PONTEGGI DIETRO. le quinte

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1 PONTEGGI DIETRO le quinte

2 FLOTTE&NOLEGGIO GRAZIE A UN RADICALE RESTAURO IL TEATRO DI SAN CARLO DI NAPOLI STA RINASCENDO A NUOVA VITA. PROTAGONISTA DELLA RISTRUTTURAZIONE DELLA TORRE SCENICA È IL MULTIDIREZIONALE LAYHER, STUDIATO PER SUPPORTARE CARICHI DI 500 CHILOGRAMMI AL METRO QUADRATO DI DANIELA STASI Stendhal lo definì il più bel teatro del mondo. Sono passati due secoli, ma il prestigio del Teatro di San Carlo di Napoli è tuttora fulgido. Passato alla storia come il più antico teatro d opera in Europa, è addossato a Palazzo Reale, in pieno centro storico, ed è riconosciuto come patrimonio dell umanità dall Unesco. Dal 2008 è oggetto di una profonda ristrutturazione, la più corposa mai realizzata dopo il 1816, quando, in seguito a un incendio, subì un rifacimento radicale. I lavori, finanziati dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Campania, curati dalla società Cobar di Altamura (BA) e finalizzati a incrementarne la produttività teatrale, sono suddivisi in tre fasi: la prima realizzata da agosto a dicembre 2008, la seconda iniziata a luglio 2009 e tuttora in corso e la terza prevista per il La fase attuale, che sarà ultimata a dicembre di quest anno, riguarda la torre scenica e consiste nella sostituzione del palcoscenico fisso con una nuova struttura a ponti mobili, per permettere la movimentazione verticale del palcoscenico stesso e quindi la possibilità di inclinarlo fino a 10 gradi. Inoltre, nella parte alta della torre, è prevista la sostituzione totale delle coperture in cemento armato, formata da quattro capriate principali e da una serie di traverse e di collegamenti, con strutture in legno lamellare, oltre all installazione di 60 motori che andranno a sostituire tutta la scenotecnica utilizzata fino a oggi, spiega Michele Fusco, progettista consulente esterno di Cobar. Questi lavori sono stati possibili grazie allo smontaggio del palcoscenico preesistente, costituito da tre livelli di palchi e sottopalchi in legno di castagno e dal monta scene. La torre scenica è stata poi completamente svuotata nelle sue parti laterali e, con seghe circolari a disco diamantato ne è stata demolita la copertura. Per eseguire questi interventi, complessi e laboriosi, è stato preso a noleggio un ponteggio multidirezionale Layher della linea Allround, pensato appositamente per essere impiegato in geometrie non lineari, e progettato ad hoc delle specifiche esigenze dall ufficio tecnico dell azienda tedesca. Si è trattato di un progetto particolarmente impegnativo, volto a soddisfare requisiti ben precisi: il risultato è stato un ponteggio alto 35 metri, montato su una superficie di circa 700 metri quadrati, in grado di supportare un carico di 500 chilogrammi a metro quadro, derivante dalla demolizione della copertura. costruzioni novembre 2009 [123]

3 SPETTACOLO TRA I MONTANTI Il rifacimento della torre scenica ha rappresentato un intervento particolare, anche per quanto riguarda il montaggio del ponteggio stesso. Il montaggio è stato spettacolare. È stato eseguito completamente senza piani dalla società Officine Itineranti di Milano, attiva principalmente nel mondo dello spettacolo, con una dozzina di veri arrampicatori che, con imbragature proprie dell alpinismo, hanno montato la struttura dal basso verso l alto, con un passaggio a mano degli elementi da montare per ben 15 metri di altezza, commenta il capo commessa Cobar, Giuseppe Festa. Gli elementi del ponteggio sono stati portati all interno della struttura dall alto, impiegando una gru. Tra l altro, per velocizzare i tempi, abbiamo iniziato a montare il ponteggio a tre metri sotto terra, al piano delle fondazioni, e poi mentre salivamo coi montanti, gettavamo il solaio e proseguivamo con la demolizione, in una contemporaneità di lavorazioni differenti tra loro; i primi tre metri quindi sono a perdere, perché vengono lasciati affogati nel calcestruzzo. Naturalmente arrivati con il ponteggio in prossimità della copertura abbiamo iniziato a demolirla. Cobar, prima di effettuare le operazioni di demolizione della copertura, proprio per poter fare la richiesta del ponteggio a Layher, ha redatto il cosiddetto piano delle demolizioni, con tanto di verifiche statiche che hanno consentito di verificare quali fossero i pesi che il ponteggio avrebbe dovuto sopportare. Demolita la struttura, abbiamo creato gli alloggiamenti per la nuova copertura in legno, che abbiamo poggiato sul ponteggio, con un carico di 400 chilogrammi al metro quadro, racconta Michele Fusco. NON SOLO PONTEGGI Oltre al sistema multidirezionale, la gamma di ponteggi Layher si compone del modello Blitz a telaio, costituito da sei elementi base assemblati tra loro con poche e veloci operazioni, e del ponteggio di sostegno, pensato appositamente per sostenere carichi pesanti. Sono da ricordare inoltre i trabattelli per qualsiasi altezza e misura, le scale in alluminio o legno, i sistemi di protezione come le coperture modulari e le chiusure laterali e tutti i prodotti della linea Event System, la serie di palchi e tribune per il mondo dello spettacolo, sia per interni sia per esterni. [124] costruzioni novembre 2009

4 FLOTTE&NOLEGGIO UNA LUNGA STORIA Può vantarsi di essere uno tra i maggiori teatri d opera al mondo. Il Teatro di San Carlo di Napoli, costruito su progetto di Giovanni Antonio Mediano e Angelo Carasale, fu fondato nel 1737 per volontà di Carlo I di Borbone e inaugurato con l opera Achille in Sciro di Metastasio, con musica di Domenico Sarro. Negli anni furono eseguiti numerosi interventi di manutenzione e di restauro, come quello voluto da Gioacchino Murat che nel 1809, incaricò l architetto toscano Antonio Niccolini di progettare la nuova facciata principale, realizzata in stile neoclassico, con elementi della grammatica classicista e una decorazione ellenizzante allusiva alla poesia drammatica e alla musica: in questo modo l edificio acquisì le connotazioni del tempio, diventando monumento-simbolo della città. Il teatro però non ebbe una storia semplice: nel febbraio 1816 fu distrutto da un incendio; fu ricostruito in nove mesi su progetto sempre di Niccolini e fu inaugurato l anno successivo con la cantata Il sogno di Partenope di Giovanni Simone Mayr. La prima metà dell Ottocento, del resto, fu un secolo fulgido per il teatro, basti pensare che, in questo periodo, si alternarono nel ruolo di direttore artistico nomi prestigiosi come Gioachino Rossini e Gaetano Donizetti. Un luccichio che splende ancora oggi, nel panorama internazionale dell opera e del balletto. Come nuovo È uno degli interventi previsti per le celebrazioni del 150esimo anniversario dell Unità d Italia (nel 2011), una ristrutturazione corposa, che ha coinvolto 300 maestranze nel 2008 e altrettante nel Oltre all intervento nella torre scenica, che nel 2009 ha coinvolto Layher, durante la prima fase, lo scorso anno, è stata completamente ristrutturata la sala teatrale, inaugurata a gennaio in occasione della prima del Tra i lavori effettuati: la demolizione e la ricostruzione della copertura della sala e della ex sala scenografie, il restauro conservativo dell apparato decorativo, la sostituzione di tutti i rivestimenti, il restauro della tela del Cammarano di ben 500 metri quadrati (posta a decoro del soffitto della sala stessa), la creazione di un nuovo foyer al di sotto della sala, di una nuova sala da ballo e della nuova sala prove orchestre nella ex falegnameria. È stato anche aggiunto l impianto di climatizzazione, che prevede una bocca posizionata al di sotto di ognuna delle 580 poltrone della platea e in ogni palco della sala. La terza fase, infine, prevederà un intervento sulla facciata e i lavori di completamento. VERSATILITÀ IN ALTEZZA Velocità di installazione, risparmio di materiale impiegato (quindi minor peso) e maggiore sicurezza nelle operazioni di montaggio e smontaggio. Sono questi i principali vantaggi di Allround, il sistema di ponteggio modulare di Layher. Il collegamento geometrico degli elementi è dato dal semplice inserimento del cuneo in uno dei fori della rosetta, mediante un solo colpo di martello. In tal modo si evita sia lo spostamento laterale degli elementi, sia il sollevamento. Tale sistema prevede che ogni 50 centimetri venga posizionata una rosetta, alla quale si possono collegare fino a otto elementi. I componenti di Allround, tutti disponibili in numerose misure e portate, nel dettaglio sono: montanti, elementi orizzontali e protezioni laterali, diagonali, impalcati (anche con botola), basette, mensole, tralicci, scale di acceso, giunti e gli ancoraggi. Infine punto di forza del sistema è anche la versatilità: può essere impiegato infatti come ponteggio, piattaforma, torre, struttura sospesa o mobile. Le applicazioni di Allround sono infatti innumerevoli, come cantieri edili, navali e aeronavali, impianti chimici, industria e spettacolo. costruzioni novembre 2009 [125]

5 PONTEGGI Il multidirezionale è un invenzione di Layher datata 1974, che ha la prerogativa di essere impiegata in geometrie complesse. Per questa tipologia di ponteggi è fondamentale la metodologia adottata nelle fasi di produzione, con una lavorazione molto precisa e una corretta scelta dei materiali impiegati, accorgimenti che permettono una ripetitività d uso continua, senza che il ponteggio modifichi le sue caratteristiche, nonostante svariati montaggi e smontaggi. Uno dei vantaggi del ponteggio multidirezionale Allround è senz altro la velocità di montaggio, data dal particolare sistema di incastro: al posto della tradizionale chiave, si utilizza semplicemente il cuneo del martello; basta un piccolo colpo e l incastro è effettuato, senza la necessità di mettere tutto perfettamente in bolla. Rispetto al tubo giunto, che rappresenta il sistema generalmente impiegato in situazioni complesse, si riesce a risparmiare circa il 50 per cento di tempo; anzi per una struttura come quella montata al Teatro di San Carlo, con una portata così elevata, si risparmia almeno il 60 per cento di tempo. Il San Carlo non ha mai chiuso, neanche quando è stato incendiato nel Proprio per mantenere questa tradizione si è deciso di suddividere i lavori in più fasi distinte. Per gli interventi nella torre scenica abbiamo scelto il multidirezionale Layher principalmente per soddisfare la necessità di carico. Non sono da sottovalutare però le esigenze di configurazione: infatti non abbiamo avuto la possibilità di montare il ponteggio su tutto il volume della torre scenica, ma abbiamo dovuto concentrarlo su due muri, a circa 14 metri di distanza l uno dall altro e andare a sbalzo sulle parti laterali, dove abbiamo dovuto scavare. Roberto Vesentini Direttore generale Layher Michele Fusco Progettista consulente esterno Cobar Cesare Bianchi Tecnico Layher Giuseppe Festa Capo commessa Cobar Teresa Maietta Direttore vendite Layher Per questo specifico lavoro abbiamo utilizzato elementi standard della nostra produzione, tranne negli ancoraggi dove abbiamo previsto qualche piastra realizzata in carpenteria. Il materiale impiegato è tutto in acciaio zincato a caldo. Oltre ai requisiti tecnici, quali l altezza di 35 metri e la portata di carico di 500 chilogrammi al metro quadrato, Cobar ci ha richiesto anche di avere meno montanti e meno elementi possibili a terra, in modo che mentre si creava la struttura, si potesse lavorare ai solai inferiori. Questo per motivi di velocità di esecuzione delle opere. Quindi abbiamo dovuto creare due muri di ponteggio dalla larghezza di 2,57 metri l uno, distanziati circa 14 metri e lunghi 18 metri, contro i 20 totali di lunghezza della torre in quanto gli ultimi due sono stati fatti a sbalzo. Inoltre, al fine di riuscire a supportare i carichi previsti, abbiamo utilizzato montanti raddoppiati, in modo da aumentare la sezione di inerzia, mentre per incrementare la portata abbiamo collegato i due muri ogni 8-10 metri con tralicciate orizzontali. Da precisare, inoltre, che la relazione di calcolo (necessaria sempre per ponteggi la cui configurazione non rientri negli schemi tipo presenti nell Autorizzazioni Ministeriale, secondo D.LGS 81 del 9 Aprile 1956) è stata redatta da Luca Bergamin di ScaffStudio (Studio Tecnico Progettazione Ponteggi), della collaborazione del quale mi sono avvalso appunto per la stesura del progetto esecutivo. [126] costruzioni novembre 2009

6 FLOTTE&NOLEGGIO I nostri principali clienti sono i ponteggiatori, che a loro volta noleggiano o vendono i nostri prodotti. In genere, a parte lavori importanti come quello del Teatro di San Carlo, non noleggiamo direttamente. Ci capita di noleggiare anche in supporto a nostri clienti, per coprire eventuali picchi di lavoro. In ogni caso, sia nel post vendita sia nel post noleggio, offriamo una serie di servizi di assistenza tecnica e commerciale: dai corsi di aggiornamento teorici e pratici, alla consulenza tecnica, fino al progetto esecutivo, grazie alla competenza di oltre 30 ingegneri in Germania e quattro in Italia. Giuseppe Pappalardi Geometra Cobar È la prima volta che utilizziamo un multidirezionale sottoposto a carico e siamo davvero sorpresi delle sue prestazioni. Il sistema Layher, oltre a essere ideale per strutture non lineari, ha risposto in modo eccellente alle nostre esigenze, estremamente complesse sia in termini di portata richiesta, sia per la necessità di dover disporre di una minore quantità di materiale: infatti, se avessimo realizzato la stessa configurazione con il tubo giunto, avremmo ottenuto un ingombro notevolmente maggiore, a discapito della mobilità all interno della torre. Altro vantaggio riscontrato è la velocità di montaggio: il 90 per cento del ponteggio è stato montato in dieci giorni, il resto nei sette giorni successivi; al quattordicesimo giorno dall inizio delle operazioni avevamo già iniziato a sovraccaricare la struttura con il materiale risultante dalla demolizione. Siamo davvero soddisfatti, per la qualità del prodotto e soprattutto per il supporto tecnico fornitoci da Layher, che ha interamente curato il progetto del ponteggio, dall idea iniziale fino alla fase esecutiva. Presenza mondiale Un lungo percorso, all insegna dell evoluzione continua. Layher nacque nel 1945 a Eibensbach, nei pressi di Stoccarda, in Germania. Nel corso degli anni, grazie all innovazione costante dei prodotti e dei servizi, si è trasformata da impresa a conduzione familiare a importante realtà internazionale, tra i maggiori produttori di ponteggi al mondo, con circa dipendenti nei cinque continenti. La produzione, tuttora raccolta nella sede originaria, è contraddistinta da processi automatizzati altamente tecnologici ed è conforme alla norma Din En Iso 9001:2000 e ai severi requisiti previsti dalla normativa tedesca. La sussidiaria italiana, sorta nel 1994, da quattro anni si è affidata a Tüv Italia per definire il proprio sistema qualità. Non è tutto. Nell agosto 2007, oltre a essere diventata una società per azioni, ha inaugurato la nuova sede di Sommacampagna (VR), con un ampio magazzino logistico in grado di far fronte a ogni richiesta in tempi rapidi; la filiale è dotata anche di una sala dove si tengono i corsi di aggiornamento sulle novità normative e tecniche rivolti alla clientela e di un area dedicata alle esercitazioni, per mettere in pratica quanto appreso a livello teorico. LAVORI MONUMENTALI Restauro di beni culturali e realizzazione di opere edili pubbliche e private. Sono queste le specializzazioni di Cobar, la società unipersonale di Vito Matteo Barozzi che annovera nel suo portfolio lavori le ristrutturazioni di alcuni tra i più importanti monumenti italiani, come il Museo Nazionale di Reggio Calabria, il Teatro Petruzzelli di Bari e il complesso archeologico di Tivoli. La maggior parte delle opere eseguite sono state progettate sia da tecnici abilitati dipendenti della società, sia da professionisti esterni di lunga esperienza. La struttura operativa è composta invece da squadre di operai specializzati in settori specifici. costruzioni novembre 2009 [127]