ha pronunciato la presente

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Alberto Savino
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1 Pagina 1 di 6 Pubblicato il 13/10/2016 N /2016 REG.PROV.COLL. N /2016 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Emilia Romagna (Sezione Prima) ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 60 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 684 del 2016, proposto da: Gianluigi Missere, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Fregni C.F. FRGGRG62S10G393V, con domicilio eletto presso l avv. Stefano Vanni in Bologna, via Farini 30; contro Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso per legge dall'avvocatura Distrettuale di Bologna, anche domiciliataria in Bologna, via Guido Reni 4; Regione Emilia Romagna non costituita in giudizio; nei confronti di Invitalia - Agenzia Nazionale per l'attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'impresa Spa non costituita in giudizio;

2 Pagina 2 di 6 per l'annullamento - del decreto n del 27 luglio 2016 con cui è stata respinta la domanda di contributo presentata dal ricorrente, nonché del preavviso che ha preceduto il rifiuto e della proposta di Invitalia di non ammissione al contributo; - del parere negativo espresso dal Nucleo di valutazione nella seduta del 26 aprile 2016; Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio del Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 5 ottobre 2016 il dott. Ugo De Carlo e uditi per le parti i difensori Giorgio Fregni e Diana Cairo; Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.; Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue. FATTO e DIRITTO Il ricorrente è proprietario di complesso aziendale agricolo nel quale si trova un immobile che veniva utilizzato come magazzino per il deposito di attrezzi agricoli e di altri materiali utilizzati per la coltivazione. Alcuni anni fa il proprietario fu costretto a murare tutti gli ingressi tranne il portone principale sulla strada per evitare un uso improprio dell immobile da parte di persone che ivi transitavano o che lo usavano come dimora temporanea. Il fondo agricolo è stato affittato a partire dal 2005 e con contratto rinnovato fino al novembre 2016 ad una società semplice che opera

3 Pagina 3 di 6 in campo agricolo, la quale ha continuato ad usare l immobile come deposito. In seguito al terremoto del maggio 2012 il fabbricato è stato notevolmente danneggiato tanto da essere dichiarato inagibile. Il ricorrente ha presentato la domanda per l assegnazione del contributo previsto dalla normativa che è stata respinta una prima volta con decreto del e, dopo la sua nuova presentazione ai sensi dell art. 13 bis dell Ordinanza del Commissario straordinario per la ricostruzione 16/2015, nuovamente con decreto del in base al verbale del Nucleo di valutazione che ha ritenuto non provato l uso del fabbricato al momento del sisma. Il primo motivo di ricorso contesta la violazione degli artt. 1 e 2 dell Ordinanza 57/2012; secondo tali norme per dare dimostrazione dell uso dell immobile è sufficiente allegare un contratto di affitto regolarmente registrato nell arco dei 36 mesi precedenti il sisma. Il Nucleo di valutazione non si è accontentato del requisito ma ha voluto sindacare nel merito circa l utilizzazione di fatto al momento del terremoto. Il secondo motivo censura il provvedimento sotto il profilo dell eccesso di potere per travisamento del fatto. Secondo il Nucleo di valutazione il layout offerto dal ricorrente non comprova l utilizzazione del fabbricato per usi produttivi, ma tale osservazione non tiene conto del fatto che un deposito può essere utilizzato con modalità diverse nel corso dell anno a seconda delle esigenze della produzione agricola. Viene contestato altresì che il tamponamento operato su molte aperture sia compatibile con l uso agricolo, ma non si tiene conto del fatto che la muratura di alcuni accessi è precedente alla stipula del contratto di affitto che il

4 Pagina 4 di 6 conduttore non avrebbe sottoscritto se l immobile fosse stato inidoneo. Non si è tenuto conto altresì della circostanza che subito dopo il sisma il fabbricato è stato totalmente sgombrato per poter continuare ad utilizzare un attrezzatura prima che ne venisse dichiarata l inagibilità con conseguente impossibilità di farvi accesso. Il Presidente della Regione Emilia-Romagna in qualità di Commissario si costituiva in giudizio chiedendo il rigetto del ricorso. Il primo motivo non merita accoglimento in quanto la norma non si limita a richiedere come requisito l esistenza di uno dei contratti indicati dalla norma, ma chiede che sia confermata la destinazione ad attività produttiva; questo secondo requisito è un elemento di fatto che va verificato in concreto. Sotto questo profilo, pertanto, l aver affidato al Nucleo di valutazione una verifica del secondo requisito non costituisce un motivo di illegittimità. Il ricorso va, però, accolto in relazione al secondo motivo di ricorso. Il fatto che al momento delle foto il fabbricato si presentasse in uno stato di abbandono che faceva presumere un non uso non tiene conto delle considerazioni che il ricorrente ha opportunamente svolto. Innanzitutto la sede dell azienda affittuaria era in altro comune per cui il terreno preso in affitto era una sede secondaria e l utilizzo del capannone come deposito poteva anche avvenire solo in alcuni mesi dell anno. E poi evidente che subito dopo il sisma si sia provveduto ad estrarre tutto ciò che si trovava all interno sia per paura di nuove scosse sia in vista di una declaratoria di inagibilità che è infatti ben presto intervenuta.

5 Pagina 5 di 6 Il ricorrente ha dato anche prova che un trattore poteva entrare nell unico ingresso esistente. Appare poi piuttosto singolare che un imprenditore agricolo che prende in affitto un fondo rustico non utilizzi il fabbricato che in esso si trova. Pertanto anche il secondo requisito non può essere ritenuto mancante sulla base di un esame fotografico che non consente di trarre conclusioni univoche; l ambivalenza della descrizione dello stato dei luoghi porta a privilegiare una prova logica sulla base delle argomentazioni appena illustrate. Il provvedimento impugnato va, pertanto, annullato, ma può disporsi la compensazione delle spese di lite poiché la situazione in fatto non era di facile accertamento. P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per l'emilia Romagna, Sezione Prima, definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo accoglie e per l effetto annulla il provvedimento impugnato. Spese compensate con rimborso del contributo unificato ove versato. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa. Così deciso in Bologna nella camera di consiglio del giorno 5 ottobre 2016 con l'intervento dei magistrati: Giuseppe Di Nunzio, Presidente Umberto Giovannini, Consigliere Ugo De Carlo, Consigliere, Estensore

6 Pagina 6 di 6 L'ESTENSORE Ugo De Carlo IL PRESIDENTE Giuseppe Di Nunzio IL SEGRETARIO

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