STRUTTURA DELLE TESI
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- Regina Buono
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1 Master in: Management per Funzioni di Coordinamento delle Professioni Sanitarie Tecniche A.A. 2010/2011 STRUTTURA DELLE TESI La modalità di svolgimento della prova finale consiste nella presentazione orale della Tesi da parte del Discente alla Commissione, seguita da una discussione. La Tesi costituisce la parte conclusiva del percorso formativo e rappresenta non solo un opportunità per esprimere e sperimentare autonomia, soggettività e creatività nel campo prescelto, ma anche un importante occasione formativa, in quanto, attraverso l elaborazione della stessa, egli potrà: sviluppare la capacità di analisi, di critica e di sintesi; acquisire e dimostrare capacità metodologiche tipiche di un approccio scientifico ad un argomento che interessa la Funzione di Coordinatore; contribuire a sviluppare e sistematizzare conoscenze funzionali allo sviluppo di una cultura scientifico-professionale. La Tesi consiste, quindi, nell elaborazione di un testo scritto in cui viene sviluppato un progetto (concordato con il Docente-Relatore) caratterizzato da un ipotesi di lavoro e da obiettivi da raggiungere secondo una metodologia condivisa. La Tesi compilativa rappresenta una revisione della Letteratura Scientifica, elaborata criticamente dal Discente, su di un argomento attinente il percorso didattico, attraverso la raccolta e la sintesi dei lavori scientifici di più rilevante interesse nazionale e/o internazionale, dei quali si sottolineano gli aspetti più attuali, innovativi ed anche controversi. Qui di seguito si propongono la Linea Guida con un duplice scopo: -sul piano formale ottenere una uniformità grafica degli elaborati -sul piano sostanziale dare più risalto al lavoro effettivamente svolto dal Candidato, fornirgli una guida per migliorare l esposizione degli argomenti trattati abbreviando, contestualmente, i tempi di elaborazione. 1
2 STRUTTURA DELLA TESI COMPILATIVA: DEVE essere così organizzata: 1. Frontespizio (fac-simile in allegato): la Tesi si apre con un frontespizio in cui sono indicati: l'istituzione il Master il Titolo il nome dello Specialista il nome del Relatore l'anno Accademico 2. Indice: in questa sezione è riportata la struttura della Tesi, indicando anche eventuali capitoli o sottocapitoli dell Introduzione e dei Materiali e Metodi. Possono seguire indici particolari come l'indice delle Tavole o l'indice delle Figure. Simboli, abbreviazioni ed acronimi, citati nel testo, vanno riportati per esteso dopo l indice. 3. Introduzione: in questa sezione va specificato il tema oggetto della Tesi, con particolare riferimento ai dati e alle conoscenze ottenuti, in precedenza, dalla Letteratura. Una particolarità dell'introduzione è quella d essere leggibile anche da parte di chi non è esperto dell argomento della Tesi, quindi, è consigliabile evitare terminologie complesse. 4. Metodologia: in questa sezione vanno descritte le fonti utilizzate e le procedure adottate per la preparazione del lavoro. 5. Titoli dei capitoli: i capitoli costituiscono il cuore stesso della tesi ed, in loro, sono riportati in dettaglio gli argomenti specifici oggetto della Tesi, lo stato attuale delle conoscenze e l analisi degli aspetti più recenti della Letteratura. 6. Conclusioni: riassumono i punti salienti dell argomento affrontato nel lavoro di Tesi ed evidenziano, in modo critico e personale, sia gli aspetti più innovativi sia i temi più controversi. 7. Bibliografia: in questa sezione è riportato tutto il materiale consultato nel lavoro di preparazione: 1. articoli su riviste 2. libri di testo 3. siti internet Il materiale citato all interno DEVE essere posto alla fine della frase attinente e tra parentesi: 2
3 Cognome del primo Autore con le iniziali del nome e l anno di pubblicazione e sarà riportato per esteso nella Bibliografia finale: o per esempio: (Esposito A., 2006) o se sono più di due: (Rosini S. et al., 2007) Nella Bibliografia finale le voci vanno ordinate alfabeticamente per Cognome del primo Autore e comprendono (Riferimenti/Bibliografia Harvard Style ): Cognome del primo Autore, iniziale del nome, anno di pubblicazioni, tra parentesi se Articolo: titolo dell articolo, nome della rivista abbreviato, volume della rivista, pagina iniziale e pagina finale dell Articolo se Libro: Autore del libro, titolo del Libro, numero del volume (se più volumi), pagina in cui si trova il passo citato, Casa Editrice Esempi: Rosini S., Zappacosta R., Di Bonaventura G., Caraceni D., Pilla D., Di Girolamo G., Esposito A., Orsini T., Setta S., Vizzino M., Piccolomini M., Piccolomini R. (2007) Management and triage of women with human papillomavirus infection in follow-up for low-grade cervical disease: association of HPV-DNA and RNA-based methods., Int J Immunopathol Pharmacology, 20(2), Giovagnoli M.G., Ruggeri P., Trabace S., Paiero M., Casna G., Di Marco P., Biancheri A., Esposito A. (2007) Confronto sui Piani di Studio dei CCddLL in Tecniche di Laboratorio Biomedico: un primo bilancio e proposte., Quaderni delle Conferenze Permanenti delle Facoltà di Medicina e Chirurgia, 39, I documenti in rete vanno indicati come segue, eventualmente facendo precedere all indirizzo del sito le indicazioni degli Autori. esempio: Le informazioni dovrebbero essere le più possibili recenti, consigliati i riferimenti a studi realizzati negli ultimi cinque anni. Nel caso vengano riportate figure da articoli, libri, deve essere citata la fonte. NB: si consiglia di non indicare con numeri le voci bibliografiche. STANDARD FORMALI Lunghezza della Tesi Una lunghezza minima indicativa potrebbe essere di pagine fino ad un massimo di 50 pagine. Formato di ogni pagina Le pagine sono stampate solo fronte. La pagina deve avere i seguenti margini: superiore 3 cm inferiore 3 cm 3
4 sinistro 3,5 cm destro 2 cm Caratteri e formattazione Titolo: Book Antiqua grassetto MAIUSCOLO dimensione 14 Corpo: Book Antiqua dimensione 12 interlinea 1,5 in giustificato Numerazione: in basso a destra la numerazione della pagina ha inizio dall Introduzione le pagine che precedono l Introduzione (escluso il frontespizio) saranno numerate con numeri romani Figure e Tabelle Le Figure e Tabelle devono essere numerate progressivamente e presentare da una breve didascalia che le renda immediatamente comprensibili. Nel testo il riferimento a figure e tabelle va presentato puntato e tra parentesi tonde: Esempi: (Fig. 1) e/o (Tab. 1) Le rappresentazioni grafiche dovranno essere presentate con la dicitura per esteso: Esempi: Figura 1 e/o Tabella 1 Numerazione delle parti, dei paragrafi e dei sottoparagrafi o I paragrafi vanno numerati progressivamente, facendo seguire ai numeri i titoletti dei paragrafi e degli eventuali sottoparagrafi. 1. Titoletto 2. Titoletto 3. Titoletto oppure, se ci sono i sottoparagrafi: 1.1 Titoletto 1.2 Titoletto se la tesi è suddivisa in parti, ad ogni parte può essere assegnato un titolo e la struttura è la seguente: Parte I Paragrafi I.1 I.2 4
5 eventuali sottoparagrafi I1.1 I1.2.. Parte II Paragrafi II.1.. Figure, tabelle e grafici Se la tesi è suddivisa in parti: nella parte I le figure saranno: Fig. I.1, Fig. I.2 ; nella parte II saranno: Fig. II.1, Fig. II.2 ; oppure Tab. II.1, Tab. II.2 oppure Grafico I.1, Grafico I.2 RELATORI Possono essere Relatori delle Tesi solamente i Docenti ufficiali del Master (Professori di I e II Fascia, Ricercatori, Professori Incaricati Esterni). PRESENTAZIONE ORALE Si suggerisce al Candidato di esporre la Tesi utilizzando e considerando: un programma informatizzato (esempio:.ppt) un tempo massimo per la presentazione di 10 un numero massimo di 6 slides indicativamente la seguente scaletta: Frontespizio (1) Introduzione (1) Metodo (2) Conclusioni (2) 5
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