesuola, 24 - Tel Fax Part. IVA Cod. fisc. BRL LSN 47P01 A737J

2 Grezzana in data 21/11/2003. STATO DELLA DISCARICA AL 31/12/2007 Per consentire una facile valutazione dello stato d avanzamento delle opere si ritiene opportuno ricordare gli estremi dell attività autorizzata ed i principali dati metrici della discarica: trattasi di discarica di 2 a categoria tipo B con contemporanea bonifica da rifiuti interrati presenti in alcune zone dell area di pertinenza il progetto è stato approvato con Deliberazione della Giunta della Regione Veneto n 44 del 18/01/1999 l autorizzazione all esercizio è stata concessa con Determinazione n 582/02 del Dirigente Settore Ecologia della Provincia di Verona; in seguito alla nuova disciplina sulle discariche, emanata con il D. Lgs. N 36 del 13/01/2003 e con il D.M. 13/03/2003, è stato redatto un piano di adeguamento dell impianto, approvato con D.G.R.V. n 1741 del 18/06/2004. In base a tale delibera regionale la discarica risulta attualmente classificata per rifiuti non pericolosi. Il volume dei rifiuti conferibili non ha subito variazioni rispetto al progetto iniziale. Sono invece aumentati gli spessori dei materiali di copertura finale (dagli iniziali 100 cm agli attuali 265 cm) e la durata dei controlli successivi all ultimazione degli stoccaggi, passata da 10 a 30 anni. Il tutto si traduce in maggiori garanzie contro future infiltrazioni per le piogge che comportano la formazione di percolato sul fondo, nonché in un impegno molto più prolungato per il controllo e la manutenzione sistematici delle opere dopo la cessazione dell attività di smaltimento. Le modifiche sopra citate hanno ovviamente anche una forte incidenza sul piano finanziario per i maggiori oneri che ne derivano, oneri che dovranno essere sostenuti probabilmente con i proventi derivanti dalla concessione di un aumento del volume di rifiuti stoccabili. A tale riguardo il Comune di Zevio ha presentato alla Regione un progetto di ampliamento nel quale sono ipotizzate diverse modalità realizzative, corredate con le rispettive valutazioni di impatto ambientale, demandando ogni decisione a tale Ente. Detto molto sinteticamente una soluzione prevede l innalzamento di alcuni metri del cumulo attualmente autorizzato, le altre l estensione dell area utilizzabile. In base all autorizzazione originaria, tutt oggi vigente, l area interessata dalla discarica si estende su una superficie complessiva di circa m 2 che comprende: - una zona servizi in cui sono ubicati gli uffici con il laboratorio per le analisi chimiche, la pesa degli autocarri di trasporto dei rifiuti, i serbatoi di raccolta del percolato, nonché n 16 piazzole di prestoccaggio nelle quali sono depositati i singoli carichi di rifiuti per procedere ai prefissati controlli di accettabilità, preliminari allo smaltimento definitivo nel corpo discarica; - n 3 lotti di coltivazione del corpo di discarica, di simili dimensioni, sui quali avviene lo stoccaggio dei rifiuti, dopo le verifiche di conformità. Tali lotti sono identificati come: Pag. 2 di 12

3 - lotto 2 destinato allo stoccaggio di rifiuti ritirati dall esterno - lotto 3, inizialmente destinato allo stoccaggio dei soli rifiuti originati dalla bonifica delle aree interne ed oggi autorizzato anche al deposito di rifiuti ritirati dall esterno - lotto 4 destinato allo stoccaggio di rifiuti ritirati dall esterno Il volume di discarica complessivamente approvato è di circa m 3, dei quali m 3 circa riservati ai rifiuti conferiti dall esterno, e m 3 disponibili per lo stoccaggio definitivo dei rifiuti risultanti dalla bonifica delle zone inquinate presenti nell area dall impianto; È previsto lo stoccaggio di rifiuti speciali non tossico nocivi, con esclusione di materiali di matrice organica putrescibile. Lo stato della discarica alla fine dell anno 2007 può essere sinteticamente rappresentato dal seguente quadro informativo: lotto 2 Questo lotto si estende su zone inquinate da rilevanti depositi di rifiuti sepolti nel sottosuolo e rappresenta l ultima porzione di discarica da bonificare. Prima che possa essere preparato con le opere necessarie per accogliere rifiuti dall esterno, secondo quanto previsto dal progetto, esso doveva essere completamente ripulito dai rifiuti sepolti sotto la superficie. Le operazioni di scavo e rimozione dei rifiuti dal lotto 2 sono iniziate nell ottobre del 2004, dopo che è stata conclusa la bonifica del lotto 3. In particolare è stato necessario attendere che fosse collaudato l allestimento di una seconda porzione di tale lotto (sub-lotto 3.2) in quanto i rifiuti estratti nella bonifica dovevano necessariamente essere smaltiti in via definitiva sul detto lotto 3. La bonifica del lotto è stata programmata in due stadi successivi, suddividendo l area in due porzioni. Nel corso del 2006 è stato realizzato il recupero della prima parte del lotto (circa m 2 identificati come sublotto 2.1). Questo intervento di bonifica è risultato particolarmente difficoltoso per il fatto che per la rimozione completa dei rifiuti si è dovuto spingere lo scavo fino a notevoli profondità (in alcune zone fino a circa 8 m dal piano campagna), venendo a superare il livello di falda. Essendosi di conseguenza formato uno stagno esteso d acqua si è concordata con l ARPAV una particolare procedura di campionamento del fondo, eseguito in più riprese con l avanzare dello scavo, che ha permesso di prelevare i campioni di terreno con l escavatore meccanico posizionato ai bordi dello stesso. Le verifiche si sono così suddivise in 4 momenti durante i quali il personale INERTECO, sotto la supervisione del personale ARPAV e dello scrivente CI, ha prelevato campioni di materiale dalle varie Pag. 3 di 12

4 porzioni di fondoscavo, individuando i diversi punti di prelievo all interno di un reticolo di superficie con maglie di 25 m lato. Le operazioni di campionamento e le relative metodiche sono state tutte descritte con verbali redatti dall ARPAV, sottoscritti da tutti gli intervenuti. Le analisi, finalizzate ad accertare il raggiungimento degli obiettivi di qualità dei terreni a fine bonifica (rispetto dei limiti previsti all art. 33 della L.R. Emilia Romagna), sono state eseguite per conto della INERTECO dal laboratorio CHIMICA SERVIZI. Alcuni controcampioni sono stati analizzati dall ARPAV, secondo una scelta del tutto discrezionale dello stesso Ente di controllo, che ha così verificato la corrispondenza con i risultati della CHIMICA SERVIZI. L area bonificata è stata successivamente attrezzata con la realizzazione delle barriere impermeabili necessarie per stoccarvi i rifiuti. La bonifica della restante parte di circa m 2 (sublotto 2.2) è iniziata nel settembre del 2007 ed è terminata con il mese di ottobre. Anche in questo intervento sono state applicate le consuete procedure di verifica da parte dell ARPAV dello stato del terreno di fondo scavo per accertare la completa rimozione dei materiali inquinati. Per lo smaltimento dei rifiuti rimossi si è potuto disporre dello stoccaggio nell adiacente sublotto 2.1, precedentemente allestito con il catino impermeabile a prova di tenuta sul fondo e sulle sponde. Con quest ultimo intervento si sono finalmente concluse tutte le operazioni di bonifica e messa in sicurezza dei rifiuti sepolti nel passato in modo incontrollato. Il volume di rifiuti rimossi dal sottosuolo e posti definitivamente in sicurezza risulta di circa m 3. lotto 3 Il lotto 3, esteso per circa m 2, è ubicato sul lato ovest della discarica, nella posizione più lontana da via Ca Bianca. Una prima porzione di tale lotto, denominata sublotto 3.1, è stata allestita e collaudata nel 2001, prima cioè che la discarica entrasse in fase di esercizio con il conferimento di rifiuti dall esterno. Esso infatti è servito ad accogliere i rifiuti derivanti dalla bonifica dell area sulla quale sorge la citata zona servizi (palazzina uffici-laboratorio chimico, pesa autocarri, box di prestoccaggio e controllo dei rifiuti conferiti dall esterno). Questo sub-lotto risulta oggi totalmente riempito dai rifiuti, salvo modesti depositi che potranno essere riportati prima della chiusura per compensare eventuali assestamenti. In attesa di procedere alla sua sigillatura definitiva, una volta completato ed assestato, con riporto di sabbia e terreno naturale e successivo inerbimento, al fine di evitare la formazione di percolato per dilavamento degli inquinanti ad opera delle piogge è stato ricoperto con teli impermeabili di colore verde zavorrati con pneumatici, stesi per circa il 60% della sua superficie. Pag. 4 di 12

5 lotto 4 Questo lotto è stato allestito per primo, nel 2001, prima di avviare l esercizio della discarica, limitatamente ad una porzione di circa m 2, individuata come sub-lotto 4/1. Nel mese di giugno 2002 sono stati iniziati i lavori di allestimento della parte rimanente (circa m 2 ) al fine di assicurare la disponibilità di volume per l apporto di rifiuti anche nel Il collaudo delle opere di allestimento è stato effettuato nel febbraio Con il successivo mese di marzo, previa comunicazione alla Provincia, è iniziata la coltivazione del sublotto 4/2 con prosecuzione del fronte di avanzamento dal confinante 4/1. Nel mese di Ottobre 2004 il volume del lotto ancora disponibile è risultato esaurito, per cui si è iniziato a stoccare i rifiuti sul lotto 3.2, da poco collaudato. Pertanto il lotto 4, alla fine del 2004, è risultato praticamente completato con l unica eccezione di una piccola porzione confinante con il lotto 2, sulla quale transita la strada provvisionale che accede allo stesso lotto 2. In considerazione di tale fatto nel mese di Luglio 2004 si è potuto iniziare la copertura definitiva del lotto 4, limitatamente all area corrente a lato della strada interna, prospiciente su via Ca Bianca. In tale maniera, oltre a mitigare l impatto visivo dall esterno del corpo di discarica, si è sottratta la superficie ricoperta alla penetrazione delle piogge e di conseguenza alla formazione di percolato. Quest area è stata successivamente coltivata a prato per cui si presenta ricoperta da un tappeto erboso uniforme che viene regolarmente curato con le necessarie operazioni di giardinaggio. La restante superficie del lotto è stata per il momento regolarizzata alle altezze previste in progetto e poi protetta dalle piogge con teli impermeabili di colore verde zavorrati con pneumatici fuori uso. Pag. 5 di 12

6 RIFIUTI SMALTITI NEL CORSO DELL ANNO 2007 quantità di rifiuti complessivamente ritirati Durante tutto il 2007 l attività di conferimento dei rifiuti dall esterno si è svolta a ritmo sostenuto, molto maggiore di quello dell anno precedente, ma piuttosto simile a quanto già verificatosi nel corso del Sono infatti state ritirate mediamente 510 tonnellate al giorno di rifiuti, corrispondenti a circa 20 camion. Il quantitativo di rifiuti complessivamente smaltiti nel 2007 assomma a tonnellate, mentre quello del 2006 era stato di tonnellate. Se anche per il prossimo anno dovesse essere confermato questo andamento, è ragionevole prevedere l esaurimento del volume disponibile nell arco di 1 anno e quindi la completa colmatura della discarica per entro il Per quanto concerne il controllo dei carichi si consideri che quelli ritirati nel 2007 sono stati complessivamente 4.666, contro i del Quelli respinti per non conformità rilevate visivamente al momento dello scarico, o per risultati negativi delle analisi di controllo, sono stati in tutto 37, meno numerosi rispetto al precedente anno (48 carichi respinti nel 2006). L incidenza di conferimenti non conformi si è mantenuta molto bassa, avendosi la necessità di respingere non più di 8 carichi ogni conferiti. Ciò grazie ad selezione sempre maggiore delle ditte conferitrici e all attenta verifica della natura dei rifiuti proposti dalle stesse sulla base di apposite procedure preliminari all accettazione. La bassa incidenza è dovuta anche al fatto che ben tonnellate di rifiuti (circa il 35% del totale ritirato) è risultato costituito da fanghi dalla lavorazione dei marmi agglomerati (marmoresina). Questi infatti sono generati da un processo produttivo costante e totalmente controllato, con minima presenza di sostanze contaminanti per cui risultano rispettare i limiti di accettabilità con un margine di sicurezza veramente molto ampio. tipologie dei rifiuti conferiti I rifiuti ritirati sono compresi quasi esclusivamente nelle seguenti tipologie: fanghi palabili di risulta dai trattamenti chimici e fisici delle acque industriali limi di marmo generati dal taglio e lavorazione degli agglomerati di marmoresina terreni di bonifica di siti contaminati (generalmente da metalli o da idrocarburi). Anche se inclusi nell autorizzazione la ditta di gestione non ha mai voluto ritirare né rifiuti inerti, né quelli contenenti amianto. Inoltre, sempre per autonoma scelta della gestione, a partire dal giugno 2003 non sono più stati smaltiti rifiuti assimilabili agli urbani (costituiti prevalentemente da imballaggi). Pag. 6 di 12

7 La seguente tabella riassume le caratteristiche dei rifiuti ritirati nel corso dell anno 2007 in ordine alle quantità ed alle principali tipologie. Rifiuti smaltiti 2007 ton/anno Di cui extra Veneto RSAU 0,00 0,00 Terreni di bonifica Fanghi di marmoresina Altri (fanghi industriali) Inerti 0,00 0,00 Amianto 0,00 0,00 TOTALE Il grafico sotto riportato può servire per una lettura più immediata della composizione dei rifiuti smaltiti in termini percentuali. TIPOLOGIE DI RIFIUTI SMALTITI 9,4% Terreni di bonifica 55,6% 35,0% Fanghi di marmoresina Altri (fanghi industriali) provenienza dei rifiuti Le zone di provenienza dei rifiuti sono risultate per ovvie ragioni di incidenza dei trasporti quelle più vicine alla discarica, che risulta ubicata al confine di più regioni. Salvo eccezioni i conferimenti sono avvenuti per Pag. 7 di 12

8 circa la metà dal Veneto (Verona, Vicenza, Venezia, Padova, Treviso, Rovigo), e per l altra metà dalle vicine regioni, Lombardia (Milano, Brescia), Emilia (Mantova, Ferrara, Bologna), Trentino (Trento), Friuli (Udine). Il grafico di seguito riportato evidenzia le caratteristiche dei rifiuti ritirati nel corso dell anno 2007 in ordine alla loro provenienza. PROVENIENZA RIFIUTI SMALTITI 2,6% 6,8% 22,6% Terre di bonifica Veneto Terre di bonifica extra Veneto Fanghi di marmoresina Veneto 35,0% Fanghi di marmoresina extra Veneto Altri (fanghi industriali) Veneto 33,0% 0,0% Altri (fanghi industriali) extra Veneto Per quanto concerne i terreni di bonifica, si evidenzia che questi rifiuti sono stati conferiti in prevalenza da siti ubicati all esterno del Veneto. Essi, grazie all elevato peso specifico, pur rappresentando un modesto volume, hanno costituito poco meno del 10% della massa totale di rifiuti ritirati. Inoltre anche nel 2007 è stato volutamente del tutto evitato il conferimento dei rifiuti assimilabili agli urbani (RSAU) in quanto, essendo costituiti prevalentemente da imballaggi, presentano la caratteristica di occupare molto volume a parità di peso rispetto alle altre tipologie di rifiuti. Pertanto i rifiuti ritirati sono risultati appartenere per circa il 90% alla categoria dei fanghi: di questi oltre due terzi è stata conferita da produttori del Veneto. tempi di saturazione del volume disponibile Salvo che non si verifichi un drastico rallentamento dei conferimenti si ritiene che il volume utile residuo della discarica (circa m 3 ) possa risultare saturato nel corso del Pag. 8 di 12

9 RIFIUTI PRODOTTI NEL CORSO DELL ANNO 2007 L unico rifiuto prodotto dall attività della discarica è risultato essere il percolato, puntualmente smaltito al suo formarsi presso alcuni centri esterni, autorizzati al trattamento. Il percolato è stato analizzato rispettando la periodicità trimestrale prevista nel provvedimento di autorizzazione all esercizio. Il prelievo dei campioni per le verifiche di laboratorio è stato eseguito in ciascuno dei pozzi di estrazione in attività. I campionamenti e le successive analisi di controllo sono state eseguite sia da laboratori esterni accreditati, su commessa del gestore, sia dagli ispettori dell ARPAV. In base alle risultanze delle analisi le caratteristiche dei diversi campioni appaiono abbastanza simili e denotano una concentrazione delle sostanze inquinanti che rimane più contenuta rispetto agli usuali valori riscontrabili nei normali percolati delle discariche in fase di attività. Il quantitativo di percolato smaltito nell anno risulta pari a m 3. La produzione di percolato nei diversi trimestri è rappresentata dal grafico sottostante PERCOLATO SMALTITO Trimestre 2 Trimestre 3 Trimestre 4 Trimestre m Trimestri Pag. 9 di 12

10 LAVORI ED INTERVENTI ESEGUITI NEL CORSO DELL ANNO 2007 Durante l anno 2007 sono stati eseguiti i seguenti lavori, meritevoli di considerazione: Ultimazione bonifica sul sub-lotto 2.2 e inizio dell allestimento dello stesso con realizzazione della barriera impermeabile di fondo per il futuro stoccaggio di rifiuti; realizzazione di ulteriori pozzi per il drenaggio di biogas, distribuiti uniformemente su tutta l area occupata dai rifiuti per un totale di n 19 pozzi. VERIFICHE AMMINISTRATIVE E CONTROLLI ARPAV Per quanto concerne i registri di carico e scarico Il Gestore ha mantenuto sempre aggiornato il sistema di registri separati, destinati rispettivamente ai rifiuti ritirati in discarica (carico) ed a quelli in uscita dalla stessa. La movimentazione dei carichi è stata annotata in ogni fase, dal suo ingresso fino alla collocazione definitiva nella cella della discarica, in un quaderno di laboratorio, nel quale sono state riportate anche le principali caratteristiche dei rifiuti. Durante l anno L ARPAV ha effettuato il prelievo di n 15 campioni di rifiuti, che, sottoposti ad analisi chimica, sono risultati tutti conformi ai criteri di accettabilità previsti dall autorizzazione con unica eccezione di un carico di fanghi da tintura delle pelli. Questo, in seguito ad accertamenti, è risultato in parte originato da processi di depurazione biologica delle acque e quindi non ammissibile in discarica in quanto suscettibile di fermentazioni maleodoranti. In seguito a tale risultanza il carico è stato rimosso dal cumulo di rifiuti ed allontanato presso un altro centro di trattamento autorizzato. MONITORAGGIO DELLE ACQUE DI FALDA E DEI POZZI DI DRENAGGIO DEL BIOGAS I controlli sulle acque delle falde superficiali sono continuati regolarmente con misurazioni mensili dei livelli e prelievi trimestrali di campioni dai pozzi predisposti appositamente intorno all area. Si ricorda che durante il precedente anno, a seguito del controllo mensile eseguito a Giugno era emerso un inaspettato inquinamento sul campione d acqua prelevato al piezometro n 4, ubicato oltre la recinzione della discarica, a valle della stessa rispetto alla direzione di flusso della falda, in corrispondenza dell area interessata da interventi di scavo per bonifica. L esame critico dei risultati analitici aveva potuto escludere sin da subito qualsiasi perdita dalle barriere impermeabili della discarica. Pag. 10 di 12

11 Si è infatti individuata la causa nelle operazioni di bonifica, condotte in quel periodo nelle immediate vicinanze del piezometro in questione, operazioni che hanno comportato lo scavo di rifiuti in acqua, sotto il livello di falda. Le successive analisi di controllo, eseguite a distanza di qualche settimana, hanno evidenziato sia il carattere episodico sia la modesta estensione dell area perturbata. In effetti i parametri di qualità sono poi rapidamente rientrati nella normalità del sito. Il monitoraggio della falda è poi proseguito regolarmente durante tutto il 2007 senza riscontrare altri segnali di anomalia. Anche la produzione di biogas è stata mantenuta sotto controllo mediante prelievi periodici delle emissioni dagli 19 pozzi in esercizio sui lotti coltivati. Le analisi hanno confermato una bassa produzione di metano, in linea con la natura prevalentemente inorganica e non putrescibile dei rifiuti smaltiti. VERIFICHE SUI RIFIUTI CONFERITI I carichi di rifiuti ammessi all impianto sono stati tutti verificati in ordine alla compatibilità con la discarica ed alla completezza della documentazione d accompagnamento. Ogni carico, è stato campionato e successivamente analizzato per verificare la corrispondenza dei rifiuti con quelli ammessi in base alla autorizzazione Regionale. In pochi casi, relativi ai terreni di bonifica ed ai fanghi di marmoresina, considerata la costanza delle caratteristiche e le analisi eseguite presso il cantiere su ogni partita, si è eccezionalmente proceduto ad un analisi statistica, mantenendo tuttavia invariato il campionamento di ogni carico per le verifiche di controllo dell ARPAV. ALTRE VERIFICHE GENERALI SULL IMPIANTO Oltre alle verifiche sulla compatibilità dei rifiuti e sulle caratteristiche delle acque delle falde superficiali sotterranee sono state regolarmente controllate l efficienza delle attrezzature impiantistiche, la pulizia di strade e piazzali, la movimentazione dei materiali e dei rifiuti affinché avvenisse senza provocare formazione di polveri ed odori. INCONVENIENTI VERIFICATISI NELL ESERCIZIO DELLA DISCARICA Non si sono verificati inconvenienti per l ambiente degni di essere menzionati. L attività si è sviluppata regolarmente. Le maggiori difficoltà si sono incontrate, come in passato, in periodi caratterizzati da piogge particolarmente persistenti, che rendono impegnativo il tempestivo smaltimento degli ingenti quantitativi di Pag. 11 di 12

12 percolato prodotto e la pulizia di strade, piazzali, griglie dalla fanghiglia che si produce continuamente con la movimentazione dei mezzi. In questi casi, se concomitanti con l approvvigionamento dei materiali per la formazione dei catini impermeabili di fondo (terre, argille, sabbie), si può formare una colonna di camion in sosta sulla strada esterna, in attesa di accesso. Per limitare questo inconveniente si è tuttavia adottata una più attenta programmazione dei trasporti. Allegati: 1) Fotocopia carta d identità 2) Floppy con relazione in formato PDF IL CONTROLLORE INDIPENDENTE (Ing. Alessandro Borioli) Pag. 12 di 12

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