Laboratorio di Costruzione dell Archite5ura I A. a.a. 2014/15. Prof. Sergio Rinaldi. sergio.rinaldi@unina2.it. LE SCALE: elementi per il progetto
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1 Dipar&mento di archite0ura e Disegno Industriale L. Vanvitelli Corso di Laurea Magistrale in Archite0ura Laboratorio di Costruzione dell Archite5ura I A a.a. 2014/15 Prof. Sergio Rinaldi sergio.rinaldi@unina2.it 03_03_ LE SCALE: elementi per il progetto
2 NOMENCLATURA DEGLI ELEMENTI
3 COMODITÀ D USO (FRUIBILITA )
4 Il dimensionamento Con queste tabelle possono essere determinate le caratteristiche della scala quali il numero di alzate e relativo valore, la profondità delle pedate, lo spazio necessario al suo sviluppo. È necessario tenere conto che si possono verificare delle tolleranze in più o in meno dei valori riportati. Se manca quindi il valore preciso ci si riferisce al valore più vicino, in eccesso o in difetto a seconda del caso.
5 La rappresentazione di progetto
6 Sistemi Costruttivi Scale in Cemento armato
7 Sistemi Costruttivi Scale in Cemento armato Realizzazione dei gradini: a) Soletta inclinata e gradini in muratura b) Gradini in c.a. gettato in opera
8 Sistemi Costruttivi Scale in legno e/o acciaio Tipologie strutturali Scala incastrata su due travi Scala incastrata tra muro e trave Scala a sbalzo da una trave Scala con gradini incastrati a parete Scala appoggiata su due travi Scala su trave centrale
9 Sistemi Costruttivi Sistemi di formazione dei gradini Scale in legno Con gradino appoggiato su due travi Con gradino a mensola Con gradino incastrato su due travi Con gradino sospeso
10 Sistemi Costruttivi Scale in acciaio Sistemi di formazione dei gradini Con gradino su doppio appoggio
11 Sistemi Costruttivi Sistemi di formazione dei gradini Scale in acciaio Con gradino su appoggio singolo centrale
12 Indicazioni normative Le normative Per le scale interne in abitazioni ad uso privato non esiste una normativa di riferimento a livello nazionale. Fino a poco tempo fa il Decreto Ministeriale n. 236 del suggeriva disposizioni per il dimensionamento delle scale prefabbricate o in muratura non ad uso pubblico, né per parti comuni, sia per le nuove costruzioni che per le ristrutturazioni. Ma le ASL locali,preposte al controllo per il rilascio dell abitabilità a seguito di una personale interpretazione, hanno introdotto a livello comunale delle regole integrative che hanno portato alla differenziazione in tutta Italia della normativa. A mettere ordine è intervenuto l UNI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione ) che con una commissione di esperti, ha stilato e pubblicato nel gennaio 1999 un documento articolato in 10 punti di riferimento fondamentale sia per i costruttori che per gli utilizzatori finali. Queste norme UNI non sono un Decreto Ministeriale e tanto meno una legge, però è certo che in caso di perizia o in qualsiasi situazione di contenzioso, esse verranno considerate come elemento discriminante con valore giuridico, perché rappresentano un punto di riferimento migliorativo in assoluto. Ecco cosa cambia Le norme di cui parliamo, riguardano le ultime novità in tema di dimensioni e di prestazioni per scale prefabbricate di legno e metallo. Sono escluse le scale prefabbricate in calcestruzzo. Le norme stabiliscono i minimi requisiti e diversificano l uso privato principale e l uso privato secondario. Questo in particolare corrisponde al collegamento di locali che non hanno bisogno del rilascio del documento di abitabilità come, cantine, taverne,mansarde, solai. Le misure delle scale rettilinee La larghezza di passaggio utile è di 80 cm per l uso privato principale, 60 cm per l uso privato secondario. La pedata deve essere almeno di 25 cm nell uso privato principale, 22 cm nell uso privato secondario. Il rapporto tra pedata e alzata deve rispettare la formula: passo (tra 62 e 64 cm) = 2 volte l alzata + la pedata. Questa formula consente di ottenere una scala comoda con un ingombro minimo.
13 Indicazioni normative Le rampe Ogni rampa di scala non deve esssere costituita da più di 15 gradini. Le alzate devono essere tutte uguali, tranne la prima ad inizio scala, che può essere inferiore in modo da introdurre al passo di salita della scala. I gradini di raccordo Nella variazione di direzione tra una rampa e l altra i gradini di raccordo devono Permettere l appoggio sicuro del piede garantendo la pedata minima di 25 cm per l uso principale, 22 cm per l uso secondario. Ringhiere,balaustre e parapetti L altezza minima delle ringhiere (sviluppo obliquo ), delle balaustre e dei parapetti (sviluppo orizzontale) deve essere di 100 cm per l uso principale e 90 cm per l uso secondario. In nessun punto deve poter passare una sfera di 10 cm di diametro. Per evitare l arrampicata su ringhiere,parapetti e balaustre la fascia di contenimento deve esssere posta almeno a 50 cm da terra e gli interspazi tra le fasce non devono superare 2 cm. Il passaggio sotto trave deve essere almeno di 200 cm.
14 LAB. DI COSTRUZIONE DELL'ARCHITETTURA I A a. a. 2007/08 Il progetto dei nodi ESERCIZIO n. 1 "Progetto di una scala" TEMA n. casa: 3.55 Tav. 1 Piante e sezioni 1/50 A Sezione A - A' 7B Sezione A - A' 0.00 B Sezione B - B' 3.55 A B a da cm 14 p
15 Il progetto dei nodi Parapetti e balaustre 1-2) balaustre pesanti in muratura o c.c.a. con gradino a vista 3) Idem con gradino mascherato 4) Parapetti con tubi e profilati e cristallo, metallo o legno compensato 5-6) Ringhiere in metallo con corrimano (profili verticali) 7-8) Idem profili orizzontali 1) Incassata collegata a getto 2) Tassellata e avvitata 5) Avvitata su piattina murata 6) Avvitata su distanziatore 7) Tassellata e avvitata su piattina 6-7) Saldata a ferro piatto murato 8) Passante.
16 Il progetto dei nodi Tipologie di ringhiere per scale in legno Un piantone per gradino due piantoni per gradino fascia A fasce 7,5 A fasce e piantoni Piantone principale Piantone intermedio
17 Il progetto dei nodi
18 Il progetto dei nodi
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