Benevento METODOLOGIA PER LA STESURA DELLA TESI
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- Mariana Martinelli
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1 Benevento METODOLOGIA PER LA STESURA DELLA TESI
2 A. BIBLIOGRAFIA 1. FONTI Tra le fonti rientrano i Documenti Pontifici, Conciliari, della Congregazioni e dei Pontifici Consigli, del Sinodo dei Vescovi e delle Conferenze Episcopali, dei Vescovi o dei Superiori Religiosi, le raccolte di documenti ufficiali e non ufficiali, i documenti e le raccolte di patrologia, il Catechismo della Chiesa Cattolica ed il suo Compendio, la Bibbia, il Codice di diritto canonico a. Documenti pontifici I documenti pontifici vanno citati in questo modo: - secondo l ordine alfabetico dell autore e all interno di uno stesso autore secondo l ordine cronologico dei documenti; - Nome del Papa in maiuscoletto seguito da virgola; - Tipologia del documento (lettera enciclica, lettera apostolica, esortazione apostolica, motu proprio, bolla, discorso, ecc.) anche abbreviato in tondo, non seguita da virgola; - Incipit (nome) del documento in corsivo. - Data del documento (anno, mese, giorno); - Luogo in cui il documento è stato pubblicato ufficialmente (in ). Solitamente si dovrebbe risalire al documento ufficiale per eccellenza che è l Acta Apostolicae Sedis. Diversamente è bene far riferimento all Enchiridion Vaticanum che pubblica pure, anche se in modo ufficioso, tutti i documenti della S. Sede. Si lascino perdere, a meno che non si riesca realmente a trovare negli Acta o nell Enchiridion la citazione, altre raccolte. L importante è essere coerenti: se si sceglie di usare una determinata fonte di pubblicazione va usata sempre e solo quella e quindi il riferimento al numero progressivo delle pagine o ai numeri deve essere preso sempre ed unicamente dalla fonte scelta. - Il numero o i numeri citati ed eventualmente indicazione della raccolta con pagine di tutto il documento.
3 Esempi: PAOLO VI, Lett. enc. Humanae vitae, 1968 lug. 25, in AAS 60 (1968), p opp. PAOLO VI, Lett. enc. Humanae vitae, 1968 lug. 25, in..., p.... GIOVANNI PAOLO II, All. La logica della consacrazione nel celibato sacerdotale, 1993 lug. 17, Udienza Generale, in L Osservatore Romano 133 (1993), n. 163 (lug. 18), p BENEDETTO XVI, Es. ap. Sacramentum Caritatis, 2007 feb. 22, in AAS 99 (2007), p opp. BENEDETTO XVI, Es. ap. Sacramentum Caritatis, 2007 feb. 22, in, p. b. Documenti ecclesiastici - secondo l ordine alfabetico dell autore e all interno di uno stesso autore secondo l ordine cronologico dei documenti; - Nome dell istituzione in maiuscoletto seguito da virgola; - Tipologia del documento (costituzione conciliare, atti sinodali, lettera pastorale, Decreto generale, ecc.) in tondo; - Incipit in corsivo del documento; - Data del documento, seguite da virgola, - Luogo in cui il documento è stato pubblicato ufficialmente (in ). Solitamente si dovrebbe risalire al documento ufficiale per eccellenza che è l Acta Apostolicae Sedis. Diversamente è bene far riferimento all Enchiridion Vaticanum che pubblica pure, anche se in modo ufficioso, tutti i documenti della S. Sede. Si lascino perdere, a meno che non si riesca realmente a trovare negli Acta o nell Enchiridion la citazione, altre raccolte. L importante è essere coerenti: se si sceglie di usare una determinata fonte di pubblicazione va usata sempre e solo quella e quindi il riferimento al numero progressivo delle pagine o ai numeri deve essere preso sempre ed unicamente dalla fonte scelta. - Il numero o i numeri citati ed eventualmente indicazione della raccolta e delle pagine di tutto il documento.
4 Esempi: CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 1965 dic. 7: cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, in AAS, 58 (1966), p opp. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 1965 dic. 7: cost. past. Sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, in EV, I, p opp. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 1965 dic. 7: cost. past. Sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, in..., p.... CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, 1992 mag. 28, in AAS 85 (1993), p opp. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, 1992 mag. 28, in, p. Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato da Giovanni Paolo II, 1992 ott. 11, Città del Vaticano Codice di diritto canonico, promulgato da Giovanni Paolo II, 1983 gen. 25, Città del Vaticano Enchiridion Vaticanum: documenti ufficiali della Santa Sede, vol. I ss, Bologna 1966 ss. Enchiridion symbolorum, definitionum et declarationum de rebus fidei et morum, a cura di H. Denzinger e A. Schonmetzer, versione italiana a cura di A. Lanzoni e G. Zuccherini, 4ª edizione italiana sulla 38ª edizione curata e accresciuta da P. Hunermann, Bologna LIBRI I libri vengono riportati in questo modo: - secondo l ordine alfabetico; - prima il cognome in maiuscoletto, poi l iniziale del nome in maiuscolo, seguiti da un punto e da una virgola; - dopo la virgola, seguono il titolo del libro in corsivo, l indicazione dell eventuale numero dell edizione usata per esteso, la città e l anno; - qualora si volesse aggiungere la casa editrice, la si porrà prima della città e dell anno;
5 - quando gli autori sono più di tre, si cita soltanto il nome dell autore più importante o dei primi due, seguiti dalla sigla e. A. (e altri) o si usa la forma AA.VV. (Autori vari). Nel caso di dizionari si possono evitare gli autori; - quando un libro viene pubblicato a cura di uno o più autori, si cita solo il titolo del libro, poi a cura di. Esempi: Libertà ed etica della responsabilità, a cura di G. Cacciatore, Assisi, Dizionario filosofico, Milano, ARENA A. M., Lezioni di diritto processuale comparato, Roma, GHISALBERTI A., Ockham, 2ª ed., Bari, REALE G. - ANTISERI D., Il pensiero occidentale dalle origini ad oggi, Brescia, ARTICOLI - Prima il cognome, poi il nome (riportati come sopra), poi il titolo dell articolo in corsivo. - Segue, dopo la virgola, in e poi la rivista, collana, dizionario ecc. in corsivo, l annata della rivista, l anno, la pagina o le pagine, o i numeri. Esempi: BIGI C., Sapienza, in Dizionario francescano, Padova, 1934, p BOUGEROL J. G., Saint Bonventure et saint Anselme, in Antonianum, 47 (1972) p PENZO G., Heidegger e il pensare teologico dopo la morte di Dio, in Tracce heideggeriane. Centenario della nascita di M. Heidegger: , a cura di J. A. MERINO - G. RIPANTI, Ed. Antonianum, Roma, 1990, p
6 B. NOTE - Le note vanno messe a piè pagina e con numerazione progressiva. - Per citare la Scrittura, le collezioni, le riviste e i dizionari possono usarsi le sigle più diffuse a livello internazionale, per es.: AAS, DTC, NT, PL, VT. Altre opere meno conosciute saranno citate per esteso o spiegate almeno la prima volta che vengono usate, per es.: AIA (= Archivio Ibero-Americano), CF (= Collectanea Franciscana), oppure si faccia all inizio della dissertazione una tabella di abbreviazioni e sigle; per es.: Ant. = Antonianum; AFH = Archivum Franciscanum Historicum, ecc. - Quando si cita testualmente un autore, si metta la citazione tra virgolette; quando si fa soltanto riferimento al suo pensiero, si usi nelle note la sigla Cfr. (= confronta). 1. LIBRI E ARTICOLI 1. Citati per la prima volta: si seguano le norme metodologiche come nella bibliografia, eccetto che in due casi: - il posto del nome e cognome: prima si scrive l iniziale del nome dell autore in maiuscolo, poi il cognome in maiuscoletto. - dopo l indicazione completa del libro o dell articolo, si mettano la pagina o le pagine citate. Esempi: G. CRINELLA, Religione come esperienza, in Filosofia della religione. Storia e problemi, a cura di P. Grassi, Queriniana, Brescia, 1988, p U. BETTI, A proposito del conferimento del titolo di Dottore della Chiesa, in Antonianum, 63 (1988) p Per ulteriori citazioni dello stesso libro o articolo si eviterà l uso di: Id., Op. cit., Art. cit., ma si abbrevieranno in modo chiaro il cognome e il titolo già citati precedentemente.
7 Esempi: G. CRINELLA, Religione come esperienza, p U. BETTI, A proposito del conferimento del titolo di Dottore della Chiesa, p DOCUMENTI PONTIFICI ED ECCLESIASTICI Citati per la prima volta, si seguano le norme metodologiche come nella bibliografia eccetto che: - dopo l indicazione completa del documento si mettano la pagina o le pagine citate o i numeri o i canoni. Esempi: PAOLO VI, Lett. enc. Humanae vitae, 1968 lug. 25, in AAS 60 (1968), p opp. PAOLO VI, Lett. enc. Humanae vitae, 1968 lug. 25, in..., n... opp. p.... CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 1965 dic. 7: cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, in AAS, 58 (1966), p opp. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 1965 dic. 7: cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, in EV, I, p opp. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, 1965 dic. 7: cost. past. sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, in..., n.... opp. p.... CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, 1992 mag. 28, in AAS 85 (1993), p opp. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, 1992 mag. 28, in, n. opp. p. Catechismo della Chiesa Cattolica, promulgato da Giovanni Paolo II, 1992 ott. 11, Città del Vaticano 1992, n Codice di diritto canonico, promulgato da Giovanni Paolo II, 1983 gen. 25, Città del Vaticano 1983, can Per le citazioni successive si usi solo l indicazione dell autore, del tipo e del nome del documento con la pagina o il numero, o si mettano solo l abbreviazione del documento con pagina o numero
8 Esempi: PAOLO VI, Lett. enc. Humanae vitae, p..... opp. PAOLO VI, Lett. enc. Humanae vitae, n.... CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, p.... opp. CONCILIO ECUMENICO VATICANO II, Cost. past. Gaudium et spes, n.... opp. GS, p.... opp. GS, n.... CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, p.... opp. CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, Lett. Communionis notio, n.... Catechismo della Chiesa Cattolica, n opp. CCC, n Codice di diritto canonico, can opp. CIC, can CASI PARTICOLARI Sia nella bibliografia sia nelle note, si osservino queste norme concernenti i nomi medievali: - per i nomi medievali si adotta come parola d ordine il nome così come è noto, altrimenti l appellativo o cognome con cui l autore è generalmente conosciuto. Esempi: ALCUINO; BOEZIO; PIETRO LOMBARDO. - Gli appellativi designanti l origine si considerano come parte integrante della denominazione. Esempi: BONAVENTURA DA BAGNOREGIO; TOMMASO D.AQUINO; GIOVANNI DUNS SCOTO; TOMMASO DA CELANO; JACOPONE DA TODI. 4. CITAZIONI DA INTERNET Della pagina web dalla quale si ottiene l informazione si citi sempre il titolo, l indirizzo completo, più la data precisa nella quale è stata consultata. Esempio: Annals of improbable research. Hot A. I. R., Internet ( ):
9 NORME DATTILOGRAFICHE PER ESERCITAZIONI SCRITTE E TESI 1. Carta: si usa il formato A4. 2. Margini: è necessario, anche in previsione della rilegatura dei fogli, osservare le seguenti indicazioni: a) Sinistro: 3 cm. b) Destro: 2,5 cm. e) Alto: 3 cm. d) Basso: 2,5 cm. 3. Pagine: è consigliabile scrivere su un solo lato del foglio. La numerazione delle pagine è continua e il numero delle stesse segnato sul margine esterno, a destra. Nel caso di una tesi di oltre 350 pagine è permesso scrivere sul recto e sul verso del foglio. 4. Caratteri: si adotta la dimensione di 13 punti per i caratteri del testo e di 11 punti per quelli delle note a piè di pagina. Carattere: Garamond 5. Spazi interlineari: nel testo si adotta lo spazio 1,5; nelle note, nella bibliografia e negli indici lo spazio 1; tra capoversi lo spazio 2. I titoli delle suddivisioni si separino con lo spazio Citazioni dentro il testo: il corpo del testo deve essere di 12 punti, e si deve mantenere un rientro a sinistra di 1,25 cm. rispetto al resto del testo. 7. Esemplari delle dissertazioni: a) Numero di copie da consegnare alla Segreteria della Dissertazione di Magistero: 2 b) Si rilegano in similpelle di colore rosso. c) Sul dorso si stampa dal basso verso l alto: l anno (in orizzontale); il nome (solo la lettera iniziale), il cognome, il titolo (in verticale). REGOLA D ORO FINALE Procedere sempre allo stesso modo. Chi scrive deve scegliere un sistema e applicarlo sempre e coerentemente in tutto il lavoro. La costanza e la coerenza sono infatti le virtù che distinguono il vero ricercatore dal dilettante.
10 Corpo della tesi: FRONTESPIZIO SIGLE E ABBREVIAIZONI BIBLIOGRAFIA (Fonti, Monografie o Letteratura, Sitologia) INTRODUZIONE CAPITOLO PRIMO CONCLUSIONE
11 Schema della copertina/frontespizio PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOCICA DELL ITALIA MERIDIONALE ISTITUTO SUPERIORE DI SCIENZE RELIGIOSE Redemptor hominis Nome e cognome TITOLO DELLA DISSERTAZIONE DI MAGISTERO Magistero in Scienze Religiose Relatore: Correlatore: Benevento, 20.
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