ESERCITAZIONE PIL/PIN (17/03/2015)

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1 ESERCITAZIONI ECONOMIA APPLICATA ALL INGEGNERIA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA ELETTRONICA PROF. PAOLO COLLACCHI DOTT. RICCARDO CORATELLA A.A UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA

2 ESERCITAZIONE PIL/PIN (17/03/2015) Esercizio 1 In un sistema economico i dati della contabilita nazionale mostrano i seguenti valori: PIL al prezzo di mercato = Spesa pubblica = 50 Consumi = 900 Investimento lordi = 250 Esportazioni = 300 Importazioni = 300 Redditi prodotti dagli stranieri nel paese = 30 Redditi prodotti dai cittadini dei paesi all estero = 50 Imposte indirette = 15 Imposte dirette = 50 Investimenti netti = 200 Trasferimenti alle imprese = 18 Trasferimenti alle famiglie = 10 a) si costruisca il conto delle risorse e degli impieghi; b) si determini il PNL e il PNN; c) si determini il reddito disponibile.

3 Esercizio 2 Si supponga che in un sistema economico estremamente semplice le famiglie spendano i loro redditi per il cibo, il fitto delle abitazioni ed il vestiario. Nell anno 2007 una famiglia-tipo ha consumato mediamente le seguenti quantità dei tre beni ai prezzi indicati: Quantità Prezzi unitari (in euro) Spesa totale (in euro) Cibo Abitazione Vestiario Totale Si assuma che il paniere dei beni usato per l indice dei prezzi al consumo sia quello indicato nella tabella. Si calcoli: a) l indice dei prezzi al consumo per l anno 2007; b) l indice dei prezzi al consumo per l anno 2008 se i prezzi unitari per il 2008 sono i seguenti: cibo = 110; fitto = 1.050; vestiario = 180; c) la variazione dell indice dei prezzi al consumo tra il 2007 e il 2008.

4 Esercizio 3 Un economia produce tre beni: cibo, vestiario e libri. Le produzioni dei tre beni nel 2007 e nel 2008 sono le seguenti: Quantità Prezzi unitari Quantità Prezzi unitari Cibo Libri Vestiario a) a quanto ammonta il PIL nominale nel 2007 e nel 2008? b) usando il 2007 come anno-base, a quanto ammonta il PIL reale nel 2007 e nel 2008? Di quanto è variato, in termini percentuali, il PIL reale tra il 2007 e il 2008? c) si calcoli il deflatore del PIL nel 2007 e nel 2008; d) si calcoli il tasso d inflazione nel periodo considerato.

5 Esercizio 4 Nel 2007 nel paese Gamma la produzione agricola è stata pari a 100 milioni di euro di beni finali; il settore agricolo complessivamente ha comprato beni intermedi industriali (fertilizzanti, combustibili, etc.) dal settore industriale per 40 milioni di euro. Quest ultimo ha prodotto 60 milioni di euro e ha acquistato dal settore agricolo beni intermedi per 30 milioni di euro. a) calcolare il PIL dell economia nel 2007; b) se il deflatore del PIL nel 2007, con anno base 2000, è 1,10 si determini il PIL reale del 2007 valutato ai prezzi del 2000; c) si supponga che nel 2008 il settore agricolo produca 120 milioni di euro e compri 60 milioni di beni intermedi dall industria mentre quest ultima produca 80 milioni di euro acquistando prodotti agricoli per 40 milioni; si calcoli il PIL nel Se il PIL reale del 2008 (valutato ai prezzi del 2000) è cresciuto del 10% rispetto al PIL reale del 2007 (valutato agli stessi prezzi del 2000), si calcoli il tasso di inflazione, misurato dal deflatore del PIL, tra il 2007 e il 2008.

6 Esercizio 5 Nell anno 2000 (anno base) il PIL nominale di un dato paese è 1.000; nell anno 2008 il PIL nominale è 1.200; nel 2008 il PIL reale è cresciuto del 15% rispetto all anno base. Calcolare il deflatore del PIL nel 2008.

7 Esercizio 6 Supponete che al 31 dicembre 2007 nel paese Eurolandia vi siano 20 milioni di persone in età lavorativa, di queste 15 milioni di individui hanno un impiego, 2 milioni cercano attivamente un lavoro, 1 milione di persone non vogliono lavorare e 2 milioni vi hanno rinunciato. a) A quanto ammonta la forza lavoro? b) Qual è il tasso di partecipazione? c) Qual è il tasso di disoccupazione ufficiale? d) Se tutti i lavoratori scoraggiati fossero considerati disoccupati, quale sarebbe il tasso di disoccupazione?

8 Esercizio 7 Nel paese Dollarolandia alla fine dell ultimo trimestre 2008 la forza lavoro è 20 milioni di persone, i disoccupati sono 2 milioni, il tasso di ingresso nella disoccupazione è del 3% mentre il tasso di uscita dalla disoccupazione è del 40%. Se la forza lavoro e i tassi di ingresso e di uscita nella disoccupazione non variano, quante persone rimarranno disoccupate nel trimestre 2009? Si calcoli il tasso di disoccupazione al 31 marzo 2009 e si confronti tale valore con il tasso naturale di disoccupazione alla medesima data.

9 Esercizio 1 - Soluzione Risoluzione a) Il conto delle risorse e degli impieghi illustra come le risorse di un economia sono ripartite tra i diversi e alternativi impieghi: Risorse Impieghi PIL Esportazioni 300 Importazioni 300 Consumi 900 Totale Investimenti lordi 250 Spesa pubblica 50 Totale b) Il prodotto nazionale lordo (PNL) si ottiene aggiungendo al prodotto interno lordo (PIL) i redditi guadagnati dai cittadini del paese che effettua le rilevazioni di contabilità nazionale (residenti) che lavorano all estero e sottraendo i redditi dei cittadini stranieri che lavorano nel r R ESTERO nr paese considerato R PAESE. r nr PNL PIL R ESTERO R PAESE Il prodotto nazionale netto (PNN) è ottenuto sottraendo dal PNL l ammontare degli ammortamenti: A = Investimenti lordi Investimenti netti = = 50 PNN = PNL A = = c) Il reddito nazionale al costo dei fattori è pari alla differenza tra il prodotto nazionale netto e le imposte indirette. Sottraendo dal reddito nazionale al costo dei fattori le imposte dirette e sommando i trasferimenti pubblici alle famiglie e alle imprese si ottiene il reddito disponibile delle famiglie residenti nel paese: PNN T IND = RN CF = = Dove RN CF è il reddito netto al costo dei fattori RD = RN CF TD + TR i + TR f = = Esercizio 2 - Soluzione Il deflatore del PIL è l indice più utilizzato per calcolare il tasso d inflazione o tasso di variazione medio dei prezzi, in quanto tiene conto dei prezzi di tutti i beni prodotti nel sistema economico. Esso è, infatti, pari al rapporto tra il PIL nominale ed il PIL reale di uno stesso periodo ed indica in che percentuale la crescita del PIL è dovuta al rialzo dei prezzi. L indice dei prezzi al consumo viene, invece, calcolato sulla base di un paniere di spesa che, se costruito correttamente, dovrebbe rappresentare i gusti e le preferenze di un consumatore medio o di una famiglia media. Ogni anno i ricercatori dell ISTAT calcolano il costo del paniere e, confrontando i valori rilevati in due anni successivi, sono in grado di misurare la variazione percentuale dei prezzi. Ciò premesso, vediamo in che modo si risolvono i quesiti posti nel presente esercizio. a) L indice dei prezzi al consumo misura il costo di acquisto di un paniere di beni rappresentativo degli acquisti di una famiglia o di un consumatore medio. Pertanto, poiché il paniere rappresentativo è quello indicato nella tabella, l indice dei prezzi al consumo per il 2007 è uguale al costo sostenuto per il suo acquisto, ovvero: IPC 2007 q i p i Dove q i è la quantità di beni che compongono il paniere rappresentativo, tali quantità non variano di anno in anno, e p i2007 sono i prezzi unitari nel 2007 dei beni del paniere rappresentativo. b) L indice dei prezzi al consumo per l anno 2008 è IPC 2008 q i p i c) L indice dei prezzi al consumo è cresciuto da a tra il 2007 e il In termini assoluti la crescita è pari a 40 euro mentre in termini relativi l incremento è stato pari a: IPC 2008 IPC ,016 1, 6% IPC La variazione relativa dell indice dei prezzi al consumo misura la crescita media dei prezzi tra il 2007 ed il 2008 o tasso d inflazione nel 2008 che, nel caso della nostra economia, è stato 1,6%.

10 Esercizio 3 - Soluzione Risoluzione a) Il PIL nominale indica la produzione finale dell economia valorizzata ai prezzi correnti: 2007 PIL nominale 2008 PIL nominale b) Il PIL reale indica la produzione finale dell economia valorizzata ai prezzi di un anno base che nel caso in esame è il 2007: 2007 PIL reale È evidente che il PIL nominale e il PIL reale sono sempre uguali nell anno base. Il PIL reale del 2008 è: 2008 PIL reale Il PIL reale tra il 2007 e il 2008 è diminuito dunque da a In termini percentuali la variazione del PIL reale tra il 2007 e il 2008 è stata: variaz. % PIL reale PIL PIL reale reale ,33% 2007 PIL reale Il delatore del PIL nell anno 2008 è pari a 1,0686 ad indicare che, posto pari a 1 il livello medio dei prezzi del 2007, nel 2008 i prezzi medi sono uguali 1,0686. d) Il tasso d inflazione indica il tasso al quale aumentano i prezzi. I macroeconomisti considerano due indicatori del livello dei prezzi: il deflatore del PIL e l indice dei prezzi al consumo. Il tasso d inflazione tra l anno t e l anno t + 1 può essere misurato anche dalla variazione del deflatore del PIL tra l anno t e l anno t + 1. Il tasso del deflatore PIL tra il 2007 e il 2008 è pari a: Def. PIL 2008 Def. PIL 2007 Def. PIL , , I prezzi sono mediamente aumentati del 6,86% tra il 2007 e il 2008: questa è la misura del tasso di inflazione nel c) Il deflatore del PIL in un dato anno t misura il prezzo medio dei beni finali prodotti nell economia nell anno t rispetto ai prezzi dell anno base ed è calcolato rapportando il PIL nominale dell anno t al PIL reale nell anno t: Def. PIL 2007 PIL 2007 nominale PIL reale Def. PIL 2008 PIL 2008 nominale , PIL reale Poiché il PIL reale e il PIL nominale sono uguali nell anno base, il deflatore del PIL è 1 nell anno 2007.

11 Esercizio 4 - Soluzione Risoluzione a) Il prodotto interno lordo di un paese (PIL) può essere calcolato anche sommando il valore aggiunto di ciascun settore economico (industria, agricoltura, servizi). Il valore aggiunto di ciascun settore produttivo è dato dalla differenza tra il valore della produzione finale e i costi di acquisto dei beni intermedi utilizzati nel processo produttivo. Il valore aggiunto del settore agricolo è, quindi, pari a: SA VA 2007 P CMP Lo stesso dicasi per il settore industriale: SI VA 2007 P CMP Il PIL del sistema economico nel 2007 è: SA PIL 2007 VA 2007 SI VA b) Poiché il deflatore del PIL nel 2007 con anno base 2000 è: 2008 prezzi Def.PIL 2007 PIL 2007 prezzi PIL 2007 Con semplici passaggi otteniamo che: prezzi PIL PIL prezzi , Def. PIL ,10 Da cui possiamo calcolare la variazione del delatore del PIL tra l anno 2007 e 2008: Variazione deflatore PIL tra il 2007 ed il 2008 = variazione PIL nominale tra il 2007 e 2008 variazione PIL reale tra 2007 e 2008 Ovvero in formula: corrente prezzi 2007 Def.PIL PIL PIL La variazione del PIL nominale tra il 2007 ed il 2008 è stata pari a: corrente PIL PIL2008 PIL ,11% PIL La variazione del PIL reale tra i due anni è stata pari al 10% ovvero: prezzi PIL % Pertanto, la variazione del defatore, che misura il tasso di inflazione dell economia, è: corrente prezzi Def.PIL PIL PIL ,11% 10% 1,11% Il PIL del 2007 valorizzato con i prezzi del 2000 è 81,81. c) Il PIL 2008 è: SA SI PIL 2008 VA 2008 VA Il deflatore del PIL è pari al rapporto tra il PIL nominale di un dato anno e il corrispondente PIL reale: Def.PIL t PIL t corrente PIL t prezzi anno base

12 Esercizio 5 - Soluzione Riscriviamo la formula del deflatore del PIL in un generico anno t: Def.PIL 2008 PIL nominale 2008 reale PIL 2008 Poiché il PIL nominale del 2008 è pari a 1.200, il deflatore del PIL nell anno 2008 è: Def.PIL 2008 PIL nominale reale reale PIL 2008 PIL 2008 Il PIL reale 2008 è pari a al PIL dell anno base, il 2000 (si ricorda che nell anno base PIL reale o nominale sono uguali), maggiorato della crescita del PIL reale tra l anno base ed il 2008: reale PIL 2008 reale PIL 2000 PIL reale % per cui il deflatore PIL per l anno 2008 è: Def.PIL , Il deflatore del PIL del 2008 indica che i prezzi medi sono cresciuti tra il 2000 ed il 2008 del 4,34%.

13 Esercizio 6 - Soluzione La forza lavoro include le persone impiegate e quelle disoccupate. Il tasso di disoccupazione indica l incidenza percentuale dei disoccupati sulla forza lavoro complessiva. Nel calcolare queste due grandezze la principale difficoltà è data dalla definizione di disoccupato; secondo l ISTAT, per disoccupato deve intendersi colui che, non avendo un attività lavorativa, ha concretamente cercato lavoro nei trenta giorni precedenti l intervista e si dichiara disponibile ad iniziare a lavorare entro le due settimane successive. a) La forza lavoro si calcola sommando il numero delle persone che hanno un lavoro e gli individui disoccupati: FL = N + U dove FL = forza lavoro N = impiegati U = disoccupati Le persone disoccupate sono quelle che cercano attivamente un impiego. La forza lavoro del paese al 31 dicembre 2007 è pari a: FL = = 17 milioni di persone I lavoratori disoccupati che hanno smesso di cercare lavoro sono definiti lavoratori scoraggiati (LS) e non sono inclusi nella forza lavoro. Nel nostro caso LS = 2. La popolazione in età lavorativa non inclusa nella forza lavoro è pari alla somma tra disoccupati volontari e lavoratori scoraggiati. Nel nostro esercizio sono pari a 3 milioni di persone. b) Il tasso di partecipazione, TP, è definito come la quota di forza lavoro sul totale della popolazione attiva. La popolazione attiva indica la popolazione in età lavorativa cioè compresa tra 15 e 64 ed include gli occupati (N), i disoccupati (U), i lavoratori scoraggiati (LS) e coloro che non vogliono lavorare, i cd. disoccupati volontari (UW). In Eurolandia la popolazione in età lavorativa è pari a 20 milioni. Il tasso di partecipazione è: TP FL 17 0,85 85% P c) Il tasso di disoccupazione ufficiale, u, indica la percentuale di forza lavoro che cerca attivamente un occupazione: u U FL 2 0, ,76% 17 d) Se includessimo i lavoratori scoraggiati nella categoria dei disoccupati sia la forza lavoro (FL) che il tasso di disoccupazione (u) cambierebbero: U* = U + LS = = 4 mnl FL = N + U*= = 19 mnl u 4 0, ,05% 19 Nel caso di inclusione dei lavoratori scoraggiati nella categoria dei disoccupati, il tasso di disoccupazione aumenta ad indicare che una quota consistente della forza lavoro ha rinunciato a lavorare o non ha un impiego. Quando la disoccupazione è elevata molti disoccupati non provano nemmeno a cercare un impiego e in tal modo vengono considerati lavoratori scoraggiati. Se tali lavoratori vengono inclusi nel calcolo del tasso di disoccupazione quest ultimo aumenta. c) Il tasso di disoccupazione ufficiale, u, indica la percentuale di forza lavoro

14 Esercizio 7 - Soluzione Il tasso d ingresso nella disoccupazione è il rapporto tra il numero di persone che diventano disoccupate in un dato periodo e le forza lavoro nello stesso periodo. Il tasso di uscita dalla disoccupazione è la frazione di disoccupati che, avendo trovato un impiego, escono dalla categoria dei disoccupati ed entrano in quella degli occupati. Se indichiamo con Ti il tasso d ingresso e Tu quello di uscita, avremo: Ti U t,t 1 FL t Tu U N t,t 1 U t dove, 1 indica la variazione del numero dei disoccupati tra l anno t e l anno t + 1 e, 1 rappresenta il numero di disoccupati che troveranno lavoro nel tempo t, t + 1. Se il tasso di ingresso nella disoccupazione resta costante anche nel trimestre successivo, l incremento di disoccupati è pari al prodotto tra tasso di ingresso e forza lavoro registrata all inizio del primo trimestre 2009 (che corrisponde alla forza lavoro al 31 dicembre 2008) ovvero: U trimestre = Ti FL 3% = Se anche il tasso di uscita dalla disoccupazione non cambia, i disoccupati che trovano lavoro (calcolati come prodotto tra il tasso di uscita e la disoccupazione iniziale) sono: U N (fine primo trimestre 2009) = Tu U (inizio trimestre 2009) = 40% = La disoccupazione totale al 31 marzo 2009 è data dalla somma tra disoccupazione al 31 dicembre 2008 e l incremento dei disoccupati nel primo trimestre 2009 al netto dei disoccupati che hanno trovato lavoro nel periodo 1 gennaio marzo 2009: U (fine primo trimestre 2009) = = = Il tasso di disoccupazione è: u U FL ,126 12,6% Il tasso naturale di disoccupazione è il tasso medio di disoccupazione attorno a cui l economia oscilla; esso non aumenta né diminuisce nel lungo periodo. L economia registra il tasso naturale di disoccupazione quando il mercato del lavoro è in stato stazionario cioè quando i flussi di ingresso e quelli di uscita dalla disoccupazione sono uguali. Il flusso d ingresso corrisponde ai lavoratori che nel trimestre diventano disoccupati ed è pari al prodotto tra tasso d ingresso nel trimestre (Ti) e la forza lavoro all inizio del trimestre 2009 (FL); il flusso di uscita è costituito dai lavoratori disoccupati che nel primo trimestre 2009 trovano un impiego ed è pari al prodotto tra il tasso di uscita (Tu) e numero di lavoratori disoccupati all inizio del trimestre 2009 (U). Se i flussi di ingresso e di uscita sono uguali, il mercato del lavoro è nello stato stazionario ed il tasso di disoccupazione è al suo livello naturale: Ti x FL = U Tu da cui U Ti 3% FL Tu 40% 0,03 0,075 7,5% 0,4 Il tasso naturale di disoccupazione del paese è 7,5%, molto inferiore al tasso effettivo pari al 12,6%. Il mercato del lavoro non è al suo livello naturale ma registra una marcata disoccupazione.

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