Dott. Mattia Lanzoni Dott. Giuseppe Castaldelli Responsabile scientifico Prof. Remigio Rossi

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1 Provincia di Ferrara Dipartimento di Biologia ed Evoluzione Università degli Studi di Ferrara MONITORAGGIO DEI CANALI ADDUTTORI DEL COMPRENSORIO DELLE VALLI DI COMACCHIO E FATTIBELLO IN RELAZIONE ALLA TUTELA DEL NOVELLAME (PRIMAVERA 2009) Ferrara, Dott. Mattia Lanzoni Dott. Giuseppe Castaldelli Responsabile scientifico Prof. Remigio Rossi

2 Premessa Nell ambito del Divieto Temporaneo di Pesca Sportiva Ricreativa, istituito con delibera C.P. 48/28274 del 24/05/01 per tutelare la rimonta di pesce novello nei canali adduttori delle Valli di Comacchio e nel comprensorio di Valle Fattibello, è stato effettuato un monitoraggio preliminare tramite l utilizzo di bilance fisse dislocate nel comprensorio. L accesso alle bilance per il monitoraggio è stato gentilmente concesso dalla Associazione capannisti e dai singoli proprietari. Area interessata dallo studio Lo studio ha interessato i canali strettamente riferiti al comprensorio vallivo di valle Fattibello, valle Spavola e valle Capre, situato a nord delle Valli di Comacchio. Si tratta di un area di circa 700 ha di superficie, caratterizzata da un continuo collegamento con il mare attraverso il canale Navigabile ed il canale Logonovo, che risente di apporti d acqua dolce da parte del canale Navigabile e del canale Fosse Foce, che scola parte del Mezzano. L area presenta batimetria estremamente disomogenea, da pochi centimetri ad un massimo di 3 metri nei canali sublagunari, con profondità media di circa 1 m. La variabilità morfologica dei fondali (sabbie, substrato duro, depositi di capulerio ecc.), unita alla presenza di barene, dossi e isolotti ed al collegamento con il mare, rendono tale comprensorio un area valliva potenzialmente idonea alla riproduzione della fauna ittica ed alla crescita del novellame. Modalità di campionamento Il monitoraggio è stato effettuato utilizzando 3 capanni da pesca dislocati lungo i canali adduttori Navigabile, Valletta e Sublagunare Fattibello, indicati come punti stazione, St.A, St.B e St.C, rispettivamente, e scelti sulla base di un gradiente di distanza dal mare. Le tre stazioni, sono quindi informative delle diverse condizioni ambientali che caratterizzano il percorso del novellame che si sposta dal mare a valle Fattibello Spavola ed in parte, lungo la direttrice che interessa anche il lavoriero Foce. Per completare la copertura spaziale del comprensorio, prima di iniziare i campionamenti era stato concordato l utilizzo di un quarto capanno, dislocato lungo l argine occidentale di Valle Fattibello. Tuttavia, per ragioni indipendenti dalla nostra volontà, il capanno non è stato reso disponibile. La Stazione A (capanno n.100, secondo la numerazione fornita dalla Associazione Italiana Pesca Sportiva e Ricreativa ) si trova all incile tra il canale Navigabile ed il canale Valletta; la Stazione B (capanno n.68, secondo la medesima numerazione), si trova sul canale Foce all altezza dell oasi Vallesina, la Stazione C (capanno Bettolino), corrisponde al capanno posto in riva sinistra del

3 canale Fosse Foce, in prossimità dell immissione in valle Fattibello, in località Bettolino (figura 1). Il campionamento è stato effettuato tra marzo e maggio, per un totale di 4 uscite e di due repliche per ogni stazione, corrispondente a un capanno. Figura 1. Area interessata dallo studio, in rosso sono indicate le stazioni di campionamento Per le operazioni di pesca si è scelto il tramonto, nella fascia oraria dalle 18 alle 23, in marea crescente, in luna calante o scuro di luna. Ad ogni campionamento è stata compilata una scheda di campo per la registrazione delle condizioni al contorno, dei dati abiotici più importanti, dell orario delle calate e delle misure biometriche degli esemplari catturati. Inoltre, durante ogni uscita, i principali parametri chimici e fisici della colonna d acqua sono stati misurati con sonda multiparametrica. Per ogni sessione di pesca sono state effettuate 10 pescate con bilancia servoassistita di 14x15 m di lato e montante maglia a diversa ampiezza, 12 mm parte esterna, 8 mm in quella mediana e 6 mm quella centrale, detta fissetta, con intervallo di tempo di min tra due calate.

4 Tutti gli esemplari catturati in ogni calata, sono stati conservati in ghiaccio in contenitori in materiale plastico etichettati, e fissati con formalina al 10% entro 12 ore dalla cattura. Su ogni campione, è stato effettuato il riconoscimento tassonomico delle specie ed il conteggio numerico degli esemplari per ogni specie. Di ogni esemplare è stata misurate la lunghezza con calibro a risoluzione millimetrica (figura 2 3 ). Nel caso di campioni ad elevato numero di esemplari della stessa specie, le misure di lunghezza sono state effettuate su un sub campione random di venti individui per specie. Complessivamente sono stati raccolti ed esaminati 60 campioni. Figura 2, 3. Riconoscimento tassonomico e misure biometriche su campioni di fauna ittica e gamberi. Risultati 1. Caratterizzazione delle acque Le condizioni di marea, la velocità di corrente e i principali parametri chimico fisici della colonna d acqua (profondità, temperatura, salinità, ossigeno disciolto e ph), rilevati in ogni stazione di campionamento, utilizzando una sonda multiparametrica Idronaut, mod. Ocean Seven 316, ed un correntometro ad elica, sono riportati nella seguente tabella: Capanno Data ora iniz. marea vel. cor. cm/sec prof. m temp. C salinità g/kg O2% ph bettolino 25/03/ uscente/cambio 35 0,5 11,6 18,6 133,1 7, /04/ entrante 11 1,0 19,2 18,1 96,8 7, /04/ entrante 14 0,6 18,3 19,0 105,0 7, /04/ cambio/entrante 8 0,9 18,6 6,9 136,0 7, /04/ cambio/entrante 12 0,5 17,1 9,2 148,6 7,9 bettolino 07/05/ morto d'acqua 2 0,6 20,5 12,2 128,9 7,8 Tabella 1

5 2. Censimento delle specie ittiche Complessivamente sono stati pescati 3706 individui, per un totale di 22 specie ittiche ed 1 specie di crostacei. Di queste, 3 sono risultate alloctone, carpa, pseudorasbora e carassio (Tabella 2), tutte specie di acque dolci che, dall adiacente canale Navigabile possono spostarsi nei canali adduttori in particolari condizioni idrologiche (piene) e mareali (cambio di marea e marea calante). Tra le specie ittiche censite, di particolare interesse commerciale sono anguilla, 4 specie di mugilidi (cefalo, muggine calamita, muggine dorato e muggine musino), orata, latterino, passera, sogliola e gallinella, o capone. Tra quelle, invece, di particolare interesse conservazionistico, su cui sono in vigore vincoli di salvaguardia, compaiono ghiozzetto cenerino e ghiozzetto di laguna, entrambi di interesse comunitario (Direttiva 92/43/CEE) e riportati nella Convenzione di Berna. Sono stati catturati anche esemplari di nono, su cui sono in vigore gli stessi vincoli di salvaguardia applicati per le due specie di ghiozzi, ed esemplari di pesce ago di rio, rientrante come vulnerabile sia nella lista rossa dei pesci d acqua dolce indigeni d Italia sia nella Convenzione di Berna. Nome comune Gamberetto Anguilla Acciuga Latterino Cefalo Muggine calamita Muggine dorato Muggine musino Orata Ghiozzetto di laguna Ghiozzetto cenerino Ghiozzo nero Ghiozzo paganello Ghiozzo go Passera Sogliola Cappone gallinella Nono Pesce ago Pesce ago di rio Pseudorasbora Carassio Carpa Nome scientifico Palaemon s.p. Anguilla anguilla Engraulis encrasicholus Atherina boyeri Mugil cephalus Liza ramada Liza aurata Lisa saliens Sparus auratus Knipowitschia panizzae Pomatoschistus canestrini Gobius niger jozo Gobius paganellus Zosterisessor ophiocephalus Platichthys flesus italicus Solea vulgaris Trigla lucerna Aphanius fasciatus Syngnathus acus Syngnathus abaster Pseudorasbora parva Carassius auratus Ciprynus carpio

6 Tabella 2. Lista tassonomica delle specie censite, in arancione è segnalata l unica crostaceo di interesse piscatorio, in giallo le specie alloctone. Dal punto di vista quantitativo, le specie più pescate (in ordine decrescente) sono gamberetto, latterino e acciuga. Le altre specie, anche se sempre tutte presenti nelle sessioni di campionamento, sono state pescate in quantità molto inferiori. Nel grafico 1 sono evidenziati i quantitativi totali degli individui pescati per ogni stazione; risulta evidente come il Capanno n.68 (St. B), situato in posizione intermedia tra il Capanno n.100 (St. A) e il Capanno Bettolino (St. C), risulti la stazione più pescosa (1068 individui campionati), rispetto alle Stazioni A (586 individui) e C (339 individui). Tuttavia, non sono state evidenziate differenze particolarmente significative nella composizione qualitativa dei popolamenti ittici delle tre stazioni. Sebbene questo dato meriti di essere ulteriormente approfondito in altri periodi, non risulta inaspettato, in relazione alle dimensioni contenute del comprensorio Fattibello Spavola, tali da facilitare la circolazione della fauna ittica e da determinare quindi una distribuzione pressoché omogenea. In Tabella 3 sono invece riportate, per ogni singola specie, le quantità totali di pescato divise per taglia (minima, massima, media) e le misure minime di pesca consentite per ciascuna specie, secondo la Normativa Regionale Inerente l Esercizio della Pesca nelle Acque Interne e dall art. 87 del DPR 2/10/1968 n

7 tot. individui pescati bettolino cap. 68 cap. 100 Grafico 1. Totale del numero di individui pescati per stazione di monitoraggio, primavera SPECIE TOTALE LUNGHEZZA cm n. MIN MAX MED misura min. Gamberetto ,0 7,1 3,8 np Latterino 950 3,1 9,7 4,4 np Acciuga 659 1,2 11,4 8,0 9 Muggine calamita 83 2,2 38 6,9 20 Muggine dorato 63 1,9 31,5 10,4 20 Sogliola 57 1,3 24,2 4,4 20 Muggine musino 48 3,0 25,6 13,0 20 Ghiozzo cenerino 28 1,1 6,2 3,7 protetto Ghiozzo di laguna 24 1,1 4,8 3,1 protetto Orata 22 3,4 4,5 3,7 24 Passera 19 3,1 9,4 5,5 12 Ghiozzo Nero 16 6,0 9,8 7,5 12 M. cefalo 13 2,9 31,2 8,8 20 Ghiozzo paganello 7 4,9 8,6 5,4 12 Nono 6 3,7 4,1 3,2 protetto Pesce ago di rio 4 1,6 9,6 3,6 protetto Capone/gallinella 4 3,5 3,7 2,7 7 Anguilla 3 20,5 23,2 14,6 30 Ghiozzo Gò 3 6,9 13,8 6,9 12 Pesce ago 2 0,7 0,7 0,7 np Tabella 3. Quantità totale di pescato, taglie massime, medie, minime e le relative misure minime di pesca consentite, per singola specie.

8 Dalla Tabella 3 si può notare come ben 12 specie presentino una taglia media inferiore alla taglia minima di cattura imposta dai regolamenti. Per queste specie, di valore sia per il commercio che per la pesca sportiva, l analisi delle distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza degli esemplari catturati, mette in risalto un elevata percentuale (in tutti i casi superiore al 95%) di individui catturati al di sotto delle taglie minime consentite. A titolo di esempio sono riportati i grafici della distribuzione di frequenza di classi di lunghezza per orata, passera, sogliola e mugilidi (cefalo, calamita, dorato e musino; grafico 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8). Le medesime considerazione possono essere fatte anche per le altre specie (grafici non riportati), anche se nel caso di gallinella/capone e anguilla va tenuto in considerazione l esiguo numero di esemplari pescati (rispettivamente 4 e 3). Grafico 2. Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di orata catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura.

9 Grafico 3 Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di passera catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura Grafico 4 Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di sogliola catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura

10 Grafico 5 Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di cefalo catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura Grafico 6 Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di muggine calamita catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura

11 Grafico 7 Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di muggine dorato catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura Grafico 8 Distribuzioni di frequenza delle classi di lunghezza di muggine musino catturati nelle tre stazioni campione; la linea blu indica la taglia minima di cattura

12 3. Censimento dei capanni In base alla cartografia satellitare è stato possibile censire i capanni da pesca complessivamente presenti nell area in esame. Sono stati contati 100 capanni da pesca, dislocati su entrambe le sponde dei canali adduttori Valletta, Sub. Lagunare Fattibello e Foce, ad una distanza media, l uno dall altro, di circa m. I capanni da pesca presenti sull argine ovest di valle Fattibello non sono stati considerati in tale conteggio, in quanto non interessati dal citato vincolo. Considerazioni ed ipotesi gestionali In base ai risultati ottenuti durante la campagna di monitoraggio, è possibile esprimere alcune considerazioni preliminari sulla gestione della pesca sportiva con capanno in relazione ai possibili impatti sulle specie ittiche e sul novellame: la maglia della fissetta, di 6 mm, al momento dell issata, a causa della tensione superficiale del dell acqua e della presenza di muco, diviene un vero e proprio telo, privo di soluzioni di continuità. Ciò impedisce al novellame di numerose specie, anche se di dimensioni molto ridotte (3 5 cm di lunghezza totale), di passare dalle maglie (figura 5). Questo fenomeno, interessa negativamente il novellame di taglia molto ridotta, inferiore a 4 cm di lunghezza, che rimanendo sul telo è spesso ucciso dalle azioni di raccolta del pescato tramite guadino. Indipendentemente dalle maglie della fissetta, questa azione del guadino è sembrato essere particolarmente impattante sia sul novellame di pesci piatti (sogliola e passera) sia su altre specie particolarmente pregiate come mugilidi e orata (figura 6). Potrebbe essere interessante effettuare stime di mortalità di tale novellame in relazione alle citate modalità di recupero dalla rete; il numero dei capanni che pescano all interno dell area interessata è elevato, e con alta densità, essendo generalmente distanziati solo metri l uno dall altro e disposti su entrambe le sponde dei canali adduttori. In caso di pesca esercitata in contemporanea, questa distribuzione può determinare un vero e proprio sbarramento per le specie in transito (figura 4). Nell ottica di un miglioramento della pesca con capanno, finalizzato a minimizzare l impatto sulle specie ittiche ed sul novellame, si propongono i seguenti temi di discussione ed approfondimento sperimentale, utili per la definizione di strategie migliorative: aumento della maglia della fissetta e/o utilizzo di rete in nylon che, a differenza di quella attualmente impiegata, ridurrebbe la formazione di un film acquoso continuo tra le maglie;

13 istituzione di un divieto permanente di pesca, in due fasce orarie che vanno da 1 ora prima a 1 ora dopo l alba 1 e da ora prima a 1 ora dopo il tramonto, finalizzato principalmente alla protezione del novellame di pesci piatti; istituzione di obbligo di pesca alternata, al fine di prevenire un eventuale impatto negativo che potrebbe verificarsi in caso di esercizio contemporaneo delle reti, la cui densità è molto alta; attuazione di un programma continuativo di monitoraggio, in accordo con l Associazione capannisti e con i privati, per l acquisizione continua di dati finalizzata al loro trasferimento in tempo reale alle Istituzioni ed Organi competenti per l eventuale adeguamento delle norme; in compensazione e dopo ulteriori approfondimenti, attuazione di un calendario di pesca, aggiornato di anno in anno in base alle evidenze sperimentali, ed eventualmente aperto in alcuni fine settimana del periodo primaverile.

14 Figura.4. Capanni da pesca lungo il canale sub lagunare Fattibello Figura 5. Particolare della fissetta al momento dell issata; in rosso sono cerchiati un esemplare di passera ed esemplari di acciuga e novellame di cefalo.

15 Figura 6. Esemplari di novello di orata e muggine calamita, rispettivamente inferiori a 5 e 3 cm di lunghezza, pescati nella stazione Bettolino.

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