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1 REGISTRO ANTINCENDIO (ex art 5 D.P.R 12/01/1998 n. 37) Prof... STRUTTURA LOCALIZZAZIONE RE SS PP OO NN SS AA BB I LL EE DD EE LL LL EE EE MM EE RR GG EE NN ZZ EE A TT TT II VV II TT ÀÀ DD II SSO RR VV EEG LL II AA NN ZZ AA EE SS EEG UU II TT AA SS UU LL LL AA BB AA SS EE DD EE II PP RRO TTO CCO LL LL II TT EE CC NN II CC II PP RR EE DD II SS PPO SS TT II,, II LL LL UU SS TT RR AA TT II EE FFO RR NN II TT II AA LL LL II NN CC AA RR IICC AA TTO

2 PREMESSE Si riportano le norme e le definizioni riguardanti l istituzione del registro antincendio, la tipologia dei protocolli previsti e l indicazione dei soggetti cui è fatto obbligo del mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature ed impianti antincendio. DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA n. 37 DEL 12/01/1998 Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Omissis Art. 5. Obblighi connessi con l'esercizio dell'attività. 1. Gli enti e i privati responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi hanno l'obbligo di mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature e le altre misure di sicurezza antincendio adottate e di effettuare verifiche di controllo ed interventi di manutenzione secondo le cadenze temporali che sono indicate dal comando nel certificato di prevenzione o all'atto del rilascio della ricevuta a seguito della dichiarazione di cui all'articolo 3, comma 5. Essi provvedono, in particolare, ad assicurare una adeguata informazione e formazione del personale dipendente sui rischi di incendio connessi con la specifica attività, sulle misure di prevenzione e protezione adottate, sulle precauzioni da osservare per evitare l'insorgere di un incendio e sulle procedure da attuare in caso di incendio. 2. I controlli, le verifiche, gli interventi di manutenzione, l'informazione e la formazione del personale, che vengono effettuati, devono essere annotati in un apposito registro a cura dei responsabili dell'attività. Tale registro deve essere mantenuto aggiornato e reso disponibile ai fini dei controlli di competenza del comando. 3. Ogni modifica delle strutture o degli impianti ovvero delle condizioni di esercizio dell'attività, che comportano una alterazione delle preesistenti condizioni di sicurezza antincendio, obbliga l'interessato ad avviare nuovamente le procedure previste dagli articoli 2 e 3 del presente regolamento. EDIZIONE

3 DECRETO MINISTERIALE DEL 10 MARZO 1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell emergenza nei luoghi di lavoro Omissis Articolo 4 - Controllo e manutenzione degli impianti e delle attrezzature antincendio 1. Gli interventi di manutenzione ed i controlli sugli impianti e sulle attrezzature di protezione antincendio sono effettuati nel rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari vigenti, delle norme di buona tecnica emanate dagli organismi di normalizzazione nazionali ed europei o, in assenza di dette norme di buona tecnica, delle istruzioni fornite dal fabbricante e/o dall installatore Generalità Controlli e manutenzione sulle misure di protezione antincendio Tutte le misure di protezione antincendio previste: - per garantire il sicuro utilizzo delle vie di uscita; - per l estinzione degli incendi; - per la rivelazione e l allarme in caso di incendio; Allegato VI devono essere oggetto di sorveglianza, controlli periodici e mantenute in efficienza Definizioni Ai fini del presente decreto si definisce: - SORVEGLIANZA: controllo visivo atto a verificare che le attrezzature e gli impianti antincendio siano nelle normali condizioni operative, siano facilmente accessibili e non presentino danni materiali accertabili tramite esame visivo. La sorveglianza può essere effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni. - CONTROLLO PERIODICO: insieme di operazioni da effettuarsi con frequenza almeno semestrale, per verificare la completa e corretta funzionalità delle attrezzature e degli impianti. - MANUTENZIONE: operazione od intervento finalizzato a mantenere in efficienza ed in buono stato le attrezzature e gli impianti. EDIZIONE

4 - MANUTENZIONE ORDINARIA: operazione che si attua in loco, con strumenti ed attrezzi di uso corrente. Essa si limita a riparazioni di lieve entità, abbisognevoli unicamente di minuterie e comporta l impiego di materiali di consumo di uso corrente o la sostituzione di parti di modesto valore espressamente previste. - MANUTENZIONE STRAORDINARIA: intervento di manutenzione che non può essere eseguita in loco o che, pur essendo eseguita in loco, richiede mezzi di particolare importanza oppure attrezzature o strumentazioni particolari o che comporti sostituzioni di intere parti di impianto o la completa revisione o sostituzione di apparecchi per quali non sia possibile o conveniente la riparazione. Omissis 6.4. Attrezzature ed Impianti di protezione antincendio Il datore di lavoro (*) è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio. Il datore di lavoro (*) deve attuare la sorveglianza, il controllo e la manutenzione delle attrezzature ed impianti di protezione antincendio in conformità a quanto previsto dalle disposizioni legislative e regolamentari vigenti. Scopo dell attività di sorveglianza, controllo e manutenzione è quello di rilevare e rimuovere qualunque causa, deficienza, danno od impedimento che possa pregiudicare il corretto funzionamento ed uso dei presidi antincendio. L'attività di controllo periodica e la manutenzione deve essere eseguita da personale competente e qualificato. Di seguito sono riportati altresì i protocolli tecnici relativi alla sorveglianza, la cui attività è effettuata dal personale normalmente presente nelle aree protette dopo aver ricevuto adeguate istruzioni. (*) compiti attribuiti per delega dal datore di lavoro al responsabile delle emergenze. EDIZIONE

5 01) PORTE, PORTONI E SEGNALETICA DIREZIONALE E DELLE USCITE SORVEGLIANZA MENSILE GENERALITÀ il cartello con segnalazione di uscita/uscita d'emergenza, ove previsto, è presente e visibile; i percorsi di esodo verso le porte di uscita e/o uscita di emergenza sono sgombri; UNI (*) PORTE TAGLIAFUOCO (REI) sono regolarmente chiuse (ove previsto); non presentano fessurazioni e scardinamenti nelle pareti; ; sono sgombre da ostacoli e non bloccate in posizione di apertura con l'impiego di dispositivi non automatici impropri, quali catenelle, cunei o qualsiasi peso ferma porta; le maniglie e relativo scrocco delle porte tagliafuoco R.E.I. sono regolarmente funzionanti; il maniglione antipanico delle porte tagliafuoco, ove presente, è regolarmente efficiente; il congegno di autochiusura delle porte R.E.I, ove presente, è regolarmente efficiente; cardini, cerniere e fermo a terra delle porte tagliafuoco sono regolarmente efficienti; le guarnizioni intumescenti di tenuta sono regolarmente fissate rispettivamente al telaio e all'anta; (*) PORTE E PORTONI (NON REI) il maniglione antipanico delle porte, ove presente, è regolarmente efficiente; le porte di caposcala o verso l'esterno, nonché quelle intermedie (disimpegni, corridoi,etc.) sono sgombre da ostacoli; (*) le porte di caposcala o verso l'esterno, nonché quelle intermedie (disimpegni, corridoi,etc.) sono regolarmente apribili e non chiuse a chiave o altrimenti bloccata; SEGNALETICA VIE DI ESODO la segnaletica direzionale e delle uscite è presente e ben visibile; le tavole UBICATIVE sono presenti, visibili e leggibili (*) (*) - D.Lgs. n. 626/94 - D.P.R. n. 547/55 e DM 10/marzo/98 EDIZIONE

6 02) ESTINTORI PORTATILI E/O CARRELLATI SORVEGLIANZA MENSILE l'estintore è presente e segnalato con apposito cartello, (secondo quanto prescritto dal D.P.R. n. 524 dell'8 giugno 1982 e successivi aggiornamenti), recante la dicitura "estintore" e/o "estintore N..."; l'estintore è chiaramente visibile, immediatamente utilizzabile e l'accesso allo stesso è libero da ostacoli; l'estintore risulta manomesso o mancante di parte di esso, quale ad esempio il tubo e la lancia; i contrassegni distintivi sono esposti a vista e sono ben leggibili; l'indicatore di pressione, se presente, indica un valore di pressione compreso all'interno del campo verde; l'estintore presenta anomalie quali ugelli ostruiti, perdite, tracce di corrosione, sconnessioni o incrinature dei tubi flessibili ecc.; l'estintore è esente da danni alle strutture di supporto e alla maniglia di trasporto; il cartellino di manutenzione è presente sull apparecchio ed è correttamente compilato. la sicura apposta sugli organi di azionamento dell estintore risulta sigillata per esempio a mezzo di un filo metallico munito di piombo; UNI 9494 p. 5.1 UNI 3/2 p. 5.3 UNI 9494 p. 5.1 UNI 9492 p ESTINTORI CARRELLATI l'estintore è esente da danni ai mozzi ed ai cuscinetti delle ruote ed ha ruote perfettamente funzionanti; lo stato del fissaggio ruote-mozzi è buono; il traino è efficiente; UNI 9494 p. 5.1 EDIZIONE

7 2.3 ESTINTORI PORTATILI E/O CARRELLATI ONTROLLO SEMESTRALE I presenti controlli, oltre a quanto previsto per la fase di sorveglianza, comprendono le verifiche delle norme di buona tecnica dirette a garantire l efficienza operativa degli apparecchi di estinzione. VERIFICA MEDIANTE PESATA: della carica della bombola di anidride carbonica per la pressurizzazione degli estintori (a base d'acqua, a polvere, a schiuma, ecc.); della carica degli estintori ad anidride carbonica; della carica degli estintori a pressione permanente e le bombole di gas nei quali una perdita dell'1% della massa totale dell'estintore o della bombola di gas produce una perdita di pressione non maggiore del 10% della pressione di esercizio alla temperatura di 20 + o - 2 C. VERIFICA MEDIANTE MISURA DELLA PRESSIONE INTERNA UNI 9492 p ALLA TEMPERATURA DI 20 ± 2 C (per gli estintori a pressione permanente e per le bombole di gas) a mezzo di una presa che consenta di verificare direttamente la pressione interna con l'ausilio di un apparecchio di misura indipendente. Tale presa deve essere munita di tappo di chiusura; a mezzo di un indicatore di pressione, fìsso sull'involucro dell'estintore, il cui buon funzionamento deve poter venire verificato indipendentemente; UNI 9492 p ALTRE VERIFICHE effettuazione del serraggio del raccordo ruote-mozzi; effettuazione lubrificazione degli elementi rotanti; compilazione del cartellino di manutenzione con punzonatura della data di effettuazione del controllo ed apposizione della propria firma. EDIZIONE

8 REVISIONE ESTINTORI La periodicità della revisione è funzione del tipo di estinguente ed è prevista dalla norma UNI 9994 secondo le seguenti cadenze : TIPOLOGIA ESTINTORE FREQUENZA MASSIMA PER LA REVISIONE (MESI) Polvere 36 Acqua o Schiuma 18 Anidride Carbonica CO2 60 Idrocarburi alogenati 72 UNI La revisione consiste nell esecuzione di tutte le fasi della Sorveglianza e del Controllo, nonché delle altre verifiche per accertare la persistente conformità al prototipo omologato, la funzionalità di tutte le parti, la perfetta taratura e il buono stato di efficienza e di conservazione, così come previsto dalle norme UNI in questione. COLLAUDO Consiste in una misura di prevenzione atta a verificare la stabilità del recipiente con le frequenze sotto riportate Serbatoio estintore bombole co2/azoto < lt.5 Bombole CO2 - Azoto > lt.5 Serbatoio collaudato I.S.P.E.S.L (a CO2 o diametro >60cm) Prova idrostatica a 3.5 Mpa per 1 minuto ogni 6 anni Prova idrostatica a 25 Mpa per 1 minuto ogni 6 anni Ricollaudo I.S.P.E.S.L. ogni 5 anni Ricollaudo I.S.P.E.S.L. ogni 5 anni D.M (*) (*) corretto con DM 7/07/83 Il Decreto Ministeriale del 19/04/2001 prevede il ricollaudo I.S.P.E.S.L. ogni 10 anni anche per le bombole da 0,5 a 5 litri. Le fasi di Controllo, Revisione e Collaudo sono di pertinenza di PERSONALE ESPERTO. L'utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza degli estintori mediante l esecuzione delle operazioni proprie della fase di Sorveglianza. NORMATIVA di RIFERIMENTO o D.M e D.M alleg. V o UNI 9492, UNI 9494, UNI 3/2 EDIZIONE

9 3) SISTEMI FISSI AUTOMATICI DI RILEVAZIONE, DI SEGNALAZIONE E DI ALLARME DI INCENDIO (sistemi costituiti da rilevatori puntiformi di fumo e calore, nonché di pulsanti di segnalazione manuale) Per gli impianti fissi di estinzione antincendio con alimentazione idrica automatica, l'utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza, che rimangono sotto la sua responsabilità anche esistendo il servizio di ispezione periodica da parte della installatrice o di altro organismo autorizzato; l utente, a tale scopo, deve provvedere (U- NI 9795 appendice A1) : o o o alla continua sorveglianza dell impianto alla sua manutenzione, richiedendo in particolare le necessarie istruzioni alla ditta installatrice. a fare eseguire come minimo le ispezioni di seguito specificate. Per la sorveglianza non esiste una periodicità obbligatoria, ma si può iniziare con controlli più frequenti (es. mensili) sino a diradarli o intensificarli secondo il risultato delle manutenzioni, mentre per le ispezioni sono previsti controlli due volte l'anno (UNI 9795 appendice A2), con intervallo non minore di 5 mesi, che hanno lo scopo di verificare lo stato di efficienza dell impianto e la conformità alla norma. EDIZIONE

10 SORVEGLIANZA MENSILE sono intervenute variazioni (a vista) nel sistema di rivelazione di cui trattasi (es. numero di rilevatori fuori uso, deficienze del sistema,etc); UNI 9795 Append A sono intervenute variazioni (a vista) nell'area sorvegliata (ristrutturazioni, variazioni di attività, etc.) rispetto a quanto esistente all'origine; UNI 9795 Append A secondo la dichiarazione del responsabile del locale o dei locali, nell'area sorvegliata, i materiali combustibili sono, per tipologia e stima quantitativa, quelli esistenti all'origine; nell'area sorvegliata i materiali presenti (combustibili e non) sono sistemati in modo tale da essere in ogni punto ad una distanza dal soffitto (piano e senza travi) non meno di 50 cm; UNI 9795 P UNI 9795 p in relazione alla tipologia del rilevatore, la spia luminosa è indicativa di essere "attiva"; UNI 9795 p i pulsanti d'allarme incendio sono visibili e facilmente raggiungibili; UNI 9795 p i pulsanti d'allarme incendio, protetti con vetrino, è presente un martelletto per la rottura del medesimo; UNI 9795 p gli avvisatori di allarme ottico, interni ed esterni, sono presenti e visibili; i dispositivi e le sirene di allarme sonoro, interno ed esterno (ove previsto), sono presenti; UNI 9795 p i dispositivi e le sirene di allarme sonoro, sia interno che e- sterno (ove previsto), non presentano danneggiamenti; tutti i dispositivi collegati quali per es. quelli relativi alla chiusura porte sono funzionanti; UNI RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 e D.P.R. n. 547/55 - DM 10/marzo/98 - UNI 9795 EDIZIONE

11 ISPEZIONI 2 VOLTE ALL ANNO (con intervallo non minore di 5 mesi) Le ispezioni comprendono tutti i controlli previsti per la fase di sorveglianza e, come minimo, quelli di seguito specificati tendenti a : simulare guasti; UNI 9795 Append A1 accertare il regolare funzionamento dell'impianto attraverso la verifica dei singoli circuiti, la simulazione delle procedure attivate dall'unità centrale, la verifica degli automatismi per attivare lo sbocco delle porte e serrande tagliafuoco, etc ; accertare l'efficienza della centralina di segnalazione e di controllo ed il regolare funzionamento del pannello sinottico; accertare il regolare funzionamento del sistema di alimentazione ordinario e di emergenza, delle batterie e carica batterie; UNI 9795 Append A1 UNI 9795 p UNI 9795 p accertare il funzionamento del combinatore telefonico; UNI 9795 p valutare l'efficienza del sistema soprattutto di quelle parti interessate da interventi eseguiti a seguito di precedenti guasti; UNI 9795 Append A1 RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 e D.P.R. n. 547/55 - DM 10/marzo/98 - UNI UNI EN 54 EDIZIONE

12 04) ALIMENTAZIONI IDRICHE PER IMPIANTI AUTO- MATICI ANTINCENDIO Per gli impianti fissi di estinzione antincendio con alimentazione idrica automatica, l'utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza, che rimangono sotto la sua responsabilità anche esistendo il servizio di ispezione periodica da parte della installatrice o di altro organismo autorizzato; l utente, a tale scopo, deve provvedere (UNI 9490 punto 8): o o o alla continua sorveglianza dell impianto alla continua sorveglianza dell impianto a fare eseguire come minimo le ispezioni di seguito specificate Per la sorveglianza non esiste una periodicità obbligatoria, ma si può iniziare con controlli più frequenti (es. mensili) sino a diradali o intensificarli secondo il risultato delle manutenzioni, mentre per le ispezioni sono previsti controlli due volte l'anno (UNI 9490 punto 9.1.1), con intervallo non minore di 5 mesi, che hanno lo scopo di verificare lo stato di efficienza dell impianto e la conformità alla norma EDIZIONE

13 04) ALIMENTAZIONI IDRICHE PER IMPIANTI AUTO- MATICI ANTINCENDIO (serbatoio a gravità pompe e serbatoi di accumulo acquedotto con pompe e serbatoi di disgiunzione serbatoi a pressione) SORVEGLIANZA MENSILE l'impianto presenta anomalie quali perdite da raccordi; l'impianto presenta anomalie quali tracce di corrosione o incrinature della verniciatura; l'impianto ha subito urti accidentali che hanno causato danni evidenti alle tubazioni; l'impianto è esente da danni o anomalie alle strutture di supporto; l'impianto presenta il bloccaggio dei chiusini ivi esistenti; l'attacco per le autopompe dei Vigili del fuoco è accessibile; l'attacco per le autopompe dei Vigili del fuoco è provvisto di tappi di protezione e di catenelle di ancoraggio; i cartelli o le iscrizioni di segnalazione degli attacchi per le autopompe dei Vigili del fuoco sono visibili e leggibili; il livello dell'acqua nei serbatoi è quello massimo previsto; la valvola a galleggiante è funzionante; l'acqua nei serbatoi presenta vegetazione e materiali in sospensione; controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio; il funzionamento della valvola di intercettazione è regolare; il funzionamento della valvola del non ritorno e del rubinetto di controllo tenuta della valvola di non ritorno è regolare; il livello dell'olio lubrificante nel motore, quello del carburante e quello dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe è regolare; il funzionamento del manometro e del pressostato collegato ad allarme sonoro ed acustico è regolare il locale pompe è pulito e sgombro da qualsiasi materiale e- straneo; il cartello di divieto di accesso al locale pompe è presente, visibile e leggibile; la luce di emergenza del locale pompe è funzionante; UNI 9490 p. 4.5 UNI 9490 p UNI 9490 p UNI 9490 p UNI 9490 p UNI 9490 p RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 e D.P.R. n. 547/55 - DM 10/marzo/98 - UNI 9490 EDIZIONE

14 ISPEZIONI 2 VOLTE ALL ANNO (con intervallo non minore di 5 mesi) Le ispezioni comprendono tutti i controlli previsti per la fase di sorveglianza e, come minimo, quelli di seguito specificati. ISPEZIONI PERIODICHE Specificazioni generali L impianto di alimentazione idrica automatica antincendio in esercizio, sottoposto ad ispezione, è efficiente e conforme alla norma uni 9490 p Operazioni comuni Per tutti i tipi di impianto durante l'ispezione devono essere eseguite le seguenti operazioni : esame generale dell'interno impianto (comprese le alimentazioni) allo scopo di verificare lo stato apparente di tutti i componenti; rilevamento delle pressioni in uscita e prova di funzionamento di eventuali segnalatori di allarme; prova di tenuta di tutte le valvole di non - ritorno; controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio; verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature Operazioni per serbatoi a gravità Devono essere eseguite le seguenti operazioni: verifica dello stato dei serbatoi; verifica del livello e delle condizioni dell acqua nei serbatoi; prove di funzionamento degli indicatori di livello, del rincalzo o reintegro e delle relative valvole a galleggiante, nonché di ogni altra apparecchiatura ausiliaria. uni 9490 p uni 9490 p EDIZIONE

15 Operazioni per pompe Devono essere eseguite le seguenti operazioni: verifica dello stato delle vasche o dei serbatoi di accumulo o disgiunzione, del livello e delle condizioni dell'acqua in questi e prove di funzionamento dei relativi indicatori di livelli, rincalzi o reintegri e delle loro valvole a galleggiante e apparecchiature ausiliarie; verifica del livello e prova di funzionamento del rincalzo, dei dispositivi di controllo ed eventuali regolatori di livello dei serbatoi di adescamento di pompe installate soprabattente; prova di avviamento automatico e funzionamento delle pompe; il funzionamento delle motopompe deve essere protratto per non meno di 30 min; prova di riavviamento manuale delle pompe, con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l'arresto. Si dovrà verificare il livello dell'olio lubrificante nel motore, quello del carburante e quello dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe, effettuando i relativi rabbocchi, se necessari, nonché la densità dell'elettrolita stesso mediante densimetro. Se la densità di questo risulta insufficiente, anche se il funzionamento dell'apparecchio di ricarica è regolare, la batteria dovrà essere immediatamente sostituita uni 9490 p Operazioni per serbatoi a pressione Devono essere eseguite le seguenti operazioni: prove di funzionamento delle alimentazioni d'acqua e d'aria compressa, nonché dei relativi dispositivi automatici di controllo; prove di funzionamento delle valvole di sicurezza. uni 9490 p RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 e D.P.R. n. 547/55 - DM 10/marzo/98 - UNI 9795 EDIZIONE

16 05) IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE AUTOMATICI A PIOGGIA (SPRINKLER) Per gli impianti fissi di estinzione antincendio con alimentazione idrica automatica, l'utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza, che rimangono sotto la sua responsabilità anche esistendo il servizio di ispezione periodica da parte della installatrice o di altro organismo autorizzato; l utente, a tale scopo, deve provvedere (UNI 9489 punto 15.1): o o alla continua sorveglianza dell impianto alla sua manutenzione, richiedendo in particolare le necessarie istruzioni alla ditta installatrice o a fare eseguire come minimo le ispezioni di seguito specificate Per la sorveglianza non esiste una periodicità obbligatoria, ma si può iniziare con controlli più frequenti (es. mensili) sino a diradali o intensificarli secondo il risultato delle manutenzioni, mentre per le ispezioni sono previsti controlli due volte l'anno (UNI 9489 punto ), con intervallo non minore di 5 mesi, che hanno lo scopo di verificare lo stato di efficienza dell impianto e la conformità alla norma. EDIZIONE

17 05) IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE AUTOMATICI A PIOGGIA (SPRINKLER) SORVEGLIANZA MENSILE l'impianto presenta anomalie quali perdite da raccordi o perdite dagli ugelli; l'impianto presenta anomalie quali tracce di corrosione o incrinature della verniciatura; l'impianto ha subito urti accidentali che hanno causato danni evidenti agli ugelli o alle tubazioni; l'impianto è esente da danni o anomalie alle strutture di supporto; l'impianto presenta il bloccaggio dei chiusini ivi esistenti; l'attacco per le autopompe dei Vigili del fuoco è accessibile; l'attacco per le autopompe dei Vigili del fuoco è provvisto dei tappi di protezione e delle catenelle di ancoraggio; i cartelli o le iscrizioni di segnalazione degli attacchi per le autopompe dei Vigili del fuoco sono visibili e leggibili; UNI 9489 UNI 9489 p UNI 9490 p. 4.5 (*) UNI 9489 p Devono essere eseguiti anche i seguenti controlli così come previsti per i sistemi fissi di estinzione automatici con vari tipi di alimentazione (serbatoio a gravità pompe e serbatoi di accumulo acquedotto con pompe e serbatoi di disgiunzione serbatoi a pressione) il livello dell'acqua nei serbatoi è quello massimo previsto; UNI 9490 p (*) l'acqua nei serbatoi presenta vegetazione e materiali in sospensione; la valvola a galleggiante è funzionante; le valvole di intercettazione sono in posizione di apertura delle e debitamente bloccate in tale posizione; il funzionamento della valvola di intercettazione è regolare; il funzionamento della valvola del non ritorno e del rubinetto di controllo tenuta della valvola di non ritorno è regolare; il livello dell'olio lubrificante nel motore, quello del carburante e quello dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe è regolare; il funzionamento del manometro e del pressostato collegato ad allarme sonoro ed acustico è regolare. il locale pompe è pulito e sgombro da qualsiasi materiale e straneo; 5.5 il cartello di divieto di accesso al locale pompe è presente, visibile e leggibile; la luce di emergenza del locale pompe è funzionante; (*) così richiamata dall uni RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 - D.P.R. n. 547/55 e DM 10/marzo/98 - UNI 9489 UNI 9490 p UNI 9490 p (*) UNI 9490 p (*) UNI 9490 p (*) EDIZIONE

18 05) IMPIANTI FISSI DI ESTINZIONE AUTOMATICI A PIOGGIA (SPRINKLER) CON VARI TIPI DI ALIMENTA- ZIONE (serbatoio a gravità pompe e serbatoi di accumulo acquedotto con pompe e serbatoi di disgiunzione serbatoi a pressione) ISPEZIONI 2 VOLTE ALL ANNO (con intervallo non minore di 5 mesi) I controlli da eseguire, oltre a comprendere quelli già previsti per la fase di sorveglianza, consistono, come minimo, nelle ispezioni di seguito specificate. ISPEZIONI PERIODICHE Specificazioni generali L impianto di alimentazione idrica automatica antincendio in esercizio, sottoposto ad ispezione, è efficiente e conforme alla norma UNI9489 p Operazioni comuni Per tutti i tipi di impianto durante l'ispezione devono essere eseguite le seguenti operazioni : esame generale dell'interno impianto (comprese le alimentazioni) allo scopo di verificare lo stato apparente di tutti i componenti; rilevamento delle pressioni in uscita e prova di funzionamento di eventuali segnalatori di allarme; prova di tenuta di tutte le valvole di non - ritorno; controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio; verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature Operazioni per serbatoi a gravità Devono essere eseguite le seguenti operazioni: verifica dello stato dei serbatoi; verifica del livello e delle condizioni dell acqua nei serbatoi; prove di funzionamento degli indicatori di livello, del rincalzo o reintegro e delle relative valvole a galleggiante, nonché di ogni altra apparecchiatura ausiliaria. UNI9489 p UNI9489 p EDIZIONE

19 Operazioni per pompe Devono essere eseguite le seguenti operazioni: verifica dello stato delle vasche o dei serbatoi di accumulo o disgiunzione, del livello e delle condizioni dell'acqua in questi e prove di funzionamento dei relativi indicatori di livelli, rincalzi o reintegri e delle loro valvole a galleggiante e apparecchiature ausiliarie; verifica del livello e prova di funzionamento del rincalzo, dei dispositivi di controllo ed eventuali regolatori di livello dei serbatoi di adescamento di pompe installate soprabattente; prova di avviamento automatico e funzionamento delle pompe; il funzionamento delle motopompe deve essere protratto per non meno di 30 min; prova di riavviamento manuale delle pompe, con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l'arresto. Si dovrà verificare il livello dell'olio lubrificante nel motore, quello del carburante e quello dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe, effettuando i relativi rabbocchi, se necessari, nonché la densità dell'elettrolita stesso mediante densimetro. Se la densità di questo risulta insufficiente, anche se il funzionamento dell'apparecchio di ricarica è regolare, la batteria dovrà essere immediatamente sostituita UNI9489 p Operazioni per serbatoi a pressione Devono essere eseguite le seguenti operazioni: prove di funzionamento delle alimentazioni d'acqua e d'aria compressa, nonché dei relativi dispositivi automatici di controllo; prove di funzionamento delle valvole di sicurezza. UNI9489 p RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 e D.P.R. n. 547/55 - DM 10/marzo/98 - UNI 9489 e 9490 EDIZIONE

20 06) IDRANTI A MURO CON TUBAZIONI FLESSIBILI Per gli idranti a muro con tubazioni flessibili, l'utente è responsabile del mantenimento delle condizioni di efficienza, che rimangono sotto la sua responsabilità anche esistendo il servizio di verifica periodica da parte di ditta specializzata o di altro organismo autorizzato; l utente, a tale scopo, deve provvedere (UNI 10779): o o alla continua sorveglianza dell impianto alla continua sorveglianza dell impianto Per la sorveglianza non esiste una periodicità obbligatoria, ma si può iniziare con controlli più frequenti (es. mensili) sino a diradali o intensificarli secondo il risultato delle manutenzioni. a) per le verifiche dirette ad accertare la funzionalità dell impianto e la sua conformità alla norma almeno due volte l'anno (UNI 10779), con intervallo non minore di 5 mesi b) per le prove dell impianto di alimentazione idrica per impianti automatici antincendio - almeno due volte l'anno (UNI 10779) c) per le verifiche sullo stato d usura e presenza accessori ogni tre mesi (UNI 671-3) d) per le verifiche della posizione ed ispezione delle saracinesche ogni sei mesi (UNI 671-3) e) per la lettura dei manometri dell impianto, al fine del rilevare la pressione in rete ogni sei mesi (UNI 671-3) f) per la verifica dello stato di conservazione e d uso degli attacchi VV.F. - ogni sei mesi (UNI 671-3) EDIZIONE

21 6.1 06) IDRANTI A MURO CON TUBAZIONI FLESSIBILI SORVEGLIANZA MENSILE l'impianto presenta anomalie quali perdite dai raccordi e dalle tubazioni; l'impianto presenta anomalie quali tracce di corrosione, ruggine o incrinature della verniciatura;; l'impianto ha subito urti accidentali o manomissioni che hanno causato danni evidenti alle tubazioni o alle rubinetterie; l'impianto presenta il bloccaggio dei chiusini dei pozzetti ove presenti; l'attacco per le autopompe dei Vigili del fuoco è facilmente accessibile; l'attacco per le autopompe dei Vigili del fuoco è provvisto dei tappi di protezione e delle catenelle di ancoraggio; i cartelli o le iscrizioni di segnalazione degli attacchi per le autopompe dei Vigili del fuoco sono visibili e leggibili; la lastra safe-crash dello sportello della cassetta idranti è integra; lo sportello della cassetta idranti girando sui cardini si apre con facilità; all'interno della cassetta idranti vi sono regolarmente posizionate la manichetta, la lancia da incendio, e la chiave per serrare i raccordi; le manichette si presentano integre; nel caso in cui non sia presente il sostegno della tubazione, i raccordi posti ai due capi della manichetta sono posti all'esterno della spirale formata dalla manichetta avvolta su se stessa, e non uno all'interno e l'altro all'esterno della medesima spirale; la chiave di apertura dello sportello della cassetta idranti è regolarmente alloggiata nel suo contenitore; la lastrina di vetro o safe-crash del contenitore della chiave di apertura dello sportello della cassetta idranti è integra; le istruzioni d'uso sono regolarmente esposte, in modo sufficientemente visibile sull'idrante o ad esso adiacenti, all'inter- no della cassetta; i cartelli o le iscrizioni che indicano la posizione delle cassette idranti sono visibili e leggibili; RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 - D.P.R. n. 547/55 e DM 10/marzo/98 - UNI UNI 9490 UNI 671/2 e 3 EDIZIONE

22 VERIFICHE OGNI 3 o 6 mesi (cfr. prima pagina) I controlli da eseguire, oltre a comprendere quelli già previsti per la fase di sorveglianza, consistono, come minimo, nelle ispezioni di seguito specificate. ISPEZIONI PERIODICHE Specificazioni generali L impianto di alimentazione idrica automatica antincendio in esercizio, sottoposto ad ispezione, è efficiente e conforme alla norma UNI9489 p Operazioni comuni Per tutti i tipi di impianto durante l'ispezione devono essere eseguite le seguenti operazioni : esame generale dell'interno impianto (comprese le alimentazioni) allo scopo di verificare lo stato apparente di tutti i componenti; rilevamento delle pressioni in uscita e prova di funzionamento di eventuali segnalatori di allarme; prova di tenuta di tutte le valvole di non - ritorno; controllo della posizione di apertura delle valvole di intercettazione e relativo bloccaggio; verifica delle scorte indicate dalla ditta installatrice o dal fornitore delle apparecchiature Operazioni per serbatoi a gravità Devono essere eseguite le seguenti operazioni: verifica dello stato dei serbatoi; verifica del livello e delle condizioni dell acqua nei serbatoi; prove di funzionamento degli indicatori di livello, del rincalzo o reintegro e delle relative valvole a galleggiante, nonché di ogni altra apparecchiatura ausiliaria. UNI9489 p UNI9489 p EDIZIONE

23 Operazioni per pompe Devono essere eseguite le seguenti operazioni: verifica dello stato delle vasche o dei serbatoi di accumulo o disgiunzione, del livello e delle condizioni dell'acqua in questi e prove di funzionamento dei relativi indicatori di livelli, rincalzi o reintegri e delle loro valvole a galleggiante e apparecchiature ausiliarie; verifica del livello e prova di funzionamento del rincalzo, dei dispositivi di controllo ed eventuali regolatori di livello dei serbatoi di adescamento di pompe installate soprabattente; prova di avviamento automatico e funzionamento delle pompe; il funzionamento delle motopompe deve essere protratto per non meno di 30 min; prova di riavviamento manuale delle pompe, con valvola di prova completamente aperta, immediatamente dopo l'arresto. Si dovrà verificare il livello dell'olio lubrificante nel motore, quello del carburante e quello dell'elettrolita nelle batterie di avviamento e di alimentazione delle motopompe, effettuando i relativi rabbocchi, se necessari, nonché la densità dell'elettrolita stesso mediante densimetro. Se la densità di questo risulta insufficiente, anche se il funzionamento dell'apparecchio di ricarica è regolare, la batteria dovrà essere immediatamente sostituita UNI9489 p Operazioni per serbatoi a pressione Devono essere eseguite le seguenti operazioni: prove di funzionamento delle alimentazioni d'acqua e d'aria compressa, nonché dei relativi dispositivi automatici di controllo; prove di funzionamento delle valvole di sicurezza. UNI9489 p RIFERIMENTI NORMATIVI - D.Lgs. n. 626/94 e D.P.R. n. 547/55 - DM 10/marzo/98 - UNI 9489 e 9490 EDIZIONE

24 7.1 07) CENTRALE TERMICA SORVEGLIANZA MENSILE Il locale è sgombro e pulito; UNI Le porte di uscita ed i percorsi di esodo sono sgombri; (1) Il congegno manuale di intercettazione rapida del combustibile è segnalato e funzionante; L impianto elettrico è funzionante; L interruttore generale è segnalato e funzionante; L illuminazione di emergenza del locale è funzionante; L illuminazione di emergenza delle porte di uscita è funzionante; Il cartello con segnalazione di divieto di accesso è presente e visibile; La segnaletica di sicurezza delle vie di esodo e delle porte di uscita è presente e visibile I mezzi di estinzione portatili e carrellati sono presenti e segnalati con apposito cartello (DPR 524/82 e aggiornam.) recante la dicitura estintore N ); I mezzi di estinzione sono chiaramente visibili, immediatamente utilizzabili e l accesso agli stessi deve essere libero da ostacoli; PORTE E PORTONI RIVELATORI DI GAS (alimentazione a gas) e RIVELATORI DI FUMO (alimentazione a gasolio) RIFERIMENTI NORMATIVI (1) - D.Lgs. n. 626/94 - D.P.R. n. 547/55 e DM 10/marzo/98 (2) - UNI UNI 9494 UNI UNI 9494 p. 5.1 UNI 9494 p. 5.1 Cfr. Protocollo n. 01 Cfr. Protocollo n. 03 EDIZIONE

25 ) GRUPPO ELETTROGENO SORVEGLIANZA MENSILE Il locale è sgombro e pulito; UNI Le porte di uscita ed i percorsi di esodo sono sgombri; (1) Il congegno manuale di intercettazione rapida del combustibile è segnalato e funzionante; Il rubinetto del combustibile è in posizione di aperto L indicatore di livello del combustibile nel serbatoio indica una presenza di circa il 90% (quasi pieno) L impianto elettrico è funzionante; L interruttore generale è segnalato e funzionante; L illuminazione di emergenza del locale è funzionante; L illuminazione di emergenza delle porte di uscita è funzionante; Il cartello con segnalazione di divieto di accesso è presente e visibile; La segnaletica di sicurezza delle vie di esodo e delle porte di uscita è presente e visibile I mezzi di estinzione portatili e carrellati sono presenti e segnalati con apposito cartello (DPR 524/82 e aggiornam.) recante la dicitura estintore N ); I mezzi di estinzione sono chiaramente visibili, immediatamente utilizzabili e l accesso agli stessi deve essere libero da ostacoli; PORTE E PORTONI RIVELATORI DI GAS (alimentazione a gas) e RIVELATORI DI FUMO (alimentazione a gasolio) UNI UNI 9494 p. 5.1 UNI 9494 p. 5.1 Cfr. Protocollo n. 01 Cfr. Protocollo n RIFERIMENTI NORMATIVI (1) - D.Lgs. n. 626/94 - D.P.R. n. 547/55 e DM 10/marzo/98 (3) - UNI UNI 9494 EDIZIONE

26 09) IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E DI AERAZIONE Per le verifiche delle serrande tagliafuoco che sono equipaggiate con idonei servomotori di azionamento (DAS - telecomandati) connessi ad un quadro di controllo, sono applicabili la Norma UNI 10365/99 e le istruzioni fornite dal costruttore. Per le verifiche delle serrande tagliafuoco equipaggiate con il solo fusibile termico ed a riarmo manuale sono applicabili solo le istruzioni del costruttore. Le verifiche, che sono da eseguire secondo la periodicità del costruttore e/o installatore, sono dirette ad assicurare il mantenimento delle corrette condizioni di installazione e di efficienza dei dispositivi (UNI punti 12.2 e 12.3). 07_SERRANDE TAGLIAFUOCO VERIFICHE (periodicità indicata dal fabbricante) VERIFICHE VERIFICHE (periodicità indicata dal fabbricante) Per le serrande tagliafuoco, equipaggiate con idonei servomotori di azionamento (DAS - telecomandati) connessi ad un quadro di controllo, i dispositivi di sicurezza sono mantenuti in buone condizioni di conservazione e di efficienza, secondo quanto previsto dalla Norma UNI 10365/99 - punti 12.2 e 13 e dalle istruzioni del fabbricante; Per le serrande tagliafuoco equipaggiate con il solo fusibile termico ed a riarmo manuale il programma di controllo segue le istruzioni fornite dal costruttore. UNI p Istruz. Fabbr. EDIZIONE

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