Prot. n. 42/2019 Milano, OGGETTO: CCNL metalmeccanici limiti di durata somministrazione tempo determinato.

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Emilia Costantino
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1 Prot. n. 42/2019 Milano, OGGETTO: CCNL metalmeccanici limiti di durata somministrazione tempo determinato. Con la presente, si intende rispondere al seguente quesito sottoposto alla scrivente Associazione: Quale è il termine di durata massima applicato ai rapporti a tempo determinato per le aziende che applicano il CCNL metalmeccanici?. 1. Sul limite di durata nel settore metalmeccanico. Il Ccnl , applicato nel settore metalmeccanico, individua il termine di durata massima per i rapporti di lavoro a tempo determinato all art. 4, lett. b), rubricato Stabilizzazione a Tempo Indeterminato del Rapporto di Lavoro, che così recita: I lavoratori che abbiano svolto presso la stessa azienda, con mansioni equivalenti, sia periodi di lavoro con contratto di lavoro a termine che periodi di missione con contratto di somministrazione, qualora la somma dei periodi di lavoro nelle due tipologie citate superi i 44 mesi complessivi anche non consecutivi comprensivi dell'eventuale proroga in deroga assistita, acquisiscono il diritto ad essere assunti a tempo indeterminato laddove siano impiegati in forza di un contratto di lavoro a tempo determinato. La questione emersa dalla formulazione letterale del disposto contrattuale è se disciplini esclusivamente l ipotesi in cui il medesimo lavoratore venga impiegato, per lo svolgimento delle stesse mansioni, sia con contratto a tempo determinato diretto sia con contratto di lavoro in somministrazione a termine, ovvero riguardi anche il caso in cui sia assunto solo tramite agenzia o direttamente dall azienda. L interpretazione estensiva della norma, con la conseguente applicazione del termine di durata di 44 mesi in tutti i casi di impiego temporaneo di personale, anche se solo in somministrazione o direttamente dall azienda, è da preferire per le ragioni di seguito evidenziate. 1

2 Innanzi tutto, il limite di durata, quale elemento costitutivo del contratto di lavoro a termine, è sancito ex lege dall art. 19, comma 1 D.lgs. n. 81/2015, che, dopo l entrata in vigore del dl n. 87/2018, conv. in l. n. 96/2018 (cd. Decreto Dignità ) sancisce il termine di 24 mesi, rinviando, al successivo comma 2, alla contrattazione collettiva per l eventuale previsione di un limite diverso salvo l obbligo, in ogni caso, di specificare la causale giustificativa del termine dopo i primi 12 mesi. All indomani dell entrata in vigore del decreto Dignità, risultava controversa la possibilità di continuare ad applicare il (diverso) termine previsto dai contratti collettivi nazionali e aziendali precedentemente sottoscritti, dovendosi considerare in ogni caso prevalente, in queste ipotesi, secondo un filone interpretativo, il termine legale introdotto dalla modifica legislativa in virtù del principio di gerarchia delle fonti. La questione è stata, infine superata dalla Circolare del Ministero del Lavoro n. 17 del 31/10/2018, che ha ammesso la possibilità di continuare ad applicare i contratti collettivi, siglati prima dell entrata in vigore della novella, fino a naturale scadenza. Tuttavia, secondo l indirizzo accolto dal Ministero, al computo dell anzianità del lavoratore concorrono i periodi di lavoro svolti, per l esecuzione delle stesse mansioni, in virtù di precedenti contratti a termine anche anteriori all entrata in vigore del decreto Dignità. Di conseguenza, rispetto al caso in esame, il dl. n. 87/2018, conv. in l. n. 96/2018, non incide sull interpretazione e applicazione della disciplina sul rapporto di lavoro a termine - in particolare sotto il profilo della durata-, contenuta nel Ccnl metalmeccanici, che continua a trovare applicazione in virtù della delega alla contrattazione collettiva ex art. 19, comma 2 D.lgs. n. 81/2015, rimasta impregiudicata, come dianzi precisato, dalla novella. Ciò premesso, la formulazione letterale dell art. 4, lett. b) Ccnl metalmeccanici, che fa riferimento alla sommatoria dei periodi in somministrazione a tempo determinato e dei contratti a termine diretti, potrebbe erroneamente indurre a ritenere che il limite dei 44 mesi si applichi esclusivamente nel caso di cumulo delle due tipologie contrattuali. In realtà, tale disposizione ricalca quanto previsto dall art. 19, comma 2 D.lgs. n. 81/2015 già prima dell entrata in vigore del decreto Dignità -, che, nel definire la regola del computo della durata massima del contratto di lavoro a termine, impone di considerare tutti i contratti, 2

3 succedutisi nel tempo, conclusi per l esecuzione di mansioni di pari livello e categoria legale, indipendentemente dai periodi di interruzione tra un contratto e l'altro, ivi comprese eventuali missioni a termine svolte in virtù di contratti di lavoro in somministrazione. L obbligo di includere anche la durata delle singole missioni, svolte per l esecuzione delle stesse mansioni, nel calcolo della durata massima del rapporto di lavoro a termine, era stato introdotto dalla legge Fornero n. 92/2012 nel testo dell art. 1 D.lgs. n. 368/2001, - trasposto successivamente dal Jobs Act nell art. 19 D.lgs. n. 81/2015- in un ottica antielusiva, ferma restando la titolarità del rapporto di lavoro in somministrazione in capo all agenzia per il lavoro. Infatti, se si dovessero escludere dal computo della durata massima del rapporto i periodi di lavoro svolti tramite agenzia, per l esecuzione delle medesime mansioni, l azienda utilizzatrice potrebbe ricorrere alla somministrazione sine die, eludendo il vincolo di durata previsto dalla legge, ovvero, in alternativa, quello diverso eventualmente fissato dalla contrattazione collettiva. La previsione contenuta nel Ccnl metalmeccanici in esame, dunque, in combinato disposto con l art. 19, comma 2 D.lgs. n. 81/2015, deve essere letta come regola di calcolo della durata massima del rapporto di lavoro a termine fissata dal Ccnl a 44 mesi-, nel senso che impone di includere nel computo anche (eventuali) missioni a tempo determinato svolte per l esecuzione delle stesse mansioni. Se, diversamente, l azienda dovesse ricorrere alla sola somministrazione per l impiego temporaneo di personale, ovvero decidesse di effettuare assunzioni solo con contratti di lavoro diretti, il limite di durata rimarrebbe comunque di 44 mesi. In caso contrario, si dovrebbe applicare, in presenza di tali fattispecie, il diverso termine legale di 24 mesi. Tale soluzione interpretativa sarebbe, con tutta evidenza, irragionevole, poiché, oltre ad essere incoerente con l interpretazione sistematica della norma rispetto alla normativa di legge, comporterebbe l applicazione di un diverso trattamento normativo in presenza di fattispecie identiche. 3

4 Come precisato dal Ccnl metalmeccanici, nel computo della durata massima del rapporto di lavoro a termine sono, infine, esclusi i contratti stagionali, coerentemente con quanto previsto dalla disciplina legislativa. 2. Sull impiego di personale in somministrazione a tempo determinato. Come evidenziato al paragrafo 1, in un azienda che applica il Ccnl metalmeccanica, il limite di durata per l impiego temporaneo di un lavoratore in somministrazione, ai sensi dell art. 4, lett. b) Ccnl, è pari a 44 mesi, sia nell ipotesi in cui il lavoratore venga impiegato solo tramite agenzia sia nel caso in cui sia assunto, per lo svolgimento delle medesime mansioni, anche con contratto di lavoro diretto a tempo determinato. Infatti, come dianzi specificato, nel computo della durata massima del rapporto di lavoro, in virtù del combinato disposto dell art. 19, comma 2 D.lgs. n. 81/2015 e dell art. 4, lett. b) Ccnl metalmeccanica, devono essere considerati sia le singole missioni svolte tramite agenzia sia i periodi di lavoro con contratti di lavoro diretti a termine, finalizzati all esecuzione di mansioni di pari livello e categoria legale, ivi compresi proroghe e rinnovi, a prescindere dai periodi di interruzione tra un contratto e l altro, e indipendentemente, inoltre, dall anzianità maturata dal lavoratore nel rapporto con l agenzia per il lavoro somministratrice. Di conseguenza, ad esempio, se un azienda metalmeccanica assume a termine, ovvero tramite l agenzia di somministrazione X, per un primo periodo complessivo di 12 mesi comprensivo proroghe e rinnovi -, qualora si rivolga all agenzia Y per l impiego del medesimo lavoratore per assegnarlo alle stesse mansioni, sarebbe comunque tenuta all osservanza dell obbligo della causale ex art. 19, comma 1 D.lgs n. 81/2015. L agenzia per il lavoro, dal canto suo, ha la possibilità, in linea di principio, di impiegare un lavoratore somministrato presso un azienda metalmeccanica per tutta la durata prevista dal contratto collettivo applicato dall utilizzatore quindi, analogamente, fino a 44 mesi. Infatti, l art. 1, comma 1, lett. a) dell Ipotesi di rinnovo del Ccnl applicato alle agenzie per il lavoro sancisce, quale limite temporale all assunzione di lavoratori 4

5 somministrati a tempo determinato, il termine di 24 mesi ovvero quello eventualmente diverso previsto dal contratto collettivo applicato dall utilizzatore. Tuttavia, qualora l azienda utilizzatrice abbia già impiegato a termine direttamente ovvero in somministrazione- il lavoratore per una durata pari, ad esempio, a 4 mesi, l agenzia per il lavoro potrebbe inviare in missione il medesimo lavoratore presso quell azienda per la durata residuale di 40 mesi (fermo restando l obbligo di inserimento della causale al superamento del dodicesimo mese). Dott. Francesco Salvaggio Segretario Generale 5

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