Nuovo PIANO DEL PARCO. Piano di gestione del patrimonio edilizio

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1 PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO Nuovo PIANO DEL PARCO Piano di gestione del patrimonio edilizio 1 stralcio relativo ai manufatti ex incongrui Variante 2014 in adeguamento all art.61 della L.P. 1/2008, ai sensi dell art delle N.d.A. del Piano Territoriale(Piano del Parco) Documento 1 ALLEGATO 6 - RENDICONTAZIONE URBANISTICA - Con modifiche per recepimento pareri servizi provinciali e CUP Seconda adozione Comitato di Gestione - 19 dicembre 2014 Strembo, dicembre 2014 dott. Roberto Zoanetti Ing. Massimo Corradi

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3 - Adozione definitiva CDG 19/12/2014 Rendicontazione Urbanistica relativamente ai pareri espressi dai Servizi provinciali in riferimento alla 1 adozione. 1. PARERI CUP E SERVIZI PROVINCIALI ALLA 1 ADOZIONE 1.1. Recepimento e controdeduzioni ai pareri dei servizi provinciali e Commissione Urbanistica Provinciale. Commissione Provinciale per l Urbanistica e il paesaggio - verbale n. 3/2014 prot. Parco n. 4001/IV/1 del Per semplificazione vengono di seguito riportate le schede per ogni Servizio provinciale. Nella sezione PARERE vengono riassunti in elenco gli elementi affrontati nel parere, nelle CONTRODEDUZIONI vengono esposte, in riferimento alla stessa numerazione, le ragioni a sostegno della scelta dell Ente Parco e nelle MODIFICHE PER RECEPIMENTO vengono elencate (sempre in riferimento all elenco puntato iniziale) le modifiche eventualmente apportate alla classificazione degli edifici, alle NdA, alle cartografie o ai documenti del PdP. Modifiche: Testo in grassetto corsivo Testo barrato Testo aggiunto Testo eliminato MITTENTE PROTOCOLLO DI DATA Commissione Urbanistica Provinciale (verbale n.3/2014) 4001/I/1 02/09/2014 I Parte: VERIFICA RISPETTO ALL INQUADRAMENTO STRUTTURALE DEL PUP Capitolo: Risorse idriche e difesa del suolo Servizio: Geologico PARERE: 1. I manufatti con scheda AW16, BO14 e BO15 (destinazione VII manufatto tecnologico ) ricadono in area ad elevata pericolosità geologica per problematiche dovute a crolli rocciosi e a colate detritiche. Data l elevata criticità presente in tali aree si sconsiglia il recupero di suddetti manufatti. 2. sono state individuate quattro tipologie di incongrui ricadenti in aree a pericolosità geologica moderata, e precisamente: - AC13, AW26, AW27, BM33, BM34, BM37, BM50, BM56, BM68, BQ39, BQ40 (destinazione XVI legnaie-deposito ) - AI5, AL2 AM89, BM61 (destinazione VII manufatto tecnologico ) - AU6, BM27, BQ41 (destinazione III edificio da confermare con 3

4 migliorie tipologiche - BM19, BM42 (destinazione VI altri edifici da confermare ) Per alcuni di questi sono state riscontrate pericolosità dovute essenzialmente a criticità idrogeologiche per la vicinanza ad aree umide (AM89) o lacuali (BM19 presso il lago di Tovel), a fenomeni di colate detritiche (es. AU6) e per problematiche inerenti i crolli rocciosi (es. AL2), tali per cui le diverse iniziative di recupero dei manufatti, se ritenute indispensabili, devono essere supportate da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento; 3. sono stati individuate strutture in zone a bassa pericolosità geologica, soggette a problematiche di crolli rocciosi (AE20, AG56, AO7) e a dinamiche di colata (AA46) alle quali sono estese le prescrizioni del punto precedente, e cioè che le diverse iniziative di recupero dei manufatti, se ritenute indispensabili, devono essere supportate da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento; 4. dal punto di vista idrogeologico vengono evidenziate alcune criticità per il manufatto AM89 ricadente nell area di protezione della sorgente CODSOR 9116, per il manufatto AO62 ricadente nell area di rispetto della sorgente con CODSOR 4659, per i manufatti BO14 e BO15 che ricadono entrambi nell area di protezione idrogeologica delle sorgenti con CODSOR 9899 e Per tali manufatti l eventuale intervento deve essere gestito secondo quanto disposto dalle Norme di Attuazione della Carta delle Risorse idriche del P.U.P. CONTRODEDUZIONI: 1. il manufatto AW16 rappresenta un manufatto tecnologico. Esso si trova nelle immediate vicinanze del Rifugio Stella Alpina, e entrambi i manufatti sono soggetti allo stesso rischio di crolli rocciosi e colate detritiche. I manufatti BO14 e BO15 rappresentano la stazione di partenza con relativo box deposito della teleferica di rifornimento del Rifugio Alpino Pedrotti-Tosa in Val delle Seghe in C.C. Molveno; per tali strutture è già in corso la progettazione per il rifacimento con lieve spostamento planimetrico. Sul progetto il Parco ha già rilasciato parere di conformità n. 3576/V/10 d.d. 11/08/2014 e la Commissione di Coordinamento provinciale ha rilasciato autorizzazione con determinazione n d.d. 3/9/2014. Si ritiene pertanto che ai fini del presente parere tutti e tre i manufatti debbano essere confermati nella classe attribuita VII manufatto tecnologico ; le iniziative di recupero del manufatto devono essere supportate da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento. 2. per i manufatti ricadenti in aree a pericolosità geologica moderata si osserva: - AM89 rappresenta una vasca di accumulo connessa all opera di presa al servizio del Rifugio 5 Laghi - BM19 consiste in una struttura comunale in buone condizioni a monte della ex strada circumlacuale del Lago di Tovel con 4

5 destinazione negozio di souvenir e non presenta particolari criticità legate alla vicinanza del Lago; - AU6 rappresenta un ex edificio Enel, ora privato, legato ai grandi lavori idroelettrici dei primi anni 60; - AL2 rappresenta la stazione di partenza con relativo deposito della funivia al servizio del Rifugio Carè Alto, sita in loc. Coel in Val di Borzago; Si ritiene doveroso confermare la destinazione in classe VII (manufatto tecnologico) e accogliere l osservazione del Servizio geologico e quindi prevedere che le diverse iniziative di recupero dei manufatti, se ritenute indispensabili, devono essere supportate da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento; 3. Anche per le strutture a bassa pericolosità geologica (AE20, AG56, AO7 e AA46) si ritiene doveroso confermare la permanenza nelle rispettive classi di destinazione e accogliere l osservazione del Servizio geologico e quindi prevedere che le diverse iniziative di recupero dei manufatti, se ritenute indispensabili, devono essere supportate da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento; 4. per quel che riguarda le criticità dal punto di vista idrogeologico che presentano i manufatti AM89, AO62, BO14 e BO15, si evidenzia che: - il manufatto AM89 rappresenta una vasca di accumulo legata ad un opera di presa al Servizio del Rifugio 5 Laghi e pertanto compatibile con il fatto di ricadere in area di protezione di una sorgente (CODSOR 9116); - il manufatto AO62 rappresenta una piccola struttura a protezione dell accesso del deposito idrico al servizio del Rifugio Graffer, e posizionato a pochi metri dello stesso. Non si ravvisano incompatibilità della struttura con la destinazione dell area a zona di rispetto della sorgente con CODSOR 4659; - per i manufatti BO14 e BO15 (partenza teleferica e baracca deposito al servizio del Rifugio Pedrotti-Tosa) è già in corso la progettazione per il rifacimento con lieve spostamento planimetrico. Sul progetto il Parco ha già rilasciato parere di conformità n. 3576/V/10 d.d. 11/08/2014 e la Commissione di Coordinamento provinciale ha rilasciato autorizzazione con determinazione n d.d. 3/9/2014. Si ritiene doveroso accogliere l osservazione del Servizio geologico inserendo nella scheda che l eventuale intervento deve essere gestito secondo quanto disposto dalle Norme di Attuazione della Carta delle risorse idriche del P.U.P.. MODIFICHE PER RECEPIMENTO: 1. per i manufatti AW16, BO14 e BO15, le relative schede di pagg. 231, del documento Allegato 3_ nuove schede manufatti.doc verranno modificate con l indicazione della dicitura manufatto ricadente in area ad elevata pericolosità geologica in base alla Carta di Sintesi Geologica, e dell obbligo di far precedere qualsiasi intervento di recupero da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione 5

6 dell intervento; 2. per i manufatti AM89, BM19, AU6 e AL2, le relative schede di pagg. 111, 243, 199 e 87 del documento Allegato 3_ nuove schede manufatti.doc verranno modificate con l indicazione della dicitura manufatto ricadente in area a Pericolosità geologica moderata in base alla Carta di Sintesi Geologica, e dell obbligo di far precedere qualsiasi intervento di recupero da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento; 3. per i manufatti AE20, AG56, AO7 e AA46, le relative schede di pagg. 63, 75, 123 e 11 del documento Allegato 3_ nuove schede manufatti.doc verranno modificate con l indicazione della dicitura manufatto ricadente in area a bassa Pericolosità geologica in base alla Carta di Sintesi Geologica, e dell obbligo di far precedere qualsiasi intervento di recupero da studi di dettaglio sulla pericolosità del sito e la compatibilità in funzione dell intervento; 4. per i manufatti AM89, AO62, BO14 e BO15, le relative schede di pagg. 111, 131, 315 e 319 del documento Allegato 3_ nuove schede manufatti.doc verranno modificate con l indicazione della dicitura manufatto ricadente in area di protezione della sorgente CODSOR e dell obbligo che l eventuale intervento debba essere gestito secondo quanto disposto dalle norme di attuazione della Carta delle risorse idriche del P.U.P.; I Parte: VERIFICA RISPETTO ALL INQUADRAMENTO STRUTTURALE DEL PUP Capitolo: Risorse idriche e difesa del suolo Servizio: Bacini Montani PARERE: Per tutti gli interventi sui manufatti edilizi, il rispetto delle norme di attuazione della Carta di Sintesi geologica (delibera 2919 della G.P. del 27 dicembre 2012), delle N.d.A. del PGUAP, della L.P. n. 18 del 8 luglio 1976 e della L.P. n. 11 del 23 maggio CONTRODEDUZIONI: Si condivide pienamente l osservazione del Servizio di rispetto della normativa derivante dalla Carta di sintesi geologica, dal PGUAP e dalla L.P. n. 11 del 23 maggio MODIFICHE PER RECEPIMENTO: Non si ritiene necessario apportare modifiche agli atti della variante in oggetto, essendo implicito l obbligo del rispetto della Normativa vigente. I Parte: VERIFICA RISPETTO ALL INQUADRAMENTO STRUTTURALE DEL PUP Capitolo: Risorse idriche e difesa del suolo Servizio: Prevenzione e rischi PARERE: 6

7 Dalle verifiche effettuate si ritiene che nessuno degli 85 edifici definiti incongrui dal Piano attualmente in vigore, che sono ora soggetti a nuova classificazione, presenti particolari problematiche di natura valanghiva. Nessuna valutazione è stata effettuata per i 42 edifici che transitano nella categoria edifici da demolire, mentre tra i 43 rimanenti, solo 2 risultano localizzati nei pressi di zone potenzialmente interessate da fenomeni valanghivi, e precisamente: - edificio codice AU23, box in lamiera in Val Algone (che transita nella categoria edificio da confermare con migliorie tipologiche ) potenzialmente interessato da una valanga che staccandosi dai versanti in loc. Tof de la Rocca, si incanala poi lungo l omonima valle; - edificio codice AW16, deposito del Rifugio Stella Alpina in Val Genova (che transita nella categoria manufatto tecnologico ) potenzialmente interessato da una valanga che staccandosi dai versanti sotto il Dente del Cinglone, raggiunge il fondovalle nei pressi del Rifugio stesso. Per tali edifici si chiede quindi che il progetto di riqualificazione e miglioramento tipologico, previsto prima di ogni intervento dalle Norme di Attuazione del piano di gestione del patrimonio edilizio del Parco, sia accompagnato da una perizia nivologia che, analizzando nel dettaglio il fenomeno atteso, possa escludere il coinvolgimento della struttura dagli effetti della valanga, oppure indicare le eventuali opere di difesa necessarie e/o suggerire misure che ne impediscano l utilizzo nei periodi contraddistinti dalla presenza di un significativo innevamento. Subordinatamente al rispetto di tali prescrizioni si esprime, per quanto di competenza, parere positivo sulla proposta di variante. CONTRODEDUZIONI: L osservazione/prescrizione viene accolta integralmente. MODIFICHE PER RECEPIMENTO: Quale recepimento dell osservazione/prescrizione, per i manufatti AU23 e AW16, le relative schede di pagg. 215 e 231 del documento Allegato 3_ nuove schede manufatti.doc verranno integrate con l indicazione della dicitura manufatto ricadente in area potenzialmente interessata da fenomeni valanghivi; il progetto di riqualificazione e miglioramento tipologico, previsto dalle Norme di Attuazione del piano di gestione del patrimonio edilizio del Parco, deve essere accompagnato da una perizia nivologia che, analizzando nel dettaglio il fenomeno atteso, possa escludere il coinvolgimento della struttura dagli effetti della valanga, oppure indicare le eventuali opere di difesa necessarie e/o suggerire misure che ne impediscano l utilizzo nei periodi contraddistinti dalla presenza di un significativo innevamento. I Parte: VERIFICA RISPETTO ALL INQUADRAMENTO STRUTTURALE DEL PUP 7

8 Capitolo: AREE PROTETTE SIC/ZPS Servizio: Sviluppo Sostenibile e Aree Protette PARERE: Viene osservato che non si evidenziano elementi di competenza di questo Servizio, trattandosi di un piano dai contenuti prettamente urbanistici. Ci si limita a ricordare che tutti gli interventi di ricostruzione dovranno essere sottoposti alla valutazione di incidenza, dal momento che tutti gli edifici ricadono in area protetta. CONTRODEDUZIONI: Si condivide pienamente con l osservazione del Servizio riguardante il rispetto della normativa di Natura 2000 per le valutazioni di incidenza. MODIFICHE PER RECEPIMENTO: Nessuna modifica necessaria. I Parte: VERIFICA RISPETTO ALL INQUADRAMENTO STRUTTURALE DEL PUP Capitolo: AREE BOSCATE Servizio: Foreste e fauna PARERE: 1. per gli aspetti riguardanti il vincolo geologico non emergono sostanziali situazioni ostative in ordine alle previsioni urbanistiche attribuite ad ogni singolo manufatto; viene rimarcata la necessità che in caso di demolizione e messa in pristino della superficie del manufatto si provveda allo smaltimento dello sfasciume del materiale derivante in conformità alle vigenti norme in materia, provvedendo ad un sollecito ripristino dello status quo ante dei terreni con inerbimento e/o ricostituzione boschiva delle superfici di nuova formazione. 2. si richiamano alcune osservazioni alla variante stralcio piano territoriale ai fini dell approvazione da parte della Giunta provinciale: - art sull utilizzo delle motoslitte nell esercizio dell attività venatoria; - art. 24 sulla definizione del aventi diritto ; - art sull autorizzazione alla manutenzione per motivi di sicurezza. CONTRODEDUZIONI: 1. si condivide quanto osservato; le modalità di ripristino devono essere indicate come parte integrante di ogni progetto di demolizione ed il rispetto della normativa sui rifiuti è un obbligo di legge; 2. l osservazione si ritiene non pertinente. 8

9 MODIFICHE PER RECEPIMENTO: Non sono necessarie modifiche per il recepimento delle osservazioni. II Parte: VERIFICA RISPETTO AL SISTEMA INSEDIATIVO E ALLE RETI INFRASTRUTTURALI DEL PUP Organo: COMMISSIONE URBANISTICA PROVINCIALE PARERE: 1. viene rilevato come la documentazione fornita a sostegno delle scelte effettuate rispetto alle singole schede non risulta esaustiva ai fini di una completa verifica dal parte della Commissione. In particolare si chiede di illustrare il criterio oggettivo in base al quale sono stati esaminati i manufatti e che ha portato a considerarne alcuni recuperabili ed altri confermati in demolizione; 2. in merito alla verifica di legittimità dei manufatti, con richiesta ai proprietari di fornire gli elementi di legittimità a disposizione (titoli autorizzativi, condoni, dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestanti l esistenza dell immobile in data anteriore al 2 settembre 1967), sarebbe opportuno fornire maggiori informazioni in merito all esito di tale ricognizione, soprattutto in merito ai manufatti ricadenti su proprietà pubblica e non inseriti nella categoria 1/bis; 3. si ritiene opportuno che manufatti di proprietà pubblica e/o siti su proprietà pubblica siano confermati, posto l assunto che gli enti pubblici devono intervenire in forma dimostrativa sul territorio. Pertanto si chiede una ricognizione con gli enti interessati al fine di prevedere per tali manufatti la categoria 1/bis; 4. analogamente a quanto stabilito in merito al vincolo temporale ai fini dell attuazione del recupero dei manufatti schedati, la CUP ritiene opportuno che tale indicazione venga data anche ai manufatti inseriti nella classe I bis; 5. in merito ai manufatti ricadenti all interno della fascia di protezione del Lago di Tovel si specifica che, per i manufatti confermati si dovrà fare un approfondimento rispetto alle premesse ed ai limiti dell art. 22 delle norme di attuazione del PUP; 6. dare la possibilità di lavorare sulla tipologia esistete per il manufatto BM27, con integrazione della scheda, ed allargare per questo unico caso la disciplina del Parco, che prevede di ricondurre tutti i manufatti a caratteristiche architettoniche e materiali di tipo tradizionale; 7. viene evidenziato il fatto che non sono state affrontate le tematiche relative alla verifica dei contingentamenti dei volumi a destinazione turistica ai sensi della L.P. n. 16/2005. E opportuno pertanto dare necessario riscontro rispetto a tale tematica approfondendo se possono verificarsi interferenze tra le previsioni oggetto della presente variante e il contingentamento dei volumi di competenza comunale; 8. si evidenzia che non è stata presentata copia completa delle norme di attuazione, pertanto si richiama alla necessità di 9

10 inserire anche tale allegato nella prossima adozione; CONTRODEDUZIONI: 1. Nella relazione della presente variante 2014 al Piano del Parco, denominata Stralcio al Piano di gestione del patrimonio edilizio, viene spiegato che sulla base di un analisi delle caratteristiche tipologiche, funzionali e localizzative dei singoli manufatti è stato decisa l attribuzione di una classificazione invece di un'altra. Edifici in demolizione: - 35 degli 85 manufatti incongrui sono transitati direttamente in classe Ibis in quanto presentavano un insieme di condizioni ritenute tali da rendere improponibile il mantenimento degli stessi (manufatti fatiscenti, senza specifica funzione e/o isolati). Di questi, in seguito all accoglimento di osservazioni presentate da privati dopo alla prima adozione, il manufatto AM52 ha subito la modifica di destinazione in classe XVI. - altri 7 manufatti, AA40, AA76, BQ8, AP120, AP122, AU26 e BM72, sono transitati nella nuova classe Ibis in quanto carenti di elementi di legittimità, o perché i proprietari hanno manifestato la volontà di demolirli. Di questi, in seguito all accoglimento di osservazioni presentate da privati dopo alla prima adozione, parte del manufatto AP122 (AP122/1) e il manufatto AU26 hanno subito la modifica della classe di destinazione, rispettivamente in classe III e classe XVI. Edifici transitati in altre classi. Gli altri 43 manufatti presentavano un insieme di condizioni, prima fra tutte la funzione svolta dal manufatto (tecnologica, di legnaia-deposito o altro) tali da rendere oggettivamente indispensabile il mantenimento del manufatto. Nel dettaglio: - il manufatto AO135 è transitato in classe II (rudere) perché effettivamente consisteva in un rudere (basamenti in pietra delle ex murature perimetrali) ed inizialmente erroneamente classificato incongruo; - i manufatti BQ41, AU6, AU23 e BM27, sono transitati in classe III (edificio da confermare con migliorie tipologico architettoniche) perché effettivamente erano da decenni utilizzati come baite ad uso stagionale o comunque come residenza estiva. A seguito dell accoglimento di un osservazione presentata da privati anche parte dell edificio AP122, e cioè l AP122/1 transita nella classe III in quanto utilizzata come residenza estiva; - i manufatti AO7, BM19 e BM42 sono transitati in classe VI (altri edifici da confermare). L art delle N.d.A del P.d.P. prevede in questa classe gli edifici che svolgono ruoli attivi consolidati, da confermare nell uso attuale senza necessità di modificazione. AO7 consiste in un deposito ad uso della Comunità delle Regole Spinale e Manez; BM19 consiste in una casetta in legno, di proprietà comunale, vicino al Lago di Tovel con funzioni di negozio di souvenir, concesso nel 1983; BM42 è un manufatto in muratura di calcestruzzo, adiacente ad una baita da monte, con funzioni di servizio igienico e deposito concessi nel 1963; - i 13 manufatti AE20, AF12, AG56, AI5, BO14, BO15, AM89, AM197, AM200, AW16, A062, AL2 e BM61 sono transitati in classe VII (manufatto tecnologico) in quanto svolgevano già questa funzione. A tale riguardo va precisato che le n.d.a. del Piano del Parco stesso 10

11 prevedono già all art : I manufatti incongrui, i quali presentino una destinazione equipollente a quella dei manufatti tecnologici (classe VII), possono essere riclassificati mediante il PAG, tenendo conto di criteri classificatori individuati da un apposito Regolamento approvato contestualmente al PAG stesso, nell ambito del quale possono essere rideterminate, in diminuzione, le volumetrie esistenti. L effetto della riclassificazione operata dal PAG cesserà automaticamente, con conseguente assoggettamento alla disciplina propria dei manufatti incongrui, ove, entro il termine di anni uno dalla approvazione del PAG, non venga effettuata una riqualificazione architettonica del manufatto, secondo le modalità, di volta in volta, prescritte dal Parco. Pertanto per questi 13 manufatti esisteva già la possibilità di riclassificazione in classe VII; - i 2 manufatti AE15 e AE17 sono transitati in classe IX (edifici da destinare al turismo sociale) in quanto, essendo strutture ex-enel risalenti ai grandi lavori idroelettrici del , rientravano in un progetto di valorizzazione della Val Nambrone, pensato dal Parco, che prevedeva di realizzare un museo all aperto per spiegare i lavori fatti e le ferite rimaste nella valle. Il progetto prevedeva l allestimento del sentiero dell energia con abbinata esposizione di macchinari e illustrazioni nelle due strutture; - i 20 manufatti AA30, AA46, AA57, AA68, AC13, BQ39, BQ40, AD68, AM24, AW26, AW27, AP126, AU27, BM33, BM34, BM37, BM40, BM50, BM65 e BM68, sono transitati in classe XVI (legnaie e deposito) in quanto svolgevano già tale funzione. E doveroso rilevare che le n.d.a. del Piano del Parco prevedono all art XVI LEGNAIE-DEPOSITO : E consentita, all interno del territorio del Parco la realizzazione di manufatti ad uso legnaia deposito, non costituenti volume urbanistico, esclusivamente a servizio degli edifici ricompresi nelle classi III IV V VIII - IX X XII XIV e XV che ne siano sprovvisti alla data di prima adozione del presente piano, e nel rispetto dei limiti che seguono. Questo significa che esisteva comunque la possibilità di realizzare nuovi 20 manufatti legnaia - deposito al servizio dell edificio principale. Con questa nuova riclassificazione di fatto viene meno la possibilità di ricostruzione delle nuove 20 legnaie. A questi 20 edifici, a seguito dell accoglimento delle osservazioni presentate da privati, si aggiungono anche i manufatti AU26 e AM52 che modificano la loro classe di destinazione da Ibis a XVI. 2. al riguardo degli elementi di legittimità, si fa presente: EDIFICI PUBBLICI: 1 AO7 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e visto tecnico della Comunità delle regole Spinale e Manez 2 AU23 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e copia dell atto di autorizzazione dell ASUC di Stenico di data 06/10/1965 alla posa del manufatto 3 BM19 Presentate conc. edilizie n d.d. 30/08/1983 e n d.d. 6/8/ BO14 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 5 BO15 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 6 BM68 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 del proprietario e dichiarazione del Responsabile del Servizio Tecnico Urbanistico Comunale. 11

12 EDIFICI PRIVATI 1 AA30 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 2 AC13 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 3 AA46 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 4 AA57 Presentato condono edilizio d.d. 13/08/ BQ39 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 6 BQ40 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 7 BQ41 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 8 AD68 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 9 AG56 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 10 AP126 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 11 AM24 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 12 AM197 Presentata concessione edilizia in sanatoria di data 13/04/ AW26 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 14 AO62 Presentata dichiarazione del Presidente della SAT che il manufatto è ante 67 unitamente alla Concessione edilizia n. 48/87 per la ristrutturazione e potenziamento dell acquedotto potabile orti della Regina Grafer 15 AU27 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 16 BM27 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 17 BM33 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 18 BM34 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 19 BM37 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 20 BM40 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 21 BM42 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 22 BM50 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico 23 BM61 presentato condono edilizio con Conc. Ed d.d. 23/12/ BM65 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico EDIFICI PRIVATI PER I QUALI NON SONO STATI PRESENTATI ELEMENTI DI LEGGITTIMITA, O SONO NON ADEGUATI 1 AA40 Non sono stati presentati elementi di legittimità adeguati 2 AA76 Non sono stati presentati elementi di legittimità 3 BQ8 I proprietari dichiarano la loro intenzione di smantellarla 4 AP120 Dichiarazione dei comproprietari che il manufatto verrà demolito 5 AP122 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 e relazione tecnico dove dichiara che è ante AU26 Non sono stati presentati elementi di legittimità 7 BM72 Non sono stati presentati elementi di legittimità EDIFICI PER I QUALI NON SONO STATI CHIESTI ELEMENTI DI LEGGITTIMITA IN QUANTO AGLI ATTI O COMUNQUE GIÀ A 12

13 CONOSCENZA DEL PARCO 1 AA68 Edificio autorizzato in sanatoria a seguito di sentenza del TRGA di data 14 luglio Gli elementi di legittimità erano agli atti del Parco 2 AL2 partenza teleferica Carè Alto 3 AU6 manufatti ex Enel risalenti al periodo AF12 nel PAG 2014 (DCG n.5 del 9/12/2013) il manufatto era stato riclassificato come manufatto tecnologico (classe VII) sulla base di una specifica richiesta da parte del Comune di Daone del 10 maggio AI5 Manufatto adiacente allo Chalet da Gino in Val Genova per il quale è stata rilasciata, dal Comune di Giustino, licenza edilizia n. 184 del 24 giugno AM89 Si tratta di una vasca di accumulo per l acquedotto al servizio di Rifugio 5 Laghi. 7 AM200 Si tratta di un manufatto tecnologico legato all acquedotto Casinacci del Comune di Bocenago 8 AW16 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 formulata per il Servizio Urbanistica e per la Procura della Repubblica l 1/10/1996 nell ambito di provvedimenti relativi a presunti abusi edilizi; 9 AW27 Presentata dichiarazione sostitutiva ante 67 formulata per il Servizio Urbanistica e per la Procura della Repubblica nelle date del 5/7/1996 e 17/07/1996 nell ambito di provvedimenti relativi a presunti abusi edilizi; 10 AE15 Manufatti ex-enel risalenti agli anni AE17 Manufatti ex-enel risalenti agli anni AE20 Manufatti ex-enel risalenti agli anni AO135 Si tratta di un rudere con pietre a spacco manuale e come tale ante sono state chieste le controdeduzioni per i seguenti 8 manufatti: MANUFATTO RISPOSTA - AW16 Il Comune di Strembo chiede il mantenimento del manufatto che si trova vicino a Malga Caret e potrebbe essere utilizzato come manufatto tecnologico per accogliere la centralina idroelettrica - AE15 e AE17 Il Comune di Carisolo comunica la volontà di mantenere tali manufatti, valorizzandoli quali memorie storiche relativa alla valorizzazione delle grandi opere idroelettriche intraprese negli anni 50, nell ambito di un ipotesi progettuale che prevedeva la realizzazione di un museo all aperto - AM200 Il Comune di Bocenago comunica che consiste in un manufatto tecnologico parte integrante dell acquedotto Casinacci - AU23 L ASUC di Stenico comunica che l edificio è stato autorizzato in data anteriore all approvazione del PUP nel 67 e che l edificio è non abusivo. La casetta era utilizzata come piccola residenza per la guardia ittica della valle. Attualmente la casetta è concessa in uso ai famigliari della Guardia ittica che vanta il diritto di uso civico. Per tali ragioni l ASUC chiede di conservare tale bene. - AO7 La Comunità delle Regole Spinale e Manez comunica che il manufatto riveste un carattere storico per la località in cui si trova (ghiacciaia al servizio del 13

14 - BM19 e BM68 Rifugio escursionistico Brentei) Il Comune di Tuenno Non si è chiesta alcuna delucidazione per il manufatti: AE20 Manufatto tecnologico ex-enel contenente la saracinesca dello scarico di fondo del Lago di Corniselo Superiore BO14 e Manufatto tecnologico partenza di teleferica Rifugio BO15 Pedrotti Tosa già oggetto a progetto di ammodernamento e spostamento AM89 Manufatto tecnologico consistente in una vasca di accumulo di un acquedotto in uso AL2 Partenza teleferica Carè Alto in funzione Valutate le richieste si ritiene di mantenere gli edifici con la classificazione prevista per la I adozione della presente variante. 4. si concorda con la CUP che la fissazione di un termine temporale contribuisca alla risoluzione del problema e quindi alla demolizione dei manufatti inseriti in classe Ibis. Si propone pertanto di fissare il termine di 5 anni dalla data di approvazione definitiva della presente variante per lo smantellamento del manufatto. 5. per i manufatti ricadenti all interno della fascia di protezione del Lago di Tovel, e confermati con questa variante rispettano le premesse e limiti dell art. 22 delle norme di attuazione del PUP, ed in particolare il comma 4. Gli edifici rimangono nella posizione e delle dimensioni attuali, e le eventuali piccole variazioni volumetriche, nel rispetto delle Norme di Attuazione del Piano, potranno riguardare solamente piccoli adeguamenti funzionali. 6. si ritiene che tale manufatto debba essere sostituito con uno tradizionale con tetto a due falde e manto di copertura in scandole di larice, e non mantenendo la tipologia architettonica attuale. 7. i manufatti a destinazione residenziale-turistica, provenienti dagli edifici incongrui, sono 5 e tutti di dimensioni molto limitate; per tali edifici si ha la permanenza nella originaria destinazione, senza variazioni di volume e pertanto si ritiene non necessaria la verifica del rispetto del contingentamento dei volumi a destinazione turistica ai sensi della L.P. 16/ effettivamente non è stata inserita non è stata inserita una copia completa delle Norme di attuazione del Piano del Parco nella variante in oggetto, e pertanto si provvederà ad inserirla con l art. modificato come indicato nella relazione. MODIFICHE PER RECEPIMENTO: L unica modifica che si rende necessaria è per il recepimento dell osservazione n. 4 del parere della C.U.P. con la modifica dell art Bis delle N.d.A. del Piano Territoriale approvato inserendo il limite temporale di 5 anni per la demolizione dei manufatto classificati Ibis. Le N.d.A sono riportate nell Allegato 5. II Parte: TUTELA DELL ARIA E DELL ACQUA ED ENERGIA 14

15 Organo: AGENZIA PROVINCIALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE PARERE: TUTELA DELLE ACQUE: lo smaltimento delle acque reflue domestiche conseguenti alle opere di ristrutturazione e cambio di destinazione d uso degli edifici dovrà avvenire con le modalità contenute all art. 20 dell Allegato alla deliberazione della G.P. n. 611 del 22 marzo 2002 qualora compatibili con le ulteriori disposizioni più restrittive fissate dall art. 17 del T.U.L.P. in materia di tutela dell ambiente dagli inquinamenti, approvato con D.P.G.P. 26 gennaio 1987 e succ. mod. ed int. (TULP) che prevedono sempre un trattamento depurativo dello scarico prima dell eventuale dispersione in suolo. particolare attenzione dovrà essere prestata nel recupero degli edifici situati all interno delle aree di salvaguardia di sorgenti, pozzi e acque superficiali ad uso potabile, individuate nella Carta delle risorse idriche, approvata con del. della G.P. n del 5 settembre 2008, ai sensi dell art, 21 c. 3 delle N.d.A. del PUP e aggiornata con del. della G.P. n del 14 dicembre LA destinazione d uso e lo scarico delle acque reflue in questi casi dovranno seguire le disposizioni date per le singole aree dalla relativa disciplina delle aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano. per quanto riguarda le risorse idropotabili individuate dalla carta delle risorse idriche, ma non disciplinate dall art. 21 del PUP, si ricorda che le aree di salvaguardia delle acque superficiali e sotterranee destinate al consumo umano sono comunque disciplinate dal d.lgs. 152/2006; in ogni caso si ricorda la necessità, prima di ammettere nuove edificazioni o modifiche a quelle esistenti, l obbligo di presentazione della denuncia o dell autorizzazione allo scarico così come previsto dall art. 32 c. 1 del TULP, nella quale saranno eventualmente dettate le necessarie prescrizioni; nelle disposizioni generali sopra richiamate è prevista una procedura di verifica della compatibilità degli scarichi per ogni situazione oggetto di intervento; tuttavia si riterrebbe utile, in linea generale e preventiva, soprattutto in riferimento al riutilizzo di edifici in zone di montagna, dove l equilibrio del sistema idrico risulta più delicato, la predisposizione di uno studio che valuti gli effetti della pianificazione sul territorio nel suo complesso e tenga conto degli eventuali ripercussioni sull ambiente date dalla presenza di più scarichi puntuali. Tale studio potrà essere effettuato in occasione del Piano d azione per il patrimonio edilizio montano. CONTRODEDUZIONI: Si condivide pienamente con l osservazione del Servizio riguardante il rispetto della normativa di Natura 2000 per le valutazioni di incidenza. MODIFICHE PER RECEPIMENTO: Nessuna modifica necessaria. 15

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