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1 LA MODALITA DI GESTIONEE DEI RIFIUTI Le regolee in sintesi: 1) Predisponi una area presso la tua azienda dove stoccare i rifiuti e che rispecchii tutte le normative vigenti. 2) Classifica i tuoi rifiuti utilizzando le schede tecniche dei prodotti o eseguendo una analisi di classificazione. 3) Utilizza contenitori a norma per lo stoccaggio. 4) Etichetta tutti i contenitori. 5) Aggiorna ogni 10 giorni lavorativi il registro dei rifiuti. 6) Ricordati di compilare il MUD. 7) Smaltisci tutti i tuoi rifiuti una volta raggiunto le quantità q massime consentite e per lo stoccaggio o almeno unaa volta all anno. 8) Tieni sempree le prime e quarte copie dei formulari. Pag. 1 a 9

2 IL DEPOSITO TEMPORANEOO I rifiuti devono essere gestiti senza pericolo per la salute dell uomo senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all ambiente e, in particolare: a) Senza determinare rischi per l acqua, l aria, il suolo, nonché per la fauna f e la flora; b) Senza causare inconvenienti daa rumorio odori; c) Senza danneggiare il paesaggioo e i siti in particolare interesse, tutelati in base alle normative vigenti; Per Depositoo Temporaneo dei rifiuti si intende il raggruppamento dei rifiutii effettuato, prima della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti. D: Quali sono le disposizion ni da rispettare per effettuare il Depositoo Temporaneoo dei Rifiuti? R: Il depositoo deve rispettare lee seguenti prescrizioni: 1) i rifiuti depositati non devono contenere policlorodibenzodiossine, policlorodibenzofurani, policlorodibenzofenoli inn quantitàà superiore a 2,5 parti per milione (ppm), ne' policlorobifenile e policlorotrifenili in quantità superiore a 25 parti per milionee (ppm); 2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle operazioni di recupero o di smaltimento secondoo una delle seguenti modalità alternative, a scelta del produttore, con cadenza almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantità in deposito; quando il quantitativo di rifiutii in deposito raggiunga complessivamente i 10 metri cubi nel caso di rifiutii pericolosi o i 30 metri cubi nel caso di rifiuti non n pericolosi. In ogni caso, allorché il quantitativo di rifiutii pericolosi non superi i 10 metri cubi l'anno e il quantitativo di rifiuti non pericolosi non superi i 30 metri cubi l'anno, il deposito temporaneoo non può avere durata superiore ad unn anno; 3) il deposito temporaneo devee essere effettuato o per categorie omogenee di rifiuti e nel rispetto delle relative nonne tecniche, nonché, per i rifiutii Pag. 2 a 9

3 pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano il deposito dellee sostanze pericolose in essi contenute; È necessario inoltre rispettate le norme che l etichettatura delle sostanze pericolose. disciplinano l imballaggio e D:Dove realizzare il Deposito Temporaneo e quali caratteristiche strutturali deve avere? R: Il deposito temporaneo deve essere un area aziendale appositamentee individuata e deve essere gestita in maniera tale da d non creare problematichee ambientali, quali ad esempio emissioni di polveri, spandimenti di rifiuti o interferenzee con i sistemi di raccolta acque meteoriche. In particolare: se i rifiuti sono depositati all'esterno gli agenti atmosferici nonn devonoo modificare la naturaa del rifiuto e produrre la sua eventuale dispersionee nell'ambiente. I rifiuti liquidi devono essere stoccati all interno di un bacino di contenimento idoneamente dimensionato. L area di deposito deve esseree adeguatamente pavimentata e, se necessario, costituita daa materiali in grado di non disperdere liquami, dotata di griglie perr la raccolta delle eventuali perdite liquide o di muretto di contenimento. I rifiuti polverulenti devono esseree protetti. Devono essere utilizzatii contenitori idonei in relazione alle specifiche caratteristichee dei rifiuti. Per quanto riguarda il deposito temporaneo è importantee ricordare che: È vietato miscelare categoriee diverse di rifiuti pericolosii o rifiuti pericolosii con rifiuti non pericolosi. Il limite quantitativo riguarda il totale dei rifiuti prodotti all interno dello stabilimento e non ogni singolaa tipologia. Il depositoo temporaneo deve essere effettuatoo esclusivamente all interno del luogo di produzione Il depositoo è prerogativa del produttore. Ogni soggetto s diverso che effettui tale deposito, anche se all interno del luogo di d produzione, deve esseree autorizzato. Pag. 3 a 9

4 CODICI CER (CATALOGO EUROPEO DEI RIFIUTI) Per ogni tipologia di rifiuti il catalogo CER prevedee la corrispondentee codifica, che deriva in primo luogo dalla provenienza del rifiuto stesso. D: Come individuare il codice CER più appropriato per i mieii rifiuti? R: I CER sono contraddistinti daa sei cifre: le primee due servono ad individuare la categoria industriale e/o le attività generatric ci di rifiuti. Le seconde due servono ad inquadrare le sub categorie, cioè processo industriale specifico. Le ultime due a distinguere la singola tipologia. Per identificare il codice CER più appropriato è necessarion o ricercaree l attività generatrice del rifiuto consultando i titoli dei capitoli c relativi ai comparti produttivi che vanno da 01 a 12 o da 17 a 20 per risalire al codice a sei cifre riferito al rifiuto in questione. Tali capitoli individuano inn manieraa talvoltaa incompleta le attività che possono generare i rifiuti; pertanto se non si trova una corrispondenza all interno di essi si devee fare una ricerca nei settori trasversali ripartiti nei capitoli 13, 144 e 15 e, in ultima ipotesi nel capitolo 16. Per quanto riguarda i codici CERR è importante ricordare che: È possibile che un determinatoo impianto o stabilimento debba classificare le proprie attività riferendosi a capitoli diversi. Il codice generico 999 non è più accettato nelle discariche quindi al fine di evitare disguidi presso l impianto di smaltimento si s consigliaa di non utilizzarlo. Nel CER i rifiuti pericolosi sonoo contrassegnati conn un asterisco. Poiché uno stesso rifiuto può essere pericoloso o non pericoloso a seconda delle concentrazioni di determinatee sostanze spetta al produttore l accertamento della pericolosit tà di un rifiuto. Talee accertamento può avvenire in maniera empirica per i rifiuti facilmentee conosciuti o mediantee analisi per quelli incerti o di d difficile catalogazione. Per quanto riguarda le analisi è consigliabile che sianoo sempre commissionate dal produttore a laboratori qualificati. IL FORMULARIO DI IDENTIFICAZIONE DEI RIFIUTI (FIR) Pag. 4 a 9

5 Il formularioo è un documento di tipo formale che garantiscee la tracciabilità del flusso dei rifiuti nelle varie fasi del trasporto, dal produttorp re/detentore al sito di destinazione. Durante il trasporto in i conto terzi o in conto proprio i rifiuti devono esseree accompagnati da un formulario di identificazione, redatto in 4 copie, compilato datato e firmato dal produttore e controfirmato dal soggettoo trasportatore. Una copia rimane al produttore, le altre 3 copie consegnate al trasportatore arrivano al destinatario che in arrivo le data, le firma e inserisce il peso dei rifiuti conferiti verificato a destino. Di queste 3 copie una rimane al destinatario, una al trasportatore, e una viene trasmessa all produttore. La 4 copia devee ritornare al produttore del rifiuto entro e 90 giorni dalla data di emissione. È buona norma sollecitare l impianto di d destinazione dei rifiuti per il rientro nei termini in quanto,, superati i 90 giorni, è necessaria una denuncia allaa Provincia. Si ricorda che la 1 e la 4 copia del FIR devono essere e allegate al Registro di Carico e Scarico. D: Per quali tipi di rifiuti è previsto il Formulario? R: Il Formulario è previsto per il trasportoo dei rifiuti pericolosi e non pericolosi. D: Per quali tipi di rifiuti non è previsto il Formulario? R: Il Formulario non è previsto nei seguenti casi: Trasporto di rifiuti non pericolosi effettuati dal produttore in modo occasionale e saltuario per quantità inferiori ai 30Kg o 30 Litri. Movimentazione dei rifiuti all interno di aree private Rifiuti di origine animale Ambulanti limitatamente all ambito del loro commercio Rifiuti urbani e assimilati D: Chi ha la responsabilità del contenuto del Formulario? R: La compilazione del formulario è diretta responsabr bilità del soggettoo produttore. Poiché molto spesso è il trasportatoree che compila il formulario è necessario porre sempre la massima attenzione a quanto viene riportato. La responsabilità del produttore del rifiuto cessa al momento in cui rientra la 4 copia. Pag. 5 a 9

6 In caso di rifiuti solidii urbani e assimilati, il produttore di rifiuti si libera della responsabilità del rifiuto al conferimento dello stesso s al Gestore del SPL e peraltro nonn è necessaria la compilazione e tenutaa del formulario. D: Quali caratteristiche deve avere il Formulario? R: Il formulario (modello conforme al D.M. 145/ 1998) deve essere vidimato dalla Cameraa di Commercio. Il formularioo deve contenere i seguenti elementi: Dati del produttore/detentore Origine e tipo e quantità di rifiuti Impianto di destinazione e dati del destinatario Dati del percorso e instradamento Dati del trasportatore D: Per quanto tempo vanno conservati i Formulari? R: I Formulari devonoo essere conservati per almeno 5 anni dalla data della loro emissione. REGISTRO CARICO E SCARICO RIFIUTI Il Registro di Carico e Scarico costituisce laa base informativa per la compilazione annuale del MUD in quanto contiene tutte le informazionii relative a quantità e qualità dei rifiuti prodotti e/o trasportati, recuperati, smaltiti, intermediati. A sua volta, la principale fonte dei dati contenuti nei registri sono i formulari di identificazione dei rifiuti. D: Chi deve tenere il Registro di Carico e Scarico Rifiuti? R: Sono obbligati alla tenuta del registro di Carico e Scarico: Le aziende che producono rifiuti pericolosi imprese ed enti che producono o rifiuti pericolosi imprenditori agricoli di cui all articolo 2135 del codice civilee con un volume di affari annuo superioree a Euro 8.000,00 Le aziende che producono rifiuti non pericolosi: imprese ed enti che producono o rifiuti non pericolosi da lavorazioni industriali imprese ed enti che producono o rifiuti non pericolosi da lavorazioni artigianali, senza più nessun esonero in relazione al numero di d dipendenti Pag. 6 a 9

7 imprese ed enti che producono o rifiuti non pericolosi da attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi non pericolosi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acquee e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimentoo fumi Le aziende che effettuano a titolo professionale attività di raccolta e trasportoo di rifiuti: commercianti ed intermediari di rifiuti senza detenzione aziende che svolgonoo operazioni di recupero e smaltimentoo dei rifiuti consorzi istituiti con le finalitàà di recuperare particolari tipologie di rifiuto D: Chi non deve tenere il Registro di Carico e Scarico Rifiuti?? R: Non sono obbligati a tenere il Registro di Caricoo e Scaricoo Rifiuti: le Aziende Agricole con un volume di affari annuo non superiore a 8mila euro, per i rifiuti pericolosi le Aziende Agricole e Agroindus striali che producono rifiuti non pericolosi MODELLO UNICO DICHIARAZIONE AMBIENTALE ( MUD) Il MUD non è solo un traguardo denso di obbligazioni puntuali, ma anche la sintesi e verifica di una costantee registrazione annuale del flusso dei rifiuti. La normativa prescrive che entro il 30 aprile di ogni annoo il produttore dei rifiuti devee comunicare allaa C.C.I.A..A le caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti prodotti e smaltiti nel n corso dell anno solare precedente la scadenza.dal 2010 la dichiarazione MUD deve esseree presentata utilizzando in nuovoo modelloo previsto dal DPCMM 2 dicembre Inoltre, la presentazione per via telematica diventa obbligatoria per tutte le attività a partire dalla stessa data. IL TRASPORTO DEI RIFIUTI IN CONTO PROPRIO Le aziende possono svolgere direttamente l attività di raccolta e trasporto dei propri rifiutii iscrivendosi al Albo Nazionale Gestori Ambientali per l attività di trasporto dei propri rifiuti autoprodotti. Non necessitano di iscrizionee all Albo le imprese che trasportano rifiutii autoprodotti non pericolosi per quantità inferior a 30 kg o 30 litrii in modoo occasionale e saltuario. Pag. 7 a 9

8 D: Chi può iscriversi all Albo Nazionale Gestori Ambientali per l attività di trasporto dei propri rifiuti autoprodotti? R: Possono iscriversi: I produttori iniziali dii rifiuti non pericolosi che nee effettuano regolarmente la raccolta e il trasporto I produttori iniziali di rifiuti pericolosii che ne effettuano la raccolta e il trasporto nei limiti di 30 Kg o 30 litri al giorno e a condizione che tali operazioni siano parte integrante ed accessoria dell organizzazione dell impresa produttrice. Si tratta quindi di imprese che pur non esercitando l attività professionale di trasportatori, trasportano i rifiuti da esse stessee prodotti e tale trasporto, insieme agli altri compiti, costituisce una dellee attività ordinarie da cui le imprese traggono un reddito r o un altro vantaggio economico. D: Cosa devee fare un impresa che intende ottenere l iscrizione? R: L impresa per ottenere l iscrizione deve presentare apposita domandaa contenuta nell allegato A alla Delibera del Comitato Nazionale 3 marzo 2008, n. 1 e corredare la domandaa (firmataa dai legali rappresentanti o titolarii dell impresa) dal documento di identità in corso di validitàà dei firmatari, da una attestazione di pagamentoo di 10,00 euro (ai sensi del decreto ministerialee 16/ /06/2008) quali diritti di segreteria e da una marca da bollo del valore corrente. Nella domanda vengono dichiarati i seguenti dati: la/ /le attività svolte dall impresa, come dichiarate al Registroo delle imprese; la natura e le caratteristiche dei rifiuti prodotti dalle suddette attività, che si intendono trasportare; i veicoli, identificati dal numero di targa, coi quali l impresa effettua il trasporto dei propri rifiuti; l attestazione dell idoneità dei veicoli al trasporto dei rifiuti indicati nella domanda ed osservanza dellee prescrizioni indicate all art. 2 della delibera, ovverosia dello schema di provvedimento di iscrizione rilasciato dall Albo. Pag. 8 a 9

9 Una volta presentata la domanda alla competente Sezione regionale, quest ultima rilascia il provvedimento di iscrizione, unicoo titolo per poteree esercitare l attività di trasportoo dei propri rifiuti, entro i successivi 30 giorni Pag. 9 a 9

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