SCHEDA D INTERVENTO SERVIZIO INTEGRATO AMBIENTE - RACCOLTA DIFFERENZIATA 34 COMUNI AREA PIT ALTO MOLISE E MAINARDE. MORD FOR PIT.

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1 SERVIZIO INTEGRATO AMBIENTE - RACCOLTA DIFFERENZIATA 34 COMUNI AREA PIT ALTO MOLISE E MAINARDE. MORD FOR PIT. SOGGETTO CAPOFILA: Agenzia Sviluppo Locale SFIDE Scral - SOGGETTO RESPONSABILE DELL ATTUAZIONE DEGLI INTERVENTI: Agenzia Sviluppo Locale SFIDE Scral - SCHEDA D INTERVENTO FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE SUPPORTO TECNICO E PROGETTAZIONE: COPRIS - Consorzio Rifiuti Provincia di Isernia - SOGGETTI BENEFICIARI: 34 comuni Area PIT Alto Molise (^) e Mainarde (): (1) Acquaviva d'isernia, ( 2) Agnone, (3^) Bagnoli del Trigno, (4^) Belmonte del Sannio, (5^) Capracotta, (6^) Carovilli, (7) Castel San Vincenzo, (8^) Castel del Giudice, (9^) Castelverrino, (10) Cerro al Volturno, (11^) Chiauci, (12^) Civitanova del Sannio, (13) Colli a Volturno, (14) Filignano, (15) Forlì del Sannio, (16) Fornelli, (17^) Frosolone, (18^) Macchiagodena, (19) Montaquila, (20) Montenero Val Cocchiara, (21^) Pescolanciano, (22^) Pescopennataro, (23^) Pietrabbondante, (24) Pizzone, (25^) Poggio Sannita, (26) Rionero Sannitico, (27^) Rionero Sannitico, (28) Rocchetta a Volturno, (29^) San Pietro Avellana, (30^) Sant'Angelo del Pesco, (31^) Sant'Elena Sannita, (32) Scapoli, (33^) Sessano del Molise, (34^) Vastogirardi.

2 Fondo per lo Sviluppo e la Coesione SCHEDA TECNICA INTERVENTO Codice intervento Titolo intervento Servizio Integrato Ambiente - Raccolta differenziata 34 comuni Area PIT Alto Molise e Mainarde. MORD for PIT. Soggetto capofila: Agenzia Sviluppo Locale SFIDE Scral - Soggetto responsabile dell attuazione degli interventi: Agenzia SFIDE Scral Supporto tecnico e progettazione: COPRIS Consorzio Rifiuti Provincia di Isernia - Ente attuatore Soggetti Beneficiari: 34 comuni Area PIT Alto Molise (^) e Mainarde (): (1) Acquaviva d'isernia, ( 2) Agnone, (3^) Bagnoli del Trigno, (4^) Belmonte del Sannio, (5^) Capracotta, (6^) Carovilli, (7) Castel San Vincenzo, (8^) Castel del Giudice, (9^) Castelverrino, (10) Cerro al Volturno, (11^) Chiauci, (12^) Civitanova del Sannio, (13) Colli a Volturno, (14) Filignano, (15) Forlì del Sannio, (16) Fornelli, (17^) Frosolone, (18^) Macchiagodena, (19) Montaquila, (20) Montenero Val Cocchiara, (21^) Pescolanciano, (22^) Pescopennataro, (23^) Pietrabbondante, (24) Pizzone, (25^) Poggio Sannita, (26) Rionero Sannitico, (27^) Rionero Sannitico, (28) Rocchetta a Volturno, (29^) San Pietro Avellana, (30^) Sant'Angelo del Pesco, (31^) Sant'Elena Sannita, (32) Scapoli, (33^) Sessano del Molise, (34^) Vastogirardi. Localizzazione Intero territorio 34 comuni Area PIT Alto Molise (^) e Mainarde (): (1) Acquaviva d'isernia, ( 2) Agnone, (3^) Bagnoli del Trigno, (4^) Belmonte del Sannio, (5^) Capracotta, (6^) Carovilli, (7) Castel San Vincenzo, (8^) Castel del Giudice, (9^) Castelverrino, (10) Cerro al Volturno, (11^) Chiauci, (12^) Civitanova del Sannio, (13) Colli a Volturno, (14) Filignano, (15) Forlì del Sannio, (16) Fornelli, (17^) Frosolone, (18^) Macchiagodena, (19) Montaquila, (20) Montenero Val Cocchiara, (21^) Pescolanciano, (22^) Pescopennataro, (23^) Pietrabbondante, (24) Pizzone, (25^) Poggio Sannita, (26) Rionero Sannitico, (27^) Rionero Sannitico, (28) Rocchetta a Volturno, (29^) San Pietro Avellana, (30^) Sant'Angelo del Pesco, (31^) Sant'Elena Sannita, (32) Scapoli, (33^) Sessano del Molise, (34^) Vastogirardi.

3 INQUADRAMENTO E DESCRIZIONE DELL AREA PIT ALTO MOLISE MAINARDE Figura N 1 Regione Molise e PIT Il territorio interessato dal Piano Integrato Territoriale coincide con quello individuato dalla Regione Molise per i PIT Alto Molise e Mainarde, accorpati in un unica proposta comprendente i 34 comuni. L area confina a nord con la zona turistica di Roccaraso (AQ), ad est con la provincia di Campobasso, zona medio e altro Trigno, ad ovest con la zona Abruzzese del Parco Nazionale Abruzzo-Lazio-Molise (PNALM), e a Sud con l'area urbana di Isernia. Il territorio è strategicamente compreso tra due direttrici di collegamento, tra l'adriatico e il Tirreno che si sviluppano lungo i fiumi Trigno e Volturno-Sangro, interessate da consistenti flussi turistici e commerciali verso il Mare Adriatico, la Montagna dell Alto Molise e di Roccaraso. Orograficamente, il territorio è caratterizzato da due aree di fondo-valle lungo le citate direttrici e da una zona perimetrale di montagna verso nord che culmina con le montagne di Capracotta nell'altissimo Molise e delle Mainarde. Esso si presenta ricco di boschi, molti dei quali considerati aree protette (MAB, SIC, ZPS, ecc), di fiumi, di sorgenti e, grazie alle sue caratteristiche ambientali, ospita particolari tipi di fauna in via di estinzione e di flora. L area interessata dai PIT ha visto consumarsi le prime vicende della storia italiana e ha continuato a segnare per secoli quella molisana, come testimoniato dal formidabile sistema di fortificazioni sannite ancora oggi ben conservate, dai rilevanti ritrovamenti di insediamenti preistorici e dal sistema dei Tratturi che, con la Transumanza, hanno fatto da sfondo al transito di uomini e greggi, caratterizzando e plasmando la vita economica e culturale del Molise. 2

4 Di particolare interesse storico-culturale sono anche i piccoli centri storici che, arroccati sulle pendici delle montagne in posizione dominante, costituiscono una delle attrazioni turistiche più importanti dell area, insieme alla natura e all'archeologia. Da non sottovalutare, infine, la presenza nell area di prodotti tipici di eccellenza (tartufo, formaggi e salumi) e un' apprezzata cucina tipica. Nello specifico, l'area dell Alto Molise è in stretto rapporto commerciale e turistico con l area del Parco Nazionale e quella di Roccaraso con le quali sono condivisibili strategie e flussi turistici provenienti dal Lazio e dalla Campania, oltre che dall' Abruzzo. All'interno della stessa si distinguono più zone a vocazione turistica differenziata: l'altissimo Molise e la zona di Frosolone caratterizzate da una più elevata vocazione naturalistica e la zona compresa tra Pietrabbondante e Agnone caratterizzata soprattutto da una vocazione storico-culturale ed archeologica, oltre che naturalistica. Le Mainarde, molto antiche e di origine calcarea, identificano la catena montuosa che, per la sua importanza dal punto di vista sia naturalistico che faunistico, è stata inserita con decreto presidenziale nel PNALM nel gennaio del Ricoperta da una fitta vegetazione arborea (faggeti), rappresenta l habitat ideale per particolari tipi di fauna e di flora. Per questo l area si presta particolarmente al turismo naturalistico. La Valle del Volturno è, infine, la parte del Molise di interesse geologico-ambientale, nonché storico, elementi questi indissolubili nel cammino della storia dell'uomo che si è adattato alle condizioni naturali. Qui è possibile ammirare l'insieme di diverse componenti che si equilibrano tra loro, tra geologia, archeologia e natura: dalla sorprendente area archeologica di San Vincenzo al Volturno, all entrata nel Parco Nazionale, ai boschi di Pizzone e Filignano, alle sorgenti del Volturno, al fascino delle Mainarde, al Festival della zampogna di Scapoli. L'area territoriale su cui insistono i PIT Alto Molise e Mainarde ha una popolazione residente di L'analisi del trend demografico mostra una diminuzione della popolazione con un tasso che, dal 31/12/09 al 1/01/11 è pari al -0,82%. Il fenomeno dello spopolamento interessa soprattutto i comuni di Agnone (- 68 persone), Frosolone (- 25 persone), Poggio Sannita (- 22 persone), Sessano del Molise e Cerro al Volturno (- 21 persone), Macchiagodena (- 20 persone). Allo spopolamento si accompagna il costante aumento dell'indice di vecchiaia che al 01/01/11 è stato del 189,6 %, superiore alla media delle aree del Mezzogiorno (122,6%) e a quella italiana (144,5%). Tale indice raggiunge il livello massimo nel comune di Pescopennataro (990,9%) ed il livello minimo nel comune di Colli al Volturno (150,3%). 3

5 A livello di SLL il tasso di occupazione raggiunge livelli minimi nell' SLL di Agnone (37,03%) e livelli più alti nel SLL di Castel di Sangro (39,4%); si evidenzia come ben 12 comuni dell'area hanno un tasso di occupazione inferiore al 30% con livelli bassissimi riguardo l'occupazione femminile (20,3%). Il tasso di attività nei diversi SLL in cui sono compresi i comuni dell'area è mediamente intorno al 42%, mentre è sensibilmente più basso per i comuni PIT (37,3%); questo dato spiega quello che è il livello del tasso di disoccupazione che, per l'intera area PIT, è stato pari al 13,5%, sensibilmente inferiore al dato relativo al Mezzogiorno (22,25%), ma anche al dato provinciale e regionale. A livello di SLL il tasso di disoccupazione è inferiore al 10%, fatta eccezione per quello di Trivento per il quale, però, l'unico comune in area PIT è Bagnoli del Trigno. Molto più marcato è il tasso di disoccupazione giovanile che per l'intera area è stato pari al 38,3%. Per quanto riguarda il tasso di disoccupazione femminile, questo risulta sensibilmente più elevato rispetto a quello maschile (18,6%); tali dati sono migliori rispetto al contesto regionale (18,91%) e dell'italia meridionale (29,49%) ed il fenomeno è spiegabile in funzione del basso livello del tasso di attività. Per quanto concerne il tessuto produttivo, al 2006 il numero di unità locali di imprese presenti sul territorio degli SLL di Isernia, Agnone, Castel di Sangro, Frosolone e Trivento, ammontava a con addetti, mentre il numero di istituzioni è pari a 999 con addetti. Dal punto di vista settoriale, consistente è la presenza di unità locali (34%) classificate nella sezione "altri servizi" (di cui fanno parte anche le istituzioni), cui seguono le imprese commerciali (28,34%) e le imprese di costruzione (12,68 %). Le unità locali di imprese manifatturiere sono 971 pari al 10,2% del totale e la loro presenza è molto più numerosa negli SLL di Trivento e Frosolone (14% circa). Molto meno importante è la presenza di imprese agricole (0,70%). E' interessante evidenziare la presenza di numerose imprese attive nel settore "Alberghi e pubblici esercizi" che risulta essere mediamente pari all'8,1% nel complesso degli SLL con punte del 15,25% per l' SLL di Castel di Sangro; tali imprese occupano in totale addetti pari al 5,28% degli addetti complessivi con punte del 13,22% nel caso dell' SLL di Castel di Sangro. Nel dettaglio, nel territorio dei 5 SLL sono presenti 46 strutture ricettive con oltre posti letto. E indispensabile, dunque, che al pari di Castel di Sangro, i territori di riferimento dei PIT rappresentino ottimi punti di partenza per la fruibilità turistica con un progressivo coinvolgimento degli operatori e garantendo l effettiva traducibilità dei processi di integrazione in valore aggiunto in ambito locale. Tipologia Strategia Integrata di Sviluppo Locale in Molise. Progettazione territoriale DGR n. 4

6 567 del 6 settembre Accordo di programma PIT Alto Molise Mainarde 01 tra Regione Molise e il Partenariato proponete per l attuazione del progetto territoriale Alto Molise e Mainarde. AREA RACCOLTA DIFFERENZIATA Interventi attivati in coerenza con la Linea di intervento III.C del PAR Molise e con il Piano di Azione per il raggiungimento degli Obiettivi di servizio della regione Molise, finalizzati a: diminuzione del conferimento dei rifiuti indifferenziati in discarica; ampliamento e rafforzamento della raccolta differenziata dei rifiuti, anche mediante la realizzazione di stazioni e piattaforme ecologiche; introduzione della raccolta della frazione umida; introduzione di raccolte di informazione e sensibilizzazione rivolte ai cittadini ed alle imprese in genere, al fine di migliorare la politica del recupero del rifiuto indifferenziato; integrazione della raccolta differenziata con gli interventi di completamento del ciclo trattamento recupero smaltimento all interno del territorio provinciale. Gli interventi sono proposti nel rispetto delle Linee guida per la raccolta differenziata e per la realizzazione e la corretta gestione delle isole ecologiche approvate con deliberazione della Giunta regionale n. 105 del 20 febbraio LA STRATEGIA DEL PIT, LE POLITICHE E LE INIZIATIVE PENSATE PER SODDISFARE I BISOGNI DELL AREA Obiettivo Strategico del PIT Alto Molise e Mainarde è dare continuità all azione intrapresa con i PIT 2000/2006, già all epoca finalizzata a configurare un Sistema Locale di Offerta Turistica. Nel rispetto degli obiettivi fissati dalla nuova programmazione del POR FESR e del PAR FAS e, tenuto conto l imprescindibile necessità di orientare ogni sforzo allo sviluppo di azioni finalizzate alla competitività del Sistema, la mission che il Tavolo Istituzionale ha individuato per il PIT è sviluppare una destinazione appetibile per target turistici interessati a scoprire nuovi contesti territoriali che si caratterizzano per un sistema diffuso di attrattori culturali e naturalistici e per un positivo clima dell ospitalità. La declinazione di tale mission in policy, interventi e obiettivi, coerentemente con la Matrice dei Bisogni e la Matrice delle Vocazioni Territoriali, ha indotto il Tavolo Istituzionale ad un approccio Sistemico, tale da configurare una comune Strategia d Area per i due PIT, Alto Molise e Mainarde, strategia chiaramente Marketing Oriented a considerare il Territorio quale vero e proprio Distretto Turistico, spersonalizzato rispetto ai confini amministrativi e re- 5

7 ingegnerizzato rispetto ai Prodotti Turistici e alle componenti di servizio necessarie a supportare una seria strategia di incoming. La continuità strategica tra PIT 2000/2006 e PIT 2007/2013 è rappresentata dagli obiettivi raggiunti nell ambito dei Progetti Distretto Culturale e Distretto Biologico, finanziati dall' Amministrazione Regionale a valere sulla premialità dei Progetti di Qualità e sul Programma Ex Art.15 che hanno consentito di sviluppare la Matrice Virtuale del Sistema Locale di Offerta Turistica, lasciando al PIT il compito di declinarla in linee di intervento efficaci rispetto alle Politiche Strutturali e di Governo del Territorio. Le conclusioni del processo di analisi e la volontà di proiettare la matrice virtuale del Distretto Culturale sul territorio, fino a garantire la nascita di un vero e proprio Distretto Turistico, ha determinato l identificazione di poche politiche di prodotto/servizio relative al potenziamento dell offerta (prodotto turistico) ma anche, e soprattutto, alla definizione di politiche sistemiche (percorsi di viaggio) atte a garantire l organizzazione di un sistema di servizi orientati alla domanda e capace di cooptare gli interessi diffusi dei residenti. E in tale direzione che il Tavolo Istituzionale ha definito la necessità di individuare linee d intervento in grado di supportare il processo di sviluppo del sistema turistico, avendo, tuttavia, sempre chiara la necessità di dare attenzioni particolari alle ricadute socio economiche degli interventi in termini di coinvolgimento dei cittadini e di attenzioni particolari alle classi più deboli. Analizzando in dettaglio le policy che caratterizzano la Matrice Strategica del PIT, è bene evidenziare che il Tavolo Istituzionale ha individuato nella preservazione della matrice ambientale il presupposto stesso di una strategia di medio e lungo periodo finalizzata allo sviluppo turistico. La Manutenzione del Territorio, il conseguimento di obiettivi significativi in termini di ciclo virtuoso dei rifiuti e una maggiore attenzione al governo del territorio per la gestione dei Rischi Naturali, rappresentano i pilastri di una nuova politica di attenzione ad un patrimonio che deve essere valorizzato nel pieno rispetto dei principi comunitari di sostenibilità ambientale. In tale cornice si inserisce anche il tema della mobilità sostenibile. La policy individuata prevede lo sviluppo di un Piano Integrato della Mobilità e di una Piattaforma SW, da integrare nel generale sistema Web Gis del Distretto già sviluppato, dedicata alla governance di tale modello per garantire il razionale utilizzo a fini turistici e sociali del parco mezzi ecologico. La logica di pianificazione del sistema integrato della mobilità, gestita tramite un Mobility Manager, sarà quella di integrare efficacemente l azione di supporto all offerta turistica territoriale con i bisogni di mobilità di specifici target per il raggiungimento di Poli Territoriali di Servizi. 6

8 IL CICLO VIRTUOSO DEI RIFIUTI COME OBIETTIVO DEL PIT La linea d'intervento si inserisce nella policy Favorire la Sostenibilità Ambientale delle Politiche di Sviluppo, che il partenariato ha indicato quale cornice necessaria per garantire la preservazione e il ripristino di una matrice ambientale coerente con una politica di Turismo Sostenibile di medio e lungo periodo. La decisione del Tavolo Istituzionale, di concerto con l'amministrazione Provinciale di Isernia, è quella di attivare nel PIT e con la collaborazione delle sue risorse, un intervento mirato a reingegnerizzare il modello di gestione dei rifiuti, condividendo l'obiettivo di raggiungere risultati significativi in termini di differenziazione, valorizzazione e partecipazione dei cittadini ai benefici di tale filiera. Ad oggi in Provincia di Isernia si raggiunge un modestissimo risultato di raccolta differenziata, assolutamente non coerente con gli indicatori fissati dagli obiettivi di servizio della Regione Molise e con le aspettative dei cittadini. La gestione del Ciclo, inoltre, prevede esclusivamente la differenziazione a valle delle frazioni secche recuperabili, mentre il tal quale, al momento, viene avviato a discarica o trasformato in CDR da avviare ai termovalorizzatori. Con la presente linea d'intervento, viceversa, si intende attivare nei 34 Comuni del PIT la raccolta differenziata domiciliare ( porta a porta ) con un sistema integrato di gestione. In particolare, il progetto prevede la dotazione alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche dei kit per la separazione interna e per il conferimento differenziato, l'eliminazione di cassonetti e isole per il conferimento del tal quale nei centri abitati a favore della raccolta domiciliare ( porta a porta ) e la realizzazione di isole ecologiche meccanizzate progettate con tecnologie di riduzione dell'impatto ambientale a supporto della raccolta domiciliare in casi specifici. Viene previsto l'ammodernamento del parco mezzi per consentire l avvio del nuovo servizio integrato ambiente e il trasferimento del parco veicoli dei Comuni a valore al Soggetto Gestore (Gestore Unico). Per quanto concerne la valorizzazione delle frazioni secche, esse saranno conferite ai rispettivi consorzi obbligatori (carta, alluminio, ecc..), mentre la frazione umida sarà valorizzata nell'ambito di specifici impianti di trattamento in realizzazione e/o realizzati in partnership con imprenditori del settore. In particolare, si prevede di orientare la scelta su tecnologie innovative per la produzione di energia da fonti rinnovabili che, contemporaneamente, possano assicurare la riduzione del materiale di risulta (compost) in modo da consentirne l'agevole smaltimento dei sotto - prodotti di processo in discarica. Con riferimento specifico ai centri di raccolta comunale/intercomunale (CdR), la scelta del 7

9 Partenariato ricade sulla realizzazione di piazzole recintate e dotate di servizi, localizzate in prossimità delle aree ad alta urbanizzazione o in prossimità di aree baricentriche ai flussi di mobilità prevalenti dei cittadini. In particolare il sistema si basa sul sistema dei centri di raccolta differenziata intercomunali con riconoscimento dell utenza e pesatura delle singole tipologie di rifiuto conferito direttamente dall utenza. Tale sistema consentirà a tutte le utenze il conferimento fino a 62 tipologie di rifiuti urbani differenziati molti dei quali non raccolti con i servizi di base a livello domiciliare. Consentirà inoltre la possibilità del conferimento sovra comunale certificato per singolo comune nel rispetto della logistica e vicinanze delle singole utenze anche se da altri comuni sede del CdR. E' intenzione del Tavolo Istituzionale sperimentare, inoltre, la tecnica dell'auto-compostaggio tramite la dotazione a famiglie pilota di compostiere e relative istruzioni d'uso. Sarà data priorità ad abitazioni poste al di fuori dei centri abitati e dotate di congrui spazi aperti di pertinenza. Per garantire la massima partecipazione dei cittadini al progetto la linea d'intervento sarà accompagnata da campagne di sensibilizzazione e da corsi di formazione integrativi da concordare con gli ambiti direzionali della scuola dell'obbligo. Inoltre, si prevede lo sviluppo di una piattaforma di gestione e contabilizzazione delle utenze di tipo multicanale. Tramite tale piattaforma sarà possibile tracciare informazioni relative al singolo utente, anche in termini di customer satisfaction, oltre a garantire la massima accessibilità a servizi ed informazioni relative al Ciclo Integrato dei Rifiuti. Nello specifico, ciascun utente avrà la possibilità di prenotare, tramite internet o sms, il prelievo su pianificazione concordata di rifiuti speciali, oltre a poter visualizzare possibili crediti maturati in funzione del livello di differenziazione individuale o collettivo raggiunto. Per quanto concerne l'obiettivo da conseguire, il Progetto intende raggiungere un valore di raccolta differenziata dell'area PIT superiore al 65%. La linea d'intervento assume carattere trasversale rispetto alle altre linee d'intervento del PIT e concorre al perseguimento degli obiettivi di servizio della Regione Molise. In particolare, sotto il profilo strettamente ambientale e paesaggistico, il passaggio alla raccolta domiciliare ( porta a porta ) consentirà di eliminare completamente la presenza di cassonetti per le RSU dal sistema urbano e, fattore di notevole rilievo, dalle aree di interesse turistico, sia culturale che naturalistico. Tale modello di gestione del Ciclo Integrato dei Rifiuti avrà, inoltre, un notevole beneficio in termini di rilascio della Dichiarazione Ambientale di Prodotto/Servizio anche con riferimento a tutti i nodi territoriali accreditati al circuito del Sistema Turistico. 8

10 Infine, in abbinamento al sistema di raccolta, si prevede di attuare anche la pulizia del territorio, per tanto si parlerà di Servizio Integrato Ambiente, intendendo sia la raccolta dei rifiuti in modo differenziato, sia la manutenzione dell ambiente. Rispetto all'obiettivo generale del PIT la linea d'intervento contribuisce a valorizzare la Matrice Ambientale, vero presupposto per l'attivazione di nuove dinamiche turistiche della Destination e, contemporaneamente, concorre sensibilmente al miglioramento della qualità della vita dei residenti. Tale obiettivo viene perseguito in ragione della qualità del servizio offerto tramite la raccolta domiciliare, ma anche tramite una diretta partecipazione dei cittadini ai benefici economici, ingenerati dal progetto, in capo alle Amministrazioni Locali. In effetti, è utile rimarcare che il progetto, oltre a produrre benefici ambientali sotto il profilo del recupero e della valorizzazione dei rifiuti, genererà anche notevoli benefici economici per effetto della riduzione dei costi di smaltimento in discarica (proporzionalmente agli obiettivi di differenziata perseguiti) e della valorizzazione delle frazioni secche e umide. Valore complessivo progetto Valore del progetto unitario presentato: ,46. Risorse % Finanziamento PIT 51,5% ,69 Cofinanziamento Amministrazione Provinciale 13,3% ,00 Attuazione DGR 1593/2007 Cofinanziamento gestore unico 34 comuni 35,2% ,77 Totale Generale Progetto 100,0% ,46 Finanziamento progetto Servizio Integrato Ambiente Raccolta differenziata 34 comuni PIT Alto Molise e Mainarde: ,69. Fonti di finanziamento La Regione Molise con la Deliberazione di Giunta Regionale n del ha concesso un finanziamento all Amministrazione Provinciale di Isernia di ,00 per la realizzazione di Isole di Trasferenza da localizzarsi nell area Alto Molise, Volturno e Matese- Montagnola. Attualmente è in corso la progettazione esecutiva dei Centri Di Raccolta Intercomunali ed Isole di Trasferenza di Carovilli e Macchiagodena. Tali opere funzionali al progetto complessivo rappresentano il cofinanziamento pubblico al progetto generale. Inoltre a copertura del progetto unitario Servizio Integrato Ambiente raccolta differenziata 34 comuni PIT Alto Molise e Mainarde è previsto un cofinanziamento privato a carico del Soggetto Gestore: ,77. 9

11 Sono esclusi dal presente progetto 34 comuni PIT Alto Molise e Mainarde i servizi di pulizia e di raccolta rifiuti esterni. Il progetto di investimento dei 34 Comuni per la gestione dei servizi di raccolta differenziata rifiuti urbani e assimilati, rientra in un progetto di riorganizzazione complessiva del Servizio Integrato Ambiente nei 34 comuni Area PIT Alto Molise e Mainarde. COPRIS sta effettuando i rilievi e la progettazione definitiva in modo da attivare nei prossimi mesi una gestione associata di tutti i servizi del Servizio Integrato ambiente nei 34 Comuni mediante affidamento in appalto a ditta esterna scelta con gara europea ad evidenza pubblica. All interno di questo progetto che prevede una totale riorganizzazione dei servizi di raccolta rifiuti urbani e assimilati, saranno effettuati gli investimenti previsti dal PIT, con Soggetto responsabile dell attuazione degli interventi: Agenzia SFIDE Scral e Supporto tecnico: COPRIS Consorzio rifiuti Provincia di Isernia COMPUTO METRICO/STIMA DEGLI INVESTIMENTI 10

12 Nel computo metrico/stima investimenti è contenuta una stima verosimile del quadro investimenti del nuovo progetto PIT 34 Comuni obiettivo 65% (Stima oneri di investimento complessi coerenti con progetto PIT per i soli servizi di raccolta ad esclusione centri di raccolta intercomunali). Tipo 1 - Attrezzature Quantità Rif Tipologia N Compostiere domestiche per organico cucina, foglie e sfalci A giardino Kit per sotto lavello per separazione interna cinque tipologie di rifiuto principali (indifferenziato, carta e cartone, B plastica e metalli, vetro, organico), in particolare appartamenti condominiali Kit secchielli per raccolta differenziata domiciliare cinque C tipologie di rifiuto urbano (indifferenziato non recuperabile, carta e cartone, plastica e metalli, vetro, organico) Kit bidoni carrellati condominiali per raccolta domiciliare cinque tipologie di rifiuto urbano (indifferenziato non D recuperabile, carta e cartone, plastica e metalli, vetro, organico) Isole ecologiche di raccolta differenziata di prossimità, informatizzate ad accesso ergonomico per cinque tipologie di E rifiuto urbano (indifferenziato, carta e cartone, plastica e metalli, vetro, organico) per aree critiche per attivare la raccolta domiciliare Mini eco punto per raccolta differenziata quattro tipologie F rifiuti scuole e uffici pubblici, in cartone plastificato e sacchi in plastica Eco punto per raccolta sei tipologia rifiuti "minori" ( pile, G farmaci, consumabili informatici, oli alimentari, indumenti e piccole apparecchiature elettriche domestiche) Totale attrezzature Tipo 2 - Automezzi Investimenti complessivi progetto PIT Importo a corpo (Iva esclusa) , , , , , , ,00 Quantità ,00 Investimenti complessivi progetto PIT Rif Tipologia N Importo a corpo (Iva esclusa) A Compattatore media portata ,00 B Automezzo con lift ,00 C Automezzo con lift e gru ,00 D Automezzi piccola portata costipatori ,00 E Mezzi piccola portata a vasca ,00 F Furgonato ,00 G Mezzo con pianale e sponda idraulica ,00 Totale automezzi ,00 Tipo 3 - Altri investimenti Quantità Investimenti complessivi progetto PIT Rif Tipologia Valore Importo a corpo (Iva esclusa) A Oneri di progettazione corpo ,00 B Rilievi sul territorio corpo ,00 C Informatizzazione servizio corpo ,00 D Postazione informativa duale ,00 E Centro di raccolta mobile ,00 F Campagna di comunicazione e contatto utenza corpo ,00 G Informatizzazione servizio di raccolta differenziata domiciliare corpo ,00 I Varie-Imprevisti corpo ,00 Totale altri investimenti ,00 11

13 Tipo 4 - CdR/IT Quantità Investimenti complessivi progetto PIT Rif Tipologia Valore Importo a corpo (Iva esclusa) A Realizzazione CdR/IT DGR 1593 del corpo ,00 Totale Realizzazione CdR/IT ,00 Totale investimenti ( ) ,00 IVA (IVA) 21% ,46 Totale Generale Progetto ,46 Il finanziamento del progetto Raccolta differenziata 34 comuni Area PIT Alto Molise e Mainarde fa parte del nuovo Servizio Integrato Ambiente, riferito all intera gestione dei rifiuti urbani e assimilati a monte della gestione impianti finali di recupero e smaltimento. Nuovo servizio che coinvolge tutte le utenze e i territori dei 34 comuni e tiene conto anche delle integrazioni necessarie al raggiungimento degli obbiettivi Regionali in tema di gestione impianti di smaltimento indifferenziato, di recupero frazione organica e di avvio a recupero altre frazione differenziate fra cui imballaggi e Raee. Le azioni in corso porteranno alla redazione del progetto definitivo e piano industriale del Modello Operativo per il nuovo Servizio Integrato Ambiente raccolta differenziata sui 34 Comuni della Provincia d Isernia aderenti al PIT Alto Molise e PIT Mainarde. In particolare sono in fase di predisposizione: Elaborazione dati di base gestione rifiuti urbani stato di fatto anno 2012; Piano Industriale Servizio Integrato Ambiente, comprendente tutti i servizi del SIA (in particolare: servizi di raccolta differenziata progetto PIT, realizzazione e gestione di due centri di raccolta con limitrofe aree di trasbordo e di trasferenza, servizi di pulizia e di raccolta differenziata rifiuti esterni tessuto urbano e ambiente intero territorio 34 comuni, servizi accessori e collaterali ai servizi di raccolta e di pulizia, servizio complessivo di coinvolgimento dell utenza e di comunicazione finalizzato alla prevenzione e minimizzazione dei rifiuti e loro corretto conferimento in lata qualità ai servizi di raccolta, con attenzione al mantenimento dei servizi di decoro e pulizia); Documenti collaterali (indicatori, cartografie, elementi tabellari, ecc.); Progetti tecnici economici/piano industriale Servizio Integrato Ambiente di dettaglio 34 comuni; Capitolato Speciale d Appalto Servizio Integrato Ambiente: gestione rifiuti interni (raccolta differenziata integrata) e gestione rifiuti esterni (raccolta/pulizia e qualità urbana/ambientale) e servizi accessori e collaterali; Allegati al CSA (Progetto guida, dati stato di fatto, immagine coordinata, servizio di coinvolgimento utenze e comunicazione/informazione/educazione); Disciplinare di Gara SIA 34 comuni; 12

14 Modulistica per emissione gara europea Servizio Integrato Ambiente. Tutta la documentazione per l emissione della gara sarà predisposta per consentire l emissione della gara entro giugno 2013, con individuazione del nuovo gestore e avvio del nuovo Servizio Integrato Ambiente entro dicembre La nuova gestione consentirà il superamento degli obbiettivi di gestione differenziata dei rifiuti urbani fin dall'anno 2014, così come previsti dalla Regione Molise. La nuova gestione dei rifiuti viene attivata in modo integrato con l implementazione della nuova tassa comunale rifiuti e servizi TARES. Quanto previsto nel nuovo regolamento TARES e regolamento gestione rifiuti urbani e assimilati è finalizzato al coinvolgimento e responsabilizzazione economica dell utenza domestica e non domestica attraverso sistemi di certificazione dei rifiuti conferiti ed emissione di tariffe coerenti con la quantità e qualità dei rifiuti conferiti dalle singole utenze. Fasi dell intervento Principali adempimenti amministrativi Fasi di progettazione - Progettazione Definitiva; - Progettazione Esecutiva a cura del proponente (Candidato Gestore Unico). Fase di aggiudicazione - Appalto Lavori; Fasi di realizzazione - Esecuzione Lavori; - Collaudo; - Funzionalità; - Chiusura intervento. Richiesta CUP (Codice Unico di Progetto) Nomina del RUP (Responsabile Unico del Procedimento) da parte dell Ente attuatore Gara europea affidamento servizio Approvazione Progetto Esecutivo da parte dell Ente Attuatore Istruttoria e formale concessione del finanziamento da parte dell Amministrazione Regionale Richiesta CIG (Codice Identificativo di Gara) Procedura di gara con conseguente stipula Contratto da parte dell Ente Attuatore Richiesta erogazione a Stati di avanzamento lavori da parte dell Ente attuatore Istruttoria ed erogazione rate da parte dell Amministrazione Regionale, su richiesta dell Ente Attuatore Chiusura Concessione del Finanziamento da parte dell Amministrazione Regionale Descrizione del progetto GLOSSARIO 13

15 CEA Centro educazione ambientale, con cui il gestore collabora per tutte le iniziative di comunicazione ambientale e riferite alla prevenzione, minimizzazione, recupero diretto e conferimento differenziato in alta qualità ai servizi di raccolta differenziata integrata. SIA Servizio Integrato Ambiente ( raccolta differenziata ), gestione differenziata e integrata dei rifiuti urbani e assimilati, a monte degli impianti finali di recupero o trattamento finale. UD - Utenza domestica. UND - Utenza non domestica (commercio, dei servizi, artigianale, industriale, enti, ecc.). RU - Rifiuti urbani e assimilati nella totalità. RD - Rifiuti differenziati, vari servizi di raccolta. RU ind. Rifiuti indifferenziati non recuperabili. RAEE - Rifiuti apparecchiature elettriche elettroniche. AUTO COMPOSTAGGIO Attività di compostaggio domestico diffuso della frazione organica e giardinaggio. RD Minori - Raccolte differenziate tramite specifici servizi di raccolta a territorio (presso utenze commerciali e/o punti caratteristici del territorio) di: pile, farmaci, indumenti usati, cellulari, supporti consumabili apparecchiature elettroniche, siringhe, rifiuti da passeggio. RD Ingombranti Servizi di raccolta domiciliare a chiamata per rifiuti ingombranti previa richiesta per prenotazione dell intervento, al numero verde del gestore del servizio. RD Domiciliare - Raccolte differenziate con sistema di raccolta direttamente presso il domicilio dell utenza ( porta a porta ). Isole ecologiche di prossimità - Isole ecologiche stradali di prossimità poste su suolo pubblico composte da due o più contenitori ad accesso ergonomico, per singole tipologie di rifiuto con controllo del conferimento tramite sistema di apertura e sistema di limitazione accesso specifico per tipologia di rifiuto (indifferenziato, carta e cartone, imballaggi leggeri in plastica e metallo, vetro e organico). Sistema che richiama l utenza al conferimento in alta qualità con riduzione dei volumi dei rifiuti conferiti tramite limitatori ergonomici con accessi sagomati differentemente per ognuna delle 5 tipologie di rifiuti urbani. Sagomatura degli accesi coerente con la forma dei Kit da sotto lavello distribuiti a tutte le utenze. Sistema a supporto delle raccolte differenziate implementato solo presso punti in cui non è opportuno attivare il servizio di raccolta domiciliare (problemi di logistica, della raccolta, punti al servizio di grandi condomini in cui si vuole responsabilizzare il conferimento delle singole utenze). Eco punto Isole ecologiche integrate a territorio e/o presso utenze non domestiche specifiche per la raccolta di sei tipologie di rifiuti minori (indumenti, pile, farmaci, consumabili informatici, oli alimentari usasti, RAEE PAED piccole apparecchiature elettriche domestiche. Eco Mobile Isola ecologica mobile di raccolta dei rifiuti differenziati poli servizio: raccolta differenziata di prossimità, comunicazione/informazione. Sistema mobile per programmi di raccolte direttamente presso aree, comuni, in giorni specifici con raccolta differenziata fino 14

16 a 28 tipologie di differenti rifiuti urbani, in particolare RUP, RAEE, oli, indumenti, pile e farmaci, toner e altre tipologie di rifiuti differenziati urbani di piccola dimensione. CdR - Centri di raccolta differenziata intercomunale, aree presidiate per il conferimento diretto da parte dell utenza fino a 62 tipologie di differenti rifiuti urbani utenza domestica e 20 tipologie di rifiuti assimilati utenza non domestica. Dotato di sistemi informatici di riconoscimento utenza e di pesature delle singole tipologie di rifiuti differenziato. Il CdR è strutturato su più aree specializzate per le differenti tipologie di rifiuto. Dotato di sistemi di telecontrollo e sorveglianza ha una specifico ufficio di relazione con l utenza per azioni di comunicazione, informazione e di distribuzione Kit sottolavello e materiali a consumo raccolte differenziate domiciliari. Dall ufficio dell area servizi del CdR è possibile governare specifica area separata strutturalmente e gestionalmente, dedicata al travaso, al trasporto e trasferenza dei rifiuti conferiti da mezzi della pulizia stradale e territoriale e mezzi piccoli e medi della raccolta rifiuti indifferenziati. TARES - cosi come previsto dall art. 14 Istituzione del tributo comunale sui rifiuti e sui servizi Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201 e s.m.i.. SIRD sistema informativo raccolte differenziate PIT - Piano Integrato Territoriale SLL - SLL sono i Sistemi locali del lavoro e sono una disaggregazione del territorio funzionale all'implementazione delle politiche per lo sviluppo del territorio. Questa disaggregazione tiene conto delle peculiarità socio-economiche del territorio di riferimento e serve per mettere a punto politiche attive del lavoro ed in generale politiche per lo sviluppo del territorio più adeguate all'ambiente economico nel quale si intende intervenire. NUOVO SERVIZIO INTEGRATO AMBIENTE SIA - RACCOLTA DIFFERENZIATA La gestione differenziata e integrata dei rifiuti, la cura, il mantenimento, la pulizia, il decoro del territorio, la qualificazione del verde e del tessuto urbano, la gestione ottimale del ciclo delle acque, l illuminotecnica intelligente, la mobilità sostenibile con al centro le ciclovie e la pedonabilità sono i servizi primari di un territorio che si vuol affermare turisticamente. Lo sviluppo dell innovazione nei servizi alla città e l incremento della loro qualità e capillarità, l attivazione del sistema delle regole del quotidiano condivise e rispettate e da far rispettare, sono l elemento base per la convivenza e l integrazione dei cittadini. Domotica e polismotica sono elementi della trasformazione urbana del particolare e dell insieme che possono consentire la vivibilità nella città minimizzando e de materializzando le necessità del quotidiano. I territori con alto valore dei servizi e rispetto dell ambiente consentono turismi di qualità e 15

17 attenti al territorio che li ospita, ai saperi e valori locali da preservare e se sostenibile innovare. Nella gestione dei rifiuti urbani questo è possibile con un nuovo servizio di coinvolgimento dell utenza, che transita per azioni di prevenzione e minimizzazione dei rifiuti, la fornitura di strumenti di separazione domestica/interna, strumenti per il recupero diretto e l attivazione di servizi di raccolta differenziata domiciliare e/o di prossimità integrati con eco punti, eco mobili, centri di raccolta intercomunale, con informazioni, comunicazione di qualità ed educazione ambientale a partire dai valori e specificità del proprio territorio. Il nuovo Servizio Integrato Ambiente - raccolta differenziata, è lo strumento primario per la gestione evoluta dei rifiuti urbani, la pulizia e decoro urbano/ambientale, finalizzata alla qualificazione continua delle città e del territorio elemento base per lo sviluppo di turismi eco sostenibili. PRINCIPALI NORME DI RIFERIMENTO NAZIONALE Vengono richiamate le norme salienti della gestione dei rifiuti urbani e assimilati, alla base del progetto Servizio Integrato Ambiente raccolta differenziata. RAEE - D.Lgs n.151/ Normativa specifica che contiene gli obblighi di gestione e finanziamento, in capo ai produttori di AEE, delle operazioni di ritiro, trasporto e gestione dei RAEE domestici e anche di raccolta dei RAEE professionali. TESTO UNICO AMBIENTE - D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e smi (a tutto gennaio 2013 N. 63 le modifiche successive apportate con Leggi, Dl, Dlgs, DM). Il Testo Unico Ambientale contiene la disciplina generale e organica in materia di rifiuti. RAEE - Decreto Ministeriale 25 settembre 2007, n Istituzione e modalità di funzionamento del registro nazionale dei soggetti obbligati al finanziamento dei sistemi di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE)". Centri di Raccolta - Decreto Ministeriale 8 aprile Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Disciplina dei Centri di Raccolta dei Rifiuti Urbani raccolti in modo differenziato. Centri di Raccolta - Decreto Ministeriale 13 maggio Modifica del decreto 8 aprile 2008, recante la disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato. RAEE uno contro uno - Decreto Ministeriale n. 65 dell'8 marzo Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) 16

18 da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature. TARES - Articolo 14 del Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 201e smi - Istituzione TARES tassa comunale rifiuti e servizi e smi. OBIETTIVI DI RIFERIMENTO REGIONALI Il Piano d Azione per il raggiungimento degli Obiettivi di Servizio della Regione Molise (Vers. 2009) predisposto dal Servizio Intese Istituzionali di Programma e Coordinamento Fondi Aree Sottoutilizzate, dal Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici e dal Gruppo di Lavoro Obiettivi di Servizio di cui alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 626 del 6 giugno 2007 prevede come Obiettivo III (Tutelare e migliorare la qualità dell ambiente, in relazione al sistema di gestione dei rifiuti urbani) la definizione di tre indicatori classificati come S07, S08 ed S09. In particolare le politiche regionali di sviluppo assegnano un ruolo rilevante ad una corretta gestione dei rifiuti urbani, nell ambito delle politiche di tutela e miglioramento della qualità ambientale e della vita dei cittadini, ripercorrendo e richiamando in particolare gli obiettivi della normativa comunitaria sulla prevenzione, minimizzazione, e recupero di materia. Schema degli indicatori di gestione rifiuti urbani con obiettivi di verifica fissati al 2013: S07 - rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante all'anno: Kg (2009); 230 Kg (2013); S08 - percentuale di rifiuti urbani oggetto di raccolta differenziata sul totale di rifiuti urbani raccolti: 5.2 % (2009); 40% (2013); S09 - percentuale di frazione organica e verde trattata in impianti di compostaggio sulla frazione di umido nel rifiuto urbano totale: 1,1% (2009); 20% (2013). La strategia regionale prevede una forte correlazione fra gli indicatori e gli obiettivi in quanto la riduzione dei rifiuti urbani smaltiti in discarica (indicatore S.07) comporta la riduzione della quantità di rifiuto urbano pro-capite prodotta ma soprattutto l attivazione di sistemi di raccolta e di sistemi di smaltimento/trattamento che permettano il recupero delle frazioni valorizzabili presenti nel rifiuto (indicatore S.08), quali, in primo luogo, la frazione umida da avviare agli impianti di compostaggio (indicatore S.09). La strategia regionale inoltre prevede quattro linee d intervento che possono essere riassunte in: estensione a tutto il territorio regionale di sistemi di raccolta differenziata ad elevata 17

19 efficacia (in particolare raccolta differenziata domiciliare e centri di raccolta differenziata intercomunale). completamento della necessaria dotazione impiantistica e delle strutture a supporto dei sistemi di raccolta (stazioni di trasferimento), ivi incluso le attrezzature per il trattamento dell indifferenziato e la riduzione dei volumi. promozione di azioni di sviluppo del mercato del compost, con il coinvolgimento dei produttori e degli utilizzatori. promozione di azioni volte alla riduzione del rifiuto complessivamente prodotto. CARATTERIZZAZIONI DEL SIA - RACCOLTA DIFFERENZIATA Il nuovo servizio proposto presso i 34 comuni PIT si caratterizza per: a) Coerenza con: linee guida raccolta differenziata Regione Molise; documento di aggiornamento parziale del piano provinciale dei rifiuti con il modello operativo per la raccolta differenziata 52 comuni della Provincia d Isernia; progetto PIT 34 comuni riferito alle azioni di sviluppo qualità urbana e ambientale, mobilità, ciclo idrico e sviluppo nuovi turismi. b) Attuazione di: norme nazionali ed europee in tema di gestione dei rifiuti urbani; norme riferite al lavoro (in particolare sicurezza ed ergonomia, con attenzione ai nuovi vincoli per riconoscimento pensionistico e inabilità al lavoro); nuova tassa comunale rifiuti e servizi TARES (in vigore dal 1 gennaio 2013); nuova segnaletica di pericolo che caratterizzerà la produzione e commercio dei beni pericolosi a partire dal 1 giugno 2015 (Regolamento CE 1272/2008); nuovi colori, loghi e pittogrammi, per strumenti e attrezzature gestione rifiuti urbani, nel rispetto del nuovo standard europeo Waste Visual Elements EN c) Evoluzione nel rispetto dei nuovi indirizzi e programmi di sviluppo e eco sostenibilità: Programma Generale di Azione dell'unione Europea in materia di ambiente fino al 2020, o nuovo programma UE su ricerca e innovazione Horizon 2020; o linee guida turismo sostenibile: o UNWTO o UNEP o TIES 18

20 BACINO TERRITORIALE DEL SIA - RACCOLTA DIFFERENZIATA Il bacino dei 34 Comuni comprende un totale di abitanti residenti e una produzione di rifiuti urbani totale di t/a. Il territorio è composto da un comune di abitanti, N 9 fra e abitanti, N 16 fra 500 e abitanti e N 9 con meno di 500 abitanti (dati ARPA Molise anno 2011). L area dell Alto Molise è composta da N 21 comuni per un totale di abitanti residenti (62,0% PIT) con una produzione totale di rifiuti urbani di t/a (64,8% PIT). L area Mainarde è composta da N 13 comuni per un totale di abitanti residenti (38% PIT) con una produzione totale di rifiuti urbani di t/a (35,2% PIT). OBIETTIVI DEL SIA - RACCOLTA DIFFERENZIATA coinvolgimento e responsabilizzazione dell utenza domestica e non domestica e turisti ospiti nella gestione differenziata e integrata dei rifiuti urbani e assimilati, nella qualificazione urbana e del territorio e nel suo mantenimento e valorizzazione ambientale; sviluppo di azioni di prevenzione, minimizzazione e di recupero diretto, finalizzate alla riduzione dei rifiuti (consumo evoluto, azioni di scambio, noleggio dei beni, utilizzo multiplo, artigianato delle manutenzioni e riparazioni, auto compostaggio, ecc.); superamento degli obbiettivi di legge di raccolta differenziata (65%) in alta qualità, con minimo il 50%, del totale rifiuti urbani prodotti, effettivamente recuperato come materia e re-immesso nel ciclo di produzione dei beni; riduzione radicale dei rifiuti indifferenziati da inviare allo smaltimento in discarica; un aumento generalizzato dell efficacia dei servizi di raccolta differenziata e di pulizia e decoro urbano e territoriale; elevazione della qualità dei servizi di igiene ambientale di decoro e immagine all interno delle città e ambientale dell insieme dei territori comunali; integrazione delle banche dati comunali e del gestore per continua analisi, evoluzione, controllo e ottimizzazione del Servizio Igiene Ambientale, con reportistiche periodiche per le amministrazioni dei singoli comuni e per la stessa utenza; 19

21 attivazione di servizi a rete, a disposizione dell utenza, nell arco della settimana e dell anno, caratteristici per territorio, periodo, rifiuto, utenza; incremento della sicurezza e qualità del lavoro degli operatori ambientali, immediata e duratura nel tempo, anche ad età avanzata e loro coinvolgimento nella riqualificazione continua dei servizi e nelle azioni di coinvolgimento dell utenza; autonomia della gestione rifiuti urbani a livello di bacino ottimale; sviluppo dell innovazione nel rispetto dei valori e saperi condivisi a livello locale; logistica evoluta e tracciabilità continua dei flussi dei rifiuti dal conferimento dell utenza, agli impianti finali di recupero o trattamento finale, con reportistica settimanale tipologia di rifiuto, servizio, per comuni e categoria utenza e singole utenze; equilibrio della gestione fra sostenibilità dell ambiente, sostenibilità della tariffa e sostenibilità economica del servizio; evoluzione nel tempo e reportistica costante dei dati e indicatori tecnico economici per l utenza. Non solo evidenziazione delle caratteristiche e frequenze di intervento, ma anche programmi annuali con obbiettivi di continuo miglioramento e verifica a consuntivo del loro scostamento; attivazione dell osservatorio dei rifiuti per monitoraggio dati di produzione e dati di raccolta con analisi merceologiche della produzione dei rifiuti per categoria di utenza ed emissione di sistematiche reportistiche. passaggio a Tares corrispettivo con monitoraggio continuo oggetti e soggetti, con definizione delle tariffe in funzione della produzione presunta attesa e della potenzialità di conferimento differenziato per singola categoria di utenza. Confronto dei dati presuntivi con i dati certificati di effettivo conferimento differenziato al mix dei servizi di raccolta differenziata integrata. Emissione della tariffa per singola utenza in funzione dell effettivo conferito. BASI DEL CORRETTO COMPORTAMENTO DELL UTENZA SIA - RACCOLTA DIFFERENZIATA prevenzione e minimizzazione: Sviluppo di azioni finalizzate alla riduzione della quantità 20

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