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1 VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE N. 7/2013 Seduta del L anno 2013 addì 4 del mese di settembre alle ore nella Residenza Municipale, previa convocazione con avvisi scritti, tempestivamente notificati, si è riunito il Consiglio Comunale in seduta urgente. Eseguito l appello, risultano presenti (P), assenti (A) e assenti giustificati (G) Il Sindaco GASTALDON Mirco (P) e i Consiglieri: 1. BASSO PIETRO P 11. FERRO ANDREA A 2. NANIA ENRICO P 12. GIACOMINI DENIS P 3. CECCHINATO SILVIO P 13. PARIZZI AUGUSTA MARIA GRAZIA P 4. BECCARO PAOLINO P 14. TALPO ANNA LUISA P 5. GIACON CHIARA P 15. MASCHI PIER ANTONIO P 6. SCHIAVO MICHELE P 16. PINTON SIMONE P 7. PETRINA GIOVANNI P 17. BORELLA SILVIO P 8. LACAVA EDOARDO G 18. FUGOLO GIANNI G 9. VETTORE LUCIA P 19. LO VASCO ANGELO P 10.SAVIO ALBERTO P 20. BOTTECCHIA GIOVANNI P e pertanto complessivamente presenti n. 18 componenti del Consiglio Presiede il Sindaco GASTALDON Mirco. Partecipa alla seduta TAMMARO dott.ssa LAURA, Segretario Comunale. La seduta è legale. Fungono da scrutatori i Consiglieri signori: BASSO Pietro, BECCARO Paolino *********************

2 Il Segretario Comunale procede all appello. SINDACO. Buonasera a tutti, ben ritrovati dopo la pausa estiva, primo Consiglio Comunale del mese di settembre. Dico primo, perché certamente entro il 30 settembre avremo un altro Consiglio Comunale per lo stato di attuazione, programmi e assestamenti, quindi ipoteticamente verso gli ultimi giorni del mese di settembre faremo un altro Consiglio Comunale. Ordine del giorno, passiamo al primo punto. 1. Comunicazioni. SINDACO. Per quanto riguarda le comunicazioni, do lettura del prelievo dal fondo di riserva. Visto l articolo 166, comma II, del decreto legislativo n. 267/2000, visto l articolo 7 del vigente Regolamento comunale di contabilità, comunico che con deliberazione di Giunta Comunale n. 51, del 26 giugno 2013, è stato effettuato un prelievo dal fondo di riserva, con importo complessivo di euro 7.000, incrementando di pari importo l intervento del capitolo 5251/3 Contributo a banda musicale. Si tratta del contributo che annualmente diamo alla nostra Orchestra di Fiati. La dicitura non è proprio corretta quando si parla di Banda Musicale, perché ormai si tratta di una vera e propria orchestra, che opera formazione musicale in quel del Comune di Cadoneghe e del Comune di Vigonza. Stiamo finalmente arrivando alla sottoscrizione della nuova convenzione che regolerà il servizio per ambo le municipalità. Scrutatori, assessore Piero Basso e consigliere Beccaro, facciamo gli opposti dei tavoli. Detto questo, passiamo al secondo punto dell ordine del giorno. 2

3 2. Modifica al disciplinare regolante gli interventi edilizi in autocostruzione. La trattazione inizia alle ore SINDACO. Relazione l assessore Michele Schiavo. ASSESSORE SCHIAVO. Buonasera. La modifica al disciplinare regolante gli interventi edilizi in autocostruzione, soprattutto nella parte in cui fissa i requisiti dei soggetti interessati a partecipare all intervento. Il progetto di autocostruzione edilizia, avviato nel Comune di Cadoneghe nel 2006, è proseguito con l individuazione del coadiutore, l approvazione del disciplinare per gli interventi di autocostruzione edilizia, la costituzione della cooperativa di soci costruttori, cooperativa denominata Sirio. L intervento ha, tuttavia, incontrato alcune difficoltà in fase di esecuzione, principalmente dovute al fatto che il soggetto coadiutore ed esecutore poi dei lavori ha incorso la procedura di liquidazione e ha comportato un aumento sensibile anche dei costi, che adesso sono ribaltati nella cooperativa. In seguito a recesso di alcuni soci e dopo l esperimento da parte del Comune di ulteriori bandi - credo tre - per l individuazione di altri soci interessati a subentrare a questa cooperativa, la Giunta Comunale ha deciso, visto che l intervento edilizio era pressoché concluso (eravamo all 80-85% del lavoro, e ce n erano nove, dieci soggetti interessati a concludere e a finire), di applicare appunto delle disposizioni al disciplinare della convenzione per l esecuzione dell intervento, di autorizzare la cooperativa alla vendita a soggetti non soci (questo era previsto nel disciplinare, nella convenzione) in possesso dei requisiti previsti comunque dal bando. L Amministrazione ritiene che il completamento del progetto di autocostruzione sia un obiettivo importante, era un obiettivo importante e lo è tuttora, anche perché ormai è finito, in quanto costituisce uno degli strumenti di attuazione delle politiche abitative del Comune, come espressamente affermato nell articolo 1 del disciplinare. Ora, i requisiti stabiliti da questo disciplinare e conseguentemente dal bando, finalizzati principalmente all individuazione dei soci della cooperativa, non consentivano e non consentono delle condizioni attuali del mercato edilizio. Soprattutto erano due i limiti che precludevano l inserimento o la vendita a nuovi soci: un limite dettato dall età, e cioè 55 anni; un limite del reddito massimo consentito. Questa sera vogliamo portare qui, in sede di Consiglio Comunale, la possibilità di aumentare questi limiti, di disporre ad esempio un reddito fiscalmente imponibile, portarlo ad euro , del reddito familiare. Ed il limite di età, che qui non è specificato, qui forse manca l età... Ecco, scusate, non c è più limite. Avevamo messo un limite, ora abbiamo tolto il limite, e questo perché i soggetti interessati, che andavano a vedere queste unità abitative, avevano anche sessanta, sessantacinque anni, magari in pensione, abitavano all Arcella e dichiaravano di voler venire a Cadoneghe. Abbiamo tolto il limite. Questi sono i due punti fondamentali. L obiettivo, come ho letto prima, è quello di riuscire a portare a termine questa buona iniziativa lanciata nel 2006, che ha trovato degli ostacoli che hanno provocato anche un leggero 3

4 aumento, ma dato anche dalle condizioni soprattutto di questi ultimi tre anni di crisi, nonché del fallimento del coadiutore scelto all inizio. Si propone questa modifica al disciplinare. SINDACO. Grazie assessore. Interventi? Prego. CONSIGLIERE MASCHIO. Volevo fare alcune domande, prima di fare l intervento. E questo perché, siccome siamo in diretta streaming, allora è giusto che, davanti ad una situazione come questa, i cittadini sappiano perché il Comune ha dovuto accendere sostanzialmente un mutuo e quindi è giusto che gli si spieghi il perché lo si attiva, perché ci sono stati questi aumenti di costi e quindi sviscerare io dico un po di più l argomento, in modo da essere molto più chiari verso i nostri concittadini, verso le persone che ci guardano, che pagano le tasse e che quindi poi vedono usato il loro denaro nella realizzazione di un progetto che, indubbiamente, è un progetto meritorio ma che, a mio giudizio, va spiegato bene il perché si è dovuto forse attivare un mutuo, perché questi costi sono aumentati. In Commissione si è detto che questi costi aumentavano anche perché erano stati fatti degli errori in partenza, nella costruzione. Poi ci si è accorti che mancavano alcune strutture, alcuni prodotti edilizi che forse non erano stati fatti. Leggendo il disciplinare, leggo ad esempio l articolo 3 Il coadiutore. Il Comune di Cadoneghe supporta le iniziative di autocostruzione, sia con l apporto della propria struttura organizzativa, sia con l intervento di un coadiutore, cioè di un soggetto che abbia maturato specifica esperienza nel settore dell autocostruzione assistita, che sia in grado di collaborare in ogni singola fase del processo. Il Comune coadiuva e promuove il progetto, fornisce la progettazione, l attività organizzativa, assicura un supporto tecnico per la realizzazione dei lavori. Sto leggendo un po di cose. Perché si è giunti ad un aumento del costo dell oggetto? Perché appunto il Comune ha dovuto anche attivare un mutuo? Dopo avrò da dire magari dell altro, grazie. ASSESSORE SCHIAVO. Per gran parte il suo intervento è fuori oggetto, perché in pratica il mutuo è stato inserito ancora in previsione di Bilancio e non è sede questa sera di accensione di mutuo e non deliberiamo nessuna accensione di mutuo. Infatti lei dopo ha usato una parola giusta, ha detto forse, quindi si è un po aggiustato. Non dobbiamo spiegare attualmente niente. È giusto dire tutto. Dopo, per quanto riguarda il disciplinare, anche questo l ha letto correttamente. Il coadiutore è stato nominato ed il Comune ha seguito, per quanto di sua competenza, il progetto. Ripeto, per quanto di sua competenza! SINDACO. Scusate, per chiarezza. Il coadiutore non è stato selezionato dal Comune, cioè scelto a chiamata. È stato fatto un bando ed hanno partecipato, nel qual caso questa figura professionale che si è aggiudicata questo lavoro. È una cosa fatta attraverso verifica pubblica e bando pubblico. Era solo un chiarimento, mi scuso con l assessore. 4

5 ASSESSORE SCHIAVO. Sì. Tra l altro anche in Commissione è stato detto che i partecipanti, in quel bando, non erano cinquantamila ma era uno. In quel periodo era forse uno dei più titolati, se non l unico in Italia, che aveva già avviato progetti del genere. Quindi non si deve dire assolutamente niente all Amministrazione Comunale di Cadoneghe del 2006 che ha dato via ripeto e ripetiamo noi ad una nuova iniziativa, che ha avuto ripeto ancora degli ostacoli, come tutte le iniziative, sia pubbliche che private, soprattutto nell andare a costruire qualcosa. Non è sede questa sera di parlare di mutuo, che non ha senso. Questa sera si pensa invece di dare una risposta ulteriore alla cooperativa, per riuscire a dare un aiuto. E qui va benissimo l accompagnamento, che é scritto nel disciplinare da parte del Comune, ai soci di questa cooperativa Sirio, che per vari motivi non sono riusciti a vendere il proprio alloggio e adesso, per la crisi finanziaria, economica e forse anche di valori, non riescono più a portare a termine il loro impegno, quindi abbiamo ampliato questi requisiti. Anche questa si sta verificando una scelta giusta e corretta, perché la valenza in quell area è ancora abbastanza richiesta e questi limiti ci daranno la possibilità di integrare i cinque/sette soci che saranno da sostituire. SINDACO. Grazie. Interventi? Prego. CONSIGLIERE MASCHI. Allora, di mutuo se n è parlato. Io non sto dicendo che è questa sera che lo votiamo, io sto facendo un discorso, ho fatto delle domande per avere delle risposte. Indubbio che il mutuo, che potrà essere attivato nel caso non si riesca, ci si trovi impantanati diciamo. In Commissione si disse per onorare il cantiere. Benissimo, i cittadini sappiano che c è anche questa in conto. Io volevo semplicemente che su questo argomento si discernesse tutto quello che questa situazione ha generato. È indubbio che se delle persone hanno rinunciato, indubbiamente è per la situazione economica che il Paese sta vivendo, nessuno sta mettendo... Io solo chiedevo che siccome deliberiamo una certa cosa, apriamo un range sia per l età che appunto scompare, per il reddito massimo, quindi potranno accedere anche persone che forse non sarebbe neanche giusto diciamo, e capisco però il perché lo si fa. Sto solo dicendo che forse non sarebbe giusto, magari a meritare quelle abitazioni dovrebbero essere cittadini meno abbienti, supportati in altre maniere o con altre cose. Io prendo atto di questo, volevo solo che si spiegasse una volta di più tutta questa materia che sta attorno a quello che stiamo dibattendo stasera, punto e basta. Grazie. SINDACO. Sì consigliere, se mi permette intervengo. Quando lei dice che quelle case se le meriterebbero persone meno abbienti, noi non stiamo... No, no, giusto per chiarire anche al pubblico. Non è che queste case vengano date in affitto o in una forma di agevolazione. Queste sono case che vengono acquisite. Sappiamo tutti che dal 2006 ad oggi i criteri che le banche richiedono per la bancabilità sono notevolmente cambiati. Nel 2006, con redditi molto inferiori ed erano quelli che avevamo previsto nel bando di allora siamo riusciti ad avere una graduatoria di oltre venti persone. 5

6 Con i criteri di oggi quelle persone, io ho una misura significativa, e sono quelle che hanno rinunciato, non sono bancabili con i criteri odierni. Alcune di quelle persone, ad esempio, si sono separate dal coniuge. Questo è un altro motivo per cui la bancabilità scende, perché il reddito dei componenti del nucleo familiare chiaramente diminuisce. Altri, come ha ben detto l assessore, avevano l obbligo previsto da questa convenzione, e l hanno tuttora, di vendere l alloggio dove oggi sono proprietari e risiedono prima di poter entrare in questo alloggio PEEP. Oggi sappiamo che il mercato non accetta facilmente, se non conseguentemente ad un deprezzamento, il venduto che queste persone mettono sul mercato stesso. Sono tre problematicità che nel 2006 non erano così forti, non erano così presenti, se non addirittura erano assenti. Oggi queste persone si trovano in stato di difficoltà. Sta all Amministrazione dire: questa iniziativa deve avere il supporto non di una dazione di denaro, che non rientrerà più nel Comune, ma con aiuto temporaneo, che ci porti, nel caso in cui non vadano vendute queste case, a divenirne proprietario e poi rivenderle noi, o lasciamo naufragare un iniziativa che ha visto all inizio una cooperativa di sedici nuclei familiari farne parte, lavorare direttamente e portarle a compimento? Perché dal 31 luglio queste case sono ultimate, ci sono già le pratiche perché queste persone vadano ad abitarvi, in una misura di nove nuclei. Altro interessamento è nato, con che criteri? È nato con dei vincoli diversi, o meglio con delle disponibilità, da parte dei possibili contraenti, diverse da quelli che erano i requisiti del Sta a noi dire: lasciamo che questa disponibilità oggi dimostrata, accettata dalla banca, sia fatta propria, sia quindi tradotta a pratica, o lasciamo che questo intervento abbia dei problemi anche per coloro che vogliono acquisire, cioè per i nove che hanno la disponibilità? Accolliamo a loro l onere e quindi il fallimento dell iniziativa? No. Diciamo che, nel caso in cui alcuni alloggi non andassero venduti, andremo temporaneamente a sostituirci acquisendo quelli non venduti dalla cooperativa. E in quel caso lì saremo noi, poi, a metterli sul mercato, perché non saremo proprietari di alcuna parte nella nostra volontà e non andiamo a dare nessun aiuto economico ai cittadini che hanno intrapreso quella iniziativa. Ci facciamo solo veicolo perché possa concludersi. I cittadini di Cadoneghe devono quindi essere certi che a coloro che compongono la cooperativa e che oggi usufruiranno di quegli alloggi non diamo nessun aiuto economico. E non è che quelle persone che oggi entrano con euro sono avvantaggiate, sono i criteri che oggi il mercato bancario richiede per finanziare un appartamento di quella tipologia, avente quei costi. Non so se sono riuscito a spiegarmi, noi andremo ad essere per l invenduto un mezzo temporaneo, un veicolo per far terminare l iniziativa. Dopodiché, da questa iniziava usciremo. E non saremo né contribuenti, in termini di aiuto economico per coloro che comprano oggi, né saremo proprietari alla fine dell intervento. Interventi? Prego. CONSIGLIERE MASCHI. Poi lascio la parola al consigliere Borella, che giustamente anche lui vuole dire la sua. Il mio intervento aveva proprio lo scopo di avere da lei queste dichiarazioni, quindi ho centrato lo scopo. La ringrazio, era questo che volevo. 6

7 SINDACO. Grazie a lei, se mi dice che sono stato chiaro mi fa anche piacere. CONSIGLIERE MASCHI. È stato chiaro, ma così i cittadini sanno effettivamente le cose come stanno. SINDACO. È vero che abbiamo parlato... CONSIGLIERE MASCHI. Perché è questo, a mio giudizio, che è giusto che sappiano i cittadini, quando poi si va a prendere, a votare, a fare altre cose... SINDACO. Giustamente lei ha detto che abbiamo già parlato in altra occasione del mutuo, forse in quell occasione non abbiamo approfondito il tema come facciamo oggi. Quando ne abbiamo parlato qualche mese addietro, se ricordiamo abbiamo detto quattro unità, poi sono divenute cinque. Oggi stiamo parlando di un numero ancora non certo di unità sulle quali noi andremo a sostituirci. Perché, ripeto, ci sono stati dei cambiamenti sulle disponibilità dei componenti della cooperativa e al contempo ci sono delle disponibilità all acquisto che vogliamo siano vagliate dalla cooperativa stessa. Facendo cosa? Allentando i vincoli che avevamo inizialmente, solo questo. Quindi la partita è ancora giocata, vedremo quale sarà la necessità da parte nostra di entrare a far parte di questo gioco. Prego. CONSIGLIERE BORELLA. Buonasera a tutti. Due domande. Una. Qui leggo: Con delibera del , n. 75, l obiettivo del progetto è di favorire la realizzazione di circa quindici alloggi. Adesso, a tutt oggi, in Commissione avete detto che sono sedici. La mia domanda è come sono diventati sedici e dove posso appurare l autorizzazione al sedicesimo. Perché da tutte le documentazioni di cui ho richiesto copia non l ho trovato, se gentilmente me lo dite. Un altra domanda: come si colloca giuridicamente l operazione che eventualmente l Amministrazione Comunale andrà a fare per sopperire o sostituirsi a nuovi soci se eventualmente non si trovano? E poi lo spirito del PEEP, con i prezzi a cui sono posti in vendita, è salvaguardato oppure è snaturato? Visto che abbiamo, con ulteriore delibera n. 62 del 2008, del , già sul disciplinare si prevedeva di autorizzare il proseguimento dell intervento parziale, all articolo 12.5, lettera B): Di autorizzare il proseguimento dell intervento parziale nonostante il subentro di nuovi soci, quando il numero minimo di richiedenti collocati in graduatoria utile dopo il nuovo bando dovesse risultare comunque inferiore al numero necessario, prevedendo la alienazioni degli alloggi disponibili e realizzati dalla cooperativa a soggetti non soci ma aventi le caratteristiche previste dal bando. Alla lettera C): Di autorizzare il proseguimento dell intervento parziale quindi sempre interventi parziali, non come avete detto con finiture sulla base della prima graduatoria, prevedendo l alienazione degli alloggi disponibili. 7

8 Questo è quanto. Visto che già era disciplinato che si poteva avere completato e avere lasciato col puro costo di costruzione, euro, quindi costruzione all 80% degli alloggi, e poi messi in vendita, perché come viene posta tutta la questione sembra più che la cooperativa si stia trasformando in immobiliare. Questo è il nostro dubbio, se ce lo chiarite, grazie. SINDACO. Assessore Schiavo, prego. ASSESSORE SCHIAVO. Sì. Dopo chiederò magari un ulteriore spiegazione dell ultima domanda, un chiarimento perché non l ho capita bene. La prima domanda, l ha letto lei circa quindici, vuol dire che non è scritto quindici. Il circa è diventato sedici. C è un progetto. Probabilmente i documenti che ha richiesto o che per errore le hanno dato, non lo so, lei dovrà controllare, andremo insieme, ma da tempo, dal 2009 credo, minimo, da quando hanno fatto le fondamenta insomma, voglio dire da quando è stato ritirato tutto, sono stati sedici. Tant è vero che le concessioni, le fidejussioni in banca, la cooperativa ha sempre lavorato per sedici. Non è che il sedicesimo fosse lì, in attesa già di uno che andava via. E a questo avevo già risposto in Commissione, comunque non è un problema. Poi, per quanto riguarda il subentro, se rispettiamo... Sì, è proprio perché rispettiamo la normativa, la disciplinare del PEEP, che se ad esempio fosse saltata tutta la cooperativa, in qualche maniera dovevamo subentrare noi, come Comune. Anche questa era una cosa già scritta, non nel disciplinare questo ma proprio nelle normative del PEEP in generale. La terza domanda, che penso di avere compreso... no, vado all ultima, di vedere come il valore... Sì, il valore rispetta anche questo il tetto massimo dato dalla Regione del Veneto, per cui un valore di costruzione di un alloggio, avente tutti i requisiti per essere riconosciuto PEEP, entro i cento metri quadri e tutte queste cose, non deve superare quel valore, che vado un attimo a memoria ma dovrebbe essere stato sui euro circa. Ed anche questo è stato rispettato in toto. Gli articoli che ha letto nel disciplinare le spiegano già, le danno già la risposta. Nel senso, la parzialità degli alloggi non vuol dire che i lavori dovevano essere finiti parzialmente. No, la parzialità vuol dire che nell intera opera subentrava qualcuno e poteva essere autorizzato anche un non socio ad entrare in cooperativa. Se l entrata è avvenuta all 85, al 90% dei lavori, che erano già previsti come ho spiegato in Commissione e già anche contrattualizzati, perché con la ditta che è subentrata hanno fatto un contratto per finirli tutti e sedici, non potevano finirne otto e lasciarli là. C erano già i contratti dei pavimenti, dei falegnami. Era rescindere quei contratti fatti per sedici, pur sempre con delle personalizzazioni richieste, ma comunque per sedici, quindi lievitavano ulteriormente i costi. Questo è tutto. SINDACO. In merito al prezzo di vendita, questo viene stabilito come massimali ricordo della legge regionale n. 42 del È la stessa legge regionale che ha fissato il prezzo massimo di vendita per gli alloggi PEEP di Bagnoli. In entrambi i casi chiaramente il riferimento massimo del prezzo di vendita viene dato dalla legge regionale. In questo caso, come detto, viene ampliamente rispettato. Prego. 8

9 CONSIGLIERE BORELLA. Sì, voi mi parlate del prezzo di vendita, ma il prezzo di vendita di un appartamento terminato, finito, quindi immesso nel mercato. Noi qui stiamo parlando di autocostruzione, quindi della valenza di risparmio di soggetti che si sono riuniti in cooperativa per autocostruirsi. E vi ricordo, come vi ho ricordato in Commissione, attualmente a pari metri quadri siamo sull ordine dei euro di costruzione. Può il Sindaco non trovarsi d accordo ed anche l assessore, ma basta che andiate in qualsiasi studio tecnico e vi daranno il costo di costruzione. Diverso è il costo dell immissione sul mercato dell immobile, che giustamente viene ricaricato. SINDACO. La ringrazio consigliere. Come le abbiamo detto, se lei ci dà la disponibilità di trovare dei costi di costruzione così bassi, noi saremo anche lieti di comprare appartamenti ai costi di costruzione così bassi. Se riesce a trovarli e riesce anche a girarceli, saremo disponibili ad entrare nel mercato, vista la nostra anche disponibilità, anzi necessità di trovare risposte per l emergenza abitativa. Se questo dovesse essere, siamo qui disponibili. Noi non vendiamo infatti al prezzo massimo, ma la cooperativa si rifà ad un prezzo più basso di quello che è il prezzo massimo messo dalla legge regionale, quindi conformemente alla normativa. Per quanto detto, sicuramente potevano essere forse fatte delle economie, questo naturalmente era in capo alla cooperativa. La cooperativa ha rivisto, in alcune occasioni, anche il progetto, secondo quelle che erano le loro necessità, le loro volontà, anche l auspicio diciamo da parte loro di avere una casa conforme alle loro volontà, indirizzi ed anche piacere. Probabilmente i prezzi hanno avuto una modifica anche per questi motivi, oltre a quelli che possono essere stati probabilmente per la scarsa esperienza avuta da questa cooperativa che si è costituita proprio per questo progetto, dei maggiori costi anche per altre motivazioni. Non stiamo qui ad indagare, la cooperativa li conosce ed è probabilmente a loro che dobbiamo rivolgerli, visto che li pagano anche questi maggiori costi direttamente, dovremmo chiedere a loro il dettaglio. Sappiamo che queste iniziative, purtroppo, ahinoi, nascono con i migliori intenti. Ci sono, in tutti i percorsi edificatori, anche degli inconvenienti, ai quali hanno fatto fronte appunto i rimanenti componenti della cooperativa, che oggi sono nove. E con questa modifica dei nostri iniziali intendimenti speriamo possa allargarsi a tutti i sedici nuclei oggi previsti su questo intervento di autocostruzione. Altri interventi? Prego. CONSIGLIERE MASCHI. Il nostro gruppo, per quanto appunto abbiamo già detto prima, per l intervento di Borella, per quello che ho detto io circa i parametri, poiché questa sera si vota la modifica, esprimeremo un voto contrario. Grazie. SINDACO. Grazie. Altri interventi? Consigliere Bottecchia, poi Savio. CONSIGLIERE BOTTECCHIA. Buonasera. La mia dichiarazione di voto è di un voto favorevole. 9

10 Non stiamo esprimendo in questa sede una valutazione sull intervento edilizio in autocostruzione ma credo che di fronte alla realtà e all obiettivo di non contrarre mutui, di contrarre un mutuo per un importo il più basso possibile, sia opportuno accogliere questa modifica al disciplinare, pertanto il mio voto sarà favorevole. SINDACO. Grazie. Consigliere Savio. CONSIGLIERE SAVIO. Grazie e buonasera a tutti. Naturalmente il nostro voto sarà a favore di questa delibera. Diversamente dal consigliere Bottecchia, il nostro sarà un voto anche convintamente a favore dell intervento. Un intervento che è maturato nel 2006, quindi con la scorsa Amministrazione. Un intervento che si conclude, si avvia alla conclusione diciamo dopo molti anni, scontando tutta una serie di difficoltà dovute anche alla congiuntura economica. Ci pare comunque che la scelta fatta a suo tempo confermi la sua validità. È stato un intervento con un forte carattere di innovazione. L ha detto anche l assessore Schiavo, c erano pochissimi precedenti a livello nazionale e quindi come tutte le cose innovative scontano una fase di scarsa esperienza preventiva. Ben venga questo allargamento della platea dei possibili interessati, che porterà ad una risposta anche a chi attende che l iter sia concluso definitivamente. SINDACO. Grazie consigliere. Metto in votazione il punto n. 2 all ordine del giorno: Modifica al disciplinare regolante gli interventi edilizi in autocostruzione. Favorevoli 13 Contrari 5 (Borella, Lo Vasco, Maschi, Pinton, Talpo) Immediata eseguibilità. Favorevoli 13 Contrari 5 (Borella, Lo Vasco, Maschi, Pinton, Talpo) 10

11 3. Ripartizione, per l anno 2013, della quota dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria per gli interventi concernenti le chiese e gli altri edifici religiosi (L.R , n. 44). La trattazione inizia alle ore SINDACO. Relaziona l assessore Michele Schiavo. ASSESSORE SCHIAVO. L oggetto così lungo di questa delibera dice già, in pratica, tutto. Noi dobbiamo qui stasera proporre e dopo deliberare per la ripartizione di importi soprattutto per gli interventi concernenti chiese ed altri edifici religiosi. Dico già che il totale del contributo che quest anno sarà messo è di euro. E questa cifra deriva dall importo oneri, la percentuale dell importo oneri calcolata. Viste le domande dei richiedenti, che sono la Parrocchia di Sant Antonino di Mejaniga e la Parrocchia di Sant Andrea Apostolo di Cadoneghe, per interventi uno di restauro e decorazione interna della chiesa e l altro per il centro parrocchiale, un ampliamento, di importi ben superiori, in pratica noi proponiamo questi euro appunto di condividerli, di dividerli per queste due realtà nostre comunali. E quindi euro per la Parrocchia di Sant Antonino e euro per la Parrocchia di Sant Andrea Apostolo. SINDACO. Grazie assessore. Interventi? Se non vi sono interventi, vi è anche ben poco da aggiungere, in quanto gli oneri di urbanizzazione abbiamo anche visto in Commissione sono oramai in caduta libera, segno che l edificazione sconta anch essa i problemi derivanti da una crisi economica che vede gli interventi ormai al lumicino, se non addirittura solo interventi di completamento e poco altro. Metto in votazione il punto n. 3 all ordine del giorno: Ripartizione, per l anno 2013, della quota dei proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione secondaria per gli interventi concernenti le chiese e gli altri edifici religiosi (L.R , n. 44). Favorevoli 12 Astenuti 6 (Beccaro, Borella, Lo Vasco, Maschi, Pinton, Talpo) Immediata eseguibilità. Favorevoli 12 Astenuti 6 (Beccaro, Borella, Lo Vasco, Maschi, Pinton, Talpo) 11

12 4. Ratifica deliberazione di Giunta Comunale n. 55 del La trattazione inizia alle ore SINDACO. Relaziona l assessore Denis Giacomini. ASSESSORE GIACOMINI. Buonasera a tutti. Questa proposta di deliberazione ha ad oggetto la ratifica della variazione di Bilancio adottata in via d urgenza dalla Giunta Comunale con deliberazione n. 55 del 10 luglio Tali variazioni sono finalizzate a riassettare le previsioni inerenti al servizio di Segreteria comunale convenzionata. Infatti, in seguito allo scioglimento anticipato della convenzione con il Comune di Albignasego, l Amministrazione ha individuato nei Comuni di Asigliano Veneto e Orgiano i soggetti con cui procedere alla stipula di una nuova convenzione per il servizio di Segreteria comunale. Il rapporto convenzionale attribuisce al Comune di Cadoneghe il ruolo di capofila, che comporta la necessità di iscrivere, nella parte spesa tutta la spesa da corrispondere a favore del Segretario Comunale; nella parte entrata il rimborso della quota dovuta da parte degli altri due Comuni convenzionati. Ovviamente chiedo di approvare la presente proposta di deliberazione. SINDACO. Questo punto all ordine del giorno non avrà trattazione, non avrà dibattito, perché la Commissione si è trovata unanimemente d accordo. E noi, naturalmente in deroga, se ci vuole essere qualche approfondimento o qualche aggiunta, siamo disponibili ad un eventuale dibattito. Ci sono interventi? Mi sembra che questo sia stato assodato come provvedimento utile e non meritevole di ulteriori approfondimenti in Commissione. Poniamo in votazione la deliberazione n. 4: Ratifica deliberazione di Giunta Comunale n. 55 del Favorevoli? Unanimità. Vi ringrazio. È stato un Consiglio lampo, come detto ne avremo uno a fine mese. Nell occasione, oltre che salutarvi, vorrei che facessimo le congratulazioni al consigliere Savio, neo papà. È solo il primo di un lungo percorso, abbiamo anche famiglie, nel nostro territorio, che hanno quattordici figli, ti auguriamo altrettanta fortuna, magari un po meno numerosa. E alla signora le congratulazioni. Bene, grazie a tutti voi, buona serata. La seduta è conclusa alle ore Sottoscritto IL PRESIDENTE Mirco Gastaldon IL SEGRETARIO Laura Tammaro 12

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