Pianificazione e gestione del territorio in materia idraulica

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1 Pianificazione e gestione del territorio in materia idraulica Il ruolo del Consorzio di bonifica Acque Risorgive e degli altri Enti I Piani intercomunali e comunali delle Acque In collaborazione con Massimo Gattolin Valentina Bassan Città metropolitana di Venezia Servizio Difesa del Suolo Teatro comunale di Borgoricco (PD)

2 MICRORILIEVO Superficie 2469 kmq Specchi d acqua lagunari 537 kmq Terraferma 1932 kmq di cui 622 kmq sotto il livello mare Superficie totale sotto il livello del mare kmq = 47% del territorio

3 IDROGRAFIA E BONIFICA IDRAULICA

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5 RISCHIO IDRAULICO E DA MAREGGIATE Rete principale

6 RISCHIO IDRAULICO E DA MAREGGIATE Allagamenti

7 Città Metropolitana e Consorzio di Bonifica Acque Risorgive Comuni di sovrapposizione Campagna Lupia Campolongo Maggiore Camponogara Dolo Fiesso d'artico Marcon Martellago Mira Mirano Noale Pianiga Quarto d'altino Salzano Santa Maria di Sala Scorze' Spinea Stra VENEZIA

8 ECCEZIONALE EVENTO METEOROLOGICO NEL VENEZIANO Durante la mattinata di mercoledì 26 settembre 2007 un intenso e persistente sistema temporalesco interessa con forti precipitazioni la fascia costiera centro-meridionale del Veneto compresa tra la zona del Piovese nel Padovano, il Veneziano centrale e il basso Trevigiano portando alla crisi il sistema di raccolta e smaltimento delle acque meteoriche.

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12 URBANIZZAZIONE E IMPERMEABILIZZAZIONE DI SUOLO Perdita di invaso superficiale (urbanizzazione di terreni agricoli, fossi tombinati, ecc..) Incremento delle portate di piena (tempi di corrivazione ridotti e aumento dei picchi) Qualità del territorio da difendere(danni per esondazioni su aree urbane, aree agricole)

13 PRINCIPALI CRITICITA FATTORI NATURALI Morfologia del territorio Caratteristiche del suolo Clima (accentuarsi degli eventi meteorici estremi in breve tempo) FATTORI ANTROPICI Intensa urbanizzazione dei territori agricoli Impermeabilizzazione suolo Riduzione degli invasi Manutenzione insufficiente delle reti RETE DI RACCOLTA E SMALTIMENTO DELLE ACQUE METEORICHE INSUFFICIENTE RISPETTO AI NUOVI EVENTI, INADEGUATA RISPETTO AI NUOVI INSEDIAMENTI

14 PIANO DELLE ACQUE SCALA COMUNALE analisi del territorio Individuazione criticità in ordine a priorità di soluzione programmazione delle azioni organizzazione degli interventi TRATTI DI RETE DI COMPETENZA E MANUTENZIONI AZIONI DI REGOLAMENTAZIONE INTERVENTI IDRAULICI NECESSARI A RISOLVERE LE CRITICITA OPERATIVO e FLESSIBILE

15 P.T.C.P. adottato con D.G.P. n. 2008/104 del Norme tecniche d attuazione art. 15 rischio idraulico approvato dalla Regione Veneto con D.G.R.V. n del Sono fissati Obiettivi, Indirizzi, Prescrizioni per la mitigazione del rischio, come individuato nel Piano provinciale delle emergenze - Sono date Direttive e, per la mitigazione e compensazione idraulica, per le aree assoggettate a pericolosità idraulica, è stato individuato lo strumento del Piano delle Acque I Comuni, d intesa con la Provincia e con i Consorzi di Bonifica competenti, nell ambito del PAT/PATI provvedono alla predisposizione, in forma organica e integrata, di apposite analisi e previsioni, raccolte in un documento denominato Piano delle Acque

16 PTRC - art. 20 punto 1 bis Contesto normativo Variante parziale con attribuzione della valenza paesaggistica di cui alla DGRV n. 427 del al PTRC adottato con DGRV n. 372/2009 1bis. I Comuni, d intesa con la Regione e con i Consorzi di bonifica competenti, in concomitanza con la redazione degli strumenti urbanistici comunali e intercomunali provvedono a elaborare il Piano delle Acque (PdA) quale strumento fondamentale per individuare le criticità idrauliche a livello locale ed indirizzare lo sviluppo urbanistico in maniera appropriata. La realizzazione avviene, principalmente, per il tramite dell acquisizione del rilievo completo della rete idraulica secondaria di prima raccolta di pioggia a servizio delle aree già urbanizzate, della rete scolante costituita dai fiumi, dai corsi d acqua e dai canali, l individuazione della relazione tra la rete di fognatura e la rete di bonifica, l individuazione delle principali criticità idrauliche, delle misure atte a favorire l invaso delle acque, dei criteri per una corretta gestione e manutenzione della rete idrografica minore. >>

17 PIANO DI GESTIONE DAL RISCHIO DI ALLUVIONI approvato nella seduta del a marzo 2016 del Comitato Istituzionale congiunto delle Autorità di Bacino del Fiume Isonzo, Tagliamento, Livenza, Piave e Bacchiglione e dell Adige che costituiscono il Distretto Idrografico delle Alpi Orientali tra le misure di prevenzione (M21), la necessità del contributo dei piani comunali delle acque per l aggiornamento degli scenari di rischio, secondo le nuove conoscenze maturate della pianificazione di settore anche a scala locale, che nel caso del piano delle acque riguarda l individuazione delle criticità idrauliche e la definizione di regole volte alla riduzione dell esposizione dei beni al rischio di allagamento. Tra le misure di protezione (M35), il contributo dei piani comunali delle acque per la manutenzione della rete minore, con l inserimento nel programma di manutenzione di interventi sulla rete minore individuati anche dai piani delle acque. Contesto normativo

18 i Piani delle Acque Da questo documento i Comuni e gli interessati possono trarre le informazioni necessarie per programmare la gestione e la manutenzione dei tratti di rete di competenza ed il reperimento ed uso delle relative risorse economiche; recepire nei programmi comunali delle opere pubbliche gli interventi necessari per la messa in sicurezza del territorio; recepire nel Piano degli Interventi le opere che prevedono utilizzo di suolo e/o programmare eventuali varianti da attuare con gli strumenti previsti dalla L.R. 11/2004; intraprendere/concordare le azioni e le iniziative nei confronti dei privati e di altri Enti al fine di favorire la sicurezza idraulica del territorio comunale; Il documento denominato Piano delle Acque si propone quindi come strumento di supporto per la gestione del territorio in ordine alla sicurezza idraulica. Deve essere in grado di progredire con l evoluzione del territorio e quindi necessita di un costante aggiornamento.

19 Contenuti dei Piani delle Acque Rilievo della rete idraulica di prima raccolta delle acque di pioggia aree urbanizzate Definizione dei tratti di competenza dei vari Enti Interazione tra la rete di fognatura e la rete di bonifica Fossature private che incidono maggiormente sulla rete idraulica pubblica Criticità idrauliche sulla rete minore (condotte per le acque bianche e fossi privati) sulla base di una modellazione idraulica Misure risolutive da adottare (interventi previsti con informazioni minime) Criteri per una corretta gestione e manutenzione della rete idrografica minore (linee guida)

20 Standard tecnici La Città Metropolitana di Venezia Servizio Difesa del Suolo ha raccolto ed uniformato le informazioni contenute nei Piani Comunali delle Acque che risultano adottati/approvati in un data base che costituisce il Quadro d unione metropolitano dei piani comunali delle acque. Il Quadro d unione prende in considerazione le informazioni di maggiore rilievo per la caratterizzazione del territorio e per la programmazione delle azioni necessarie a mettere in sicurezza la rete minore di scolo delle acque meteoriche. Il Quadro d unione dovrà essere aggiornato con le nuove informazioni derivanti dai Piani Comunali delle Acque che verranno via via approvati e aggiornati. E quindi necessario uniformare la struttura della banche dati informatiche inviate dai Comuni alla Città Metropolitana, in modo da facilitarne l inserimento nel Quadro d Unione. Standard:

21 Standard tecnici DATI AREALI DATI LINEARI DATI PUNTUALI SOTTOBACINI Sottobacini - - RETE MINORE Aree di laminazione Rete idrografica Elementi puntuali RETE FOGNARIA Bacini di laminazione Rete fognaria Elementi puntuali fognatura CRITICITA' Criticità areali Criticità lineari Criticità puntuali INTERVENTI Aree di intervento Tratti di intervento Punti di intervento

22 Standard tecnici DATI UNIFORMATI BANCA DATI WEB GIS

23 Webgis Piani delle Acque cittametropolitana.ve.it/pianiacque Webgis

24 Webgis Piani delle Acque -consultare i dati vettoriali inseriti nel Quadro d Unione dei piani delle acque; -scaricare gli elaborati in pdf dei piani delle acque approvati/adottati -verificare lo stato di attuazione dei piani delle acque - raccogliere informazioni sugli interventi cofinanziati dalla Città metropolitana di Venezia.

25 Webgis Piani delle Acque I comuni caricati per sottobacini/rete minore/fognatura sono 34; I comuni caricati per criticità sono 31; I comuni caricati per interventi sono 30 Sottobacini sottobacini perimetrati (individuati su scala comunale); Rete minore e fognatura km di fossi individuati come «capofossi», di cui 63 km tombinati; km dei capofossi sono di competenza privata, 365 km di competenza comunale;

26 Webgis Piani delle Acque - Per quanto riguarda la rete fognaria, i tratti inseriti sono complessivamente circa 1315 km di cui 745 di tipo misto e 490 relativo ad acque bianche. - Sulla maggior parte di questi (circa 970 km) sono riportate le dimensioni delle condotte mentre le quote di scorrimento per ora sono poco popolate. Criticità - Sono catalogate circa 657 zone di criticità raggruppate in 314 gruppi di criticità (ciascuno con specifico codice). Le stesse contengono descrizioni e tipologia consultabili con le opportune schede di dettaglio nel webgis.

27 Webgis Piani delle Acque Interventi - Gli interventi inseriti sono raggruppati in 480 codici differenti. - Gli interventi dovrebbero contenere informazioni indispensabili quali la descrizione, il soggetto competente alla realizzazione e l importo. In molti casi queste informazioni non sono presenti: in 159 casi la competenza dell intervento non è indicata, mentre in 300 casi manca l importo dell intervento inserito.

28 Monitoraggio Il Piano delle acque deve dotarsi di indicazioni in merito al monitoraggio delle azioni previste. In ogni caso il Comune è tenuto a trasmettere alla Città Metropolitana con cadenza annuale l aggiornamento dello stato di attuazione delle opere previste dal Piano delle Acque.

29 Aggiornamento Non è previsto un periodo di validità del documento denominato Piano delle Acque, pertanto si ritiene di provvedere ad un suo aggiornamento/revisione quando ritenuto necessario. Si prevede sia necessario un aggiornamento/revisione nei seguenti casi: conclusione degli interventi previsti; modifica importante dell assetto idraulico dovuta a nuove trasformazioni territoriali (opere infrastrutturali, opere idrauliche, interventi urbanistici, ); segnalazione di nuove criticità derivanti da altri eventi esogeni. E auspicabile che i Comuni si attivino sul fronte della valutazione dell efficacia degli interventi realizzati, monitorando gli effetti sul territorio derivanti dalla concretizzazione delle opere previste.

30 PIANO DELLE ACQUE Analisi Individuazione degli allagamenti Individuazione delle criticità note minore sulla rete Rilievo (quote, sezioni, stato, ) e georeferenziazione delle rete fognaria e rete minore principale Individuazione dei sottobacini idraulici e dei recapiti Individuazione delle competenze dei vari tratti Modellazione idraulica per la definizione e perimetrazione delle criticità sui vari tratti Individuazione delle cause delle criticità Proposte Programmazione interventi Individuazione degli interventi idraulici ritenuti necessari in base al rapporto costi/benefici Definizione dell ordine di priorità Individuazione soggetto competente Indicazioni regolamentari Linee guida per interventi edilizi Regolamentazione rete minore pubblica e privata Approvazione Monitoraggio Programmazione Inserimento degli interventi negli strumenti urbanistici (PI, accordi di pianificazione o strumenti attuativi) Inserimento degli interventi nella programmazione comunale delle opere pubbliche Programmazione degli interventi di manutenzione ordinaria della rete Inserimento in quadro d unione metropolitano dei piani comunali delle acque ai fini del coordinamento e della programmazione dei finanziamenti Proposta inserimento interventi e recepimento criticità in PGRA (M35 ed M21) ed altri strumenti di pianificazione superiore Recepimento indicazioni regolamentari Individuazione delle possibili soluzioni alle criticità Calcolo stima dei costi degli interventi Stato di attuazione annuale Rilievo sistematico allagamenti Aggiornamento In regolamento idraulico comunale In regolamento edilizio comunale

31 Concertazione tra enti competenti Contesto generale La promozione e il coordinamento dei Piani delle Acque comunali, ha creato occasioni di sinergie tra Comuni, Città Metropolitana e Consorzi di Bonifica. Alcuni comuni vedono proprio nel Piano delle Acque un punto di partenza per discutere con Enti Competenti su adeguati Tavoli di confronto.

32 Contesto generale Piano di Azione per l Energia Sostenibile (mitigazione) + Piano delle Acque come azione strategica nell ambito del (come strumento di adattamento) Piano di adattamento climatico Approccio Integrato

33 STATO DI ATTUAZIONE APRILE 2016

34 Evoluzione dello stato di attuazione dal 2009 al 2014

35 Stato di attuazione dei Piani delle Acque - Aprile 2016

36 Stato di attuazione dei Piani delle Acque - Aprile 2016 Approvato/adottato completo Adottata/Presa d'atto 1 Fase Redatto Affidato Nessun procedimento Campagna Lupia D.C.C. n. 30 del 29/04/2011 Mira D.C.C. n. 51 del 16/04/2015 Annone Veneto D.C.C. n. 10 del 20/03/2013 Caorle Cona Campolongo Maggiore D.C.C. n. 51 del 21/05/2010 Camponogara D.C.C. n. 51 del 29/09/2010 Cavallino-Treporti D.C.C. n. 42 del 16/07/2013 Mirano Noale D.C.C. n. 4 del 16/02/2016 Musile di Piave D.C.C. n. 38 del 02/08/2014 Chioggia Del. n. 63 del Eraclea Del. n. 40 del 12/08/2015 Gruaro D.C.C. n.19 del 18/07/2013 Cinto Caomaggiore 2 Comuni Jesolo San Stino di Livenza Teglio Veneto 0 Comuni Cavarzere D.C.C. n. 115 del 30/07/2010 Pianiga D.C.C. n. 55 del 14/12/2011 Noventa di Piave D.C.C. n. 18 del 10/03/2015 Venezia* Ceggia D.C.C. n. 65 del 08/11/2014 Concordia Sagittaria D.C.C. n. 72 del 22/12/2015 Portogruaro D.C.C. del Pramaggiore D.C.C. n. 35 del 30/11/2015 San Michele al Tagliamento D.C.C. n.62 del 12/03/2015 Torre di Mosto D.G.C. n.11 del 04/02/ Comuni Dolo D.C.C. n.37 del 26/06/2012 Fiesso d'artico D.C.C. n. 47 del 30/11/2010 Quarto d'altino D.C.C. n. 32 del 28/03/2011 Salzano D.C.C. n. 3 del 07/02/ Comuni Fossalta di Piave D.C.C. n. 47 del 24/09/2014 San Dona' di Piave D.C.C. n. 51 del 03/07/2014 Fossalta di Portogruaro D.C.C. n. 40 del 06/11/2014 Santa Maria di Sala D.C.C. n. 43 del 29/06/2011 Fosso' D.C.C. n. 4 del 26/02/2010 Scorze' D.C.C. n. 57 del 05/07/2012 Marcon D.C.C. n. 8 del 07/03/2012 Spinea D.C.C. del 28/11/2015 Martellago D.C.C. n. 77 del 22/11/2010 Stra D.C.C. n.21 del 18/07/2013 Meolo D.C.C. n. 48 del 08/05/2015 Vigonovo Comuni del CdB A.R. 30 Comuni

37 Stato di Attuazione Interventi dei Piano delle Acque COMUNE n interventi Campagna Lupia 24 Campolongo Maggiore 22 Camponogara 31 Cavarzere 6 Ceggia 13 Dolo 11 Fiesso 12 Fossalta di Piave 10 Fossalta di Portogruaro 11 Fossò 8 Marcon 10 Martellago 7 Meolo 14 Mira 131 Mirano 23 Musile di Piave 10 Pianiga 30 Portogruaro 27 Quarto d'altino 9 Salzano 19 San Donà di Piave 9 Santa Maria di Sala 22 Scorzè 20 Spinea 9 2% 4% Stato di Attuazione degli Interventi 12% 82% Non realizzati In fase di progettazione In fase di realizzazione Realizzati TOTALE INTERVENTI PREVISTI 504 Non realizzati ,7% In fase di progettazione 22 4,4% In fase di realizzazione 12 2,4% Realizzati 58 11,5% Dati relativi a 25 comuni disponibili

38 Interventi dei Piano delle Acque INTERVENTI n Soggetto competente non individuato 307 Soggetto competente noto 197 TOT: % Soggetto competente non individuato Soggetto competente noto 61% 4% 26% 19% 4% 47% Consorzio di Bonifica Comune Privato Competenza mista Altro SOGGETTO COMPETENTE n (Consorzio di Bonifica) 93 Comune 38 Privato 8 Altro 7 Competenza mista (comune + privato + gestore s.i.i. + ) 51 TOT: 197 Dati relativi a 25 comuni disponibili

39 Cofinanziamento da parte della Città Metropolitana L.R. 11/2001 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del D.Lgs , n. 112 Art Sono conferite alle Province le funzioni relative: a) Alla programmazione, progettazione, approvazione ed esecuzione degli interventi di difesa idrogeologica nonché dei relativi manufatti, funzionali alla prevenzione di dissesti e alla messa in sicurezza della rete viaria della provincia [ ]. b) alla programmazione, progettazione, approvazione ed esecuzione degli interventi per il consolidamento degli abitati (interessati a dissesto idrogeologico art. 1 c. 5) e all'attuazione dei piani di trasferimento ai sensi della legge regionale 12 aprile 1999, n. 17, nei limiti dei finanziamenti disponibili e di linee guida delle classificazioni predisposte dalla Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 1 della legge regionale citata; c) alla realizzazione di pronti interventi relativamente alle opere di cui alle lettere a) e b).

40 Cofinanziamento da parte della Città Metropolitana L.R. 11/2001 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alle autonomie locali in attuazione del D.Lgs , n. 112 Investimenti della Città Metropolitana di Venezia su opere idrauliche Utilizzo del 10% dei canoni del demanio idrico trasferito dalla Regione Art. 83 L.R. 11/2001 L.R. n. 17/1999

41 Cofinanziamento da parte della Città Metropolitana La Città Metropolitana di Venezia ha previsto di: sostenere la redazione dei Piani delle Acque, favorendo quelle amministrazioni che hanno dimostrato maggiore sensibilità al tema: hanno ad esempio iniziato prima e dimostrano di avere già messo a bilancio delle risorse per quelle amministrazioni che sono già arrivate alla redazione dei piani, sostenere interventi idraulici sul territorio, premiando chi è arrivato prima alla fase operativa, chi ha già messo a bilancio risorse e sulla base di eventuali particolari criticità

42 Finanziamento assegnato 21 piani acque Comuni beneficiari Det. n. 2866/2010 (altre risorse provincia) Det. n. 3234/2012 Det. n. 4208/2013 Det. n. 813/2014 Finanziamento 15 interventi DGP n. 470/2006 Det. n. 3713/2007 Det. n. 3850/2008 Det. n. 518/2012 Det. n. 3234/2012 Det. n. 533/2014 Det. n. 3536/2014 Det. n. 3376/2015 Det. n. 3700/2015 Sottoscritti: 39 protocolli d intesa: 18 per interventi 21 per piani acque

43 Attività sviluppate dalla Città Metropolitana Monitoraggio stato di attuazione 29/10/ /12/2010 4/11/ /11/2012 4/12/ /11/2014 Promozione e partecipazione di attività di coordinamento Pubblicazione testo divulgativo sui piani delle acque Proposta schema di regolamento fossi privati Divulgazione regole per la gestione dei fossi Quadro d unione provinciale dei piani delle acque con standard informatici e di contenuti Realizzazione webgis quadro d unione piani delle acque: strumento per organizzare e consultare in modo rapido le informazioni contenute in essi e rendere più diretta l attività di monitoraggio Elaborazione di linee guida per a redazione dei piani delle acque collaborazione con Regione per elaborazione proposta testo di legge regionale Inserimento quadro d unione metropolitano piani comunali delle acque su sistema RenDis di Italia Sicura (O5IR021/G3) Inserimento dei Piani delle Acque nell ambito del Piano Gestione del rischio da Alluvioni (Misure M21 ed M35) Bandi per cofinanziamento piani delle acque e interventi Piani delle acque e interventi idraulici Trasferimenti risorse canoni demanio idrico regionali Ricerca risorse (finanziamenti comunitari, finanziamenti nazionali, )

44 cittametropolitana.ve.it/pianiacque Massimo Gattolin Valentina Bassan Luisa Girotto Leonardo Barbiero Servizio Difesa del Suolo e Tutela del Territorio Grazie per l attenzione

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