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1 Frequently Asked Questions Indice 1. Il sistema elettrico nazionale Apertura al libero mercato 2.1. Nuovi attori Crescente attenzione verso le fonti rinnovabili ed il risparmio energetico Confartigianato ed il libero mercato Concetti generali sull Energia Elettrica 3.1. La potenza Opzioni e componenti tariffarie Tariffa bioraria e multioraria Energia Attiva, Energia Reattiva e COSFI Analisi bolletta Enel Distribuzione

2 1. Il sistema elettrico nazionale 1. Qual è il percorso che porta dalla produzione d Energia Elettrica al suo ingresso nelle case, uffici e fabbriche? Il sistema elettrico nazionale, complesso degli impianti di produzione, delle reti di trasmissione e di distribuzione nonché dei servizi ausiliari e dei dispositivi di interconnessione e dispacciamento ubicati nel territorio nazionale, è articolato in: Generazione (crescente attenzione nei confronti dell impatto ambientale delle centrali); Trasmissione (rete nazionale d altissima tensione, pari a 380 kv); Distribuzione (reti di) tramite cabine e reti d alta, media e bassa tensione. Il passaggio dalla prima alla terza fase è regolato da un attività specifica detta dispacciamento. 2. Cosa sono le GENCO? Sono l acronimo di Generation Companies, che indicano impianti di generazione per una potenza installata complessiva di MW, che il Gruppo Enel ha ceduto a terzi a seguito di disposizioni di legge. 3. Cosa sono le reti di distribuzione? Rappresentano l estensione capillare sul territorio delle linee di trasmissione. Servono consumatori che vanno dai grossi impianti industriali (che normalmente sono collegati alla rete di alta tensione, kv) alle utenze domestiche (bassa tensione, inferiore ad 1 Kv). Per la clientela in media tensione, industria e terziario, il livello di tensione di riferimento è compreso tra 1-35 kv. 4. Cos è il dispacciamento? E l attività di regolazione del sistema elettrico e di gestione della rete di trasmissione e distribuzione, che garantisce l adeguata fornitura a tutti i clienti finali in modo da ridurre al minimo le dispersioni. [Definizione: E l insieme di attività, basate sulle analisi storiche e sulle previsioni di consumo di Energia Elettrica, volto a coordinare la produzione ed il trasporto dell elettricità: la sua funzione è garantire che l energia prodotta venga consegnata istantaneamente agli utilizzatori finali]. 5. In cosa consiste la difficoltà del dispacciamento? Contrariamente agli altri beni di consumo, l energia non può essere immagazzinata, ma deve essere prodotta, trasportata e distribuita al momento stesso della richiesta. Quindi, nelle ore di minor carico, gli impianti base soddisfano quasi totalmente il fabbisogno energetico; nelle ore di maggior carico occorre invece far fronte alla richiesta facendo ricorso a tutti gli impianti disponibili, compresi quelli con più elevati costi di produzione. Ne consegue che il costo del kwh è più elevato nelle ore di punta che nelle ore vuote, in inverno più che in estate (Vedi fasce al punto n.22). 2

3 2. Apertura al libero mercato Tutto ha avuto inizio con il Decreto Bersani (16 marzo 1999 Vedi documento allegato), che a sua volta recepisce la Direttiva comunitaria 96/92/CE, che ha introdotto la liberalizzazione nella produzione, importazione, esportazione e nella vendita di Energia Elettrica. Quindi principale obiettivo della riforma è quello di favorire la liberalizzazione e la concorrenza in un settore d importanza strategica per lo sviluppo dell'economia. Il decreto definisce le linee guida per il riassetto del settore elettrico, i nuovi soggetti che operano sul mercato (Vedi faq seguenti n 6, 7, 8) e la suddivisione del mercato elettrico (nello specifico, il mercato del giorno prima, il mercato di aggiustamento e il mercato del servizio di dispacciamento). 2.1 Nuovi attori 6. Chi è il GRTN? Il Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN) è una società per azioni, istituita con il decreto legislativo 79/99 del 16 marzo 1999 ed operativa dal 1 aprile del 2000 (D.M. 21 gennaio 2000), sorta nell'ambito della riorganizzazione del sistema elettrico. Le azioni sono detenute dal Ministero dell Economia e delle Finanze, il quale esercita i diritti dell azionista d intesa con il Ministero delle Attività Produttive, che ne definisce anche gli indirizzi strategici ed operativi. Il GRTN esercita le attività di trasmissione (sulla rete ad alta ed altissima tensione, la cui gestione è stata affidata alla società in regime di concessione (D.M. del 17 luglio 2000 Vedi documento allegato) e dispacciamento dell'energia Elettrica, ivi compresa la gestione unificata della rete di trasmissione nazionale. Il gestore ha l'obbligo di connettere alla rete di trasmissione nazionale tutti i soggetti che ne facciano richiesta, senza compromettere la continuità del servizio. Gestisce inoltre i flussi di energia, i relativi dispositivi di interconnessione ed i servizi ausiliari necessari; garantisce l'adempimento di ogni altro obbligo volto ad assicurare la sicurezza, l'affidabilità, l'efficienza e il minor costo del servizio e degli approvvigionamenti; gestisce la rete senza discriminazione di utenti o categorie di utenti; delibera gli interventi di manutenzione e di sviluppo della rete. 7. Cos è il GME? È l acronimo di Gestore del Mercato Elettrico. È una Società per Azioni costituita dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), il cui compito consiste nel gestire l economia del mercato elettrico; Al GME è affidata l organizzazione del mercato stesso secondo criteri di neutralità, trasparenza, obiettività,garantendo la concorrenza tra produttori e assicurando la gestione economica di un adeguata riserva di potenza. 8. E l Acquirente Unico? L Acquirente Unico (AU) è una società per azioni, senza fini di lucro, costituita dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale (GRTN), le cui attività sono esercitate in osservanza delle direttive impartite dal Ministero dell'industria, del Commercio e dell'artigianato a garanzia dei clienti vincolati. Il suo compito 3

4 principale è quello di garantire la disponibilità d'energia Elettrica, in condizioni di continuità, sicurezza ed efficienza del servizio, a tutti i clienti vincolati, ovvero ai clienti che non hanno la possibilità di accedere al mercato libero e scegliere liberamente il proprio fornitore d'energia Elettrica. 2.2 Crescente attenzione verso le fonti rinnovabili ed il risparmio energetico 9. Cosa indica la sigla CT? Viene definito come il costo unitario variabile riconosciuto dell'energia Elettrica prodotta da impianti termoelettrici che utilizzano combustibili fossili commerciali, di cui all'art. 6, comma 6.5, della deliberazione n. 70/97 (Vedi documento allegato). Viene aggiornato dall'autorità, all'inizio di ciascun bimestre, qualora si registrino variazioni, in aumento o in diminuzione, maggiori del 2% del parametro Vt, definito come il costo unitario riconosciuto dei combustibili, di cui al medesimo art. 6, comma 6.5, dalla deliberazione n. 70/ Cosa si intende per CIP/6? È l acronimo che contraddistingue il Provvedimento del Comitato Interministeriale Prezzi n.6 del 1992 (Vedi documento allegato), che stabilisce i prezzi con i quali i privati potevano vendere Energia Elettrica prodotta da fonte rinnovabile o assimilata all Enel. Il meccanismo del CIP/6 verrà a regime sostituito dal Sistema dei Certificati Verdi, previsto dal Decreto Bersani. 11. Cos è l Asta CIP/6? E stata una gara indetta dal ministero delle Attività produttive per assegnare al mercato dei consumatori liberi l elettricità prodotta dalle precedenti centrali elettriche alimentate con fonti rinnovabili o ad alta efficienza energetica (i cosiddetti CIP6/92). 12. Cosa sono i Certificati Verdi? A partire dall anno 2002, come previsto dall articolo 11 del decreto Bersani di liberalizzazione del settore elettrico nazionale, gli importatori ed i soggetti responsabili di impianti che importano o producono energia elettrica da fonti convenzionali hanno l obbligo di immettere in rete, l anno seguente, una quota di energia prodotta da impianti da fonti rinnovabili entrati in esercizio dopo il 1 aprile 1999 pari al 2% dell energia importata o prodotta da fonti convenzionali l anno precedente eccedente i 100 GWh. La produzione da fonti rinnovabili è attestata da titoli denominati Certificati Verdi ( CV ) che vengono rilasciati dal Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale Spa ( GRTN ) per i primi otto anni di esercizio a favore di quegli impianti che, in possesso dei requisiti richiesti, hanno ottenuto (sempre dal medesimo GRTN) la cosiddetta certificazione IAFR. Ciascun CV ha un valore unitario di 100 MWh ed è valido solo per l anno di rilascio. Per il 2002 e il 2003 la quota obbligatoria da immettere annualmente è stata del 2%; a partire dal 2004 e fino al 2006, la quota d obbligo è incrementata annualmente dello 0,35%. 13. Cosa sono gli impianti IAFR? Vengono qualificati come Impianti Alimentati da Fonti Rinnovabili tutti gli impianti a fonti rinnovabili di nuova costruzione, o, se esistenti, per potenziamento, rifacimento, rifacimento parziale (impianti 4

5 idroelettrici e geotermoelettrici), riattivazione (impianti dismessi da almeno 5 anni e nel caso di impianti termoelettrici in co-combustione per effetto dell incremento della produzione da fonti rinnovabili). La qualificazione IAFR è certificata dal Gestore della Rete di Distribuzione Nazionale (GRTN) e riguarda gli impianti costruiti dopo l 1/4/1999. Nell art.11 del decreto Bersani viene fissato l obbligo per i produttori di Energia Elettrica a produrre il 2% di elettricità con impianti IAFR. 14. Cosa sono i Certificati Bianchi? Sono dei Titoli di Efficienza Energetica (TEE) che certificano la riduzione dei consumi di energia effettivamente conseguita a seguito della realizzazione degli interventi di cui al Decreto MICA 24/4/2001 (Vedi documento allegato). Lo stesso Decreto stabilisce gli obiettivi di incremento di efficienza energetica che i distributori di energia elettrica devono conseguire mediante la realizzazione diretta degli interventi o attraverso l acquisto di TEE da altri soggetti che hanno realizzato gli interventi. Quindi questo nuovo meccanismo d incentivazione del risparmio energetico, entrato in vigore dal primo gennaio 2005, si basa sull'obbligo per i maggiori distributori di elettricità e gas di raggiungere precisi obiettivi di risparmio energetico da realizzare attraverso progetti attuati presso i clienti finali, propri o altrui (es.: installazione di elettrodomestici o motori industriali ad alta efficienza, interventi per l'isolamento termico degli edifici, sistemi di teleriscaldamento). Il mancato rispetto degli obblighi sarà sanzionato dall'autorità. A ciascun progetto, sulla base dell'accertamento dell'efficacia, corrisponderà l'emissione di titoli di efficienza energetica. 2.3 Confartigianato ed il libero mercato 15. Qual è il ruolo del Consorzio di Confartigianato, C.en.p.i.? Il Consorzio Energia delle Piccole Imprese del Nord-Ovest è nato con il mero intento di accompagnare le piccole imprese nel nuovo passaggio al libero mercato, garantendo loro le migliori condizioni di vendita dell Energia Elettrica. 16. Quanto si risparmia? Il risparmio è molto chiaro: 350,00 ogni kwh annui consumati. 17. Una volta avvenuto il passaggio al libero mercato, chi è l interlocutore per problemi tecnici relativi alla fornitura, al contatore, ecc..? L azienda distributrice di Energia Elettrica (quale Enel Distribuzione, ) 18. Si potrebbe andare incontro ad interruzioni improvvise di fornitura? Sì, poiché, nonostante si garantisca la continuità, interruzioni possono essere originate sulla rete in alta tensione e sulla rete di trasmissione nazionale o provocate da cause di forza maggiore. (Queste possono verificarsi indipendentemente che si tratti di mercato libero o regolato, e vengono distinte in Faq suscettibile d aggiornamento. 5

6 quelle con preavviso di almeno un giorno o senza preavviso lunghe -durata maggiore di tre minuti-, brevi -tra un secondo e tre minuti- o transitorie -meno di un secondo-). 19. Come funziona la lettura del contatore? La lettura del contatore rimane in capo al distributore pertinente, quindi allo stesso soggetto che l'aveva prima del passaggio al mercato libero. Per le letture non vi è nessuna scadenza precisa, infatti l'autorità per l'energia Elettrica e il Gas impone per legge la lettura una volta all'anno. L'unico inconveniente per chi non ha il contatore meccanico potrebbe essere la mancata lettura e quindi fatturazioni su dati non corrispondenti precisamente alla realtà, chiaramente conguagliati nei mesi successivi. 20. Cosa si intende per servizio di trasporto ª? Quando un azienda stipula un contratto di fornitura di energia, il nuovo fornitore si impegna a immettere in rete dalle sue fonti di energia, tanta elettricità quanta n è richiesta in quel preciso istante. Oltre al prezzo della pura energia fissato dal fornitore, l azienda dovrà sostenere anche dei costi legati al fatto che il sistema elettrico italiano consegni l energia agli impianti. Queste voci di costo aggiuntive compongono il corrispettivo dovuto dalla vostra azienda al Distributore Locale per il cosiddetto servizio di trasporto, unico ancora da pagare all ex-monopolista Enel (se proprio distributore di Energia Elettrica). 6

7 3. Concetti generali sull Energia Elettrica 3.1 La potenza 21. Cosa s intende con il termine potenza? La potenza esprime il lavoro che si può svolgere nell unità di tempo oppure la velocità con la quale si riesce a scambiare e trasformare l energia. Per l Energia Elettrica l unità di misura della potenza è il Watt (W), che dipende da due grandezze fisiche proprie dell Energia Elettrica: 1) dalla tensione che genera la corrente, che si misura in Volt. (Il Volt esprime la differenza di potenziale, cioè l intensità del disequilibrio tra le cariche elettriche in termini di elettroni); 2) dall intensità della corrente, cioè dal numero di cariche elettriche che passano nell unità di tempo nella sezione del conduttore. L intensità della corrente si misura in Ampère. Più precisamente si ha che il Watt = Volt Ampère (sistema di misure SI Sistema Internazionale). 22. E con potenza impegnata? La potenza impegnata è definita come la potenza massima registrata nell anno per utenze con potenza disponibile superiore a 37,5 kw; mentre per le utenze che hanno meno di 37,5 kw di potenza disponibile e non sono dotate di gruppo di misura (misuratore) in grado di misurare la punta massima registrata, la potenza impegnata è la potenza contrattualmente impegnata aumentata del 10 %. La potenza impegnata è importante perché determina l ammontare all interno della bolletta elettrica della quota legata alla potenza stessa, ottenuta moltiplicandola per il suo corrispettivo unitario. Per le opzioni speciali detta picco di potenza si azzera mensilmente, mentre per le opzioni base (la quasi totalità delle imprese artigiane e delle piccole imprese rientrano in queste) il picco si azzera annualmente, il che vuol dire che la potenza massima prelevata diventa il valore di riferimento per l intero anno, anche per i mesi precedenti al suo verificarsi. 23. E potenza disponibile? La potenza disponibile è la potenza massima prelevabile sopra la quale l utente potrebbe essere disalimentato. Nel sistema tariffario in vigore dal 2001, per utenze che hanno una potenza disponibile inferiore a 16,5 kw, la potenza disponibile è pari alla potenza contrattualmente impegnata (del precedente sistema tariffario) maggiorata del 10 %, mentre per le utenze che hanno la potenza disponibile superiore a 16,5 kw è pari alla potenza contrattualmente impegnata (del precedente sistema tariffario) maggiorata del 25 %. Insieme alla tensione di allacciamento e agli usi dell energia elettrica da parte dell utente finale, la potenza disponibile identifica l opzione tariffaria da applicare all utente specifico. 24. E possibile controllare i picchi di potenza? Si, è possibile controllare i "picchi di potenza" ampliando la configurazione del sistema di monitoraggio dei consumi con un modulo di controllo carichi che, sulla base dei consumi rilevati dal dispositivo 7

8 monitoraggio, gestisce secondo una logica programmata l'inserzione e la disinserzione dei carichi elettrici. 3.2 Opzioni e componenti tariffarie 25. Mercato vincolato. Esempi di tariffe per usi diversi dall abitazione: B1V = opzione base per clienti non domestici allacciati in bassa tensione e con potenza disponibile inferiore o uguale a 16,5 kw. B2V = potenza disponibile superiore a 16,5 kw (un alternativa è l opzione speciale SB1V). B3V = allacciamento in bassa tensione senza limiti di potenza e di durata inferiore all anno. SB2V = opzione bioraria con potenza disponibile superiore a 30 kw; i prezzi dell energia variano in funzione delle fasce orarie e dei periodi di utilizzo. M1V = opzione base per clienti allacciati in media tensione con potenza disponibile inferiore o uguale a 500 kw (un alternativa è l opzione SM1V). M2V = opzione multioraria. Potenza disponibile superiore a 500 kw. A1V = per tutti i clienti allacciati in alta e altissima tensione. 26. Come vengono regolamentate le tariffe per l Energia in Italia? In Italia le tariffe dell'energia elettrica sono regolamentate dall'autorità per l'energia Elettrica e il Gas (AEEG). La deliberazione AEEG n. 5/04 del 30 gennaio 2004 (Vedi documento allegato) ha stabilito i nuovi criteri, per le opzioni di trasporto e vendita. In particolare, secondo le nuove disposizioni: Le opzioni di trasporto: comprendono il costo di distribuzione e di commercializzazione del trasporto (fatturazione e gestione dei clienti). Tale servizio viene reso dal distributore a parità di condizioni, ai clienti vincolati e liberi. Corrispettivo per il servizio di vendita: nel mercato vincolato il distributore applica un corrispettivo di vendita, fissato dall'aeeg, che comprende sia i costi di generazione sia i costi di acquisto e vendita dell'energia Elettrica. Nel mercato libero tale servizio di vendita viene reso dal trader (colui che compra e vende elettricità) a prezzi liberamente concordati con i clienti, oppure, nel caso in cui il cliente sia abilitato, in base ai prezzi che si costituiscono in borsa. Corrispettivo per il servizio di trasmissione: comprende i costi di trasporto dell'energia Elettrica sulla rete di trasmissione nazionale. Questo corrispettivo è pagato sia dai clienti del mercato libero che vincolato, ed è fissato dall'aeeg. La normativa stabilisce che ciascuna azienda distributrice di Energia Elettrica sottopone ogni anno all'aeeg, entro il 15 ottobre, le opzioni tariffarie che intende applicare alla propria clientela nell'anno successivo. In caso di superamento dei limiti prefissati, è prevista la restituzione dell'eccedenza ai clienti; in tal caso i criteri di restituzione sono gli stessi sia per i clienti vincolati che liberi. 8

9 27. Da quali componenti è costituito il prezzo dell Energia nel mercato vincolato? Corrispettivo totale dovuto dai clienti del mercato vincolato al distributore (al netto delle imposte e altri oneri fiscali) : 1. Tariffa per il servizio di trasmissione. Tariffa denominata TRAS che copre i costi per il trasporto dell Energia sulla rete di trasmissione nazionale. È fissata dall Autorità entro il 31 Luglio dell anno precedente a quello di efficacia. Per i clienti dotati di misuratore a fasce multiorarie il corrispettivo per il servizio di trasmissione presenta una differenziazione per fasce orarie. Sono tenuti al pagamento tutti i clienti finali, quindi sia liberi, che vincolati. 2. Corrispettivo per il servizio di distribuzione (opzione tariffaria/regime semplificato). Tale corrispettivo copre i costi per il trasporto dell Energia sulle reti di distribuzione e le relative attività commerciali (fatturazione,..). viene fissata da ciascun distributore previa proposta all Autorità. Sono tenuti al pagamento tutti i clienti finali, quindi sia liberi, che vincolati. Tre corrispettivi dovuti per i costi di 3. Tariffa per il servizio di misura. Tale tariffa, denominata MIS, è destinata a coprire i costi d installazione e manutenzione del misuratore (contatore), nonché i costi di rilevazione e registrazione delle misure. La tariffa è aggiornata annualmente dall Autorità. Sono tenuti al pagamento tutti i clienti finali, quindi sia liberi, che vincolati. trasportoª. 4. Tariffa per il servizio di vendita. Tariffa che copre i costi di acquisto e vendita dell Energia Elettrica ai clienti del mercato vincolato, i costi di dispacciamento e gli oneri derivanti dall applicazione della normativa sui Certificati Verdi. Questo corrispettivo, denominato CCA (Vedi punto 17), è fissato dall Autorità ed è pagato solamente dai clienti del mercato vincolato. 5. Componenti tariffarie A. Dette oneri generali di sistema, pagate da tutti i clienti finali, vanno a copertura di diversi costi di sistema, ovvero dei costi strutturali che l ex-monopolista ha dovuto sostenere per seguire l evoluzione del sistema energetico nazionale: lo sviluppo delle fonti rinnovabili, i regimi tariffari speciali, lo smantellamento del nucleare, il servizio universale a tutte le utenze italiane, ecc. I ricavi affluiscono alla Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico (CCSE). 6. Componenti tariffarie UC. Coprono ulteriori elementi di costo del servizio elettrico. Nel mercato libero è pagata solo la UC3. Tariffa base 28. Cos è la componente CCA? E la Componente Costo d Acquisto, espressa in centesimi di euro/kwh, ed è la somma dei costi di acquisto e di dispacciamento dell Energia Elettrica destinata al mercato vincolato. Questa componente tariffaria, stabilita ogni tre mesi dall Autorità per l Energia ed il Gas, varia periodicamente in base all andamento dei mercati internazionali dei combustibili (riferimento fondamentale al petrolio). Come da Testo integrato, allegato A, della delibera 05/04, la componente CCA è fissata pari alla somma di: 9

10 VE, a copertura degli oneri derivanti dall applicazione delle disposizioni di cui all articolo 11 del decreto legislativo n. 79/99 (Vedi documento allegato) sino all avvio del dispacciamento di merito economico (in centesimi di euro/kwh); PC, elemento sostanziale, espresso in centesimi di euro/kwh, a copertura dei costi di acquisto dell Energia Elettrica destinato al mercato vincolato (in centesimi di euro/kwh) e non differenziato per fasce orarie. Diversamente, per gli utenti dotati di misuratore orario questa componente è differenziata per fasce. Il suo valore dipende dal mix che l Acquirente Unico può contrarre da: 1. Acquisti in borsa (39%); 2. Contratti bilaterali (28%); 3. Contratti per differenza (17%); 4. Estero (13%); 5. Cip 6/92 (5%). OD, a copertura dei costi di dispacciamento dell energia elettrica destinata al mercato vincolato (in centesimi di euro/kwh); CD, a copertura dei costi sostenuti dal Gestore della rete per la remunerazione della disponibilità di capacità produttiva (in centesimi di euro/kwh); INT, a copertura dei costi per la remunerazione del servizio di interrompibilità del carico (in centesimi di euro/kwh); DP, a copertura dei costi connessi con la riconciliazione 2001 (pari a 0,1 Euro/MWh); 29. Le componenti tariffarie A e UC in dettaglio. Come da fattura Enel Distribuzione, le componenti A e UC sono costituite da: A2 = Attività nucleari residue (Decommissioning nucleare), a copertura quindi dei costi relativi allo smantellamento ed alla chiusura delle centrali nucleari; A3 = Costruzione di impianti fonti rinnovabili. E quindi la quota destinata al finanziamento degli incentivi alle fonti rinnovabili ed assimilate (ex CIP 6); A4 = Contributi sostitutivi regimi speciali. Finanziamento dei prezzi agevolati in base a leggi dello Stato (Ferrovie dello Stato, Società Terni, Alluminio primario, etc.); A5 = Attività di ricerca e sviluppo; A6 = Reintegrazione costi di transizione, quindi costi non-recuperabili destinati alle imprese produttrici-distributrici (stranded cost) a seguito dell'apertura del mercato elettrico alla concorrenza. UC1 = Per la perequazione dei costi di acquisto dell energia destinata al mercato vincolato; UC3 = Copertura degli squilibri dei sistemi di perequazione e dei meccanismi d integrazione (pagata da tutti i clienti finali); UC4 = Perequazione imprese minori (no illuminazione pubblica); UC5 = Copertura degli squilibri tra perdite standard e perdite effettive; UC6 = Copertura degli oneri di qualità del servizio (pagata da tutti i clienti finali). 10

11 30. E da quali componenti è costituito il prezzo nel libero mercato, al netto delle imposte e di altri oneri fiscali? Tariffa di trasporto (per trasmissione, distribuzione e misura); Componenti tariffarie A2, A3, A4, A5, A6 e UC3; Prezzi (proposti da ciascun fornitore) differenziati per fasce orarie; 3.3 Tariffa bioraria e multioraria 31. Descrizione e fasce orarie per la tariffa bioraria. La tariffa bioraria è un sistema tariffario basato sull applicazione di prezzi ridotti per l'energia Elettrica consumata nelle ore notturne e in tutte le ore dei giorni non lavorativi. Fasce orarie Ore piene invernali: Ore piene estive: Ore vuote: Tutte le ore comprese tra le 7:00 e le 21:00 dei giorni dal lunedì al venerdì, escluse le festività nazionali infrasettimanali, del periodo invernale (gennaio, febbraio, marzo, ottobre, novembre, dicembre). Tutte le ore comprese tra le 7:00 e le 21:00 dei giorni dal lunedì al venerdì, escluse le festività nazionali infrasettimanali, del periodo estivo escluso il mese di agosto (aprile, maggio, giugno, luglio, settembre). Tutte le ore comprese tra le 21:00 e le 7:00 dei giorni dal lunedì al venerdì, tutte le ore del sabato e della domenica e delle festività nazionali infrasettimanali, tutte le ore del mese di agosto. 32. Quali sono le caratteristiche della tariffa multioraria? Ha costi differenziati a seconda dell orario di prelievo e del mese. Sono quindi previste tariffe diverse per le ore di punta (F1), ore di alto carico (F2), ore di medio carico (F3) ed ore vuote (F4) con tempi diversi dall estate (da aprile a settembre) all inverno (da ottobre a marzo). 33. Esempio di fasce. (Nel dettaglio, consultare il Calendario Elettrico allegato) F1 F2 Periodo invernale - Ore e dei giorni dal lunedì al venerdì. Periodo invernale - Ore , , dal lunedì al venerdì. Periodo estivo, escluso mese di agosto - Ore dal lunedì al venerdì. F3 Periodo estivo, escluso mese di agosto - Ore , dal lunedì al venerdì. F4 Tutte le ore del mese di agosto, sabato e domenica e dal lunedì al venerdì Durante una giornata-tipo invernale, dal lunedì al venerdì: Faq suscettibile d aggiornamento. 11

12 F4 F2 F1 F2 F1 F2 F4 Durante una giornata-tipo estiva, dal lunedì al venerdì: F4 F3 F2 F3 F4 Durante le intere giornate di sabato e domenica e di tutto il mese di agosto : F4 3.4 Energia Attiva, Energia Reattiva e COSFI 34. Cos è l Energia Attiva? L Energia Elettrica che viene utilizzata e che si trasforma in lavoro è chiamata Energia Elettrica Attiva. Essa viene misurata in Wh (= wattora) e rappresenta il consumo di energia corrispondente all utilizzo di una potenza di 1 Watt per un intervallo di tempo di un ora. 35. Cos è l Energia Reattiva? Non tutta l Energia Elettrica viene trasformata in lavoro, parte di essa viene assorbita dall impianto elettrico e presa in prestito per il funzionamento di motori elettrici, di trasformatori, di lampade a fluorescenza o di altri apparecchi accessori. Questo tipo di energia viene definita Energia Reattiva e si misura in kvarh (= chilovoltampere Reattivi orari). In altri termini, un motore oltre a ritirare l energia che deve consegnare all utente, ha bisogno di farsi prestare periodicamente altra energia che però poi restituisce puntualmente. L entità massima di questo prestito è l Energia Reattiva e nell unità di tempo la potenza reattiva (Vedi punto 31). Questa alla fine non costituisce consumo di energia (e come tale non è addebitabile), ciononostante un eccessiva somministrazione di energia reattiva dalla rete di distribuzione risulta controproducente per l impianto in quanto causa un maggior impegno delle linee di distribuzione dell energia stessa, maggiori consumi che si riflettono sia sul rendimento che sui costi d esercizio, sovradimensionamenti degli impianti adoperati che in qualche modo devono essere addebitati a chi li determina. Per limitare un eccessivo prelievo di energia reattiva dalla rete di distribuzione il sistema tariffario che sta alla base delle opzioni elettriche applica delle penalità. L imposizione delle penalità vale per le utenze che hanno una potenza disponibile superiore a 16,5 kw, per esse le penalità scattano non appena l energia reattiva supera il 50 % dell energia attiva 12

13 prelevata e aumentano il loro peso unitario per la quota parte di energia reattiva che supera il 75 % dell energia attiva. 36. Cos è il COSFI? Tecnicamente il COSFI, o più esattamente il COSF, definito fattore di potenza, è il rapporto tra la potenza attiva 1, P (watt), e la potenza apparente, S (VA Voltampere), utile poiché è legata al valore della corrente effettivamente in gioco nel circuito in esame. Il suo nome deriva proprio dal fatto che è il fattore per cui si deve moltiplicare la potenza apparente per ottenere la potenza attiva. E questo fattore coincide con il coseno dell'angolo di sfasamento tra tensione e corrente solo per forme d'onda perfettamente sinusoidali, che è del resto l'unico caso in cui si può parlare di un ben preciso angolo di sfasamento. [La potenza apparente è il prodotto di valori efficaci di tensione, U, e di corrente, I, S=U*I, mentre la potenza attiva è il valore medio della potenza istantanea p(t), prodotto dei valori istantanei di tensione e corrente, rispettivamente u(t) ed i (t): p(t)=u(t)*i(t) e P= valore medio di [p(t)] ]. Un cosf di valore unitario indica che la potenza apparente corrisponde alla potenza attiva e la potenza reattiva 2 è nulla. Poiché la potenza reattiva è sempre indesiderata, un valore di cosf è tanto più indesiderato quanto si abbassa da uno. Poiché gli sfasamenti induttivi e capacitivi avvengono in direzioni opposte, combinando opportunamente i due componenti in un circuito si può fare in modo che il loro effetto si annulli reciprocamente, riportando il cosf vicino ad uno. Sui motori elettrici e gli altri carichi quasi esclusivamente induttivi usati in elettrotecnica, è sempre indicato il valore di cosf prodotto dalla macchina, in modo tale che il progettista possa calcolare il valore di un eventuale condensatore da inserire per effettuare il cosiddetto rifasamento. 1 2 La potenza attiva P è quella effettivamente assorbita e che viene trasformata in calore per effetto Joule o in lavoro utile nelle macchine elettriche. Si misura in watt e viene calcolata con la formula: P = V x I x cosø dove Ø è lo sfasamento tra tensione e corrente. La potenza reattiva Q riguarda l'energia che viene alternativamente assorbita e restituita dal campo magnetico (circuiti induttivi) o dal campo elettrico (circuiti capacitivi). Si misura in var (voltampere reattivi) e viene calcolata con la formula: Q = V x I x senø dove Ø è lo sfasamento tra tensione e corrente. 13

14 37. Incidenza del fattore di potenza sugli sprechi: A. Fattore di potenza superiore a 0,9 segnala che l Energia Reattiva è inferiore al 50 % dell Energia Attiva consumata: la bolletta elettrica non è gravata da penalità; B. Fattore di potenza compreso tra 0,8 e 0,9 segnala che l Energia Reattiva prelevata è superiore al 50 % dell Energia Attiva e inferiore al 75 % della stessa energia: la bolletta elettrica è gravata da penalità; C. Fattore di potenza inferiore a 0,8 segnala che l Energia Reattiva è superiore al 75 % dell Energia Attiva consumata: la bolletta elettrica è gravata da penalità, con corrispettivo unitario di entità superiore a quello del punto B. 38. Quali sono i corrispettivi (Enel Distribuzione) per i prelievi di Energia Reattiva? Tipologia o sottoinsieme della tipologia Utenze in bassa tensione di illuminazione pubblica; altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 6 kw; utenze domestiche con potenza disponibile superiore a 6 kw. Utenze in bassa tensione di illuminazione pubblica; altre utenze in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 6 kw; utenze domestiche con potenza disponibile superiore a 6 kw. Utenze in media tensione di illuminazione pubblica; altre utenze in media tensione. Utenze in media tensione di illuminazione pubblica; altre utenze in media tensione. Utenze in alta e altissima tensione Utenze in alta e altissima tensione Corrispettivo Modalità applicative unitario Corrispettivo applicato con quantitativi di Energia Reattiva c /kvarh compresi tra il 50% e il 75% dell'energia Attiva. Corrispettivo applicato con c /kvarh quantitativi di Energia Reattiva eccedenti il 75% dell'energia Attiva. Corrispettivo applicato con quantitativi di Energia Reattiva c /kvarh compresi tra il 50% e il 75% dell'energia Attiva. Corrispettivo applicato con c /kvarh quantitativi di Energia Reattiva eccedenti il 75% dell'energia Attiva. Corrispettivo applicato con quantitativi di Energia Reattiva c /kvarh compresi tra il 50% e il 75% dell'energia Attiva. Corrispettivo applicato con c /kvarh quantitativi di Energia Reattiva eccedenti il 75% dell'energia Attiva. Faq suscettibile d aggiornamento. 14

15 3.5 Analisi bolletta Enel Distribuzione Faq suscettibile d aggiornamento. 15

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